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Tutti i contenuti di Gianni065
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Qui non si tratta di abbagli Leviathan. Vuoi sapere come si buttano i quattrini? Si buttano con gli autobus targati AMI che ogni mattina si fanno il giro dei paesi e città a raccogliere i militari da casa (o quasi) per portarli alla base, e la sera fanno il giro contrario (tu devi pagarti il pullman o il treno o l'auto per andare al lavoro, quelli ci vanno a spese dello stato e se fanno tardi nessuno può dirgli nulla) Si buttano con le feste e i banchetti organizzati in tutti i reparti AMI a ogni minima occasione (e questa è la festa, e questo è il cambio di comando, e queste sono le 1000 ore di volo, e queste sono le cerimonie, ecc....) Si buttano con megastrutture ospedaliere che fanno invidia a quelle del servizio sanitario nazionale, che dispongono di macchinari costosissimi e delle quali si avvalgono i militari (tu devi farti code e code per un esame, loro hanno tutto a disposizione). Su buttano con centri vacanza incredibili, in montagna, al mare, dove gli ufficiali vanno a passare le vacanze e non solo non pagano, ma risultano persino in missione per cui vengono pagati (proprio così: vanno in vacanza ma figura che vanno per aggiornarsi) ed i loro familiari al seguito mangiano e dormono nelle stesse strutture, a livello di un albergo di lusso, pagano roba di 4-5 euro al giorno. Questo, e tanto altro, significa buttare i soldi. EDIT Non vorrei che queste "rivelazioni" fossero fraintese. Io ho moltissimi amici ufficiali dell'AMI, e ovviamente sfruttano ciò che gli viene riconosciuto, come farebbe chiunque al loro posto. Se una cosa me la passano gratis, è un mio diritto, perchè pagare? Il problema è a monte: eliminare nell'AMI (come in tante altre realtà pubbliche) privilegi e usanze che ormai non sono compatibili con le disponibilità economiche.
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Un attimo Leviathan. Nel discorso che ho fatto prima, mi riferivo a quei paesi che si trovano nella posizione di poter scegliere tra un caccia occidentale e un caccia russo. E' evidentissimo che una nazione come l'Olanda, tanto per fare un esempio, quando penserà di sostituire i suoi F-16 non prenderà mai in considerazione un caccia di produzione russa. Così come allo stesso modo un paese come Cuba o come la Corea del Nord, non prenderanno mai in considerazione di comprare un caccia americano. E' chiaro che i "clienti storici" americani continueranno a comprare americano (o comunque occidentale) e i "clienti storici" russi continueranno a comprare russo. Ci mancherebbe altro. Io mi riferivo a quei paesi che si trovano in condizione di poter scegliere senza problemi di natura politica. Ad esempio, mi riferisco a paesi come l'Egitto, o la Malesia, o Singapore, ecc... Paesi che se gli viene proposto di scegliere tra F-35 e una qualsiasi variante del MIG-29 o del SU-27, probabilmente preferirebbero l'F-35, o l'Eurofighter. L'esempio dell'Algeria non fa testo: il paese non compra americano, compra tradizionalmente russo, al massimo francese. E' chiaro che all'Algeria non venderai mai nè un F-35 nè un Eurofighter, non ci piove. Peraltro, hanno scambiati aerei con debiti: visto che la Russia non avrebbe mai fatto fronte ai debiti, era l'unico modo per recuperare i soldi! Quello che volevo dire è che i caccia di produzione russa ancora non sono qualitativamente all'altezza di quelli occidentali (lasciamo perdere le prestazioni pure, quando si compra un aereo si guardano anche altri aspetti, come i costi di gestione, la sicurezza del volo, l'affidabilità ed efficienza della parte avionica, ecc...) e sinora hanno avuto un grande mercato o perchè si vendevano a nazioni politicamente allineate, o perchè si vendevano a prezzi simbolici (e con manutenzione pressochè gratuita, affidata a tecnici sovietici). Con il crollo dell'URSS le cose sono cambiate. Se compri un aereo russo, lo devi pagare, e lo devi pagare cash, e i costi sono molto simili a quelli occidentali. Allora se consideri che un MIG-29 nuovo ti costa sui 30 milioni di dollari, e la sua tecnologia è più o meno quella di vent'anni fa (la versione avanzata MIG-29M non è ancora perfettamente messa a punto), e un SU-30M costa non meno di 35 milioni di dollari al pezzo, ci sono ben poche ragioni per preferirli a un F-16C di ultima generazione, che ti porti via più o meno allo stesso prezzo e ha una durata utile ben maggiore. Un Eurofighter costa intorno ai 50 milioni