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Non saprei dire se ho riso di più quando Carlo ha capito sposarsi anzichè spostarsi.... o quando Maverick ha detto che (sposarsi) non gli sembra poi una cosa così terribile! Non è terribile Maverick... hai ragione. A patto di azzeccare la donna giusta!
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Per Nighthawk: no, l'esperienza (secondo me brillante) fatta con i Tornado di Cottesmore, è destinata a non ripetersi. OCU sta per unità di conversione operativa, ossia il reparto che prepara i piloti a montare sul velivolo definitivo. Saper volare è un conto, ma prima di poter pilotare una determinata macchina, devi affrontare un processo di qualificazione, e i reparti OCU servono a questo.
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Bisogna innanzitutto ricordare che l'F-22 è molto più vecchio dell' F-35. L' F-22 ha una storia molto travagliata, ha conosciuto uno sviluppo molto lungo: immaginate che il prototipo ha volato nel 1990, ossia ben 17 anni fa! Nei programmi, a un certo punto, devi per forza "cristallizzare" la configurazione generale del velivolo e dei suoi sistemi avionici, altrimenti non finisci mai di svilupparlo. La configurazione finale dell'F-22 è stata cristallizzata a metà anni '90. L' F-35 invece ha fatto il primo volo nel 2000: ci sono dieci anni di differenza e la sua configurazione finale è stata cristallizzata praticamente nel 2005, è quindi allo stato dell'arte in tutti i sensi. E' normale che l'F-35 abbia beneficiato di 10 anni di sviluppo tecnologico, e sappiamo tutti cosa siano 10 anni nel campo dell'elettronica e del software.
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Il TSR-2 ha una storia interessante. Esso fu concepito in un momento travagliato delle dottrine aeree inglesi: da un lato c'era la corsa ai missili, considerata arma risolutiva, dall'altro le teorie della RAF secondo cui la superiorità aerea si conseguiva con l'annientamento a terra delle forze aeree avversarie (e quindi con missioni di contro-aviazione). Ma anche le dottrine strategiche inglesi erano in fase di revisione: la crisi di Suez del 1956 aveva dimostrato che le due storiche super-potenze, Inghilterra e Francia, ormai dovevano sottostare al potere di USA e URSS. Per questa ragione la RAF voleva uno striker nucleare in grado di restituire all'Inghilterra una capacità offensiva temibile, e non a caso il programma TSR-2 nacque nel 1957, subito dopo la crisi di Suez (rammento che in quella crisi truppe inglesi e francesi occuparono il canale, minacciato dalle guerre arabo-israeliane, ma USA e URSS costrinsero entrambe le potenze a sgombrare senza tante storie). La RAF voleva uno striker formidabile, bisonico, e il progetto fu molto influenzato dal Vigilante americano. Il TSR-2 doveva avere una suite d'attacco estremamente sofisticata, la stessa del Vigilante, e motori potentissimi, per consentirgli di volare almeno per 45 minuti a Mach 2.2 Immaginate che i suoi motori Olympus 320 erano così potenti che durante i test uno solo di questi motori era in grado di far volare un bombardiere Vulcan (che di motori ne aveva quattro...) ! In parallelo però, la Royal Navy aveva sviluppato il suo aereo d'attacco, il famoso Buccaneer, e il Governo premeva affinchè Royal Navy e RAF si dotassero di un solo modello comune, per ovvie ragioni di economia. Ora, il Buccaneer poteva tranquillamente essere adoperato dalla RAF, ma imbarcare il TSR-2 sulle portaerei inglesi era questione molto più complicata. Questo aspetto, unito ai grossi problemi tecnici mostrati dagli Olympus 320 (che avevano una certa insana propensione ad esplodere) decretò la fine del programma TSR-2, nel 1965. Come sappiamo, il Buccaneer fu prescelto sia per la Royal Navy che per la RAF. E' importante però ricordare che il TSR-2 è considerato il nonno del Tornado. Dalle sue ceneri, infatti, nacque il programma MRCA che si avvalse dell'esperienza maturata con il TSR-2 per dar vita al Tornado (non a caso le prestazioni di base del Tornado IDS, come la velocità massima in quota e quella a bassissima quota, sono identiche a quelle del TSR-2).
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L' F-35 è sicuramente un F-22 in scala ridotta, quanto a configurazione di massima. Anche le caratteristiche Stealth sono leggermente inferiori (e si ritiene che gli esemplari esportati avranno queste caratteristiche ulteriormente degradate). Ma a parte questo, l' F-35 è ottimizzato nel ruolo di attacco e la sua suite elettronica, sotto questo punto di vista, è ancora più avanzata di quella dell' F-22.
