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Tutti i contenuti di VittorioVeneto
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I 4 gatti che hanno ancora il coraggio e la pazienza di ascoltare Benedetto XVI
VittorioVeneto ha risposto a dindon nella discussione Discussioni a tema
Giustissimo , il Papa è un cittadino come un altro , un cittadino di uno stato straniero di cui può esserne a tutti gli effetti considerato capo del governo , quindi sarebbe giusto usare un poco di diplomazia nei suoi confronti . O ci si scalda solamente quando la stampa estera attacca il nostro premier ? -
Gorbaciov , l'uomo della apertura all'occidente e uno dei fautori della caduta del regime sovietico , della perestroyka e di glasnost , nonchè premio nobel per la pace ,il peggior politico sovietico/russo di sempre ?! Perchè dici questo ?
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Iscandar , quando citi film leggendari assicurati di farlo bene ...
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Operazione Giotto deriva da G-8 ? Ma che fantasia ! Comunque belle immagini ...
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Politica - Topic Ufficiale
VittorioVeneto ha risposto a Graziani nella discussione Discussioni a tema
Trovo assolutamente ridicolo accusare l'Italia di non aver saputo organizzare il G8 , la stragrande maggioranza dei governi di questa terra ne sarebbe capace , queste accuse sono più che assurde , sono infantili E lo "scoop" della stretta di mano negata , cosa vorrebbe dimostare ? Credete sul serio che il presidente USA abbia fatto questo dispettuccio a Berlusconi !? Ma per favore ! -
Non mi andava di aprire un topic apposta: Foto e frequentazioni su Facebook"bruciato" il capo dei servizi britannici http://www.repubblica.it/2009/07/sezioni/e.../mi-6/mi-6.html
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Eurofighter Typhoon - discussione ufficiale
VittorioVeneto ha risposto a Sam nella discussione Caccia
Bravo IamMarco , un documento veramente interessante ! Un'illustrazione in particolare ha attirato la mia attenzione: Chissà cosa vorranno dire ? -
Paris - Champs Élysées - 14 luglio 2009
VittorioVeneto ha risposto a picpus nella discussione Esercito
Ci sarà persino un E3 ! -
L’IMPIEGO CONTRO IL TERRORISMO Negli Anni 70, l'Italia era alle prese con violenti fenomeni terroristici. Quello interno, da parte di formazioni di estrema sinistra, dava crescenti problemi e, in più, quello internazionale (in particolare quello di natura araba) portava a termine azioni sempre più pericolose. Le forze di polizia all'epoca non disponevano di unità specifiche in grado di fronteggiare attacchi terroristici, come dirottamenti, sequestri e via proseguendo. Del resto perfino la Germania era apparsa impreparata davanti ad azioni terroristiche come l'attacco al villaggio olimpico di Monaco nel 1972. Nel 1977, per iniziativa dell'allora ministro dell'interno Francesco Cossiga, fu deciso di approntare unità adatte a questo scopo. Fra le forze disponibili all'epoca, il Gruppo Operativo Incursori era quello che aveva la miglior preparazione all'impiego delle armi e, comunque, ad azioni brevi ma molto intense, il tutto con tempi di reazione estremamente contenuti anche per allarmi improvvisi, per cui venne deciso di allestire - con la massima urgenza, dei team antiterroristici, con il contributo anche di fondi del Ministero dell'Interno, dato che si trattava di una necessità che esulava i compiti tradizionali. Furono acquisite nuove armi (come le pistole mitragliatrici Heckler und Koch MP-5) e appositi equipaggiamenti. Per migliorare la preparazione specifica, ci si rivolse all'esperienza dello Special Air Service britannico, già da anni utilizzato in questo difficile compito. Si trattava di acqusire nuove tecniche operative, sicuramente meno impegnative dal punto di vista fisico (rispetto all'attacco in mare) ma sempre impegnative. Fu migliorata la capacità d'irruzione in locali, su velivoli di linea (eventualmente in mano a dirottatori) e ovviamente non venne trascurato l'antiterrorismo navale, sfruttando la vocazione navale del reparto. Il reparto del G.O.I. addetto all'antiterrorismo, prese il nome di TEAM TORRE, ispirandosi al nome dell'analogo reparto dell'S.A.S. , denominato PAGODA TEAM, da cui passarono, per l'addestramento, quasi tutti i nuovi reparti antiterroristici occidentali. Ovviamente, data la ridotta consistenza numerica del Gruppo Operativo, non si poteva pensare a personale esclusivamente dedicato a questo compito ma si trattava di operatori già qualificati che si specializzavano a questo compito. Essenziale era la loro rapidissima disponibilità e la loro mobilità. In un'epoca in cui non vi erano ancora i telefoni cellulari, la rapida reperibilità del personale era fondamentale, la qual cosa costringeva il personale pronto all'azione a rimanere a disposizione in sede. Il trasporto era assicurato dagli elicotteri SH-3 D della Marina Militare di base a Luni, i quali, in caso di necessità, sarebbero venuti a prelevare il personale al Varignano, sfruttando l'eliporto interno. Per migliorare la