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Tutti i contenuti di Graziani
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Bombe nucleari a carica sagomata e superbombe
una discussione ha risposto a Graziani in Armi aria-superficie
Credo che non esistano obbiettivi sotterranei talmente grandi da richiedere l'uso dell'atomica, ci sono già le bombe termobariche per colpire obbiettivi come ad esempio i bunker!!! -
No non l'ho presa da un libro questa informazione!!!
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Bombe nucleari a carica sagomata e superbombe
una discussione ha risposto a Graziani in Armi aria-superficie
Interessante, qualcuno ne sa niente???? Non capisco però perchè stiando studiando una cosa del genere quando il potenziale distruttivo delle atomiche è tale da disintegrare qualsiasi cosa -
Come hai osato ha pensare che io possa avere la testa bacata ti ricordo che sono un Tenente Colonello quindi un tuo superiore Ps:scherzo e forza INTEEEEEEEEEEEEER
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Quando Moggi era al Napoli quest'ultima vinceva, quando se ne andato il Napoli è sparito, missa che il vizietto di rubare lo aveva anche al Napoli sto mariuolo!!
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Libano/seconda guerra del Libano/Unifil - Discussione Ufficiale (dal 2006 ad oggi)
Graziani ha risposto a -{-Legolas-}- nella discussione Discussioni a tema
Si, Dalema che va a braccetto con l'hezbollah A parte gli scherzi, che pena queste regole d'ingaggio ma prendiamo d'esempio gli americani e gli inglesi!!! -
Totti è il giocatore più tutelato in Italia, si può permettere di mandare a quel paese gli arbitri dandoli del pazzo e non gli fanno niente, Viera per un episodio simile a quello di Totti è stato espulso!!!
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Adesso Padoaschioppa ha terrorizzato gli Italiani che non riescono ad arrivare alla seconda settimana del mese mentre con trmonti si riusciva ad arrivare alla quarta seppur con qualche difficoltà. Tremonti avrà anche sbagliato molte cose ma dobbiamo anche ricordare che l'italia è stata superiore alla Germania e alla Francia nel rispettare i parametri Europei!!
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La juve dopo il caso moggiopoli ha perso qualcosa come 2 milioni di tifosi che si sono sentiti schifati di sostenere una società che ha rubato per oltre 10 anni!!!
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Aspettiamo di vedere cosa farà Tremonti prima di cominciare a dire secondo me farà questo perchè..... Berlusconi ha detto chiaramente che serviranno misure impopolari quindi si è messa anche in previsione un possibile calo di popolarità e quindi di voti, ma la cosa non importa perchè l'Italia deve ripartire punto. Alle parole che l'opposizione dirà o che voi direte il PDL risponderà con i fatti!!!!!
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Nave Etna e nave Borsini partono per la campagna “MEDAL ‘08”
Graziani ha risposto a picpus nella discussione Marina Militare
Concordo!! -
La diminuzione del debito pubblico è spiegata nel settimo punto del programma del PDL: Settima missione: un piano straordinario di finanza pubblica Questo programma si estende sull’intero arco della prossima legislatura e sarà integralmente realizzato entro il suo termine. Cinque anni sono un periodo di tempo sufficientemente lungo per graduare l’avanzamento progressivo degli interventi che ci impegniamo a realizzare. In ogni caso ci è ben chiaro che la realizzazione del nostro programma è sottoposta a 3 vincoli esterni essenziali: a) il vincolo costituito dalla crisi economica in atto nel mondo ed in Italia. Una crisi che può aggravarsi e che in questi ultimi due anni è stata irresponsabilmente ignorata o sottovalutata dal Governo Prodi; b) il vincolo imposto dagli impegni di trattato europeo, impegni che l’Italia ha assunto e che il nostro prossimo Governo intende rispettare. Come è stato già fatto nel periodo del nostro governo caratterizzato da una congiuntura economica