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Partito democratico / della libertà
Graziani ha risposto a VittorioVeneto nella discussione Discussioni a tema
Per VittorioVeneto: E allora niente paura...!! Gettiamoci in questa campagna elettorale con entusiasmo. Noi per tradizione non dobbiamo temere il nuovo! Anzi dobbiamo essere convinti che saremo in grado di contaminare ed affascinare la gente che verrà a contatto con noi. Una delle prime cose che mi hanno insegnato quando, quattordicenne, ho varcato la porta del Fronte della Gioventù è che il guerriero che combatte davvero non ha mai l'armatura pulita e intonsa ma al contrario è pieno di fango...Per portare l'Italia fuori da questo fango non è tempo di essere statici custodi del nulla ma è tempo di lanciarsi nella mischia così come abbiamo sempre fatto accettando nuove sfide!! -
L'Istat boccia il fisco di Prodi Crolla rovinosamente la produzione industriale e l’Italia di Prodi, quella dei "conti in ordine", dei tesoretti prima sprecati e poi fantasma, si candida a primo Paese d’Europa sulla strada della recessione. Il dato di dicembre, reso noto dall’Istat, è soltanto l’ultimo anello di una lunga catena di record negativi che gettano una pesante ipoteca sul 2008. Con un ribasso del 6,5% rispetto allo stesso mese del 2006, il consuntivo della produzione industriale nel nostro Paese è andato al di là di ogni pessimistica previsione. Si tratta della quarta caduta consecutiva nel corso di un anno che ha fatto registrare ben otto mesi di cali congiunturali. È un dato che fa precipitare nel segno negativo il consuntivo della produzione industriale nel 2007: -0,2% a fronte di un +2,6% nel 2006. È il peggior dato dal 2001, che ci relega in coda agli altri Paesi europei che, pur soffiando il vento della crisi mondiale, registrano rialzi: +0.8% la Germania, +0,7% la Francia. Il differenziale negativo dell’Italia prodiana, rispetto a questi Paesi, è cresciuto in dimensioni esponenziali: 12,7% con la Germania, 3,2% con la Francia. Con la flessione della produzione industriale nel quarto trimestre (-2,2%), il Centro studi di Confindustria ha stimato una contrazione del Pil dello 0,1% rispetto al trimestre precedente: è la prima caduta da due anni a questa parte. L’effetto di trascinamento sul 2008 riduce allo 0,7% la crescita attesa del Pil per l’anno in corso. Come ben si vede, i segnali di allarme si moltiplicano. Il buon andamento delle esportazioni, in quantità e valore, ha per ora evitato danni maggiori. Ma è dovuto alla straordinaria capacità delle nostre imprese di ristrutturarsi (l’hanno potuto fare durante la legislatura del governo Berlusconi) e di competere sul mercato con prodotti di alta gamma. Il problema è costituito invece dai consumi interni, crollati di pari passo con il clima di fiducia dei consumatori. Colpa delle politiche fiscali oppressive del governo Prodi, che ha ridotto all’osso la capacità di acquisto delle famiglie e ha gettato al vento le opportunità della breve stagione della ripresa economica. Altrochè tesoretti da spendere.
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ONORE A QUEST ALTRO GRANDE ITALIANO!!!!!!!!!
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DOVE E' FINITO IL TESORETTO???????????????
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ma dai su che avete avuto 250.000 voti in meno al Senato, che maggioranza avreste voluto avere!!!!!!!!!!
