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Di bombe un bel po'. Altra roba appesa non ne ho vista.
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Combattimenti aria-aria tra elicotteri non ce ne sono stati perchè non è mai successo che due paesi con grandi forze elicotteristiche da combattimento si siano scontrati. Se la NATO e il Patto di Varsavia si fossero affrontati, di sicuro avremmo visto combattimenti tra elicotteri, ma non possiamo ipotizzare gli esiti: i piloti di elicotteri non sono addestrati al "dogfight" tra elicotteri, per cui sarebbero stati ingaggi di opportunità con esito alterno, nel campo visivo.
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P-51Mustang,Stuka,Spitfire,Messerschmitt,P-47th...
Gianni065 ha risposto a Bubu nella discussione Velivoli Storici
Non so se ho capito bene, ma in genere montare qualche razzo sotto le ali di un aereo non è un problema... a meno che l'aereo non abbia il carrello rientrante nelle ali, il che talvolta può creare problemi di compatibilità. L'utilizzo di razzi aria-terra è stato appannaggio più degli aerei alleati che di quelli dell'asse, ma credo semplicemente perchè quando l'utilizzo dei razzi è andato diffondendosi, ormai le potenze dell'asse erano ridotte sulla difensiva e non avevano quella superiorità aerea che gli consentisse di effettuare missioni di appoggio tattico: il dominio aereo sul campo di battaglia era stabilimente in mano alleata. -
Anche i piloti del Vietnam li hanno odiati...
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Alex io non sono un ingegnere aeronautico e conosco l'aerodinamica lo stretto indispensabile che mi può servire, per cui sono certo che il tuo contributo nell'approfondire certi fenomeni sarà utilissimo. Pur tuttavia devo dire che tra l'aerodinamica teorica e quella reale (cioè quella che incontra un pilota che vola su una macchina modernamente progettata) c'è un divario che si allarga sempre più. Quando si parlava di inversione dei comandi, si parlava di velocità supersoniche in generale e ho escluso subito la cosa (anche se in un altro post in un'altra discussione ho poi precisato che il fenomeno si verificava in passato in regime transonico negli aerei non progettati per volare in quel regime). E' chiaro che i fenomeni di cui si parla sono invece associati al volo transonico che correttamente hai detto inizia prima di Mach 1 e finisce immediatamente dopo. Il regime transonico è sempre stato associato a una serie di fenomeni che vanno dalle vibrazioni, all'alterazione dell'assetto dell'aereo, alla perdita di efficacia dei comandi e così via, e non è un caso che di gente ne è morta mentre tentava di infrangere quella barriera (non a caso si chiama così) o mentre si è trovata inconsapevolmente o involontariamente in quel regime di volo. E non dubito che i testi aerodinamici tengano conto di tutto ciò e spieghino cosa succede e perchè. Da molti anni però gli aerei progettati per volare a velocità supersoniche attraversano quel regime senza problemi. In qualche aereo si sentono vibrazioni e si affrontano piccole anomalie dovute a una certa perdita di efficienza delle superfici di governo e alla tendenza a picchiare, ma in generale superare quella barriera è come bere un bicchier d'acqua ormai. Talvolta non te ne accorgi nemmeno, a parte la logica conseguenza che alle alte velocità la risposta dei comandi è diversa (o perchè aerodinamicamente è diversa, o perchè il sistema di controllo ti impedisce di fare manovre incompatibili e pertanto ti appesantisce i comandi). Del resto, immagino che in taluni aerei la necessità di compensare la tendenza del muso a picchiare in regime transonico, comporti un aggiustamento del trim verso l'alto, e come ben sa chi ha volato con il trim regolato malissimo , la cloche diventa un mattone che per muoverla manco due mani bastano. Nei siti che posto qui sotto, ad esempio, si esamina addirittura il comportamento di aerei non supersonici nel momento in cui si trovano per errore in regime transonico, e spiega come un aereo modernamente progettato se la cavi senza problema. Spiega anche alcune moderne soluzioni per azzerare gli effetti del regime transonico. http://selair.selkirk.bc.ca/aerodynamics1/...eed/Page2e.html http://selair.selkirk.bc.ca/aerodynamics1/...peed/Page6.html Pensa, addirittura, che il Boeing 757 dispone di Mach Trim per compensare gli effetti del regime transonico nel caso che il pilota ci si dovesse trovare, mentre il Boeing 767 che è appena un pochino più avanzato già non ne fa uso perchè il sistema di controllo provvede da solo a compensare e le superfici aerodinamiche sono meglio progettate per non causare effetti indesiderati. Oppure, i primi accorgimenti per compensare gli effetti del regime transonico, accorgimenti scoperti con le sperimentazioni del velivolo X-1, furono a lungo considerati vero e proprio segreto militare. Quegli