negativa che ha portato la Germania e la Francia – ma non l’Italia – sulla soglia delle “sanzioni” europee; c) il vincolo costituito dall’attuale instabile equilibrio dei conti pubblici italiani. In questi termini, gli interventi attuativi del presente programma saranno comunque progressivamente e responsabilmente realizzati in funzione dell’andamento dell’economia e nel rispetto dei criteri di rigore nella gestione del bilancio pubblico. Non facciamo e non promettiamo miracoli. In ogni caso non metteremo le mani nelle tasche dei cittadini. Non aumenteremo dunque la pressione fiscale. Anzi ci sforzeremo di ridurla. Fermo l’obiettivo di contrasto e di recupero dell’evasione fiscale. Il nostro impegno sarà all’opposto sul lato della spesa pubblica, che ridurremo nella sua parte eccessiva, non di garanzia sociale, e perciò comprimibile. A partire dal costo della politica e dell’apparato burocratico (ad esempio delle Province inutili). In parallelo a questi interventi di carattere ordinario, pensiamo comunque che sia possibile e necessario un piano di ristrutturazione straordinaria della nostra finanza pubblica. Un piano articolato come segue. Dentro la struttura della nostra finanza pubblica, come si è via via formata in questi ultimi trenta anni, noi vediamo emergere 5 punti caratteristici essenziali: a) l’attivo è superiore al passivo. Il patrimonio pubblico (circa 1.800 miliardi di euro) è in specie superiore al debito pubblico (circa 1.500 miliardi di euro); b) tutto il passivo è collocato come debito pubblico sul mercato, mentre la parte di attivo che potrebbe essere collocata e valorizzata sul mercato, fatta da azioni, aziende, immobili, crediti, diritti di concessione, etc. (fino al 40% del totale, fino a circa 700 miliardi di euro) è ancora in mano pubblica; c) simmetricamente, il grosso del risparmio privato è direttamente ed indirettamente investito in passività (ed in specie in titoli del debito pubblico) e non in attività; d) mentre quasi tutto il debito pubblico è del governo centrale (dello Stato), il grosso del patrimonio pubblico che può essere collocato e valorizzato sul mercato – circa i due terzi del totale – è dei governi locali (Regioni, Province, Comuni). Da ultimo, mentre il governo centrale (lo Stato) tende a privatizzare, molti Governi locali seguono il processo opposto tendendo a pubblicizzare; e) mentre quasi tutto il prelievo fiscale è centrale (dello Stato), la parte crescente della spesa pubblica discrezionale è locale (di Regioni, Province, Comuni). La nostra proposta è un grande e libero patto tra Stato, Regioni, Province, Comuni, risparmiatori ed investitori. Un patto che: - realizzi il federalismo fiscale solidale, di cui all’art.119 della Costituzione; - riduca il debito dello Stato, immettendo sul mercato una quota corrispondente di patrimonio pubblico, offrendo a risparmiatori ed operatori economici maggiori e migliori opportunità di investimento. Gli effetti finali attesi sono: la riduzione del debito pubblico; un minore costo del debito pubblico residuo; una maggiore trasparenza, una maggiore responsabilità ed efficienza della spesa pubblica; la riorganizzazione e la digitalizzazione della pubblica amministrazione, il rilancio dell’economia. Solo su questa base, non aumentando le tasse sul reddito, sulla casa, sul risparmio, sulle partite IVA, ma abbattendo la manomorta del debito pubblico, l’Italia può ripartire. L’effetto positivo cumulato atteso è stimabile in termini di 1 punto di prodotto interno lordo di minore spesa pubblica corrente e di 1 punto di prodotto interno lordo di maggiore crescita. Tutte le ipotesi di intervento di finanza pubblica presenti in questo programma sono ampiamente coperte, grazie alla somma degli effetti del piano straordinario e ai risultati della nostra azione contro l’evasione fiscale condotta con la riforma delle esattorie, mediante l’effettiva partecipazione dei Comuni all’accertamento, il potenziamento dell’amministrazione finanziaria, il progetto della riforma dal basso e non dall’alto degli studi di settore.