precisione al tiro ravvicinato, venne acquisito anche un poligono elettronico trasportabile, in modo da poterlo installare in vari ambienti, per meglio simulare i vari casi d'intervento. Furono iniziate esercitazioni per l'addestramento alle cosiddette "irruzione di saturazione" (velocissima entrata da più punti) su velivoli di linea (un compito sempre molto delicato). Il reparto iniziò anche a partecipare alla formazione dei nuovi reparti antiterroristici, come il Gruppo d'Intervento Speciale (G.I.S.) dei Carabinieri e il Nucleo Operativo Centrale Speciale (N.O.C.S.) della Polizia di Stato. Ma in virtù dell'alta preparazione professionale, per il G.O.I. sono transitati e transitano anche specialisti di altri corpi, come i tiratori scelti della Guardia di Finanza, solo per fare un nome. Un'immagine attuale del COMSUBIN. Un distaccamento del Teseo Tesei con equipaggiamento antiterroristico. Notare le pistole mitragliatrici Heckler und Koch MP-5, il caschetto protettivo leggero, con lampada stroboscopica e la particolare buffetteria Roma - Aeroporto di Fiumicino operatori del team torre durante un addestramento di antiterrorismo su aerei di linea Addestramento alle irruzioni. Notare la tuta azzurra, il caschetto Protech, il fucile a pompa, usato per forzare il lucchetto, la granata "flash bang" impugnata dall'operatore in primo piano Addestramento antiterroristico. Notare la H&K MP-5 dotata di mirino Trijicom Reflex e torcia Sure Fire, la luce stroboscopica sul casco Prothech, il particolare gibernaggio Un piccolo accenno meritano poi "le navi addestramento" , una fra queste era la PIETRO CAVEZZALE, impostata nel 1942, varata nel 1943 consegnata nel 1944, come nave appoggio idrovolanti OYSTER BAY (classe "Bernegat"), utilizzata poi anche come nave appoggio per motosiluranti. Ceduta dall'US Navy nel i 1957, l'unità, 2.800 tonnellate di dislocamento 96 metri di lunghezza, si prestava all'impiego presso il COMSUBIN, anche per la presenza di una grande gru brandeggiabile per 360°, utile, per esempio, per calare anche apparecchiature di un certo peso. A bordo vi erano state installate camere iperbariche, apparati per la ricarica delle bombole e un'attrezzata officina. L'unità poteva fungere anche da base avanzata per i mezzi d'assalto, con a bordo l'officina per la loro manutenzione. Ritirata dal servizio a metà degli Anni '90, venne ancorata nel seno del Varignano, per essere utilizzata per l'addestramento in primo luogo del GOI, fungendo da bersaglio per l'addestramento al muramento in carena e per le tecniche di assalto e combattimento a bordo. Un compito in precedenza ricoperto dallo scafo della vecchia fregata CANOPO. Nel 2001 la CAVEZZALE, oramai in precarie condizioni complessive, è stata sostituita come "nave bersaglio" (anche per l'addestramento all'elisbarco a bordo) dalla ex cisterna per acqua BRADANO (A 27), consegnata nel 1972, 1.914 tonnellate di dislocamento. L'unità si presta meno bene all'addestramento al com battimento e all'azione a bordo, in quanto dispone di pochi locali abitabili, essendo gran parte dello spazio occupato da cisterne. Abbordaggio su nave Bradano , utilizzata per l’addestramento Quella che segue è una spettacolare sequenza di attacco, con avvicinamento in immersione, alla nave Bradano, che si suppone sia sotto il controllo di terroristi. Gli incursori utilizzano una scaletta estensibile rigida, con rampini, attraverso la quale salgono a bordo, preparano la fase finale dell'irruzione, che si svolge in tempi rapidissimi, provvedendo poi alla bonifica dei locali; una tecnica particolare, specifica per le unità navali, in cui, per esempio, si ha a che fare con portelloni bloccabili e robusti, nonché pareti in ferro che favoriscono i rimbalzi dei colpi
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Scomparso aereo Air France
VittorioVeneto ha risposto a gobbomaledetto nella discussione News Aviazione
Mah , come è stato detto le scatole nere dovrebbero emettere onde EM , mentre una balena onde sonore (a meno che non mi son perso qulcosa , quindi l'animale magari può essere stato rilevato dal sonar passivo , ma mi risulta difficile che sia stato scambiato per l'apparecchio ! -
Chiedo venia , notando che quasi tutti i post del blog sono di Maxtaxi avevo dedotto che fosse lui il nipote ... Comunque rimango scettico, possibile che Intruder abbia dato di matto per il ban del nipote ? Chissà qual è la verità ... PS: Chiedo venia anche per il topic sull'Apollo , l'ho trovato
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Ho dato un'acchiata a quel blog , i soliti italici luoghicomuni : forum militare --> covo di fascisti , bah ! Certo che il web è pieno di tipi strani ... Però non ho capito quale sarebbe la colpa di Intruder , quella di essere lo zio di MaxTaxi ?! Vorrei sapere , se possibile , dalla moderazione se Intruder è stato avvisato dell'intenzione di bannarlo , se abbia fornito o meno una giustificazione , perchè non riesco a credere che abbia fatto quello di cui è accusato , e perchè lo avrebbe fatto poi ? Mah ! EDIT: Dimenticavo , che fine ha fatto il topic sulle missioni Apollo ?
