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Sbagliate di grosso secondo me: il mondo del XXI secolo sarà multipolare senza uno o due paesi chiaramente identificabili come leader, ma con 5 - 10 grandi potenze grosso modo su un livello simile. Una situazione che ricorda molto quella Europea della Belle Epoque: la valvola di sfogo di allora erano i conflitti coloniali: finiti i territori da occupare la pentola è esplosa. La valvola di sfogo di oggi sembra essere l'interdipendenza economica: i rapporti tra i vari stati sono così stretti da rendere improbabile una guerra. Se la valvola però salta, ovvero se scoppiasse una grave crisi economica tipo la Grande Depressione, la pentola rischia di esplodere di nuovo
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Mah, più che a livello operativo la cosa è importante perchè crea un precedente: d'accordo non saranno di certo una decina di missili intercettori a coprire l'Europa ma (i russi probabilmente temono che) una volta fatto il primo passo niente impedirebbe alla NATO di potenziare via via il dispositivo fino ad arrivare ad una reale copertura dell'Europa (situazione molto ma molto pericolosa per entrambi). Comunque la situazione è transitoria: visto che gli americani non hanno interesse a ricominciare una corsa al nucleare, una volta ripristinato l'equilibrio (ed ormai ci siamo) i russi torneranno ad investire sul convenzionale. E io, in molti campi, non li sottovaluterei. I loro problemi principali, attualmente, sono di mantenere un relativamente piccolo nucleo di unità modernamente armate, ridurre il numero di soldati ed aumentarne la qualità. E poi la Marina che, Borei a parte, è stata molto trascurata: i russi devono decidere se restare con una marina orientata sopratutto nel sea denial (quindi unità leggere e sottomarini) o se cercare di inseguire noi occidentali (portaerei, navi da sbarco, ecc.). Per ora la prima ipotesi pare la più probabile, ma nulla vieterebbe un cambio di strategia. L'aviazione infine ha una sola priorità: dare un erede al Flanker. Con i TU-160 possono tirare avanti a lungo (come gli americani con i B-2) ma anche un SU-30 sarebbe in grossa difficoltà contro gli ultimi aerei occidentali
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Libano/seconda guerra del Libano/Unifil - Discussione Ufficiale (dal 2006 ad oggi)
Rick86 ha risposto a -{-Legolas-}- nella discussione Discussioni a tema
Il Libano non è uno stato fantoccio, ne tantomeno è controllato da Hezbollah: e mi stupisco che tu, Picpus, lo pensi. E' un calderone di etnie e religioni diverse (in cui i cristiani sono più del 40% e sono maggioranza in metà paese) retto da una serie di difficili equilibri politici e religiosi sorti alla fine della guerra civile. Quindi, per esempio, il Presidente deve essere cristiano, così come il comandante dell'esercito, mentre il premier musulmano e i parlamentari (realmente eletti, la democrazia c'è concretamente e non come farsa) sono divisi non solo per regione (come in Italia dove la Lombardia ha x deputati e il Molise y) ma per etnia (e quindi ai Cristiani spettano x deputati, ai drusi y e ai musulmani z). E il sistema funziona abbastanza bene, con una sola grossa eccezione: la sovranità del governo nella regione a sud del Litani (e proprio questo è uno dei due obiettivi prioritari di Unifil, restituire al governo legittimo la sovranità sul suo territorio). Qui (e all'infuori di qui solo nella valle della Bekaa o come diavolo si scrive) Hezbollah la fa da padrone: non si tratta infatti solo di terroristi sanguinari ma di una efficiente organizzazione che fornisce assistenza sanitaria e previdenziale, costruisce strade e provvede ai servizi essenziali per la popolazione. Dimostrazione che il Libano è una democrazia (seppur imperfetta) è che, nonostante le continue interferenze siriane e gli omicidi mirati, l'attuale governo (regolarmente eletto) è anti-siriano e l'esercito di tale governo dopo una settimana di battaglia ha eliminato una organizzazione terroristica arroccatasi in un campo profughi nel nord del paese. -
Ma sentite un po, io ho cercato di dare una definizione generale: eccezioni, abusi e sevizie ci sono state ma non erano la norma, il modus operandi standard (a differenza, p.e. del trattamento riservato dai tedeschi e dai fascisti ai civili sospettati di aiutare i partigiani). Soldati americani hanno torturato e seviziato degli irakeni ad Abu Grahib: dobbiamo concludere che l'intero Us Army è così? Certo che no, perchè in un discorso generale le eccezioni non contano, e quindi, giustamente, il mio rispetto per le forze armate americane non cambia. Identico discorso per i partigiani.