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LEGGE ELETTORALE: Come funziona La legge elettorale vigente, con la quale si tornerà al voto, prevede un sistema, che riprende alcune caratteristiche del sistema proporzionale (in particolare il voto di lista per il partito) ma le subordina al principio fondamentale del sistema maggioritario (chi prende un voto in più ha vinto). Approvato a dicembre 2005 nella precedente legislatura a maggioranza di centrodestra, il sistema elettorale è definito spesso ‘‘Porcellum’’ perchè il suo stesso ideatore, il leghista Roberto Calderoli, parlando della sua legge a Matrix nel marzo 2006, dichiarò: ‘‘si dovrà riscrivere. Glielo dico francamente, l’ho scritta io ma è una porcata’’. In seguito, tuttavia, Caldaroli sostiene che la definizione si riferiva alle modifiche apportate alla legge, su intervento del Capo dello Stato, riguardo al premio di maggioranza. Il Capo della coalizione - Le coalizioni sono identificate dal nome del loro capo (che nel 2006 erano Romano Prodi per l’Unione, Silvio Berlusconi per la Cdl). Il fine della legge è, infatti, quello di aggregare le coalizioni prima del voto, e di indicare al Capo dello Stato la persona da nominare Presidente del Consiglio, assieme alla maggioranza di governo che lo dovrà sostenere. Nel 2006 le liste collegate a Prodi, per la Camera, ebbero circa 25.000 voti in più di quelle collegate a Berlusconi, determinando la vittoria dell’Unione. Partiti e coalizioni - L’elettore vota per il partito che sceglie; in questo modo, però, indica implicitamente anche la coalizione di governo preferita e la persona che dovrà guidare il governo. Non è ammessa la possibilità di votare per un partito e scegliere una coalizione diversa (come accade invece per i sindaci, i presidenti di provincia e delle regioni). Premi di maggioranza - La coalizione che ha ricevuto più voti ha diritto al premio di maggioranza, pari al 55 per cento dei seggi (se non abbia già diritto, in base ai voti ricevuti, ad una percentuale più alta). Il premio è applicato su base nazionale alla Camera (con esclusione della Val d’Aosta), ed equivale a 340 seggi su 630, che vengono ripartiti fra i partiti in proporzione ai voti ottenuti (mentre i partiti sconfitti si dividono gli altri). Per il Senato, il premio di maggioranza è assegnato regione per regione: la coalizione che vince prende il 55 per cento dei seggi. Non è prevista alcuna soglia minima da raggiungere per avere diritto al premio: è su questo punto che la Corte ha segnalato al Parlamento l’esigenza di considerare con attenzione gli aspetti problematici di una legislazione che non subordina l’attribuzione del premio di maggioranza al raggiungimento di una soglia minima di voti e/o di seggi. È da notare che, secondo la legge vigente, il premio di maggioranza può essere assegnato sia alla lista sia alla coalizione: è sbagliato credere che venga assegnato solo alla coalizione. Ciò è stato ricordato esplicitamente nella sentenza della Corte Costituzionale del 30 gennaio scorso. Sbarramenti - Alla ripartizione dei seggi sono ammessi solo i partiti che abbiano superato gli sbarramenti previsti; questi non sono uguali per tutti, perchè concepiti in maniera da premiare i partiti che si coalizzano a discapito di quelli che si presentano al di fuori delle coalizioni principali. Alla Camera - I partiti coalizzati sono ammessi alla ripartizione dei seggi se hanno avuto almeno il 2 per cento dei voti; ma è previsto anche il ripescaggio del partito più votato fra gli esclusi di ciascuna coalizione. Cosi, ad esempio, nel 2006, nell’Unione fu ripescata l’Udeur, che aveva avuto l’1,4 per cento; mentre nella Cdl fu ripescata la lista comune fra Nuovo Psi e Dca, che aveva avuto solo lo 0,7 per cento. Per i partiti non coalizzati, la soglia di sbarramento sale al 4 per cento. Se tuttavia una coalizione non raggiunge il 10 per cento, i suoi partiti sono esclusi comunque. Al Senato - valgono principi analoghi, ma le soglie sono diverse, e sono sempre considerate su base regionale: 3 per cento per i partiti coalizzati (senza ripescaggi); 8 per cento per i non coalizzati; 20 per cento per le coalizioni. Eletti all’estero – Nella Circoscrizione Estero sono eletti i 12 deputati e 6 senatori riservati agli italiani residenti all’estero, ma i relativi voti non entrano nel calcolo dei premi di maggioranza. Quote rosa - La legge elettorale non prevede alcuna riserva di candidature né altri meccanismi per promuovere la presenza di donne in parlamento. Preferenze - Non è ammessa la possibilità di indicare la preferenza fra i candidati (cosiddette liste bloccate): i candidati vengono eletti in base all’ordine di presentazione.
