-
Numero contenuti
1307 -
Iscritto il
-
Ultima visita
-
Giorni Vinti
174
Tutti i contenuti di Gian Vito
-
Missili AA sovietici in combattimento
Gian Vito ha risposto a lender nella discussione Armi aria-aria
Come ho scritto poco più in alto, a proposito dell'R-73 (AA-11 Archer): "Un risultato eccellente: su 12 lanci 7-8 vittorie (SSKP: 58-66%)". Anche i missili occidentali hanno dato notevoli grattacapi. Le armi attuali sono più affidabili, ma continuano a richiedere buona manutenzione ed equipaggi addestrati. Invito a leggere gli articoli sugli AIM-4 ed AIM-7 per un confronto. -
Vympel R-33 (AA-9 Amos) - discussione ufficiale
Gian Vito ha risposto a admin nella discussione Armi aria-aria
Non mi risulta sia stato lanciato alcun R-33 contro l'aereo di Mathias Rust. http://it.wikipedia.org/wiki/Mathias_Rust E neppure contro gli SR-71. I Blackbird non avevano bisogno di sconfinare per effettuare le previste missioni di ricognizione. Perchè attaccarli ? -
Sukhoi Su-57 - discussione ufficiale
Gian Vito ha risposto a AlfaAndOmega86 nella discussione Caccia
Sono un po’ OT, chiedo venia ai moderatori (magari potremmo aprire un argomento sulla lettura dei vari grafici. Ce ne sono molti!). I diagrammi E-M mostrano la relazione esistente tra velocità, numero di G, raggio e velocità di virata. L’interpretazione non è delle più semplici, lo riconosco. Così ti ho trovato un altro diagramma più chiaro (quello dell’addestratore T-2, leggi anche le pagine precedenti e successive!): http://www.tpub.com/content/aviation2/P-821/P-8210203.htm E adesso osserva nuovamente i diagrammi pubblicati da me e Berty e vedrai che tutto sarà più chiaro. Poi, se proprio non ti trovi, mandami pure un messaggio privato. -
Sukhoi Su-57 - discussione ufficiale
Gian Vito ha risposto a AlfaAndOmega86 nella discussione Caccia
Eccone uno dell'AV8B Harrier II del 1986 (declassificato): Benché segreti, ogni tanto si trovano...(ma io sono l'1% !) -
Sukhoi Su-57 - discussione ufficiale
Gian Vito ha risposto a AlfaAndOmega86 nella discussione Caccia
Attualmente l’F-22 può trasportare 8 missili aria-aria. L’F-35 solo 4. Vi sono piani per integrare altri 2 missili nelle stive. Parliamo di armi “compatte”appositamente studiate per essere alloggiate nelle piccole stive dei due caccia. Tanto da rendere problematico il trasporto di missili poco più ingombranti, come i Meteor. Al contrario si stima che le stive del Firefox possano contenere da 8 a 12 missili di dimensioni più generose. Naturalmente i caccia americani possono montare altri missili esternamente…Perdendo, in parte, le doti stealth. -
Sukhoi Su-57 - discussione ufficiale
Gian Vito ha risposto a AlfaAndOmega86 nella discussione Caccia
Effettivamente, per mille ragioni, i missili russi non hanno finora dimostrato percentuali di successo superiori a quelle americane nel Vietnam, con l'eccezione dell'R-73. Io stesso ho più volte fornito i dati, certamente non entusiasmanti. Ma sono passati gli anni ed anche i prodotti russi sono migliorati. Certo, il dubbio rimane... -
Kawasaki c2
Gian Vito ha risposto a FrancoMZ nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Interessante. Sembra un C-17 bireattore. Nel filmato decolla in soli 20 secondi in uno spazio davvero contenuto, forse 600 metri. -
Sukhoi Su-57 - discussione ufficiale
Gian Vito ha risposto a AlfaAndOmega86 nella discussione Caccia
Si, ed è una paura condivisibile. Perchè una cosa è colpire con un AIM-120 un Galeb subsonico a pochi km di distanza e privo di ECM, un'altra è colpire un Su-35 a 50 km che manovra a 9G. In uno scontro dinamico tra moderni caccia ci si può aspettare che almeno il 50% dei missili non colpisca il bersaglio. Ecco perché la dotazione di un F-22 può essere considerata “sufficiente” per garantire una certa “persistenza”. Quella attuale di un F-35 non lo è. I russi, inoltre, hanno sempre privilegiato il lancio di almeno due armi, con differenti sistemi di guida, contro lo stesso obbiettivo. Alla luce dei progressi nel settore ECM, anche questa scelta è condivisibile. -