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Io, En e Little Bird ne sappiamo qualcosa........ Comunque da questa lista appare evidente la sproporzione tra PA e navi da sbarco (poche) rispetto alle navi da combattimento (troppe)
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La garanzia della Russia è il suo arsenale nucleare. La regola base dell'equilibrio del terrore è questa: nessuno è in grado di attaccare per primo a causa della reazione del nemico che porterebbe ad una distruzione reciproca. Tutte le innovazioni, le migliaia di atomiche ed i missili sempre più sofisticati avevano un solo obiettivo (mai raggiunto fortunatamente): raggiungere una superiorità tale da essere in grado di distruggere con un singolo first-strike tutte le armi nucleari del nemico, rendendolo quindi incapace di reagire. Gli americani sono arrivati, dopo la dissoluzione dell'URSS, molto vicini ad ottenere questa supremazia ed i russi, non appena hanno avuto un po di soldi a disposizione, li hanno immediatamente spesi per ripristinare l'equilibrio iniziale: non caccia, carri armati od altro (come leggo in questa discussione), ma una nuova generazione di missili nucleari in grado di "bucare" i sistemi anti-missilistici occidentali (i Topol) e sottomarini per recapitarli (i nuovi Borei, il cui primo esemplare sta entrando or ora in servizio). Sempre nell'ottica del mantenimento dello stallo nucleare va letta l'ostilità russia ai sistemi ABM americani nell'Europa dell'est. La priorità della Russia era una: mantenere l'equilibrio nucleare, ovvero mantenere la capacità di sopravvivere ad un first strike americano. E i soldi (missili, sottomarini e sistemi anti-missilistici) li sono andati. Tutto il resto (ovvero le armi convenzionali) vengono dopo.
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Sono d'accordo con Tuccio. La definizione di partigiano si applica (secondo me) a chi: - combatte in maniera asimmetrica - gode dell'appoggio della popolazione, nel senso che la stra-grande maggioranza della gente (eccetto i collaborazionisti) è contro gli occupanti - combatte quindi contro forze straniere sul suo territorio, e non sparando ai civili (che sono amici) - combatte per una giusta causa Quest'ultima condizione è molto importante, e distingue il partigiano (che ha una connotazione positiva) dal guerrigliero (termine neutro - come lo possono essere tanti movimenti dell'america del sud). Il paragone talebani-ragazzi di Salò è interessante ma i collaborazionisti nostrani non rispettavano nessuna delle condizioni di cui sopra: - erano esercito regolare - non godevano dell'appoggio della gente - combattevano al soldo degli occupanti e contro i propri stessi compatrioti; non si facevano remore di far fuori i civili che collaboravano coi partigiani, od erano anche solo sospettati di farlo - la loro causa era sbagliata Diciamo che possono essere equiparati con gli italiani filo-austriaci durante il Risorgimento.
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Libano/seconda guerra del Libano/Unifil - Discussione Ufficiale (dal 2006 ad oggi)
Rick86 ha risposto a -{-Legolas-}- nella discussione Discussioni a tema
Parlo senza aver letto tutte le sei pagine di topic, ma la mia la voglio dire. Quei soldati non hanno fatto ne bene ne male a salutare, hanno semplicemente reagito come è prassi ovunque nelle forze armate occidentali: hanno reso rispetto a dei morti, non importa se amici o nemici (nessuno dei due in questo caso visto che UNIFIL è, da mandato, equidistante). Non hanno legittimato i terroristi o altro, e il saluto era rivolto alle bare, non ai capi e alle bandiere di Hezbollah. Ricordatevi una cosa: la politica la fanno i politici, non i militari. -
Si parla già di "taglietti" alla difesa?