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No, nessuno dei due eventi. Durante i periodi più bui della guerra fredda gli americani tenevano costantemente in volo alcune squadriglie di bombardieri nucleari, mentre gli intercettori erano lasciati in condizioni operative normali (di solito 5 minuti dall'allarme al decollo), questo anche in Germania. In Vietnam il controllo aereo americano era totale, per cui il servizio di allarme era quello normale. Situazioni di massima allerta si sono verificate, invece, nei conflitti arabi-israeliani e in generale negli anni in cui quei paesi erano in massima tensione. Gli israeliani tenevano infatti caccia pronti al decollo immediato.
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Per Nighthawk: no, non intendo smentire nessuno, sicuramente non in una discussione in cui le idee politiche hanno il loro peso e vanno tutte reciprocamente rispettate. Per OOFox: parlare di politica è bello e costruttivo, aiuta a capire anche le ragioni di chi la pensa diversamente. Questo è un forum di aerei, è vero, ma così come anche un bar dovrebbe servire per bere il caffè o la grappa, ma è un luogo di incontro, anche questo forum è un luogo di incontro, e questa sezione è creata apposta per parlarsi. Sull'occupazione dico solo che i dati, nella politica, sono purtroppo soggettivi. Ognuno li interpreta come crede. Posso considerare un impiegato part-time come occupato, oppure posso dire che conta solo per metà, o possono non considerarlo affatto. Di certo devo constatare che da un lato abbiamo un Berlusconi che snocciola cifre che non credo siano inventate (ma probabilmente interpretate in senso a lui favorevole) e che dimostrerebbero che la pressione fiscale è diminuita, l'economia ha tenuto, i conti pubblici sono in ordine, l'occupazione è aumentata, l'inflazione è contenuta, la spesa sociale aumentata. Ma non è questo il sentire comune del cittadino, però, e su questo aspetto Prodi fonda la sua campagna. Ed è un dato di fatto, che permea tutti gli italiani e che sento anch'io, nonostante io non sia certo di sinistra come pensiero. C'è sicuramente uno scollamento tra i dati statistici e la realtà pratica, e questo scollamento si spiega solo con la favoletta del pollo: se io mangio un pollo intero e tu resti a digiuno, statisticamente abbiamo mangiato mezzo pollo a testa. Evidentemente c'è una parte d'Italia (una minoranza) che in questi 5 anni si è arricchita, e un'altra parte che si è impoverita. E non è difficile capire dove stiano queste due parti. Tutti i professionisti, quelli autonomi (parlo di avvocati, geometri, commercialisti, notai, medici specialisti, periti di ogni genere, ingegneri, ecc...) hanno potuto tranquillamente compensare la "crisi euro" adeguando le proprie parcelle. L'euro si batte come la vecchia mille lire? (e non duemila, com'è in realtà) Bene, se prima la mia consulenza costava 50 mila lire, da oggi costerà 50 euro. Questa gente non ci ha rimesso nulla, anzi, ci ha pure guadagnato. Non ha perso in potere di acquisto, e ha beneficiato appieno delle riduzioni fiscali e degli investimenti sociali approntati dal Governo. Diversamente, l'operaio, l'insegnante, il dipendente che prima guadagnava 2 milioni al mese (se era fortunato) oggi guadagna 1000 euro, e le agevolazioni fiscali e sociali gli avranno anche portato qualche decina di euro in più in tasca, ma resta il fatto che il suo potere di acquisto - con l'euro paragonato a mille lire - è diminuito. Poi ci sono le altre due categorie: produttori e commercianti. I produttori hanno alzato i prezzi, ma non più di tanto: su di loro i controlli sono facili e le speculazioni difficili. Però i loro costi sono aumentati (perchè devono pagare professionisti che costano il doppio e carburanti che costano il triplo), motivo per cui i produttori si sono trovati a corto di liquidità e la produzione in generale è diminuita. E siccome operai e dipendenti hanno sempre meno soldi da spendere, la produzione si vende anche meno di prima. I produttori non se la sono passata bene, quindi. Poi abbiamo i commercianti. Quelli onesti hanno conservato prezzi simili, non hanno fatto il raddoppio. Sono rimasti sul mercato, ma i loro guadagni sono ridotti e pertanto non immettono moneta nel mercato. Quelli disonesti hanno raddoppiato i prezzi: qualche volta gli è andata bene ma più spesso si sono ritrovati con un enorme calo di vendite e hanno dovuto chiudere bottega. Alla fine, se il prosciutto crudo nella bottega sotto casa lo paghi a 60 euro al chilo, ti allunghi all'ipermercato e compri lo stesso prosciutto a 18 euro. La concorrenza non perdona. Ecco quindi che abbiamo una categoria che ci ha guadagnato (professionisti), una categorie che ci ha rimesso (dipendenti), una categorie che sopravvive ma non se la spassa (produttori) e una categoria che mediamente non ci ha rimesso ma ha ridotto