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Gianni065

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  1. Gianni065

    Il cockpit dell' F35

    Bhè sì ormai con l' F-35 si inizia ad entrare nella logica che il cockpit semplicemente non esisterà più. Tutte le informazioni saranno fornite sulla visiera del pilota o addirittura proiettate direttamente nella pupilla.
  2. Vabbè Ant, ma se mi parli di un motore a curvatura mentre stavamo parlando delle caratteristiche dei caccia della II GM, il discorso non fila più. Stavamo parlando della guerra fredda e di cosa sarebbe successo se fosse scoppiata una guerra nucleare. Il lanciatore Energia (payload max 170 tonnellate), peraltro, non è stato realizzato. Se è per questo il Saturn V portava un payload max di 120 tonnellate. Per Mav90: Quando un'atomica esplode, produce più effetti. Uno di questi effetti è l'onda di sovrapressione, ossia l'onda d'urto esercitata su una certa aerea. Questa sovrapressione si calcola in PSI, un PSI equivale grosso modo a 700 kg per ogni metro quadro. Una bomba atomica da 1 MT produce 25 PSI in un raggio di circa 4 km con un vento pari a 320 miglia orarie. Questa zona è considerata di distruzione pressochè totale con il 98 % di morti tra i residenti. Poi c'è una seconda zona che si estende fino a circa 6 chilometri dal punto zero, in cui il PSI è pari a 17 e i venti fino a 290 miglia orarie. Si calcola il 90 % di morti tra i residenti. Queste due zone sono considerate di massima distruzione, poi gli effetti iniziano a diminuire velocemente tanto che già da 10 km rispetto al punto zero la sopravvivenza è pari al 50 % e gli edifici sono risparmiati (ma non dagli incendi). Questo con una bomba che esploda a circa 2000 piedi di quota. Se aumenti la quota, aumenti l'aerea generalmente interessata dagli effetti ma si diminuisce il valore del PSI a parità di distanza dal punto zero.
  3. A tutti conviene che sia così (parlo dei membri permanenti). Il giorno che hai tolto il diritto di veto hai consegnato il mondo ai paesi in via di sviluppo che possono decidere qualsiasi azione militare. Certe cose non sono nate a caso e rammento che il diritto di veto riguarda un organo, il Consiglio di Sicurezza, che ha il potere di decidere azioni di tipo militare vincolanti. Questo potere deve essere controllato in qualche modo, non si può lasciarlo alla determinazione di una semplice maggioranza, tenuto conto che gli stati in via di sviluppo costituiscono la maggioranza. Alla Russia non piace (giustamente) l'intervento in Kosovo e quello in Iraq, perchè gli USA sono andati a "mescolare" nel minestrone in cui i russi pescavano fino a qualche anno prima. Basta vedere gli equipaggiamenti militari serbi ed irakeni per capire chi foraggiava quei paesi. Ma noi abbiamo fatto quello che ritenevamo di dover fare,ed è comprensibile e logico che ai Russi non sia piaciuto, non poteva essere diversamente. EDIT Ribadisco: io non dico mai, quando si parla in termini pratici, se una cosa è giusta o meno da un punto di vista morale e di principi. Cerco di guardare ai fatti concreti e agli interessi concreti. Al posto dei russi mi sarei incavolato come una iena, lo ammetto.
  4. Gianni065

    Selex Vixen 500E

    Sì è corretto, ed è proposto anche per i caccia JC-1 cino-pakistani. Si tratta di uno sviluppo del radar Blue Vixen della GEC Marconi, montato sui Sea Harrier, che è ritenuto il più avanzato radar europeo se si escludono quelli di Eurofighter e Rafale. Lo sviluppo AESA della Selex dovrebbe aver portato a un radar probabilmente superiore a quello del Rafale sotto vari aspetti, e forse persino all'attuale Captor dell'Eurofighter. Il Blue Vixen, a sua volta, era basato sulle tecnologie dei radar APG-65 ed APG-66 americani. Ritengo quindi che sia un radar molto efficiente e moderno.
