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Gianni065

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  1. Vuoi che in tutta la tivu italiana non c'è nessuno che dica, magari in un video, guardate che bel aslilo hanno fatto gli americani. Me lo chiedo anch'io. A newyork mica ti mettono una mina sotto casa oppure ti mettono un bel rpg sulla tua auto nuova.... Poco ci manca.
  2. No Leviathan. Non me lo chiedo. Se mi dicono "Guarda che c'è un asino che vola alle tue spalle" non mi chiedo mai se è vero. Staffo non ha ribattuto un bel niente. Io ho citato le fonti che dicono quanto oro c'era. Ne potrei citare centinaia di altre, comprese quelle delle fonti che erano le uniche a sapere quanto oro c'era. Che fonti cita Staffo? Le dicerie di strada? Le chiacchiere di Loose Change? Ma tu per sapere quand'è vissuto Giulio Cesare lo chedi a uno storico, lo leggi sull'enciclopedia, o ne parli con il garzone del bar sotto casa? Se Staffo vuole ribattere, che lo faccia pure. E' comodo dire potrei farlo e poi non farlo. Non avrebbe bisogno di ribattere, se quando lanciasse un'accusa la corroborasse con fonti e non con chiacchiere. Cosa vuoi che debba credere? Devo credere che la CIA si è ricordata di un piano fatto 40 anni prima e da lei stessa declassificato? Devo credere che hanno deciso di ammazzare migliaia di persone per andare a rompere le scatole ai talebani - gli stessi talebani che loro finanziavano? Devo credere che curano Bin Laden e poi lo accusano? Devo credere che hanno radiocomandato due aerei, usato due missili, fatto scomparire un centinaio di passeggeri e poi accusato 19 terroristi dimenticandosi di mettere i loro nomi nelle liste di imbarco e senza controllare che qualcuno di loro fosse ancora vivo? Devo credere che hanno piazzato migliaia di chili di esplosivo per far saltare le due torri e il wtc7 senza che nessuno li vedesse, per spillare un po' di quattrini alle assicurazioni e regalarli a un certo Silverstein? Devo credere che hanno comprato centinaia di testimoni? Devo credere che hanno falsificato le voci telefoniche di decine di passeggeri? Devo credere che sono andati a disperdere rottami di Boeing sotto gli occhi delle telecamere? Devo credere che hanno falsificato i nastri di una scatola nera per far credere che nel volo 93 si erano ribellati? Devo credere che si sono fregati centinaia di milioni di dollari di oro senza che i legittimi proprietari fiatassero? Devo credere che hanno costruito un finto filmato di Bin Laden per poi ritrovarlo casualmente in Afghanistan, e convincere i suoi familiari, compresi una cinquantina di fratelli, a dire che quello era veramente lui? Devo credere che la CIA ha comprato polizia, vigili del fuoco, fbi, studi ingegneristici, periti, centri di ricerca geofisica, compagnie di demolizione, militari, la NASA, compagnie aeree, compagnie telefoniche, centri radar, centri di difesa aerea, compagnie costruttrici di aerei ecc...? Mi chiedi di credere a tutto questo? No, dimmi la verità... ti sentiresti di guardarmi negli occhi e di dirmi: sai, devi credere a tutto questo.... ? E se ti dicessi: chi dice tutto questo? Tu poi che mi rispondi? "Staffo, Luogocomune, un religioso, un fisico nucleare, qualche cittadino qua e là, il DVD di Loose Change" Ti pare proprio così strano che non mi chieda se Staffo ha ragione? Il giorno che me lo chiederò, entrerò io stesso in clinica psichiatrica, promesso.
  3. Lascio perdere gli scontati commenti di Staffo e Nighthawk. Immagino che anche la famosa particella di sodio sarebbe stata felicissima nello scoprire di avere un pochino di compagnia. ===== Dominus, non mi meraviglia la posizione di Bonsignore. Ricorderai questo post: http://www.aereimilitari.org/forum/index.p...opic=2598&st=80 dovevo avevo detto che Bonsignore non è mai stato tenero con gli americani ed è contrario alla guerra in Irak. Sui toni rimasi morbido, perchè conoscendolo personalmente non me la sono sentita di andare duro contro di lui, e non lo farò nemmeno adesso. Bonsignore ha espresso le sue opinioni, sono le sue. Come dissi all'epoca, Bonsignore si è fatto influenzare da un certo modo di vedere le cose, e da tempo le sue posizioni sono sempre più radicalizzate. Si è convinto che dietro le azioni di guerriglia c'è il popolo irakeno. Ma non espone dati, fatti e circostanze in base alle quali questa sua convinzione si fonda. Questo significa che esprime una sua opinione, e non cerca di nasconderlo. Non ha addotto a sostegno della sue tesi dati tecnici e fatti opportunamente addomesticati per dare spessore tecnico a quella che è e resta un'opinione. Non cerca di convincere nessuno, e lo dice chiaro: è il suo pensiero. Resta un suo pensiero, però. Dati alla mano, credo che la situazione in Irak non sia così tragica come la dipinge Bonsignore, e non credo che la gente veda le truppe americane e alleate come occupanti. I dati parlano in maniera ben diversa. Voglio fare un esempio. Prendiamo la Colombia. E' un paese che ha attraversato una fase difficilissima, tutt'ora la sua situazione è tesa, ma oggi c'è un governo democratico, il suo presidente, eletto in libere elezioni dal popolo, è stimato e rispettato dalla popolazione. Quindi, potremmo concludere che la Colombia la gente vive democraticamente ed è governata da un presidente liberamente eletto. Quindi potremmo ragionevolmente sostenere che la Colombia, pur tra i suoi mille problemi, è un paese che si trova in una situazione migliore di quella irakena. Sarebbe già molto se l'Irak arrivasse al livello della Colombia, qualcuno potrebbe sostenere. Eppure.... in Colombia attualmente ci sono oltre 1000 persone nelle mani di sequestratori. Tra queste mille addirittura un ex candidato alle presidenziali. I rapimenti di bambini sono al livello di circa 1500 all'anno (erano oltre tremila all'anno fino a 5 anni fa). Fra attentati e omicidi della guerriglia, la media è di oltre 20.000 morti all'anno, di cui circa 3500 direttamente connessi alle operazioni militari. Le bombe e gli attentati sono all'ordine del giorno. E sono bombe che fanno decine e decine di morti a ogni botto. Per non parlare delle migliaia e migliaia di ettari di piantagioni di droga. Eppure... la stragrande maggioranza della popolazione è con il Presidente e chiede che la guerriglia sia stroncata con la massima forza possibile. Cosa voglio dire: che non sono gli attentati a dare la misura della volontà della gente. Questo è l'errore che commette Bonsignore. Guardate le immagini alla TV sull'Irak: guardate OLTRE quelle che vi fanno vedere. Guardate gli sfondi, non quello che mettono a fuoco. Vedrete macchine che circolano per le strade, gente che passeggia, che fa compere, che vive ordinariamente. C'è un attentato al giorno a Baghdad? Ma lo sapete che Baghdad ha oltre 5 milioni di abitanti? Lo sapete che nella civilissima e democraticissima New York si arriva a medie di 1500 omicidi all'anno? Per caso i newyorkesi sono rivoluzionari? Le televisioni europee ci bombardano dall'Irak di attentati e incidenti, proclami di guerra e altro. Io però vedo anche le TV arabe e vedo documentari da Baghdad in cui si intervistano agenti immobiliari, professionisti, avvocati, commercianti, imprenditori di ogni tipo. Vedo ospedali attrezzati e ambulanze che intervengono prontamente. Vedo poliziotti che fanno il loro dovere, dirigono il traffico, controllano i sospetti, arrestano i ladruncoli. Vedo vita normale. Riesce difficilissimo persino vedere un carro armato o un soldato alleato. Ormai la loro presenza è soltanto di supporto, il governo locale se la sta sbrogliando sempre di più da solo. E dubito fortemente che un imprenditore o un commerciante o un insegnante irakeno voglia VERAMENTE essere abbandonato a sè stesso in una nuova rivoluzione integralista o una nuova dittatura stile Saddam. Gli americani hanno commesso gravi errori tecnici iniziali che sono costati tempo e vite umane, questo non lo nega nessuno. Ma indipendentemente da ogni valutazione POLITICA sull'inizio della guerra (ognuno la pensi come crede) il dato di fatto è che la popolazione irakena oggi vive in una situazione di "normale normalità" e il paese si avvia sempre più ad essere un paese democratico e civile e si sviluppa a vista d'occhio. Persino le preoccupanti affermazioni di esperti e politici circa il futuro dell'Irak, sono state stravolte dai giornalisti. Nessuno teme una ribellione contro le forze alleate. Tutti invece temono che gli attacchi di guerriglia, sempre più diretti a obiettivi religiosi e civili anzichè militari, possano scatenare una guerra civile TRA gli irakeni. Non contro gli alleati. Mi pare però che anche questo rischio sia stato gestito bene (per una serie di ragioni che non sto ad elencare ma che conosco benissimo) ed è stato azzerato. Certo la situazione richiede attenzione e impegno, e altri sacrifici verranno. Però quello che si è fatto è stato davvero grande. Se poi sia giusto o meno liberare un popolo... se sia questo o meno il vero scopo, è un altro discorso, ognuno la pensi come crede. Bonsignore compreso.