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Mi fa piacere esserti stato di aiuto per l'esame La fonte è top secret Volete sapere la verità??????? Sono un Haunebu
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"Secondo le stime de Il Sole 24 Ore, la scelta di detassare le ore di straordinario potrebbe portare nelle tasche dei lavoratori fra 580 e 700 euro. In pratica la prima misura economica del prossimo governo Berlusconi si tradurrebbe in una quattordicesima oppure in una quindicesima mensilita"’. Lo ha affermato Elisabetta Gardini, portavoce di Forza Italia-Pdl, a proposito delle misure sui salari previste dal Popolo della libertà. "Se poi la detassazione delle ore di straordinario venisse estesa anche alle addizionali Irpef comunali e regionali, il beneficio sulla busta paga aumenterebbe di altri 30 euro". "C’e’ di piu’. Finora molti lavoratori dipendenti a basso reddito evitano il lavoro straordinario perche’ farebbe loro scattare il passaggio di aliquota Irpef: dal 23 al 27%. Una detassazione degli straordinari invece li spingerebbe a riempire il loro monte-ore senza il rischio di pagare piu’ tasse. Con un chiaro beneficio per la produttivita"’. "Da quando il governo Prodi e’ stato dimissionato in Parlamento il 24 gennaio scorso e’ tutto un succedersi di nomine nei ministeri, quasi a precostituire il deserto o un ambiente ostile al governo che verra’. Ultime, in ordine di formalizzazione, sono le 123 nomine di cui parla oggi il quotidiano Italia Oggi che riguardano consulenti, consiglieri di ambasciata, direttori generali, prefetti, generali, ammiragli e chi piu’ ne ha piu’ ne metta". Lo afferma Renato Brunetta, vicecoordinatore nazionale di Forza Italia. "Il vizietto, pero’, viene da lontano e ha riguardato decine e decine di nomine di dirigenti generali nei ministeri, basti pensare all’attivismo del ministro uscente, Pecoraro Scanio, che in due anni ha azzerato e ri-nominato, sulla base di criteri di mera appartenenza politica, presidenti dei parchi nazionali, dirigenti di enti pubblici e tutto quanto era possibile nominare, come fosse una sorta di pulizia etnica". "Ma si sono dati da fare recentemente anche Di Pietro e Fioroni che lo scorso gennaio hanno infilato 25-30 nomine di dirigenti pubblici a testa. Sono state, invece, rispedite al mittente, da parte della Corte dei Conti le 35 nomine fatte lo scorso dicembre dal vicepremier e ministro dei Beni culturali, nonche’ candidato sindaco a Roma, Francesco Rutelli. Insomma, una prassi questa dell’avvelenamento dei pozzi gia’ formalizzata da Prodi in sede di legge Finanziaria con la norma del governo a dodici ministri e a 60 in totale con i viceministri e i sottosegretari. Misura in se’ lodevole salvo che Prodi la prevedeva non per il suo governo, ma per quello che sarebbe venuto. La contraddizione e’ palese. Si vuole, cioe’, dare il senso della moralizzazione, salvo poi far fare al proprio governo la peggiore lottizzazione postuma che la Repubblica abbia mai visto. Forse sarebbe il caso che questo tipo di comportamento venisse stigmatizzato, non solo dall’opinione pubblica, ma anche dallo stesso Partito democratico di Veltroni. Ne sara’ capace il leader del Pd?".
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Vai INTER siamo a più 6 dalla Roma Andiamo a prenderci il sedicesimo scudetto!!!!!!!!!
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Non bisogna attuare il protezionismo nella sua interezza ma prenderne alcune caratteristiche come i dazi antidumping!!!!!!!!!!!!!
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Ma dove sono i pacifisti? di Stefano Doroni - 12 aprile 2008 È un bel po' di tempo che va avanti il dramma delle popolazioni tibetane, oppresse dal governo comunista cinese perché rivendicano a gran voce - e pacificamente - il loro diritto all'autonomia. Quello tibetano è un popolo fiero e nobile, che l'imperialismo comunista vuole tenere schiacciato sotto il peso del suo autoritarismo. E' curioso parlare di imperialismo applicando il termine ad un regime comunista, dato che il pensiero politicamente corretto impostoci da decenni di egemonia marxista sulla cultura italiana prevede che la categoria della violenza imperiale vada utilizzata solo per marchiare a fuoco l'odiata America. Ma la realtà è questa, con buona pace di chi manipola la storia per mestiere: l'arroganza imperialista è tipica dei regimi totalitari, e quello cinese è ancora un esempio di totalitarismo, anche se ormai «contaminato» dal germe capitalista giusto per scongiurare un inevitabile ed ignominioso crollo, come accadde all'Unione