La probabilità che il cannone di un caccia moderno si inceppi (oggi le mitragliatrici sono praticamente scomparse) è piuttosto bassa. E in condizioni “normali” un cannone come l’ADEN da 30mm può sparare anche 15000 colpi (chiaramente non di continuo) prima di manifestare un difetto. La cosa cambia nel caso di manovre violente. Aprire il fuoco nel corso di una manovra a soli 2-3G significava, fino ad epoca recente, inceppare uno o più cannoni, fenomeno diffuso su diverse armi. Si possono citare i Colt Mk-12 o i Pontiac M-39. Anche l’M-61 Vulcan, in Vietnam, era soggetto a malfunzionamenti nel 15% dei casi. Tentare di colpire un bersaglio nel corso di una manovra a 7G, vuol dire sottoporre i meccanismi dell’arma a sollecitazioni che vanno previste in sede progettuale. Un proiettile di 20mm e 100 grammi, 260 grammi completo di bossolo, sottoposto a 7G avrà un peso “apparente” di quasi 2 kg. Un peso simile, applicato 100 volte al secondo, può sottoporre gli organi in movimento a stress insostenibili. Il problema è stato risolto nelle armi di progettazione successiva. Un caso per tutti: il cannone KCA dello Jaktviggen è stato provato con successo a 7,6G. Naturalmente vanno previsti anche gli sbalzi termici e di pressione. In termini generali, le armi ad azionamento elettrico sono più sicure rispetto a quelle che recuperano i gas dell’esplosione delle cartucce. Se un colpo non parte, il ciclo continua.
-
Sukhoi Su-57 - discussione ufficiale
Gian Vito ha risposto a AlfaAndOmega86 nella discussione Caccia
E finalmente lo abbiamo visto. Un ringraziamento doveroso ad Alfa e Tanino. Dopo 35 pagine di accese discussioni basate unicamente su disegni ritenuti parto della fantasia eppure, in alcuni casi, rivelatisi abbastanza precisi…Dopo interminabili battibecchi volti a denigrare le capacità progettative russe…Dopo il continuo prendersi gioco dei ritardi accumulati dal programma PAK-FA (normali in moltissimi altri casi occidentali)…Abbiamo visto il risultato. Qualcuno ha già detto: “tutto qui?” Ma cosa ci aspettavamo di vedere ? Il Millennium Falcon? Il Firefox (speriamo che il nome sia mantenuto) è molto elegante. Speravo, in verità, che i russi avrebbero “osato” di più, copiando il bellissimo F-23. Invece solo la parte anteriore ne richiama le linee. Nulla a che spartire con l’F-35 che, francamente, trovo un po’ tozzo. Se le premesse saranno mantenute, il nuovo caccia forse non potrà rivaleggiare con l’F-22, pensato per battere proprio il successore del Su-27, ma certamente diventerà una fonte di preoccupazioni per i vari F-35, F-18E, Typhoon, Rafale e Gripen. Si, anche per l’F-35. Perché dando per scontato che la RCS del Firefox sarà pari almeno a quella di un F-18E unita a caratteristiche di volo ben superiori a quelle del Lightning, come supercruise, accelerazione superiore, tangenza maggiore, superiori capacità nel dogfight (vogliamo scommettere?), più missili ed elettronica attiva e passiva almeno pari a quella di molti concorrenti, il monomotore si troverà svantaggiato in molti settori vitali. La cellula è di grandi dimensioni, con stive molto capaci, molto combustibile e un insieme di sensori attivi/passivi a giro d’orizzonte particolarmente potenti, in grado di rilevare bersagli, anche a bassa RCS, prima di molti potenziali avversari. Non tralasciamo il settore IRST e quello ECM. I sistemi russi non sono da sottovalutare. Concordo con la valutazione data da Rick86. La forma non deve ingannare. Il Typhoon sembra l’opposto di un aereo a bassa RCS eppure il requisito di bassa traccia radar era definito “severo”. Solo un esame ravvicinato delle superfici (non del prototipo, ma dell’aereo definitivo) potrà fornire una valutazione più precisa delle capacità stealth, per rilevare eventuali discontinuità. Il discorso “rivetti”visibili è tipico dei prototipi. La traccia radar, vero terreno di scontro visto che nessuno metterà in dubbio le elevate caratteristiche generali, è un dato difficilmente valutabile e ci vorranno