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Giorni Vinti
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Todaro in missione in Atlantico per sei mesi.
Rick86 ha risposto a davidecosenza nella discussione Marina Militare
Il problema più che altro è arrivare in posizione di tiro senza farsi individuare. E per far ciò le procedure, da una parte e dall'altra, sono le stesse che tu sia in guerra o in esercitazione. Poi di simulare il lancio di un siluro non c'è ne bisogno: a 5000 yarde un siluro contro una PA viene dato per centro al 100%, basta che tu emerga o comunichi la tua posizione. Idem al contrario: un sottomarino individuato con certezza viene dato per morto. -
You are welcome, Pap
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Cappellino aereimilitari.org
Rick86 ha risposto a Rick86 nella discussione INFO sito & segnalazione errori
Allora Signori: - vietato proporre nuovi modelli, non la finiamo più se no - il sondaggio chiude il 10 - dopodichè di chiede un preventivo - solamente quando si sa il prezzo si puo chiedere chi ci sta - a quel punto chi accetta si impegna in maniera vincolante e l'ordine verrà fatto dopo che sono stati raccolti i soldi -
soldati italiani sono coinvolti già da un anno in combattimenti contro i talebani nella zona di Farah
Rick86 ha risposto a marcello nella discussione News Aviazione
" Ma La Russa se ne fotte se Rifondazione, Caruso ecc sono stati gabbati dall'astuto professore" :asd: -
Signori, direttamente dal sito ufficiale (non aggiornato ma veramente ben fatto) dell'EF-2000 http://www.eurofighter-typhoon.co.uk/Eurof...er/engines.html Gli ingegneri sono pregati di aprire il link, troveranno pane per i loro denti AH, DIMENTICAVO, PAP HA RAGIONE :lol:
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C'è sempre l'incognita Storm Shadow dopo le bizze del Taurus
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Rick86 ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Ho capito cosa intendi. -
La presenza di F-35 sull'unica PA operativa (salvo Falkland 2 gli inglesi non ne terranno mai più di una in mare) dovrebbe essere garantita se gli F-35B saranno veramente 150: la cosa è tutta da vedere. Per quel che riguarda gli Harrier, la situazione è semplicemente ridicola: - non ne imbarcano perchè non ne hanno a disposizione - se anche gli imbarcassero sarebbero inutili in quanto i GR7/9 sono aerei senza radar ed in grado di combattere solo ingaggiando il nemico a vista. Di più, sempre nell'a/a non sono ognitempo, ovvero col tempo brutto e di notte non volano (come fa il pilota a vedere un aereo nemico fra le nuvole?) - la cosa più pazzesca è che avevano gli FA2, con un radar avanzatissimo ed in grado di usare gli AMRAAM ma, mistero dei misteri, gli hanno radiati. Sul numero di navi scorta la RN ha preso una mazzata micidiale: 19 navi vuol dire numeri poi non così lontani da quelli francesi (13) o nostrani (12). Anche se, per onestà, le capacità di un singolo Daring equivalgono a quelle di una mezza dozzina di Sheffield (ubiquità esclusa )
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:rotfl: :rotfl: Ma certo e gli inglesi gliela vendono una portaerei...... Magari anche con gli FA2 :rotfl: Per il resto quoto Sangria, quella nave sarà così spremuta (e non solo obsoleta) che diverrà invendibile; speriamo in un bel museo
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Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
Rick86 ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
Quoto il NO alle corvette stile WWII. Armate alla leggera si, grazie anche all'elicottero, ma 2500t (almeno) sono il minimo per operazioni oceaniche, sia per l'autonomia che per la tenuta col mare grosso (si vedano i limiti dei comandanti) -
Tre Cavour nel mondo dei sogni, due sarebbe già fantastico. Personalmente una MMI su due PA mi andrebbe benone. Quelle LHA, in Italia verrebbero dai politici chiamate Portaerei, c'è poco da fare. Chiamerebbero PA perfino il BPE CTOL non ne avremo per i prossimi 30 anni almeno: ci facciamo bastare i B e una doppia linea con i numeri minuscoli di MMI è un suicidio logistico
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Purtroppo ho iniziato solo ieri a leggere "La guerra dopo la guerra" e quindi dovrete aspettare un paio di settimane, ma, seppur in linea generale già conoscevo le teorie dei due ufficiali cinesi. Ora l'idea che mi sono fatto è questa: - la molla è la ricerca di "un campo di battaglia" (inteso in senso molto lato) diverso da quello convenzionale dove il paese di questi due giovani ufficiali non ha speranza di sopravvivere in caso di guerra. - l'esempio con la Maginot francese secondo me non è molto calzante: seppur in continua evoluzione (per l'appunto dalla guerra di posizione alla blitzkrieg), parliamo sempre di strategie legate all'ottenimento della vittoria sui classici campi di battaglia. Tali tecniche erano sicuramente superiori, sotto ogni punto di vista, in quanto ti garantivano la vittoria nell'unica "dimensione" in cui combattevi. Ma la domanda da un milione di dollari è questa: la vittoria in queste nuove dimensioni (internet, psicologica, ecc.) garantisce la vittoria del tuo paese, anche se sconfitto nella dimensione (campo di battaglia) tradizionale? Si può