Sovietica. La facciata appare un po' diversa ma i metodi dell'intolleranza e del terrore sono sempre quelli, in piena sintonia con il clima della famigerata rivoluzione culturale. Violenza, terrore, deportazioni e omicidi: tutte abitudini storiche del comunismo. In séguito a queste tristi vicende perfino molti leaders politici si sono espressi per un boicottaggio almeno parziale delle prossime Olimpiadi di Pechino (non presenziare alla cerimonia di apertura, per esempio); la gente, lungo le strade percorse dalla fiaccola olimpica che sta facendo il giro del mondo, manifesta contro la repressione cinese. È gente comune, è gente mossa dallo sdegno, dalla rabbia per intollerabili soprusi. Il Dalai Lama stesso non chiede l'indipendenza per il Tibet ma soltanto una forma di autonomia, che dovrebbe prevedere la libertà religiosa: diritti sacrosanti di ogni popolo sulla faccia della Terra. Ma il regime comunista cinese, come prevede il copione ideologico, reprime nel sangue e nella paura l'anelito alla libertà delle anime: non c'era da aspettarsi di meno, secondo questa terribile coerenza. In tutta questa vicenda spicca un'assenza imbarazzante; e gli unici a non sembrare imbarazzati sono proprio gli assenti. Ma dove sono i pacifisti? Quelli che con le loro ipocrite bandiere arcobaleno fingevano di stare con i deboli, con gli oppressi, con gli invasi, con le vittime, quando si trattava della guerra in Iraq? Sembrano spariti nel nulla: nessuna bandierina iridata, nessuna parolina buona, nessun atteggiamento sdegnato verso gli oppressori di adesso. La spiegazione è semplice: perché i carnefici di ora non sono gli Americani, da dipingere sempre come il diavolo in persona; i carnefici sono i compagni cinesi, e non si può sparare contro casa propria. I monaci morti non valgono forse quanto i bambini iracheni colpiti dalle bombe? Non valgono forse quanto i morti americani sotto le Twin Towers? O quanto quelli che morirono nei vagoni delle stazioni di Madrid o della metropolitana di Londra? No, per i pacifinti no. Per loro ci sono morti di serie A e di serie B; e quelli di serie B sono quelli politicamente scomodi, quelli che non si possono sfruttare in chiave antiamericana. Perciò chi se ne frega dei monaci uccisi o gettati in carcere? Meglio il silenzio, quando non si può gridare «Yankee go home!». Ipocrisia? Sì, e della peggiore specie. In occasioni come queste esce fuori la vera sostanza bugiarda del pacifismo ideologico. Gli italiani saranno così grulli da prestargli ancora credito? Qualcuno forse sì: ma la verità parla con l'evidenza dei fatti storici, e questa colpevole assenza del movimento pacifondaio è un fatto storico. Quelli che dovrebbero dar voce ai diritti degli oppressi latitano colpevolmente: i fatti parlano da soli.
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Il semi-presidenzialismo credo che sarà il futuro dell'Italia che diventerà una Repubblica Federale semi-presidenziale, infatti su questo anche il PD di Veltroni è daccordo. Devo dire però che anche il premierato forte che il centrodestra propose nel 2005 non era affatto male: http://www.governoberlusconi.it/istituzioni_cambiamenti.htm
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Personalmente sono daccordo a introdurre dazi antidumping, penso che un pò di sano protezionismo ci voglia!!!!!!!!!!!!!
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Gli U-Boot nazisti e la Neuschwabenland Secondo molte voci una base nazista in Antartide sarebbe sopravvissuta alla Seconda Guerra Mondiale e ospiterebbe, forse ancor oggi, i discendenti dei gerarchi e dei criminali di guerra tedeschi: ma è davvero esistita la "Neuschwabenland"? Nonostante la Seconda Guerra Mondiale sia finita da più di sessant'anni, i discorsi sul Nazismo e su Hitler non hanno mai perso d'interesse nell'opinione pubblica. Ancor oggi non esiste praticamente tv che non abbia nei suoi palinsesti documentari che trattano del tema della Seconda Guerra Mondiale e dei misteri ad essa connessi, dall'Olocausto alla salita al potere di Adolf Hitler nel 1933 e alla sua palese ossessione per l'esoterismo. E ancora i misteri della fine del regime nazista, dalle armi segrete che avrebbero potuto cambiare le sorti della guerra fino alla presunta morte dello stesso Fürher, sono alla base di congetture assai variegate, da quelle di tipo politico a quelle più prettamente fantascientifiche. Sono molti infatti gli ufologi che parlano apertamente dei dischi volanti nazisti: velivoli a propulsione magnetica denominati Haunebu, o anche chiamati Vril o V-7, in grado di volare a migliaia