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Apro un nuovo topic sperando di concentrare qui tutte le discussioni su quale dovrebbe essere la politica estera del nostro paese. Incomincio con un bell'articolo di Carlo Jean (il Messaggero di ieri). Ne condivido l'impostazione iniziale e quasi tutti i casi esaminati (Libia a parte). ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- L’ITALIA ha iniziato ad essere un produttore di sicurezza. Tutela così i propri interessi e concorre a quelli dei suoi alleati, talvolta in modo originale e creativo. Il suo spazio di manovra è aumentato con la fine sia della guerra fredda che dell’unilateralismo della prima amministrazione Bush. È stata riscoperta la geopolitica degli Stati pre-unitari, soprattutto quella delle repubbliche marinare in Mediterraneo. Nell’immediato dopoguerra, l’Italia a cui il Trattato di pace aveva tolto le colonie aveva approfittato del collasso degli imperi francese e britannico, ma doveva muoversi nell’ombra degli Usa. Più recentemente ha visto aumentare il proprio spazio per l’anti-americanismo diffuso nel mondo islamico. Gli interessi italiani nel Mediterraneo non sono solo economici, legati alla ricchezza energetica dell’Africa settentrionale e del Golfo. Sono anche di sicurezza, ad esempio contro il terrorismo e l’immigrazione clandestina. La politica italiana nella regione è così intermedia fra quella europea, che dà preminenza all’economia, e quella americana, centrata sulla sicurezza. Inoltre, con il suo impegno in Mediterraneo e Medio Oriente, l’Italia si rafforza in Europa. Il sacro egoismo degli interessi nazionali vale anche per il nostro Paese. Beninteso, gli obiettivi devono essere compatibili con le risorse disponibili, non solo militari ed economiche, ma anche di sostegno politico interno. I risultati raggiunti sono stati generalmente positivi in tutte e tre le aree in cui va suddivisa la regione geopolitica: l’Africa settentrionale; il Medio Oriente fino al Golfo e l’Afghanistan. In Africa settentrionale, si è finalmente chiuso il contenzioso con la Libia. Siamo stati favoriti dalla decisione libica del 2003 di abbandonare la sua condizione di pariah e dalla sua necessità di garantire una tranquilla transizione nel dopo-Gheddafi. Le tensioni esistenti nella “vecchia guardia del regime” fra apparati di sicurezza, comitati rivoluzionari, tribù e tecnocrati della nuova elite economica potrebbero rivelarsi esplosive. La Libia necessita poi di investimenti e di tecnologie, per modernizzare l’infrastruttura petrolifera colpita da vent’anni di sanzioni occidentali. Nel Medio Oriente, l’azione italiana è incentrata soprattutto sul Libano. La nostra partecipazione prima alla Forza multinazionale a Beirut nel 1982-84 ed oggi all’Unifil 2 è un fiore all’occhiello sia delle nostre capacità militari che della nostra politica estera. Lo dimostra il fatto che l’Onu abbia chiesto che non fosse avvicendato il comando militare italiano, retto dal brillante generale Graziano. Eppure, nel 2006, molti avevano espresso dubbi sulla capacità italiana di guidare una missione miliare tanto delicata e complessa. Per il conflitto più irrisolvibile almeno a breve termine quello fra Israele e i palestinesi, la posizione italiana è apprezzata per la sua imparzialità. Ha anticipato quella del presidente Obama. Lo si è visto nella conferenza dei donatori per Gaza, tenutasi il 1° marzo a Sharm-al Sheik. La diplomazia italiana ha poi svolto un utile lavoro sotterraneo a sostegno della mediazione turca fra la Siria ed Israele. Un accordo di pace fra i due Paesi potrebbe sbloccare la situazione nell’intero Medio Oriente. Isolando l’Iran, potrebbe anche costituire una premessa per il successo dei negoziati con Teheran per il nucleare e per l’Iraq. Grande interesse ha ultimamente suscitato