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Ma allora c'è vita sulla terra! Voglio parafrasare Vorthex e rovesciare la frase: Il P51? Non è una macchina strategica, nel senso che, anche senza il Mustang, gli americani avrebbero portato a termine la loro opera di conquista, nello stesso tempo, dato che non c'erano avversari realistici. Naturalmente NON è così! Il fatto che si possa fare a meno di un aereo, ed ottenere ugualmente lo scopo, non ne nega certo le possibilità strategiche.
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Ottimo lavoro! Si tratta di dati sempre difficili da reperire; tempo addietro avevo scritto qualcosa sulla riduzione di velocità con carichi esterni, con solo pochi dati sui velivoli della seconda guerra mondiale. Riporterò tutto nel mio archivio!
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Mi sento di contestare un’affermazione fatta a proposito dell’impiego dello Zero. Il caccia giapponese è stato impiegato strategicamente fin dai primi giorni di guerra proprio per l’eccezionale autonomia, tra l’altro incrementata con l’uso di serbatoi ausiliari di cui i giapponesi avevano colto subito l’importanza. Lo Zero era onnipresente, di scorta ai bombardieri o in missioni di caccia libera in zone ritenute dagli alleati, a torto, irraggiungibili. Il Giappone non ha saputo per tempo realizzare un sostituto dello Zero ed i miglioramenti apportati non sono stati né rilevanti né tempestivi. L’A6M8 avrebbe dovuto arrivare almeno 2 anni prima. L’eccessiva fiducia nelle doti della macchina, all’inizio indiscutibili, si è tramutata in un incubo all’apparire di nuovi avversari studiati appositamente per battere il caccia nipponico e prodotti in quantità vertiginose. Bisogna prendere atto dello sforzo fatto dal Giappone per produrre, in modo artigianale, ben 11000 caccia Zero (andate a leggere i dati di produzione dell’Italia…) che però, anche ipotizzando una vittoria a Midway, non avrebbero più potuto mantenere la superiorità aerea. Adesso, per una volta, voglio fare un confronto tra caccia diverso dal solito. I canoni estetici variano nel tempo, e da persona a persona (de gustibus…). Però se lo Zero è brutto, vediamo i migliori prodotti esteri. Parliamo solo di monomotori. E non mi aspetto che i miei gusti siano condivisi…(comunque adoro tutto ciò che vola) Regno Unito: lo Spitfire è indiscutibilmente un bell’aereo (anche quello col Griffon?). Ma che dire di Hurricane, Typhoon, Tempest? Stati Uniti: il P51 è considerato un bel caccia. E secondo me lo era anche il P39. Ma i P36, P40, F2A (Buffalo), F4F ed F6F? L’F4U ha una splendida ala, ma la parte anteriore? Il P47 ha una linea aggressiva, non elegante. Francia: carino il D520, ma l’MS406 o l’MB152? Russia: lo Yak3 non è niente male, il 9 è già meno bello. LaGG3 e Yak1? Via non scherziamo! Il Mig 3? Ha il muso troppo slanciato. I La 5/7 , aggressivi, non bellissimi. Germania: molto bello l’Fw190D, un po’ tozzi gli Fw190A. Bello il Me109F, forse il più bello della serie 109. Anche l’Emil però è elegante. Rovinati dalle bugne tutti gli altri. Giappone: eh si, ci mettiamo anche loro! Bellissimo il Ki84, molto bello lo Zero 52, meno i precedenti. Bello il Ki61 (un po’ troppo lunghe quelle ali) ed il derivato Ki100, un po’tozzo l’N1K (Shiden), bruttino lo J2M (Raiden), carino il Ki43, terrificante il Ki44 (Shoki). Italia: la classe non è acqua…Re 2005, Mc 202 (appena meno bello il 205), G55 (ali un po’squadrate…). E poi? Mc200 ancora carino, Re2000/2002 carino, un po’ tozzo. Poi le note dolenti: il terribile G50 ed il Re2001 ( ma cavolo, avevi un motore in linea e hai disegnato quella roba?). Così direi che su circa 40 aerei lo Zero non sfiguri affatto! Ci sono aerei più eleganti, non molti però.
