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Gian Vito

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  1. Gian Vito

    F-15 Atterra Con Un'ala Sola!

    Qualcuno ricorda un F14 con un'ala bloccata o un F8 decollato con le ali ripiegate? A parte tutto, forse si potrebbe effettuare qualche calcolo relativo all'episodio. Ma lo lascio a voi. Direi che, ad occhio, la configurazione dell'F15 spiega da sola, già ad una prima occhiata, il miracolo.
  2. Gian Vito

    Hughes OH-6 e McDD MD500

    Non lo faccio apposta, ma anche questa volta ho trovato dell'ottimo materiale fotografico sugli MH6 e AH6 su Aranysas (riv. ungherese). C'è un servizio completo! Adesso il problema è sempre come inviarvi le foto. L'altra volta ho usato uno di voi come "ponte".
  3. Secondo le riviste ungheresi, l’esercitazione si è svolta così: dopo un iniziale periodo di ambientamento, sono iniziati i combattimenti simulati. Prima 1 contro 1, poi 2 contro 2, 4 contro 4, fino a 6 contro 6. In quest’ultimo caso i Su 30 (mai più di 4) sono stati affiancati da 2 Typhoon. Nel combattimento oltre il raggio visivo i Typhoon hanno dominato ogni scontro, anche perché i Su30 non hanno attivato i radar, affidandosi unicamente ai sistemi IRST di rilevamento passivo. A breve raggio si sono utilizzati dei missili “ideali”di pari capacità (quindi né Asraam né R73). L’impiego dei cannoni è stato autorizzato entro i 1000 m di raggio e solo in coda al bersaglio in un cono di 60°. Nessun dato ufficiale è stato divulgato circa i risultati, dato che non sono considerate prioritarie le vittorie, quanto l’esperienza acquisita. Si citano, in proposito, i risultati delle vittorie ottenute dai Mig21 e Su30 indiani contro gli F15, rivelatisi alquanto “addomesticati”. L’anno scorso i Su30 hanno pure incontrato i Mirage 2000, e, sempre in via non ufficiale, i piloti francesi hanno dichiarato di aver vinto nella proporzione di 6 a 4. Per tornare all’esercitazione, gli inglesi hanno potuto aggiornare le “librerie” del Typhoon con i dati relativi alla traccia radar, infrarossa ed alle emissioni radar dei Su30. Nel combattimento, il Typhoon ha dimostrato superiore accelerazione e velocità di salita, traccia radar di gran lunga inferiore e la capacità di perdere assai meno energia nel corso di virate violente e di poterla riguadagnare molto più velocemente. Il Su30 ha dimostrato di poter virare più stretto e di essere tuttora un pericoloso avversario grazie al casco di puntamento e agli R73. Nulla da dire sul piano dell’autonomia di volo: i Su30 hanno effettuato rifornimenti incompleti ed anche così hanno potuto permettersi l’uso esteso dei postbruciatori. L’analisi finale ha dimostrato l’estrema pericolosità del Typhoon sulle lunghe distanze, per la bassa traccia e la maggiore portata dei missili Aim 120C5. Non ho trovato ancora nulla sui duelli Typhoon-F22. Intendiamoci: stiamo parlando dei due più potenti caccia del mondo, nulla di strano che un Typhoon possa abbattere un F22 a distanza ravvicinata. Che possa farlo facilmente…Ne dubito. Circa il combattimento a lungo raggio, mi sembra che il testo vada interpretato in modo diverso. I sensori passivi del Typhoon hanno rilevato le emissioni del radar dell’F22 (che sebbene LPI, a media distanza può essere rilevato da sensori sufficientemente moderni) , ed è intervenuto il sistema di autoprotezione, uno dei più sofisticati che si conoscano. In uno scenario reale, però, e con missili a lungo raggio, come i Meteor e gli Aim 120D, il sistema radar, le capacità stealth, le doti supercruise e di autonomia, oltre che la possibilità di friggere in volo i missili avversari, dovrebbero dare la superiorità all’F22. Le capacità di manovra in regime supersonico, invece, sono brillanti in tutti e due i velivoli. Che l’F22 in certi regimi di volo (subsonico) possa essere inferiore ai possibili avversari non deve scandalizzare. La sua missione prevede il duello ravvicinato come estrema risorsa.
  4. Ma come? Nessuna risposta? Allora ci penso io. Era un progetto interessante. La vera controparte del B58, rispetto al quale era, però, decisamente più grande, pesante e con superiore raggio d’azione. Avrebbe dovuto trasportare un missile da crociera denominato M61 (mai realizzato). Non ebbe successo perché i dirigenti sovietici preferirono continuare ad appoggiare lo sviluppo dei missili balistici intercontinentali, considerati decisamente più promettenti. Uno dei tanti progetti sfortunati. Il carico bellico alternativo, convenzionale o nucleare, avrebbe raggiunto le 20-30 tonnellate. La velocità di punta, con 1,8 mach, viste le dimensioni, sarebbe stata più che notevole. Destò impressione in occidente e le speculazioni sulle sue capacità occuparono le pagine delle riviste del tempo. Invano. Venne presto dimenticato.
  5. E' vero. Secondo una stima del dipartimento della difesa americano, il Phoenix aveva un SSKP solo del 5% contro missili sea-skimming. Fonte: Rivista Difesa.
  6. Dato che l’argomento riguarda l’evoluzione della dotazione velivoli delle portaerei americane, vi passo i seguenti dati, non sempre facilmente reperibili, utili per un confronto col passato. 1945, portaerei Essex: 44 hellcat, 36 corsair, 24 helldiver, 18 avenger. Anni ’60, Bon Homme Richard (Essex modificata): 2 squadroni F8E Crusader, 2 squadroni A4 Skyhawk, 1 squadrone A1 Skyraider, 1 distaccamento fotoricognitori RF8, 1 distacc. allarme aereo E1B Tracer, 1 distacc.ECM EA1F Skyraider, 1 squadrone SAR UH2A Seasprite. Anni ‘60, Forrestal: 1 squadrone caccia ognitempo F3 Demon/F4 phantom, 1 squadrone caccia F11 Tiger/ F8 Crusader, 1 squadrone attacco A3D Skywarrior/ A5 Vigilante, 2 squadroni attacco leggero A4 Skyhawk, 1 squadrone attacco leggero A1 skyraider, 1 sezione ricognitori RF8, distaccamenti radar E1B Tracer ed ECM Skyraider. 1965-1975: Enterprise: 2 squadroni caccia F4/F14, 4 squadroni attacco legg. A4/A7, 1 squadrone attacco A6, 1 reparto ASW, 1 reparto EA6B, 1 reparto E2, 1 rep.fotoricognitori, vari elicotteri. Anni ‘80, Forrestal: 20 F14 Tomcat, 24 A7 Corsair, 9 A6 Intruder, 10 S3 Viking, 6 EA6B Prowler, 4 E2 Hawkeye, 4 KA6, 2 C1 Trader, 8 elicotteri. Anni ‘80, Nimitz: 24 F14 Tomcat, 24 A7 Corsair, 10 A6 Intruder, 10 S3 Viking, 4 EA6B Prowler, 4 E2 Hawkeye, 4 KA6, 1 C2 e 6-8 SH3.
  7. Gian Vito