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
VittorioVeneto ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Interrogatore IFF SIR M5-PA L'antenna del radar da ricerca aerea RAN-40L (MM/SPS-798) sovrastata da quella del-l'IFF SIR R/5 La CAVOUR è la prima unità della MM ad essere dotata del nuovissimo sistema IFF (interrogatore amico-nemico) SIR M5-PA sviluppato da SELEX Sistemi Integrati proprio in concomitanza con il programma NUM e destinato ad equipaggiare anche le fregate tipo FREMM. Il SIR M5-PA, funzionante in modalità Mode 5 ed S, è costituito da un modernissimo apparato del tipo "phased array" passivo operante in banda L la cui antenna, realizzata da SELEX GALILEO, è composta da 6 elementi radianti, uguali tra loro, disposti ad esagono attorno alla sommità del torrione, sotto l'apparato ESM. Tale configurazione evita che l'alberatura interferisca nella formazione del fascio, ottenendo così una visibilità completa su 360° nel piano orizzontale. Grazie alle antenne a scansione elettronica si ottiene quindi la capacità di posizionare il lobo in un punto qualsiasi del volume di scansione, con tempi di attuazione trascurabili, inoltre la soluzione a sei facce piane consente un altro vantaggio: quello di svincolare l'IFF dagli altri apparati radar. Gli IFF tradizionali, infatti, vengono normalmente installati insieme ad altre antenne (da qui viene anche la definizione di radar secondari) e devono quindi giocoforza ruotare alla velocità imposta dal radar principale al quale sono connessi (è iI caso del SIR R/5 presente sopra l'antenna del RAN-40L). L'EMPAR, per esempio, non prevede la possibilità di alloggiare un IFF, che viene perciò installato insieme ad altri radar da scoperta aerea che hanno velocità di rotazione inferiori. Questa difformità rende di conseguenza più difficile correlare i dati raccolti dall'EMPAR con quelli dell'IFF, mentre, utilizzando il SIR M5-PA tale problema viene superato. Per il controllo e la gestione della fase di avvicinamento e atterraggio degli aeromobili la CAVOUR dispone di 3 sistemi: il radar MM/SPN-720 PAR, il complesso di avvicinamento strumentale ognitempo Telephonics AN/SPN-41 A e il Tacan (radiofaro) SRN-15 A di Thales Italia. Il radar d'appontaggio SPN-720 PAR I vari componenti del radar d'appontaggio MM/SPN-720 PAR Il radar di avvicinamento di precisione e appontaggio aeromobili, installato dietro l'isola, è rappresentato dal sistema (di tipo Doppler) SELEX GALILEO MM/SPN-720 PAR (Precision Approach Radar) funzionante in banda I (da 8 a 10 GHz, ovvero da 3 a 3,75 cm) con trasmettitore allo stato solido facente ricorso all'agilità di frequenza e alla compressione digitale degli impulsi. Esso copre un settore poppiero di 150-270° ed è in grado di fornire un sentiero di discesa regolabile tra 2° e 21°. La portata strumentale è di circa 30 km; quella di controllo/ avvicinamento di circa 22 km. Unica reale attuale alternativa all'americano AN/SPN-35, l'MM/SPN-720, che è stato recentemente adottato anche dalla Royal Navy per le sue portaerei V/STOL ILLUSTRIOUS e ARK ROYAL, può portare un aereo o un elicottero (senza alcun specifico equipaggiamento) dal punto in cui viene presa la decisione di appontare fino al "touch down", ad una distanza di soli 60 m dall'antenna. La procedura di appontaggio è in accordo con il Mode III-CV NATOPS Manual. Il radar nautico/da ricerca in superficie GEM MM/SPS-753 (V4), del tipo ARPA/ECIDS con rappresentazione cartografica, è presente in 2 esemplari (uno a prua e uno a poppa). Radar di tracking RTN-25X facenti parte delle centrali di tiro NA-25 (DARDO F) L'antenna del radar di tiro RTN-25X con componente elettro-ottica (da installare più