Rick86 ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
No intendo qua sul forum, non in tutta Italia -
No, non sono d'accordo (AMI a parte). Grosso modo tutti i maggiori paesi occidentali sono impegnati nel rinnovamento di flotte e linee aeree e nella digitalizzazione delle forze di terra. Il problema (e c'era un bell'istrogramma a rappresentarlo) è che quei paesi spendono molto ma molto più di noi. Vedete dopo la seconda guerra mondiale Mac Arthur impose ai giapponesi di non oltrepassare l'1% di spese militari ritenendo, giustamente, impossibile raggiungere capacità degne di nota con così poche risorse.
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Perchè le corazzate sono inutili oggi?
Rick86 ha risposto a Naifer nella discussione Marina Militare
Per le mine c'è poco da fare: fermare tutta la TF e mandare avanti i caccia-mine. Se poi il campo è sconosciuto puoi anche incocciarci con le navi maggiori senza accorgertene (sopratutto se non hai delle fregate in avanscoperta). A proposito, nota interessante: durante Leonte il GG si è staccato dal resto del gruppo e, solitario e ad alta velocità, è arrivato per primo a Beirut. -
Si parla già di "taglietti" alla difesa?
Rick86 ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Penso che qua tutti sperino che quei numeri siano cambiati -
Tipo: Mitraglietta Munizioni: The submachine gun contains several innovative features, including the proprietary ammunition. It uses the new, 5.7x28mm cartridge, which has a greater penetrating capability, lethal range and flatter trajectory than most other pistol caliber cartridges such as the NATO-standard 9x19mm Parabellum round. Initially the weapon used a 5.7x28mm SS90 cartridge (with a lightweight, roundnose, jacketed projectile and a polymer core). A new cartridge, designated the SS190, has a more conventional full metal, plated steel jacket, lead core and steel/aluminum penetrator. Peso: 3 Kg carica Caricatore: The P90 uses an original horizontally-mounted feeding system that is patent protected in the United States (patent 4905394 dated March 6 1990), authored by René Predazzer.[4] It uses a 50-round box magazine, mounted parallel to the bore axis that locks in place between the charging handles and optical sight, flush with the receiver top cover. The magazine is made of a lightweight, translucent polycarbonate and allows for visual ammunition verification. The base of the magazine is located near the muzzle end, the feed lips above the barrel chamber in a circular bulge that contains the feed tray. Cartridges in the magazine body are double stacked to the left side. The magazine features a follower with rollers and a spiral feed ramp that will rotate a cartridge 90° to the right aligning it in a double stack pattern within the magazine. Cadenza di fuoco: 900 colpi al minuto Velocità del proiettile: 716m/s Raggio d'azione: 150 - 200m Descrizione: The P90 is a selective fire straight blowback-operated weapon with a short recoiling barrel and fires from a closed bolt. The return mechanism consists of two parallel spring guide rods that also guide the bolt carrier assembly. The weapon uses an internal hammer striking mechanism and a trigger mechanism with a three-position rotary dial fire control selector, located centrally beneath the trigger. The fire selector also provides a manual safety against accidental firing. The dial in the “S” position – weapon safe, “1” – semi-automatic fire, “A” – fully automatic fire. When set on “A”, the selector provides a two-stage trigger operation. Pulling the trigger back slightly produces semi-automatic fire and pulling the trigger fully to the rear will produce fully automatic fire. The “safe” setting disables the trigger. The weapon’s hammer-forged steel barrel is fitted with a ported, diagonally cut flash suppressor that also acts as a recoil compensator. Early models did not have the cut in the flash hider. The P90 is equipped with an unmagnified HC-14-62 reflex sight from Ring Sights, which enables quick target acquisition up to 150 m and operation in low-level lighting conditions thanks to a tritium-illuminated aiming reticle. Newer units are fitted with the Ring Sights MC-10-80 sight designed specifically for the P90. It uses a forward-aimed fiber optic collector to illuminate the daytime reticle, which consists of a large circle of about 180 Minute of arc (MOA), with a 20 MOA circle surrounding a dot in the center. The night reticle consists of an open “T” that is primarily illuminated by a tritium module or moonlight and ambient light drawn in by an upward-facing collector. The sight is adjustable for both windage and elevation and can be used with night vision equipment.