comunque ridotto i guadagni per restare sul mercato (commercianti). E questo spiega il malessere diffuso di fronte a dati statistici che (mediando tra le categorie) offrono un quadro moderatamente positivo. Quindi in Italia c'è stato uno spostamento di ricchezza dai lavoratori dipendenti (che singolarmente non è che ne avessero chissà quanta, di ricchezza, anche prima, ma compensavano con il numero elevatissimo) a quelli professionisti. E siccome, come tutti sanno, i professionisti sono quelli che più di tutti evadono le tasse (perchè i dipendenti non possono evadere, i commercianti li controlli nel confronto acquisto-vendite, e i produttori producono e ciò che producono si vede e si controlla) ecco che lo Stato incassa meno di prima in termini reali. I professionisti, poi, sono anche quelli che assumono meno di tutti (persino per definizione civilistica essi non sono imprenditori) e quindi l'occupazione non migliora, semmai peggiora. E come mai le cifre dicono che migliora? Semplice: sappiamo tutti che gli stranieri per essere in regola devono lavorare, devono avere un contratto formale di lavoro (vero o fittizio) se no il permesso di soggiorno se lo scordano. Considerato che ogni anno entrano decine e decine di migliaia di stranieri (170.000 per quest'anno) i quali per forza di cose devono avere un contratto di lavoro regolare, ci credo che l'occupazione sembra aumentare: tra immigrati nuovi e quelli regolarizzati, in 5 anni occhio e croce c'è un milione di nuovi occupati. Ma questi nuovi occupati non hanno minimamente inciso sul numero dei disoccupati italiani! Ecco perchè statisticamente l'occupazione aumenta, ma in pratica la gente per strada si lamenta che non trova lavoro. La domanda quindi è: la destra poteva fare meglio. Secondo me sì, poteva fare molto meglio. E' stata messa in condizione di poterlo fare, di poter lavorare serenamente? Onestamente dico di no. C'è stata un'opposizione e un ostruzionismo (basti pensare agli scioperi) che non hanno consentito di operare le scelte necessarie, ma hanno costretto a provvedimenti demagogici inutili e dannosi. E per il futuro, quale dei due schieramenti potrà davvero migliorare la situazione? Io credo nessuno dei due. Se non ci sarà un minimo di coesione tra maggioranza e opposizione, almeno per risolvere i problemi più grossi del paese, dubito che si otterranno risultati significativi. Al massimo, saranno le regole del libero mercato a determinare in maniera naturale la ripresa economica, nei tempi che ci vorranno e fino alla crisi successiva (la curva economica è come quella dei bioritmi: scende inesorabilmente e poi sale inesorabilmente, è solo la larghezza che cambia secondo le circostanze e l'azione dei governi). Preso atto di questo, io personalmente voterei per chi almeno sugli altri temi (politica internazionale, difesa, sicurezza, giustizia ecc...) si avvicina maggiormente ai principi in cui io mi riconosco. Questo è il mio ragionamento.
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Volare a Mach 2 o a Mach 3 non significa incassare più G. La velocità, di per sè, è cosa diversa dall'accelerazione. Il pilota incassa G quando vira, e ovviamente più è veloce e più è secca la virata, più G incassa. E quando un pilota incassa molti G, le manovre sono più faticose: non tanto per lo sforzo sulla cloche, ma proprio per lo stress fisico a cui il pilota è sottoposto (e indipendentemente dal fatto di avere un'ottima tuta anti-G, ci sono tecniche di respirazione che vanno messe in pratica, la tuta da sola non basta). Ma il motivo per cui un aereo a Mach 2 ha una manovrabilità limitata, dipende non tanto dal fisico del pilota, quanto dalla struttura dell'aereo. A Mach 2 basta impostare una virata di pochi gradi per superare i limiti strutturali. Inoltre, i comandi aerodinamici perdono efficienza, perchè velocità elevate significano anche inerzie elevate. Tanto per dare un'idea, visto che si parlava dell'XB-70 da qualche parte, è entrato nel mito il fatto che l'XB-70, quando doveva virare a Mach 3 durante le prove in USA, non gli bastava tutto il territorio statunitense per fare una virata di 180 gradi e sconfinava puntualmente in Messico, provocando le proteste di quel governo. Difficile rispondere a Nighthawk: di solito quando si comunicano i ratei angolari ed i raggi di virata degli aerei da combattimento, si indicano quelli a pesi, quote e velocità ottimali, generalmente subsoniche. Quelli a velocità supersoniche non sono quasi mai resi noti. Però indicativamente tieni conto che un Typhoon, che in condizioni ottimali tira i suoi bravi 9 G, quando vola a Mach 1.6 alla quota di 45.000 piedi non può superare i 5 G. Abbiamo quindi una riduzione di quasi il 50 % del numero di G massimo, che si traduce in una riduzione di manovrabilità ancora maggiore. Per gli altri caccia moderni, questi valori sono più o meno tutti simili.