di dollari (prezzo pagato dall'Austria) ma si prevede che tra qualche anno lo si spunta anche a 40-45 milioni, mentre un F-35 costa intorno ai 40 milioni di dollari. Se devo comprare 20 caccia e posso scegliere, alla fine posso comprare Eurofighter spendendo più o meno 800 milioni di dollari, o Su-30M spendendone 700, ma poi come spese di gestione i modelli occidentali mi costano meno. A parità di spesa, non credo che per il Flanker ci siano molte speranze, tenuto conto che in ogni caso è di concezione più vecchia. Nè pare che la Russia al momento sia in grado di uscire dall'impasse, visto che i nuovi modelli sono rielaborazioni dei precedenti (come il SU-35) e nemmeno completamente messi a punto. D'altro canto il Rafale è sul mercato ormai da diversi anni, ma ha perso il suo vantaggio temporale rispetto all'Eurofighter senza che ne sia stato venduto un solo esemplare, il che si presta a previsioni fosche. Infatti la Francia non riesce a tenere il prezzo del caccia al di sotto dei 50 milioni di dollari, nonostante sia ormai in produzione avanzata, e non trova clienti. Per questo il mercato sarà conteso tra Eurofighter e F-35. Il Rafale resterà un caccia di nicchia (c'è chi tradizionalmente compra Dassault) così come i caccia russi si venderanno ai loro clienti tradizionali.
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Vai e divertiti! Peccato che non coincidono i tempi... io sarò lì nella metà di aprile!
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Come dice un detto napoletano... ogni scarafone è bello a mamma sua...
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Si può sempre tirare una forma di pecorino sardo lasciato al sole per un paio di giorni.... altro che nervini...!
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A me piace sempre parlare con i dati alla mano. Le dicerie lasciano il tempo che trovano, e siccome i dati non mancano... Vediamo un po'. Gli USA hanno un PNL pari a poco meno di 12.000 miliardi di dollari. L'Italia ha un PNL pari a 1600 miliardi di dollari. Ossia, gli USA hanno un PNL che è 7,5 volte superiore. Le esportazioni militari americane ammontano tra i 20 e i 30 miliardi di dollari all'anno (la cifra varia perchè c'è chi prende a riferimento i dollari realmente incassati, e chi valuta il valore di quanto venduto: gli americani vendono a prezzi simbolici o molto bassi molto surplus, per cui c'è un valore reale contrapposto a quello realmente incassato). Prendiamo a riferimento il valore massimo, proprio a essere cattivi: 30 miliardi di dollari. L'Italia ha esportazioni militari per 2,5 miliardi di dollari all'anno. Gli USA esportano 12 volte più dell'Italia, in rapporto a un PNL che è 7,5 volte maggiore. Quindi, in termini proporzionali, sicuramente gli USA esportano in misura quasi doppia, ma è anche vero che se confrontiamo l'industria militare italiana con quella americana c'è un abisso di distanza. Ma la cosa interessante è che se invece di calcolare il valore materiale del ceduto, andiamo a vedere i profitti in termini monetari (ed è questo quello che conta: se un paese cede 300 carri armati surplus a un prezzo simbolico, non c'è ritorno economico e l'industria non ci guadagna nulla) , e quindi prendiamo a riferimento il dato di 20 miliardi di dollari anzichè 30, notiamo allora che gli USA hanno un INTROITO dalle esportazioni militari - rapportato al PNL - che è pari a 8 volte quello italiano, contro un rapporto tra i PNL che è pari a 7,5: praticamente siamo lì. Ossia, in termini di introiti, le proporzioni sono praticamente identiche. Ma è parimenti importante notare che gli USA hanno un bilancio della difesa pari a 400 miliardi di dollari: se 20 miliardi di dollari di produzione militare vanno all'estero, significa che il rapporto tra produzione interna e produzione per l'estero è pari a (400:20) venti. In Italia il bilancio della difesa si aggira su 28 miliardi di dollari, e 28:2,5 fa circa 11. Ossia gli USA esportano un dollaro ogni venti spesi per le armi, l'Italia esporta 1 dollaro ogni 11 spesi per le armi. Quindi per l'industria militare italiana, le esportazioni hanno un peso ben maggiore di quanto non ne abbiano per l'industria americana. Questi dati devono far riflettere, e devono necessariamente far concludere che le esportazioni militari (per quei paesi che hanno una industria della difesa degna di questo nome) sono una parte importante dell'economia per tutte le nazioni, e da questo punto di vista gli USA stanno nella media di tutte le altre nazioni produttrici di armi.