  5. Ant, se dobbiamo parlare in termini reali è un conto. Se dobbiamo fare i voli pindarici è un altro. Tu cosa vuoi? Vuoi un forum serio, risposte serie, tecniche, reali, che permettono di capire i termini dei problemi, o ci mettiamo a parlare di cose prive di senso pratico? Cerco di spiegare quali sono le reali problematiche operative dell'impiego degli ICBM, quali sono gli effetti delle testate nucleari, e tu mi dici "si possono fare testate da 100 MT". Se è per questo, probabilmente se ne possono fare anche da 1000 MT. Non sono un ingegnere di armi nucleari ma di testate nucleari e del loro impiego operativo ne so più di qualcosa. E anche se non sono un "tecnico" in senso stretto, ho l'umiltà di studiare quello che fanno i tecnici. Se oggi volessimo costruire una testata come quella di Nagasaki che utilizzava 6200 grammi di plutonio, ne basterebbero 4000 grammi. Secondo gli scienziati si potrebbe arrivare persino a 1000 grammi, ma questo è un limite teorico. Il limite tecnologico attuale è di 4000 grammi. I calcoli del rapporto peso/potenza degli ordigni a fusione non li ho fatti io ma chi costruisce le bombe. Con la migliore tecnologia attuale si può raggiungere un'efficienza complessiva di peso compresa in questi valori: da 2,2 MT per tonnellata complessiva di peso fino a 4 MT per tonnellata complessiva di peso con un limite massimo teorico (solo teorico ma tecnologicamente ancora impossibile) pari a 6 MT per tonnellata. Questi calcoli, dimostrano che la Tsar che pesava 27 tonnellate, può oggi essere ridotta a 25, forse un domani a 16 tonnellate, ma non meno. A quanto arriva un Proton? Mi sa che sfiora le 22 tonnellate, come massimo carico utile (ma in orbita bassa). Ma le esigenze per i lanci orbitali sono molto diverse da quelle per gli ICBM e la proposta versione ICBM del Proton aveva una testa da 10 MT. Ora, se vogliamo discutere che è possibile realizzare un vettore spaziale in grado di trasportare una testata da 100 MT su una città come Milano, discutiamone pure, ma questo discorso non porta a niente visto che la realtà operativa è completamente diversa. Anche sul fatto che gli ordigni nucleari esplodono in quota... certo: tutti sono concepiti per massimizzare l'area di sovrapressione esplodendo a una certa quota. Ma più la quota è alta, più si massimizza l'area interessata ma si diminuisce il valore della sovrapressione e questo significa che persino nel punto zero gli edifici più robusti possono sopravvivere all'esplosione. Ma il mio discorso teneva perfettamente conto di questo: infatti ho detto che gli edifici moderni, raggruppati, offrono una protezione maggiore, proprio perchè so che le testate esplodono in quota. Se esplodessero a quota zero, offrirebbero protezione anche se non fossero raggruppati.
  6. Gianni065

    J-35 e J-37

    Che io sappia, gli ultimi Viggen hanno lasciato il servizio operativo l'anno scorso, nell'ambito di un impressionante operazione di ristrutturazione delle forze aeree svedesi che nel giro di pochi anni le hanno trasformate da una forza molto articolata, con una decina di wing, ad una forza estremamente razionalizzata con appena 4 wing. Oggi quindi nè il Draken, nè il Viggen sono più in servizio operativo in nessuna parte del mondo.
  7. Senti Ant... mi basta Staffo e qualche altro con le loro teorie che tutto quello che succede è colpa degli americani. Se l'Ucraina, come dici tu, è in maggioranza contro gli americani e però elegge un presidente filo-americano, evidentemente hanno un sistema elettorale che fa schifo! Possibile che anche questo debba essere colpa della Casa Bianca? E che cavolo, ogni tanto qualcuno si assumesse le proprie responsabilità! E casca l'aereo a Ustica (italiano, in Italia, passeggeri italiani), ed è colpa degli americani. E accade lo Tsunami, e gli americani non hanno avvertito per tempo. Gli aerei lasciano le scie in cielo, ed è colpa degli americani. Gli arabi si scannano con gli israeliani, ed è colpa degli americani. Gli irakeni morivano di fame, ed è colpa degli americani. Gli ucraini si eleggono un presidente non rappresentativo, ed è colpa degli americani. E diamoci una regolata, che diamine!