avanti) insieme al 76/62 mm Le centrali di tiro dell'artiglieria, da installare infuturo insieme alle 2 torri Oto Melara SUPER RAPIDO da 76/62 mm, sono rappresentate da 2 SELEX Sistemi Integrati NA-25 DARDO F, centrali che costituiscono il top per quanto riguarda i sistemi della categoria in servizio nella MM. Esse si avvalgono di 2 radar di tracking SELEX Sistemi Integrati RTN-25X, particolarmente precisi ed affidabili, le cui antenne parabolico/circolari (che saranno sistemate sulle 2 piccole strutture cilindriche poste subito dietro le torri) sono esternamente identiche a quelle dell'RTN-30X presenti sulle maggiori unità della MM (la differenza è costituita dal fatto che l'RTN-25X ha un guadagno leggermente maggiore). All'affusto dell'antenna è associata un'importante componente elettro-ottica basata su 3 telecamere (una operante nel visibile,una nell'infrarosso alto ed una nell'infrarosso basso). Sistema IRST SASS Il sistema elettro-ottico di sorveglianza panoramica IRST SASS Particolare della sistemazione dell'IRST SASS sulla parte frontale del torrione Come apparato di sorveglianza panoramico giorno-notte ognitempo passiva all'infrarossi (IR) di maggior portata la CAVOUR dispone del nuovo sistema SASS (Silent Acquisition and Surveillance System) di SELEX GALILEO destinato ad operare insieme ai radar nautici per la scoperta in superficie di minacce di tipo "simmetrico" e "asimmetrico" (piccole imbarcazioni) integrando le loro informazioni, ma in grado di essere proficuamente impiegato anche nei confronti di bersagli aerei (missili e aeromobili). La sua testa optronica, con camera termica operante nella banda compresa tra gli 8 e i 12 micron e camera TV ad alta definizione, è installata su una piattaforma molto sofisticata, stabilizzata su 5 assi, che le consente di lavorare efficacemente in ogni condizione meteo marina. Sistema EOSS Il sistema elettro-ottico EOSS presente in 2 esemplari A completamento degli apparati elettro-ottici il CAVOUR dispone ancora di 2 sistemi diurni/notturni ognitempo EOSS (Electro Optical Stabilized Surveillance System) della GEM Elettronica costituiti da una camera TV con ingrandimenti 50x e di una camera termica funzionante nella banda 3-5 micron, il tutto su un supporto stabilizzato su 2 assi. -
Portaerei Cavour - discussione ufficiale
VittorioVeneto ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Da RID Settembre 2008 , uno stralcio di un'articolo sui sensori della Cavour: 1 Componente attiva (ECM) del sistema di guerra elettronica SIGEN: si tratta dell'antenna del NETTUNO 4100 di Elettronica 2 Torri Oto Melara SUPER RAPIDO da 76/62 mm predisposte per ricevere il kit STRALES 3 Radar di tiro SELEX Sistemi Integrati RTN-25X facenti parte delle 2 centrali di tiro NA-25X 4 Skijump inclinato di 12° 5 Lanciarazzi polivalente multicene Oto Melara SCLAR H 6 Due complessi di lancio verticale DCNS SYLVER A43 a 8 celle ciascuno per missili sup/aria ASTER 15 del sistema di difesa aerea SAAM-IT 7 Radome di antenne per comunicazioni satellitari in SHF militare 8 Radar di navigazione GEM MM/SPN-753(V)4 9 Antenna del radar di ricerca in superficie SELEX Sistemi Integrati RASS (MM/SPS-791) 10 Sistemi di sorveglianza panoramica passiva all'infrarosso (IRST) SASS di SELEX GALILEO 11 Interrogatore IFF (amico-nemico) SIR M5-PA con antenne disposte a corona 12 Antenne disposte a corona della componente passiva (ESM) del sistema di guerra elettronica SIGEN; si tratta di un apparato della Thales 13 Radome che racchiude l'antenna del radar 3D multifunzionale del tipo "phased array" passivo EMPAR (MM/SPY-790) di SELEX Sistemi Integrati 14 Radome di antenne per comunicazioni satellitari 15 Antenna di SELEX