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Chines è difficile da tradurre, in termini aeronautici. Praticamente si tratta dei punti di raccordo tra due superfici: anzichè raccordarli in maniera netta, li raccordi in maniera morbida (pensa alla differenza tra una scatola con gli angoli a 90 gradi e una conchiglia in cui il bordo di chiusura è impercettibile: ecco, quel tipo di bordo sarebbe un chine e se vedi un SR-71 o un B-2 ti rendi conto che la struttura è come una conchiglia). Sawtooth sono invece linee a zig zag (tipo F-117 e i bordi dei pannelli delle stive dell'F-22). Plumes sono le scie dei gas di scarico, in USA si dice così perchè ricordano le piume, come pure la piuma delle comete. ---------- L' F-15 ha la peggiore RCS, è vero, e tieni conto che quella indicata si riferisce alle ultime versioni in cui sono stati adottati accorgimenti per ridurla sensibilmente, e con solo 4 missili classe AMRAAM o Sparrow. Infatti un F-15A prima serie con pieno carico di missili aria-aria e 3 serbatoi esterni raggiungeva anche i 400 mq di RCS, un valore dello stesso ordine del Phantom II, e occorre considerare che un B-52 arrivava a 1000 mq. Quando fu progettato l' F-15, nessuno badava alle caratteristiche Stealth per i caccia, e l'Eagle, bontà sua, non è stato concepito per nascondersi, ma per affrontare di petto qualsiasi minaccia aerea. ---------- Per Gabu. Pare che alcuni radar a onde molto lunghe siano in grado di vedere il B-2. Si tratta di radar molto particolari, che servono essenzialmente per la difesa strategica a lunga distanza. Non costituiscono una minaccia per il B-2 in quanto pur riuscendo, in determinate condizioni, a vederli, non sono in grado di fornire dati utili per un'eventuale intercettazione. Ai fini militari non serve a nulla che un operatore radar ti dica: "da qualche parte più o meno in quella direzione, a una distanza che va da 100 a 2000 km, a una quota imprecisata, c'è qualcosa" Infatti quel qualcosa può essere un deltaplano, un Airbus, una mongolfiera, un bombardiere B-2 ! Questi radar, infatti, sono utilizzati per l'allarme strategico: se l'operatore dice: "Nel settore est sono improvvisamente comparse 100 tracce" allora concludi che è difficile che ci siano 100 deltaplani o 100 Airbus in quella zona, e che probabilmente sta arrivando un'ondata di bombardieri o missili cruise nemici, e attivi l'allarme. Spero di essere stato chiaro. Peraltro, questi radar sono immensi: occupano superfici di molti chilometri quadrati, ce li hanno pochissime nazioni al mondo (quelle che hanno forze strategiche) e sono estremamente vulnerabili.
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SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
Gianni065 ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Il problema è che in Italia per vari motivi sui quali non sto a dilungarmi, essere verdi, pacifisti ecc... è direttamente connesso con l'essere di sinistra, e nemmeno sinistra moderata. Come se, per chissà quale ragionamento contorto, chi è di destra odia l'ambiente e odia la pace. C'è una profonda distorsione in questo modo di classificare le cose, motivo per cui alla fine tutto si riduce a ideologia politica, e questo acceca la gente e la priva di qualsiasi senso pratico. Si tratta di un caso quasi unico, quello italiano. In quasi tutti gli altri paesi industrializzati, l'ambiente è un tema trasversale, e pertanto lo si affronta con lucidità. -
Sì li ho. Adesso è un po' tardino e sono stanco, nei prossimi giorni posto i dati più precisi disponibili. EDIT Eccomi qua. Allora premetto che sto preparando un documento tecnico sulla RCS e sui radar dei caccia, che prestissimo invierò a Fabio. Intanto ti posto alcuni dati, elencati un po' in ordine cronologico per avere un'idea di come è andata evolvendosi la RCS nel corso degli anni. SR-71A: 0,01 mq B-1B: 1 mq F-117: 0.003 mq F-16C: 1,2 mq MIG-29: 5 mq F-15C: 11 mq SU-27: 10 mq SU-35: 3 mq B-2: 0,000001 mq (!) F-22: 0,001 mq Eurofighter: 0,1 mq Rafale: 0,1 mq F-18E/F: 0,1 mq F-35: 0,005 mq (versione per USA. Quella Export è degradata in misura variabile secondo l'utente finale, può andare da un minimo di 0,01 a un max di 0,1) Questi dati vanno considerati con buon senso. Innanzitutto essi si riferiscono quasi sempre alla configurazione pulita, senza carichi esterni (soprattutto senza serbatoi esterni) e in assetto ottimale (radar frontale rispetto all'aereo). Però posso dire che sono molto precisi: derivano da quanto rilevato nelle esercitazioni.