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script maligno nel forum
Gianni065 ha risposto a Taigete nella discussione INFO sito & segnalazione errori
Purtroppo per quanti accorgimenti puoi adottare, non c'è modo di evitare uno script maligno o un attacco particolarmente subdolo, a meno di non avere un firewall molto serio e settaggi di protezione molto drastici, che però limitano troppo le possibilità di navigare e di comunicare (specialmente per chi usa programmi di sharing, spesso i firewall comportano problemi insormontabili). Va bene usare quindi un buon antivirus (e AVG, dopo averli provati tutti, lo considero il miglior rapporto tra occupazione risorse e risultati) e dei buoni strumenti anti spyware (Adware e Spybot si completano a vicenda, in più il secondo ha la funzione di immunizzazione che è un toccasana). Ma non scartate anche questa soluzione, che è decisamente la più sicura: io ho un hard disk esterno USB (oggi vendono adattatori striminziti ma efficaci che costano una quindicina di euro e un hard disk capiente costa poche decine di euro), un programma di backup totale temporizzato, e l'hard disk partizionato in maniera tale che C: contiene solo ed esclusivamente il sistema operativo ed i programmi. Tutti i dati sono nelle altre partizioni. Una volta alla settimana il programma di backup mi copia la partizione C sull'Hard Disk esterno (siccome contiene solo sistema operativo e programmi, è roba di pochi gigabyte) numerando le copie: 01, 02, 03 e così via. La prima copia (01) non la cancello mai: è l'estrema risorsa! Invece, man mano che si susseguono le copie (adesso si possono fare persino mentre si sta lavorando al PC, non c'è bisogno di riavviare) elimino quelle più vecchiotte. In questo modo ho sempre una copia del sistema in configurazione originale (la 01) e una serie di copie a una settimana l'una dall'altra: ne posso infilare anche una quindicina prima di dover liberare spazio sull'unità esterna. Se le cose si mettono male, quindi, posso sempre recuperare l'ultima copia sicuramente funzionante. I dati sono al sicuro su altre partizioni, quindi sono sempre aggiornatissimi. Al massimo posso perdere le mail dell'ultima settimana, che risiedono su C: (ma volendo anche queste si possono spostare sulle altre partizioni). I virus si insediano sempre nel sistema operativo e nei programmi, quindi nella partizione C: Una volta ripristinata la C:, anche quelli che dovessero essere finiti su altre partizioni sono innocui e si possono eliminare senza problemi. Può sembrare una cosa complicata, ma una volta settata è automatica e sapere di avere sempre una copia del sistema perfettamente funzionante dà un sacco di tranquillità! -
Parlar bene di Stalin è difficile... Attenzione a non scordare Lenin: con oltre 4 milioni di morti è stato più sanguinario persino di Pol Pot...
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Quando c'è davvero guerra, gli aerei sono sulla pista pronti al decollo con tutti i sistemi già operativi (tranne il motore), generatore attaccato, e persino piloti nell'abitacolo, in maniera da poter decollare nel giro di pochi secondi. Ma questi casi sono rarissimi.
