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Gian Vito ha vinto l'ultima volta il giorno 18 Dicembre 2023
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Venezia
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Lettura, aeromodellismo, volo, sistemi d'arma e guerra elettronica.
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Obiettivi di Gian Vito
Generale di divisione aerea (9/11)
586
Reputazione Forum
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Finalmente... https://www.scalemates.com/kits/italeri-1460-amx-single-seat--1398516
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Philco-Ford/Raytheon AIM-9 Sidewinder
Gian Vito ha risposto a Gian Vito nella discussione Armi aria-aria
Per prima cosa è necessario attivare lo scoppio al momento opportuno. Ogni missile dispone di una spoletta a contatto ma un impatto diretto non è molto frequente. Per questo è quasi sempre presente almeno una spoletta di prossimità. Questa può essere attiva o passiva, e opera su una banda di frequenza elettromagnetica (radio, microonde, infrarosso, visibile, ultravioletto). La spoletta rileva la presenza del bersaglio all'interno di specifici settori di emissione e ricezione. Il missile può disporre di un sistema di ritardo o di anticipo per provocare lo scoppio nel punto più vulnerabile dell'obbiettivo. La testata può essere di molti modelli diversi ma è in genere a scoppio-frammentazione, a barre multiple o a barra continua (continuous rod). Il primo tipo colpisce con l'onda d'urto e con le schegge, ma già a breve distanza i frammenti (cubici, sferici ecc.) si distribuiscono su un volume elevato, causando pochi danni. La testata a barre multiple proietta cilindri o parallelepipedi verso l'esterno. E' più efficace perchè le barre possono troncare parti del velivolo, sempre però a breve distanza. La "continuous rod" unisce le estremità di una barra a quelle di altre due barre, e così via per le successive. Forma una specie di barra continua a zig-zag. L'esplosione proietta le barre all'esterno ma queste, essendo unite, si aprono formando un anello sempre più grande che "taglia" strutture intere dell'aereo. Raggiunta la massima estensione il cerchio si rompe, ma le barre mantengono ancora un po' la loro pericolosità. Siccome non è facile da spiegare, ecco un disegno: Lo scoppio può essere sferico ma in genere viene diretto nel settore battuto dalla spoletta o in avanti. Tutto questo a grandi linee... -
Ecco il link a un utile calcolatore: https://www.infodata.ilsole24ore.com/2016/05/17/calcola-potere-dacquisto-lire-ed-euro-dal-1860-2015/?refresh_ce=1 E' facile verificare che un Tornado del costo di 50 miliardi di lire, oggi costerebbe più di un F-35.
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1) Puoi realizzare una mascherina di cartoncino leggero 10cm x10cm e, dopo esserti armato di pazienza, ritagli le serpentine come nel disegno. Inizi una parte per volta, per esempio un'ala. Ti compri una bomboletta spray del colore adatto. Fissi la mascherina a pochi mm dalla superficie o la tieni con la mano e spruzzi. Cosi otterrai delle serpentine sfumate. 2) Prendi dei cotton-fioc o degli stuzzicadenti. E ci metti sulla cima un frammento di spugna. Sporchi la spugna con un po' di vernice, fai delle prove su un pezzo di carta, la spugna deve essere appena appena sporca ! E poi, con infinita pazienza, picchietti la superficie seguendo lo schema. 3) Te ne freghi delle sfumature e vai a pennello sottile seguendo lo schema. 4) Aerografo. Questo è un caccia Shiden in 1/72 che ho fatto anni fa, molto ingrandito. Ho usato una spugnetta per sfumare il colore.
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Questa è la frase che ha originato l'affermazione: According to a calculation by a senior EADS radar expert, the Captor-E, which will use 1,426 T/R modules and is scheduled to be integrated onto the Eurofighter Typhoon in 2015, is capable of recognizing the F-35 at around 59 kilometers away. He acknowledged that the chance is high for the F-35 to detect and fire missiles first against fourth-generation jets, such as the Eurofighter or Boeing’s F-15, but claimed that the latter are capable of dodging missiles and successfully counterattacking at such a long range. His calculation shows that the F-35’s APG-81, which allegedly has 1,400 T/R modules, will be able to recognize the Eurofighter or semi-stealth fighter at 120 kilometers or farther based on the assumption both radars have the same capability. Oltre a contenere degli errori, si riferiva all'F-35, la cui RCS era stimata 10 volte superiore a quella dell'F-22. Oggi sappiamo invece che è persino inferiore: "The F-35 doesn't have the altitude, doesn't have the speed, but it can beat the F-22 in stealth".
