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Gian Vito

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  1. Gian Vito

    AH-56 Cheyenne

    Facciamo, dopo tanto tempo, un po' di chiarezza... http://www.loneflyer.com/?p=2171
  2. Ecco un famoso progetto per un missile a propulsione nucleare: http://www.loneflyer.com/?p=1469#more-1469
  3. Non viene neppure specificata la velocità d'ingresso in virata, che si suppone simile. Però la cosa importante è la velocità di virata non il suo raggio. Il MiG-35 può virare stretto quanto vuole, verrà sempre seguito e raggiunto. L'F-35 può invece sfruttare il vantaggio per guadagnare lentamente quota mantenendo la stessa velocità di virata del MiG-35. Naturalmente sono discorsi teorici, nella realtà il tempo delle virate prolungate "alla F-16" è ormai passato. Si privilegiano secche virate istantanee con repentini cambi di direzione oppure...
  4. Gli Stati Uniti avevano le bombe nucleari MK III con potenze tra 18 e 49 kT. Tra il 1947 e il 1949 ne sono state prodotte 120. Presumibilmente, nel 1948 disponevano già di 80 ordigni. Ed erano perfettamente in grado di colpire obbiettivi ben all'interno del territorio sovietico. Avevano dimostrato di non avere molti scrupoli nel loro impiego (Giappone). I sovietici ne erano consapevoli. La smobilitazione aveva prodotto un calo notevole degli effettivi. Per esempio i B-29 efficienti erano ridotti a 160. Ma è evidente che se il pericolo di una terza guerra mondiale si fosse materializzato, non ci avrebbero messo molto a tornare ai livelli precedenti. Sul piano terrestre erano ancora presenti in forze in Europa e in poche settimane avrebbero potuto trasferire quantità inimmaginabili di materiale dalla madrepatria. La loro industria non aveva rivali e non aveva subito alcun danno. I sovietici erano riusciti ad infrangere la resistenza tedesca, ormai allo stremo, con molta difficoltà. Attaccare il resto dell'Europa, avrebbe significato entrare in territori molto più difficili "geograficamente" e allungare moltissimo la catena logistica per alimentare l'offensiva. La superiorità aerea americana avrebbe presto fatto sentire i suoi effetti. Gli alleati avrebbero potuto limitarsi a "contenere" l'avanzata nemica e mantenere il possesso dei porti. Anche nel caso i sovietici avessero occupato il 90 % dell'Europa, avrebbero, alla fine, perso.
  5. Gian Vito