  8. Sì ma precisiamo che in Kosovo l'interesse non era tanto americano ma europeo. Una situazione del genere ai tuoi confini non fa piacere, e una soluzione andava trovata. La Russia non l'ha gradita perchè quell'area, tradizionalmente, apparteneva alla sua sfera di influenza, ai tempi dell'URSS, ma le cose sono cambiate. ====== per Leviathan: Situazione guerra fredda: "sai che qualsiasi cosa fai l'altro muro ti rompera le scatole e ti creera problemi se attacchi una nazione. Se USA attaccano il burundi i russi rompono e viceversa, come 20 anni fa". QUindi entrambi sono scoraggiati a fare un'azione militare. Non mi pare che si siano scoraggiati gran che, a dire il vero, se la storia è ancora storia. Anzi, se le sono date di santa ragione ovunque sia stato possibile, con qualsiasi mezzo. Dalla Corea all'Afghanistan, passando per Cuba, le guerre arabo israeliane, quelle in africa (meridionale e corno), il vietnam per non parlare di tutte le guerriglie fomentate dall'URSS o dall'USA secondo il colore politico del governo. Se equilibrio significa tornare alla situazione della guerra fredda, meglio non essere equilibrati. La Russia intende riarmarsi perchè vuole riprendersi appieno il ruolo di superpotenza. Perchè la Russia sa benissimo (e io condivido) che si può essere la più grande e colta ed economicamente possente nazione di questo mondo.... ma alla fine nel contesto internazionale, quando si deve decidere chi conta o no, si va a vedere la sua potenza militare. In ogni caso, preferisco una Russia militarmente forte e professionale, rispetto a una Russia militarmente allo sbando. Non per altro.... ma da quelle parti ci sono ancora decine di migliaia di testate nucleari, e preferisco che siano in mano di chi sappia gestirle ed usarle. Certo una Russia forte come ai tempi dell'URSS non mi piace e non mi conviene. Ma questo lo dico perchè sono occidentale. Se fossi russo, mi piacerebbe eccome. Questo è un sentimento normale, è giusto che Ant la pensi così. Trovo meno comprensibile che la pensi così anche Leviathan... ma lui ha detto chiaro di essere filo-russo.
  9. Ant, ti prego di una cosa. Se ti avventuri nel tecnico, fallo con un minimo di cognizione o quanto meno di logica. Certamente che le prime bombe usavano la massa critica mentre oggi le bombe non usano più la massa critica in quanto si riesce a comprimere una massa inferiore mediante l'uso di esplosivi perfettamente sincronizzati. Ma innanzitutto la bomba di cui parliamo è del 1961, e quindi con una tecnologia vecchiotta in cui la miniaturizzazione è molto relativa. Poi non parliamo di una bomba da 10 o da 100 o da 1000 o da 10.000 kt. Stiamo parlando di una bomba da 100 MEGATONS. Ossia da 100.000 KT. E' come dire che le radiotrasmittenti oggi sono miniaturizzate e non ci piove: le puoi fare delle dimensioni di un'unghia. Ma se vuoi una trasmittente da 10 megawatt, per quanto la puoi miniaturizzare ti ci vuole un camion per trasportarla. Spero di essere stato più che chiaro. La versione più potente della B-61, un ordigno termonucleare di moderna tecnologia, ha una potenza massima di 300 KT e pesa quasi 400 kg. Fai un po' tu il rapporto...
  10. Gianni065

    Munizioni senza bossolo...

    Io ho vissuto la parabola ascendente dellle munizioni senza bossolo e del primo fucile per esse camerato, il G11 della H&K. La palla, in calibro 4,7, era letteralmente annegata nella carica di lancio, e assomigliava a un mattoncino. Ovviamente, l'assenza del bossolo ha grandi vantaggi: l'intero meccanismo di estrazione non serve più e le munizioni sono più leggere. Molti hanno avanzato dubbi sulla munizione: sul fatto che lascerebbe residui, sul fatto che è attaccabile dagli agenti atmosferici, sul fatto che può rovinarsi nelle fasi di caricamento (nel caricatore e dal caricatore alla camera di scoppio). Queste critiche sono state tutte superate dai test. Il G11 ha superato infatti tutti i test, tedeschi e americani, ma non è stato adottato. Probabilmente è un concetto ancora troppo rivoluzionario, e lo scetticismo (e/o prudenza) hanno consigliato di non fare un passo così lungo. Ma il futuro, probabilmente, sta in questa tecnologia. EDIT Sul GAU-7 al momento non so dirti nulla di più di quello che avrai certamente trovato in Internet. Il programma fu cancellato nel 1974 e ben poco è stato divulgato in ordine a quest'arma. Devo scartabellare l'archivio cartaceo, vedrò cosa esce fuori.