Communications del sistema per comunicazioni in VHF-SHF tramite il satellite SICRAL 16 Antenna del sistema di comunicazioni FICS più antenna Tacan SRN-15° 17 Antenna del radar di scoperta aerea tridimensionale (early warning) SELEX Sistemi Integrati RAN-40L (MM/SPS-798) 18 Rampa di carico ribaltabile da 60 t 19 Ascensore ribaltabile da 30 t Sensori Il radar multifunzionale EMPAR (MM/SPY-790) Il radome del radar EMPAR con al di sotto la componente ESM del sistema di guerra elettronica e quindi l'IFF SIR M5-PA L'antenna del radar polifunzionale EMPAR (MM/SPY-790) L'apparecchiatura elettronica più complessa e sofisticata presente sulla CAVOUR è il radar volumetrico (3D) multifunzionale del tipo "phased array" passivo EMPAR (MM/SPY-790 per la Marina Italiana) di SELEX Sistemi Integrati. Presente anche sui DDG tipo ORIZZONTE (classe A. DORIA) e destinato ad equipaggiare pure la versione italiana delle future fregate FREMM, l'EMPAR, che funziona in banda C (banda NATO G, frequenza compresa tra 4-6 GHz, lunghezza d'onda compresa tra 5 e 7.5cm), combina le funzioni di scoperta e inseguimento di precisione con la guida mid-course dei missili ASTER 15 del sistema SAAM-IT. L'antenna planare rotante (a 60 giri/minuto) di forma grossomodo quadrata (circa 2 m di lato), inclinata di circa 30° rispetto all'asse di rotazione e dotata di 2.160 sfasatori (che rendono possibile la capacità di scansione elettronica mediante la variazione della fase del segnale RF in transizione su ogni elemento d'array)è sistemata sulla sommità del torrione anteriore entro un radome emisferico di 5 m di diametro. L'array sintetizza un fascio principale TX/RX tipo "pencil" (2,6°x 2,6°) e due fasci differenza in ricezione che servono per la misura angolare di tipo "monopulse" sui due assi di azimut ed elevazione. Vengono anche sintetizzati in ricezione, altri fasci che servono alle funzioni di cancellazione "adattativa" dei disturbi intenzionali (jammer) e alla soppressione degli eco dei lobi laterali. Il fascio principale, assieme ai fasci monopulse, è controllato elettronicamente per puntare in direzioni entro +/- 45° in azimuth e +/- 60° in elevazione rispetto alla posizione istantanea assunta dall'antenna durante la rotazione. All'interno dell'antenna,dietro gli sfasatori, sono poste le reti in guida d'onda per la formazione dei fasci, i ricevitori RF, il calcolatore di controllo d'antenna e gli alimentatori. A parte l'antenna, l'EMPAR è composto da un certo numero di unità installate sottocoperta quali il trasmettitore (che fornisce l'alimentazione al TWT di potenza), il calcolatore di gestione (vero "cuore" del radar in quanto ne mette in atto le capacità multifunzionali), il ricevitore, la generazione di frequenza e l'elaboratore di segnale. La portata massima di scoperta nel caso di un bersaglio con sezione trasversale radar di 10 mq in spazi aperti è di circa 120 km, mentre un missile con sezione trasversale radar di 0,1 m2 può essere inseguito ad una distanza di 50 km. Il radar early warning RAN-40 L (MM/SPS-798) L'antenna del radar da ricerca aerea RAN-40L (MM/SPS-798) sovrastata da quella del-l'IFF SIR R/5 Per la scoperta aerea a grande distanza la CAVOUR dispone del radar tridimensionale (3D o volumetrico) early warning SELEX Sistemi Integrati RAN-40 L (designato dalla Marina MM/ SPS-798) funzionante in banda L (banda D secondo la classificazione NATO) - frequenza compresa tra 1 a 2 GHz, ovvero lunghezza d'onda compresa tra 15 e 30 cm - che costituisce un derivato del sistema terrestre RAT-31 DL (2) rispetto al quale dispone di un'antenna (sistemata sull'estremità posteriore dell'isola) più piccola per facilitare l'installazione a bordo. Essa ha