l’iniziativa del ministro Frattini di invitare l’Iran alla riunione sull’Afghanistan, che si terrà a Trieste il prossimo giugno, a margine del Summit di agosto del G-8 a La Maddalena. Essa è in linea con il programma di politica estera di Obama, di avere negoziati diretti con l’Iran. L’Italia era stata esclusa dalle trattative sul nucleare iraniano, condotte dall’Eu-3 (Francia, Germania e Regno Unito), nonché da Javier Solana, con gli altri membri del Consiglio di Sicurezza. Il nostro Paese aveva chiesto di parteciparvi, anche perché è quello europeo con il maggior interscambio con l’Iran (6 mld. di euro contro i 4 della Germania). Ma la sua richiesta era stata respinta anche un po’ bruscamente, un anno fa. L’invito dell’Iran a Trieste intende non solo sostenere quella che sembra essere la nuova politica americana, ma anche facilitare la stabilizzazione dell’Afghanistan (i Tagiki, 30% della sua popolazione, è di etnia persiana; gli Hazara, il 18%, sono sciiti). Inoltre, mette almeno indirettamente l’Italia in gioco, nei negoziati sul nucleare iraniano. Nuove sanzioni inciderebbero sui nostri interessi economici, senza darci una voce in capitolo. Sull’invito all’Iran sta creandosi un po’ di confusione. Non da noi, ma fra gli americani. Il segretario di Stato Hillary Clinton, smentendo Obama, ha affermato che non vi è alcuna possibilità che l’Iran risponda positivamente alle aperture americane. Ha aggiunto che una risposta negativa di Teheran verrà usata come pretesto per nuove sanzioni. All’iniziativa italiana sarebbe invece favorevole l’ambasciatore Holbrooke, inviato speciale di Obama per l’Afghanistan ed il Pakistan. Egli sa benissimo quanto grande sia l’opposizione di Teheran ai Talebani ed ai Jihadisti, che appartengono alle sette sunnite più rigoriste, e quanto l’Iran potrebbe essere utile per stabilizzare l’Afghanistan. Gli Usa non possono opporsi all’iniziativa del ministro Frattini. Egli, dal canto suo, non può rimangiarsela. È difficile dire a che cosa porterà la venuta degli iraniani a Trieste. Domina l’imprevedibilità. A giugno, in Iran, si svolgeranno le elezioni presidenziali. Gli Usa hanno poi annunciato che definiranno entro la fine di marzo la loro nuova strategia per l’Afghanistan. Il presidente afgano Karzai ha infine dato un vero e proprio schiaffo agli Usa, anticipando a fine aprile prima cioè dell’arrivo dei rinforzi americani le elezioni che si sarebbero dovute tenere ad agosto. Non mancheranno quindi le sorprese!
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Ok trasferisco qua una discussione su una voce di wikipedia (Italia naturalmente ) http://it.wikipedia.org/wiki/Anni_di_piombo Riporto la domanda fatta a Lev (se vuole rispondere):
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Ok ho spostato la discussione su follie complottiste in ossequio al volere dei mod. http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...45&start=45 Rispondete qua per piacere
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Marina Militare Italiana - Discussione Ufficiale
Rick86 ha risposto a FedeKW11 nella discussione Marina Militare
Se la Us Navy si è messa contro, rispettivamente: - il comitato parlamentare che decide cosa si può e cosa non si può acquistare - la corte dei conti americana (che ha poteri di indagine molto superiori rispetto che alla nostra, sopratutto sui programmi militari) penso che dovevano ritenere dannatamente utile un antiquato radar 2D di scoperta aerea. Sangria: Non è mica impossibile fare detezione long range su bersagli a bassa quota a causa della curvatura della terra? Da quello che so oltre i 45km non vai contro un bersaglio a pelo d'acqua. -
Beh leggevo un australiano che diceva: i laburisti volevano ridurre la Marina ad una sorta di Guardia Costiera. Ora chissà che non ci arrivi una terza LHD...
