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Tutti i contenuti di Gianni065
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Costano davvero troppo i CD/DVD originali, di qualsiasi natura (musica, film, giochi ecc...). Peraltro, già è stata introdotta una tassa sui supporti vergini, che dovrebbe garantire un "risarcimento" agli autori (e alle case produttrici), e che secondo me è incostituzionale (non vedo perchè se compro un cd vergine devo necessariamente usarlo per copie illegali: posso anche usarlo per i miei dati personali!). L'aumento dei prezzi degli originali (che servirebbe a compensare i mancati introiti dovuti alla pirateria) non fa altro che aumentare il ricorso alla pirateria! E' un cane che si morde la coda. Allora qui bisogna guardare in faccia la realtà: mp3, dvx e programmi di sharing non si possono controllare nè reprimere. Le copie illegali esistevano anche prima: non si scaricavano da internet ma si compravano dal marocchino sulla spiaggia, e ditemi chi non l'ha mai fatto o chi non ha mai copiato un CD originale prestato da un amico o per un amico. Poi mi chiedo come mai dei maghi del software, come la Microsoft, lasciano che i propri programmi (Windows, Office, ecc...) siano così facilmente crakkabili. Secondo me non è solo questione di abilità dei crakkatori, ma anche di una certa volontà che i programmi, copiati o no, circolino e creino mercato (se a casa uso Office crakkato, nel mio ufficio vorrò usare lo stesso programma, e siccome le attività professionali sono soggette a controlli, dovrò per forza comprare l'originale). Allora, secondo me gli autori devono mettersi in testa che è finito il tempo delle vacche grasse. Prima con una canzone si facevano i miliardi, oggi bisogna accontentarsi di farsi i milioni e di ridimensionare un po' gli ordini di grandezza. In fin dei conti, se una canzone merita, sarà trasmessa dalle radio, sarà ascoltata nelle discoteche e nei locali pubblici, i clip video saranno trasmessi in TV, gli autori faranno concerti ecc... : sono tutti guadagni che non tocca nessuno, e secondo me possono bastare e avanzare. Basta con la guerra alle copie, basta con la caccia alle streghe: secondo me dovrebbe esserci la massima libertà di copiarsi e di scaricarsi ciò che si vuole. La verità è che con le leggi antipirateria non si vuole tutelare il diritto d'autore: state pur tranquilli che Madonna sarebbe ricchissima anche se non avesse venduto nemmeno un CD ai privati, visto quello che ha guadagnato tra diritti radio e TV, concerti, pubblicità ecc.... La verità è che si cerca di tutelare, invece, i guadagni immensi delle case discografiche, che sono enormi macchine mangiasoldi. E questo a me non sta affatto bene. Per non venissero a parlarmi di diritti di autore, perchè non ci credo.
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E' vero che nel 1979 gli Spetsnaz assaltarono il palazzo presidenziale a Kabul, uccidendo quasi tutti i presenti, e occuparono l'aeroporto di Kabul aprendo la strada alle forze aerotrasportate. ===== Per Skettles: questi adattamenti del SA-2, siccome possono facilmente sfuggire ai servizi di intelligence, sono considerati pericolosi. Nel senso che io so che l'avversario X dispone di SA-2 ma non so che li ha modificati, per cui al momento di agire mi ritrovo con le mie ECM inefficaci. Inoltre è chiaro che se sostuisco il vecchio sistema di guida del SA-2 con un sistema elettronico molto moderno e sofisticato, il missile diventa molto pericoloso.