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Non ci sarà nessuna guerra per ora, tranquilli.
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combinazioni delle parole "meteor crash impact video movie fake e ho trovato tra l'altro questo sito (pieno di filmati fortissimi): http://www.metacafe.com/watch/34669/meteor/ in cui un commentatore spiega che il video parte da una pubblicità della Toyota, in cui si vede un'esplosione che non graffia le auto, e qualcuno poi ha aggiunto la meteora per fare il fake.
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Ben rientrato Maverick. Vedrai che dopo un po' che frequenti il forum sarai anche tu esperto. L'importante è che fai le cose senza fretta, non corri dietro al numero dei messaggi (è un dato che non conta nulla), posti sempre cose attinenti alla discussione e ti leggi con calma un po' delle discussioni precedenti, così ti fai una certa idea degli argomenti già trattati e se vuoi riprenderne qualcuno puoi farlo. Yankee ha i significati che hai detto, è vero, ma nel mondo aeronautico Yankee quasi sempre significa la lettera Y. Infatti a ogni lettera dell'alfabeto corrisponde un nomignolo, si parte da Alfa e si finisce a Zulu: si chiama alfabetico fonetico internazionale.
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Il video è un fake, ho verificato con una ricerca su google. Però è fatto molto bene!
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La verità è che la situazione irakena è così ingarbugliata che non è facile attribuire un attentato a questo o a quel gruppo. Poi c'è da tener conto del fatto che Al Qaida è sì un'organizzazione molto articolata, ma dopo le ultime batoste la sua capacità di controllare tutto credo sia molto diminuita. Sicuramente ci sono e ci sono stati gruppi che agiscono in nome e per conto di Al Qaida e che ricevono aiuti e finanziamenti da Al Qaida se e quando possibile, ma dubito che essi avvertano e siano autorizzati per ogni singolo attentato che commettono. In fin dei conti Al Qaida crea, organizza, addestra, ma poi ciascuno opera in maniera più o meno indipendente, basta che il fine sia quello di colpire gli occidentali. Infatti quando si dice che a Londra Al Qaida non c'entra, è probabilmente verissimo. Non c'entra direttamente, ma comunque è gente che si identifica in quella ideologia. La fatwa del 1998 emanata da Al Qaida è chiarissima: colpite dove e come e quando potete. E' come se il Papa ordinasse a tutti i cristiani di uccidere gli atei ovunque e comunque. Non è necessario che lui lo faccia personalmente o sia avvisato in anticipo: è un ordine generale e basta. Questo attentato mi ricorda alcuni vecchi stratagemmi, di quelli che "qualunque cosa accada ci va bene". Nel senso che ormai è arcinoto che l'Italia ritirerà le sue truppe entro l'anno, è arcinoto che il nuovo governo di sinistra lo farà in tempi ancor più brevi, per cui uno dice: IO METTO LA BOMBA. SE NON AVEVANO INTENZIONE DI ANDARSENE COMPLETAMENTE, ADESSO SE NE ANDRANNO DI SICURO. SE INVECE AVEVANO GIA' DECISO DI ANDARSENE, IL NOSTRO POPOLO COMUNQUE PENSERA' CHE LI ABBIAMO CACCIATI. Il problema islamico (mi riferisco sempre all'Islam integralista) è recuperare credibilità: l' 11 settembre è stato l'apice della loro forza, ma da allora in poi sono state solo batoste. Gli americani a torto o a ragione hanno invaso due paesi su cui Al Qaida contava molto, calpestano il suolo arabo, vi esportano democrazia e valori occidentali, e immagino che a Bin Laden questo gli brucia proprio tantissimo. Al Qaida ha avuto tutti i conti congelati, ha perso l'appoggio in Pakistan e in Arabia e i "fratelli musulmani" in USA se la passano proprio male. Gli spagnoli hanno incassato le loro bombe e se ne sono andati, ma alla fine questo è stato un segnale di codardia che ha messo in seria difficoltà il governo di sinistra di Madrid, e ha precluso ogni rapporto tra la Spagna e l'Islam, cosa che alla fine ha danneggiato i musulmani (non dimentichiamo che la Spagna è stata terreno fertile per Al Qaida: buona parte dei progetti sull' 11 settembre sono stati messi a punto lì). Gli inglesi hanno incassato le loro bombe e non hanno fatto una piega: anzi sono ancora più determinati di prima. Il paventato bagno di sangue americano in Iraq non c'è stato: nei primi mesi gli americani hanno subito molte perdite, ma adesso la media è bassissima e di fatto i guerriglieri non riescono più a colpire nè gli inglesi nè gli americani, e fanno strage di civili loro stessi connazionali, cosa che non giova certo alla loro immagine. Gli attentati in Egitto invece servono effettivamente a danneggiare l'economia del nemico egiziano, e l'attentato all'Italia in questo momento in cui non c'è nemmeno un governo definitivo è privo di rischi politici: come ho detto, qualunque cosa provochi va bene. Del resto, visto che da queste parti c'è gente che ineggia alle stragi di Nassirya e agli attentati, Al Qaida avrà pensato che gli faceva anche un favore...