  4. Non c'è dubbio. Ma infatti io ho detto chiaro che il mio discorso si applica nei confronti di chi subisce l'evento. E' chiaro che chi lo ha orchestrato, (e quindi ha scheletri nell'armadio), i suoi scheletri gli spunteranno fuori solo con il tempo. Non prendere alla leggera quello che ho detto, cerca di coglierne il meccanismo. Ti garantisco, per lunga esperienza professionale, che è un sistema che non mi ha mai tradito.
  5. Deve essere corretto per forza. I moderni missili a guida radar attiva, come lo stesso AMRAAM, sono tutti "lock on after launch" perchè il loro radar attivo ha una portata limitata, per cui sono lanciati lungo un percorso predeterminato, e solo successivamente agganciano il bersaglio. Quindi possono essere lanciati uno o 100 missili, non fa differenza per il sistema di tiro sull'aereo, visto che non deve occuparsi di guidarli. La cosa assume un aspetto diverso qualora i missili, oltre alla guida attiva, dispongono di un sistema di guida a mezzo data link e/o SARH che va ad integrare e completare il primo. In questo caso il sistema di tiro è condizionato dal numero di bersagli che può tracciare contemporaneamente, e potrà "aggiornare" un numero limitato di missili, il che non impedisce comunque agli altri di portare a termine la loro corsa in maniera indipendente. Per Dominus: oggi come oggi il MICA è accreditato di una portata di 60 km ha una lungezza di circa 3 metri e un diametro di 160 mm e pesa 112 kg (quest'ultimo particolare è importante, perchè lo rende compatibile con le rotaie di lancio dei Sidewinder, tipicamente omologate a 113 kg). La velocità è variamente indicata tra i Mach 3 ed i Mach 4. La testa di guerra pesa 12 kg. Ovviamente quando si parla di missili aviolanciati, tutti i dati vanno presi con le pinze. La portata di 60 km, bisogna vedere a quale profilo di lancio si riferisce. Frontale? Dal retro? Una media tra i due valori? Di solito le aziende pubblicizzano la portata frontale, che è superiore (di gran lunga) a quella balistica, in quanto il bersaglio è in avvicinamento e sta riducendo le distanze. E la geometria di lancio è di solito intesa ad alta quota e alta velocità (la massima a cui può volare il caccia con i missili a bordo). Per l'AMRAAM sono forniti questi valori: lunghezza di 3,6 metri diametro di 178 mm peso di circa 150 kg portata di 50 km circa , velocità Mach 4 circa Testata di 23 kg Anche in questo caso non è precisata la geometria di lancio. Entrambi i missili dispongono di sistema data link. Per entrambi i missili ho considerato le versioni in servizio operativo, non quelle in sviluppo. Penna in mano, è evidente che il MICA è più piccolo e leggero, ma ha prestazioni uguali o superiori all'AMRAAM. L'AMRAAM ha una suite elettronica forse più sofisticata (e del resto avendo un diametro più grande si presuppone che la sua antenna sia più efficiente) e una testa di guerra più grossa, ma per il resto il MICA appare superiore. Ma è davvero così? Ci si può fidare dei dati dei costruttori? Per capire come stanno effettivamente le cose, il sistema migliore è quello di controllare le prestazioni delle versioni terrestri (SAM). In questo caso, infatti, le geometrie di lancio sono per forza simili: il lanciatore è a quota zero - velocità zero, il bersaglio in avvicinamento frontale a velocità intorno ai 900 km/h. Ebbene, vediamo che il MICA SAM ha le seguenti prestazioni: Velocità Mach 3 Portata 10 km circa Quota massima 9000 metri circa l'AMRAAM SAM: Velocità Mach 4 Portata 30 km circa Quota massima 15000 metri circa A giudicare da questi dati, sembrerebbe quindi che i francesi hanno un po' barato nel descrivere le prestazioni del MICA. Questo appare ancor più evidente se si pensa che per le versioni future, dove per l'AMRAAM di parla di oltre 100 km (riducendo però il peso della testata), per il MICA ci si spinge fino a 140-180. Onestamente mi sembra tanto per un missile così leggero e mezzo metro più corto dell'AMRAAM. Per questo dicevo: se le prestazioni del MICA sono davvero quelle dichiarate, è il miglior missile del mondo. Ma come si nota, è lecito dubitarne. Fatta tutta questa lunghissima premessa tecnica, come al solito deco spezzare sempre una lancia per equilibrare le cose e portarle nella giusta prospettiva. Se analizziamo gli scontri aria-aria degli ultimi 30 anni, quelli in cui il missile aria-aria è diventato l'arma principale, non possiamo fare a meno di constatare che gli ingaggi sulle lunghe distanze (oltre i 20-30 km) costituiscono eventi rarissimi. Di solito i caccia si scontrano a distanze molto più ridotte. Questo perchè i "tiri lunghi" non sono molto efficaci (a meno di non avere di fronte un grosso bombardiere che procede in linea retta). I piloti (almeno quelli occidentali) cercano di lanciare quando le probabilità di fare centro sono superiori al 90 %, ossia quando il bersaglio si trova pienamente nell'inviluppo di ingaggio della propria arma. Le distanze si riducono perchè ci si porta nella posizione più favorevole, si riducono perchè così si è più tranquilli che l'identificazione è sicura, si riducono perchè così c'è meno rischio che il missile finisca per colpire un aereo amico che ne taglia la traiettoria. Se partiamo da questo presupposto, è quindi evidentissimo che la scelta francese, di un missile leggero, agile, disponibile sia in versione IR che ARH, con una portata operativa che copre tranquillamente le distanze di ingaggio pratiche, è una scelta corretta. E' la stessa filosofia in base alla quale le primissime versioni dell'AMRAAM avevano un braccio indicato in circa 40 km, giudicato più che sufficiente per le moderne esigenze del combattimento. Gli americani poi, pian piano, sono tornati a "desiderare" un braccio più lungo. Un po' perchè la radiazione dei Phoenix ha lasciato scoperto il lungo raggio, molto caro all'US Navy per esigenze difensive delle portaerei, un po' perchè nelle esercitazioni contro i Flanker questi ultimi si sono avvantaggiati della portata massima molto elevata dei propri missili AA-10 e AA-12. Nel combattimento pratico, come ho detto, 30 km effettivi sono sufficienti, ma nelle esercitazioni di combattimenti BVR (dove spesso si tira alle massime distanze di ingaggio, e dove non ci sono dubbi sull'identità del bersaglio e non si rischia di colpire un amico perchè il missile non parte davvero) avere un missile che tira a 100 km dà una bella soddisfazione... e questo non fa piacere a chi ne subisce il lancio e deve incassare un "abbattuto" stabilito dal computer.