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Innanzitutto chiariamo che le prestazioni velocistiche limitate dell'F-22 attengono ai prototipi, sui quali erano impiegati materiali che tolleravano male il calore generato dalle velocità supersoniche. Negli esemplari di serie vengono utilizzati materiali molto meno sensibili al calore, per cui l'F-22 è in grado di superare i Mach 2 e di arrivare persino a Mach 2.2 per brevi periodi. Oggi la velocità massima bisonica non è più un requisito stringente (e a dire il vero, anche in passato lo è stato solo per moda più che per reali esigenze). Nessun aereo è davvero in grado di volare ad alte velocità supersoniche per lunghi periodi, tranne gli aerei progettati per questo scopo (come il Blackbird, ad esempio), vuoi perchè i motori si surriscaldano, vuoi perchè il consumo di carburante è così elevato che dopo pochissimi minuti di volo l'aereo è a secco. Notiamo così che aerei molto veloci, prendiamo ad esempio un F-15, non possono volare oltre Mach 2 per più di pochi minuti (poi il carburante finisce) e anche il semplice volo supersonico (oltre Mach 1, con uso dei postbruciatori) consuma troppo carburante. Inoltre, un F-15 con armamento (missili aria-aria) non può volare in pratica oltre i Mach 1.8 perchè l'armamento esterno comporta una penalizzazione aerodinamica non indifferente. Se poi prendiamo i caccia più recenti, notiamo che l' F-16 a malapena arriva a Mach 2 senza armamento esterno, mentre l' F-18 non supera i Mach 1.8. Se consideriamo quindi queste prestazioni effettive, e lasciamo da parte quelle teoriche che vengono solitamente descritte nelle schede tecniche, notiamo che l' F-22 è in grado di volare per lunghissimi periodi a velocità supersoniche senza l'uso di postbruciatori (la così detta supercruise), ossia intorno a Mach 1.4, senza eccessivi consumi di carburante. Inoltre, l' F-22, trasportando le armi internamente, è in grado di volare a Mach 2 in condizioni operative. Pertanto, da questo punto di vista è probabilmente l'aereo da caccia - in termini reali - più veloce mai realizzato (forse solo MIG-25 e MIG-31 possono vantare prestazioni comparabili). A che serve un caccia capace di volare ben oltre Mach 2, senza armi? Una volta intercettato il bersaglio può solo salutarlo...
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La verità è che si vota per simpatia, o per sentito dire, o per interessi più o meno personali. Il magistrato voterà quasi sempre a sinistra, l'insegnante pure, e così via. E ci sono categorie che invece voteranno quasi sempre a destra. Del resto, è normale che il voto non possa essere espressione del desiderio di eleggere chi può far meglio per il paese, ma è espressione - in genere - della convenienza personale di chi vota. Io sono un po' esterno alla cosa, ma per ovvi motivi la mia simpatia va sempre e comunque verso le posizioni più vicine al centro destra, il più possibile moderate. Ne approfitto però per dire come la penso su certe cose. Innanzitutto il rilancio dell'economia di un paese come l'Italia non può prescindere dall'abbassamento del costo del lavoro. Il costo del lavoro in Italia è troppo alto, e questo toglie competitività. Per abbassare il costo del lavoro esistono varie soluzioni praticabili, ma quale di esse sia la migliore dipende dal momento che vive l'economia e dalle risorse disponibili. Questo significa che se l'economia me lo consente posso intervenire su tasse e contributi, se non me lo consente devo intervenire sulla flessibilità del lavoro e sui diritti dei lavoratori. Le posizioni dei due schieramenti sono abbastanza chiare, ciascuno può valutarle. Se questa è la ricetta dell'economia, per gli altri mali che affliggono il paese non c'è governo che possa affrontare vere soluzioni, se non è messo in grado di governare adeguatamente per periodi più lunghi di cinque anni (e già cinque anni sono quasi un miraggio). Sono certo che determinati temi (sanità, evasione fiscale, sistema pensionistico, costo del sistema pubblico, funzionamento della giustizia) stanno a cuore sia alla sinistra che alla destra, ma nessuno dei due schieramenti è abbastanza forte da poter intervenire efficacemente (e qui dò molta ragione a Dominus: va cambiato innanzitutto il sistema di governo). Poi ci sono altri temi, come quelli internazionali, la difesa, l'immigrazione, in cui personalmente ritengo che la destra sappia fare meglio della sinistra. Poi ci sono temi che non esistono, come quelli del conflitto di interessi e del controllo dell'informazione (o meglio: esistono ma non sono affatto appannaggio del solo Berlusconi). Infine, in via del tutto personale devo dire che non mi piace il modo di operare della sinistra. Determinati apparati (magistratura e scuola innanzi tutto, ma anche sindacati e giornalisti) sono utilizzati in maniera distorta ed è evidentissimo che si intromettono in questioni politiche in un modo che non ha nulla di democratico. Questo è un modo di fare ereditato dalla guerra fredda e io non lo accetto.