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Partito democratico / della libertà
Graziani ha risposto a VittorioVeneto nella discussione Discussioni a tema
Ma quale rodendo, Vittorio penso che sappia capire che stai disperatamente cercando di convincerlo con le classiche demonizzazioni dei comunisti a saltare il fosso per venire nel nuovissimo partito democratico di PRODI!!!!!! -
Partito democratico / della libertà
Graziani ha risposto a VittorioVeneto nella discussione Discussioni a tema
Grande paperinik hai detto tutto!!!!!!!! -
Avrei potuto imparare molto da un gobbo
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Partito democratico / della libertà
Graziani ha risposto a VittorioVeneto nella discussione Discussioni a tema
FINI: VI SPIEGO LA SVOLTA STORICA. DOPO IL VOTO , UN PARTITO UNICO Presidente Fini. che cosa sarà il Popolo della libertà, un cartello elettorale o un vero e proprio partito? «Non sarà solo un cartello elettorale, guai se lo fosse. È un progetto molto più ambizioso che nasce da un accordo politico e che troverà la sua consacrazione nel momento elettorale ma dovrà necessariamente svilupparsi dopo. Del resto Berlusconi ha chiarito che coloro che saranno eletti con il Pdl faranno parte di un unico gruppo parlamentare». Come è arrivata l'accelerazione decisiva? «L'accelerazione è nata dalla consapevolezza della condizione irripetibile in cui si trovava il centrodestra italiano. Rispetto a qualche mese fa e anche rispetto all'aspra polemica che c'era stata dopo l'annuncio di San Babila erano accadute alcune cose che avevano cambiato radicalmente lo scenario». Ma cosa vi siete detti con Berlusconi? Qual è stata la scintilla? «A Berlusconi ho detto: ma se ci fosse la legge elettorale scaturita dal referendum, faremmo la lista unica? Berlusconi mi ha risposto di sì. A quel punto parlando ci siamo trovati d'accordo nel dire che per la prima volta poteva nascere un soggetto politico non calato dall'alto attraverso la scissione o la fusione di soggetti esistenti ma dal basso, nelle urne, per espressa volontà del corpo elettorale. E abbiamo rotto gli indugi». Come farete a dare un'anima a questa nuova creatura? «Il Pantheon dei nostri valori è condiviso da tempo. E questo è avvenuto grazie all'esperienza di governo e attraverso i valori del PPE. Inoltre esiste un manifesto dei valori redatto e firmato da tutti noi. Su questo si è andata a innestare la spinta proveniente dal popolo del 2 dicembre che ci ha fatto sentire indietro riSpetto al sentire dell'elettorato». Che cosa significa affrontare queste elezioni senza il simbolo di An? E' preoccupato? «Innanzitutto da domani sarò impegnatissimo a spiegare al partito che cosa sta accadendo. Ma non sono preoccupato per due ragioni: le identità dei partiti non sono espresse solo dai simboli - se fosse così si tratterebbe di identità assai deboli - ma dai valori e dai principi di riferimento. E da questo punto di vista c'è una sostanziale omogeneità soprattutto con Forza Italia. Inoltre già nel '96 e nel 2001 la maggior parte dei deputati e dei senatori vennero eletti con un simbolo che non era né quello di Forza Italia né quello di An. Senza contare il referendum che promuovemmo per l'abolizione della quota proporzionale». An verrà sciolta? «AN, dovrà discutere fin dalla direzione di sabato, che sarà allargata a tutti i gruppi parlamentari, della nuova strategia. E se, come mi auguro, ci sarà un via libera, nei primi mesi dell'autunno sarà indetto un congresso per sancire questa decisione e avviare la fase successiva che dovrà portare alla nascita di un vero e proprio partito». Che cosa farà l'Udc a questo punto? «Sarebbe davvero grave se gli amici dell'Udc non comprendessero l'importanza di ciò che sta accadendo e non contribuissero a rendere il Popolo della Libertà più forte e credibile nei valori e nella sua capacità di governo». Qual è la sua previsione? «Confido nella, lungimiranza di Pier Ferdinando Casini». Perché concedete alla