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SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
Gianni065 ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Sì, basterebbe una legge di finanziamento per la costruzione delle nuove centrali. -
Attentati dell'11 settembre 2001 - topic ufficiale
una discussione ha risposto a Gianni065 in Discussioni a tema
Dunque, Staffo mi ha scritto in privato: "Un'intervista radiofonica molto interessante a Andreas von Bülow, ex Segretario della Difesa e Ministro della Tecnologia nel governo tedesco, risalente all'11 febbraio 2004, nella quale si parla del coinvolgimento della CIA nei fatti dell'11 settembre. anche lui ha capito... se vuoi perdere tempo l'intervista la trovi qua in fondo alla pagina http://www.xander.it/verit%E011settembre.htm " Su Xander non ci vado perchè quel sito attiva tutti i miei sistemi di sicurezza antiintrusione e antispyware. L'intervista però la si legge tranquillamente qui: http://www.progettoterra.it/vonbulow.htm Io mi fermo solo a questi passaggi: " Beh io in quel momento stavo scrivendo un altro libro quando avvennero gli attacchi dell’11 Settembre. Per me, era strano a vedersi - eravamo tutti pieni di orrore a vedere cosa stava succedendo, e dicevamo: ma è impossibile! Come hanno fatto, come è riuscito un gruppetto di poche persone a fare una cosa del genere? Nelle prime ore non si sapeva chi fosse stato, poi con l'andare delle ore saltò fuori che probabilmente Osama Bin Laden e Al Qaeda erano dietro a tutto questo. E infine nel giro di 2 o 3 giorni vennero fuori queste 19 persone. E la mia obiezione fu, almeno nel mio modo di vederla: chi avvantaggia tutto questo?" Non vado oltre. L'ex ministro non tira fuori un solo straccio di prova. E' evidente che parla per sua opinione personale: "era strano a vedersi.... la mia obiezione fu: chi avvantaggia tutto questo?" Solo opinioni, considerazioni. Non è che l'ex Ministro dice: durante i miei tanti decenni al governo ho avuto modo di sapere che la CIA era d'accordo con Bin Laden.... niente del genere. Solo opinioni, commenti, di un ministro non più ministro che ora raggranella soldi scrivendo libri (avete notato che tutti quelli che cavalcano le tesi ambigue, hanno sempre un interesse economico o politico di qualche natura dietro?). Addirittura l'ex Ministro sostiene che Al Qaida è una finzione. Non esiste. Lo dicevo io che Bin Laden aveva una certa somiglianza con Babbo Natale. Chi è l'intervistatore? Alex Jones (www.infowars.com, il cui motto è "Una società segreta governa il mondo" e credo non ci sia bisogno di aggiungere altro). Chi è il Ministro? Membro dell'SPD (storico partita marxista tedesco), ministro della tecnologia... fino al 1982 (parliamo di quasi 25 anni fa...) , laureato in giurisprudenza, autore di due libri: "In nome dello Stato. CIA, BND e le criminali macchinazioni dei servizi segreti" e "La CIA e l'11 settembre". Insomma, un'altra vera fonte attendibile... EDIT Ah, dimenticavo di dire. Bulow è un fervente antisemita e in molti ritengono che da parecchi anni non è più sano di mente (lo scrive Spiegel, non lo dico io). EDIT visto che ancora posso, edito di nuovo il msg. Per dire che comunque quelli che spingono siti come Luogocomune e altri sono veramente una cosa indefinibile. Sul sito ho trovato discussioni di gente che auspica la distruzione dei sistemi antimissile americani sperando che così i missili iraniani possano colpire gli USA, altri che dicono che il virus dell'AIDS è stato diffuso dagli americani in Africa per sterminare gli africani e ridurre la minaccia demografica, altri ancora che dicono che il virus della SARS è stato creato dagli americani per colpire i cinesi..... E' roba da psichiatria... -