di km orari e capaci perfino di volo spaziale. Ma sebbene affascinanti, purtroppo gli Haunebu non possono sostenere le prove storiche che gli ufologi, ignoranti di aviazione, dimenticano di addurre. La realtà cruda è che Hitler e i suoi seguaci, per quanto geniali nell'arte ingegneristica, non ebbero mai le capacità tecnologiche di costruire oggetti discoidali simili agli Ufo odierni. Gli studi scientifici invece puntavano su invenzioni attuali come il motore a reazione, i missili e l'ala a freccia, altro che dischi volanti! E a queste scoperte i nazisti diedero la massima importanza, come testimoniano i progetti reali scoperti dagli Alleati a guerra finita, nel 1945. Anzi, fu proprio il saccheggio di aerei, sommergibili, missili e relativi scienziati progettatori da parte di Stati Uniti e Unione Sovietica (con i nomi in codice di Operazione Paperclip per gli americani e Ovaskim per i russi) a porre le basi tanto per il Programma Spaziale tanto per la Guerra Fredda e le invenzioni ad essa connesse, prima fra tutte Internet. Quindi, l'ipotesi che i Nazisti avessero avuto contatti con gli abitanti della Terra Cava oppure con extraterrestri, i mitici Foo-Fighters, è assolutamente inattendibile: nessun disco volante, nessun prototipo segreto di tecnologia aliena, nessun Ufo con le svastiche… Ma altri temi legati alle realizzazioni segrete naziste potrebbero essere veritieri. E' il caso della Bomba Atomica tedesca, che secondo alcuni testimoni sarebbe stata sperimentata in due occasioni, ma senza giungere allo stadio operativo; oppure, è il caso della Base Antartica 211, chiamata a volte Neuschwabenland, a volte Neuberlin. Perché, a nostro parere, tali scoperte possono essere verosimili? Sulla Bomba A tedesca si discute ancora; mentre per la base antartica, forse oggi disponiamo di sufficienti prove per capire quanto di vero ci può essere in questa teoria. Una teoria plausibile, per le prove che porteremo a sostegno. Ma innanzitutto, facciamo un salto nel 1938 quando, in un clima di tensione generalizzata per l'annessione tedesca della regione dei Sudeti, il governo nazista organizzò una spedizione scientifica in Antartide. La zona prescelta, per scopi geografici ma prima ancora militari, fu la Terra della Regina Maud, un'area scoperta nel 1931 dai norvegesi ma mai occupata o studiata a fondo. Una buona occasione per rivendicare politicamente quel territorio e, a nostro parere utilizzarlo per scopi militari. Comunque sia, per non acuire le tensioni internazionali i tedeschi prepararono una spedizione civile: a bordo del mercantile modificato Schwabenland, comandato dal capitano Alfred Ritscher e con la collaborazione della compagnia di bandiera Lufthansa, centinaia di uomini tra biologi, cartografi, geologi, ingegneri e idrologi della Società Tedesca per la Ricerca Polare, con l'ausilio di due idrovolanti, partirono alla volta del continente antartico. In teoria a bordo avrebbe dovuto esserci anche l'esploratore e conquistatore del Polo Sud Richard Byrd, ma poco prima della partenza l'americano aveva declinato l'offerta. Il via si ebbe il 17 dicembre 1938: i tedeschi toccarono la banchisa polare il 20 gennaio 1939. I due idrovolanti della missione effettuarono missioni di esplorazione, coprendo tra i 300mila e i 600mila kmq, scattando 11mila fotografie; ci fu un generale beneficio, in quanto la missione consentì un notevole salto di qualità nella precisione delle mappe geografiche e delle misurazioni magnetiche del polo sud. I tedeschi effettuarono poi scoperte sorprendenti: aree libere dai ghiacci per la presenza di sorgenti calde e attività idrogeologica, scoperta dei venti antartici ad alta quota, analisi degli uccelli marini che si spingevano, inspiegabilmente, per oltre cento km all'interno del continente per nidificare. Il tutto in una regione che, come abbiamo visto qui, viene considerata dagli antichi la vera sede della mitica Atlantide… insomma, c'era di che stupirsi dalle scoperte tedesche, quasi che il Polo Sud non fosse stato quell'inferno di freddo e di ghiaccio che tutti si aspettavano. La missione della Schwabenland terminò a metà febbraio '39, quando l'estate antartica stava finendo. Ma l'interesse nazista verso quel territorio che in onore della nave venne ribattezzato Neuschwabenland non cessò, anzi crebbe a dismisura. Hitler ordinò nel 1940 la costruzione di installazioni di appoggio per le operazioni dei sottomarini da guerra U-Boot nella regione delle Montagne di Muhlig-Hoffman, sempre nella Neuschwabenland. Queste installazioni di supporto forse erano dei semplici bacini di