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Graziani

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  1. L’ultima vendetta: Visco mette in piazza su internet i redditi degli italiani Siamo in Italia, e solo qui un viceministro dell’Economia da poco sfrattato dagli elettori poteva, con l’involontaria collaborazione d’un direttore di giornale corsaro che guida un’agguerrita ciurma di appena 29 redattori, mettere a segno lo scoop dell’anno: svelare i guadagni di tutti i cittadini. Il quotidiano è Italia Oggi, testata che nella circostanza va presa alla lettera: così stanno le cose nel Belpaese sferzato dai colpi di coda del prodismo. Si confida nell’Italia di domani. «Caccia al 740 del vicino. L’Agenzia delle Entrate ha messo su Internet i redditi 2005 degli italiani», ha sparato ieri in prima pagina Franco Bechis, implacabile segugio del giornalismo investigativo. Chapeau! Il direttore del quotidiano del gruppo Class Editori ha scoperto che Vincenzo Visco, un attimo prima di chiudersi alle spalle la porta dell’ufficio, aveva lasciato sulla scrivania del prossimo ministro, Giulio Tremonti, questa gatta da pelare. Una furbata. Ma con tutti i crismi di legge, a cominciare dall’opportuna avvertenza che trattavasi di redditi personali, e non da impresa, ciò che ha attenuato il mio sbalordimento nel constatare che tre anni fa il presidente di una squadra di calcio di serie A della mia città, proprietario di un’industria dolciaria che fattura 40 milioni di euro, guadagnava poco più del sottoscritto. «Il direttore dell’Agenzia delle Entrate, Massimo Romano, prima di inserire sul suo sito Internet tutti i dati ha scritto al Garante della privacy, Francesco Pizzetti, per chiedere ed ottenerne l’autorizzazione», ha precisato Bechis. «Ma proprio nel passaggio delle consegne fra un governo e l’altro questa clamorosa novità inserita un po’ alla chetichella, pubblica ma non strombazzata, potrebbe avere l’effetto di avvelenare non poco i pozzi», ha soggiunto. Da sottoscrivere. Scontata la previsione finale del direttore di Italia Oggi: «Una caccia al reddito del vicino promossa ora rischia di creare un clima sociale ancora più difficile di quello già esistente». In effetti a poche ore dall’uscita in edicola del quotidiano economico il clima sociale era divenuto incandescente: postazioni Internet nei luoghi di lavoro prese d’assalto; incremento delle ordinarie maldicenze che le macchinette del caffè sono costrette ad ascoltare tutti i giorni; impossibilità di raggiungere i cliccatissimi siti www.agenziadelleentrate.it e www.agenziaentrate.gov.it per eccesso di contatti; appassionate dispute filosofiche sul perché Gabriele Muccino, regista di film di grande successo come L’ultimo bacio e Ricordati di me, nel 2005 abbia dichiarato solo 28.389 euro, un decimo di quanto percepito da un Marco Travaglio qualsiasi (282.280 euro), e Costantino Vitagliano, riconosciuto gigante del pensiero, abbia incassato 45.200 euro in più di Eugenio Scalfari, fondatore della Repubblica (463.785 contro 418.585). Inutilmente il predetto direttore dell’Agenzia delle Entrate ha precisato che la divulgazione dei redditi persegue «la finalità di interesse pubblico per realizzare un quadro di trasparenza e di circolazione dei dati». Siccome siamo appunto in Italia, già nel primo pomeriggio l’interesse pubblico aveva ceduto il passo a quello privato: sul Web qualcuno s’era lestamente sovrapposto al sito ministeriale inaccessibile e faceva ottimi affari reclamizzando collegamenti sponsorizzati per visure catastali online a 13 euro, prestiti fino a 50.000 euro, compravendite immobiliari, vacanze per famiglie, case in affitto. Alle ore 15.16, sull’Ansa, è cominciato il gioco delle parti: «“L’iniziativa dell’Agenzia delle Entrate non era mai stata sottoposta all’attenzione del Garante. Il collegio è riunito e sta prendendo in esame la vicenda”. È quanto precisano gli uffici del Garante per la privacy, a proposito della pubblicazione degli elenchi dei redditi di tutti i contribuenti italiani sul sito dell’Agenzia delle Entrate che, secondo lo stesso organismo, risponderebbe alle norme che regolano la protezione