Perdonatemi se non sto a citare fonti ed episodi ma sono un po' stanco. Volevo solo dire che dopo la "conversione" di Gheddafi (che badate bene, non è stata dovuta solo alle Paveway americane, anche se ci piace pensarlo: Gheddafi è sul libro nero di Al Qaida) e una certa decantazione delle attività siriane (dovuta alle batoste in Libano), l'Irak e l'Iran sono rimasti gli unici paesi a sostenere il terrorismo. L'Irak è fuori gioco, è rimasto solo l'Iran. E' una cosa matematica: Al Qaida non può vivere se non ha l'appoggio di un qualche governo forte, e l'unico candidato è l'Iran, che peraltro ha progettato molti attentati negli ultimi anni. Mubarak è anch'egli nel libro nero di Al Qaida, e lui sa bene che dietro Al Qaida oggi c'è l'Iran. Ed è importante notare come Mubarak, che è certamente uno dei più saggi esperti del mondo arabo, abbia capito perfettamente che solo l'Iran oggi può fomentare la guerriglia irakena. In un certo senso, la guerra USA - Iran si sta già combattendo. In Irak.
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Sì. Il senso è esattamente questo, ma è una mia impressione, non suffragata da alcuna dichiarazione ufficiale nè ufficiosa.
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Purtroppo è vero che i cingolati pesanti rovinano il manto stradale. Non è il caso dell'M-113, ma i mezzi più pesanti sì. Quanto agli M-113 blu, è possibile che siano stati usati nel contesto di missioni internazionali sotto egida ONU, in qualità di caschi blu. In questi casi è abbastanza comune ridipingere i mezzi con i colori bianco e/o azzurro.
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Molto semplice. Perchè nella storia si sono accavallate tre diversi modi di calcolare il calibro. Quello metrico (in millimetri), quello anglosassone (in centesimi di pollice) e quello a peso (che indica il numero di palle necessario a un pound di peso). Esempio: Calibro 50 significa 50 centesimi di pollice, è una misura anglosassone e corrispone a 12,7 mm circa. Calibro 9 significa 9 millimetri ed è la misura metrica Calibro 12 significa che occorrono 12 palle in piombo di quel diametro per fare un pound (circa 454 grammi). L'ultima misura (a peso) si usa ormai solo nelle armi da caccia o comunque a canna liscia. Ed è evidente che va al contrario: un calibro 12 è più grosso di un calibro 15 (perchè bastano 12 palle per fare 454 grammi, anzichè 15 palle). Mettiamo da parte le misure a peso, che abbiamo visto si usano solo nei fucili a pallettoni ad anima liscia, e prendiamo in considerazione le misure metriche e anglosassoni. E' chiaro che all'inizio ognuno ha fatto calibri a cifra tonda: gli europei facevano calibri da 10 mm o da 15 mm, ad esempio. Nei paesi anglosassoni (USA, UK ecc...) invece si facevano calibri a cifra tonda con i centesimi di pollice: calibro 30, calibro 40, calibro 50. Chiaro fin qui? Poi è successo che una munizione di calibro anglosassone (ad esempio il 50) è stata prodotta in Europa e per comodità è stata "tradotta". Il calibro 50 è diventato quindi il calibro 12,7 mm (altrimenti uno davvero si chiederebbe: ma come cavolo si sono inventati 12,7? Non potevano fare 12 o 13?) Così il calibro 30 corrisponde al calibro 7.62. E' successo però anche il contrario: il calibro 5 mm europeo è stato tradotto in USA come calibro 22. Ma ci sono stati anche altri casini, ad esempio dovuti all'arrotondamento. Alcuni costruttori si sono detti: che cavolo è questo 7.62? Arrotondiamo a 7,7. Così sono nati calibri sempre più confusi! A tutto questo si è aggiunto un altro casino: alcuni costruttori contano il calibro tra i pieni delle rigature, altri tra i vuoti. La differenza incide in decimi di millimetro. Quindi lo stesso calibro puoi trovarlo scritto in 4 modi: tra i vuoti millimetrico, tra i pieni millimetrico, tra i vuoti in centesimi di pollice e tra i pieni in centesimi di pollice.... Molto spesso poi, per distinguere due calibri uguali (in diametro) ma diversi in lunghezza o in conformazione (a bottiglia, rastremato ecc...) si usa indicarli con denominazioni leggermente diverse. I calibri 222 e 223 sono identici ad esempio, ma cambia leggermente la lunghezza del bossolo. Insomma è un vero casino distriscarsi tra i calibri, per chi non è pratico.