rifornimento di carburante e siluri: comunque sia, denota una crescente colonizzazione nazista dell'area. Voci sostengono che i tedeschi scoprirono sotto i ghiacci un canale sottomarino, una vera spaccatura che tagliava in due il continente antartico consentendo ai sommergibili di utilizzare rotte alternative in grado di collegare il Sudamerica alla Nuova Zelanda e quindi di raggiungere il Giappone senza incappare nelle cacciatorpediniere alleate. Il fatto potrebbe essere plausibile, perché per tutta la guerra vi fu un collegamento stabile via sottomarini tra la Germania e il Giappone, mai interrotto nonostante gli sforzi di americani e inglesi. Sempre le voci ben informate, ma qua siamo nel campo delle ipotesi, sostengono che questo canale, che taglia in due il continente antartico, in più punti emerge oltre a superficie del mare, costituendo in pratica un gigantesco sistema di grotte sotto la crosta ghiacciata. Qualcuno azzarda persino le dimensioni della più grande, che si estenderebbe per 50 km al di sotto della calotta polare e che al suo interno custodirebbe un lago di acqua allo stato liquido. Qui i nazisti avrebero costruito la più impenetrabile base in loro possesso, la straordinaria Base 211 o "Nuova Berlino". Una vera città sotto il ghiaccio, alimentata in parte con l'energia geotermica, avrebbe costituito l'ultimo, estremo baluardo nazista contro l'invasione alleata… Le testimonianze indicano che la Base 211 sarebbe stata iniziata nel 1942 mediante il trasporto di viveri e materiali ad opera di speciali U-Boot capitanati da ufficiali avvezzi alla navigazione polare, come quelli che prestarono servizio al largo della Norvegia. Questi uomini, utilizzando come punto di appoggio l'Argentina, avrebbero costruito la base in due anni, al punto che nel 1944 era in atto un graduale invio di materiale riservato tramite finanziamenti (effettivamente stanziati) da parte delle potenti SS. Perché Himmler e i suoi scagnozzi avrebbero sprecato tanto denaro per inviare materiale nel nulla antartico? Evidentemente, qualcosa ci doveva essere… Secondo alcuni studiosi di misteri, tra gli oggetti che Himmler fece trasportare a Neuberlin ci fu l'originale della Heilige Lance, la Lancia di Longino. E tra gli oggetti che dovrebbero essere ancora presenti, vi sono i tanti tesori d'arte trafugati dai soldati tedeschi durante l'invasione di mezza Europa, tra cui la celebre Sala d'Ambra di San Pietroburgo, mai ritrovata. Ma perché darsi tanta pena per questo trasferimento? Cosa nasconde in realtà il ghiaccio antartico? In teoria, Nuova Berlino rappresenterebbe il senso di quel Reich millenario teorizzato da Hitler e mai realizzato. Un regno tra fuoco e ghiaccio, molto wagneriano e valchiriesco, che avrebbe ospitato i veri rappresentanti della razza ariana, protetti dal mondo in attesa di riconquistarlo. Un'idea in linea con le folli teorie hitleriane e perfettamente in linea con il nichilismo nazista, a metà tra il sadismo più atroce e il masochismo più deleterio. La Base 211 nella Neuschwabenland avrebbe potuto essere anche l'ultimo rifugio per tanti gerarchi nazisti sfuggiti alla cattura al termine della guerra e tra questi il loro capo, Adolf Hitler. Le teorie sulla sua morte sono almeno tre e nessuna di esse è convincente: la probabilità che l'ideatore del nazismo (e di tanti suoi maestri occulti che non compaiono nei libri di storia) possa essere sopravvissuto all'assalto sovietico al suo bunker a Berlino sono molte, basti pensare quanti sono i gerarchi scappati in Argentina con in beneplacito degli Alleati. Ma il concetto di una base nazista che abbia ospitato un Hitler redivivo e che sia ancor oggi esistente in Antartide contrasta con l'idea che abbiamo oggi del mondo completamente esplorato: e se così non fosse, verrebbe da chiedersi perché nessuno si sia preso la briga di stanare questi nazisti superstiti, ammesso che siano esistiti. Ma la realtà è che forse tale operazione sia avvenuta realmente sotto mentite spoglie… Ma prima di narrare le gesta dell'Operazione High Jump, dobbiamo menzionare il caso del centinaio di U-Boot scomparsi senza lasciare traccia e di quanto raccontano nel loro libro "Oltremare Sud" gli storici Juan Salinas e Carlos De Napoli. Pubblicato lo scorso ottobre, il libro dei due argentini squarcia il velo su un convoglio di sottomarini partito il 3 maggio 1945 dalla Norvegia e diretto in Argentina. Con a bordo oltre cinquanta gerarchi nazisti, il convoglio, con il tacito consenso dell'Ammiragliato britannico, avrebbe raggiunto l'Argentina con l'appoggio della locale marina, dopo una battaglia