una lunghezza di 6,5 m, un'altezza di circa 4 m e pesa circa 3,7 t compresi la base, l'IFF (del tipo SELEX Sistemi Integrati SIR R/5) ed il motore elettrico. Tali dimensioni e pesi sono risultati il miglior compromesso possibile tra prestazioni, facilità di installazione a bordo e costi. Dal punto di vista tecnico si tratta di una moderna apparecchiatura di tipo attivo, cioè con moduli trasmittenti e riceventi posti direttamente in antenna. Per la generazione di potenza vengono impiegati 18 di tali moduli, ciascuno da 2 kW, che garantiscono al radar, in caso di danneggiamenti o guasti, una "graceful degradation", cioè la capacità di funzionare ugualmente, seppur a prestazioni ridotte, con un numero parziale di moduli efficienti. Il RAN-40 L ha tutto quello che deve avere un apparato di scoperta a lungo raggio degli anni 2000: è coerente, è tridimensionale (fa contemporaneamente, e meglio, lo stesso lavoro che svolgevano i due radar MM/SPS-768 e AN/ SPS-52 C presenti sulla GARIBALDI), ha una eccellente precisione e buone capacità di cancellazione sia dei disturbi naturali (il cosiddetto "clutter"), sia di quelli intenzionali (capacità ECCM). Inoltre può impiegare due "pencil team" in rapidissima sequenza, il che gli dà notevole flessibilità operativa. In più l'antenna può funzionare a due differenti velocità di rotazione, 6 o 12 giri/min, con la possibilità, nel secondo caso, di fornire un maggior aggiornamento dei dati traccia rispetto a quello nella modalità standard early warning, a patto di accettare una riduzione della portata strumentale (300 km invece di 400 km). La Marina dispone attualmente di quattro RAN-40 L: oltre quello della CAVOUR, due vengono installati sui DDG classe DE LA PENNE nel corso del lavori di ammodernamento mentre il quarto viene utilizzato a terra dal MARICEN-PROG/MARICENTADD di Taranto. Il radar da ricerca in superficie RASS (MM/SPS-791) L'antenna del radar da ricerca in superficie RASS (MM/SPS-791) Il radar destinato specificamente alla ricerca in superficie è il SELEX Sistemi Integrati RASS (MM/SPS-791) funzionante in banda X (frequenza compresa tra 8 e 12 GHz, lunghezza d'onda compresa tra 2,5 e 3,75 cm). Si tratta di un'apparecchiatura realizzata partendo dal radar di tiro RTN-30 X dal quale è stato tolto, tra l'altro, il canale inseguimento, riprogettato il trasmettitore, migliorate ed aggiornate molte parti e cambiata naturalmente l'antenna. Utilizzante estensivamente componenti allo stato solido, un'architettura del trasmettitore/ ricevitore interamente coerente, compressione degli impulsi, MTI adattativa e caratterizzato da grande affidabilità, il RASS, che è presente anche sui nuovi DDG tipo ORIZZONTE nonché sui pattugliatori d'altura classi COMANDANTI e SIRIO, ha una portata superiore a 50 km. Può operare in 4 modalità fondamentali: -sorveglianza aria/superficie (con velocità di rotazione d'antenna pari a 15 giri/min.) -come radar di navigazione, sorveglianza e controllo elicotteri (con velocità di rotazione dell'antenna pari a 30 giri/min.) -sorveglianza di superficie oltre l'orizzonte sfruttando il cosiddetto "effetto tunnel" (con velocità di rotazione dell'antenna pari a 3 giri/min.) -sorveglianza antimissile, soprattutto nei confronti degli ordigni tipo sea skimmer (con velocità di rotazione dell'antenna pari a 30 giri/min.) -
Scusate , ma ieri nella fretta di postare non ho dato il giusto risalto ad una foto che ho postato , questa: Come forse qualcuno avrà già notato , la foto non mostra la sola ISS , ma anche un'astronauta all'esterno intento nella manutenzione ! La foto è stata resa possibile dall'alto contrasto tra la tuta bianca dell'astronauta ed il nero dello spazio ...