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destituzione significa licenziamento.
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B-52 Stratofortress
Gianni065 ha risposto a Maverick1990 nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Ho trovato di meglio. L'elenco completo dei B americani: http://www.csd.uwo.ca/~pettypi/elevon/gust...db/us/us_B.html -
Il Tuscania li ha ancora in carico. Questa foto è molto recente, dal contingente in Iraq: EDIT Ovviamente questi sono VCC, che hanno sostituito gli M-113.
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Le forze armate americane hanno tre livelli: le forze attive, la riserva e la guardia nazionale (l'US Navy ha solo le prime due). Le forze attive sappiamo cosa sono. Le forze della riserva sono appartenenti alle forze attive, che hanno lasciato il servizio ma sono disponibili ad essere richiamati se serve, ed ogni tanto devono aggiornarsi. La guardia nazionale, invece, è un vero e proprio servizio attivo, non una riserva. La guardia nazionale è composta anch'essa da volontari, i quali però, anzichè dare la propria disponibilità al 100 %, ne danno una ridotta (spesso nei weekend, e spesso si chiamano weekend warrior). Chi sta nella guardia nazionale quindi, è inquadrato a pieno titolo nelle forze armate, e può essere impiegato tutte le volte che è necessario. La differenza è che non è in servizio 365 giorni all'anno, ma solo nei periodi in cui egli dà la propria disponibilità, o meglio, nei periodi concordati con la forza armata. Altra differenza è che mentre un militare attivo può finire in qualsiasi parte degli USA o del mondo (non parliamo di operazioni belliche, ma di normale servizio) il militare dell'ANG presta servizio nel reparto più vicino a casa sua (ovviamente ciò viene meno in caso di operazioni reali e di esercitazioni). Quindi è assolutamente normale che l'ANG (Army o USAF) sia impiegata in qualsiasi contesto operativo, esattamente come le forze ordinarie. Spero di essere stato chiaro.
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B-52 Stratofortress
Gianni065 ha risposto a Maverick1990 nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
No no. La numerazione è precisa precisa precisa. Parte dal 1926 (Huff Daland B-1) e va avanti negli anni. Sono esistiti B-2, B-3 ecc... e così via, fino al Boeing B-15 del 1937, di cui posto una foto: Si nota che già anticipava il B-17. Poi ci fu il Martin B-16 che però rimase allo stadio di progetto e poi il B-17 e gli altri che conoscete decisamente meglio. La serie si è interrotta con il B-70 (l'XB-70) anche se in realtà essa andò avanti fino al B-87 ma solo perchè inizialmente l'USAF attribuì ai missili strategici le stesse sigle dei bombardieri, quindi da B-71 a B-87 sono missili. A questo punto, come capita sempre quando i numeri si fanno troppo alti, si riparte da zero, o meglio da 1, con il B-1 moderno. La scelta di ripartire non è dettata da particolari considerazioni di generazione o simili. A un certo punto qualcuno propone di ricominciare e si ricomincia. -
SERVE DAVVERO IL NUCLEARE IN ITALIA?