  6. In effetti l'assenza di un sistema di separazione dei rotori è illogica. Comunque questo è quello che scrive Jane's All the World's Aircraft edizione 2005, pagina 419, quando parla del sistema di salvataggio dell'equipaggio: "No provision for rotor separation" e solitamente la Jane's è molto precisa.
  7. Gianni065

    Armiger

    Bhè il programma Armiger procede, anche se i tedeschi sono un po' avari di notizie. Il missile è tecnologicamente molto avanzato, è più leggero dell'HARM ma ha prestazioni migliori, specialmente in termini di gittata. Dato che nulla si crea dal nulla, queste prestazioni sono state ottenute anche riducendo sensibilmente la carica bellica, che è molto più piccola di quel missile americano. Difficile dire se il missile entri nella stiva interna del JSF: a giudicare dalle dimensioni potrebbe, poi bisogna vedere se sarà effettivamente integrato. Il JSF può portare l'HARM internamente, dubito che da parte americana ci sarà una grossa collaborazione a integrare un missile concorrente, per di più proveniente da un paese che, al momento, non è nel programma JSF.
  8. Sì appunto, parlavo di calibro, non di arma, per carità. Ant, non sto dicendo che i russi hanno copiato bullone per bullone gli aerei americani. Hanno dovuto per forza riprogettare buona di essi proprio perchè il livello tecnologico è differente. Non ti basta sapere com'è fatto un mezzo per replicarlo: devi avere anche la tecnologia industriale che ti consenta di farlo. Quanto al rischio di invasione, non siamo stati noi a invadere Polonia, Finlandia e Cecoslovacchia, tanto per restare ai casi più eclatanti. E per inciso... nemmeno il muro l'abbiamo costruito noi. Che il Patto di Varsavia e l'URSS abbiano costituito una minaccia seria non lo dico io, ma i fatti. O ci scordiamo la matrice che sta dietro al tentato omicidio del Papa? Questi sono fatti. Le leggende (come lo Shuttle bombardiere... ti rammento che il sistema di bombardamento nucleare orbitale SBS lo hanno inventato e messo a punto i sovietici...) restano leggende prive di senso (con MX, Trident e B-52 non avevamo certo bisogno di usare lo shuttle per sganciare bombe atomiche). Comunque non ha senso intavolare una discussione su queste cose. Ci siamo scambiati idee ed opinioni, detto questo ribadisco che non avevo alcuna intenzione di denigrare nè la Russia nè la sua storia. Se leggi ciò che ho scritto nel forum, ti renderai conto che ho sempre detto che rispetto i russi, sia come popolo, sia come avversario (quando erano avversari). Per me oggi la Russia è una potenza amica, è un alleato, e questa è la base di partenza. Il nemico ha altri nomi, oggi.
  9. Gianni065

    Sinistra in Italia

    Non credo che berlusca abbia spuntato il 50 % perchè la gente ha la paura rossa. Semplicemente credo che l'Italia stia approdando a quel ragionevole equilibrio in cui bene o male metà del paese la pensa in un modo e metà nell'altro. E' una tendenza che si avverte da tempo ormai, che già si è esplicata nelle consultazioni elettorali degli ultimi dieci anni. Ci sono due noccioli duri che voteranno sempre e comunque a destra o a sinistra, e credo che raccolgano più o meno il 70/80 per cento di quelli che vanno a votare, in misura sostanzialmente equilibrata tra le due fazioni. E poi c'è una minor percentuale, intorno al 20/30 per cento, che vota un po' come gli pare, ma obbedendo più a leggi statistiche che a opinioni: un po' come se lanci dieci volte la moneta. Statisticamente le probabilità di ogni singolo lancio sono al 50% ma altrettanto statisticamente è più probabile che su una serie di 10 te ne escano sei di un tipo e quattro per l'altro, e su quello si decidono le elezioni. Se le cose stanno così come credo, il sistema elettorale va rivisto prioritariamente, perchè bisogna rassegnarsi a maggioranze risicate e l'Italia non può permettersi di affrontare periodi di instabilità. Ci vuole quindi un sistema che assicuri governabilità anche in caso di maggioranze minime, sia alla Camera che al Senato.
  10. In effetti il pesce d'aprile era suggerito da una certa imprecisione nel post. Immaginare l'elicottero in caduta, l'equipaggio che si affaccia e si lancia con il paracadute rimbalzando sopra i palloni gonfiati sembrava proprio un pesce d'aprile. E in effetti le cose non stanno esattamente così. In caso di emergenza ad alta quota (bastano 100 metri) il sistema di salvataggio provvede a espellere il canopy e le semi-ali ed a gonfiare un paio di airbag laterali, poi non è che l'equipaggio si paracaduta: viene letteralmente espulso lateralmente, ed i due airbag servono a proteggerlo affinchè non urti contro il carrello. L'apertura dei paracadute avviene poi in automatico. A quote più basse l'elicottero è progettato per attutire la caduta e dispone di portelli di evacuazione aggiuntivi per l'equipaggio. Se il post avesse riportato questo schema, non avrei fatto la battuta e avrei approfondito la cosa, giuro. Il problema è che non è previsto - almeno sinora - un sistema per la separazione dei rotori. Questo rende l'intera sequenza più teorica che pratica: infatti il costruttore sottolinea che se l'elicottero sta cadendo (e di solito se arrivo a lanciarmi è proprio per questo...) la sequenza non garantisce la sopravvivenza perchè il rischio di essere investiti dal rotore è altissimo. Non so però se la Mil ha in programma di eliminare questa incongruenza montando bulloni esplosivi per il rotore.