  11. Il problema non è tanto le dimensioni, ma il peso. Per realizzare un ordigno classe 100 MT, hai bisogno di una massa critica di esplosivo nucleare (uranio, plutonio, isotopi di idrogeno) che ovviamente risponde a leggi fisiche, è impossibile ridurre i pesi sotto certi limiti.
  12. Infatti. Tra l'altro mi corre l'obbligo di precisare che pochi anni dopo la firma il trattato ABM fu modificato e non erano più ammesse due basi antimissile ma una sola base con un massimo di 100 intercettori, e specificava che gli intercettori dovevano avere un raggio limitato all'obiettivo da proteggere (la capitale oppure un sito ICBM). Comunque tieni conto che con le testata MIRV il numero di missili necessario si riduce tantissimo. Ad esempio il missile SLBM TRIDENT-II/D5 può trasportare fino a 14 testate indipendenti (anche se il carico normale è di 6 testate e un grosso numero di esche), quindi bastavano pochi missili per saturare il sistema. E per colpire una capitale, tanto più Mosca, nessuno si pone il problema di sprecare qualche missile in più. Oggi il trattato ABM non è più in vigore, per cui i russi, volendo, possono asservire al Pill Box un numero indefinito di missili intercettori. Il complesso di difesa ABM in cui lo stesso Pill Box è inserito, si chiama A135, e i sovietici - aggirando un po' il trattato ABM - hanno fatto in modo che esso protegesse sia la capitale che un certo numero di siti ICBM nelle vicinanze. Nel 2005 sono stati avviati interventi di aggiornamento sul sistema. I missili installati sono 32 missili Gorgon a lungo raggio (350 km) e 68 missili Gazelle a corto raggio (80 km). Comunque, per correttezza devo dire che l'efficacia del sistema antimissile A135 è garantita. Infatti il missile Gorgon ha come testata un ordigno termonucleare della potenza di 1 MT, mentre il missile Gazelle ne ha uno della potenza di 10 KT. E' chiaro che un ordigno da 1 MT spazza via qualsiasi numero di MIRV in avvicinamento, evitando i rischi di saturazione! E anche la testata da 10 KT dei Gazelle non scherza. La coordinazione di un attacco di saturazione, quindi, non è facile: bisognerebbe usare non meno di tre missili e liberare le MIRV e le esche su traiettorie sfalzate, in maniera da arrivare sull'obiettivo in tre ondate accuratamente separate. La prima ondata sarebbe intercettata dai Gorgon e certamente annientata con l'esplosione delle cariche da 1 MT. La seconda ondata deve passare approfittando dell'ingente effetto EMP provocato dall'esplosione delle testate dei Gorgon ed essere ingaggiata dai Gazelle. La terza ondata deve filtrare attraverso la schermatura EMP lasciata dall'esplosione dei Gorgon, la schermatura EMP provocata dall'esplosione dei Gazelle, e raggiungere in bersaglio. E' tutt'altro che facile e scontato. Di sicuro è impossibile per i cinesi, che fortunatamente hanno pochissimi missili ICBM e non dispongono della tecnologia MIRV: il loro carico utile è costituito da una singola testata senza esche. In questo caso persino il lancio di tutti e 20 i missili attualmente in carico alla Cina, ammesso che siano tutti diretti contro Mosca, potrebbe essere efficacemente contrastato dagli intercettori asserviti al Pill Box. Peraltro, proprio perchè c'è il Pill Box, nel caso la Cina fosse così folle da volersi suicidare, non sprecherebbe missili contro Mosca sapendo che possono essere intercettati e colpirebbe altri obiettivi. Quindi la presenza del Pill Box ha una funzione deterrente reale. In ogni caso, è bene non crogiolarsi: la Cina sta incrementando la produzione di ICBM con l'obiettivo di riuscire a schierarne almeno 150 entro il 2015.