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A parte che il "bollino" rosso è una caratteristica della legislazione italiana, esso può essere ridipinto con la massima semplicità. In Italia l'obbligo riguarda i costruttori e gli importatori, non i possessori.
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prova qui: http://www.military.cz/usa/air/in_service/...pdated/f-35.htm
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In ogni caso, ogni arma ha un suo preciso utilizzo e ragion d'essere. I fucili a pompa esistono essenzialmente per due queste ragioni: la prima e più importante è che la sequenza di fuoco è completamente manuale (a pompa, appunto) e pertanto il funzionamento dell'arma non dipende dal tipo di cartuccia. Di conseguenza si può usare qualsiasi cartuccia, con qualsiasi caricamento, senza timore che l'arma si inceppi o non funzioni. Si può usare una cartuccia debolissima o una potentissima, una palla di gomma o un nugolo di pallini o una palla singola d'acciaio. la seconda ragione d'essere sta nel fatto che certi caricamenti, che possono essere utilizzati solo su un fucile a pompa, hanno il vantagio di garantire un elevatissimo potere di arresto (si pensi a una cartuccia a pallini o pallettoni) a distanza ravvicinata, senza timore che i pallini conservino ancora una significativa letalità dopo pochi metri. Ciò consente di usare l'arma in contesti ad alta densità di esseri umani (tipici gli ambienti urbani) sena il timore che una pallottola vagante uccida qualcuno a 300 metri (cosa possibilissima per un fucile normale). Si aggiunge anche una terza ragione: la possibilità di dosare il colpo secondo il bersaglio. Posso usare pallini di gomma per un uso non (troppo) letale, o pallini piccoli per un uso letale a corto raggio, o pallettoni per sfondare una porta o saturare un ambiente, o palla singola per fermare un'auto in corsa.
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Bhè certo. In tutti i sistemi d'arma, anche quelli più sofisticati, esiste quello che chiamano "men in the loop", ossia a un certo punto l'uomo entra nella sequenza, vuoi per designare l'obiettivo, vuoi per confermare l'ingaggio, vuoi per premere l'ultimo bottone che determina lo sparo o il lancio. Però in molti sistemi il "men in the loop" è solo un'opzione: essi sono in grado di funzionare in modalità completamente automatica. Questo avviene, è vero, specialmente nella difesa missilistica e in quella antiaerea, dove i tempi di reazione sono estremamente ridotti.
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Quel SA-2, esatto. Da un punta di vista storico, forse uno dei più riusciti progetti sovietici di missili terra-aria. Era grande ma aveva prestazioni davvero elevate, specialmente nei confronti di velivoli che volavano a quote medio-alte. Il sistema di guida era a radiocomando, su tre canali, il che permetteva di lanciare tre missili contro lo stesso bersaglio. La testata di quasi 200 kg aveva un raggio letale di circa 70 metri, il missile poteva ingaggiare bersagli fino a oltre 20.000 metri di quota e oltre 40 km di distanza, e volava a oltre 3000 km/h. Gli americani impararono presto a jammare il radiocomando con le ECM, ma nonostante questo diversi aerei americani ci lasciarono le penne per questi missili (i sovietici cambiavano spesso le frequenze dei canali di radiocomando). Ancora oggi il missile è molto diffuso, anche perchè la meccanica è molto affidabile e siccome è grande, è abbastanza semplice adattarlo alle mutate esigenze. Varie nazioni hanno modificato i SA-2 con sensori all'infrarosso, o addirittura con sistemi di guida optronici. Il SA-2 Guideline è stato anche il missile che ha abbattuto l'U-2 di Gary Powers.