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L'anno scorso andai a fare una visitina presso la base del 4° stormo a Grosseto , e mi sono piazzato proprio a ridosso della rete , che data la conformazione della base è praticamente attaccata alla strada cittadina. Da lì ho avuto la straordinaria fortuna di vedere un EFA passarmi letteralmente sopra la testa ed effettuare una decina di"touch and go" , e 2 F 16 ... I problemi sono nati quando è passata l'immancabile pattuglia di militari, che ci hanno caldamente invitato ad andarcene , poi, vista la scarsa attenzione che hanno destato in noi hanno pensato bene di tirar fuori i fucili! Ovviamente non ci siamo fatti intimidire , anche perchè fuori dalla base i militari non hanno giurisdizione , ma poi mi è parso di capire che la pattuglia mi ha preso la targa della macchina ( e si ,eravamo molto molto vicini ) e stava chiamando i carabinieri locali , al chè abbiamo capito che era meglio svignarcela , o meglio diciamo che i miei amici mi hanno letteralmente portato via di peso Siamo andati allora dal lato opposto della base , un pò più in lontananza ,molto bello fra parentesi a Grosseto ci sono gli Shelter a bordo recinzione con tanto di EFA parcheggiati con "vista EJ 200 " , e da lì nessuno ci ha più disturbato ne si è visto passare alcuna pattuglia di carabinieri ... Insomma credo che questa sia più o meno la situazione rappresentativa di tutte le basi AMI, se becchi la giornata scalognata al massimo passerai qualche ora in caserma per accertamenti
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Finalmente sono riuscito a trovarla ! Shuttle Atlantis con ISS http://www.astrosurf.com/legault/iss_atlantis_transit.html Mi pare di aver capito che fotografare la ISS è una specie di sogno proibito per i fotoamatori http://www.lineameteo.it/iss-fotografata-c...ale-vt4914.html http://www.astronomyforum.net/astronomia-f...are-la-iss.html http://www.canonclubitalia.com/public/foru...-Or-t33240.html
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Connessione lentissima
una discussione ha risposto a VittorioVeneto in INFO sito & segnalazione errori
Per caso usi Imageshack ? Ti consiglio inoltre (se già non lo fai) di postare immagini ecslusivamente in JPG , mai BMP ... -
GOMMONI Gli incursori della Marina Militare utilizzano gommoni, fin dall'inizio della loro attività. In quegli anni venivano impiegati battelli non motorizzati, spinti da remi, per esempio per prendere terra partendo da sottomarini, dove ragioni d'ingombro impediscono il trasporto di battelli a scafo rigido. I gommoni sono rimasti in servizio al reparto, con la progressiva introduzione di battelli motorizzati. Vennero acquisiti mezzi che potevano essere aviolanciati (o sganciati da gancio baricentrico di un elicottero), con installato anche il propulsore. Giunti in acqua, iniziavano a gonfiarsi e, aperto il tubo dell'alimentazione e tolti i tappi alle prese d'aria del motore, potevano essere avviati, potendo condurre azioni in profondità, sfruttando le tecniche dell'aviolancio da velivoli da trasporto C-130 o G-222. Ma i gommoni a chiglia semi-rigida, non potevano reggere motori di potenza troppo elevata, in quanto la chiglia (con tubolari gonfiati e rinforzati da inserti ma non in un unico pezzo), non poteva reggere sollecitazioni troppo grandi. Il panorama cambiò radicalmente con l'introduzione in servizio dei gommoni a chiglia rigida, con una struttura in fibra di vetro rinfor zata. In questo modo si potevano sfruttare motori fuoribordo o entrobordo di grande potenza e raggiungere velocità molto alte anche con mare non calmo. Tutto questo con la leggerezza e la sicurezza offerta dai gommoni. Due squadre del GOI pronte a muovere a bordo dei loro potenti mezzi. Gran parte dell 'attività addestrativa del reparto, si svolge nelle ore notturne Distaccamento del GOI a bordo di uno dei grandi gommoni a chiglia rigida del reparto Passaggio in velocità, con lancio di petardi (di cui si nota il fumo), in occasione del cinquantesimo del reparto Attualmente il gommone di punta del GOI è rappresentato dall'HURRICANE da 7,33 m a chiglia rigida, un mezzo da 2.800 kg di peso, dotato anche di radar e GPS, spinto da due fuoribordo da 200 cavalli. L'equipaggio è composto da due operatori. Davanti troviamo il pilota mentre dietro vi è il comandante che dispone anche dello schermo del radar, la cui antenna è montata posteriormente. A prua troviamo un supporto per una mitragliatrice fino a 12,7x99 mm oppure un lanciagranate automatico da 40 mm. Quando ci si trova su mezzi come questi, che filano ad anche oltre 35 nodi, il personale è sottoposto a forti sollecitazioni, per cui deve avere solidi appigli, pena il rischio di volare fuori bordo. In questo caso ogni operatore dispone di un'apposita "sella", con anche dei passanti dove ancorarsi con i piedi, per aiutarsi a mantenere il controllo. Si tratta di mezzi relativamente leggeri, facilmente aviotrasportabili e rimorchiabili su terra. In passato è stata seguita la strada della propulsione con idrogetti, ma non ha dato buoni risultati, in