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mi oppongo: 4 di AMX 4 di Tornado 6 da caccia (3 F16,2 EF2000,1 MB339 SMI) totale: 14 Non opporti. I gruppi di F-16 sono tre sulla carta, ma intanto sono solo 2 effettivi (del resto basta contare gli aerei...). Ma anche se quello di Grazzanise dovesse realmente tornare a piena operatività, resta il fatto che l'Italia non ha nè comprato nè noleggiato gli aerei, ma ha comprato un certo numero di ore di volo (45.000 per l'esattezza) e nel contratto è prevista una disponibilità media (se non ricordo male) di 24 aerei. Ora, 24 aerei puoi anche dividerli tra 10 gruppi di due aerei l'uno... ma non credo che questo porti a dire che ci siano 10 gruppi! Per questo ho concretamente indicato 2 come gruppi reali. Per quanto riguarda l'MB-339, non l'ho proprio voluto considerare, perchè se è per questo anche le altre forze aeree utilizzano vari addestratori leggeri nel ruolo di attacco al suolo o di contrasto ai slow movers, ma resta il fatto che l'MB-339 non è una macchina da combattimento. Al contrario, il Casa C-101, l'Hawk, l'Alpha Jet, sono macchine che decisamente hanno una capacità di attacco al suolo molto più significativa. Basta vedere pesi, prestazioni e carico bellico per rendersene conto, e non a caso tutti e tre i velivoli nascono come dual role, esattamente come l'AMX-T, che ho inserito nel conto. Così come ho inserito i reparti OCU dell'AMI, ma non ho inserito quelli tedeschi: semplicemente perchè i tedeschi si addestrano in USA e i loro reparti OCU sono lì, un po' troppo lontani per poterli considerare disponibili. In ogni caso, non è la differenza di 1-2 gruppi a cambiare significativamente le cose. La cosa importante è rendersi conto che l'Italia ha un'esigenza di difendere il proprio spazio aereo, e considerata l'estensione non si può assolutamente immaginare di coprire bene il territorio con meno di 8-9 gruppi (uno per ciascuno per le due isole maggiori e gli altri a copertura della capitale, del distretto industriale e dei due versanti marittimi) anche se proprio a voler risparmiare si può "segare" il gruppo per la Sardegna e un paio di gruppi territoriali, accontentandosi di 5 gruppi... ma con numero di macchine più vicino a 18 che non a 12 (per avere aerei disponibili da rischierare all'estero e anche in Italia se ce n'è bisogno). Poi ci vuole il gruppo OCU. Per l'attacco, una componente di attacco leggero serve, l'ideale sarebbero gli M-346 che potrebbero sostituire sia gli MB-339 che gli AMX. A questo punto serve un aereo da attacco vero e proprio, e qui entra in gioco l'F-35. Vogliamo tenere almeno un gruppo dedicato per l'attacco antinave? E un gruppo SEAD/ricognizione? E un paio di gruppi per l'attacco e interdizione? Poi ci vuole il gruppo imbarcato e infine un gruppo OCU. Minimo minimo, quindi, lasciando da parte MB-339 ed M-346, servono 6 gruppi di Eurofighter e 6 gruppi di F-35 e stiamo proprio a livelli striminziti. Tenete conto che quando si compra un aereo si deve considerare il rateo di attrito (leggi incidenti) che per la NATO è calcolato in media un aereo per ogni anno di servizio, e visto che questi aerei dovranno volare in media per 25 anni (probabilmente di più) servono almeno 15 aerei per gruppo (6x15 = 90 Eurofighter e altrettanti F-35) e bisogna mettere in conto 25 aerei di ciascun tipo per l'attrito, quindi arriviamo a 115 Eurofighter e 115 F-35. Sono i numeri proprio minimi, e coincidono con le previsioni: 121 Eurofighter (evidentemente si calcolano 30 anni di operazioni) e 131 F-35 (anche qui, la differenza di 10 aerei è imputabile ai 30 anni di operazioni e al fatto che si vuole una componente imbarcata più nutrita dei 15 che ho calcolato io). Quindi i conti tornano perfettamente, con questo ragionamento. Il problema sorge nel momento in cui non si riuscirà a finanziare 131 F-35: per questo è importante pensare al doppio ruolo per gli M346, a condividere parte degli F-35 tra impiego terrestre e imbarcato, a rinunciare al reparto SEAD specializzato, ecc... Ma che l' F-35 sia necessario, è indubitabile.
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Sì, c'è uno sportellino che si apre al momento di far fuoco. Non per ogni singolo sparo, ovviamente (100 colpi al secondo ti dico io...): si apre un attimo prima di far fuoco e si richiude una volta terminata la raffica. Per quanto riguarda l'F-35 aspettiamo qualche mese. L' F-35 è un aereo che ha molte caratteristiche simili a quelle dell' F-22 (in particolare la cura per la riduzione della RCS, il radar sofisticatissimo, le stive interne) ma non ha la stessa capacità di carburante e non ha (a quanto ufficialmente dichiarato) la possibilità di volare in supercrociera. Questi dati, però, vengono dai prototipi, e così come l' F-22 definitivo si è rivelato una vera sorpresa, sotto molti aspetti di gran lunga superiore rispetto a quanto evidenziato dai prototipi, occorrerà aspettare che i primi F-22 di pre-serie comincino a essere sottoposti alle valutazioni operative e che trapelino le prime indiscrezioni, per capire cosa si ha davvero di fronte. Ad esempio, io mi aspetto che il caccia abbia una certa capacità di supercrociera, perchè mi pare strano che - visto il rapporto potenza/peso - l' F-35 non riesca laddove riuscivano perfino gli aerei che è chiamato a sostituire (F-16 ed F-18), così come all'epoca nessun analista si era bevuto la storia che l' F-22 fosse limitato a una velocità massima di soli Mach 1.6 (queste erano le dichiarazioni ufficiali iniziali). Poi, non dimentichiamo che l' F-35 sarà realizzato in 3 versioni abbastanza diverse l'una dall'altra: la versione STOVL probabilmente sarà meno prestante (del resto deve sostituire gli Harrier), così come la versione imbarcata convenzionale probabilmente avrà un'autonomia elevata e qualche spunto di velocità in meno (visto che deve sostituire gli Hornet che non sono poi particolarmente brillanti), ma sono convinto che la versione convenzionale per l'USAF, che è quella dalla quale ci si aspetta il massimo in termini di export, sarà superiore al Falcon sotto ogni aspetto.