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Mi ricorda qualche velivolo di Burt Rutan. http://images.google.it/imgres?imgurl=http...BF_itIT255IT255
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Ho l'impressione che una di quelle foto rappresenti un altro cannone, il 21cm Kanone 12 su rotaia, della seconda guerra mondiale, con gittata di 115 km. http://www.waffenhq.de/panzer/21cmk12eisenbahn.html
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Oltre ai metodi trattati, altri problemi possono traviare la vita degli operatori radar. Uno di questi è l’Autoinganno. Una rete radar può essere estesa, teoricamente efficace, ma non integrata in modo adeguato. I dati provenienti dai sensori radar provocano così la mancata correlazione delle coordinate. Questo porta alla sovrastima del numero dei velivoli attaccanti ed il rischio che per ogni traccia compaiano due (o più) echi con i dati rispettivi. Ma anche una rete radar perfettamente integrata (integrated network) presenta un rischio potenziale. Se un Jammer disturba uno o più radar, gli stessi possono reagire triangolando la posizione del disturbatore. La triangolazione fornisce il principale dato mancante: la distanza. E consente l’attacco contro il bersaglio. Sfortunatamente questo sistema funziona solo contro un numero limitato di jammer (1-2). Vediamo perché, in termini semplici (l’originale non si poteva copiare, ho fatto un disegno). Come si può vedere la triangolazione di due jammer fornisce si la posizione, ma crea contemporaneamente due Ghost (fantasmi). E il guaio è che, all’aumentare del numero dei disturbatori, il numero dei Ghost aumenta in modo esponenziale. Così per due disturbatori appaiono 4 tracce, per tre disturbatori 9 tracce! E così via… Esistono tecniche per aggirare l’ostacolo, ma questo dimostra ancora una volta l’estrema complessità dell’argomento “guerra elettronica”.
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Il sostituto dell'ALE50, l'ALE55, è già quasi operativo a tutti gli effetti sugli F18E. Le prime prove sono iniziate ben 8 anni fa. A quel tempo il problema principale era proprio il danneggiamento del cavo di traino quando il caccia aveva il postbruciatore inserito. Alla fine la soluzione è stata trovata riposizionando il sistema. Le manovre acrobatiche sicuramente non sono impedite, purchè leggere. Non riesco ad immaginare come la povera esca possa resistere allo "strappo" di un Typhoon che effettua un violento rovesciamento seguito da una virata a 9G. Ad ogni modo l'uso "attivo" di un sistema del genere, richiede un volo stabile e ... Sangue freddo. Il pilota deve aver fiducia nel sistema di disturbo, perchè una brusca manovra durante il traino potrebbe degradarne la qualità ...Ed attirare proprio il missile che si voleva evitare.
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Cosa sarebbe successo se il 262 avesse fatto il caccia?
una discussione ha risposto a Gian Vito in Velivoli Storici
Non è finita. Se un elevatissimo numero di Mig15 è caduto sotto i colpi delle 12,7 degli F86, non meno numerosi sono stati i Mig tornati alla base solo danneggiati. Diverse stime parlano di un numero almeno triplo! Questo proprio a causa dell'insufficiente potere d'arresto di mitragliatrici della seconda guerra mondiale che, seppur più rapide nel tiro, non erano più all'altezza del compito. Devo invece dare ragione a Pete57 circa la gittata delle 12,7 rispetto al 20mm tedesco. Benchè le mie considerazioni siano velide in senso generale, non lo sono riguardo i proiettili delle Mg151/20. Che, a causa di una forma aerodinamica inferiore a quella del 12,7 , perdevano velocità molto più rapidamente di analoghe armi da 20mm. Il tiro, beninteso, restava buono fino a 500 metri, distanza massima di ingaggio tipico negli scontri aerei. -
Cosa sarebbe successo se il 262 avesse fatto il caccia?