    Satelliti spia

    Il problema, in sostanza, è questo: le onde radar emesse da un satellite in orbita geostazionaria (36000 km di quota) dovrebbero, appunto, percorrere 36000 km e tornare indietro per essere elaborate. Conoscete un radar capace di simili prestazioni? Pensate al radar dell’E3 Sentry e alla sua portata utile. Se passiamo a radar in orbita medio-bassa il discorso concettualmente non cambia. Se il satellite è a 500 km di quota, le onde radar dovranno percorrere 500 km! E tornare indietro. Serve un radar potente e i pannelli solari non danno molta energia. Servirebbe un generatore nucleare a bordo con tutti i problemi che comporta (forse ricordate l’incidente di molti anni fa ad un satellite russo, caduto in Canada, se ricordo bene). Ma se, come riporta l’articolo (grazie Ghost!), l’elaborazione dei segnali avviene a terra o su velivoli con le tecniche descritte, allora il discorso comincia a cambiare. Ci vorrà del tempo ma è fattibile. Non bisogna dimenticare però che i satelliti, in questo caso, diventerebbero obiettivi prioritari. Un satellite di questo tipo non si può difendere facilmente. Percorre un’orbita conosciuta e il suo radar lo rende visibile ai sensori passivi del nemico. Ma prima che tutti i paesi possano permettersi sistemi ASAT sofisticati, passerà del tempo.
  8. Gian Vito