Lega l'uso del simbolo e all'Udc no? «La Lega ha una sua specificità legata al fatto che presente solo in alcune aree. Il modello che mi viene facile evocare è il modello tedesco con l'alleanza strategica tra Cdu e Csu». Dal punto di vista organizzativo che cosa accadrà? Ci sarà una sede unica? Perderemo sinonimi giornalistici come Via della Scrofa e Via dell'Umiltà? «Non bisogna avere fretta. L'importante è avere un progetto politico chiaro e vincente. Poi, per dirla con De Gaulle, l'attendenza seguirà. Fermo restando che ritengo importantissimo affinare la macchina organizzativa». Come si fa ad esorcizzare il rischio di avere un'Armata Brancaleone, con tante sigle che confluiscono insieme? «ll semplice fatto che ci sia l'impegno di che entra a rimanere nel gruppo parlamentare unico è una garanzia contro i frazionismi. Inoltre dovrà valere la regola delle decisioni a maggioranza». Spesso in Italia la confluenza di più partiti in un'unica formazione non è riusciuta a produrre la somma delle percentuali. Questa volta che cosa accadrà? «E' vero quello che lei dice ma qui siamo in presenza di uno scenario diverso perché questa non è una lista ma il progetto di un soggetto politico capace di rappresentare il 40% degli italiani, una accelerazione verso un assetto che se non è bipartitico ci va molto vicino». Veltroni è impegnato in una difficile operazione: la rimozione del governo Prodi dalla memoria dell'opinione pubblica. Ci riuscirà? «Veltroni soffre di amnesie gravi. Presentare il suo progetto come una sorta di new deal e come nuovo un partito che ha Prodi come fondatore, come vicepresidente D'Alema e quasi tutti i ministri dell'esecutivo, oltre a Bassolino e Loiero,significa considerare scarsamente intelligenti gli italiani. Diventano ancora meno, credibili quando lo sento dire che bisogna diminuire le tasse». La preparazione delle liste sarà un primo test per il Pdl. Secondo quale criterio si procederà? «Il primo atto sarà la definizione del programma, con un particolare accento sul rilancio dell'economia, sulla legalità e la sicurezza. In parallelo inizieremo a predisporre le liste con una volontà innovativa. L'obiettivo è presentare liste credibili per qualità, capacità e serietà. Sono convinto che se riusciremo a candidare molti giovani e donne sarà la dimostrazione evidente della volontà di guardare avanti». Mastella sarà dentro il Pdl? «Se non fosse per lui saremmo ancora alle prese con il governo Prodi. Inoltre lui già ha come riferimento i valori del Ppe. Bisognerà, però, che ci sia una ulteriore sottolineatura della necessità di rompere i ponti con la sinistra anche in molte amministrazioni locali» E Storace? «E' evidente che se Francesco dice che vuole entrare nel Pdl deve sottoscriverne i valori. E lui ha fatto notare giustamente che è uscito da An per non approdare nel Ppe. Non sarebbe comprensibile se Storace facesse parte della coalizione ma non del Pdl e lo facesse in ragione della sua diversità valoriale». Ad aprile a Roma si voterà con cinque schede diverse e senza più i simboli dei partiti. Non teme il rischio di molti errori materiali da parte degli elettori? «Sì, anche per questo abbiamo deciso che in tutte le consultazioni ci sarà il simbolo del Pdl». Chi sarà il candidato sindaco del Centrodestra a Roma? «Se sull'altro fronte ci sarà Rutelli dobbiamo-essere consapevoli che occorre un Candidato di peso come possono esserlo Frattini e Giorgia Meloni. Ma potrebbe essere anche un altro che non è stato ancora fatto». La nascita del Pdl rappresenterà perAn uno strappo simile a quello di Fiuggi? «Siamo solo ai primi passi di percorso. Ma non credo che i due momenti siano paragonabili». E' interessato a guidare il Pdl? «Sarebbe stupido parlarne. Di sicuro nessuno rimarrà disoccupato. Ci sarà spazio, gloria e fatica per tutti» -
Mi sarebbbe piaciuto conoscerti prima di calciopoli per vedere cosa avresti risposto a tutte quelle persone che rompevano le scatole su queste stupidaggini!!!!