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Fai bene a non crederci. Erano 5 milioni e trecentomila fino a metà anni '80. Poi, iniziò il declino: nel 1990 erano 4 milioni, e appena un paio di anni più tardi erano già crollati ad "appena" due milioni e settecentomila... L'URSS per decenni ha sostenuto uno sforzo bellico immane. L'intera nazione non era una nazione, ma una forza armata!
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Allora.... per prima cosa tenete a mente che i piloti militari spesso dicono le più grosse pallonate che potrete mai immaginare. Troppo spesso i piloti militari sono persone cui piace volare ma non hanno alcuna "passione" per le cose militari e hanno solo la preparazione scientifica strettamente necessaria ai compiti che devono svolgere (e qualche volta nemmeno quella). Se pensate che i piloti da combattimento siano dei supermen con una cognizione divina delle cose militari, vi sbagliate di grosso. Molto spesso non conoscono nemmeno la velocità dei Sidewinder che portano attaccati alle ali... non leggono le riviste aeronautiche, non leggono manuali e simili, studiano solo i manuali tecnici che devono studiare e i parametri di funzionamento di ciò che devono impiegare. Provate a chiedere a 100 piloti militari qual'è la velocità massima di un MIG-29 o che portata ha un missile Archer.... sono certo che al massimo 1-2 vi sapranno rispondere... probabilmente quelli più freschi di accademia. Queste cose le dico per esperienza personale. ======== Ovviamente le velocità sono tutte relative: se parli in un abitacolo che si sta spostando a Mach 2, la tua voce si sposterà a Mach 3 perchè l'aria ATTRAVERSO LA QUALE SI SPOSTA IL SUONO A MACH-1 si sposta essa stessa a Mach 2. Quindi 2+1 fa 3. La voce si sente, tranquilli. Lo stesso dicasi per il funzionamento del cannone o il lancio di missili. Le velocità si sommano. Anzi, un colpo di cannone sparato a velocità supersonica avrà una gittata superiore di un colpo di cannone sparato a velocità subsonica: il primo sarà molto più veloce. Semmai, nel regime supersonico possono intervenire altri fattori. La resistenza dell'aria aumenta (ovviamente) e questo può interferire con il corretto funzionamento di un'arma da fuoco o con la corretta separazione di un missile aria-aria. Dico "può" perchè poi in effetti in fase di progettazione questi aspetti sono esaminati in galleria del vento e si adottano le soluzioni idonee affinchè tutto funzioni a dovere. I missili aria-aria possono essere sempre lanciati a velocità supersoniche, ed i cannoni possono sempre fare fuoco ma quest'ultimo aspetto è più teorico che pratico. A velocità altamente supersoniche, infatti, un aereo ha scarsissime capacità di manovra e pertanto il cannone è praticamente inutilizzabile (semplicemente perchè non si può puntarlo correttamente manovrando l'aereo).
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rifiuti sperimentali
Gianni065 ha risposto a nighthawk nella discussione Prototipi ed Aerei Sperimentali
E' solo un discorso teorico, quello dei rottami vaganti per sempre. O una cosa esce dall'orbita terrestre, o ritorna giù (che sia tra un mese o tra dieci anni), non ci sono vie di mezzo. Dall'orbita terrestre escono soltanto le sonde inviate ad altri pianeti, tutti i rottami non hanno la velocità di fuga per uscire dall'orbita, per cui prima o poi rientrano e si disintegrano. Semmai il problema è che moltissimi di questi rottami (sono ormai migliaia) sono in orbite così alte che ci metteranno decenni per cadere, e nel frattempo costituiscono un rischio per astronauti, satelliti e persino per la stazione spaziale orbitante. La NASA cerca di "tracciare" il numero più alto possibile di questi oggetti, per prevenire rischi, ma non è sempre possibile farlo. Un semplice bullone in orbita non è avvistabile dai radar ma può colpire un altro oggetto con velocità (specialmente se le due velocità si sommano) anche di molti chilometri al secondo, peggio di un proiettile. -
In questo forum ho detto più volte che le forze armate italiane hanno messo in cantiere troppi programmi che non possono finanziare, e che alla fine tutto questo si ripercuoterà sull'efficienza dell'intero sistema difesa (ed in particolare sull'addestramento).
