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Giorni Vinti
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Tutti i contenuti di Graziani
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No la realtà è quella, voi siete in minoranza netta nel paese anche se siete uniti tutti, da Caruso a Cusumano La sinistra per raggiungere determinate percentuali di voto deve mettere insieme 20 partiti a noi invece bastano 4/5 partiti!!!!! CRISI/CASINI:un Governo istituzionale senza fi non avrebbe senso Ad Avvenire: Solo miracolo può consentire legislatura vada avanti Roma, 27 gen. (Apcom) - "Solo un miracolo può consentire che la legislatura vada avanti", secondo Pier Ferdinando Casini. "L'Udc è un partito serio, noi siamo gente seria e ritenere che un governo istituzionale si faccia a prescindere da Forza Italia è senza senso", secondo il leader dell'Udc, che, in un'intervista al quotidiano dei vescovi 'Avvenire', spiega di non escludere l'ipotesi che si vada subito ad elezioni, ad aprile. "Ho appena avuto un incontro con i pubblicitari...". sapete cosa vuole dire? Casini non azzarda pronostici sul risultato di un voto eventuale. "Io dico che presto, prestissimo, ci riuniremo e discuteremo su quali basi di programma e su quali ipotesi politiche convergere", afferma l'ex presidente della Camera in riferimento agli equilibri nel centrodestra. "Silvio, riflettiamo bene su ogni passaggio, studiamo l'intesa in ogni dettaglio... Abbiamo un'occasione straordinaria davanti e sarebbe assurdo se tra un anno venissero fuori incomprensibili dissapori".
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Quando capita perchè???? Comunque noi in famiglia guardiamo il TG5!!!!!
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Su studio aperto hanno fatto vedere tutti i sondaggi di tutte le ditte sondaggistiche e tutte danno il centrodestra in vantaggio di 10 punti percentuali rispetto al centrosinistra unito ma siccome si è detto a sinistra che non si starà più tutti insieme come un'armata brancaleone allora questo vantaggio aumenterà vertiginosamente!!!!
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Alla fine è la soluzione migliore per dare stabilità politica a questo paese!! Io adesso sarei per il voto anticipato ma se si dovesse trovare un accordo tra le due parti che è favorevole a questo tipo di sistema elettorale allora ben venga il governo istituzionale.
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Per me la legge elettorale giusta da fare è il maggioritario uninominale a doppio turno come in Francia. Francia: sistema elettorale uninominale a doppio turno Nel sistema istituzionale francese sono presenti due camere, l’assemblea nazionale e il Senato. Solo la prima è una camera politica è legata da un rapporto di fiducia (in negativo) con il governo. Il bicameralismo francese è di tipo semipresidenziale: il Presidente della Repubblica è eletto direttamente dal popolo (con sistema elettorale maggioritario a doppio turno, con ballottaggio) così come l’Assemblea nazionale, la quale ha il potere di sfiduciare il primo Ministro. Il potere esecutivo è condiviso dal Presidente della Repubblica e dal primo Ministro. Il potere di scioglimento dell’assemblea spetta invece al presidente, senza la previsione di controfirma. Il Primo ministro gode di forti poteri nei confronti dell’Assemblea nazionale, soprattutto per quanto riguarda la questione di fiducia: una volta posta, se il Parlamento non presenta con successo una mozione di sfiducia entro 48ore, la fiducia si intende confermata e il testo su cui viene posta è approvato. L’assemblea nazionale non vota la fiducia iniziale. La recente riduzione del mandato presidenziale da 7 a 5 anni riduce in maniera sensibile l’eventualità della cosiddetta coabitazione, rafforzando notevolmente il Presidente di fronte al primo Ministro: l’elezione presidenziale,da sempre traino di quella parlamentare, dovrebbe infatti rafforzare la figura del Presidente direttamente eletto. Il sistema elettorale per l’Assemblea Nazionale Il sistema elettorale per l’elezione dei membri dell’Assemblea Nazionale è di tipo maggioritaria uninominale, a doppio turno eventuale. In