  11. Allora... i cockpit e la strumentazioni non sono solo belli da vedere. Sono fondamentali per avere quella che oggi si chiama Situation Awareness. Se hai di fronte uno schermo circolare su cui appaiono puntini che dovrebbero essere bersagli, è una cosa. Se hai uno schermo digitale che ti rappresenta posizione, velocità, altitudine, rotta, natura dei bersagli, in maniera chiara, integrandoli anche con i dati sulle fonti elettroniche, l'orografia, la posizione di aerei amici ecc... hai un controllo della situazione che ti permette di fare la cosa giusta al momento giusto. E non è poco. ====== L' F-117, innanzitutto i russi hanno messo le mani sui rottami, e non su un aereo completo. E' un aereo sviluppato negli anni '70 , non dimentichiamo che il dimostratore ha volato nel 1977. Sono passati 30 anni e ancora la tecnologia stealth è fuori portata dei russi, con tutto che hanno studiato i rottami di quello abbattuto. L'F-117 non ha niente a bordo, nemmeno il radar, solo un sistema GPS. Ci credo che sono rimasti delusi. Una guerra NATO-Russia non c'è stata e non ci sarà, per fortuna. Ma le guerre arabo israeliane, in cui di certo non si può dire che gli israeliani abbiano combattuto in superiorità numerica, hanno dimostrato che il modulo operativo e la tecnologia occidentali sono superiori a quelle di ispirazione sovietica. Non facciamo propaganda spicciola, se tiriamo in ballo i morti sugli Shuttle mi basterebbe parlare dei sottomarini e non so come finisce. La tecnologia russa è molto indietro, e la propaganda non c'entra niente. Non è un caso che i sovietici hanno sempre dispiegato quantitativi di mezzi e uomini tre-quattro-dieci volte maggiori rispetto a quelli occidentali, o ci scordiamo gli oltre 50.000 MBT di prima linea? E perchè mai uno dovrebbe strafare con la quantità, se non per la consapevolezza di essere inferiore in qualità? Se i mezzi sovietici fossero stati paragonabili (non solo in termini estetici o di raffinatezza, ma anche in termini di capacità ed efficacia) oggi qui parleremmo tutti russo, e da un pezzo. Per quanto riguarda le copie, non sono io che lo dico, è la storia. Si parte dal TU-4 e si arriva all' Ak74 e oltre, o vuoi dire che i sovietici motu proprio hanno deciso di adottare un calibro (il 5.45) in sostituzione del 7.62, per pura coincidenza simile al 5.56 americano ? Se mi dici che le cose semplici e poco complesse sono preferibili a quelle sofisticate è un discorso sul quale possiamo ragionare, perchè è indubbio che la ricerca della massima sofisticazione ha anche i suoi lati negativi. Ma se è così... perchè i russi si sforzano di cercare di montare schermi multifunzione sulle nuove versioni dei loro caccia? Sarà mica perchè si rendono conto che sono utili? Nè posso essere d'accordo sul discorso dello sviluppo per rivoluzione anzichè per evoluzione, perchè sarebbero innumerevoli gli esempi in cui l'URSS ha proceduto per linee evolutive (basti pensare agli MBT). Cerchiamo quindi di ricondurre le cose nella giusta prospettiva. La tecnologia russa è indietro in molti settori, il che non significa che i progettisti russi siano idioti. E' il sistema produttivo, troppo compresso dalla logica comunista o pseudo-tale, che ha impedito uno sviluppo tecnologico uniforme e paragonabile a quello occidentale. Ciò non toglie che i sovietici siano stati in grado di stupire, come i russi oggi. Il MIG-25 Foxbat sarà stato anche un bidone (nel senso buono del termine: anche noi abbiamo i nostri bidoni, ad esempio molti considerano bidone il Tornado ADV), ma resta l'unico caccia operativo trisonico. Mezzi navali come il Typhoon o il Kirov hanno impressionato non poco gli analisti occidentali. ICBM come l'SS-18 non hanno fatto dormire sonni tranquilli al NORAD. I missili sparati dai cannoni degli MBT ed i sistemi antimissile per MBT costituiscono senza dubbio idee originali e avanzate. Il missile Archer ha imposto una revisione nelle dottrine del dogfight. E potrei continuare a lungo. Questo per dirti che non disconosco nulla, a me piace dare pane al pane e vino al vino. Se una cosa sta in un certo modo, io non mentirò e non nasconderò mai la cosa.
  12. In altre circostanze mi avrebbe divertito, lo ammetto. Queste sono un po' diverse. Però lo faccio perchè voglio che da tutto questo impariate a conoscere i meccanismi di chi opera disinformazione e controinformazione, e che li applichiate in tutti gli altri settori, storici e non. Io ho una filosofia: qualunque cosa accada, sono le prime ore, i primi giorni, quelli che ti dicono la verità. Quando la gente non ha ancora il tempo di prepararsi le menzogne. Dopo un evento, specialmente un evento così grande, nelle prime ore tutti sono confusi, spiazzati, non hanno versioni preparate o preordinate. I testimoni dicono realmente ciò che hanno visto o credono di aver visto. I giornali riportano qualunque notizia, fondata o no, che gli capita a tiro, senza fare nessun filtraggio ideologico. Quei dati per me sono preziosissimi. E' lì in mezzo che pesco la verità, che riconosco la confusione, che discrimino le notizie vere da quelle rumoreggiate. E' un minestrone in cui c'è di tutto, fatti veri e voci infondate, ma senza "correzioni", senza menzogne (chiaramente questo vale per chi subisce l'evento. Chi lo ha volutamente determinato sa già cosa deve dire, non è impreparato e non è confuso). Con il passare dei mesi, degli anni, le cose mutano. I testimoni si comprano, o si fanno le loro convinzioni. I giornali iniziano a pubblicare solo ciò che è in linea con la propria ideologia. I governanti si aggiustano le "versioni ufficiali". Cominciano ad uscire le più disparate teorie, i libri di chi vuole speculare, ecc... Allora diventa molto difficile capire. Il buon senso non basta più: occorre documentarsi e questo costa tempo e fatica, e ci vuole la volontà di farlo. Per questa ragione, ogni volta che succede qualcosa di molto grave, io raccolgo e archivio tutto ciò che si pubblica in quelle ore, in quei giorni. E mi torna davvero utilissimo.