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Non è corretto parlare di "versione non stealth" dell' F-22. Non esiste una versione "non stealth" !!! Tutti gli F-22 sono PREDISPOSTI per montare piloni esterni in qualsiasi momento. Questa predisposizione, però, è al momento inutile, perchè il raggio d'azione dell'aereo è sufficiente per tutte le missioni previste (e quindi i serbatoi esterni non servono, se non per i voli di trasferimento), così come le stive interne consentono di trasportare un armamento adeguato nel ruolo aria-aria (8 missili aria sono più che sufficienti). Nel ruolo aria-terra, l'F-22 può trasportare una coppia di bombe JDAM da 500 kg nella sua stiva interna, oltre a conservare 4 missili aria-aria. Un armamento di due sole bombe può sembrare pochino, in realtà è l'armamento standard di qualsiasi aereo da interdizione moderno. Infatti i moderni aerei d'attacco volano normalmente con un paio di serbatoi e un paio di bombe (addirittura in alcuni casi con una sola bomba, è il caso del Tornado quando monta il pod di illuminazione laser e una singola bomba laser). Infatti, al di là delle foto pubblicitarie, nelle missioni operative aria-terra bisogna preservare il raggio d'azione e le prestazioni, e quindi si carica solo una piccola parte dell'armamento teoricamente trasportabile. Inoltre, le bombe JDAM sono bombe di precisione assoluta, per cui una bomba equivale a un bersaglio distrutto, ed è ben difficile che a un aereo da interdizione siano assegnati più di uno-due bersagli in una singola missione. Quando si dice che l'F-22 rappresenta una rivoluzione nella logica del combattimento aereo, non lo si dice solo per le sue doti stealth, ma anche e soprattutto per le sue prestazioni operative reali. Grazie alla supercrociera, all'assenza di carichi esterni, ed alla grande capacità interna di carburante (il doppio di quella di un F-15 che pure è uno dei velivoli più capienti) l'F-22 ha un raggio d'azione operativo superiore a quello degli altri aerei, viaggiando costantemente a velocità supersoniche laddove gli altri devono limitarsi a velocità subsoniche. Se non si tengono bene a mente queste caratteristiche, e si pensa all'F-22 solo in termini di Stealth, è chiaro che non si apprezza il velivolo nelle sue potenzialità e si è portati a liquidarlo come un costoso giocattolo la cui unica dote è la basissima RCS !
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Ci sono solo due modi per vincere una guerra come quella. O sbatti in campo un milione di soldati e rastrelli da cima a fondo tutto il paese (il che è costoso sia in termini economici che di vite umane.... e devi averceli un milione di soldati da dedicare allo scopo...) oppure lavori politicamente per creare un distacco marcato tra il popolo e i guerriglieri, in maniera che ai secondi manchi l'appoggio del primo. E senza appoggio popolare, ben presto la guerriglia è priva di scopo, priva di materiale umano, ed il problema si trasforma tutt'al più in un terrorismo che si può gestire a livello di forze di polizia locali. Sia in Afghanistan che in Vietnam le due superpotenze fallirono nel conquistare l'appoggio del popolo (anche se nel caso del Vietnam non furono gli americani a invadere, ma i vietnamiti del nord). Oggi in Irak gli americani stanno provando questa strada (sia pure tra molti errori): cercare di introdurre rapidamente benessere, infrastrutture, lavoro ecc... in maniera da togliere alla radice il malcontento della gente (e non sarà semplice superare anni di dittatura, tre guerre e tanti lutti) ed isolare i guerriglieri/terroristi. La strada è sicuramente quella giusta, temo però che gli americani non abbiano sufficiente esperienza per percorrerla correttamente.
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E certo che mi sono sbagliato... volevo scrivere PS2 e ho scritto PSP2.... non è il mio campo, in effetti...