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Bearing significa la direzione chi si sta prendendo (o che si deve prendere, o dalla quale sta arrivando qualcosa, o dalla quale ci si aspetta di vedere qualcosa). 500, però, è un "fuori scala", visto che 360 è il massimo! Per cui bisogna vedere se in inglese dice proprio "five hundreds" oppure "five zero zero" oppure "fifty zero zero". Potrebbe tradursi: "Sulla rotta 500, vedrete un fiume..." Oppure: "Mantendo la rotta a 500 piedi, vedrete un fiume...." Oppure: "Proseguite su rotta 50.0, vedrete un fiume...." Valuta tu.
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Dipende... può anche insegnare che quando uno Stato alza troppo la cresta, non è salutare lasciarlo stare tranquillo in nome del quieto vivere... come fecero Francia e Inghilterra...
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Non mi pare che Phoenix si riferisse all'America. Quanto alle armi le vendono tutti, appena possono. E per quanto possa sembrare strano, quando c'è una grossa guerra non sono le aziende produttrici di armi a rialzare le quotazioni in borsa... ma quelle farmaceutiche. E per l'oro nero... se mi trovi un paese industrializzato che non abbia bisogno di oro nero... o un paese non industrializzato che non voglia diventare industrializzato....
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Una volta era così, Leviathan. Oggi una volta sganciata la bomba laser puoi iniziare la manovra evasiva. Il laser è montato su un giunto sferico rotante e girostabilizzato, con puntamento automatico. Fa tutto da solo mentre tu viri e te ne torni a casa. Semmai è vero che la guida laser richiede all'aereo di avvicinarsi al bersaglio in misura maggiore rispetto a quanto possa teoricamente fare una bomba GPS. Ma attenzione: questo vale per una bomba GPS preprogrammata. Per programmare la bomba GPS con i dati rilevati dal radar o da un sensore IR, devi necessariamente avvicinarti al bersaglio altrimenti il margine di errore è troppo grande, e alla fine c'è poca differenza rispetto a una bomba laser, almeno con la tecnologia odierna. Ed è anche vero, però, che se le bombe laser vengono utilizzate con la tecnica di due aerei che si alternano (il primo attacca, il secondo illumina, poi si invertono) l'aereo lanciatore può evitare del tutto di avvicinarsi troppo al bersaglio (mentre quello che illumina si avvicinerà di più ma resterà comunque a buona distanza di sicurezza). Il vantaggio delle bombe GPS e della programmazione in tempo reale è diverso. Tanto per cominciare nè F-22 nè F-35 nè B-2 possono permettersi il lusso di portare un illuminatore esterno per i laser, per non compromettere la RCS, e quindi è una scelta obbligata. Inoltre puoi sganciare una-due-dieci bombe tutte programmate, contemporaneamente, anche contro dieci bersagli diversi, con un solo aereo, mentre con le bombe laser è giocoforza attaccarne uno per volta con un aereo. Inoltre, una volta acquisite le coordinate del bersaglio, puoi passarle ad altri aerei in arrivo (anche se non hanno un radar adeguato a marcare il bersaglio, basta che abbiano un circuito per la programmazione). Insomma, è su queste cose che emergono i vantaggi del GPS più ancora che sul fire and forget puro.
