Vai al contenuto

picpus

Membri
  • Numero contenuti

    4224
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    3

Tutti i contenuti di picpus

  1. Eccovi, dalla rubrica "Cronaca - News" del sito "Congedati Folgore", http://www.congedatifolgore.com/ , l'articolo relativo: PRIMO UFFICIALE DONNA COMANDA UNA BATTERIA DI TIRO Giovedì, 13 Settembre 2007 by webmaster CASERTA Brigata Bersaglieri: ufficiale donna al comando di una compagnia operativa d’artiglieria di Nunzio De Pinto CASERTA - Un ufficiale donna, il Tenente di artiglieria Elena Stirparo, si è insediato alcuni giorni orsono al comando della compagnia operativa denominata “Batteria di tiro e supporto tecnico” dell'8° reggimento artiglieria terrestre “Pasubio”, unità incardinata nella Brigata “Garibaldi” e che è di stanza a Persano, in provincia di Salerno. La Stirparo ha frequentato il 182° corso dell'Accademia militare di Modena, il primo aperto anche alle donne. Delle 11mila “aspiranti” donne ufficiali, solo 40 hanno superato le prove e di queste appena 20 ricoprono oggi l'incarico di comandanti di plotone o vice - comandanti di compagnia. Dopo il corso tecnico applicativo di 3 anni a Torino, il Tenente Stirparo è stata inviata al primo reparto di assegnazione, l'ottavo reggimento di artiglieria terrestre “Pasubio”. Qui ha seguito tutte le attività addestramento del reggimento, ricevendo il suo “battesimo del fuoco” durante il campo d'Arma a Capo Teulada nell'esercitazione del 2005. Nel periodo giugno - novembre 2006 ha preso parte alla missione fuori area “Antica Babilonia 10” in Iraq, con l'incarico di watchkeeper nella sala operativa della Brigata bersaglieri Garibaldi, che in Iraq ha aperto e poi chiuso, nel dicembre 2006, l'operazione “Antica Babilonia”. Il suo ruolo in campo operativo è stato quello di seguire tutte le attività in atto sul terreno, allo scopo di garantire continua assistenza al personale impiegato. NUNZIO DE PINTO
  2. Certo che non c'è adagio più vero di quello che dice: non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!!! Ho già specificato che non si tratta di un problema di religione "cristiana", ma di civiltà "cristiana" con il quale termine si indica, comunemente, la civiltà che si è sviluppata nel corso dei secoli in (generalizzando, necessariamente) Europa, nelle Americhe e in Oceania e che può anche essere chiamata (anche in questo caso, generalizzando), la civiltà del Mondo occidentale. Dopo aver detto questo, tu cosa fai? Mi riporti il vecchio e il nuovo testamento!!! Allora, mi vuoi prendere per i fondelli!!!
  3. Dal sito "Pagine di Difesa", http://www.paginedidifesa.it/ , ecco il link all'articolo di Saverio Zuccotti "Non è il terrorismo islamico la minaccia storica": http://www.paginedidifesa.it/2007/zuccotti_070913.html Riporto l'ultimo capoverso, perfettamente in argomento, con la presente discussione: "Forse è ora di aprire gli occhi e di prendere atto che il vero 11 settembre d'Europa, almeno in una prospettiva storica, si è consumato nel rogo delle banlieues di Parigi del novembre 2005. Sta infatti nella mancata integrazione di intere generazioni di immigrati il germe che potrebbe infettare il futuro nostro e ancor più dei nostri figli. Come ulteriore controindicazione sul breve periodo, i fallimenti e le ipocrisie sull'immigrazione rischiano di assecondare la visione di Osama bin Laden, di creare ghetti e di portarci in casa i famigerati "scontri di civiltà". Ma al-Qaeda è solo una minaccia contingente ed esterna che può essere controllata, oggi, con misure più o meno militari, di polizia e di intelligence. Potrebbe non essere così facile, un domani, con milioni di extracomunitari disadattati e con i loro figli naturalizzati solo dalla burocrazia."
  4. penso che volevi dire: tra la riconsegna degli ADV e l'ingresso in servizio degli Eurofighter Typhoon
  5. Non lo so, forse sarà pure come dici, ma è sicuro che Chirac non si è ripresentato alle elezioni presidenziali, perchè sapeva di non avere la benché minima possibilità di spuntarla, come conseguenza della generalizzata disistima dei francesi nei suoi confronti, per tanti motivi e forse anche per l'isolamento internazionale in cui aveva fatto precipitare la Francia.
  6. picpus