totale vi sono 577 seggi in palio, corrispondenti alla dimensione dell’Assemblea nazionale. È necessario che un candidato ottenga la maggioranza assoluta al primo turno (non basta la maggioranza relativa come in Inghilterra), ragion per cui si passa ad un secondo turno se nessuno la raggiunge al primo: qualora nessun candidato ottenga il 50%+1 dei consensi al primo, si passa al secondo turno, dove è sufficiente la maggioranza relativa. Al secondo turno possono accedere solo quei candidati che abbiano ottenuto almeno il 12,5% al primo, sugli aventi diritto al voto. Anche se tutti in quattro candidati maggiori superano la soglia del 12,5% al primo turno, in genere in vista del secondo si dà vita ad accordi di desistenza, in entrambe gli schieramenti, per non favorire l’avversario: i due partiti che compongono ciascun schieramento si accordano per presentare al secondo solo il candidato che al primo turno ha ottenuto il maggior numero di consensi. Il candidato dell’altro si ritira e il suo partito appoggia il candidato più forte. Il sistema di elezione del Senato I membri del Senato sono scelti da particolari collegi elettorali, formati da coloro che sono in possesso di cariche elettive a livello locale: si tratta quindi di un suffragio indiretto, secondo cui godono dell’elettorato attivo i deputati e i consiglieri regionali eletti in ogni singolo Dipartimento, i consiglieri generali del dipartimento di riferimento e i consiglieri municipali. Il numero dei senatori ha subito una revisione nel 2003 che prevede una fase4 di graduale transizione fino al 2010. attualmente il Senato è composto da 331 membri che diventeranno, per effetti del rinnovo parziale del 2004, 346 alla fine della fase transitoria. Le modalità di elezione sono due e variano in ragione della dimensione dei collegi stessi, che corrispondono ai dipartimenti: quando in palio vi sono da 1 a 3 seggi, viene impiegato un sistema elettorale maggioritario, quando sono di più, si applica un sistema elettorale proporzionale in liste bloccate e chiuse. Gli effetti dinamici Il sistema elettorale ha effetti fortemente maggioritari, perché solo i candidati espressi da uno dei quattro maggiori partiti ( fino ad oggi comunisti, socialisti, gollisti e giscardiani) hanno ragionevoli possibilità di vincere la competizione nel collegio uninominale. Nel tempo quindi si è prodotta una netta bipolarizzazione del sistema partitico e della competizione elettorale. Il sistema partitico aveva una particolare struttura secondo cui in genere si contrapponevano due poli alternativi, all’interno dei quali convivevano due partiti dal peso elettorale simile: lo schema di quadriglia bipolare è entrato in crisi con l’avvento del Fronte nazionale, dei Verdi e dal fatto che oramai nel centro destra l’Udf (Union pour la Democrazie Française) si è reso autonomo rispetto all’Ump (Union pour un mouvement populaire).
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Le cifre dei Genocidi Comunisti nel Mondo Paese Anni di Regime Totale Vittime Afghanistan 1978 1987 228.000 Albania 1944 1987 100.000 Angola 1975 1987 125.000 Bulgaria 1944 1987 222.000 Cambogia (Kmer Rossi) 1975 1979 2.035.000 Cambogia (Samrin) 1979 1987 230.000 Cina 1949 1987 35.236.000 Cuba 1959 1987 73.000 Cecoslovacchia 1948 1968 65.000 Etiopia 1974 1987 725.000 Germania Est (ex DDR) 1948 1987 70.000 Korea del Nord 1948 1987 1.663.000 Mongolia 1926 1987 100.000 Mozambico 1975 1987 198.000 Nicaragua (Sandinista) 1979 1987 5.000 Polonia 1948 1987 22.000 Romania 1948 1987 435.000 Ungheria 1948 1987 27.000 URSS 1917 1987 61.911.000 Vietnam 1945 1987 1.670.000 Yemen del Sud 1967 1987 1.000 Yugoslavia 1944 1987 1.072.000 __________________________________________________________ Totale 106.213.000 Da aggiungere a questa cifra le vittime delle Guerriglie di Sinistra evvenute in giro per il Mondo negli anni compresi tra il 1900 e il 1987 e che ammonterebbero a circa 4.019.000
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Evita di chiamarmi carissimo che non mi piace!!!!! Io non ti conosco!! Va bene tanto è come parlare al muro!!! Povero Tito dovremmo capire le sue motivazioni ma fammi il piacere!!!