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Diavolo un ingegnere può capire molte cose da questa foto. Le dimensioni del Kilo sono note.... Chissà che qualcuno qui sul forum non riesca a dirci qualcosa di interessante
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Ricapitolo quello che, tra le righe (in maniera strisciante), vuole trasmettere la voce: 1) La ragione del terrorismo fu l'insoddisfazione del popolo per la sua classe politica 2) Si erano creati degli ""strati sociali portatori di novità"" non ben visti da tutti 3) Gli USA pensarono di intervenire in maniera pesante contro il PCI 4) L'Italia è stata ed è tutt'ora uno stato poliziesco con libertà civili fortemente ridotte e controllate in cui ""i poliziotti possono sparare se lo ritengono necessario"", ""il terrorismo è punito severamente"" ed abbiamo creato i ""brutti e cattivi GIS e NOCS per combattere il terrorismo"" (tutti e tre chiari indicatori di un regime autoritario) 5) La colpa del sequestro Moro è degli americani 6) Dopo le ""belle esperienze"" degli anni '70 quello che ha potere in Italia è solo il capitale e i lavoratori non possono organizzare nessuna protesta (e infatti i sindacati non hanno alcun potere) 7) Il denaro è solo una convenzione (non detto:con cui viene sottomesso il popolo) Ora, diciamo le cose bene in chiaro. Questo, io lo definisco un uso politico di Wikipedia. Magari una delle citazioni fatte prima non vuol dir niente presa da sola, ma lette tutte insieme trasmettono un messaggio che si può benissimo attualizzare ai giorni d'oggi. A proposito Lev, quali ritieni vere dalla 1) alla 7)?
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A parte il tono critico dell'articolo, penso che le voci che hai sentito provenivano da qui. I desiderata di un Capo di Stato Maggiore in rotta col suo governo. Fossi negli aussie comprerei una ventina di F-35B e li userei dalle loro BPE. Alla fine questo è quello che faranno anche gli spagnoli (a meno che qui dentro non c'è qualcuno che crede alla favola che la PdA verrà sostituita da una nave tipo Cavour )
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Se gli amici di Perle Complottiste ci leggono, guardate un po qui. La voce in oggetto parla degli anni di piombo. Quest'ultima è fantastica. Emblematica dell'involuzione poliziesca dello stato fu una legge che autorizzava la polizia a sparare se lo riteneva necessario. Giusto per inquadrare il periodo, queste erano le scene che si vedevano per strada Sul sequestro Moro: Il tutto condito con dotte citazioni: Si riaffaccia uno dei cavalli di battaglia dei complottisti (il fatto che il denaro sia tutta una finzione) (a proposito della fine della convertibilità del dollaro in oro) ------------------------------------------------------------------------- Questo, Signori, è il tipico uso che certe persone tendono a fare di Wikipedia Italia. Complottismo ma non solo, sono evidenti le idee politiche di chi ha scritto la voce. Tutta la voce è impregnata di una strisciante politicizzazione (di estrema sinistra in questo caso) che a volte si salda con alcuni cavalli di battaglia dei soliti complottisti.
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BBC: Iran ha lanciato suo primo satellite in orbita
Rick86 ha risposto a Debugger nella discussione News Aviazione
Quoto è un animale. E la cosa triste è che di mezzo ci va il suo popolo, mentre gente come lui troverà sicuramente un modo per salvare il suo prezioso fondoschiena -
Nuovo segnale di amicizia dai vostri amici libici Due nuovi regali da parte degli amici libici Che carini che sono, hanno paura che gli isolani di Lampedusa si sentano soli....