che costò la perdita di cinque navi e 400 marinai. Perché però gli interrogatori dei marinai tedeschi furono falsificati dall'intelligence americana e messi sotto la dicitura Top Secret? Qualcosa di strano successe davvero, nelle acque dell'Atlantico meridionale, in quel maggio 1945. Se Hitler si era suicidato il 30 aprile, se il 3 maggio il convoglio con a bordo i 50 gerarchi si era imbarcato per la Norvegia e se la guerra era finita l'8 maggio con la resa dei tedeschi, perché il sottomarino U-Boot Type VII C denominato U-977, al comando del capitano Heinz Schaeffer, si immerse l'alba del 10 maggio da Kristiansand, in Norvegia, per riemergere in Argentina il 17 agosto? Una navigazione tanto lunga, di 104 giorni di cui 66 in immersione, per consegnarsi in pieno giorno nel porto di Buenos Aires ai militari argentini era plausibile? I marinai dell'U-977 erano pazzi, oppure…? Il 10 luglio precedente, sempre in Argentina, si era arreso il sommergibile Type IX C/40 denominato U-530, capitanato dal cmd. Otto Wermuth. Un bel po' di tempo, per un mezzo che ufficialmente era in navigazione al largo di Long Island, dunque nei pressi di New York… Sempre ufficialmente, l'ultimo sommergibile tedesco ad arrendersi fu l'U-307, alle isole Spitzbergen, il 4 settembre. Perché tanto ritardo? Come detto, il numero di sottomarini scomparsi senza lasciare traccia, senza essere stati distrutti dagli Alleati, affondati o demoliti, è di circa cento. Ricordiamo inoltre che la Kriegsmarine, la marina tedesca, mise in servizio nel 1944 i sottomarini classe Type XXI, che rappresentano una delle meraviglie della tecnica tedesca nonché i progenitori di tutti i sottomarini attuali. Veri capolavori d'ingegneria, i Type XXI (che furono consegnati in 119 unità) furono testati alla profondità di 270 metri, ben oltre le capacità degli attuali sommergibili nucleari. Veloci e capaci di sfuggire ai sonar, avrebbero potuto cambiare le sorti della guerra… Se solo fossero stati costruiti in un numero congruo di unità. Ma la Germania, nel 1945, non aveva né manodopera, né carburante, né equipaggi. Un paese allo stremo, distrutto dalla follia dei suoi dittatori… A Hitler e alla sua cricca restava soltanto la Neuschwabenland e forse fu quella la destinazione dei vari U-530, U-977 e U-307, per non parlare del centinaio di mezzi scampati alla distruzione. Fu per questo, forse, che il 2 dicembre 1946 scattò la più grande esercitazione navale mai compiuta in Antartide. L'Operazione High Jump, organizzata dalla U.S. Navy americana, era in teoria una missione esplorativa e in effetti il comando fu affidato simbolicamente all'ammiraglio nonché esploratore Richard Byrd, lo stesso che avrebbe dovuto partecipare alla missione tedesca del 1938. Ma in realtà il vero capo fu l'ammiraglio Richard Cruzen che si mise alla testa di una task force composta dalla portaerei Philippine Sea, da due cacciatorpediniere (le USS Brownsen e USS Henderson), due rompighiaccio (le USCGC Burton Island e USCGC Northwind), quattro navi da supporto logistico (le USS Yankee, USS Canisted, USS Merrick e USS Capacan), una nave per comunicazioni (la USS Mount Olympus), un sommergibile (l'USS Sennet di classe Balao) e due navi per appoggio idrovolanti (le USS Currituck e USS Pine Island). In tutto, dodici idrovolanti, sei elicotteri e 4700 marines… Non c'è che dire, un bel gruppetto di boy scout! La missione avrebbe dovuto durare 18 mesi, invece ebbe termine dopo sole tre settimane, durante le quali gli aerei esplorarono un milione e trecentomila kmq di Neuschwabenland. Durante la missione un idrovolante precipitò, causando la morte di quattro uomini; anche due elicotteri andarono perduti, senza però causare vittime tra gli equipaggi. Alla fine di tutto, i dubbi e le teorie sulla Base 211 rimangono, così come l'Operazione High Jump rimane a tutt'oggi inspiegabile. Hitler si salvò a bordo dell'U-977? Si diresse in Argentina? In Giappone (due tavolette d'oro datate 21 maggio 1945 e firmate dallo stesso Füher furono rinvenute nel 1984 presso il monastero buddhista di Kyosan, nel Giappone centrale)? In Polinesia? Oppure nella famigerata Nuova Berlino? I fanatici delle teorie complottiste, gli stessi che sostengono l'ipotesi degli Haunebu, affermano che i nazisti controllano segretamente il mondo da qui. I dischi volanti e le luci che si vedono ogni tanto nei cieli sarebbero i mezzi ipertecnologici dei nazisti che vivono in Antartide… Fantasie e anche più, come abbiamo visto. Ma il dubbio dell'esistenza di quella fantomatica base segreta sotto i ghiacci della Neuschwabenland, rimane.