  13. FEI è un indicatore, funziona così. So che emettendo quantità X del gas A ottengo un certo effetto (negativo) sull'atmosfera. Quindi, se prendo il gas B, e verifico che effetti ha avuto sull'atmosfera in un certo periodo di tempo, posso calcolare quanto ne è stato emesso. ==== GWP è un altro indicatore, o meglio un'unità di misura. I vari tipi di gas sono nocivi in modo differente nei confronti dell'atmosfera: ce ne sono di più dannosi e meno dannosi. Prendendo come standard la nocività del CO2, si può avere un'unità di misura universale. Il GWP appunto. Pertanto la frase significa: "Viene introdotto l'indicatore FEI. E' stabilito l'utilizzo dell'unità di misura GWP per stabilire l'equivalenza con il CO"
  14. Loose Change dice che il 4 luglio del 2001 Bin Laden si ricoverò in un ospedale americano a Dubai dove incontrò un agente della CIA. La notizia è falsa. Fu riportata da due fonti francesi (Le Figaro e Radio France) e seccamente smentita da Dubai, dalla CIA e persino dai servizi segreti francesi. Fonti diplomatiche arabe hanno detto che la notizia è assurda, sia perchè priva di qualsiasi riscontro e indicazione di fonte, sia perchè Bin Laden, se avesse avuto bisogno di cure mediche, poteva tranquillamente recarsi a Bagdad e a Damasco, dove godeva di ampi appoggi. I servizi segreti francesi hanno commentato che la notizia è pura disinformazione antiamericana (e se lo dicono loro...) http://www.iht.com/articles/2001/11/01/laden_ed3_.php Ancora. A un certo punto Donald Rumsfeld viene citato per aver detto il 12 ottobre del 2001 in un'intervista che i terroristi hanno usato "un missile per danneggiare questo edificio". Donald Rumsfeld invece ha detto: "Usare un volo dell'American Airlines pieno di concittadini, come un missile per danneggiare questo edificio" La parola "handling" ossia "usare come", è stata maliziosamente riportata come "and" (e congiunzione) stravolgendo totalmente il senso della frase. Ancora. Il video dice che Hani Hanjur ha fatto una virata di 330 gradi a 880 km/h. Innanzitutto nessuno ha mai parlato di virata di 330 gradi. Anche i cospirazionisti parlano di 270 gradi. Si presume che la virata sia stata di 270 gradi, solo perchè questa è la differenza tra la rotta di ingresso a Washington e quella di impatto. La velocità di "880" km/h invece, si basa esclusivamente sulla dichiarazione del controllore del traffico aereo di Dulles, che ha detto: "Ho visto sul radar un jet che volava veloce, intorno alle 500 miglia orarie (800 km/h) che puntava diritto verso Washington, con il transponder spento". Ora, con il transponder spento, il radar primario non può fornire altre dati se non la direzione del bersaglio e la sua posizione approssimata. La velocità è invece una stima del controllore. Ma siccome i controllori non sono idioti, possiamo pensare che abbia fatto una valutazione corretta. Attenzione però: 800 km/h... ma diritto. Nessuna virata. L'aereo viene perso e riagganciato quando si trova a 6 miglia dalla Casa Bianca, ma la velocità non è indicata. Abbiamo poi un ultimo contatto quando l'aereo è a 4 miglia dalla Casa Bianca. Il controllo di volo rileva: "Adesso è a 4 miglia dalla Casa Bianca. Sta girando in tondo. Sta girando lontano dalla Casa Bianca". E' pochi secondi dopo: "E' andato" (ossia: è sparito dal radar. In effetti siamo al momento dell'impatto). Quindi da un lato abbiamo un'attendibile dichiarazione che l'aereo è arrivato su Washington a 800 km/h volando diritto. E poi - in un secondo momento - l'aereo è visto sui radar che sta circuitando lontano dalla Casa Bianca. Circuitando. Nessuna virata secca. Nessuna virata ad alta velocità. Il volo 77 ha circuitato, come farebbe qualsiasi pilota che vuole perdere quota e velocità: spirala. Il radar primario non può dire: "sta spiralando", perchè non ha indicazioni di quota senza il transponder. La spirale appare esattamente come un circuito. Quindi ci troviamo perfettamente. Di conseguenza Loose Change, come i vari cospirazionisti, non fa altro che prendere la velocità di avvicinamento a Washington (stimata in 800 km/h) e la possibile virata di 270 gradi (due dati scollegati tra loro) e unirli per dire che ha fatto una virata secca di 270 gradi a oltre 800 km/h. Bhè una virata del genere, a quella velocità, è fisicamente impossibile per un aereo di linea: si disintegrerebbe in volo.
  15. Altra superbugia. Loose Change dice che il 24 ottobre del 2001 il capitano Charles Burlingame partecipò all'esercitazione Mascal al Pentagono, e che poi si dimise per andare nell'American Airlines e morire, un anno dopo, a bordo del 757 che si schiantò contro il Pentagono. Difficile che nell'ottobre del 2001 Charles Burlingame potesse lavorare al Pentagono, visto che ha lasciato le forze armate nel 1977, per diventare pilota Airlines, pur restando riservista fino al 1996... Devo continuare o basta così? Ditemelo voi...
  16. Ant, nessuno ti vuole convincere di nulla, per carità. Soltanto che è un dato di fatto che i sovietici tentarono di sviluppare la Buran, e questo significa, in un modo o nell'altro, che lo Shuttle lo volevano anche loro. Nessuno nega l'utilità di una capsula spaziale a perdere. L'errore di fondo è che tu dici che le due strade sono parallele, e storicamente hai ragione: è così che è andata. Ma come ho detto, tecnicamente non è così che doveva andare. Infatti se vogliamo la capsula è complementare a un sistema Shuttle, non alternativa. Se devo mandare solo due astronauti nello spazio senza carichi molto ingombranti, uno Shuttle è sprecato. Ma il punto è che il rientro di una capsula (penetrazione, rallentamento con paracadute, atterraggio non proprio dolcissimo e non sempre dove ci si aspetta, recupero con mezzi esterni) è un po' un modo "barbaro" di andare nello spazio. Vuoi mettere una navetta che atterra sulla pista, sportello che si apre, equipaggio e passeggeri che scendono freschi, riposati e sorridenti... Rendo l'idea di cosa voglio dire? Per questo dico che l'esperienza Shuttle è importante e andava fatta, anche al costo della perdita di vite umane. In futuro, se davvero si intenderà colonizzare lo spazio orbitale, la Luna, Marte... non puoi pensare che tutti i tecnici, gli ingegneri, il personale di servizio, debbano sottoporsi a corsi di astronauta stile rambo per andare e tornare. Solo questo voglio dire, senza nulla togliere all'utilità delle Soyuz (anzi: meno male che c'erano, perchè altrimenti avremmo avuto grossi problemi dopo la messa a terra degli Shuttle a seguito dei due incidenti). ========= La tua barzelletta: VERISSIMA ! Sì, americani e sovietici hanno un modo totalmente diverso di pensare le cose. Quando i tecnici americani misero mani al MIG-25 di Belenko, la cosa che dissero fu: "E' incredibile quanto siano indietro tecnologicamente... però funziona!" Infatti la differenza sta proprio in quello che hai detto. I sovietici dicevano: se per abbassare questo sportellino mi basta mettere un pezzo di spago da tirare, perchè devo mettere un costoso e sofisticato pannello a pressione? Se ho bisogno di fornire 500 KW di energia, e dispongo solo di generatori da 50 KW, creo la spazio per metterne 10. Perchè devo spendere soldi per sviluppare un generatore da 500? Soluzioni pratiche, insomma, poco raffinate ma che comunque alla fine funzionano (anche se l'affidabilità talvolta lascia a desiderare). Così la storia della matita: se posso usare una matita, perchè sviluppare una penna che scriva nello spazio? Però attenzione: questo modo di ragionare porta all'immobilismo. Alla fine non si fanno progressi, non si inventano cose nuove, che poi si rivelano utilissime in campi diversi. Può sembrare uno spreco spendere una barca di soldi per sviluppare una penna che scriva in assenza di gravità... Però tieni conto che la matita fu giudicata pericolosa dalla NASA: la grafite è un conduttore, nello spazio senza gravità un pezzetto o una particella di grafite può infilarsi ovunque, creare un corto circuito. La "Space Pen" non è stata pagata dalla NASA. Fu sviluppata da un'industria privata a proprie spese e costò un milione di dollari! Però scrive nel vuoto, in assenza di gravità, in un range di temperature che vanno da -45 a +200 gradi, su qualsiasi superficie e funziona persino in acqua. Una matita non funziona in quelle condizioni (a temperature troppo fredde la grafite ghiaccia e non scrive più, in acqua non ne parliamo proprio...) . Però quella tecnologia è oggi alla portata di tutti, è stata anche implementata su altre penne commerciali (ad esempio le Paper Mate con refill a pressione) e chiunque può comprare una Space Pen della Fisher (l'azienda che la sviluppò) per una ventina di dollari (il refill costa 3-4 dollari). La penna viene usata in molte altre applicazioni civili, industriali, scientifiche ecc... e peraltro il refill è prodotto in versioni compatibile con altre marche di penne (per cui uno può tenersi la sua penna preferita ma con il refill space). Può sembrare uno spreco, ma se non ci fosse stato, gli astronauti e i futuri coloni continuerebbero ad usare per sempre le matite. Non è progresso questo. Su questa logica, quando 50 anni orsono fu costruito il primo computer, che occupava lo spazio di una stanza, costava una cifra astronomica, e permetteva di fare gli stessi calcoli che si possono fare con un pallottoliere, qualcuno avrebbe potuto dire: val la pena? Teniamoci il pallottoliere. E oggi staremmo a scriverci una lettera postale, anzichè a digitare su Internet. Sviluppare quella penna ha significato acquisire tecnologia per creare microcamere a pressione, microsfere di tungsteno, ecc.... Magari quella stessa tecnologia poi consente di produrre un sistema radar più piccolo e leggero, o una speciale munizione funzionante sotto l'acqua, o un sistema di espulsione di gas per creare microcavità sotto acqua e permettere la guida di un siluro iperveloce... C'è un motivo per cui la tecnologia sovietica era così più arretrata rispetto a quella occidentale, tenersi le matite costa poco ma la tecnologia non va avanti. La Gilette ha speso oltre 700 milioni di dollari per sviluppare il suo rasoio Mach3. Una cifra spropositata, inconcepibile per un pezzetto di plastica e acciaio. A parte che la Gilette ci ha ricavato 10 miliardi di dollari... ma la tecnologia particolarissima sviluppata per creare la lama, ha trovato impiego persino nelle turbine aeronautiche. Uno dice: tanti soldi per un rasoio, e non immagina che anche grazie a quel rasoio un F-22 o un F-35 hanno le prestazioni che hanno, e gli aerei civili dispongono di turbofan più leggeri a tutto vantaggio di prestazioni e costi. Comunque... la Space Pen è stata adottata da tutti i cosmonauti russi...