accorgimenti, introdotti nelle superfici di controllo dell'F-86 Sabre, consentirono a quel caccia di avere un grosso margine di vantaggio sul MIG-15 (l'F-86 con un MIG-15 "on six" poteva tirarsi fuori dai guai impostando una picchiata che gli consentiva di entrare nel regime transonico, laddove il MIG-15 non poteva stargli dietro). Oggi a un pilota si spiega che nel regime transonico, che può partire persino da Mach 0.7, secondo il tipo di aereo può verificarsi una grave perdita di efficienza nel controllo dei comandi, che sembreranno volersi bloccare verso l'alto, mentre il velivolo tenderà con tutta probabilità a picchiare verso il basso (e questa frase può indurre qualcuno a parlare di inversione dei comandi) e che siò accadrà nel corso di una picchiata, probabilmente non riuscirà a venirne fuori, e che la cosa migliore da fare è quella di ridurre la velocità fino a far tornare efficienti i comandi, ma di certo non gli si dirà mai che deve azionare i comandi al contrario per far volare l'aereo nella direzione voluta. E questo, in sintesi, era ciò che intendevo dire nel liquidare la questione. Però tu parlaci degli effetti del volo transonico, così come lo spiegano i testi, cercando di spiegare bene le dinamiche, magari in un altro thread apposito, è un argomento interessante, e lo è ancor di più se lo confrontiamo con le soluzioni adottate dagli ingegneri (compresi i profili ipercritici).
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Me ne hanno data una (un mio amico ne aveva comprate tre su Ebay e me ne ha regalata una per i miei figli). La prima volta che l'ho provata pensavo fosse rotta: acceleravo e restava ferma. Poi mi hanno spiegato che dovevo accelerare molto di più per farla camminare... e con un rumore infernale. I miei figli mi hanno guardato con l'aria: "Non crederai mica di farmi salire su quel coso?". Così è rimasta ad ammuffire...
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Lo so che la tua era una battuta, ci mancherebbe altro! Rispondevo a Leviathan!
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Questo è un vecchio articolo (i razzi Kassam o Qassam sono usati da alcuni anni, almeno dal 2001) tecnico. http://www.me-monitor.com/docframes.asp?fi...he%20Kassam.htm I razzi, quelli in uso fino a prima degli ultimi eventi, erano di costruzione relativamente artigianale. Dico relativamente, perchè in ogni caso questi razzi fanno uso di propellente solido, quindi per essere razzi artigianali sono anche troppo sofisticati. Ovviamente per un giornalista sono tutti "katyusha". Nella primavera di quest'anno, da marzo, se non sbaglio, ai razzi artigianali si sono aggiunti razzi da 122 mm che sono quelli utilizzati dai lanciarazzi BM21 sovietici (gli eredi delle vecchie katyusha) e questi sono bestie molto più pericolose, che possono colpire anche a 40 km di distanza con una testa di guerra di oltre 20 kg (tra cui ci sono teste a submunizioni, anticarro, ecc...).
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Sono tutte ideologie senza valore pratico. Il comunisco, il nazismo, il fascismo, alla fine si trasformano in dittature perchè da qualche parte ci dev'essere per forza qualcuno che comanda sopra tutti. Per il nazismo e il fascismo è proprio insito questo carattere dittatoriale, mentre il comunismo per sopravvivere deve piegare verso una dittatura o una oligarchia. Queste ideologie sopprimono valori fondamentali delle libertà individuali nell'interesse (vero o presunto) della comunità a un punto tale che prima o poi l'istinto del popolo è quello di ribellarsi e di riprendersi le proprie libertà, e per soffocare questo istinto la struttura si trasforma e diventa regime. La caratteristica principale dei paesi che non sono fascisti e che non sono comunisti sta nel pluralismo. Non comanda nessuno in particolare, perchè il sistema fa convivere tanti di quei centri di potere, talvolta in antitesi tra loro, che si compensano assicurando una sostanziale democraticità al paese. In Italia, per usarla ad esempio, possiamo avere un Berlusconi con il suo centro di potere, ma c'è la magistratura con il suo centro di potere, i partiti di destra con i loro centri di potere, i partiti di sinistra con i loro centri di potere, i mass media, gli industriali, le case petrolifere, quelle farmaceutiche, i grandi distributori, i gestori dei trasporti... e poi le regioni, i militari, i sindaci delle grosse città, i sindacati, le varie forze di polizia, i medici, la Chiesa.... potrei continuare ancora a lungo. Questa pluralità di gente che vuole comandare, e a modo suo ciascuna comanda nel suo settore, esercita una serie di pressioni e di sgomitate di modo che nessuno può veramente dire: "qui comando solo io". Questo pluralismo, inconcepibile in un qualsiasi sistema fascista o comunista, è la natura della democrazia e garantisce in misura accettabile i livelli di libertà che vogliamo.