una discussione ha risposto a Gian Vito in Velivoli Storici
Il Mauser Mg213 era un cannone "a revolver", progenitore dei vari Pontiac M39, ADEN, DEFA, ecc. Era caratterizzato da una spaventosa (per i tempi) cadenza di fuoco: 1200 c/m! (se ricordo bene). Pare sia stato montato su qualche Ta152H. Era in calibro 20mm, ma erano allo studio anche versioni di calibro più elevato. Ho fatto una breve ricerca: L'originale Mg213 era in calibro 20mm, venne realizzato poi un Mg213C (o MK213) da 30mm e cadenza di 1400c/m. Breve rettifica: su Wiki versione tedesca i dati dovrebbero essere più precisi: http://de.wikipedia.org/wiki/MG_213 -
Cosa sarebbe successo se il 262 avesse fatto il caccia?
una discussione ha risposto a Gian Vito in Velivoli Storici
Vi sarebbero molte cose da dire, per ora mi limito a poche. Se la gittata nel tiro aria-aria (parliamo di tiro efficace, non di pallottole vaganti!) di una mitragliatrice da 12,7mm fosse di 1500-1800 metri si potrebbe gridare al miracolo, visto che la portata utile di un M61 arriva a 1000-1500 metri. 1800 metri potrebbero andare bene per un Oerlikon KCA da 30mm! Nella migliore delle ipotesi parliamo di 600 metri. La velocità alla bocca della M3 è superiore a quella dell'MG151/20 ma il peso del proiettile da 20 mm è superiore. Anche a parità di energia alla bocca (che non c'è) il proiettile da 20mm perde meno velocità perchè è più pesante. Quindi ha una gittata efficace superiore. In aggiunta il tiro dalla coda, notoriamente, comporta un piccolo ma significativo incremento di gittata rispetto al tiro di inseguimento. Una differenza di 20 km/h è insignificante. Significa avvicinarsi al bersaglio a 6m/sec. L'unico modo è attaccare in picchiata. Concordo sulla difficoltà di collimare cannoni fissi puntati verso la parte posteriore. E concordo pure sul fatto che il Me262 non avrebbe potuto impegnarsi in combattimenti serrati con chicchessia...La sua vocazione primaria era l'intercettazione. Le ali volanti non hanno sempre dato problemi e non richiedono necessariamente un sistema FBW di controllo. La serie B35-B49 in realtà volava piuttosto bene, purtroppo venne preferita la soluzione "classica", il B36, perdendo così l'ennesima occasione di anticipare i tempi... -
Ecco invece un microcarro moderno, il Wiesel.
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Cosa sarebbe successo se il 262 avesse fatto il caccia?
una discussione ha risposto a Gian Vito in Velivoli Storici
E se questo fosse arrivato un anno prima? -
Cosa sarebbe successo se il 262 avesse fatto il caccia?
una discussione ha risposto a Gian Vito in Velivoli Storici
Per Pete57: non mi risulta che la velocità dell'Arado 234C fosse di 752 km/h. Tutte le mie fonti danno 855 km/h, velocità più che comprensibile visto che stiamo parlando di un quadrireattore. Temo che un F80 avrebbe avuto enormi difficoltà ad intercettare un velivolo del genere. Ed avrebbe dovuto affrontare i cannoni da 20mm posteriori, dalla gittata ben superiore alle 6 mitragliatrici da 12,7. Considerati i tempi (per un bombardiere) sarebbe stato una vera "forza della natura"! L'ipotesi dell'attacco in picchiata dell'F80 funziona se un pilota nemico insiste nella picchiata. Ma se invece, presa velocità, ricomincia a cabrare? (si vira sempre verso l'avversario, anche se arriva dall'alto, a meno che non lo si possa superare in picchiata per poi disimpegnarsi...Qui non mi pare il caso). -
Un po' OT: Crawler transporter Bagger 288: 13500 tonnellate!