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Fummo costretti ad allearci con la GERMANIA, ormai era troppo tardi e poi con la capitolazione della FRANCIA i presupposti di un 'allenza con loro fu impossibile. Il nemico da evitare erano gli STATI UNITI ma alla fine uno scontro con loro fu inevitabile!!!
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Eh si perchè TITO è una brava persona ed è stato costretto per colpa di MUSSOLINI ma stiamo scherzando Io ho i miei link non preoccuparti!!! "Foibe" ERAN GIORNI DI SANGUE ERAN GIORNI SENZA FINE PER LE ORDE SLAVE L'ULTIMO CONFINE ERAN GLI ULTIMI FUOCHI DI UNA INFINITA GUERRA E QUEI BARBARI FEROCI VOLEVAN QUELLA TERRA UOMINI E DONNE VENIVAN MASSACRATI LORO SOLA COLPA ITALIANI ESSER NATI VECCHI E BAMBINI GETTATI NEGLI ABISSI SPINTI GIU' NEL VUOTO DAI GENDARMI ROSSI FOIBE NELLA ROCCIA E DI ROCCIA ERA ANCHE IL CUORE DI UN MARESCIALLO BOIA DI TANTA GENTE SENZA NOME VENIVANO SOSPINTI CON FURORE E ODIO VITTIME PRESCELTE PER UN VERO GENOCIDIO E DOPO 50 ANNI HAN FINTO DI SCOPRIRE CIO' CHE SEMPRE SI E' SAPUTO E CONTINUANO A MENTIRE MA NON AVRA' MAI PACE QUELLA NUDE OSSA FINCHE' ESISTERA' L'IMMONDA BESTIA ROSSA E' PASSATO TANTO TEMPO MA IL MIO CUORE GIOISCE ANCORA QUANDO SIGNORA MORTE SUONO' LA SUA ULTIMA ORA PER QUEL MARESCIALLO ASSASSINO D'INNOCENTI PER QUEL BOIA IMMONDO AGUZZINO DI TANTI E NON POSSO PIU' SCORDARE CHE IL MIO CUORE PIANGE ANCORA AL RICORDO DI UN PRESIDENTE CHE HA BACIATO LA SUA BARA PRESIDENTE DI QUELL'ITALIA CHE HA VOLUTO DIMENTICARE CHI FU MASSACRATO PERCHE' ITALIANO VOLEVA RESTARE.
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Ti confondi con le FOIBE!!!!!!!!! LE FOIBE Probabilmente a molti questa parola non dice nulla, così come Bassovizza e Opicina sono luoghi sconosciuti ai più, ma quella parola quei luoghi rappresentano una delle pagine più tristi e drammatiche della storia Italiana. Le Foibe ( dal latino "fovea", che significa "fossa"); non sono solo voragini rocciose, a forma di imbuto rovesciato, create dall'erosione di corsi d'acqua, che possono raggiungere anche i 200 metri di profondità, ma rappresentano anche delle inguaribili ferite nella memoria e nella coscienza di molti italiani. In quei luoghi dall'8 settembre del 1943 e fino a tutto il 1946, in Istria prima e poi nel territorio di trieste e in gran parte della venezia giulia, i partigiani delle formazioni titine, cui erano in qualche caso aggregate formazioni partigiane italiane, usavano le foibe per eliminare, gettandoveli dentro, i "fascisti italiani, militari o civili che fossero. Ben di rado l'eliminazione fisica e il conseguente " infoibamento" avveniva mediante una semplice fucilazione. Comunemente, prima di essere gettati nelle fosse, gli uomini e le donne, rastrellati e strappati dalle loro case e condannati senza processo alcuno, erano evirati, stuprati, accecati, torturati. Alcuni furono legati a cadaveri con filo spinato e quindi gettati vivi nei crepacci. Il numero così delle persone sterminate non è mai stato accertato. Nelle foibe furono precipitati civili d'ogni credo e colore politico, colpevoli esclusivamente d'essere italiani. Ma per questi crimini nessuna ha mai pagato! Nei libri di storia a scuola non troverete quest'argomento, poichè rappresenta un aspetto scandaloso e sconcertante della "intoccabile resistenza". La ragione