    Satelliti spia

    In senso lato, sono moltissimi i satelliti utilizzabili per spionaggio (anche civili). In senso stretto, invece, le prestazioni richieste sono notevoli e solo apparati “dedicati” possono svolgere al meglio il compito. I Cosmo Sky Med hanno capacità di spionaggio radar sul terreno, non AWACS. E non hanno capacità AWACS neppure gli altri. A differenza degli aerei radar E-2 o E-3, i satelliti orbitano attorno alla terra e questo implica, per ottenere una copertura continuativa, la messa in orbita di numerosissimi satelliti (pensiamo alle reti GPS e GLONASS). In linea di principio è possibile realizzare una rete AWACS satellitare (infatti è uno degli obiettivi futuri), integrando in tempo reale i dati provenienti da tutti i sensori e passando da un satellite all’altro, a seconda delle necessità. Un radar AWACS in orbita geostazionaria invece, richiederebbe troppa potenza. Non dimentichiamo che i satelliti di primo allarme, per localizzazione di missili balistici, di fatto, si comportano già come AEW. Ed i loro sensori IR-UV sono in grado di individuare anche aerei ad altissima quota e da migliaia di km di distanza…Si diceva, negli anni ’60, che fossero in grado di percepire il calore di una sigaretta da 400 km! I radar sono di molti tipi, non tutti sono adatti a seguire aerei. Un radar meteo è diverso da un radar per seguire il terreno o da un radar di puntamento antiaereo. Variano le bande di frequenza utilizzate, le modalità di scansione, ecc. ecc.
  9. Gian Vito

    Su27 Salgareda

    Penso abbiate ragione tutti e due! Il pilota avrebbe dovuto attivare i postbruciatori (già durante la salita); se non si sono attivati, avrebbe dovuto interromper e la manovra; se ha pensato di proseguire, ingannato dalla prospettiva...Ha commesso un errore. La quota, come la velocità, è vita!
  10. Si, ho semplificato. Ciò non toglie che almeno uno dei Mig avrebbe dovuto salire immediatamente. A questo punto il Mirage avrebbe dovuto scegliere se restare su (meglio) o picchiare ed attaccare il secondo. La manovra poteva pure essere improvvisa, ma perdere in due contro uno, e per di più in vantaggio di posizione...A parità di addestramento, sarebbe stato uno scontro senza storia.
  11. Se per te è fantascientifico, prova a cercare "Bomarc"! Ti chiederai se si tratti di un missile o di un aereo (avrebbe dovuto chiamarsi F-99 e mi piace ancora chiamarlo così...)
  12. Gian Vito

    Velocità dei missili

    http://www.ewarbirds.org/aim4falcon.html E' su questo sito, ma ricordo d'averlo letto anche su di un'altro (vatti a ricordare quale...!) In effetti, come ho scritto, visti i risultati ottenuti dai concorrenti Aim 9 ed Aim 7, non era poi così male.
  13. Gian Vito

    festività natalizie

    Sono in ritardo, così vi auguro un felice 2008! Auguri a tutti, speriamo che il prossimo anno vada un po' meglio...
  14. Gian Vito