  17. Ant, non dobbiamo ragionare solo con il senno di poi. Devi pensare che quando lo Shuttle è stato concepito, non c'era nè il clima di collaborazione che c'è oggi tra USA e Russia nè la Stazione Spaziale Internazionale. Avere tutto lo spazio che aveva lo Shuttle consentiva di fare cose per le quali, all'epoca, non c'erano altre soluzioni (a parità di costi). E poi: se lo Shuttle avesse funzionato perfettamente, senza incidenti, oggi staremmo tutti a dire: viva lo Shuttle abbasso le Soyuz. Lo spazio è una sfida, e come in tutte le sfide occorre rischiare. Qualche volta va bene, qualche volta va male, ma anche le tragedie servono a migliorare. Il Concorde ha dimostrato che il supersonico civile è possibile. I tempi non sono ancora maturi, ma almeno sappiamo che si può fare. Se e quando si riterrà di riprovarci, non si ripartirà da zero. Lo Shuttle ha dimostrato che si può volare nello spazio e tornare indietro, come in una comoda e lussuosa roulotte. Anche qui: forse ora ci sarà una battuta d'arresto (ma credo di no: la NASA vuole riprovarci con un nuovo progetto) ma in ogni caso l'esperienza accumulata è preziosa. Non possiamo immaginare un futuro di colonie spaziali, di gente normale che si sposta e va a lavorare nello spazio o perfino su altri pianeti, senza pensare a una soluzione come lo Shuttle. Poi, parliamoci chiaro: nei primi giorni in cui l'F-111A entrò in servizio, in Vietnam, su sei aerei ne andarono persi tre, per difetti strutturali. Il programma non si è fermato per quello. E' andato avanti, l'F-111 è diventato un aereo importante e fondamentale e ha condizionato non poco l'aviazione militare (si pensi a SU-24 e Tornado, ma anche a tutta la filosofia della penetrazione a bassa quota e del terrain following). Gli Space Shuttle hanno fatto oltre 110 missioni, con due gravi incidenti. Ed il primo volo dell'Enterprise risale al 1977. Se guardi la cosa come due incidenti su 110 missioni, la statistica di oltre il 98% di successo è buona ma in termini di sicurezza pessima. Se però la guardi come due incidenti in 30 anni di attività... tenuto conto delle peculiarità delle missioni spaziali, bhè direi che anche nell'aviazione commerciale sono pochi i progetti che possono vantare un numero di incidenti inferiore. Del resto la Russia non usa le Soyuz per le considerazioni che abbiamo fatto qui. Se avesse avuto il denaro sufficiente, sappiamo benissimo che oggi avrebbe la Buran, e la Buran è ispirata non poco allo Shuttle. Quindi non confondiamo una scelta obbligata (per quanto felice) con una scelta tecnica.
  18. A proposito di Loose Change, anche la storia delle speculazioni di borsa sulle azioni di American Airlines e United Airlines è una balla. E' vero che quelle azioni hanno visto un aumento molto sospetto nei giorni immediatamente precedenti l'attacco, tanto che c'è stata una lunga indagine dell'FBI su questi movimenti. Alla fine si è scoperto che il 95 % dei movimenti è stato effettuato da un singolo investitore americano, il quale il 6 settembre ha acquistato una marea di put-options (una specie di scommessa al ribasso delle azioni). Lo stesso investitore, però, il 10 settembre ha acquistato una marea di azioni delle stesse compagnie (ad esempio ben 115.000 della American). In altre parole, era un furbetto che cercava di condizionare gli investitori a svendere le azioni, per farle abbassare di prezzo e poi acquistarle. Ciò significa che alla fine, quello che ci avrebbe rimesso è di gran lunga maggiore a ciò che avrebbe potuto guadagnare. Solo un folle, sapendo che il giorno dopo le azioni delle due compagnie sarebbero crollate, ne compra 115.000 a prezzo pieno. In ogni caso, la manovra non ha avuto nessun effetto: il governo americano ha annullato immediatamente tutte le operazioni di borsa sospette o direttamente influenzabili dagli attentati, nelle ore seguenti gli attentati. Nessuno ci ha potuto guadagnare, quindi. Ovviamente i cospirazionisti citano solo una parte della storia, quella che più conviene. E si guardano bene dal dire che proprio il governo americano ha congelato tutte le operazioni di borsa. Addirittura alcuni cospirazionisti inventano che queste manovre di borsa riconducono a nomi collegati alla CIA (tutto per loro è collegato alla CIA). E non dicono che la borsa americana è sottoposta al controllo di un particolare software governativo che discrimina immediatamente tutte le operazioni "fuori norma" e le segnala. E' stato proprio grazie a questo software che si è scoperto immediatamente che le azioni delle due compagnie aeree avevano avuto movimenti sospetti nei giorni precedenti, e gli stessi sono stati congelati e annullati.