[5] Auxiliary fixed sights are provided on both sides of the receiver's cast aluminum optical sight housing. The P90 is fully ambidextrous; it can be operated by right or left-handed shooters without making any modifications to the weapon. The charging handle, auxiliary fixed sights and magazine release are symmetrically distributed on both sides of the firearm. The manual fire selector below the trigger can be operated from either side. Spent cartridge casings are ejected downward through a chute located aft of the pistol grip, keeping fired cases out of the shooter's line of sight. The P90 is designed in the bullpup configuration which reduces the firearm's overall length while retaining a full-length barrel. The pistol grip with thumbhole and oversized trigger guard act as the forward grip, a handstop is incorporated into the weapon's stock to prevent the operator from reaching in front of the barrel during firing. The P90 is a modular firearm and consists of 69 parts that disassemble into four main groups: the barrel with integrated sight assembly, receiver with return mechanism, stock body with trigger and firing mechanism and the magazine. The P90 makes extensive use of polymers and lightweight alloys to reduce both the weight and the cost of the weapon. It can also be fitted with a laser aiming module integrated into the stock body, beneath the barrel and the SP90 suppressor, made by GemTech, which has a length of 184 mm (7.2 in) and weighs 550 g (19 oz). VERSIONE AIR-SOFT
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Si parla già di "taglietti" alla difesa?
Rick86 ha risposto a typhoon nella discussione Discussioni a tema
Sulla bocca di tutti quelli che seguono queste cose, ovvero ben pochi in Italia -
Il Daring e le sue differenze dalle Orizzonte
Rick86 ha risposto a Sangria nella discussione Marina Militare
Il Sampson è attivo, l'Empar (per ora) no. Inoltre il Daring dovrebbe essere in grado di tracciare più bersagli (400+). Entrambi hanno 48+16 VLS, stessi missili e stesso sistema di combattimento. La difesa di punto è superiore nei Doria (3x 76mm + Davide, disposti in modo da coprire con 2 cannoni tutta la nave eccetto la poppa). Gli inglesi hanno invece un cannone da 114 (inferiore nell'AAW e senza munizioni guidate) e 2 CIWS da 20mm Confermo comunque che da quello che si sente in giro il Sampson è veramente un signor radar, anche se ha dato molti problemi di sviluppo e non è ancora operativo al 100% -
Perchè le corazzate sono inutili oggi?
Rick86 ha risposto a Naifer nella discussione Marina Militare
Sarebbe interessante un'analisi delle capacità dei sistemi antimissilistici moderni contro dei missili come il Granit o, peggio, gli SS-N-26. Da quello che so si è molto puntato contro i lenti missili sea-skimming, ma che possibilità ci sono con due soli minuti come preavviso ed un missile grande come casa mia? Vi do lo scenario (esercizio di fantasia con un ipotetico CVBG di un paese europeo): - 5 bordate di 4 SS-N-26 ciascuna, lancio a 500km, 30 secondi tra una bordata ed un'altra - Un HEW in volo, 1 PA, 1 DDG con PAAMS (48 missili), 2 FFG (16 missili), 1 rifornitrice, 2 navi minori (sola difesa di punto) -
Purtroppo è difficilissimo trovare info affidabili sulla rete (capiti inevitabilmente nei siti che conosciamo tutti). Però, e badate bene è una mia opinione "a naso", secondo me i tedeschi sono riusciti a far sollevare da terra qualcosa di simile ad un disco volante. L'utilità bellica però era pari a zero (niente velocità ipersoniche, niente Mach 14 o altro, semplicemente un disco di latta che si alza dal terreno). Nel campo aerospaziale, è innegabile, i tedeschi erano più avanti di tutti e resi disperati dalla disfatta incombente. Però chi ne sa di più, o è in grado di segnalarmi un sito affidabile, o anche di dimostrare che quelle foto sono fotomontaggi, è il benvenuto