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Studio comparativo tra i caccia americani
Gian Vito ha risposto a Signs_of_Life nella discussione Aerotecnica
E' vero. L'F-106 è stato rimpianto a lungo. La presenza della stiva consentiva un buon carico bellico senza alterarne le prestazioni, già molto elevate. La manovrabilità era la migliore dei caccia serie 100. Non sarebbe stato difficile armarlo con missili AIM-9L né dotarlo di un moderno RWR e di contromisure. Il radar era già stato ammodernato coi migliori dispositivi ECCM e la presenza di un sistema IRST, solo di recente rivalutato, l'avrebbe reso pericoloso anche in ambiente elettronicamente saturo. L'F-104 è stato vittima della filosofia americana, che vede la superiorità sul territorio avversario condizione ineliminabile nell'impiego degli aerei da caccia, filosofia già ben sviluppata ai tempi del P-51. In Europa ha quasi sempre prevalso, al contrario, la visione del caccia per la difesa di punto, ecco che l'F-104 faceva al caso, come i Mirage o il Lightning. -
Studio comparativo tra i caccia americani
Gian Vito ha risposto a Signs_of_Life nella discussione Aerotecnica
Si, è vero. E il motivo è proprio quello. Ma significa pure che il pilota di F-15 raggiunge prima il bersaglio, con un carico di missili maggiore e, se vuole, può ridurre la velocità aumentando notevolmente il raggio d'azione. Ipotizzando un confronto a pari velocità, diciamo 1,3 Mach, ne uscirebbe molto bene. Possono suscitare sorpresa le prestazioni dell'F-106, per i missili nella stiva, e quelle dell'F-104, migliori di quanto spesso ritenuto. -
Studio comparativo tra i caccia americani
Gian Vito ha risposto a Signs_of_Life nella discussione Aerotecnica
Molto utile, l'ho messo subito in archivio ! -
L’F-35 non ha capacità di stand-off jamming, a differenza dell’EF-18 Growler, ed è meglio che sia così. Sarebbe infatti controproducente per un velivolo stealth montare potenti dispositivi esterni, data la resistenza aerodinamica e l’aumento di traccia radar. Il radar AESA di bordo ha ottime capacità di disturbo ma in una ristretta gamma di frequenze. Il lancio di missili Spear EW ottiene un effetto simile, anche se differente concettualmente (stand-in). Il disturbo emesso dai missili non mette in pericolo l’aereo, è meno potente ma più vicino ai radar da disturbare e può creare corridoi liberi nella rete difensiva avversaria: http://www.loneflyer.com/2019/02/09/tecniche-di-attacco-elettronico/#more-4278
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Il CEP dei Minuteman III attuali è di 110-120 metri, dopo i recenti aggiornamenti.
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Ancora un disegno, questa volta non è preso da nessuna enciclopedia (così evitiamo i problemi di affidabilità) ma dal libro di A. Price "Guerra aerea sopra il Reich". Riporta praticamente il medesimo metodo di attacco. E' in ungherese, così ve lo traduco, in breve: Punto iniziale 1830 metri sopra e 4800 metri dietro ai bombardieri. Picchiata a 885 km/h, permette di raggiungere una velocità tale da superare l'anello dei caccia. G-pull up, a 457 metri sotto e 1600 metri dietro i bombardieri, per perdere l'eccesso di velocità. A 914 metri dietro al bersaglio, in volo livellato per aprire il fuoco. Dimenticavo il titolo: attacco "montagne russe".
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Vi allego un documento interessante, in vista di un prossimo articolo che intendo scrivere sull'argomento: http://www.wwiiaircraftperformance.org/japan/ENG-47-1673-A.pdf Le capacità in rollio dello Zero vengono spesso fraintese, a causa di un test che ha condotto a conclusioni erronee.
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Perchè lo Zero era un caccia navale. E giustamente hai rilevato quanto poco affidabili siano le rivendicazioni anche dei piloti americani (aggiungerei anche quelle dei piloti dei Wildcat, esagerate all'inverosimile). L'Oscar era un caccia temuto, basta parlarne con qualche veterano americano del tempo... Certo, l'armamento era del tutto insufficiente. Peraltro c'è pure chi ha criticato quello dello Zero, perchè le due 7,7 erano ridicole e i cannoni da 20mm non ottimali, dimenticando che questo era il medesimo armamento dei Me-109 ! Le critiche a proposito dei caccia giapponesi si sprecano, mancano sempre analisi obbiettive. Lo stesso problema ha toccato, comunque, anche il P-40, considerato spesso un caccia mediocre, dimostratosi, in realtà, molto, molto buono.
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Tutto pienamente condivisibile... col senno di poi. E, direi, piuttosto ovvio. Ma allo scoppio del secondo conflitto mondiale, non vi erano né i P-51 né gli F-4U o gli F-6F. Le tattiche del duello aereo erano per gran parte superate. Da entrambe le parti. La presenza dei radar non era per nulla significativa. E se, per caso, gli Zero fossero apparsi già in quota ? Gli A6M, mai presenti in quantità, hanno dominato il Pacifico per mesi, forti della loro ben superiore autonomia, di discrete prestazioni complessive e di piloti addestratissimi. I piloti delle Tigri Volanti, intelligentemente, hanno presto compreso pregi e difetti degli aerei giapponesi. Alle alte velocità le prestazioni dello Zero crollavano. Vero. Sfortunatamente c'è una certa tendenza a perdere velocità e quota nel corso di un combattimento. Le prestazioni dello Zero sono state accuratamente controllate prima di poterne dedurre i limiti. E se lo Zero soffriva di scarsa velocità di rollio, l'Hayabusa ne aveva in abbondanza, l'errore poteva costare caro ad un pilota che lo avesse confuso con uno Zero. Lo Spitfire è passato alla storia per la sua manovrabilità unita a un ottimo raggio di virata e questa fama si è formata nel corso della Battaglia d'Inghilterra, con tattiche poco adeguate e combattimento "tradizionale". Più numerosi gli Hurricane, simili come prestazioni agli Zero. Le tattiche basate sullo sfruttamento della dimensione verticale sono proprie di un periodo successivo, anche se non erano sconosciute ai Me-109E... Potremmo dedurne facilmente che l'Emil era superiore allo Spitfire. O no ? Gli inglesi non hanno certo vinto perchè avevano i radar. In realtà ogni pilota, se può, cerca di sfruttare a proprio vantaggio i difetti del velivolo avversario. Lo Zero non ha subito quel processo di aggiornamento che ha toccato i Me-109 o gli Spitfire. Per questo motivo è semplicistico paragonarlo a velivoli o a momenti storici successivi. E' stato un grande aereo alla nascita ma è stato presto superato tecnologicamente. Come ho già scritto da qualche parte: e se i tedeschi avessero avuto gli Zero al posto dei Me-109 ? Se avessero potuto orbitare per ore in quota sopra le basi inglesi ?