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Il rinnovo della flotta nel periodo 2010-2020
Rick86 ha risposto a enrr nella discussione Marina Militare
Più che ottimistico Dominus questo è quello che vuole la Marina, che MMI ritiene necessario. Poi l'entità dei tagli dipende dal Ministro dell'Economia non dai vertici militari. Personalmente prevedo 8 FREMM e 8 OPV, e con gli OPV faranno un qualcosa tipo FREMM: 4 con misure particolari per renderle efficaci nelle brown water (si sottolinea nel paper la capacità di virare rapidamente e in spazi stretti per esempio, oltre ovviamente ad un bel po di armi leggere tipo 25mm e 12,5mm) e altre 4 OPV un po meno avanzate ma comunque circa come quelle previste da me e Lino. -
Solite rivalità interforze, gli inglesi sono specialisti
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No certo che no. O meglio, non merito suo e basta ma ha sicuramente partecipato ad altissimo livello nel processo decisionale.
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A400M - discussione ufficiale
Rick86 ha risposto a Dominus nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Se non vedo non credo. E' già stato abbastanza umiliante per i francesi comprarsi gli E-2, le catapulte e... le eliche -
Il rinnovo della flotta nel periodo 2010-2020
Rick86 ha risposto a enrr nella discussione Marina Militare
Consiglio di pazientare che ne vale la pena. Ci stanno gli schemi dei futuri OPV e tante altre chicche (per esempio due slot per eli sulle nuove LHD saranno F-35 compatibili) -
No, inutile no, però non al top. Preferirei di gran lunga la combinazione F-35C (3 gruppi) e Rafale (1 o 2 gruppi).
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Eh si sono vere e proprie pagliacciate, lo dico anch'io. Un conto è parlare delle doti di caccia dell'aereo, ma sulle sue capacità di strike penso non ci sia nulla da eccepire. Invece, pur se esagerato, è giusto il discorso che la USN non avrà, nel 2020, un caccia che gli garantisca una superiorità su un qualsiasi altro opponente com'era quando volava il Tomcat. La versione C dell'F-35 poi, è la più bombardiere e meno caccia di tutte. I pericoli derivanti da un attacco di saturazione missilistico sono veri, ma sono pochissimi i paesi in grado di farlo (direi, fuori dall'Occidente, tre: Russia, India e Cina). Ma li non è questione di caccia.
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Alla faccia del "sbolognare"...... Presidente della Commissione quando: - è entrato in vigore l'euro - la UE si è allargata Voi destri non avete proprio contegno
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AgustaWestland AW-101 - discussione ufficiale
Rick86 ha risposto a easy nella discussione Elicotteri
22 sicuri, forse 24 per MMI di cui 10 ASW, 4 HEW (ma il radar ad oggi è montato solo in due esemplari), 4 TTH (da upgradare allo standard ASH) e 4 ASH 12 - 16 per l'AMI tutti in configurazione C-SAR (simile forse uguale all'ASH della Marina) -
Mi sa che Sangria ha sbagliato topic
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Strano Dindon che non trovi un modo per dire che quello che ha fatto Prodi era sbagliato
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Il problema Dominus è che un accordo con persone come Gheddafi funziona se lui ci guadagna a rispettarlo. Siccome che lui fermi o non fermi i clandestini la pioggia di denaro arriverà comunque in Libia, chi glielo fa fare di imbarcarsi in una costosa e impopolare misura come quella di distruggere il commercio dei clandestini, che porta soldi (e tanti) in Libia? Guarda l'unico accordo sensato era quello di legare il numero di clandestini che sbarca in Italia con la tangente da pagare: te blocchi l'immigrazione? Bene e io ti pago il pizzo, se no niente. Il tutto unito ad un accordo, tipo quello stipulato con l'albania da Prodi a fine anni '90 per cui la nostra guardia costiera pattuglia le loro coste e, se becca un barcone, glielo rispedisce indietro.
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Ehm, Dindon la parola giusta è "prostituire". Berlusconi ha prostituito l'Italia a Gheddafi. Il tutto unito al patto di non aggressione (contro ogni logica NATO). Patto di non aggressione con chi? Ma con quello che ha tirato i missili contro Pantelleria ovviamente......
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Beh non è così strano che testino un aereo nuovo contro quelli attualmente di prima linea