Gianni065 ha risposto a Leviathan nella discussione Discussioni a tema
Per prima cosa vorrei chiarire che non ce l'ho con Staffo. Sulla faccenda dell'11 settembre ho ormai esaurito le riserve di pazienza e ho anche chiesto scusa se su quel tema sarò particolarmente acerbo con lui, ma sul piano personale non c'è nulla, non c'è alcuna guerra tra me e Staffo. Chiudo l'O.T. ===== Onestamente credo che l'incidente di Chernobyl sia stato molto più grave di quello di Three Mile Island. Il reattore sovietico andò in fusione, mentre quello americano no (ma si è rischiato). Nel momento in cui in una centrale nucleare il nucleo fonde al di là delle capacità del sistema di raffreddamento di controllarlo, non c'è più nulla che possa fermare la fusione e non c'è materiale che possa contenerla. Chiaramente il nucleo fuso non vola, per cui uno scudo superiore impedirebbe la fuoriuscita di radiazioni nell'atmosfera (e questo a Chernobyl mancava). Ma il nucleo fuso poggia per forza su qualcosa (chiamolo come vogliamo: pavimento, corazza, fondamenta, protezione, terreno) e inevitabilmente fonde quel qualcosa, quindi sprofonda. Alcuni teorizzano che potrebbe sprofondare fino al centro della terra o addirittura sbucare dalla parte opposta (il fenomeno è chiamato sindrome cinese perchè dalla parte opposta degli USA c'è la Cina) ma Chernobyl ha dimostrato che in realtà anche il peggior incidente di questo tipo non provoca uno sprofondamento vero e proprio: il nocciolo fuso si fonde con il materiale sottostante e prima o poi inizia a raffreddarsi quel tanto che basta da non avere ulteriori capacità di sprofondare. Quindi uno scudo che copra anche la parte sottostante può servire a localizzare l'incidente senza portarlo a ulteriori conseguenze. I moderni sistemi di sicurezza delle centrali nucleari sono costruiti sulla base di quella che viene definita "sicurezza naturale" o "sicurezza fisica". Se qualcosa va male, il sistema di sicurezza entra in azione non perchè ci sia un qualche congegno che lo fa attivare o funzionare, e tantomeno perchè ci sia un essere umano che interviene, ma perchè l'intero sistema è concepito in modo tale che se qualcosa va storto, deve entrare in sicurezza da solo, per l'intervento di leggi fisiche che in nessun modo possono essere impedite. Ad esempio: un conto è se il sistema di sicurezza si basa su pompe che iniettano liquido di raffreddamento in caso di emergenza. In questo caso le pompe possono non funzionare, il sistema di rilevazione può fare cilecca, ecc... Altro conto è se il liquido di raffreddamento è posto in una posizione tale che l'aumento del calore provoca il cedimento di un materiale e la caduta per gravità del liquido. In questo caso sono leggi fisiche a intervenire, e si presume che quelle funzionino sempre. Ovviamente i sistemi di sicurezza "naturali" si aggiungono a quelli meccanici. Detto questo, io credo che dobbiamo soltanto essere realisti: 1) il petrolio non durerà in eterno, di sicuro durerà molto più di quanto prevedano i profeti di sventura, ma resta il fatto che prima o poi finirà e che c'è il rischio che eventi umani (guerre, ritorsioni, ecc...) lo rendano indisponibile. 2) nessuna fonte alternativa è praticabile, vuoi perchè spesso si tratta di fonti di scarso valore pratico (energia eolica ecc...), vuoi perchè le fonti migliori (energia solare) non sono state sviluppate quando ce n'era il tempo. 3) esistono vari interventi per alleviare il problema: l'energia solare localizzata può ridurre sensibilmente i consumi di petrolio, il recupero dei rifiuti urbani può fornire energia elettrica e termica come si fa in Francia da decenni. Questi interventi però non bastano a risolvere il problema, ma solo a ridurlo. 4) la fusione nucleare è una grande speranza ma per il momento la tecnologia non è in grado di renderla praticabile. 5) l'energia nucleare è pronta, è abbastanza sicura, può servire sia a produrre energia elettrica che a produrre l'idrogeno necessario per alimentare motori che non facciano più uso di derivati del petrolio. Non costa poco (sia perchè bisogna ripartire, sia perchè impone costi di costruzione, smantellamento, ricovero scorie) ma costa meno del petrolio e - cosa più importante - non è al momento a rischio di esaurimento. Se si tiene conto di queste evidenze, l'energia nucleare non è una scelta, ma un percorso obbligato, almeno finchè non avremo sviluppato adeguatamente le forme di energia alternative praticabili (che sono solo due: solare e fusione nucleare) oggi conosciute. Per quanto riguarda l'Iran, è interesse di tutti che un paese non solo