evitare di combattere nella dimensione sfavorevole (per i cinesi quella militare classica), combattendo e vincendo però su questi nuovi "campi di battaglia? E cosa dobbiamo intendere per vittoria e come la otteniamo? Sono domande non da poco, perchè è da qui che arriviamo poi a strutturare le forze armate. Le forze armate convenzionali nel breve periodo sono indispensabili. Mai come ora politica militare e politica estera sono state così connesse ed interdipendenti, seppur in una prospettiva completamente diversa rispetto a quella del XX secolo. Siamo molto più vicini al XIX secolo sotto questo punto di vista, visto che le grandi potenze mondiali invece di combattersi militarmente tra di loro "scaricano" sulle zone periferiche del mondo i loro contrasti. Fondamentalmente le missioni all'estero servono per conseguire fini nazionali (economici, di influenza politica od anche solo di rispetto di alleanze fondamentali per la nostra sicurezza), e non mi paiono (anche se può sembrare audace a dirsi) geopoliticamente così distanti dalle guerre di colonizzazione, anche se la morale e l'etica acquistate con due conflitti mondiali ci impediscono di colonizzare in un senso classico del termine. Il concetto strategico del CSMD (tanto avversato da Mini) ragiona proprio sotto questa prospettiva, esattamente come lo fanno le varie dottrine militari attualmente in giro per il mondo: - la guerra leggera "tecnologica" di Rumsfeld - la guerra leggera "umana" di Mini - le nuove dottrine network-centriche - i vari aggiustamenti fatti sul campo da Petraeus ed altri generali Sotto questo punto di vista le mie idee le ho già espressa: Mini sottovaluta la necessità di proiettabilità dello strumento, ma giustamente enfatizza sull'aspetto umano, molto sottovalutato dai nostri vertici (mi hanno molto colpito i due ritratti del cuoco italiano e dell'incursore che va in giro per l'Afghanistan con la sua scorta di tagliagole barbuti). Se però passiamo a ragionare sul lungo periodo, (tenendo però bene a mente che devi sopravvivere per vederne i risultati, e qui ritorna l'importanza della guerra convenzionale, e quindi della tecnologia, unica risorsa dell'occidente in questa dimensione che ci garantisce la nostra attuale superiorità) i cinesi non hanno tutti i torti: la differenza rispetto alle epoche passate è: 1) la velocità con cui viaggia l'informazione 2) la facilità con cui si può manipolare l'opinione pubblica e l'importanza, grazie alla diplomazia, che l'opinione pubblica ha 3) l'interdipendenza del mondo E' evidente che a nulla servono eserciti e marine per combattere una guerra psicologica. Guerra che è 1) di attrito, 2) subdola perchè non sempre si è in grado di tracciare una raffigurazione lineare dei contendenti, dei loro obiettivi strategici e delle tattiche che intendono impiegare e 3) segreta, per due motivi (A - se vieni beccato una reazione militare od anche solo la semplice minaccia di essa ti fa chiudere la partita e B - l'opinione pubblica non deve essere a conoscenza dei tuoi sforzi, se no fallirebbero immediatamente, i motivi sono ovvi). Tornado alle domande da un milione di prima queste potrebbero essere le risposte: - si, se non si viene beccati si puo vincere nel lungo termine anche senza combattere una guerra classica - la vittoria si ottiene sfruttando per i tuoi fini la velocità con cui viaggiano le informazioni e l'uso che puoi fare di esse per manipolare l'opinione pubblica - la vittoria non è ovviamente l'annientamento del nemico o la conquista della capitale, ma la conquista dei cuori e delle menti della popolazione nemica, che diventerà tua alleata (ed anche vassalla se giochi bene la tua partita). Ultimo punto: solo l'Occidente (o comunque in misura molto maggiore) è vulnerabile sotto questo aspetto (e non è un caso infatti che siano stati due ufficiali cinesi a scrivere questo libro) per via della nostra Democrazia e libertà di parola e stampa. Fin qua i confronti classici tra stati: chiudo facendo notare come in conflitto contro-insurrezionale invece le due dimensioni procedono parallele, sempre con l'aspetto militare per il breve termine e l'aspetto psicologico (cuori e menti) come unico modo per ottenere la vittoria finale
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Rick86 ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Sottovaluti alla grande la spinta vettoriale degli Harrier. Nei combattimenti ravvicinati subsonici (la quasi totalità dei combattimenti dell'82) da all'aereo una manovrabilità straordinaria. Se ho ben inteso, te ti riferisci ad un blocco navale fatto da caccia, fregate e som? E con che rifornitori lo sostenevi nell'82 a 8000km da casa? -
2,4 mld (ovvero 1,6 mld di euro, 100 milioni in più del Cavour) adesso; quando la prima unità sarà in acqua vedremo quale sarà stato il costo effettivo. Avrei alcune critiche a quella nave se veramente i Marines abbandoneranno i ponti della Us Navy: - Il ponte è troppo stretto in relazione alla lunghezza della nave - Perchè diavolo i marines non vogliono capire l'utilità dello sky-jump? Perdi 1 spot per eli ma guadagni 30 metri di pista su cui, volendo, puoi mettere comunque gli elicotteri - Per una nave anfibia 2,4 mld di dollari sono veramente tanti. Sicuro che l'elettronica sia solo da auto-difesa?