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Vabbè, buttiamoci sulle artiglierie semoventi!
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E va bene! Mi avete provocato? Cuccatevi questo! Landkreuzer P1000. Per vedere cosa sa fare lo Stridsvagn 103 (carro S) guaradatevi questi: http://it.youtube.com/watch?v=Vsz1rSQTAfA http://it.youtube.com/watch?v=fARGfVA7Mm8&...feature=related
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Cosa sarebbe successo se il 262 avesse fatto il caccia?
una discussione ha risposto a Gian Vito in Velivoli Storici
Ed ecco una discussione interessante sul Me262: qualcuno ci ha preceduto... http://www.ww2incolor.com/forum/archive/in...php/t-4648.html -
Cosa sarebbe successo se il 262 avesse fatto il caccia?
una discussione ha risposto a Gian Vito in Velivoli Storici
Kometone! Blue sky! Guardate cosa vi ho trovato: http://www.zenoswarbirdvideos.com/Images/M...lotHandbook.pdf -
Cosa sarebbe successo se il 262 avesse fatto il caccia?
una discussione ha risposto a Gian Vito in Velivoli Storici
Per Intruder: tutto vero. Infatti ho ipotizzato una risposta di rappresaglia ad un ordigno nucleare. Ma sono d'accordo con te. Per Kometone: l'Ar234C, se prodotto in serie, sarebbe stato una forza della natura...Allora, certamente, gli americani avrebbero dovuto attendere l'F86! Il Me262 era stabilissimo in picchiata, ma pericoloso. Poteva arrivare a 965km/h ma i comandi divenivano estremamente duri, una picchiata decisa era impossibile e la ripresa poteva avvenire solo riducendo, e parecchio, i giri del motore. Ricordo cosa scriveva Galland nel suo libro: "il volo in picchiata o planato con forte inclinazione risultava impossibile a causa dell'inevitabile superamento del massimo di velocità consentito dalla tattica d'attacco di bombardamento. Non aveva alcun aerofreno e, a velocità superiori a 950 km/h, l'apparecchio non era più governabile." Non ho trovato la velocità di rollio del Me262. Penso anch'io fosse sicuramente inferiore a quella del P80. -
Cosa sarebbe successo se il 262 avesse fatto il caccia?
una discussione ha risposto a Gian Vito in Velivoli Storici
L’ipotesi che ho descritto si presta a molte critiche. Ovviamente era solo un esempio. Però analizziamo meglio la questione. Intruder dice che gli alleati in caso di attacco chimico avrebbero risposto con la guerra biologica (che non è quella senza OGM…Scusate, è scappata). Ma se hai appena impiegato una bomba atomica ed i tedeschi in risposta hanno fatto uso dei gas, semplicemente lanci un’altra atomica…I danni saranno ben superiori e prevedibili rispetto ad un attacco biologico. La migliore critica riguarda la scorta dei Me262. Forse superflua. Perché ancora alla fine della guerra, intercettare un Dinah a 630 km/h ad alta quota o uno Ju388L a 12000 metri non era impresa da poco. E poi l’Arado 234 volava a ben 740 km/h…In configurazione pulita, però! Perché, con una bomba da 500 kg la velocità scendeva a 690. E diversi Ar234 sono caduti vittima dei caccia alleati. Comunque, diversi aerei da caccia avrebbero potuto superare la velocità del bombardiere. Non solo i Meteor ma anche i molto più modesti P47M, di stanza proprio in Inghilterra, con i loro 756 km/h! Un attacco con GB (Sarin) con l’uso di 7 tonn. di aggressivo chimico, potrebbe contaminare 185 km quadrati, senza considerare i possibili venti che potrebbero estenderne il raggio di decine di km. Anche l’uso del GA (Tabun), meno efficace, consentirebbe