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beppe grillo lancia sonia alfano in sicilia
Graziani ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Ti sei addirittura tesserato?????????? Posso sapere perchè una persona di sinistra si sia iscritta in un partito che è praticamente di destra????????????? -
beppe grillo lancia sonia alfano in sicilia
Graziani ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
I tempi cambiano, Fini ha compreso che il vento politico stava cambiando velocemente e bisognava darsi una mossa lasciandosi alle spalle le logiche di partito e poi Berlusconi gli chiese personalmente di costruire insieme questo nuovo progetto politico e questo è stato un passo in avanti rispetto al predellino dove Berlusconi annunciava la nascita del PDL e le porte erano aperte. Fini aveva detto che il Popolo della Libertà sarebbe nato nelle urne, infatti se si fosse dovuta registrare una sconfitta politica voleva dire che l'elettorato di centrodestra non avrebbe gradito questa fusione, così non è stato infatti abbiamo preso qualcosa come 13.628.000 voti e questo è il permesso del popolo alla costruzione del nuovo partito che avverrà gradualmente nel corso dei prossimi mesi!!!! Ma l'Italia dei valori non doveva sciogliersi nel PD????????????? -
Io personalmente preferisco un sistema semi-presidenziale come in Francia Il sistema semipresidenziale Un esempio di forma di governo semipresidenziale è rappresentato dalla Francia in cui elementi del sistema parlamentare, come il rapporto di fiducia tra Parlamento e Governo, si coniugano con un’esaltazione dei poteri del Presidente della Repubblica. Le caratteristiche del sistema semipresidenziale possono essere sintetizzate come segue: 1)il Presidente della Repubblica è eletto con voto popolare e autonomo rispetto a quello del Parlamento; 2)il Presidente della Repubblica è dotato di poteri forti ma condivide il potere esecutivo con un Primo Ministro che sceglie e può revocare, formando un governo con due vertici; 3)il Presidente della Repubblica essendo eletto dal popolo è autonomo e non sfiduciabile dal Parlamento. Il Primo Ministro ed il Governo possono essere sfiduciati dal Parlamento e revocati dal Presidente. 4)il Presidente della Repubblica può sciogliere il Parlamento entro i limiti costituzionali. Il sistema così delineato consente di evitare da una parte la rigidità del presidenzialismo, sdoppiando gli organi dell’esecutivo (Presidente e Primo Ministro) e dall’altra le involuzioni partitocratiche dei sistemi parlamentari non sorretti da maggioranze stabili ed omogenee, individuando un Presidente eletto dal popolo e dotato di poteri forti. Tuttavia con il sistema parlamentare ha in comune il rapporto di fiducia Governo/Parlamento ma si differenzia per la presenza di un Presidente legittimato direttamente dai cittadini che ha poteri di indirizzo politico e non solo di garanzia e super partes. Il sistema elettorale prevede un’elezione a doppio turno con la scelta tra due candidati con affermazione del bipolarismo. Dura in carica sette anni ed ha poteri formali e sostanziali su Governo e Parlamento.
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beppe grillo lancia sonia alfano in sicilia
Graziani ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Gianfranco Fini è un grandissimo uomo politico, ha tutte le carte in regola per poter diventare uno statista una volta raggiunta la leadership del PDL e la carica di Presidente del Consiglio anche se come dice Dominus sarebbe più facile con un sistema presidenziale o al massimo semi-presidenziale come in Francia. Secondo me potremo vedere Fini premier già tra tre anni vista l'intenzione manifestata da Berlusconi qualche tempo fa di uscire di scena come ha fatto Blair, anche se personalmente credo sia meglio aspettare le prossime elezioni anche per il rispetto degli elettori e poi non so come possa reagire la Lega!!!