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Scusa, ma quel fuorigioco lo possiamo vedere noi seduti sul divano!!! PERCIO' Voglio ricordare che la "favorita" INTER ha giocato in dieci le ultime 3/4 partite e nella partita con l'empoli oltre ad aver guadagnato un rigore inesistente ha anche subito una espulsione e per finire un rigore contro. Perciò smettiamola ogni volta di dire queste cavolate, perchè con i SE non si va da nessuna parte. Ringraziate Buffon che ha fatto i numeri!!!!!!!!!!!
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Scusa, ma quel fuorigioco lo possiamo vedere noi seduti sul divano!!! PERCIO' Voglio ricordare che la "favorita" INTER ha giocato in dieci le ultime 3/4 partite e nella partita con l'empoli oltre ad aver guadagnato un rigore inesistente ha anche subito una espulsione e per finire un rigore contro. Perciò smettiamola ogni volta di dire queste cavolate, perchè con i SE non si va da nessuna parte. Ringraziate Buffon che ha fatto i numeri!!!!!!!!!!!
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Come sono al limite della propaganda???? L'articolo postato l'ho preso sul sito del tg5!!!!! Industria in crisi. Dicembre: il dato peggiore dal 2001 Roma - La produzione industriale è aumentata nel 2007 dello 0,4%, anche se, considerando i giorni lavorativi, è, invece, diminuita. Lo comunica l’Istat specificando che il dato corretto per i giorni lavorativi è in calo dello 0,2%. Nel 2006 la produzione aveva chiuso a +2,2%. La produzione industriale a dicembre è diminuita del 4% su base annua e dello 0,5% rispetto a novembre 2007. Sui giorni lavorativi, il calo annuo è stato del 6,5%, il dato peggiore da dicembre 2001. Trend negativo Il dato della produzione industriale a dicembre conferma il trend negativo cominciato a settembre. A livello congiunturale si tratta, infatti, del quarto calo consecutivo. Se si esaminano i dati tendenziali (a dicembre -4%) non si trova un dato così negativo da 20 mesi. Se si considera poi che a dicembre 2007 c’è stato un giorno lavorativo in più rispetto a dicembre 2006 il dato risulta (-6,5%) addirittura il peggiore degli ultimi sei anni. "L’indice della produzione industriale corretto per i giorni lavorativi - fa notare l’Istat - ha segnato rispetto a dicembre 2006 un’unica variazione positiva per l’energia (+3,5%)". Negative tutte le altre voci: beni strumentali (-10,3%), beni di consumo (-7,3%) e beni intermedi (-7,1%). Se si guarda l’analisi per settori di attività economica a dicembre un aumento è stato registrato solo nel settore dell’energia elettrica, gas e acqua (+6,4%). Le diminuzioni più marcate hanno invece riguardato - comunica ancora l’Istituto di statistica - il settore delle pelli e calzature (-15,8%), del legno e prodotti in legno (-13,7%), degli apparecchi elettrici (-13%) e delle altre industrie manifatturiere (-12,2%).
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UNA ALLEANZA PER L'ITALIA http://www.alleanzanazionale.it/Notizie.as...key=&id=341
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Partito democratico / della libertà
Graziani ha risposto a VittorioVeneto nella discussione Discussioni a tema
VittorioVeneto non pensare a chi andrà a Palazzo Chigi pensa pittosto al programma che il POPOLO DELLE LIBERTA' ti proporrà, ricordati che ALLEANZA NAZIONALE non si è ancora sciolta. Pensa all'Unione per un movimento popolare di Sarkozy, questo nuovo partito potrebbe essere il suo omonimo italiano!!!!! So che non voterai mai il PD perchè se sei stato un ellettore di AN vuol dire che credi in determinati ideali che il PD non è in grado di darti!!!!!!!!!! RONCHI: AN NON SI SCIOGLIE E NON PERDERA' SUA IDENTITA' Cosa è cambiato da quando Fini, solo un mese fa, dopo l'annuncio di Berlusconi a Milano, definiva il Pdl una cosa da ‘comica finale', onorevole Ronchi? "Il fatto che i valori di An trovano piena cittadinanza nel Popolo delle libertà, un progetto assolutamente nuovo, che ci vede coinvolti come cofondatori con i punti del nostro programma, che saranno pienamente recepiti come