risiede, ovviamente, nei cinquant'anni del dopoguerra, quando la cultura è stata solo quella dell'antifascismo. In italia per cinquant'anni si è volutamente e vergognosamente taciuto su questi fatti. Si è taciuto sulle liste di proscrizione che i titini portarono con loro quando, nel 1943 e nel 1945, invasero trieste e la venezia giulia; si è taciuto sulle migliaia di persone che scomparirono da quei luoghi deportati nei campi di concentramento di Borovnica, Maribor, Aidussina ed altre località della allora Jugoslavia. In mezzo secolo pochi coraggiosi hanno osato andare controcorrente cercando documenti, testimonianze e prove di quello sterminio dimenticato. I sopravvissuti ed i parenti delle vittime aspettano ancora giustizia. Ma quante furono le vittime delle foibe? nessuno lo saprà mai! Di certo non lo sanno neanche gli esecutori delle stragi. Questi non hanno parlato e non parlano. D'altra parte è, pensabile che in quel clima di furore omicida e di caos ben poco ci si curasse di tenere contabilità delle esecuzioni. Sulla base di vari elementi ( escludendo Basovizza dopo ne parleremo ) si calcola che gli infoibati furono alcune migliaia. Più precisamente, secondo lo studioso triestino Raoul Pupo, "il numero degli infoibati può essere calcolato tra i 4 mila e i 5 mila, prendendo come attendibili i libri del sindaco Gianni Bartoli e i dati degli anglo-americani". Alle vittime vanno aggiunti i deportati, anche questi a migliaia nei lagher jugoslavi, dai quali una gran parte non conobbero ritorno. Complessivamente le vittime di quegli anni tragici, soppresse in vario modo da mano slavo-comunista, vengono indicati in 10 mila anche più. Belgrado non ha mai fatto o contestato cifre. Lo stesso Tito però ammise la grande mattanza. In alto abbiamo accennato a Basovizza, ma cos'è? Occorre precisare che questa tristemente famosa voragine non è una Foiba naturale, ma il pozzo di una miniera scavato all'inizio del secolo fino alla profondità di 256 metri, nella speranza di trovarvi il carbone. La speranza andò delusa e l'impresa venne abbandonata. nessuno allora si curò di coprire l'imboccatura e così, nel 1945, il pozzo si trasformò in un grande, orrida tomba. Anche qui i deportati venivano prima catturati poi fatti salire in autocarri della morte questi, con le mani straziate dal filo spinato venivano sospinti a gruppi verso l'orlo dell'abisso. Una scarica di mitra ai primi faceva precipitare tutti nel baratro. Sul fondo chi non trovava morte istantanea dopo un volo di 200 metri, continuava ad agonizzare tra gli spasmi delle ferite e le lacerazione riportate nella caduta tra gli spuntoni di roccia. La maggior parte delle vittime venivano prima spogliate e seviziate. Per quanto riguarda specificamente le persone fatte precipitare nella foiba di Basovizza, è stato fatto un calcolo inusuale e impressionante. Tenendo presente la profondità del pozzo prima e dopo la strage, fu rilevata la differenza di una trentina di metri. lo spazio volumetrico - indicato sulla stele al sacrano di Basovizza in 300 metri cubi - conterebbe le salme degli infoibati: oltre duemila vittime! una cifra agghiacciante. La foto in bianco e nero che hai postato rappresenta: Corpi infoibati appena estratti e posti l'uno affianco all'altro. I corpi sono in avanzato stato di decomposizione. Mi dispiace ma hai toppato!!!