anni prima di conoscerne i valori stimati, frutto di intelligence. Al momento, la parte posteriore non sembra in grado di garantire una bassa risposta radar, ma può essere frutto di una scelta precisa. E, se è per questo, neppure l’F-35 garantisce lateralmente e posteriormente valori di bassissima osservabilità. I russi non possono certo aver colmato di colpo il divario nel settore stealth, ma non sono neppure gli ultimi arrivati: materiali e vernici RAM non sono una nostra esclusiva. Ma non fasciamoci neppure la testa prima del tempo. Senz’altro usciranno presto articoli sul gap tecnologico europeo nel settore caccia, su una percepita inadeguatezza dell’F-35 e del Typhoon. Si chiederanno subito ulteriori fondi per futuri progetti, nuovi missili e sensori. Ma un aereo come il Firefox è solo un elemento all’interno di un sistema complesso di difesa aerea. In mancanza del quale, per esempio su territorio avversario, potrebbe divenire una facile preda. La vera scommessa è l’integrazione completa con tutti i sensori presenti nel teatro operativo. Riusciranno i russi nell’intento? Aspettiamo i prossimi sviluppi…(e i nuovi aeromodelli). -
http://area51specialprojects.com/ clicca su “area 51” e poi su “mig” oppure cerca: "Red Eagles : America’s secret MiGs" e poi clicca “books.google.it” (il terzo della lista). Puoi leggere molte pagine del libro. Buona lettura…
-
http://www.aereimilitari.org/forum/index.php?showtopic=5852
-
Benvenuto a bordo !
-
I piloti dei bombardieri giapponesi, all’inizio della guerra, godevano di un addestramento eccellente. La loro disciplina di volo, anche nel più fitto sbarramento contraereo, lasciava di stucco i serventi della contraerea nemica. Ma i risultati ottenuti nel bombardamento orizzontale contro navi in movimento non sono stati differenti da quelli di tutte le altre nazioni (ben diverso il caso degli attacchi in picchiata !). Perché colpire un bersaglio mobile da media quota era praticamente impossibile. Nel caso dell’attacco alle due navi inglesi, oltre alla bomba in pieno, un’altra decina ha mancato di poco il bersaglio. E tutte le altre sono cadute a meno di 100 metri di distanza. Ma, di fatto, le navi sono state affondate dai siluri. E l’attacco a quota minore, teoricamente più preciso, non avrebbe permesso alle bombe di ottenere sufficiente capacità perforante. Sembra che nessuna unità americana sia mai stata colpita da un attacco orizzontale in quota. Non che agli americani sia andata tanto meglio: durante la battaglia delle Midway, tanto per citare un esempio, 9 B-17 sganciarono da media quota 36 bombe da 600 libbre contro un lento convoglio di navi da carico, scambiate per navi da guerra. Nessun colpo a segno.
-
Trasporto carri armati
Gian Vito ha risposto a tornado79 nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Non sono riuscito a ricordare dove l'avevo letto la prima volta. Probabilmente su un numero di "Rivista Militare". Su "Armi e armamenti dell'Unione Sovietica" si parla di retrorazzi frenanti attivati a pochi piedi dal suolo. In riferimento agli ASU-57, però. Sono solito non escludere nulla a priori, ma 40 tonnellate...Il metodo, come già detto, non garantisce poi l'incolumità del mezzo, non tanto per la struttura o le sospensioni, quanto per il delicato sistema di condotta del tiro che, nel caso dello Sheridan, risultava spesso danneggiato. Comunque, ho trovato un filmato interessante (verso la fine, i retrorazzi in funzione): -
La traccia frontale del Typhoon è inferiore ad 1mq. Valori di 1,5-2 mq rappresentano la RCS di velivoli "tradizionali" come l'F-16 e l'F-18 dopo l'applicazione di vernici e materiali RAM. E c'è un abisso tra un F-18C ed un F-18E concepito fin dall'inizio per la riduzione consistente della traccia radar. Aerei come il Typhoon, il Rafale, il Gripen e l'F18E sono tutti definiti "semi-stealth". La loro traccia è variamente stimata tra 0,1 e 0,5 mq. Valori ben lontani da quelli ottenuti sui veri "stealth", ma decisamente buoni rispetto ai velivoli classici.