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1) Moscow Tower, 2-4-1 Romeo, requesting altitude, 1-14 Moscow ground 4-1 (...) my frequency 435 point 6 Tango asking 2-4-6-4 Alfa Su questa io scriverei: "Controllo Mosca, 241 Romeo, richiediamo livello 114 (sarebbe 11400 piedi). Controllo Pista, 241 Romeo, frequenza 435 punto 6, punto Tango, richiediamo rotta 246 per Alfa" 2) Due caccia stanno seguendo l'apparecchio dei terroristi, pronti ad abbatterlo (ma poi il comando non arriva): #PILOTA JET 2# Alright, target on 5-100, distance 100 meters, maintaining altitude… #PILOTA JET 1# Stay with target, maintain. Standby Numero2: "Ok, bersaglio a 5100 (metri o piedi), distanza 100 metri (assurdo), mantengo la quota" Numero1: "Continua a seguirlo, mantieni la quota. Resta in attesa" 3) Si può dire: "Il bersaglio si mantiene in quota" ? Meglio dire: "Il bersaglio mantiene la quota" 4) #PILOTA JET 2# Charlie Alfa 3-6-9, requesting frequency 5-3-2-2 point 2-5… Charlie Alfa 369, richiedo frequenza 5322 punto 25 #TORRE CONTROLLO# Charlie Alfa 3-6-9, (...) #PILOTA JET 1# Controllo traffico aereo, mi sto avvicinando … #TORRE CONTROLLO# Volo 76932, (…) radio-contact immediately… contattate immediatamente 5) 57-3-0 frequency 1 point 2-4-0 Radio contact with 4-7-0… frequency 7-6-5-4 point 7-6... 5730 frequenza 1 punto 240 Sintonizzatevi su 470 frequenza 7654 punto 76
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Onestamente credo di no, non nel breve-medio termine comunque. L'EFA potrà ovviamente utilizzare armi GPS, ma preprogrammate prima del lancio. Ma non va fatta una colpa di ciò: non scordiamoci che l'EFA è nato come intercettore, le funzioni aria-terra sono state integrate in un secondo momento, e sono ancora a uno stadio iniziale. Comunque, non diamo troppa importanza alla capacità di riprogrammare le GPS in volo contro bersagli di opportunità. Nella stragrande maggioranza dei casi le missioni sono sempre prepianificate e i bersagli ben conosciuti prima della missione, se proprio si vogliono ingaggiare bersagli di opportunità la guida laser è un'ottima risposta, così come lo sono le armi a guida televisiva o IIR, quindi non credo valga la pena spendere tempo e denaro per integrare possibilità estremamente sofisticate, quando ci sono sistemi più pratici. Per l'F-22 e l'F-35 essi hanno il vantaggio di utilizzare un radar AESA che è particolarmente idoneo a rilevare con precisione la posizione di un bersaglio, per cui gli americani ci hanno messo poco a integrare la possibilità di riprogrammare le GPS.
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No scusa Diana, forse mi sono dilungato un po' troppo nel mio discorso e non sono stato chiaro. Non c'è nulla da interpretare su "point Yankee". La traduzione corretta è esattamente quella che ti avevo detto al termine del lungo discorso. Se è la torre a parlare, significa: "Tango 6322, qui Mosca, tenete rotta 347 per il punto Yankee". Se è l'aereo a parlare, significa: "Mosca, qui Tango 6322, riceviamo segnale di avvicinamento da 347 gradi per il punto Yankee" Puoi piantarci un punto fermo su questo. Così com'è un punto fermo il significato di Air Control e Ground Control, nel gergo aeronautico aeroportuale, come ti avevo detto sopra.
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Fino a poco tempo fa le GPS avevano bisogno di conoscere perfettamente la posizione del bersaglio e non potevano essere programmate in volo. Questo significava che le missioni dovevano essere pianificate a terra, e ovviamente il laser presenta invece il vantaggio di poter essere utilizzato in missione contro un bersaglio di cui si sconosceva la posizione esatta prima della partenza. Oggi le cose stanno cambiando. I sistemi più sofisticati consentono di determinare la posizione di un bersaglio mediante sensori radar o IR a bordo dell'aereo, e di convertirla in dati GPS da passare alla bomba, programmabile in volo, e pertanto si può colpire anche un bersaglio non pianificato. Al momento questa capacità ce l'hanno pochi aerei: il problema non è programmare la bomba, ma ricavare la posizione del bersaglio in maniera precisissima usando il radar. Il B-2 è l'unico aereo che ha questa capacità operativa al 100 %. E' previsto che altri aerei ce l'abbiano (l' F-22, l'F-35) e altri siano in grado semplicemente di programmare la bomba in volo (su dati forniti da altre fonti: un ricognitore RPV o un team di forze speciali, ad esempio). E' chiaro che nei prossimi anni questa capacità sarà però implementata su tutti gli aerei moderni, per cui vien da chiedersi se in quel momento l'illuminazione laser avrà ancora un senso. Io credo proprio di sì. Innanzitutto per quanto possa essere precisa la posizione ricavata da un segnale radar, essa sarà sempre soggetta a un margine di errore, che nel laser non c'è. Inoltre, una bomba laser ha anche una certa capacità di cambiare bersaglio mentre è in volo, dopo lo sgancio. Se sto puntando un hangar, e all'improvviso quell'hangar salta in aria per un'altra bomba o mi accorgo che nell'hangar accanto c'è un bersaglio è prioritario distruggere (ad esempio un caccia che sta per uscire) mi basta puntare il laser contro l'altro hangar. Se la distanza è nell'ordine di qualche decina di metri, la bomba non avrà alcuna difficoltà a dirigersi sul nuovo bersaglio. Con una bomba laser posso anche colpire un bersaglio in lento movimento: ad esempio un aereo che sta rullando sulla pista, o persino un carro armato che si sposta lentamente. Ancora, con una bomba laser posso tentare di colpire con precisione un determinato punto di un bersaglio: ad esempio una finestra, un condotto di areazione. Ma più di tutto, una bomba laser non dipende dal segnale GPS (che può essere disturbato, o può essere intenzionalmente reso meno preciso). Quindi entrambi i sistemi, come giustamente ha detto Dominus, continueranno ancora ad essere utilizzati.