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Armamento F5 A spagnoli
Gianni065 ha risposto a Quarti1968 nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Ce ne ha di più apparentemente, perchè un vecchio detto diceva: "Qualunque aereo è buono per sganciare una bomba sulla testa del nemico, mentre pochi sono buoni per fare i caccia". Sull'F-5 circolava la battura che l'unica cosa che puoi attaccare dopo essere decollato, è il tuo aeroporto... con riferimento alla cronica carenza di autonomia dell'aereo (lasciamo perdere le schede tecniche, le autonomie reali sono un'altra cosa). Io so solo che gli F-5 hanno addestrato per decenni i cacciatori americani operando nel ruolo Aggressor, e questo significherà qualcosa. A me l'F-5 piace molto, è un aereo che ha un fascino tutto suo, e sono convinto che con l'avionica moderna può cavarsela ancora bene, ma i suoi grossi limiti restano la motorizzazione, la scarsa capacità di carburante interno e la scarsa capacità di trasportare carichi esterni. -
E' così in tutti i paesi del mondo, Leviathan, tranquillo.
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NickZ. Puoi essere americano o giapponese o cinese o cubano o cingalese... se voli 200 ore di volo all'anno con costanti esercitazioni sei più bravo di uno che vola 50 ore di volo l'anno con poche esercitazioni. Tutto qui. I piloti NATO hanno una media di ore di volo superiore a quella di altri paesi, russi compresi, e pertanto una preparazione mediamente migliore. Se un pilota collaudatore russo, che vola centinaia e centinaia di ore all'anno e conosce perfettamente ogni singolo aspetto della sua macchina, si scontra con un pilota americano con un'esperienza media, sono certo che lo fa a pezzi. Quindi non è questione di nazionalità, ma solo di addestramento.
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Un velivolo, specialmente un caccia, è sempre costruito per essere il più leggero possibile. I pesi sono l'incubo dei progettisti. Si cerca quindi di conciliare l'esigenza di risparmio di peso con l'esigenza di garantire una certa capacità di sopravvivenza. La ridondanza dei circuiti elettronici, il corretto posizionamento di quelli idraulici, i serbatoi autosigillanti ecc... sono accorgimenti che servono ad aumentare le capacità di sopravvivenza di un aereo. In genere, più un aereo è grosso, più e robusto: l'F-15 è robusto perchè è un bestione, la sua struttura ha una buona capacità di reggere i danni, e la sua immensa superficie alare gli consente di volare anche se ha perso un'ala (specialmente se nella circostanza il pilota ha un discreto... fondoschiena). Ma non si può dire a priori quali siano le parti vitali e quali no, perchè ciascuna parte può diventare vitale in un determinato assetto di volo. Se una tegola può far distruggere uno Space Shuttle, tutto è possibile. Un singolo colpo di cannoncino può infilarsi nella presa di aspirazione della turbina e provocare un cedimento catastrofico, o tranciare di netto un circuito idraulico vitale, o passare da parte a parte senza provocare danni. Ci sono troppe variabili per poter dire che una parte è vulnerabile e un'altra no.