-
Un bel sito sull'argomento: http://www.twinbeech.com/CFCsystem.htm
-
It’s very hard to find something useful about the Breda-Pensuti, on the net. I was searching for it (half an hour), without success. But I found some links: http://www.rcgroups.com/forums/showthread.php?t=595902 http://www.theaerodrome.com/forum/aircraft...enge-373-a.html http://www.fondazioneisec.it/breda/breda_1920.htm Bye bye.
-
Si dice che un'immagine valga più di mille parole. Figuriamoci un film... Il CH-53 in azione. E non è un elicotterino...
-
Clicca qui e la trovi : http://www.defence.pk/forums/military-avia...0-family-6.html
-
Infatti le cose non stanno affatto così. La disponibilità operativa iniziale dell'F-22 era del 60%. Questo numero non stava ad indicare la percentuale di velivoli in grado di volare (molto più alta) ma solo quella delle macchine "pronte al combattimento". Questa percentuale, alla fine del 2009, era arrivata al 69%. (Fonte: Aranysas, 12/2009) Che, solo ora ho notato, è quanto riportato anche nel link di Vorthex...
-
AIM-7 Sparrow - discussione ufficiale
Gian Vito ha risposto a mats88 nella discussione Armi aria-aria
18% è la percentuale di missili AIM-9D che ha centrato il bersaglio in Vietnam (su 99 lanci, 18 kill). Altri tipi di missile hanno ottenuto differenti percentuali. Per esempio, nel corso di 71 lanci di AIM-9E i successi sono stati solo 6 (8,5%). Complessivamente sono stati lanciati oltre 1100 missili AIM-4/7/9. Le vittorie ottenute sono state circa 140. E’difficile calcolare quanti missili R3S (Atoll) siano stati lanciati dai Mig-21 vietnamiti (non russi !). I velivoli americani abbattuti con missili sono stati una settantina. La percentuale di successo è stata stimata, a seconda delle fonti, tra il 5% ed il 13%. Il che corrisponde ad un numero di lanci variabile, grosso modo, da un minimo di 500 ad un massimo di 1500. Tenendo conto del fatto che anche i piloti vietnamiti lanciavano in salva i missili e che le vittorie dichiarate (circa il doppio !) non hanno trovato conferma, si può prudentemente ipotizzare il lancio di almeno 1000 missili. -
AIM-7 Sparrow - discussione ufficiale
Gian Vito ha risposto a mats88 nella discussione Armi aria-aria
E' una differenza riscontrabile anche nel caso degli AIM-9D: nelle mani degli addestratissimi piloti d'Israele il missile ottenne il 33% di colpi a segno (in Vietnam solo il 18%) con punte del 100% ! In almeno un caso, un solo F4E mise a segno tutti e quattro i suoi AIM-9 ! -
AIM-7 Sparrow - discussione ufficiale
Gian Vito ha risposto a mats88 nella discussione Armi aria-aria
La capacità antiradiazioni è ormai implementata nei missili ad autoguida attiva radar ed in molti a guida semiattiva. Inserirla in un missile all’infrarosso è un po’complicato, come dimostrato proprio dal RAM, però è fattibile. Il fatto è che entrambi i sistemi sono passivi, così il vantaggio è limitato. Tanto più che in un attacco in coda non vi sarebbe alcun radar da seguire controcorrente. Ma l’idea non è da scartare a priori. Visto il sempre più esteso impiego di contromisure sofisticate, l’unica strada per realizzare missili a “prova di errore”potrebbe rivelarsi l’inserimento, in varie combinazioni, di sensori multipli attivi/passivi operanti su tutte le bande di frequenza utili.