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Su Air Control e Ground Control non c'è problema, le traduzioni corrette sono Centro di Controllo del Traffico Aereo e Centro di Controllo a Terra (il primo gestisce gli aerei in volo, il secondo i movimenti sulla pista, come il rullaggio). Più complicato, invece, capire "Torre di Mosca, Tango 6322, receiving 3-4-7 point Yankee... " specialmente se si tiene conto del fatto che non è detto che quelle comunicazioni abbiano una qualsiasi attinenza con la realtà. Non sempre i registi (anzi, quasi mai) sono precisi nel riprodurre aspetti tecnici dell'aviazione, per cui possono essere conversazioni senza capo nè coda, tanto per dare una certa "serietà" al tutto. Nelle conversazioni radio, indipendentemente tra chi e chi, si comincia sempre con il dichiarare chi parla e chi è destinatario del messaggio. Quindi dirò sempre: "Torre Y a volo X" o "Volo X da Torre Y" o semplicemente "Volo X, Torre Y" seguito poi dal messaggio. E' infatti indispensabile che il destinatario del messaggio sappia senza ombra di dubbio che quella comunicazione è rivolta a lui. Pertanto, si intenderebbe che Torre di Mosca chiama un certo Tango-6322, in tale logica. Passiamo a "Riceviamo 347 punto Yankee". Che cos'è? Boh. Solo il regista te lo può dire. 347 non è una frequenza radio per conversazioni: troppo alta in genere rispetto a quelle usate dal controllo aereo, e in particolare nessuno dei tre aeroporti di Mosca utilizza frequenze simili: tutti gravitano sulle frequenze comprese tra 110 e 140 MHz, com'è normale che sia. Quindi quel 347 potrebbe essere una rotta (da 0 a 360 gradi) e potrebbe significare che vi vediamo arrivare da 347 gradi, ma quello Yankee non si spiega. Potrebbe essere una pista, ma nessuna pista di Mosca si chiama 347 Yankee. L'unica spiegazione che mi viene in mente, ammesso che quei dati siano corretti e non siano semplice invenzione del regista, è data dal "Non-directional beacon" (NDB) un sistema di riferimento che utilizza una frequenza radio compresa tra 190 e 1750 KHz e che serve per fornire agli aerei in avvicinamento e allontanamento da un aeroporto, l'indicazione della propria posizione e rotta rispetto all'aeroporto. Questo sistema, l' NDB, è considerato obsoleto ed è un po' in disuso, ma viene ancora utilizzato su alcuni aeroporti, ed in particolare è in uso ai tre aeroporti moscoviti. L'aeroporto di Domodedovo ha un sistema NDB che opera sulla frequenza di 437 Khz, che assomiglia quindi a quel "347" (potrebbe essere una semplice inversione di cifre). Il problema è che l' NDB invia un segnale radio, ma non ne riceve. In altre parole, un aereo può ben comunicare di ricevere il segnale dell'NDB, ma non è logico nè possibile che una Torre comunichi di ricevere il segnale dell'aereo sulla frequenza NDB: NDB trasmette e l'aereo riceve, non è il contrario. Allora potrebbe essere che quella comunicazione, in realtà, non sia della Torre, ma di un altro aereo, ossia Tango 6322, che sta comunicando alla Torre di ricevere il segnale NDB sulla frequenza 347. O meglio ancora sta comunicando di ricevere il segnale NDB (o altro beam di avvicinamento) dalla posizione di 347 gradi e di trovarsi al punto Yankee. E "point Yankee" è proprio una posizione particolare di un velivolo in avvicinamento: sulle carte aeronautiche ci sono dei punti precisi di avvicinamento a un aeroporto (e di allontanamento) e questi vengono indicati proprio come "point" seguida da una lettera in alfabeto fonetico internazionale. Avremo così un "point Alfa" fino a un "point Zulu" e quindi anche un "point Yankee". Pertanto, in conclusione, la frase andrebbe tradotta: "Torre di Mosca, qui volo Tango 6322, riceviamo il vostro segnale di rotta a 347 gradi, siamo al punto Yankee". Se invece è proprio la Torre a parlare, allora è stata commessa un'inesattezza grammaticale, e si può tradurre: "Volo Tango 6322, qui Mosca, vi assegniamo rotta 347 passando dal punto Yankee". Receveing insomma sarebbe una traduzione imprecisa di :"Vi aspettiamo, vi accogliamo" (da rotta 347 per punto Yankee). Scusa se mi sono dilungato, ma volevo che fosse chiaro perchè arrivavo a quest'ultima conclusione.