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Durante la II GM tutte le armi da fuoco erano manuali: non esistevano sistemi di controllo del tiro automatici o computerizzati, ovviamente. Ma ancora oggi un lanciarazzi controcarro si usa in modo simile a quello di un bazooka della II GM, le armi da fuoco leggere si usano nella stessa maniera, le mitragliatrici pure. Esistono poi sistemi che possono essere a controllo automatico o manuale. Non è difficile trovare pezzi antiaerei da 14,7 o da 40 o da 57 mm a controllo del tutto manuale, così come anche nei carri armati o nelle navi il tiro dei cannoni può avvenire con modalità automatiche o con modalità del tutto manuali. E talvolta il tiro manuale riserva anche delle sorprese: ancora oggi non esiste un solo episodio operativo in cui un sistema antimissile CIWS automatico abbia distrutto un missile antinave in arrivo. Anzi, se guardiamo agli episodi recenti, notiamo che i missili antinave hanno superato indenni le difese antimissile (pensiamo agli Exocet contro le navi inglesi alle Falkland o contro la fregata americana Stark, o agli Harpoon contro le unità libiche dotate di CIWS sovietici) per cui ancora oggi, nel 2006, l'unico episodio di un missile antinave distrutto dal sistema difensivo di una nave appartiene ai tempi delle guerre arabo-israeliane. Durante un attacco di motovedette lanciamissili arabe, il cuoco di una unità navale israeliana vide un missile antinave Styx che si stava avvicinando. Senza perdersi d'animo, corse alla mitragliatrice calibro .50 che stava sul ponte, la brandeggiò e fece fuoco contro lo Styx distruggendolo e salvando la nave. Alla faccia di radar, computer e sistemi optronici...
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Ammesso che si vendano tutti i posti, un aereo con più posti ha un costo per passeggero inferiore, quindi c'è convenienza per la compagnia e per gli utenti. Questa è l'unica ragione per cui si fanno aerei ad alta densità.
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Su Google Earth, con un po' di pazienza, le trovi.
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Bhè quelli sono shelter provvisori. Ma se la memoria non mi inganna ad Amendola sono in corso lavori di adeguamento delle infrastrutture, che dovrebbero interessare anche gli shelter, ed è probabile che quelli della foto siano proprio gli shelter provvisori montati per ospitare gli aerei in attesa del completamento dei lavori.
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Non tutte le basi dispongono di shelter corazzati. Queste installazioni sono molto costose, e si riservano ai reparti più "pregiati". Il 32° stormo è un reparto operativo (ma principalmente addestrativo) che ospita peraltro anche i Predator, ma si è data precedenza (giustamente) ad altri reparti più sensibili.