effetti similari. Ma i tedeschi avrebbero usato le V1 e le V2! Hitler senz’altro, perché di armi e chimica non capiva un’acca. Una volta individuati i punti deboli, gli inglesi non hanno avuto grandi difficoltà ad abbattere numerosissime V1, afflitte comunque da un CEP enorme. Cito alcuni dati: di 9300 V1 lanciate, 2000 sono precipitate dopo il lancio, 1800 sono state abbattute dai caccia, 1200 dalla contraerea, 400 dai palloni frenati, 800 sono cadute ad oltre 20 km di distanza dal punto di mira, 700 sui sobborghi, solo 2400 sono arrivate nell’area metropolitana (25,8%), molte senza esplodere. Nell’attacco su Anversa su 5000 V1 solo 211 hanno raggiunto il bersaglio. In altri termini un attacco chimico non sarebbe stato risolutivo. Passiamo alla V2. Inabbattibile. Ma delicata, piena di difetti e malfunzionamenti e, conseguentemente, con un CEP medio di molti km alle maggiori gittate (poi migliorato, almeno a corto raggio). Ma il problema essenziale è che l’impatto ad altissima velocità, la temperatura generata e lo scoppio dei residui di propellente non vanno d’accordo con il Tabun, e lo rendono inefficace (le V2 non disponevano di spoletta per scoppio in aria). Oggi il problema è risolto, a quel tempo non lo era. Inoltre, non mi risulta fossero disponibili testate chimiche per queste due armi. Il Tabun invece era già contenuto in proiettili da 105 e 150mm, razzi Nebelwerfer, bombe da 250kg con paracadute e serbatoi irroratori. Tornando ai Me262 ed alle loro capacità nel dogfight. A parte il fatto, già detto, che molti P51 sono stati abbattuti proprio dai Me262, vorrei ripetere qualcosa che ho scritto una volta. Durante un esperimento di dogfight eseguito nel 1946, tra un F8F Bearcat ed un F80, il piccolo manovrabilissimo caccia a pistoni non riuscì neppure una volta ad “inquadrare”l’F80. Un Me262 ben condotto, come gli F105 in Vietnam contro i Mig17, avrebbe potuto permettersi il lusso di andarsene a piacimento e riposizionarsi per un attacco con i cannoni da 30mm. Cannoni certo di non elevata portata, di insufficiente velocità iniziale, ma devastanti (un solo colpo a segno e per il P51/P47/Spit/Tempest…Game over). La capacità di virata conta poco se l’avversario non vuole giocare con le tue regole. -
Ancora sull'Aurora!
Gian Vito ha risposto a Shangrila1984 nella discussione Prototipi ed Aerei Sperimentali
Non prenderò posizione a proposito dell’esistenza o meno del successore dell’SR71. Quando arriverà, conosceremo anche tutti i retroscena. Come è avvenuto nel caso dell’F117, la cui esistenza avrebbe potuto rimanere un mistero ancora per moltissimi anni. Non ritengo neppure così importante attribuire il nome in codice “aurora”a questo o a quel programma. Gianni e Intruder sembrano conoscere piuttosto bene gli Stati Uniti eppure le loro opinioni sulla gestione delle voci di bilancio, sulle commissioni parlamentari, sul congresso americano, ecc. ecc., divergono completamente. Perché tanti credono all’esistenza di un SR72 ? Perché fior di analisti e scrittori nostrani, ce l’hanno fatto credere. Mi diverto, ogni tanto, a rileggere qualche vecchio articolo. Nel 1990 sulla rivista Aerei del mese di marzo, Nico Sgarlato in un articolo dal titolo “un superstealth da mach 5” parlava di testimoni oculari, di progetti “black”e citava le varie proposte per un successore. Ne riporto alcune frasi chiave : “…Persone vicine all’industria e all’USAF, hanno dichiarato che un Aurora esiste, vola, ed