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I programmi di aggiornamento di una forza armata sono riuniti in una specie di richiesta di bilancio, che poi, sommata alle analoghe richieste delle altre forze armate, finisce al vaglio del governo il quale, nell'ambito della legge finanziaria, decide le somme da assegnare a ciascuna forza armata. Somme che difficilmente combaciano con le richieste. Per i programmi più complessi (come può essere l'acquisizione di un nuovo aereo in sostituzione di uno da ritirare) c'è sempre un accordo tra forza armata e Governo, il quale dovrà poi stanziare le somme relative. In ogni caso, non confondiamo MB-339 con EFA o F-35: si tratta di macchine del tutto diverse. L' MB-339 è un addestratore, che si inserisce nel programma addestrativo di un pilota, che comprende l'abilitazione al volo (di solito con aerei ad elica), la transizione sul jet (con l'MB-339) e poi il passaggio all'addestramento avanzato (per il quale si usano gli AMX-T). In Italia i piloti da combattimento svolgono parte di queste fasi anche in USA, dove possono addestrarsi con i supersonici T-38. Pertanto macchine come l'MB-339 e l'AMX-T sono necessarie. Semmai occorre cogliere l'occasione di sfruttare l'M346 per sostituire entrambi i modelli. Premesso che MB-339 e AMX-T hanno ancora una vita residua abbastanza consistente, per cui non è esigenza immediata quella di sostituirli, si può sfruttare questo spazio di tempo per mettere bene a punto l' M346 e poi introdurlo in sostituzione sia dell' MB-339 che dell'AMX-T, cosa ormai perfettamente possibile (prima erano necessarie due macchine diverse, oggi una macchina come l' M346 può svolgere sia il ruolo di addestratore di I livello che di addestratore avanzato). In questo modo (ma con un po' di coraggio per innovare) l'AMI potrebbe centrare ben 3 bersagli: - 1) sostituire due velivoli con uno solo, conseguendo significativi risparmi sia in termini di numero di velivoli acquistati, sia in termini di gestione; - 2) utilizzare l' M346 anche come aereo da attacco leggero e caccia agli slow-movers, integrandosi perfettamente ai più costosi Typhoon ed F-35 e coprendo una serie di missioni leggere per i quali i predetti sono molto meno adatti; - 3) eliminare del tutto l'addestramento in USA, molto affascinante ma anche molto costoso (su questo punto c'è da ragionare però: questo addestramento si rivela prezioso per la cooperazione tra le due forze, per cui va attentamente ponderato). In parallelo, il governo otterrebbe il risultato di spingere il progetto M346 che ha tutte le carte in regola per imporsi sul mercato internazionale, portando soldi e commesse all'industria nazionale.
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"nostra" è meglio evitarlo... i canadesi non apprezzerebbero... E' una base canadese, per la quale molti paesi NATO hanno affittato una permanenza più o meno stabile allo scopo di effettuarvi addestramento, principalmente a bassa quota (quelle aree sono pressochè disabitate e nessuno rompe le scatole...). Per ragioni economiche, però, ormai quasi tutti i paesi NATO non hanno rinnovato i contratti di affitto, per cui l'addestramento non è più costante come prima e limitato agli slot che si acquistano di anno in anno.