  13. Bravo non glielo dire tu. Glielo dico io: mi sono rotto.
  14. Era il 30 settembre 1961 quando i sovietici fecero esplodere la Tsar sull'isola Novaya Zemlya. L'ordigno aveva una potenza di 100 Megaton, ma fu tarato per svilupparne 50 per ridurre il fall out. In effetti ne sviluppò 57, stando ai più recenti dati diffusi dopo la caduta dell'URSS. Si trattava di un ordigno che pesava la bellezza di 27 tonnellate e per trasportarlo era necessario usare un TU-95 appositamente modificato. I sovietici decisero che non aveva alcun utilizzo pratico e non fu prodotto in serie. E' chiarissimo che una testata del genere non può trovare posto in nessun ICBM. Il momento dello sgancio: EDIT Per Maverick: la lettera non è secretata in USA. Non so perchè in Europa abbiano detto il contrario. Se fosse stata segreta, non l'avrei mai postata. Nulla di ciò che posto è classificato.
  15. Anche questa non è male... sempre da Luogocomune: Questa è una domanda che mi ronza da un po' nel cervello, ve la butto (ehm) lì e ditemi che ne pensate. Sul fatto che nelle torri non ci fosse "l'inferno" che ci voglion far credere mi pare che siamo tutti d'accordo; ma allora, perché così tante persone si gettarono nel vuoto? Alcune delle risposte: Ho come la sensazione che la gente sia "caduta" perchè spinta, piuttosto che lo abbiano fatto volontariamente.. E' mia opinione che certi fatti siano avvenuti solo nelle foto Vedere morire le persone così cadendo per 350 metri mi ha lasciato un senso di vuoto assoluto dentro. Queste erano immagini da non fare vedere per rispetto a chi era morto... Insomma... siccome non si spiega come mai si suicidavano visto che (secondo loro) non c'era tutto quel calore.... uno dice che sono stati spinti, un altro dice che sono foto false, un altro se la prende con i giornalisti che non dovevano farle vedere (così non c'era quella contraddizione imbarazzante...) qualsiasi cosa, tranne l'evidenza... è come in una setta: se a uno vengono dei dubbi su quello che sta dicendo o facendo, subito gli altri amorevolmente lo soccorrono per farglieli passare! e con questa gente dovremmo discutere?
  16. Vabbè Putin alza un po' il tiro perchè deve tener conto che all'interno ci sono forti correnti nostalgiche e ha bisogno di tenerle buone. E poi ha bisogno di giustificare un aumento delle spese militari che, sinceramente, è corretto, perchè l'arsenale russo sta cadendo in pezzi e c'è bisogno di ammodernarlo e di introdurre nuovi mezzi per sostituire quelli vecchi. Ma sotto sotto Putin non vede gli USA come nemico nè viceversa. Soltanto che ogni grande paese ha la giusta aspirazione di essere ben accreditato quando si confronta con gli altri paesi, e oggettivamente la Russia aveva perso un po' troppo carisma proprio perchè la sua forza militare stava scendendo a livelli troppo bassi. Da un lato hai gli USA che mantengono una forza missilistica strategica compresi i sottomarini SSBN ed i bombardieri stealth, e che introducono nuove generazioni di caccia e di armi. Dall'altro hai la Russia che non riesce a sostituire i caccia delle generazioni MIG-29 e SU-27 e sulla quale corrono preoccupanti voci circa l'efficienza dell'apparato strategico corroborate da foto e video di SSBN abbandonati nei porti. E' chiaro che è una situazione inaccettabile e bene fa Putin a volervi porre rimedio, e per farlo non puoi giustificare la cosa con la presenza della Cina, che tutto sommato è ancora una tigre di carta, ma è molto più semplice farlo sottolineando la forza americana. In ogni caso, Ant, fate presto a rimettervi in sesto perchè abbiamo una lunga partita da giocare con i cinesi e se siamo in due è meglio...
  17. Stiamo parlando di come sarebbe stata una guerra nucleare, quindi sulla base dei mezzi e delle procedure militari effettive. Nè USA nè URSS avrebbero mai sviluppato una bomba che distruggesse tutto il mondo perchè non avevano alcuna intenziona suicida, e lo stesso vale per mandare in tilt le proprie centrali nucleari (che peraltro sarebbero state tutte distrutte nel corso del first strike). Bombe da 50-100 MT non ne furono realizzate (a parte un unico esperimento sovietico) e in ogni caso non avrebbero trovato posto nelle testate dei missili. Gli ICBM montavano testate che non superavano il singolo megaton, ma poi con l'avvento delle MIRV si è andati sempre più riducendo il potenziale, fino a un range compreso tra i 100 e i 300 KT circa. Per gli SLBM si è andati anche oltre, montando numerosissime testate (persino 14-15) con cariche molto piccole (anche solo 50 KT o meno) e, si badi bene, erano proprio questi quelli destinati a colpire le città (la loro inferiore precisione non consentiva di colpire bersagli induriti). Solo i bombardieri avrebbero avuto la possibilità di utilizzare testate più grandi, anche fino a 10-20 MT, ma nella pratica essi portavano un massimo di 4 testate da 1 MT oppure, in tempi più recenti, missili ALCM, SRAM e bombe B-61 con testate inferiori ai 300 KT.