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Non erano calibri "del primo dopoguerra", ma calibri usati nelle due guerre mondiali. Ma le esigenze erano ben diverse. Allora il cannone era l'unica arma per colpire da distanza obiettivi navali e terrestri e per vincere le corazzature delle grandi navi da battaglia e le mura di cemento dei bunker. Per imbarcare un cannone veramente di grosso calibro, dai 155 mm in su, occorre una nave abbastanza grande da sopportarne il peso e le sollecitazioni dinamiche del tiro, e ormai non si costruiscono più nè corazzate nè incrociatori in senso stretto. Anche le navi più grandi, come gli incrociatori americani o i cacciatorpediniere, devono ospitare sistemi che prima non esistevano: pensiamo ai sistemi missilistici antiaerei, ai complessi apparati di comando-controllo-comunicazione, al ponte di volo e agli elicotteri, ecc... Tutte queste cose si pagano in termini di pesi e di spazi, e non si possono installare i grandi cannoni di un tempo. Poi sono cambiate le prestazioni balistiche: un moderno 127 può tirare a distanze che prima nemmeno i grossi calibri potevano raggiungere, e con una precisione molto maggiore. Anche il tiro controcosta è cambiato: ormai non esistono più le articolate difese antisbarco di un tempo, nè si può fare tiro di preparazione indiscriminato coinvolgendo anche obiettivi civili. Oggi un satellite può rilevare e calcolare la precisa posizione dei bersagli costieri, e sulla base di quei dati una nave può usare un pezzo da 127 per batterli ed eliminarli con estrema precisione, per non parlare dell'aviazione imbarcata (per chi ce l'ha).
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Inutile farsi certe domande. Quella mimetizzazione può richiamare la combinazione di colori di un cielo plumbeo invernale, o quella di una zona montagnosa in cui si alternano neve, roccia e alberi... La verità è che le mimetizzazioni degli aerei sono un po' come la moda: spesso si segue più il gusto estetico che altro. In via teorica tutti gli aerei da caccia dovrebbero avere colorazioni che si confondono con il cielo, quindi sfumatore di grigio-azzurro, mentre gli aerei da attacco dovrebbero avere la parte inferiore (che si vede dal basso) di colore chiaro (bianco-grigio-celeste) per confondersi con la luminosità del cielo e la parte superiore (che si vede dall'alto) dei colori predominanti del territorio su cui operano maggiormente (e quindi color sabbia, o verdoni e marroni, ecc...) mentre gli aerei con prevalente funzione notturna dovrebbero essere verniciati di tinte scurissime, blu notte o nero. Queste sono le regole vere e basiche. Poi però ognuno fa come crede e come gli piace...
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La storia dei 4 Phantom abbattuti da tre missili mi giunge nuova, e anche senza consultare gli archivi mi sento abbastanza sicuro per dire che non è vera. Probabilmente si tratta di una distorsione dell'episodio avvenuto il 27 luglio del 1965, quando una formazione di 4 RF-4C fu oggetto del lancio di un missile SA-2 Guideline che finì per esplodere proprio in mezzo ai 4 aerei. Probabile che fossero stati lanciati più missili (di solito i Guideline venivano lanciati tre per volta) ma uno solo finì sui bersagli. Sta di fatto che uno dei Phantom fu abbattuto, mentre gli altri tre furono più o meno seriamente danneggiati (la testa esplosiva del Guideline è molto grossa).
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Questo non è significativo. Gli USA di solito, quando comprano qualcosa dall'estero, lo fanno sempre produrre da una azienda americana che funge da local partner.
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Non ci sono molte notizie in merito, anche perchè il programma per la munizione con seeker è nelle fasi iniziali e una decisione definitiva non è stata presa. Si parla di un sensore laser o di un sensore IIR.
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Gli USA sono la patria delle moderni armi da fuoco (chi può scordare miti come i revolver della Colt osannati dai film western, o i fucili Winchester, o la semi-automatica 1911). Chiaro che un paese con un'industria armiera dai nomi blasonati, che acquista una pistola italiana, fa scalpore. Le polemiche sono normalissime. Come se in Italia comprassimo pizze cinesi o pasta venezuelana... EDIT dimenticavo. Le armi con il meccanismo di sparo nel calcio sono quelle a configurazione bull-pup. In effetti queste armi hanno la caratteristica di ospitare il sistema di alimentazione (caricatore) e il meccanismo PRIMA del grilletto. Il vantaggio delle armi bullpup è che a parità di pesi e dimensioni, hanno una canna notevolmente più lunga di un'arma tradizionale. Quindi sono più precisi e più potenti. Sotto certi aspetti, anche l'ergonomia e la maneggevolezza possono risultarne privilegiate. Di contro, il cambio caricatore è meno immediato, la testa del tiratore molto più vicina alla bocca di fuoco, le ottiche necessariamente intermedie, il calcio non può essere nè telescopico nè ripiegabile, la meccanica in generale è più complessa e quindi teoricamente meno affidabile. Vantaggi e svantaggi quindi, come in ogni cosa.