quanto in teatri come il Mediterraneo, le onde hanno una frequenza relativamente ridotta, per cui il mezzo, ad alta velocità, si può trovare spesso con il piede di presa a mare fuori dall'acqua, la qual cosa provoca un'alimentazione non regolare dell'idrogetto e dei sistemi di raffreddamento del propulsione, con l'insorgere di vari problemi. Poi vi è sempre il rischio dell'ingestione di corpi estranei, anche in questo caso problematici per l'afflusso dell'acqua al propulsore. La propulsione è assicurata da due propulsori da 200 hp. Per l'attività addestrativa normale sono impiegati motori di produzione commerciale ma in operazione si fa ricorso a propulsori militari di tipo silenziato, che rendono più discreto l'impiego quando ci si avvicina alla costa avversaria, sfruttando i visori notturni e le nuove camere termiche. A bordo, oltre ai due membri d'equipaggio, trova posto un distaccamento al completo, con tutto l'equipaggiamento. Battelli di questo tipo possono agire su distanze significative, dell'ordine tranquillamente delle 100-150 miglia (anche se con mare agitato i tempi di percorrenza si allungano), colpire e rien trare sull'unità da cui erano partite o a un territorio amico. I gommoni si prestano anche per le operazione di "boarding " quando vi è da controllare una nave in alto mare e le condizioni atmosferiche sono sufficientemente buone. In questa veste sono stati utilizzati intensamente in questi ultimi anni. Inoltre si prestano anche alle operazioni di controllo ravvicinato, per esempio contro possibili assaltatori avversari, anche in acque ristrette. A tale proposito vogliamo ricordare come nel luglio 2001, il GOI, insieme al GOS, controllò le unità navali su cui erano ospitati gli invitati al G8 di Genova, quando la minaccia terroristica era molto elevata e tali unità rappresentavano un bersaglio eccellente sotto tutti i punti di vista. Luglio 2001.Elementi del GOI proteggono capi di stato e le delegazioni durante il G8 di Genova Attualmente la tendenza è a realizzare carene rigide non più in fibra di vetro ma addirittura in alluminio, essendo risultato più robusto e facile da mantenere nel tempo. Le camere d'aria tubolari possono essere realizzate anche in materiali balistici a prova di proiettile, la qual cosa offre un'ulteriore protezione e rende questi battelli ancora più interessanti per impieghi estremamente difficili, come quelli svolti dagli incursori. Attività con gommoni Hurricane durante una dimostrazione delle capacità operative del reparto Bella immagine di un Hurricane durante una virata stretta Particolare della timoneria di un gommone Hurricane. Ad alta velocità, il personale viene sottoposto a sollecitazioni di tutto rilievo Gommoni Zodiac Hurricane a chiglia rigida del G.O.I., in navigazione rapida all'interno del seno del Varignano, sede del COMSUBIN Gommone del GOI in navigazione veloce nel Golfo di la Spezia. Il personale è sistemato su apposite selle con staffe, per non essere sbalzato fuori. Notare il radar, la mitragliatrice Minimi posteriore e il silenziatore di una carabina M-4 che spunta al centro
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Tornando (quasi) IT , non so se si possa osservare la ISS ma c è chi ha fotografato lo Space Shuttle Atlantis mentre riparava il telescopio Hubble ! http://www.dailymail.co.uk/sciencetech/art...eeding-sun.html
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Iran - Discussione Ufficiale
VittorioVeneto ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Comunque è singolare questa improvvisa ondata di "trasparenza" da parte del regime , segno che questa volta la faccenda gli è veramente sfuggita di mano , se la staranno facendo sotto dalla paura ... -
Quoto , nessuno pretende di insegnare ai ragazzi i risvolti psico-affettivi del sesso , a quello penserà il genitore se ne ha voglia, ma almeno di parlargli di cosa sono le malattie a trasmissione sessuale , di come si evitano e come si usa un preservativo penso sia sufficientemente competente anche il famoso medico della USL. E se deve essere obbligatorio per evitare qualche "disastro" dovuto alla disinformazione allora ben venga ...
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In caso di gravi carenze di cibo , il comportamento umano può tendere al cannibalismo , è stato osservato svariate volte anche in epoca moderna. Da qui a dire che i nostri antenati erano cannibali ce ne corre però ...
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Beh , credo che sia una semplice rappresentazione grafica , in caso di un satellite in orbita inclinata rispetto all'asse terrestre , questo tenderà a scomparire p.e dal Polo Sud per poi ricomparire dal Polo nord dopo aver girato intorno alla terra. Questo movimento rappresentato su un planisfero genera la sinusoide.
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"Condottieri & Generali": Robert Edward Lee
una discussione ha risposto a VittorioVeneto in Eventi Storici
Guerra civile in America ?! Guarda piuttosto a cosa sta succedendo in Iran , quella si che può trasformarsi in guerra civile ...