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Via MP Johnny Kulera mi ha chiesto la definizione di politica dell'Ascaro (ovvero la politica estera e di sicurezza di Berlusconi). Siccome ne è uscita una bella risposta, provo ad aprirne una discussione. Il termine è molto in voga su Pagine di Difesa, significa una politica disponibile ad usare i militari soltanto in appoggio agli americani e sotto loro comando, esattamente come le truppe ascare venivano usate soltanto in appoggio e sotto comando italiano. Questa concezione pensa che l'Italia non debba, o non sia in grado, di agire come nazione leader o in autonomia se le circostanze lo permettono. Di riflesso, una politica estera autonoma viene vista come impossibile. Fai attenzione, criticare questa visione non significa essere anti-americani o comunisti, anzi, significa volere una politica simile a quella francese di oggi (con Sarkozy che vuole rientrare nella NATO mantenendo però tutta l'autonomia che la Francia ha avuto in questi anni). Ed è anche l'opposto di una politica pacifista in quanto richiede assetti (navi anfibie, rifornitori, trasporto areo strategico, portaerei e così via) costosi e non sempre alla portata di un paese come l'Italia. Richiede anche attenzione per le FF.AA. e più in generale una politica estera autorevole, autonomo e di alto profilo. Per la politica dell'Ascaro invece sono sufficienti un nucleo di fanteria leggera bene addestrata e, al più, un pugno di aerei da rischierare all'estero; per tutto il resto ci sono gli americani. Non è necessariamente una cosa negativa (l'esercito canadese così è strutturato) ma secondo me molto limitativa per un paese come l'Italia, anche perchè non sempre i nostri interessi coincidono con quelli americani. Anche la politica estera va in secondo piano, destinata com'è a fare da semplice grancassa a quella del potente alleato.
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Ma ve lo volete mettere in testa che a Berlusconi e a Tremonti non gliene importa nulla di avere forze armate efficienti? Avere FF.AA. efficienti e la volontà di usarle anche in autonomia presupporrebbe avere una politica estera da una parte rispettosa della NATO e relativi obblighi, ma dall'altra in grado di agire da sola o come paese leader non appena se ne presenta l'occasione. Questa, purtroppo, non è la politica del PdL (che si potrebbe definire politica dell'Ascaro).
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Perchè le corazzate sono inutili oggi?
Rick86 ha risposto a Naifer nella discussione Marina Militare
Quoto, stavo aspettando qualcuno che lo dicesse. -
Riapro questa vecchia discussione per segnalare un lunghissimo reportage del Guardian sul raid alla scuola Diaz e sulla caserma di Bolzaneto. L'articolo è lungo ma penso sia da leggere tutto, lo definirei scioccante in una parola sola. http://www.guardian.co.uk/world/2008/jul/17/italy.g8 Alcune parti (Covell è un giornalista inglese catturato nella scuola Diaz)
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No ma la tecnologia per far sollevare un disco volante i tedeschi potevano anche averla. Una cosa simile l'hanno fatta gli americani verso la fine degli anni 50, salvo poi, ovviamente, scoprire che militarmente era un mezzo totalmente inutile. A quelle foto posso anche crederci, quello su cui rido sono le specifiche che si leggono sui siti cospirazionisti-rettiliani (velocità ipersoniche ed altro). Ah, il mezzo si chiamava Avrocar
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Perchè le corazzate sono inutili oggi?
Rick86 ha risposto a Naifer nella discussione Marina Militare
Allora: l'unico ipotetico scenario in cui una IOWA potrebbe forse rivelarsi utile è uno sbarco stile Normandia (ovvero di grandi dimensioni e contro spiagge fortificate). In uno scontro navale farebbe da bersaglio, punto. Quanto ai Kirov avevano una funzione simile alla Bismark tedesca: da flotta in being, da minaccia per il traffico navale (che le PA non possono stare dappertutto) obbligando gli alleati a disperdere le loro navi da guerra. Nel caso fossero usciti il loro obiettivo, indubbiamente, era di arrivare a distanza di tiro di un CVBG e poi di filarsela il più velocemente possibile -
Spero anch'io nel dialogo e sono fiducioso: si tratta di legge costituzionale, e se il PdL vuole il muro contro muro, si fa sempre a tempo ad impiccionare la legge con un nuovo referendum. Questo lo sanno sia a destra che a sinistra, conviene ad entrambi dialogare ed è l'unico motivo per cui la Lega è pronta a scendere a compromessi.