  18. Vero, però io ho sentito in giro i pareri degli ufficiali (alti e non) americani, e pretendono tutti il C-27J, che è ben superiore rispetto ai concorrenti CN-235 e simili, ed ha prestazioni tattiche e costi molto migliori di un qualsiasi C-130 ridimensionato. Semmai il problema è capire come si porranno, adesso, i rapporti tra USA e Italia con il governo di sinistra. Se quest'ultimo è intelligente (ed in passato lo è stato) non trascurerà di lisciare un po' il pelo per spuntare questo e altri contratti in ballo. Se invece si lascerà condizionare troppo dall'estrema sinistra allora davvero si rischia di finire di fare affari con gli USA.
  19. Ahhhh! Non credo proprio che la proposta Lockheed abbia serie speranze. Il C-27J è proprio il velivolo adatto, e sarebbe ora che questo aereo abbia il successo che si merita.
  20. Basta chiedere. Vi so dire qualcosa. La lettera integrale va bene? ftp://dl05.spread-it.com/5/QM2LXCOER6/09_...nejadletter.pdf
  21. In effetti è strana la decisione dell'URSS di investire tanti soldi in quel progetto. Cerco di spiegarmi. Un conto è la rete di allarme radar precoce. Quella serve per dire: ci stanno attaccando, sono stati lanciati tot missili, gli obiettivi colpiti saranno questi, l'impatto è previsto tra tot minuti. A quel punto metti in allarme la tua forza missilistica e poi dipende: o lanci subito oppure aspetti che le prime testate impattino e poi comandi il lancio. La rete di allarme radar è integrata da quella satellitare, che rileva l'accensione dei razzi dei missili, ed è chiamata allarme lancio. Se hai un allarme lancio di 1000 missili, e i radar dopo pochi minuti ti mostrano mille tracce in avvicinamento, le probabilità che sia un falso allarme sono poche (eppure è successo...) E' chiaro che la rete di allarme radar precoce viene distrutta completamente dall'attacco, ma ormai ha esaurito la sua funzione. ===== Il Pill Box è diverso, è un sistema antimissile. Il trattato ABM vietava i sistemi antimissile (questo per rendere ancor più improbabile una guerra nucleare) tranne che con una eccezione. Sia l'URSS che gli USA potevano proteggere la capitale e una base missilistica con un massimo di 50 missili anti-missile per obiettivo (quindi al massimo 50 missili per proteggere la capitale e 50 missili per proteggere una base di lancio, totale 100 missili). Sia gli americani che i sovietici si misero all'opera e svilupparono missili antimissile e relativi complessi di controllo, ma poi gli americani si fermarono, nonostante l'esito positivo dei test (i loro missili antimissile si chiamavano Sprint e Spartan e furono anche dispiegati per un certo periodo). Gli USA infatti considerarono che per proteggere le basi missilistiche bastava concentrare i silos di lancio abbastanza vicini l'uno all'altro (poi spiegherò il perchè) mentre per proteggere una città non sarebbero bastati 50 intercettori. Per quanto un intercettore possa essere preciso, non può avere un'efficienza del 100 %, e basta una testata che sfugga per fare il danno. I missili possono essere caricati anche con 10 o più testate indipendenti, quindi basta lanciare 2-3 missili, ciascuno con 10 testate e un certo numero di esche, per garantirsi statisticamente che almeno uno colpirà la città. Peraltro, basta far esplodere ad alta quota, nei pressi del centro di controllo, una testata nucleare, per creare un effetto EMP che lo rende del tutto inefficace. Ciò nonostante, i sovietici non solo dispiegarono completamente i sistemi antimissile nel numero massimo consentito, ma poi hanno ammodernato completamente il sistema a protezione di Mosca, con il complesso Pill Box e nuove versioni dei loro intercettori. Questo dispendio di energie è inspiegabile, perchè assolutamente inutile... contro un attacco americano. Ma credo che quando è stato costruito il Pill Box non si voleva proteggere Mosca dagli americani, ma dai cinesi. I cinesi disponevano (e dispongono) di pochissimi missili per colpire Mosca, senza tecnologia MIRV, e 50 intercettori probabilmente riuscirebbero a garantire ottime probabilità di proteggere la capitale al 100 %.