  19. Wigley: "The Kyoto Protocol: CO2, CH4 and climate implications". Geophysical Research Letters 25, 2285-2288 anno 1998 http://www.agu.org/pubs/abs/gl/98GL01855/98GL01855.html Lins, H. e J.R. Slack, 1997. American Geophysical Union, San Francisco. Studio del 12/8/97, riportato su Science. Patrick J. Michaels "Kyoto Protocol: A useless appendage to an irrelevant treaty" 29.7.1998 Myhre "New estimates of radiative forcing due to well mixed greenhouse gases" Geophysical Research Letters 25: 2715-2718 anno 1998 Comunque penso che se cerchi in internet, ma in inglese, forse qualcosa di specifico lo trovi. Qualche sito da cui prendere spunti (attenzione: sono siti di critica su Kyoto, per quanto molto qualificati, quindi usali per avere un'idea e approfitta delle fonti citate) http://www.heritage.org/Research/Energyand...ment/BG1437.cfm http://www.pnas.org/cgi/content/full/95/22/12753 http://climatechange.sea.ca/kyoto_protocol.html http://www.newscientist.com/channel/earth/...e-cleaners.html http://www.newscientist.com/channel/earth/...to-be-true.html http://www.scq.ubc.ca/?p=85 http://www.friendsofscience.org/index.php?ide=3
  20. Ant stai tranquillo che in questo forum fatti inventati non se ne citano. Se capita, ci siamo io e altri che immediatamente provvediamo a dire le cose come stanno. Questo vale anche per i pareri "sapendo poco sull'argomento". E a questo proposito, prima di esprimere il tuo parere, fai un giro per il forum e leggiti le discussioni. Scoprirai che gli argomenti sono sviscerati a fondo. Per quanto riguarda la tecnologia aeronautica e costruttiva russa (o sovietica) nessuno dice che i mezzi russi siano bidoni. Soltanto, non sono sofisticati al pari di quelli occidentali. Confrontare le Soyuz con gli Space Shuttle non ha senso: le prime sono navette usa e getta, i secondi sono navette riutilizzabili. Da questo punto di vista, un razzo non riutilizzabile con relativa navetta non riutilizzabile è sempre intrinsecamente più sicuro di una navetta riutilizzabile, che assomma i rischi di un sistema di lancio a razzo, con i rischi di un sistema di rientro planante. Uno Space Shuttle in fase di rientro è molto più grosso, più versatile e più sofisticato di una capsula di rientro Soyuz. Se consideriamo la tecnologia dei Saturn-V di 40 anni fa e delle capsule di rientro degli astronauti delle missioni Apollo, anche quelli erano più affidabili e sicuri di un sistema riutilizzabile moderno. Oggi è facile criticare lo Space Shuttle: i due incidenti pesano molto. Però grazie allo Space Shuttle la tecnologia spaziale ha fatto passi da gigante: se la NASA avesse voluto sviluppare e utilizzare una variante delle sue capsule Apollo, avrebbe potuto farlo senza problemi, ma non si può continuare a basarsi su un'idea vecchia di 40 anni, per quanto economica e affidabile. Anche i primi jet erano delle trappole, in confronto all'affidabilità raggiunta dai velivoli ad elica, ma se per questo si fosse scelto di abbandonare il jet, non sarebbe stata una cosa molto saggia.
  21. Ogni tanto posto altre menzogne su Loose Change. Parliamo dell'oro. Il regista vuol far credere che ci fossero molti miliardi di dollari in oro nel WTC (160 miliardi, dice, se non ricordo male) ma che ne sono stati recuperati solo 230 milioni, lasciando intendere che gli altri se li sarebbero rubati (un atto terroristico immane, per rubare oro: non vi ricorda i film della serie Die Hard?). In ogni caso è del tutto falso che ci fosse una simile quantità di oro (160 miliardi di dollari). Quanto oro ci fosse nei forzieri sotterranei non lo sapeva nessuno, per ovvi motivi di sicurezza. Le cifre di vari miliardi di dollari (fino a 160) erano leggende metropolitane e dicerie. L'oro era di proprietà della banca ScotiaMocatta, e ammontava esattamente a 230 milioni di dollari, tutti recuperati, come confermano la Reuters (comunicato del 17 novembre 2001) e la stessa ScotiaMocatta (in una dichiarazione del portavoce Pam Agnew, il primo novembre 2001) rivelava che c'erano "circa 200 milioni di dollari in oro" nei sotterranei sotto le macerie, completamente recuperati (dichiarazione pubblicata sul Daily News, 1.11.2001).
  22. Purtroppo il problema è che i meccasmi si integrano tra loro, Dominus. Non puoi modificarne uno senza toccare gli altri: devi avere il coraggio di modificarli tutti assieme se vuoi che il sistema funzioni. Ma lascia che ti dica: tutto il sistema Italia non durerà ancora molto. Vedrai che prima o poi non reggerà più il peso della sua inefficienza, e sarà il tempo delle soluzioni drastiche e molti soffriranno e parecchio. In genere nei paesi vedi cose che funzionano bene e altre che funzionano meno bene e qualcosa che funziona male. In Italia sembra che non funzioni bene nulla: - La politica non funziona - La giustizia non funziona - Il mercato del lavoro non funziona - Il sistema fiscale non funziona - La struttura pubblica non funziona - Il sistema sanitario non funziona - Il sistema scolastico non funziona - Il sistema economico non funziona - La lotta alla disoccupazione non funziona - Lo sviluppo sostenibile non funziona - La lotta alla disoccupazione non funziona - La lotta alla criminalità non funziona - Le infrastrutture non funzionano Questo non lo dico io: basta vedere gli scioperi, le statistiche, le opinioni dei vari analisti, persino le critiche di partiti e sindacati. Protestano tutti: insegnanti, magistrati, politici, economi, imprenditori, disoccupati, occupati precari, sindacati pubblici e privati, operai, categorie professionali, commercianti, consumatori.... Mi sembra un grande teatrino ma, badate bene, se l'Italia fosse chiusa in sè stessa, funzionerebbe come ha funzionato per 50 anni, nel bene o nel male. Oggi però, con l'Euro che ha trascinato di forza l'Italia nel meccanismo economico europeo e mondiale, oggi che il debito pubblico non è più solo una cifra su un pezzo di carta, ma qualcosa che condiziona realmente la situazione economica italiana, questo teatrino sta portando il paese verso il baratro. E non vedo paracadute in giro.