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Se vogliamo, anche uno Stinger nella sua forma base può essere inteso come un sistema manuale, nel senso che di solito l'aereo nemico lo vedi ad occhio, punti il missile ad occhio, aspetti che il sensore acquisisca il bersaglio e lanci il missile premendo il grilletto. Lo stesso missile può essere montato però su sistemi che integrano un sistema di controllo di fuoco del tutto automatico. La stessa cosa vale per un Sidewinder.
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Infatti, è un missile antiaereo portatile (o spalleggiabile) e pertanto una sorta di estrema difesa, comunque molto pericoloso per un aereo, considerato che un uomo con uno Stinger può trovarsi ovunque.
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Certo che serve a distruggere. Di laser per il targeting ce ne sono già a bizzeffe!
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Bhè, la scelta del modello XM-8 dipende dal fatto che la stessa arma è parte del sistema d'arma OICW. Come sai si compone di un lanciagranate e di un fucile che è proprio l'XM-8 senza ottiche nè traguardi di puntamento. Quindi la cosa rispondeva a vantaggi di standardizzazione. Comunque, fa benissimo l'US Army a guadagnare tempo. Secondo me già è stata sbagliata l'impostazione iniziale: non devi fare un piccolo lanciagranate elettronico su cui integrare una sezione di fuoco convenzionale, con il tutto che andrebbe distribuito a livello di squadra (quindi alla fine solo una piccola percentuale dei combattenti disporrebbe del sistema completo). Molto meglio avere una buona arma, completa di traguardi fissi metallici, sui quali si può agganciare una buona ottica superiormente e un lanciagranate posteriormente, sofisticato quanto si vuole ma sempre e comunque apposto. In questo modo se il lanciagranate si rivela scomodo o inutile, uno ha sempre un buon fucile. Se si rivela utilissimo, basta agganciarlo. In questo modo su 10 uomini, il lanciagranate può averlo nessuno o tutti e 10, secondo ciò che richiede la situazione. Lo stesso dicasi per l'ottica. Su questo punto sono estremamente pedante. Se si tratta di sparare a una bersaglio fisso seminascosto a cento o duecento metri, e si ha il tempo per farlo, l'ottica è indispensabile, su questo non ci piove. Ma in tutte le altre situazioni, che sono la stragrande maggioranza, il bersaglio non ha la cortesia di starsene fermo ad aspettare che gli spari. Si muove. Inquadrare un bersaglio che si sta muovendo e si muove con la precisa intenzione di non essere colpito e di riuscire a colpirti, è un'impresa davvero difficilissima con un'ottica di puntamento, almeno per un tiratore mediamente addestrato. Nella confusione di un combattimento serrato, io voglio una linea di mira affidabile, rapida, lunga (per essere più precisi) e assolutamente fissa e metallica (per evitare che si distorca o si danneggi). In quel modo posso ingaggiare il bersaglio rapidamente ed efficacemente, e anche se non lo colpisco, almeno lo mantengo inquadrato e lo costringo a tenere giù la testa. Poi per eliminarlo si vede: una granata, un tiro di precisione da parte di un collega che usa l'ottica mentre io continuo a coprire il bersaglio, le opzioni non mancano. L'ottica dev'essere un di più, che non deve assolutamente nè intralciare nè condizionare una mira classica efficiente e robusta. Pertanto, finchè non avrà le idee chiare, l'USArmy farà bene a tenersi i suoi M4 con tutti gli accessori che si possono montare.