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Sono qui. Sto lavorando un po' di più in questo periodo quindi non seguo costantemente il forum. Qualcuno semplifica un po' troppo le cose. La tensione tra gli Hezbollah e gli israeliani è cresciuta prima ancora del rapimento dei due soldati. In particolare c'era stato un primo attacco da Gaza degli Hezbollah in territorio israeliano il 25 giugno, che aveva portato all'uccisione di due soldati e alla cattura di un terzo. Gli israeliani hanno fatto un rastrellamento nella striscia di Gaza per individuare il covo dove era custodito il prigioniero, e sono cominciati a volare i razzi. Allora la cosa è precipitata. Gli altri due soldati sono stati catturati il 12 luglio. Questa è la sequenza dei fatti. Israele può anche permettersi di sacrificare la vita di due o tre soldati prigionieri ma di certo non può permettere che dal confine gli arrivino in casa razzi e missili. Credo che qualsiasi nazione reagirebbe in maniera durissima se le proprie città fossero bersagliate da ordigni lanciati dal confine. Attribuire la reazione israeliana al rapimento dei due soldati è solo un trucchetto per condannare la reazione israeliana come "esagerata". Motivo per cui, quando leggo "l'america vuole poter giustificare un attacco a libano siria palestina e pure iran" non posso non pensare che come al solito la colpa è sempre degli americani. Gli Hezbollah sono una milizia islamica, sono fedeli alleati di Siria e Iran, operano con il placet del governo libanese, hanno attaccato per primi Israele, hanno usato armi di produzione siriana e iraniana, Israele si è difesa... se qualcuno mi spiegasse che zampino hanno messo gli americani in questa faccenda gli sarei molto grato.
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Decisamente no. Le forze speciali usano tutto ciò che c'è da usare, dagli scarponi agli elicotteri, secondo le esigenze, e quindi dispongono e utilizzano anche veicoli di ogni tipo, prevalentemente leggeri, ma anche pesanti se necessario.
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Uhm... onestamente conoscendo gli israeliani, mi meraviglio invece di come mai non facciano la cosa che mi sarei aspettato da loro. Una rapida manovra a tenaglia per "insaccare" gli hezbollah che si trovano a ridosso del confine, per poi eliminarli con una certa calma. Costerebbe caro, è vero, ma dubito che Israele intenda lasciare le cose come stanno, visto che gli hezbollah hanno dimostrato di possedere un arsenale molto migliore di quello stimato, e di essere più agguerriti ed efficienti di quanto si immaginava.
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Guarda che non ho mai parlato di cannoncino, Capaneo. Dogfight non si intende (oggi) il combattimento a colpi di cannone, ma il combattimento entro il raggio visivo, con missili a corto raggio. Certo, se la distanza diminuisce troppo e ci sta il cannoncino, lo si usa, ma l'evenienza è ormai solo teorica. L'utilizzo dei missili classe Sidewinder, ancora oggi, ricalca le manovre del dogfight, visto che i missili all-aspect veri e propri, come l'Archer e l'AIM-9X o l'ASRAAM o il Python, non sono ancora poi così diffusi. Inoltre, se è vero che puoi lanciare un Archer frontalmente o lateralmente, è anche vero che l'ingaggio dal cono di coda rappresenta pur sempre l'ingaggio ottimale, che offre al sensore del missile la maggiore possibilità di agganciarsi sul bersaglio. Quindi, non stiamo discutendo di una favola, ma del combattimento ravvicinato, con missili a corto raggio, che è ancora una componente essenziale degli scontri aerei, considerato che spesso l'utilizzo di armi BVR non è consentito dalle condizioni del combattimento (quando volano in cielo centinaia di aerei, pensiamo alle prime fasi di un'offensiva aerea, l'uso dei missili BVR è spesso impossibile se non si vuole rischiare di buttar giù un amico).
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Leggendo bene si capirebbe che l'ordine degli F-16 non fu formalizzato. Così come leggendo qui: http://www.iiaf.net/iiafmisc/credits.html si capisce che gli autori del sito sono tutti (o quasi) ex alti ufficiali dell'Iran pre-rivoluzione, riparati in USA.
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In Serbia un paio di MIG-29 sono stati abbattuti dai Falcon. In particolare un F-16CJ americano e un F-16 olandese, ma entrambi i kill sono stati ottenuti con gli AMRAAM. Comunque, come ho detto, i caccia occidentali si muovono all'interno di un ambiente di gestione della battaglia che è il più completo e sofisticato nel mondo. Non dimentichiamo che persino il Tomcat si è visto buttato giù da un banalissimo MIG-21 nel corso della guerra Iran-Irak. ===== Il SU-37 Terminator mi sembra morto e sepolto. Sono passati troppi anni dalla presentazione dei dimostratori, e in questi anni le tecnologie sono ulteriormente cambiate. L'Aviazione Russa inizialmente aveva deciso di accontentarsi di migliorare i propri SU-27 con upgrade allo standard SU-35, ma adesso pare che abbia finalmente deciso di procedere con il programma per un caccia nuovo, e attendiamo di vedere la risposta Sukhoi. Certamente l'industria sovietica deve riportarsi in rotta, se non vuole rischiare di sparire dal panorama dei caccia avanzati.