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rifiuti sperimentali
Gianni065 ha risposto a nighthawk nella discussione Prototipi ed Aerei Sperimentali
Quando si lancia un missile di grosse dimensioni verso lo spazio, si tiene sempre conto della fine che fanno i frammenti. La traiettoria è programmata affinchè i frammenti (quelli che non si dissolvono per l'attrito atmosferico in fase di rientro) cadano su aree disabitate: l'oceano, in particolare, o la Siberia nel caso dei sovietici, ecc... Quello che arriva nello spazio, e non lascia l'orbita terrestre diretto ad altri lidi (come le sonde spaziali) prima o poi ricade giù: è una legge fisica. Che si tratti di rottami o satelliti esauriti, la fine è uguale. In questo caso è improbabile che frammenti riescano a giungere a terra, perchè l'atmosfera li brucia ben prima. qualche volta però è successo, e devo dire che ai sovietici è successo anche troppo spesso, considerato che erano così carini da mettere in alcuni loro satelliti un vero e proprio reattore nucleare (che essendo progettato per resistere al calore della fissione nucleare, era particolarmente resistente al calore del rientro in atmosfera!). Ad esempio ricordo il Kosmos-954, caduto, con il suo bravo reattore nucleare, in Canada, nel 1978. O il Kosmos-1402, anch'esso full-optional di reattore nucleare, che cadde nell'Atlantico nel 1983, sfiorando di poco l'isola di Ascensione. Ovviamente pacifisti e ambientalisti tutti zitti: era roba sovietica, quella va sempre bene. -
Per Kaiser: le mie fonti sono uno studio dell'Air Force Research Laboratory dell'USAF, parzialmente declassificato nel febbraio del 2006, nonchè alcuni articoli di Aviation Week and Space Technology, che già dal 2004 ha iniziato a interessarsi della cosa, pubblicando indiscrezioni sulle capacità dei radar AESA dell'E-10, dell'F-35, dell' F-22 e del Super Hornet. La tecnologia comunque è molto simile a quella delle "armi a microonde", conosciute come HPM. Prova a cercare qualcosa così in Internet. ========= Per Nighthawk: questi radar hanno la possibilità di concentrare una grande quantità di energia su punti estremamente ristretti (in pratica questi radar hanno centinaia di elementi ciascuno indipendente dall'altro, che dovrebbero ciascuno guardare la propria parte di cielo... qualcuno che non aveva di meglio da fare ha provato a programmare queste centinaia di elementi in maniera tale che TUTTI trasmettano verso lo stesso punto... e ne è scaturita questa interessante scoperta). Chiaramente, tutta questa energia concentrata su un sensore o un circuito elettronico, ha buone possibilità di mandarlo in tilt, persino di bruciarlo. Chi si intende di apparati radio, sa cosa può succedere a un ricevitore che si trovi a pochi metri di distanza da una emittente da migliaia di watt.
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L'Orao non è un caccia, è un aereo da attacco al suolo, quindi non c'è da stupirsi se non abbia al suo attivo altri abbattimenti (e onestamente... anche se fosse stato un caccia sarebbe cambiato ben poco). I serbi sostengono che nel 1999 un Orao riuscì a buttare giù un Tomahawk. L'Orao non ha un radar, quindi l'unica maniera in cui ciò può essere accaduto è che o il pilota ha avuto fortuna di vedere per caso un Tomahawk in volo, oppure il Tomahawk è stato individuato dalla difesa aerea che ha vettorato un Orao non avendo null'altro di meglio a disposizione. Il Tomahawk è un missile lento (è subsonico) che si affida al profilo di volo molto basso e alla sua scarsa visibilità (sia radar che ottica) per non essere intercettato, ma nel momento in cui si riesce ad avvistarlo e si riesce a vettorare un caccia sul missile, non è poi una cosa difficilissima buttarlo giù, e anzi un aereo come l'Orao (ossia un aereo d'attacco ottimizzato per volare alle basse quote) in alcuni casi (di giorno, con il missile a vista) può essere più efficace di un caccia supersonico. In ogni caso, se è davvero successo, è successo una sola volta... un po' poco per definire l'Orao come "Tomahawk Killer" come ha fatto qualcuno!
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Anche se gli aerei oggi hanno il GPS, il sistema di navigazione inerziale è sempre presente (esso è indipendente da fattori come la qualità del segnale o i radiodisturbi, per cui è sempre bene che ci sia). Le moderne piattaforme inerziali, però, si allineano in tempi molto ridotti. Un Harrier non è diverso dagli altri aerei, per cui i tempi sono gli stessi. Quello che fa perdere tempo è proprio il check dei vari sistemi di bordo e l'inizializzazione delle varie apparecchiature, per questo gli aerei in allarme sono tenuti in una condizione di pronto impiego, con tutti i sistemi già pronti in maniera tale che l'unica cosa da fare è salire a bordo, avviare e dare manetta.