dei dati personali». La farsa prometteva bene. Il secondo atto è andato in scena alle 16.59: «Il Garante ha deciso di chiedere formalmente e con urgenza ulteriori delucidazioni all’Agenzia e l’ha invitata a sospendere nel frattempo la diffusione dei dati in Internet». Nell’interludio potevano mancare i guitti? «Follia. Questo ex governo di imbelli, presuntuosi e deficienti fornisce ai criminali le informazioni sul reddito e l’indirizzo di casa dei contribuenti. Meglio una condanna per evasione fiscale che una coltellata o un rapimento», commentava scandalizzato Beppe Grillo sul suo blog, ma non si capiva bene se il «no alla colonna infame», seguito da un sorprendente appello al futuro ministro Tremonti perché «ristabilisca le regole della convivenza civile e blocchi l’accesso a chiunque di dati sensibili privati», fosse dettato da genuina indignazione oppure da giustificata ansietà per essere stato esposto a giudizi sommari: quei 4.272.591 euro dichiarati nel 2005, pari a 8 miliardi e rotti di vecchie lire, lo fanno oggettivamente apparire 18 volte più ricco della neopresidente di Confindustria, Emma Marcegaglia (238.198 euro). Altro che sequestro di persona. Nelle piazze lo attende un corale «vaffa». Sarebbe la fine della florida industria che garantisce al tribuno della plebe un appannaggio imperiale. È vero che negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in altre civilissime nazioni i redditi di chiunque sono consultabili da molti anni, ma c’è modo e modo per arrivare alla trasparenza pure in Italia e quello prescelto dall’Agenzia delle Entrate assomiglia a una spettacolare istigazione all’odio di classe. Il governo Prodi si è dimostrato, anche nel congedo, all’altezza della sua fama. Era l’ottobre 2006 quando il premier denunciò che 128 tra finanzieri e dipendenti dell’anagrafe tributaria avevano spiato ripetutamente le sue dichiarazioni dei redditi attraverso il sistema informatico del ministero (capirai che scandalo: il modello Unico compilato dai politici è pubblico per legge). Ieri comunque è capitato altrettanto, e in Rete, a milioni d’italiani: non ha fiatato. Volete sapere chi s’incaricò delle indagini per smascherare le «talpe» che avevano osato curiosare su Prodi? Ma certo, lui, Vincenzo Visco. Il quale un mese dopo annunciò nuove «procedure garantiste»: più controlli sui controllori e un archivio per salvaguardare da intrusioni la vita dei Vip, bisognosi di «una maggiore garanzia della privacy». Di parola fino all’ultimo.
  2. Non preoccuparti, Fini sa quello che fà, Almirante la cresciuto bene, sono sicuro che il tempo sarà galantuomo con lui e con AN. Essere la terza carica dello Stato per un ex missino è un grandissimo traguardo pensando che 15 anni fà egli era segretario di un partito ghettizzato. Fini diventerà il leader futuro del PDL e qui non ci sono dubbi, Formigoni rimarrà in Lombardia ( meno male ) e comunque sia sarebbe stato un leader troppo anziano perciò la strada per Fini è "spianata". Adesso aspettiamo il congresso che probabimente si terrà in autunno o al massimo a gennaio 2009 per verificare che il PDL sia un vero partito con le sue correnti interne, con la militanza sulle strade e nelle piazze ogni giorno e che non sia un partito di plastica e personalistico come lo è attualmente forza italia. Qui va costruito un vero partito in tutti i sensi se no non sa da fà!!!!!!! Inoltre credo che la dirigenza di AN sia superiore a quella di FI e che sia anche più amata e simpatica da parte del popolo e questo mi fa essere ottimista per il futuro!!!! Forza Italia a solo Berlusconi Alleanza Nazionale invece a un intera classe dirigente!!!!!
  3. Vedi la forza di ALLEANZA NAZIONALE????? Spero che tu ti sia convinto della forza di AN e della sua identità post MSI!!!!!
  4. Giovanni Messe penso sia stato il più grande generale Italiano della seconda guerra mondiale!!
  5. Giusto, bisogna commemorare entrambe le parti perchè entrambe hanno combattuto per l'Italia!!! Tutte e due le parti hanno fatto cose buone e tutte e due le parti hanno commesso omicidi spaventosi!!!
  6. Si lo devo ammettere ora che la campagna elettorale è finita
  7. Graziani