poco democratico (su quello si può passare sopra) ma che ha appoggiato il terrorismo internazionale da decenni (e su questo non ci sono dubbi: essi stessi lo ammettono) e che brama di spazzare via Israele (il quale, non dimentichiamolo mai, avrà pure mille difetti ma chiede solo di essere lasciato in pace e di avere il diritto a sopravvivere) non traffichi con uranio e altri gingilli del genere. L'Iran ha tutti i diritti di costruirsi centrali nucleari e di costruirsi bombe atomiche, ma questi diritti si scontrano con gli interessi e la sicurezza del resto del mondo, per cui uno deve decidere se tutelare un diritto dell'Iran o tutelare la propria sicurezza. Per quanto riguarda Saddam e le sue armi di distruzione di massa, è vero, non c'erano. L'abbiamo fatto fuori lo stesso. Ma è come dire che abbiamo condannato un maniaco omicida, responsabile di 20 omicidi, per un 21° omicidio che non ha mai commesso. Ci siamo sbagliati, ma se l'è meritato comunque. -
Certo che avevano perso molta energia, ma non c'è alcun modo di sostenere che i colpi abbiano realmente impattato l'aereo, e non sia stato l'aereo a impattare i colpi. Infatti, considerato che uno dei colpi è finito aspirato nella presa d'aria, è più probabile che sia stato l'aereo a colpire i colpi e non viceversa. Gli esperti balistici hanno potuto solo ricostruire matematicamente la cosa, e hanno visto che i colpi hanno seguito una parabola verso l'alto, mentre l'aereo ha continuato a picchiare, e dopo 11 secondi, calcolando angolazioni e velocità, effettivamente le due rotte si intersecavano. Se considerate che le armi in questione erano cannoni Colt modello 12 da 20 mm con velocità alla bocca di circa 1000 metri al secondo, e sapendo che la portata pratica di un cannone da 20 mm nel tiro aria-aria è di circa 1500 metri, sapendo che il caccia volava all'incirca a 300 metri al secondo (pressapoco Mach 1) dopo 11 secondi si trovava a oltre 3000 metri rispetto al punto in cui ha sparato. Quindi, se la portata di un cannone da 20 mm è mediamente di 1500 metri , è chiaro che a 3000 metri l'energia dei proiettili era molto bassa (altrimenti la portata utile sarebbe di 3000 e non di 1500 metri). Energia bassa, angolazione di impatto non ottimale (forse addirittura i colpi sono stati impattati dall'aereo e non viceversa) spiegano gli scarsi danni provocati. Che poi, per quanto scarsi... l'aereo è andato perso comunque!
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Attentati dell'11 settembre 2001 - topic ufficiale
una discussione ha risposto a Gianni065 in Discussioni a tema
Non attacca Staffo. Io non ti credo più, mi dispiace. Hai speso troppo tempo a cercare le fonti che sostengono la tua tesi, e mai nemmeno un singolo secondo per cercare altre fonti o soltanto per verificare quelle che hai postato, per poter ragionevolmente pensare che sei in buona fede. Quanto alla foto di Jarrah, non c'è nemmeno bisogno di essere un perito di antropometrica per capire che tutte e tre le foto è spiaccicata la stessa persona. Basta guardare il taglio delle labbra. Perfino i bambini sanno che l'attaccatura dei capelli può mutare (peraltro nelle foto è pressochè uguale), che le dimensioni del viso sulle foto possono variare a seconda dell'obiettivo usato o dell'età o di fattori come dimagrimento ecc...) e che gli occhiali si possono togliere quando si fa una foto (mica sono incollati) o sostituire con lenti a contatto. Questo tuo continuo arrampicarti sugli specchi e su qualsiasi signornessuno che posta le sue teorie strampalate su un sito web qualsiasi, non fanno che confermare il fatto che il tuo contributo a questa discussione non è per niente obiettivo. Hai fatto le tue domande, hai esposto le tue ragioni, hai avuto tutte le risposte che potevamo o volevamo darti. Hai tutti gli elementi che ti servono per trarre le tue conclusioni, nessuno ti vieta di postarle. Io personalmente sono stato molto paziente, ho sottratto molto tempo al forum e al lavoro di aggiornamento delle schede tecniche per intervenire, per ricercare, per rispondere, per raccogliere documentazione e fonti in un lavoro di quasi 60 pagine che in Italia nessuno ha mai fatto, e ti ho anche risposto sempre e puntualmente a tutti gli MP che mi hai mandato. Adesso però non ho più pazienza per reggere il filo, per cui le mie risposte sono molto meno diplomatiche. Di questo mi scuso, ma non cedo di un millimetro. -