è classificato “black”. Potrebbe raggiungere Tokio partendo da Tonopah, in poche ore”. Ed ancora: “l’Aurora-ha detto un dipendente del pentagono-è così riservato che non lo si potrà vedere in pubblico prima di 10 o 15 anni”. Bene, i 15 anni sono passati, non abbiamo visto nulla. Ma gli avvistamenti, anche elettronici, sono continuati. Ed ecco che Gianni ci riferisce che il progetto per il successore è stato appena avviato. Ora, con buona pace di Harvey e dei suoi analisti, non si può oggi negare quel che si è sostenuto ieri. L’unico dato oggettivo l’ha ricordato proprio Gianni: la riattivazione per breve tempo degli SR71. Credo dimostri che, in quel periodo, un velivolo da ricognizione ipersonico fosse in ogni caso lontano dall’operatività…Oppure che non esistesse affatto. Il discorso sull’”onere della prova” è valido in termini filosofici, ma notoriamente, l’esistenza di un progetto “nero”è sempre difficile da dimostrare. Sono passati decenni. Ci è stato detto che l’SR71 era ormai in pericolo ed il successore era già in servizio. Poi che ci eravamo tutti sbagliati, perché il compito poteva essere svolto meglio dai satelliti. Ora ci viene detto che è necessario un successore. E tutta questa storia ha tanto l’aria di un ennesimo depistaggio (alla F19 per intenderci). Bravo Legolas! “Tutti a guardare Aurora, mentre da qualche parte…” Come ha detto qualcuno: “chi vivrà, vedrà”. -
Cosa sarebbe successo se il 262 avesse fatto il caccia?
una discussione ha risposto a Gian Vito in Velivoli Storici
Giusto due righe, perchè non ho molto tempo... L'unico elemento determinante è la data di introduzione in servizio. SE il Me262 fosse arrivato alla produzione di massa e all'impiego diffuso nel 1943 (agli inizi), avrebbe paralizzato l'offensiva aerea alleata. Lo sbarco in Normandia, già in forse, sarebbe stato rinviato. Gli studi su velivoli avanzati sarebbero continuati da una parte e dall'altra (oltre al P80 sarebbe arrivato il Vampire!). In ogni caso il finale non sarebbe cambiato. Perchè la Germania non avrebbe mai potuto attaccare efficacemente gli Stati Uniti, al contrario di questi ultimi. Sarebbero cambiati i velivoli e sarebbe arrivata "la bomba". Alla quale i tedeschi avrebbero potuto contrapporre solo... Il loro avanzatissimo arsenale di aggressivi chimici: i Nervini. Tanto per animare la discussione: immaginate un attacco aereo su Londra con 10 Arado 234 armati con bombe a gas nervino e scortati da 50 Me262 ? -
Per chi volesse cimentarsi nei calcoli, vi riporto i valori di potenza e consumo specifico del motore P&W F100-PW-220 del caccia F15C (carburante interno: 6103 kg) Spinta massima con postbruciatore: 10782 kg/sp Spinta massima a secco : 6618 kg/sp Cons. specifico con postbruciatore : 2,05 Cons. specifico “military” : 0,71 Cons. specifico a secco : 0,69 Come abbiamo una volta scritto a proposito delle autovetture, avere una guida “sportiva”, peggiora in modo sensibile il consumo di carburante. Lo stesso, anzi molto peggio, avviene sui velivoli militari. Però basta regolare al minimo il motore (dare quel “filo di manetta”come dice Gianni) e tutto cambia. Tanto per fare un esempio, i vecchi ricognitori RF8 alla quota di 12000 metri a 0,9 mach, potevano ridurre il consumo a soli 817-865 kg per ora di volo! Non a caso, gli aerei militari passano quasi tutta la loro vita operativa a velocità subsonica. La “supercrociera” dell’F22 rivoluziona, da questo punto di vista, le regole del gioco…