    Il miglior carro

    La Francia avrà una componente corazzata superiore all'Italia, da quello che so il numero di Leclerc dovrebbe aggirarsi sui 406 esemplari, togline qualcuno per l'addestramento, riserva pezzi di ricambio e arrivi a 380 e poi ci sono come dici te gli AMX10RC. Qualitivamente il Leclerc è superiore all'ARIETE anche se la differenza fra i due diminuisce con i pacchetti di rinforzo sulla corazza e con il motore da 1500 hp mentre i Centauro penso che siano decisivamente superiori a loro AMX10RC
  8. Graziani

    Veicoli MRAP

    Cavolo certo che gli Americani di soldi ne anno da spendere nella difesa Molto probabilmente avranno un surplus di mezzi una volta finita la guerra ( se mai finirà ) e potrebbero venderli a basso prezzo agli alleati!!!!!
  9. Purtroppo non si scappa, è l'economia che prospera che ti permette di aumentare le risorse per i vari MInisteri, se come si auspica l'economia con il governo Berlusconi andrà bene allora sicuramente la Difesa ne trarrà molti benefici!!!! E' inutile battere i pugni se i soldi non ci sono, non andranno mai ha tagliare la Sanità, l'istruzione ecc. per la Difesa!!!!
  10. No scarso peso politico!!!!!
  11. Io non conosco bene gli arsenali atomici di USA e Russia però conosco abbastanza bene quello Britannico e Francese, il primo da quello che sò diminuirà le testate da 200 a 160 poco più, poco meno diminuendo anche il numero di SSBN da 4 a 3, quello francese invece attualmente si aggira sulle 350 testate che verranno ridotte di poco da quello che ho capito leggendo quello che Sarkozy recentemente ha detto, il numero di SSBN rimarrà invariato e verranno mantenuti quella sessantina di aerei armati di missili ASMP di nuova generazione.
  12. Giusto poi se come si dice La Russa prenderà il posto di Fini In AN avrà sicuramente più peso politico perciò penso che questa volta il centrodestra possa fare qualcosa di buono per la Difesa!!!! Sinceramente avrei preferito Alemanno alla guida di AN però mi va benissimo anche La Russa!!!!
  13. No Martino basta Ministro della Difesa, ci vorrebbe uno duro come La Russa!!! Secondo voi quale può essere il giusto Ministro della Difesa nello schieramento del centrodestra????
  14. Graziani

    CALCIO - Topic ufficiale

    No in questo caso mi dissocio dal compagno anche se interista!!!!
  15. Graziani

    CALCIO - Topic ufficiale

    ALESSANDRO CALORI Ce lo ricordiamo tutti, questo qua, vero? L'autore del piu' bel gol contro la Juve degli ultimi anni in realtà è doppiamente idolo perché, oltre ad aver scucito lo scudetto n.26 dalle maglie dei gobbi, è anche juventino
  16. Graziani

    CALCIO - Topic ufficiale

    Siamo ad un passo dallo scudetto PS: grande FERRARI!!!!
  17. Graziani

    CALCIO - Topic ufficiale

    Fortuna o no abbiamo lo scudetto in tasca
  18. Graziani

    CALCIO - Topic ufficiale

    Se devo essere sincero anche io non considero quello scudetto come nostro però ce lo hanno dato ee...... ce lo teniamo SE dovessimo vincere questo scudetto allora si che ne sarei fiero e orgoglioso visto che la juve è in serie A e il Milan non è dovuto partire da -8!!!!
  19. Graziani

    CALCIO - Topic ufficiale

    Purtroppo per voi le classifiche virtuali non contano niente e noi molto probabilmente vinceremo il nostro terzo scudetto consecutivo!!!
  20. Si il rispetto dei MORTI di entrambe le parti!!!! Eccomi sona la pecora nera!!!!
  21. Essendo un uomo di destra si spera che faccia il massimo per le forze armate ma dobbiamo ricordarci che tutto dipenderà dalla crescita economica. Probabilmente da quello che si è detto potrebbe diminuire il contingente in Libano a favore dell'Afghanistan con regole di ingaggio più incisive!!!
  22. Graziani

    25 Aprile

    Dire purtroppo non è stato messo al muro nel '45 non si dice perchè significa essere daccordo con chi senza processo ha fucilato migliaia di persone che la pensavano diversamente.
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