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MUSSOLINI non è minimamente paragonabile agli altri due, ma stiamo scherzando, non giudicatelo solo per la guerra ma per tutto quello che ha fatto per la grandezza del nostro Paese. Il più grande statista ITALIANO!!!! Tre dati significativi del primo decennio di governo: Popolazione presente 1921 37.437.000 / 1931 40.931.000 Prodotto interno lordo: 1921 100 / 1931 125 Analfabeti 1921 27,4% / 1931 20,9% Inoltre basta guardare all'impresa di ITALO BALBO nella trasvolata dell'ATLANTICO dove fu accolto a New York da una pioggia di ovazionie coriandoli. Oppure il record transatlantico REX CHE STABILì IL RECORD di attraversamento dell'Atlantico, tutte queste cose hanno dato prova della grandezza dell'Italia e del suo popolo!!! Dimmi chi sono i pagliacci nel centrodestra!!!
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Elencami i pagliacci nel centrodestra come ai elencato le persone "serie" nel cntrosinistra!! Meglio inneggiare al DUCE piuttosto che ha stalin!!
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E come fate stare voi con gente che inneggia alla rivoluzione d'ottobre, che vuole la salma di lenin a Roma che grida dieci cento mille Nassirya che ha gettato Napoli e la Campania nella monnezza, che ha un ministro che dice le tasse sono belle e che ci da dei BAMBOCCIONI, facile per lui dirlo visto che ha tutto pagato dallo Stato nonostante percepisca decine di migliaia di euro, VERGOGNA.
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Ranieri sarà anche un bravo allenatore ma fa un pò il gradasso quando dice puntiamo allo scudetto, NOI NON SIAMO MICA QUI HA PETTINARE LE BAMBOLE!!!
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FINI è un grandissimo politico ed abilissimo nel suo mestiere non a caso era il prediletto di GIORGIO ALMIRANTE, però io non voto la singola persona in base alle sue qualità ma voto un IDEA!!!! Io mi riconosco nell'IDEA di AN in generale e non di FINI e basta. Quando FINI disse che il FASCISMO fù il male assoluto io non ero daccordo come molti altri miei "camerati" ( non volevo dire compagni ) ma non per questo ho smesso di votare AN perchè guardo alla visione generale del partito.
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Vedi easy te pur di non far salire al potere una persona in questo caso Berlusconi andresti contro gli interessi del paese e questa non è una bella cosa. Te voteresti ALLEANZA NAZIONALE per FINI premier o per le idee che questo partito ti offre??????????
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Il milan mi fa ridere e se sono diventati una squadra della terza età è per colpa della dirigenza che ha sempre rimandati i problemi. La Juve non mi preoccupa o meglio non la calcolo proprio, Ranieri dovrebbe abbasare la cresta se no gliela abbassiamo noi in coppa Italia. Ricordati che c'è anche la Roma che è una grande squadra.
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Da quando hanno fatto fuori i ladri della juve e i culattoni del milan
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NON DICIAMO CAZZ....E CAPITO!!!!!!!!
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Ascolta easy tu parli tanto per parlare o cosa?????????? Io ho semplicemente detto quello che mi piace di Berlusconi e non che io voto il centrodestra per quel motivo, io non sono stupido come quelli della sinistra che anzichè pensare il bene del paese si sono uniti solo e soltanto per sconfiggere Berlusconi Io voto ALLEANZA NAZIONALE easy. Voi di sinistra siete ciechi e il vostro modo di demonizzare l'avversario vi rende anche stolti e senza argomenti per dimostrare le vostre tesi!!!!!!!!!!
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Di Berlusconi mi piace il suo carisma e la sua forza di volontà oltre alla sua grande sicurezza nel dire e nel fare le cose!!! Non lo so, riesce sempre ad essere un gradino sopra gli altri o forse è il suo modo di fare politica, ricordo che lui non parla il politichese e questo lo distingue rispetto a tutti gli altri!!
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Tanto per maggiori introiti i comuni usano le multe
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Eurispes: solo il 38,2% delle famiglie arriva alla fine del mese!