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soldati italiani sono coinvolti già da un anno in combattimenti contro i talebani nella zona di Farah
Rick86 ha risposto a marcello nella discussione News Aviazione
Nihil novis sub sole -
Articolo del Riformista Riassumo l'articolo (caso mai scomparisse dal web) Ci sono 4 opposizioni in Italia in questo momento, il PD, i comunisti, Di Pietro e Casini. In una situazione come questa il partito che più ci perde è proprio il PD, che si era proposto come unica opposizione, con vocazione maggioritaria. Ora invece rischia di perdere voti sia tra gli anti-Berlusconiani duri e puri, che sceglieranno Di Pietro, sia tra i moderati, tentati da Casini. La posizione attuale quindi, del non scegliere e dello stare in mezzo tra UDC e IdV è politicamente un suicidio. O si sceglie di stare con Di Pietro, senza se e senza ma, incluse manifestazioni di piazza, magnaccia al premier e referendum, o si dice chiaramente "noi non la pensiamo come Di Pietro ma come Casini e sulla giustizia ci alleiamo con lui". La posizione del leader UDC, espressa ieri sul Corriere, rappresenta una notevole novità: per la prima volta casini offre una piattaforma di opposizione comune. La sua posizione è abbastanza forte nel criticare ciò che non va nella proposta del PdL (ovvero 1) l'assurdità di bloccare 100.000 processi per salvare il c**o al premier, ciò ledere gli interessi di tanti cittadini a vantaggio di uno solo e 2) le modifiche da fare al lodo Alfano per impedire che si trasformi in una sorta di immunità perpetua per il cavaliere, che è ovviamente la palese intenzione di Silvio) ma allo stesso tempo riconosce cosa non va nella giustizia italiana.
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Rick86 ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
MMI 1982 - Argentini 1982: 0 - 3 MMI 2008 - Argentini 2008: 1 - 1 MMI 2020 - Argentini 2020: 3 - 0 Martin Pescatore ha ragione: che hanno in più gli argentini rispetto all'82? Certo più exocet, ma i Mirage e gli Skyhawk sono sempre quelli -
Una trentina di anni fa gli americani volevano costruire una classe di piccole PA leggere di scorta (Sea Control Ship) progetto finito in nulla anche se poi malamente imitato dagli spagnoli per la loro PdA. Certo gli scopi sono diversi (eliassalto qui, protezione dei convogli la) ma a quanto pare perfino nella possente Us Navy si sta facendo strada l'idea della PA leggera e molto più spendibile di una grossa CVN
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SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
Rick86 ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Se, come spero vivamente, si arriverà fino in fondo -
Flettner Fl 282 'Kolibri Chiedo troppo qualche info per favore?