base del programma elettorale". Ma se nella scheda elettorale scompare il simbolo di An, i vostri elettori non saranno disorientati? "Al contrario, i nostri militanti ci incoraggiano perchè il nostro popolo, che spesso è più avanti della classe dirigente dei partiti, ha sempre investito sull'unità del centrodestra. In fondo, non facciamo altro che riproporre la stessa convergenza che proponemmo nei collegi uninominali, fin dal '94, quando si votava con il maggioritario e non comparivano i simboli dei partiti. E An comunque non scompare, tanto che Fini mantiene i suoi impegni e la vita del nostro partito continua". L'Udc e Casini però la pensano diversamente e vogliono mantenere il simbolo con il nome del leader. Come riuscirete a coinvolgerli?"Credo che il dialogo sia già avviato e mi auguro che vada in porto perchè Casini e l'Udc sono stati parte della nostra alleanza fin dal debutto del centrodestra unito. Non possono mancare questo appuntamento che da' corpo al sogno che portammo in piazza, a Roma, il 2 dicembre del 2006". Appunto, a quella manifestazione Casini non c'era.. "Si ma le nostre battaglie sono le stesse, così come i valori in cui crediamo. Per questo credo che faremo ancora un bel po' di strada insieme in nome di un progetto che rafforza il bipolarismo e semplifica la politica, proprio come chiedono tutti gli italiani". I centristi potrebbero federarsi con il Pdl, come la Lega.. "Per la Lega il discorso e' diverso, perchè è un partito a base regionale. L'Udc invece può aderire a pieno titolo, primus inter pares". Secondo Veltroni la lista unitaria del Popolo delle libertà è solo un maquillage per la vecchia Cdl... "Sbaglia di grosso, perché la nostra è una semplificazione vera, che parte dal basso e ci condurrà tutti insieme verso il Ppe, che è ormai la casa di tutti i moderati. Invece, il Pd, con un'operazione di vertice, si è limitato a sciogliere gli organigrammi di partito". Il vertice di An, dunque, non si scioglie? "Tutto il partito resta in piedi, sarebbe delittuoso scioglierlo in una riunione. Il percorso seguirà i tempi della politica, sarà il congresso a decidere". PER RIDERE UN PO': http://www.azionegiovani.org/borgata-pinar...llanno-veltroni -
Diliberto era presente nella piazza rossa pre ricordare l'anniversario della rivoluzione d'ottobre Che la falce e il martello siano i simboli del lavoro non ne sono convinto L'importante che gente come quella che appartiene a forzanuova stia fuori dal Parlamento Italiano perchè sarebbe vergognoso Non penso che Storace sia un fascista altrimenti a Fiuggi sarebbe andato con la fiamma tricolore e non con ALLEANZA NAZIONALE.
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iN PARLAMENTO SIEDONO PERSONE CHE RAPPRESENTANO IL POPOLO E DILIBERTO RAPPRESENTA QUEL GENERE DI POPOLO!!! nON AGGRAPPARTI A QUESTE CAGATE typhoon!!
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pOSSO dirti che hanno commesso una gravità di egual misura se non peggiore, inneggiare STALIN E LA RIVOLUZIONE D'OTTOBRE, DILIBERTO E COMPAGNI!!!
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TIPICO DELL'IDEOLOGIA COMUNISTA!!!!!!!!!
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fORZANUOVA NON è IN PARLAMENTO, AZIONE SOCIALE SI SCIOGLIERA' NEL PDL E LA DESTRA DI STORACE NON è FASCISTA E NON HA COME SIMBOLO IL FASCIO LITTORIO. typhoon NON HO PAROLE, tu giustamente non trovi giusto che persone condannate per reati di mafia siedano in parlamento ma trovi giusto che persone che inneggiano alla rivoluzione di ottobre di STALIN e che gridano 10,100,1000 Nassirya possano invece starci in parlamento???? FAMMI CAPIRE!!!!
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quindi possiamo stare tranquilli!!!! MEGLIO COSì
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NON COMINCIAMO AD INSULTARE LA CHIESA!!!!!!!!!!! PER FAVORE
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Io non so chi siano però so che in ITALIA esistono partiti comunisti e questa è una vergogna!!!! INTRODUZIONE DEL REATO DI APOLOGIA DEL COMUNISMO SUBITO!!!!!!!!!