    Hellcat pilot, 1945

    Secondo me dovresti pubblicare un libro. La passione e la competenza che dimostri in questo settore meriterebbero qualcosa di più. E faresti la gioia di molti ricercatori.
  6. Prendo uno stuzzicadenti o un chiodo. Avvolgo il filo di plastica ancora caldo in molte spire. Poi taglio piccoli anelli e li incollo. Se necessario, con una pinzetta, modifico o schiaccio gli anelli.
  7. Io le faccio a mano...Lamierino delle bottiglie di spumante, plastica stirata a caldo e piegata ad anello.
  8. Penso che nessuno abbia chiesto di farlo...Ma date le masse in gioco, ritengo risulterebbe più ampio, più lento e meno spettacolare, o quasi...
  9. Qualcuno lo aveva paragonato ad un F-105, se ricordo bene...
  10. Il fotogramma apparso a canale 5 è ripreso dal lato opposto, proprio al momento dell'impatto. L'aereo aveva quasi completamente terminato l'arco. 10 metri più in alto e forse... Purtroppo in rete non si trova. Ecco un altro fotogramma:
  11. In un fotogramma apparso al telegiornale, l'aereo appare orizzontale al momento dell'impatto e coi postbruciatori accesi.
  12. Mi è giunta notizia di un Typhoon appena precipitato in mare durante una manifestazione. Morto il pilota del RSV. Ne sapete nulla ?
  13. Vero. Nel corso dei colloqui SALT gli americani hanno fatto presente che, secondo i loro calcoli, un attacco senza ritorno avrebbe permesso di colpire il territorio americano. I sovietici hanno risposto che l’aereo non aveva capacità strategiche. Per una volta non avevano mentito. Ma, per accontentare gli americani, hanno tolto la sonda per rifornimento in volo e dichiarato in via ufficiale che l’aereo non aveva per missione l’attacco strategico. Il requisito che avrebbe portato al B-1A è del 1965 e nel 1974 già volavano i prototipi. Il B-1 era nato per sostituire con urgenza i B-52, non mi risulta fosse una risposta al bombardiere sovietico. Si ! Era una minaccia seria. La coppia F-14/E-2 avrebbe dovuto fornire copertura alla massima distanza possibile, intercettando i ricognitori marittimi, gli aerei da guerra elettronica e i Tu-22M e, nel caso di lancio già eseguito, anche i missili antinave, impiegando i Phoenix (realizzati proprio per questo). Nel caso qualche aereo o missile fosse sfuggito, sarebbero subentrati i missili Standard, poi le ECM, poi le difese di punto, poi… le preghiere.
  14. Benissimo ! Rispondo sempre volentieri, tempo permettendo… I missili Kh-22 sono stati radiati ma…C’è già il successore: http://www.loneflyer.com/?p=1586#more-1586 Il Tu-22M è un bombardiere molto particolare, sicuramente di “nicchia”, come giustamente hai scritto. La sua missione primaria era l’attacco ai gruppi di portaerei. Non avrebbe infatti potuto, per ragioni di raggio d’azione, attaccare direttamente il continente americano. Avrebbe attaccato, certo, anche centri nevralgici in Europa ma con minore flessibilità rispetto ad altri velivoli. La NATO non aveva un requisito simile. Per l’attacco tattico in profondità, disponeva degli F-111 e dei Tornado. Per l’attacco strategico, dei B-52 e dei B-1. Un ulteriore bombardiere “di teatro” sarebbe stato superfluo. L’aereo è ancora un pericoloso vettore per missili da crociera ma non ha molte possibilità contro le difese attuali. La traccia radar è alta. Può effettuare solo attacchi a velocità supersonica ed alta quota su bersagli rilevati da altre piattaforme, ugualmente vulnerabili.
  15. Secondo il libro di Y. Gordon e V. Rigmant sui Tu-22 e 22M (Aerofax), l'aereo ha sempre avuto la denominazione Tu-22M per ingannare le autorità russe. Il codice Tu-26 non sarebbe neppure una denominazione "interna" della Tupolev. E' probabile perciò che sia stato attribuito erroneamente proprio dai servizi segreti occidentali. A proposito: i sistemi difensivi: http://www.loneflyer.com/?p=1759#more-1759
  16. Vi sono diverse spiegazioni. Le industrie russe hanno spesso impiegato sigle nuove per aerei migliorati, per favorirne la vendita all’estero. Il Ministero della Difesa, fino ad epoca recente, le ha costantemente rifiutate, anche quando la logica e il buon senso avrebbero giustificato un codice diverso. Ecco perché per lungo tempo abbiamo visto coesistere MiG-33 e MiG-29M, Su-35 e Su-27M. Nel caso del Tu-22M, far passare il velivolo per una semplice modifica (M) del precedente Tu-22, avrebbe reso più semplice il finanziamento del progetto. Secondo altre fonti non si può escludere un depistaggio per ingannare i servizi segreti occidentali.
  17. Anche l'accelerazione, nel modello C, è inferiore, tra 0,8 e 1,2 Mach, però una planata a 0g compensa facilmente le differenze. La velocità di virata sostenuta, invece, è maggiore: 5g contro 4,6. Si tratta, però, di dati vecchi, riguardanti i prototipi. Gli esemplari di serie sono più brillanti. http://www.loneflyer.com/?p=551#more-551 http://www.loneflyer.com/?p=601#more-601 http://www.loneflyer.com/?p=1812#more-1812
  18. http://www.globalsecurity.org/military/world/russia/pak-dp.htm
  19. Il PAK-DP (MiG-41 ufficiosamente) è un progetto avanzato, iniziato nel 2013, per sostituire i MiG-31, a partire dal 2025, con un intercettore a motori ramjet in grado di colpire i futuri SR-72 o UAV ipersonici. La velocità massima richiesta sarebbe tra Mach 4 e 4,3, altre fonti indicano una punta di Mach 6. La quota massima di volo sconfinerebbe nello…Spazio ! (probabilmente interpretabile come oltre 30000 metri, visto che lo spazio è parecchio più in alto) Se fosse vero, servirebbero motori a razzo e velocità molto superiori. Che dire ? Sembra un progetto reale. Attendiamo fiduciosi. I tempi indicati sono troppo ristretti. I fondi richiesti, senz’altro elevatissimi.…Non credo vedrà la luce così presto, se mai verrà realizzato. https://aurorasito.wordpress.com/tag/mig-41/
  20. No. Il progetto è sospeso. http://www.loneflyer.com/?p=605#more-605 Gli R-77 attuali hanno una affidabilità pessima, almeno stando a fonti indiane.
  21. Sto conducendo da molto tempo una ricerca che porterà ad un mio prossimo articolo sugli effetti delle testate nucleari. Ho già raccolto tutto il materiale, compresi i dati sugli effetti sotterranei, subacquei e nello spazio. Per non lasciarti a bocca asciutta, posso intanto darti qualche informazione. Nello spazio manca il mezzo (l'aria) che possa trasmettere meccanicamente gli effetti dello scoppio. Perciò l'onda d'urto è nulla. L'effetto materiale di distruzione è limitato al raggio della sfera di fuoco (fireball). L'onda termica è presente ma, per il motivo già visto, poco efficace anche a brevi distanze. L'effetto EMP e quello radioattivo sono invece spaventosamente elevati. La portata delle radiazioni, contenuta a pochi km all'interno dell'atmosfera, nello spazio non subisce alcun assorbimento, e si mantiene inalterata, fatta salva la naturale riduzione con la distanza, per decine e decine di km. Esistono delle stime sull'effetto delle testate termonucleari da 5 MT dei missili Spartan. Il raggio efficace delle radiazioni era stimato ufficialmente tra 6,4 km contro RV protetti, fino a 48 km nel caso migliore. Altre stime parlano ufficiosamente di 185-370 km. https://history.nasa.gov/conghand/nuclear.htm
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