  22. No, non si sarebbe estinta, e probabilmente qualche paese non intaccato dalla guerra avrebbe finito per prendere il predominio, ma anche su questo ho dei dubbi. Se contate tutte le testate nucleari che c'erano, ma anche tutti gli obiettivi, vi rendete subito conto che sarebbero bastate a malapena a distruggere tutte le installazioni militari principali e tutte le città più grandi (difficile dire quanto più grandi, forse da 100.000 abitanti in su, forse da 50.000 abitanti in su). Del resto, Hiroshima e Nagasaki furono colpite e rase al suolo ma in molti sopravvissero e sono vivi ancora oggi, e quelle erano case di legno. Una moderna città ha un elevato potere di resistenza all'impatto di un'arma atomica (specialmente delle armi atomiche moderne, che hanno un potenziale ridotto rispetto alle bestie iniziali). Non voglio rispolverare dati e simulazioni sui vari effetti (sovrappressione, calore, ecc...), ma vorrei dire che persino una bomba da 1 MT che esploda su Milano, avrebbe un raggio di distruzione totale di circa un paio di chilometri. Gli edifici moderni, costruiti con cemento armato e con criteri antisismici, hanno una buona resistenza specialmente se si considera che sono raggruppati e vicini uno con l'altro. L'onda d'urto si spezza contro quelli davanti e si disperde prima di raggiungere quelli dietro, e in ogni caso non li colpisce direttamente. Si è calcolato che per distruggere completamente una grande città ci vorrebbe una bomba che impatti al centro e ben sette tutto intorno, ossia otto bombe nella classe dei 0,5 - 1 MT. Chiaro che se usi 8 testate per ogni città, poi non te ne bastano nemmeno 10.000 per distruggere una grande nazione. Certamente poi ci sarebbero gli effetti degli incendi, del calore e così via, che si estenderebbero per molti chilometri, ma il punto è che buona parte della popolazione sopravviverebbe. Quello che crollerebbe totalmente è certamente tutto il sistema economico e industriale. Comunque, meglio che le simulazioni siano rimaste tali, anche se temo che prima o poi un attentato terroristico con un'arma nucleare possa accadere.
  23. Non credo sia questa la spiegazione. Il problema (simile a quello russo, sotto certi aspetti) è che la Cina ha messo in campo nel tempo migliaia e migliaia di aerei da combattimento. Finchè si ragionava in termini di economia comunista, e di aerei relativamente semplici prodotti in grande quantità, il tutto bene o male reggeva. Nel momento in cui la Cina deve confrontarsi con le economie di mercato (se non all'interno, sicuramente verso l'estero) e deve produrre velivoli di tecnologia sempre più elevata (sia per contrastare i velivoli occidentali, sia per avere speranze di esportazione) iniziano i problemi, perchè non è più possibile sostituire la massa di aerei in servizio, e bisogna accontentarsi di numero molto più limitati. Quindi le risorse diminuiscono, e a questo si aggiunge il problema che in ogni caso la Cina non può permettersi di avere un'aviazione (ma il discorso vale anche per le altre forze) ridotte al lumicino: ha bisogno dei grandi numeri. Ciò significa che, con le risorse intaccate, bisogna pure pensare a tenere in piedi gli aerei vecchiotti, se non a continuarne la produzione. E sono altre risorse che devono essere spese, e alla fine le risorse disponibili per i mezzi di nuova generazione sono pochissime. Infatti se guardate all'arsenale cinese, vi rendete conto che ci sono moltissimi progetti relativamente moderni, ma che vengono immessi in servizio ad un ritmo lentissimo o in pochi esemplari. In Russia, dove il passaggio ad una totale (e non parziale come in Cina) economia di mercato è stato drastico e traumatico, addirittura il processo di ammodernamento si è fermato del tutto per anni, e a malapena si è riusciti a mantenere in condizioni di efficienza una parte del materiale esistente.
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