    marina spagnola

    No, ti sbagli, le "Invincible" hanno 2 assi.
  7. picpus

    Centauro

    Dimmi, a quale museo vuoi destinarli?!?!?!
  8. A poco a poco??? Ha già conquistato il record mondiale dei 100 metri!!!
  9. Anche per me. Il problema sorge nel momento in cui l'islamico tende ad imporre i suoi costumi agli altri, non solo nel suo paese, ma anche nei paesi in cui emigra: se una donna occidentale si reca in Arabia Saudita, pensi che può indossare lo stesso abbigliamento che utilizza qui? Certo che no, perché ai loro occhi dà fastidio ed è in contrasto con la loro religione e/o con i loro costumi e lo stesso fastidio dà ai loro occhi la donna occidentale che indossa il suo abbigliamento nel proprio paese, in Italia, ad esempio. Finché sono in netta minoranza sono costretti ad accettare le leggi dei paesi in cui si spostano; ma, man mano che muta il rapporto demografico, cambia il loro atteggiamento. In Francia ed in Inghilterra, ad esempio, è già diverso, molto diverso, che in Italia. Tu dici: "se rispetta le leggi della Repubblica"; ebbene, l'infibulazione in Italia è vietata (non so, ma penso anche altrove, in Occidente) eppure viene praticata, così come la poligamia; in parole povere, stiamo assistendo alla nascita di una o più comunità umane, che non riconoscono la legge dello stato in cui risiedono, ma quella della terra di loro origine.
  10. picpus

    marina spagnola

    No è l'attuale "Principe de Asturias" che, notoriamente, ha due TAG ed un asse, nonché un'elica! A proposito, Cartman, noto non solo come francofobo, ma anche come ispanista, sai niente se approfitteranno di questi lavori, per dotarla di una rampa poppiera; potrebbe essere un'idea, così con la BPE avrebbero una coppia di funzionalissimi Ro-Ro! Non te la prendere, scherzo: in effetti la BPE (nome ufficiale: "Juan Carlos I") , nel suo genere, è una signora nave; lo stesso, a mio parere, non si può dire della "Principe de Asturias".
  11. Appunto il burka, quello si, ma il burka è delinquenza? No; che ci sia un aumento della criminalità, comune e politica, in conseguenza dell'invasione (e ripeto, con violazione della sovranità nazionale) di clandestini, in generale, prescindendo dalla nazionalità, dalla razza e dalla religione, questo è già un dato di fatto accertato ufficialmente; non è però, il pericolo principale: il pericolo è dover accettare una civiltà e una cultura che non sono le nostre; quindi qui si possiamo parlare del burka, del velo, dell'infibulazione, della poligamia, della sottomissione assoluta della donna, dentro e fuori casa, al suo uomo padrone assoluto (padre o marito che sia), della "cementificazione" delle edicole votive cattoliche site in una pubblica via che danno fastidio agli occhi dell'islamico di turno, ecc. .
  12. No guarda, non ti sorprendere, è il loro modo di ragionare, è fisiologico!
  13. Io ho detto ciò? Rispondendo al quesito di Cacinidilucca (dagli uno sguardo, se ritieni, per vedere ciò che chiedeva) ho affermato che nelle "londonistan" e nelle "banlieues" non si applica la legge, rispettivamente, inglese e francese, ma un'altra legge, nella fattispecie quella islamica (a Scampia, suppongo, che si applichi quella della camorra, ma la cosa mi sembra leggermente diversa, perché diversi sono i presupposti); non ho parlato per nulla di delinquenza! Certo che per travisare il pensiero, sei un maestro!
  14. Senso della proporzione: illustre sconosciuto!
  15. Mai come il precedente del precedente, ti ricordi?!
  16. Per sapere come e cosa può succedere, basta che ti faccia un giro nelle "Londonistan" di Londra o nelle "banlieues" parigine: vedrai quale legge è lì in vigore!
  17. Un altro motivo risiede nella consapevolezza dei danni stratosferici che ha prodotto per la Francia, a suo tempo, la sciagurata gestione politico-diplomatica della questione irachena, in sede di Consiglio di Sicurezza dell'ONU, da parte del duo Chirac-De Villepin.
  18. Scusami tantissimo se mi permetto di correggerti: "egida"; per me rispettare la lingua italiana è una forma di patriottismo!
  19. A proposito di generazione, i "Durand de la Penne" appartengono a quella delle navi del 1975, quando fu inserita la loro costruzione nell'ambito della famosa Legge Navale approvata nel predetto anno, o a quella del 1993-1994, quando, dopo circa 18 anni di attesa, i 2 caccia della classe, entrarono, già in gran parte obsoleti, in servizio. Restando nell'ambito estetico, riconosco che sono bellissime navi ed operativamente, valide unità polivalenti: quanto ad espletare, validamente, nel terzo millennio, il compito della difesa aerea di zona, quello è un altro discorso.
  20. Si, infatti io ho citato l'Inghliterra per ultima, ma per Olanda, Canada, Australia e Polonia, si può fare lo stesso discorso?
  21. In fatto di linea (per quello che vale, ovviamente), la classe "Horizon", purtroppo, fa una ben magra figura rispetto ai "Daring" inglesi!
  22. Tornano perché, ora, il ruolo rilevante (non dominante) da affiancare (non da contrapporre) agli USA l'hanno!!! Semplice, no!
  23. Sono buone unità polivalenti, ma in relazione a quella che dovrebbe essere la loro finalità principale, la difesa aerea di zona, non sono più, come si suol dire, allo "stato dell'arte", se li si confronta con le analoghe unità antiaeree, già in servizio (a differenza delle "Horizon") in diverse marine europee (Spagna, Olanda, Germania e anche, in una certa misura, Norvegia).
  24. Veramente mi sembra che non sia così.
  25. Ottimi, proprio non direi, al massimo passabili. Senza lanciatori verticali, potendo inseguire due bersagli alla volta.....
×
×
  • Crea Nuovo...