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Che le ore di volo siano in drastica diminuzione è una realtà. Ciò non toglie che i reparti che devono essere qualificati in ambito NATO lo siano, con il numero di ore previste. Se è per questo, ci sono piloti che volano molto più degli altri, ma ce ne sono tanti che volano proprio ai minimi. Però non è di ore di volo che bisogna parlare: le ore di volo costano, è vero, ma non è quello che incide significativamente nel bilancio di una forza armata. La contrazione delle assunzione è un importante segnale. Un altro è quello della drastica riduzione delle esercitazioni live e in particolare di quelle all'estero. E quest'ultima voce incide molto sull'addestramento e sull'operatività. Peraltro, resta il fatto che le spese legate al personale costituiscono una fetta importante del bilancio, ma non tanto le ore di volo, quando l'incredibile ed indicibile serie di spese assolutamente inutili e di facciata per le quali non sembra che esistano riduzioni! In altre parole, i soldi sono pochi e si taglia sulla componente operativa, anzichè su privilegi, feste, banchetti, cerimonie ecc... ecc... ecc... e chi ha vissuto nel mondo dell'AMI sa benissimo quello che intendo dire, così come sa benissimo che molto spesso gli ufficiali comandanti dispongono di fondi cassa con i quali possono fare ingenti spese per eventi che non sono in alcun modo legati alle operazioni. Quindi, da un lato ci sono troppi programmi costosi, dall'altro ci sono troppe spese inutili, e questo è un cocktail estremamente dannoso.
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Il JSF non dispone di spinta vettoriale con nessuna delle due configurazioni propulsive. Il programma per l' F136 è incerto: gli USA vogliono portare avanti solo l'F135 (ricordo che i due motori sono intercambiabili, la logica è solo quella di creare una certa concorrenza tra i costruttori per spuntare costi inferiori in fase produttiva e stimolare a produrre versioni sempre più potenti e affidabili) ma i soldi già assegnati sinora per l'F136 sono ancora sufficienti a completare la fase di sviluppo. Poi si vedrà se l'F136 otterrà altri fondi, o andrà avanti come programma privato, o magari godrà di finanziamenti inglesi (l'Inghilterra ci teneva molto a questo motore, che è sviluppato insieme da GE e Rolls Royce). In ogni caso l'F136 sarebbe stato pronto non prima del 2010, per cui questa storia non sembra destinata a incidere sui tempi del JSF. Per quanto riguarda i programmi S-55 ed S-54 si tratta di due progetti, dei quali si sa molto di più di quanto non dica la fonte citata. In pratica l'S-54 era un trainer avanzato supersonico (sui Mach 1.5 - 1.6) dal quale è stato derivato un caccia leggero monoposto con le stesse prestazioni. Il programma non è stato accettato dal Governo, e dubito che con l'attuale crisi finanziaria la Sukhoi possa portarlo avanti come Joint Venture, anche perchè è poco più di un modellino di plastica.
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Le dittature sono certamente una fase necessaria del processo che porta un popolo dall'anarchia alla democrazie. Credo sia un'evoluzione naturale. Ma non scordiamoci che un dittatore da solo non è nulla: ci dev'essere sempre una base larga di consenso, altrimenti finisce sulla forca nel giro di 24 ore. E' su questo che vi invito a ragionare: Hitler prese il potere ma aveva dietro di sè interi ceti sociali, anzi, possiamo dire tranquillamente tutto il popolo tedesco, se no non si spiegherebbe la follia di una nazione che si è letteralmente annientata per una guerra assurda e ha resistito sino all'ultimo mattone. Addirittura Hitler nemmeno è stato deposto o ucciso: si è dovuto suicidare lui per togliersi di mezzo! Mussolini sarebbe stato impotente se non ci fosse stato un largo consenso nel popolo (solo la sinistra gli si opponeva, ed era in minoranza), ma in compenso, al contrario dei tedeschi, gli italiani non avevano lo stesso grado di fanatico nazionalismo e gli voltarono le spalle al momento opportuno. Stalin e Mao si sono imposti grazie all'ignoranza del popolo, e ad apparati di potere estremamente articolati, che li hanno sostenuti. E lo stesso si può dire per molti altri dittatori. Quindi, dietro un dittatore, c'è sempre una fetta più o meno grande di popolo che lo segue e lo sostiene, e questo spiega anche perchè certe figure poi sono rimpiante da taluni.
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Gli inglesi si sono rassegnati. I francesi fanno finta di non saperlo ancora oggi....