Graziani ha risposto a picpus nella discussione Discussioni a tema
Anche il Giornale propone un articolo simile: Solo il 38,2% delle famiglie arriva a fine mese Raddoppia il numero di chi chiede prestiti • 1 Roma - Solo poco più di un terzo delle famiglie italiane (il 38,2%) riesce ad arrivare alla fine del mese. Lo rileva l’Eurispes nel Rapporto Italia 2008. In un anno è raddoppiata, passando dal 5% al 10%, la percentuale delle famiglie che ricorre a prestiti personali. In pochissimi riescono ancora a risparmiare qualcosa alla fine del mese: il 13,6% contro il 25,8% del 2007 e il 27,9% del 2008. In un anno la situazione economica delle famiglie è "decisamente peggiorata", rileva ancora l’Eurispes spiegando che il 32,1% degli italiani registra lievi segnali di peggioramento economico del proprio nucleo familiare (rispetto al 25,7% del 2007) e il 13,7% percepisce un peggioramento economico di più marcata entità (rispetto all’11% del 2007). Sempre più debiti Aumentano anche i debiti che le famiglie sono costrette ad accollarsi: nel primo semestre del 2007 sono cresciuti del 9,9% rispetto allo stesso periodo del 2006. Se in termini assoluti a pesare sono soprattutto i mutui per la casa, in valori percentuali è il credito al consumo a registrare il maggiore aumento (+17,6%). "Nessun dinamismo economico, solo necessità", commenta l’Eurispes. La regione più indebitata è la Lombardia. Un italiano su quattro ricorre al credito al consumo e ormai si compra a rate di tutto. Prestiti anche per pagare visite mediche, viaggi o libri scolastici. Prevale il pessimismo Il 78,5% degli italiani nutre poi pessimismo e sfiducia nella situazione economica complessiva che si prospetta nei prossimi dodici mesi: se per il 30,8% il quadro economico italiano resterà così com’è, per il 47,7% esso è destinato addirittura a peggiorare . "Questo sentimento di pessimismo - afferma l’Eurispes - è il più alto registrato nel corso degli ultimi 6 anni". Soltanto il 10,9 % dei cittadini continua a guardare con speranza al futuro dell’economia italiana. Saldi e discount L’istituto ha anche sondato la percezione degli italiani rispetto al caro-vita: per più di 9 italiani su 10 (il 19% in più rispetto all’anno precedente) nel corso del 2007 i prezzi sonio aumentati. Ricorso ai saldi (67,9%), acquisto di alimentari nei discount (54,8%), taglio delle spese in più, come quelle per pasti fuori casa, regali o viaggi. Queste le ricette messe in campo dalle famiglie italiane per sfangare anche la quarta settimana. Si lavora poi di più Secondo i calcoli dell’Eurispes le famiglie italiane debbono integrare i loro redditi ufficiali con un reddito in nero pari mediamente a 1.330 euro al mese. "La presenza di una sorta di buco, rappresentato dalla differenza tra il reddito netto disponibile e le esigenze basilari per condurre una vita dignitosa, si riscontra nei bilanci di tutte le tipologie familiari", si legge nel rapporto. Si può dunque immaginare che ci sia un aiuto da parte delle famiglie di origine ma che soprattutto si diventi "stakanovisti per sopravvivere" cercando di portare a casa un secondo reddito. Doppio lavoro per 6 milioni Sarebbero almeno 6 milioni i "doppiolavoristi", ovvero il 35% del totale dei lavoratori dipendenti "costretti ad effettuare un doppio lavoro per fare quadrare i conti e arrivare alla fine del mese". Nel mercato del lavoro nero si annoverano anche tanti immigrati, pensionati e casalinghe. Occupazione in nero Inoltre l’Eurispes stima che il 50% delle persone in cerca di occupazione lavori totalmente in nero. C’è infine la lunga lista delle categorie dei lavoratori autonomi, dagli idraulici alle sarte, dai giornalisti free lance agli istruttori sportivi, dagli infermieri agli addetti alle pulizie, dai muratori ai produttori assicurativi. Economia sommersa: il 35,5% del pil L’Eurispes stima che l’economia sommersa in Italia abbia generato nel 2007 almeno 549 miliardi di euro. Sempre secondo i calcoli dell’istituto - il nostro sommerso attualmente equivale ai pil di Finlandia (177 mld), Portogallo (162 (mld), Romania (117 mld) e Ungheria (102 mld) messi insieme. Se si somma al sommerso l’economia criminale, quella legata alle mafie o altre forme di criminalità organizzata, si arriva a 725 miliardi, quasi la metà del pil prodotto ufficialmente. L’incidenza dell’economia sommersa rispetto al pil ufficiale prodotto nel nostro Paese è di almeno il 35,5%. La sola economia criminale, vale invece l’11,3% del pil. -