  23. Comunque ringrazio chi mi dà ragione, ma vorrei precisare che io non sostengo una mia tesi, in base alla quale aver ragione o meno. C'è Staffo e un gruppo di persone che sostengono una loro tesi, che va contro la realtà che percepiamo, e per sostenerla producono determinati documenti. Io mi limito a evidenziare che quei documenti sono falsi, sono artefatti, semplicemente citando quelli veri. A me piacere discutere sui fatti basandosi sui fatti, sulle opinioni invece possiamo discutere in qualsiasi maniera e non c'è problema. Mi piace seriamente l'approccio di Leviathan: ha pregiudizi contro la destra, ha pregiudizi contro gli americani. Ed è così sereno, schietto, corretto e leale, da ammetterlo. Certamente ha le sue opinioni per avere questi pregiudizi, e su quelle possiamo discutere, su quelle posso esporre le tesi e confrontarle, dando pesi e interpretazioni diverse ai fatti: MA SENZA MISTIFICARE I FATTI. Leviathan può dire: la Guerra del Vietnam è stata una guerra imperialista americana. E' una sua interpretazione. E io potrei rispondere: la Guerra del Vietnam è stata una battaglia della guerra fredda contro l'imperialismo cino-sovietico. E' una mia interpretazione. Fin qua due interpretazioni, due opinioni, entrambe da rispettare anche se non accettate. Diverso sarebbe se Leviathan dicesse: nella guerra del Vietnam gli USA hanno fatto uso di armi atomiche. Questo sarebbe un fatto FALSO, e sui fatti falsi non si intavola una discussione costruttiva. Se Staffo avesse detto: dietro l'11 settembre per me ci sono CIA e Mossad, mi sta bene. E' una sua opinione. Se mi dice: sulle liste di imbarco non ci sono i nomi dei dirottatori, dice il falso. Se Loose Change dice che si sono fregati miliardi di oro dal sottosuolo del WTC, dice il falso. Questa è la differenza tra un discorso di Leviathan e un discorso di Staffo. Anche altri, come Dominus, non sono certo teneri con gli americani. Mi sta bene. E' anche giusto che sia così. Ma restano obiettivi e leali e corretti sui fatti. E poi Staffo, questa me la sono tenuta a lungo ma adesso la devo dire, tu cerchi il confronto verbale solo perchè vuoi mettere alla prova la tua capacità di affrontare un discorso contro una persona che crede e sostiene la "verità ufficiale" , come la chiami tu. Perchè sai perfettamente che in un discorso verbale, la persona scorretta non esita a citare fatti e documenti inesistenti o falsi, e l'altro interlocutore non ha certo un palmare con collegamento internet per verificare in tempo reale se ciò che dici è vero oppure no. Tu hai fatto dell'11 settembre il tuo scopo di vita (o quasi) , mentre la maggior parte delle persone, compresi tutti coloro che frequentano questo forum, ha altri pensieri per la testa. Nè io voglio aiutarti ad esercitarti per le tue grandi imprese.
  24. Abbiamo già parlato di Kyoto. E come dissi all'epoca, il protocollo è stato redatto certamente con tanti buoni propositi, ma nella pratica si è rivelato ben poco efficiente. Infatti, a fronte di benefici ambientali che ormai quasi tutti gli scienziati giudicano irrisori (al punto che forse non si riuscirà nemmeno a calcolarli, in quanto non supereranno le soglie di tolleranza) e troppo dilatati nel tempo (ci vorrano decenni di costante e corretta applicazione per avere i citati risultati irrisori) , il protocollo richiede dei sacrifici, in termini di costi per l'adeguamento degli impianti industriali, estremamente elevati e immediati. Pensate che il protocollo di Kyoto, se fosse correttamente applicato in TUTTO IL MONDO da TUTTE LE NAZIONI e IMMEDIATAMENTE, produrrebbe, nel 2050 (!) una riduzione dell'effetto serra pari a 0,07 %. E' un risultato così basso che gli strumenti non saranno nemmeno in grado di certificarlo (a richiesta allego le fonti, ma avverto che non le ho prese da internet: dovete andare in libreria a consultarvele...!). Poi, Kyoto non stabilisce delle regole tecniche, che ogni industria deve rispettare. Semplicemente definisce dei valori complessivi cui le nazioni, nel loro complesso, devono attenersi. Ciò significa che una nazione con scarsa industrializzazione non deve fare nulla (anche se le sue industrie emettono fiumi di diossido di carbonio), può persino permettersi di costruire altre industrie senza criteri ambientali. Al contrario, una nazione con elevata industrializzazione dovrebbe affrontare costi proibitivi per rispettare il protocollo. E' stato calcolato che in media le nazioni della regione europea spenderebbero circa 5 dollari per tonnellata soppressa, mentre gli USA ne spenderebbero 100. Ciò significa che l'economia americana, se gli USA avessero firmato il protocollo, sarebbe andata incontro a una crisi molto seria e migliaia di industrie avrebbero dovuto semplicemente chiudere i battenti. Non c'è quindi da stupirsi più di tanto se gli USA abbiano deciso di andarci molto cauti, specialmente in considerazione del fatto che ad alcuni paesi, come la Cina, sono state concesse deroghe assolutamente ingiufisticabili. E qui faccio un inciso: attenzione, perchè il Mondo è subdolo. Tenete conto che nel consesso internazionale (Assemblea delle Nazioni Unite e tutti gli organismi, protocolli, trattati ecc...) ogni nazione conta un voto e un solo voto. A fronte di una manciata di nazioni che si definiscono del "primo mondo" e che comunque sono nazioni di cultura occidentale, economia liberale, industrializzate e ben civilizzate, c'è poi una maggioranza rappresentata da stati di ogni tipo: poveri, agricoli, non industrializzati, non democratici, indebitati, illiberali ecc... ecc... accomunati tutti da un unico pensiero: sono anti-occidentali. Questa massa non ha alcuna difficoltà (anzi preme) ad approvare delibere, trattati e protocolli che di fatto danneggiano e impoveriscono le economie occidentali e avvantaggiano le proprie. Infatti il Consiglio di Sicurezza dell'ONU è stato creato proprio per impedire che una massa di paesi di dubbia affidabilità possa decidere le sorti del mondo ed in particolare quelle delle nazioni più "serie" (qualcuno dirà: ma la Cina allora? Quando fu creata l'ONU la Cina era un paese diverso, non c'era ancora stata la rivoluzione del 1949). Il Consiglio di Sicurezza, però, ha competenza solo sui provvedimenti relativi a fatti che minacciano la pace e la sicurezza, e sui provvedimenti che implicano azioni sanzionatorie o militari, su tutte le altre materie (economia, ambiente, sanità, ecc...) non ha alcuna competenza. Molte nazioni occidentali non hanno la volontà politica di difendere gli interessi occidentali nei confronti della massa delle altre nazioni e firmano qualunque cosa gli venga sottoposta, per non fare brutta figura. Gli USA sono molto più prudenti e attenti a questi equilibri, e in tutta sincerità sono contento che sia così.
  25. Io non dico menzogne nè mezze verità. Il video vuol far credere (e c'è un passaggio in cui lo dice apertamente) che gli americani avrebbero distrutto un aereo pieno di passeggeri, in realtà agenti federali. Io ho solo detto che il piano Northwood prevedeva cosa ben diversa. Il video vuol far credere che il piano Northwood fosse chissà quale congiura, e lo presenta come una grande scoperta. Mentre è stato declassificato dagli stessi enti governativi. Io sto solo mettendo in evidenza i subdoli trucchetti del video. Il video ce l'avete, il piano Northwood vi ho messo il link dove scaricarlo, dimmi tu come faccio a dire una menzogna o una mezza verità. Poi mi dispiace, ma non puoi dire che il video "non è perfetto". Non è perfetto significa che su 100 cose almeno 90 sono vere. Sufficiente sarebbe 60 cose vere su 100. Quel video su 100 cose a momenti non ne dice UNA vera, oppure quando la dice la inserisce in un contesto diverso da quello cui appartiene. Quindi non solo non è perfetto, ma è un vero e proprio ammasso di bugie, messo su con ritmo incalzante, voce convincente e musica accattivante. Nel sito di produzione ho trovato fior di discussioni su come doveva essere la musica per dare un effetto psicologico maggiore allo spettatore. Peraltro le bugie sono così evidenti che è chiaro che il video è fatto solo per disinformare e controinformare la gente normale, quella che non ha esperienze storiche e documentali e non ha tempo/voglia di approfondire i dati. Se fosse stato un vero video-indagine, avrebbe dovuto avere un taglio e una serietà informativa ben diversi, per raggiungere tecnici, analisti, politici, studiosi, storici, ecc... Ma il target non è quello. Il target è solo farsi quanti più soldi possibile.
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