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Il problema, Leviathan, è che non dovete continuare a vedere F-22 ed F-35 come caccia Stealth. Mettete da parte questo concetto di Stealth. Stealth è una caratteristica aggiuntiva. Sono NUOVI caccia. Che poi siano ANCHE Stealth è un altro discorso. L' F-22 sostituisce l'F-15 che non può continuare a volare ancora per molto, e l'F-35 sostituisce F-16 ed Harrier che hanno anche loro i loro anni sulle spalle. L'Italia ha una linea da combattimento basata su Eurofighter, Tornado e AMX (gli F-16 sono in prestito e non contano). Gli Eurofighter sono nuovissimi, ovviamente, ma i Tornado e gli AMX stanno invecchiando ed è giusto pensare alla loro sostituzione. Per sostituirli, il mercato non dà scelte: una parte dei compiti del Tornado possono anche essere svolti dall'Eurofighter, ma per gli altri compiti serve un aereo con una maggiore vocazione da attacco, e l'unico disponibile è l'F-35. D'altro canto, l'F-35 è l'unico aereo in grado di sostituire gli Harrier imbarcati, anche questi vecchi (specialmente come concezione). Per questo l'F-35 è una soluzione pressochè obbligata. Tutto il discorso che ho fatto ha valore laddove si parte dal presupposto che l'Italia intenda mantenere il ruolo e gli impegni - sia in ambito NATO che internazionale - di cui sinora si è fatta carico. Certamente se si decidesse che l'Italia deve avere una semplice forza di autodifesa, limitata allo stretto indispensabile, il discorso allora cambia drasticamente. Gli Eurofighter possono diventare l'unico caccia terrestre in servizio (sull'esempio di ciò che fecero i paesi del Nord-Europa che adottarono l'F-16) e fare un po' di tutto, e gli Harrier imbarcati possono tirare avanti ancora per un po' e poi rinunciare per sempre a un'aviazione imbarcata ad ala fissa (che per compiti strettamente difensivi è superflua). Queste sono scelte politico-strategiche.
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Certo, parlavo del periodo che va da metà anni '50 a metà anni '70, quando Israele era praticamente in stato di guerra perenne. Le rappresaglie sono cosa diversa. L'intelligence israeliana ha una lista di obiettivi, costantemente aggiornata, e quando c'è un attentato colpisce alcuni di quegli obiettivi, legali al gruppo responsabile dell'attacco, come forma di rappresaglia. Spesso del tutto inutile, dal punto di vista strettamente militare, ma bisogna comprendere che un Governo deve dare un qualche sfogo psicologico al proprio popolo, non può incassare un attentato dopo l'altro e limitarsi a dire "mi dispiace". Moralmente può essere una strategia discutibile, ma pragmaticamente è una scelta obbligata.
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Bhè, è semplicemente che il tempo rimargina le ferite e uno tende a dimenticare le cose negative e a ricordarsi solo di quelle positive (a dire il vero non funziona sempre così... ma solo in alcuni casi! I dittatori sono uno di questi!) Chiaramente quando si è dittatori, qualcosa di buono si deve pur farla. Anzi, se vogliamo possiamo dire che talvolta una dittatura riesce meglio delle democrazie. Ad esempio i delinquenti tendono a sparire durante le dittature (ed anche i crimini comuni) e si costruiscono facilmente opere pubbliche di ogni tipo (la manovalanza lavora ai prezzi e ai ritmi imposti e non si discute, le comunità locali non si sognano nemmeno di protestare, e se i tempi di consegna non sono rispettati, i responsabili rischiano di finire sotto terra). Il prezzo da pagare, però, è sempre caro, e si paga in termini di libertà (quando va bene) o di folli avventure (come le guerre) quando va proprio male. Così talvolta polemicamente e provocatoriamente si rimpiangono "quei tempi", ma stringi stringi sono in pochi quelli che tornerebbero davvero indietro.
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Il sistema XM307/XM-312 è in pratica un sistema intercambiabile, mitragliatrice / lanciagranate. Il programma procede con le valutazioni, e se tutto va bene nel 2008 questi sistemi d'arma dovrebbero entrare in servizio. Non si tratta di armi anticarro in senso stretto, ma di armi di appoggio alla fanteria. Una mitragliatrice calibro .50 o un lanciagranate da 25 mm non possono certamente distruggere un carro armato, però un raffica di granate da 25 mm può fare danni anche a un mezzo corazzato, specialmente se si tratta di un mezzo blindato medio o leggero.