GRAZIE!! BERLUSCONI: Ora elezioni, no alle manovre di Palazzo 24 gennaio 2008 "E’ necessario che non si facciano manovre di Palazzo per la legge elettorale, cosa che non sarebbe di alcuna utilità, ma che si vada subito al voto". Lo ha affermato Silvio Berlusconi intervenendo con una telefonata al Tg 4 poco dopo il voto al Senato che ha negato la fiducia al governo Prodi e aperto la crisi. Il presidente ha ribadisce la sua contrarietà ad ipotesi di esecutivi tecnici o istituzionali perchè "quello che è accaduto al Senato rispecchia il voto degli italiani, la maggioranza che sostiene il governo Prodi è implosa e bisogna restituire subito la parola agli elettori". E per quanto riguarda le prospettive future, il nostro presidente ha commentato:"Ora ci sarà una campagna elettorale nella quale diremo agli italiani cosa faremo nei primi cento giorni di governo. Il paese ha bisogno di un governo immediatamente all’opera che rimedi ai guasti fatti dal centrosinistra. Se il governo Prodi fosse proseguito i problemi sarebbero aumentati, io sono convinto che ci sono tante possibilità di rimediare, noi abbiamo in mente che cosa fare". Il prossimo passo nella prassi istituzionale, prevede le consultazioni del Capo di Stato: "Diremo al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che dobbiamo apprestarci per ridare il prima possibile la parola agli elettori. C’e’ bisogno al piu’ presto di un governo che operi, mettendo riparo a tutti i guasti che sono venuti da questi 20 mesi di governo della sinistra e che finalmente possa operare in direzione dello sviluppo e del benessere per il Paese." Berlusconi ha ribadito che l’attuale legge elettorale non ha bisogno di cambiamenti: "Subito alle elezioni con questa legge elettorale, anche perche’ la sinistra non e’ riuscita a trovare un accordo su un sistema elettorale diverso. Anche con questa legge elettorale avremo una maggioranza vasta, anche al Senato, almeno di 30 senatori". Quando agli equilibri interni alla Cdl, Silvio Berlusconi ha assicurato: "Il blocco liberale di tutti coloro che non si riconoscono nella sinistra e’ sempre esistito: ci sono stati personalismi vari ma oggi c’e’ armonia e tutti ci riconosciamo uniti nella necessita’ di dare vita a una maggioranza coesa basata sugli stessi valori e con un programma ben preciso che abbiamo gia’ in mente. Non ci sono sorprese che gli italiani si possano attendere da parte nostra". «Via l'Ici e stretta sulle intercettazioni» Berlusconi lancia la campagna elettorale: «Ho in mente 10 disegni di legge». E poi congela il Pdl: non c'è tempo Silvio Berlusconi (Ansa) NAPOLI - «Ho in mente 10-12 disegni di legge da accompagnare con la data di approvazione», tra i quali «uno per l'abolizione dell'Ici, uno sui giovani ed uno sulle intercettazioni». È un Silvio Berlusconi già in pieno clima elettorale quello che da Napoli lancia le linee programmatiche di un futuro governo da lui guidato. Il titolo da dare alla prossima rincorsa a Palazzo Chigi è già stato coniato. «Si chiamerà campagna elettorale per la libertà», spiega il Cavaliere alla convention di «Italiani nel mondo» del senatore ex dipietrista De Gregorio. INTERCETTAZIONI - A proposito di intercettazioni, Berlusconi spiega che secondo il disegno di legge che proporrà «si potranno ordinare da parte della magistratura solo per indagini su terrorismo, mafia, camorra. Per il resto, a chi le ordinasse 5 anni prigione, a chi le eseguisse 5 anni di prigione, a chi le pubblicasse 2 milioni di multa all'editore». «Noi - ha spiegato il leader di Forza Italia - abbiamo cento motivi per dire no a questa invasione della vita privata».