    Velocità dei missili

    Ho trovato il dato! Sono stati lanciati 54 missili Aim 4D. Confermo il numero di abbattimenti: 5
  15. Il Mim-14 Nike Hercules, per età e durata di servizio, potrebbe far coppia con l’F104! L’arma ancora oggi vanta prestazioni notevoli ma l’evoluzione della guerra aerea l’ha resa poco adatta alle minacce attuali. Il missile (circa 12 metri di lunghezza e quasi 5000 kg) è un bistadio, col primo stadio costituito da 4 razzi a propellente solido. Allo spegnimento del booster, dopo 3,4 sec il missile è già a mach 2 e 1100 m di quota. Dopo la separazione del primo stadio entra in funzione il motore vero e proprio, per altri 29sec. A termine combustione la velocità arriva a 3,65 mach!(diverse fonti danno però 2700 miglia/ora). La portata del missile è fenomenale con 145 km in distanza e 32000 m in quota (operativa, fino a 45700 m quella limite!). Il missile utilizza la guida Command: un radar segue il bersaglio ed un secondo radar segue il missile intercettore. Il computer calcola la rotta di collisione migliore. Il missile non si dirige sul bersaglio ma verso il punto di impatto futuro. E’ così possibile far seguire al missile una traiettoria energetica ottimale. Nel caso del Nike, due radar, HIPAR e LOPAR, eseguono la ricerca a 360°e identificano il bersaglio. Un terzo radar, ad impulsi, il TTR (target tracking radar), inizia l’inseguimento del bersaglio. Un quarto radar, il TRR (target ranging radar), si occupa di neutralizzare i sistemi ECM nemici: è dotato di due trasmettitori e tre ricevitori, si può così variare sia il canale di trasmissione che la frequenza, selezionando automaticamente quelle non disturbate. Il quinto radar, l’MTR (missile tracking radar) segue il missile e gli invia i dati di guida e scoppio.Sono tutti radar di elevata potenza e con buone caratteristiche ECCM. Il missile è in grado di manovrare a 15g (altre fonti riportano 20g, probabilmente per gli Mim-14C) e la testata è spaventosa: 292 kg di esplosivo rivestiti con 19000 cubi d’acciaio. Difficile calcolarne il raggio di scoppio: il SAM-2 (Guideline) distrugge un bersaglio entro 60 metri e lo danneggia entro 100. Il Nike dovrebbe aumentare questi valori di almeno il 50%. Ma se il gioco si fa duro…Può impiegare la testata W31 nucleare da 2kt, 20kt o 40kt. Il missile può intercettare missili balistici a corto raggio e può colpire anche bersagli al suolo. Le sue capacità contro aerei a bassa quota sono mediocri. L’altro missile è uno Zeus-B. Uno dei più potenti sistemi antimissile (e antisatellite) mai realizzati. Con velocità di punta di Mach 12, raggio d’azione di 400 km e 280 km di quota massima, con testata termonucleare W50 da 400 kt. Ha dato vita al similare (ma ancor più grande) Spartan. Si tratta di sistemi ben diversi dai predecessori Nike Ajax ed Hercules. La missione primaria è l‘intercettazione dei veicoli di rientro dei missili balistici intercontinentali. I test hanno avuto esito positivo ma una difesa antimissile completa si è rivelata al di là delle possibilità del tempo (ed anche attuali). Tentare di fermare 1000 ICBM , con 10000 MIRV, per non parlare delle migliaia di esche da discriminare, con i radar disturbati o resi impotenti da esplosioni nucleari in quota…E’ impossibile. Un attacco contenuto, diciamo 10 missili, invece, avrebbe potuto essere fermato. L’unica installazione consentita dai trattati è divenuta operativa per un giorno solo. Ed un solo missile è rimasto operativo, in funzione antisatellite, dal 1963 al 1966.
  16. Ho visto i filmati! Dimostrano l’eccellente addestramento israeliano. Nel primo, il Mirage, seguito dai due Mig21, cabra ma non viene seguito nella manovra. Errore grave, ed ovviamente si ritrova in coda agli avversari. Nel secondo il Mig manovra bene ma, anziché tentare una manovra verticale, esegue violente brevi virate ad alto G, bruciando energia e quota. L’ultima manovra, eseguita a quota troppo bassa, meno di 3000 ft, è un tentato suicidio. Nel terzo, il pilota israeliano dimentica di attivare i cannoni mentre segue il Su7 , e, quando lo fa, è ormai così vicino che la raffica disintegra il bersaglio e l’esplosione rischia di coinvolgere anche il Mirage. Ottimo lavoro ragazzi. In effetti il Mig21 è ancora insidioso…Pensate al Mig21-93 o alle varianti rielaborate proprio da Israele o dalla Cina!
  17. Si, ho consultato anche aerei, quel fascicolo è un buon riassunto dei caccia serie 100. E’ possibile trovare qualcosa di buono anche su Rivista Aeronautica , in una serie di articoli, apparsa alcuni anni fa, a firma Sgarlato. Per Takumi: ho fatto una ricerca a proposito del combattimento tra l’F8 ed i 4 Mig17 (su Youtube). In effetti ascoltando il discorso del pilota non è chiaro se vi sia stato o no un abbattimento (alle volte l’inglese parlato è duro anche per me, forse ho perso la frase chiave…), dice che i suoi cannoni hanno sparato solo 7 colpi ognuno prima di incepparsi per la manovra ad alto G. Ho però trovato conferma di un abbattimento di un Mig17, nella data indicata (14/12/1967), ad opera di un F8 con un missile Aim9D. Quindi almeno uno dei missili è andato a segno.
  18. Gian Vito