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Postando un bell'articolo su Pagine di Difesa in altro topic (Topic con sintesi articolo e link) e parlandone poi con freenick mi è venuto a mente il libro Soldati di Fabio Mini. Colgo l'occasione per aprire una discussione a riguardo. Posto che nessuno mette in dubbio la competenza, l'onestà e (caso rarissimo per un alto ufficiale) la schiettezza dell'uomo, non condivido del tutto le tesi del generale. All'autore è molto caro un concetto molto simile per certi aspetti ma diametralmente opposto per altri alla guerra leggera di Rumsfeld. Vicino perchè viene molto enfatizzato l'uso e l'utilità delle forze leggere in guerre asimmetriche, denunciando più volte l'inutilità di assetti quali artiglierie semoventi, navi e aerei. Lontano in quanto Mini reputa sbagliata l'idea di basare sulla superiore tecnologia e capacità di fuoco le forze armate occidentali, essendo guerriglieri e terroristi un nemico sfuggente. Inoltre, a differenza di Rumsfeld, ha capito l'utilità di avere una sufficiente massa critica di uomini a terra. Sono ovviamente idee molto lontane dalla guerra network-centrica americana, anche se, come detto sopra, l'importanza data alle forze leggere è un notevole punto di contatto. Il libro contiene anche pesanti critiche al sistema industriale militare italiano, che "obbligherebbe" l'esercito a comprare certi assetti creando minacce improbabili anche se non impossibili. Qui si apre un discorso enorme, che per ora accenno e basta citando la risposta di freenick Concordo con Mini su certi aspetti del suo discorso. Innanzitutto le sacrosante critiche per le condizioni di vita dei nostri soldati, l'addestramento e gli equipaggiamenti che mancano alle forze di terra e la necessità quindi di investire su questi punti maggiori risorse. Poi, 1) comunque Rumsfeld la pensi i Boots on the ground sono e resteranno indispensabili e 2) è vero che quasi mai il potere aereo da solo ti fa vincere una guerra, ma investire soltanto (Mini ipotizza FF.AA. di 60.000 uomini con marina ed aviazione ridotte al minimo) su forze leggere tarate unicamente per i conflitti asimmetrici mi pare molto avventato. E' vero che in questo periodo storico le minacce simmetriche scarseggiano ma stiamo però assistendo all'ascesa di un quartetto di nazioni (il BRIC, Brasile, Russia, India, Cina) di cui non possiamo prevederne la politica estera nel medio-lungo termine; e sappiamo tutti che le forze armate le imposti su orizzonti di 20-30 anni ormai, visti i costi dei vari programmi. Io direi questo: la linea giusta sta nel mezzo. E' vitale aumentare le risorse alle forze leggere e spendere in addestramento, qualità di vita ed esercizio dell'EI, anche a costo di qualche eurofighter in meno (o F-35 o altri programmi molto costosi), mantenendo però comunque una credibile capacità di difesa aerea nazionale e un minimo di capacità proiettive (diciamo un gruppo almeno). Discorso diverso invece per la Marina, su cui non condivido affatto le idee di Mini che sottovaluta enormemente le capacità di proiezione che solo MMI puo darti: per quanto tu tari delle FF.AA. su forze leggere, non essendoci minacce sui confini nazionali, se la politica decide di usarle ti servono assetti per proiettarle. Un ultimo accenno alle forze armate europee: Mini, giustamente, è favorevole e, sempre giustamente, critica l'assurdità di avere quasi 2 milioni di soldati in Europa con tutte le connesse duplicazioni ma, fedele alle sue idee di "esercito leggero" le vorrebbe tarate su 160.000 uomini, 300 aerei e 30 navi: sono numeri ridicoli.
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Si parla già di "taglietti" alla difesa?
Rick86 ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Anche io non concordo del tutto con l'articolista. Le sue posizioni mi ricordano molto quelle di Mini, giuste per certi aspetti (perchè 1) comunque Rumsfeld la pensi i Boots on the ground sono e resteranno indispensabili e 2) è vero che quasi mai il potere aereo da solo ti fa vincere una guerra), ma investire su forze leggere tarate unicamente per i conflitti asimmetrici mi pare molto avventato. E' vero che in questo periodo storico le minacce simmetriche scarseggiano ma stiamo però assistendo all'ascesa di un quartetto di nazioni (il BRIC, Brasile, Russia, India, Cina) di cui non possiamo prevederne la politica estera nel medio-lungo termine; e sappiamo tutti che le forze armate le imposti su orizzonti di 20-30 anni ormai, visti i costi dei vari programmi. Io direi questo: la linea giusta sta nel mezzo. E' vitale aumentare le risorse alle forze leggere e spendere in addestramento, qualità di vita ed esercizio dell'EI, anche a costo di qualche eurofighter in meno (o F-35 o altri programmi molto costosi), mantenendo però comunque una credibile capacità di difesa aerea nazionale e un minimo di capacità proiettive (diciamo un gruppo almeno). Diverso è invece il discorso della Marina, indispensabile in chiave di proiezione degli assetti a terra visto che nel breve-medio termine di pericoli ai confini non ne vedo. PS: è interessante l'argomento, apro un topic sulle idee di Mini linkando questa discussione QUI -
Si parla già di "taglietti" alla difesa?
Rick86 ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Premetto che non è un articolo che ha a che vedere con LaRussa o la sola situazione italiana, ma guarda in termini più ampi e strategici alle trasformazioni delle FF.AA. nel mondo occidentale. http://www.paginedidifesa.it/2008/buzzi_080630.html -
L'ho letto sull'edizione on-line di ieri del corriere. Se vai sulla home-page, poi clicchi su editoriali, dovrebbe essere ancora on line
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Gli interessi della Francia in Eritrea sono semplici: che non diano fastidio a Gibuti (che non è solo una base francese, ma anche una ex colonia nonchè alleato di Parigi). Ma interessi nell'Eritrea come posizione geografica o influenza politica non ne hanno (che senso avrebbe con Gibuti a due passi?)