Ragionando seriamente, credo che quando un leader parla come quello iraniano, significa che sente il terreno franare sotto i piedi. I leader più pericolosi sono quelli che stanno zitti e fanno ciò che devono fare. Uno che incita alla proliferazione nucleare e alla distruzione di Israele, mi dà l'idea di uno che cerchi di tenersi buono il popolo con dichiarazioni roboanti. E se ha necessità di tenersi buono il popolo, significa che in Iran la situazione non è poi così sicura come si vorrebbe far credere. Leggendo alcuni survey dall'Iran, vedo che il 55 % della popolazione adulta ritiene che l'economia del paese vada peggiorando, la stragrande maggioranza ritiene che il problema maggiore sia quello della sicurezza personale (evidentemente i cittadini iraniani hanno paura per la propria vita) , il 65 % della popolazione chiede un mutamento di governo e maggiori libertà, e la percentuale sale al 69 % tra le donne ed al 71 % tra i giovani con età inferiore ai 24 anni. Il 64 % della popolazione crede che la politica del governo sia fallimentare e ben il 57 % auspica una separazione tra Stato e Religione (nelle donne le percentuali sono di gran lunga superiori). Ahmadinejad conta sull'appoggio di non più del 31 % della popolazione, gli altri che lo hanno votato sostengono che era solo il meno peggio tra i candidati ammessi. Credo che quindi Ahmadinejad stia facendo il solito giochetto: da un lato concedere spazio alle istanze progressiste (ad esempio, Internet sta esplodendo, in Iran) e dall'altro tenere buoni gli integralisti con le sue sparate di facciata. La sua crociata nucleare, quindi, potrebbe essere solo uno spauracchio per tenere alta la tensione con il mondo internazionale e concentrare l'attenzione della gente su questo, per distoglierla dai problemi interni del paese. Infatti Ahmadinejad è solo una mezza pedina, le autorità religiose in Iran sono quelle che davvero dettano legge, e con questo giochetto le tiene a bada e sopravvive. Non mi pare, infatti, che nemmeno Israele lo prenda poi tanto sul serio, mentre gli americani questa volta sono più sereni: con l'adozione delle misure di sicurezza post 11 settembre il territorio USA è oggi molto meglio protetto contro gli attentati, e la presenza militare in Iraq e in Afghanistan garantisce una capacità di intervento immediata e decisiva. Questa volta gli USA paiono intenzionati a lasciare la patata bollente nelle mani degli europei, anche perchè la portata dei velivoli e dei missili iraniani non è tale da raggiungere il territorio americano e Israele, tra difesa aerea e batterie antimissile e testate nucleari, ha poco da temere.
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La parola semplice e non sofisticato non esiste più nell'USAF da non so quanti decenni... nemmanco l'A-10 si può considerare tale, a studiarlo bene. Del resto, il B-52 può sembrare semplice e poco sofisticato ma è affatto così. L'aerodinamica e i motori saranno anche tradizionali, ma tutta l'avionica di cui è inzuppato lo rendono un aereo molto sofisticato. Il prossimo bombardiere sarà sicuramente stealth, ormai questa tecnologia per l'USAF è diventata un punto di non ritorno. Quanto ai bombardamenti a tappeto, l'Afghanistan non è certamente l'esempio che farà scuola. L'USAF ha due punti di riferimento: uno è la Desert Storm, che ha fissato la quantità di esplosivo che serve: 560 tonnellate al giorno (in termini di bombe da sganciare, e questo dato è superiore a quello afghano); l'altro è l'Iraq, che ha sancito la necessità di evitare al massimo i danni collaterali. Unendo i due requisiti, serve un bombardiere in grado di trasportare un grosso carico di bombe di precisione e in grado di assicurare una media di almeno una missione giornaliera. Avendo a disposizione 30 bombardieri costantemente operativi ognuno dei quali in grado di sganciare 20 tonnellate di bombe al giorno, si ottiene il risultato voluto. In effetti, se tutti i B-2 fossero operativi quotidianamente, essi da soli garantirebbero un flusso di oltre 400 tonnellate di bombe al giorno. Ovviamente la percentuale di operatività dei B-2 non è del 100 %, ma si aggira tra un 50 % dei primi tempi a oltre il 75 % di oggi. Per avere 30 bombardieri disponibili giornalmente ne serve una linea di non meno di 50, ma se consideriamo che l'USAF deve mantenere una capacità di intervenire anche su un secondo fronte, ne servono di più. Probabilmente quindi l'USAF si terrà i suoi 21 B-2, aggiungerà una cinquantina di nuovi bombardieri B-3, e completerà il tutto con gli UCAV e gli aerei da attacco. Visti i costi del B-2, se l'USAF vuole 50 bombardieri nuovi dovrà ridurre i costi di sviluppo e di produzione, per cui le caratteristiche stealth saranno probabilmente paragonabili ma non superiori a quelle del B-2.