    STAR WARS

    Paperinik, hai sintetizzato al meglio pregi e difetti di tutti gli episodi. Concordo su tutto. Sarebbe bello realizzare un settimo episodio per unire armonicamente le due serie. I difetti, ormai, sono irrimediabili...
  19. Certamente è possibile che nel 1948 ancora non fossero disponibili dati certi sul numero di V1 abbattute. Ma esagerare la potenza del proprio motore e la velocità di punta, con un errore di oltre 100 km/ora è davvero troppo. Erano passati solo tre anni, va bene che la memoria gioca brutti scherzi, però...
  20. Dunque era proprio vero: Closterman (ma errori simili si trovano anche in altri libri di assi della caccia, come "samurai" di Saburo Sakai) forse preso troppo dai ricordi di guerra, sbaglia la potenza del motore del Tempest, la velocità orizzontale e di picchiata, il numero di V1 abbattute (638) e non considera che le migliori prestazioni del Tempest contro tali armi derivano dalla velocità a bassa quota, 625km/ora. Grazie per l'aiuto Dave!
  21. Gian Vito

    Cannoni Del Mig-19

    Ogni tanto faccio un giro e leggo vecchi post. Gianni ha ragione: balisticamente non ha senso considerare il colpo completo. E i valori dei colpi occorrenti per abbattere un aereo sono solo indicativi. Nella seconda guerra mondiale si davano 20-25 colpi da 20mm per abbattere un B17 oppure 3-4 da 30mm. Bastava invece 1 solo colpo da 30mm contro un caccia. La sigla NR deriva da Nudelman-Richter ed NS da Nudelman-Suranov. Chi è in grado di leggere il russo non può confondere le lettere: la S nostra è la C russa, la R nostra è la P russa.
  22. Ne ho sentito parlare molto bene. Chi lo ha letto potrebbe confermarmi, o meno, se Clostermann parlando del Tempest lo descrive in grado di raggiungere 820 km/ora in orizzontale e 1100-1200 in picchiata! (il valore in picchiata è comprensibile, anche se errato, dati gli effetti di compressibilità, quello orizzontale è errato e basta). Lo si può leggere nella vecchia enciclopedia Mach1.
  23. Ho trovato l'aggiornamento che cercavo. Fonte ungherese, agosto 2007. I piloti ungheresi dei Gripen volano attualmente 120 ore all'anno. La media richiesta dalla Nato è di 180 ore per un pilota da caccia e 240 per uno di cacciabombardiere. Con 120 ore si assicura l'operatività ma in missioni singole o di coppia. Per missioni con oltre 4 velivoli si richiedono 150-160 ore, traguardo che gli Ungheresi contano di raggiungere a breve. Non ho invece ,ancora, dati aggiornati sulle ore volate dai cacciatori italiani, in passato anch'essi sotto la media.
  24. Prendendo proprio Aerei (I grandi aerei moderni: i caccia serie 100) risulta sì, la volontà iniziale di realizzare un caccia leggero, prendendo come base l'RF84F (progetto AP55). Ma il progetto finale, da cui sarebbe derivato l'F105 (progetto AP63), era previsto proprio come cacciabombardiere, con l'attacco come missione primaria. L'F101 invece, inizialmente, era proprio previsto come caccia di scorta, missione presto modificata data l'impossibilità di scortare i bombardieri sulle lunghe distanze richieste (ancora oggi sarebbe oltremodo difficile!)
  25. Gian Vito

    JA-37 Viggen x Spillone

    Per Pablo: hai ragione, un confronto più equo sarebbe tra un F104G ed un Draken. La manovrabilità dell'F104 non è mai stata un granchè. Ho scritto qualcosa alla voce "confronto caccia di seconda generazione". E' comunque migliorata passando dall'F104A, all'F104G e poi all'F104S. Diciamo che l'ala non è fatta per virare stretto. Un F104 può contare solo su una eccellente accelerazione ed una ottima velocità di salita. Deve effettuare attacchi fulminei ad alta velocità e sfruttare la dimensione verticale. E dopo aver lanciato...Darsela a gambe.
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