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Forse sì, ma è difficile dirlo. Bisognerebbe conoscere i particolari. Ad esempio almeno due di quelle 12 perdite vanno ricondotte a un elicottero abbattuto durante un intervento. Di questo ho traccia. Come niente ti capita che un mezzo con una squadra di SF ti finisce su una mina e perdi 8 uomini in un colpo solo, tanto per fare un esempio.
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E su Volare c'era scritto EMS ?
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Dunque, gli M-60 israeliani sono allo standard Magach (a dire il vero ci sarebbero anche un centinaio di M-48 in riserva). Il Sabra, che io sappia, è stato offerto solo per l'export. I Merkava sono nelle versioni 2 e 3 principalmente, e poi ci sono i nuovi 4. Per quanto riguarda i Tomcat iraniani, ne hanno ricevuti 79. Le stime ufficiali dicono che ne restano 7-8 operativi. Siccome le stime ufficiali sugli F-14 iraniani si sono rivelate puntualmente sbagliate (visto che sono riusciti a mandarne in volo contemporaneamente una trentina quasi, in un momento in cui tutti dicevano che al massimo ne potevano volare setto o otto) mi fido delle stime prudenziali che parlano di 20 aerei in grado di volare. Chiaro che se hai 20 aerei in linea volo, tenuto conto che il Tomcat in mano agli americani aveva una disponibilità pratica media del 50 % (parlo della versione A) e considerato che i tecnici iraniani non sono migliori di quelli americani, è ragionevole presupporre che non più di 7-8 aerei possano essere messi contemporaneamente in volo, oggi. Ma questi sono valori medi, sui quali andrei cauto. Nulla ti vieta di far volare tutti e 20 in un colpo solo, anche se poi dovrai tenerli tutti e 20 a terra per alcuni giorni.
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Non ci fu una gara tra prototipi. Ci fu una RFP (richiesta di proposte) cui risposero Grumman, General Dynamics, Vought, McDonnell Douglas, North American / Rockwell. Il progetto Grumman e quello McDonnell Douglas furono selezionati, gli altri scartati. Poi, sempre sulla carta, vinse Grumman. Non conosco nulla dei progetti che furono scartati, tranne quello della MDD perchè il suo sviluppo vola ancora oggi (l' F-15). Sarebbe interessante se qualcuno riuscisse a reperire i disegni del programma VFX, ma credo che ammuffiscano in chissà quale scantinato del Pentagono.
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Comunque la storia del 10 aerei americani contro 1 nemico è una balla grande quanto una casa. Chiaro che chiunque cerca di ottenere la superiorità numerica, se può, ma in genere questo non è accaduto per gli americani, se non negli ultimi mesi della guerra contro i tedeschi e i giapponesi nella II GM. Sia in Corea che in Vietnam, i caccia americani si sono spesso ritrovati in condizioni di inferiorità numerica, e molto raramente in condizione di superiorità numerica. Certo se uno vede il numero totale di aerei in volo... è chiaro che 300 B-17 in volo scortati da 50 P-51 fanno 350 aerei, e magari ad attaccare sono solo 50 ME-109. Ma il dogfight è 50 contro 50, i 300 bombardieri fanno solo numero. Anche in Corea e anche in Vietnam i pacchetti di attacco erano, appunto, pacchetti: c'erano bombardieri e caccia. Di certo i MIG erano in numero inferiore al totale degli aerei americani, ma il dogfight era tra caccia e caccia. I bombardieri e gli aerei d'attacco se la filavano lasciando alla scorta il compito di gestire il dogfight. I piloti americani si addestrano in maniera costante in combinazioni: 1 contro 1 1 contro 2 2 contro 2 2 contro 4 1 contro molti 2 contro molti Sono i moduli standard. Un motivo ci sarà. Per Dominus: i piloti russi hanno combattuto regolarmente in Corea, ma non in veste ufficiale, ma con le insegne nord-coreane.
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Il discorso è lunghissimo. Come ho detto altre volte, il "dominio dell'aria" è un concetto che ricomprende non solo i caccia, ma anche molti altri assetti (a partire dagli AWACS ma anche gli aerei ELINT e l'intera catena di comando e controllo) e l'organizzazione con cui essa funziona. Nei combattimenti ravvicinati simulati tra F-16 e MIG-29 in Germania, il MIG-29 mediamente piazzava 18 centri di missili Archer prima di essere centrato. Mi spiego meglio: mediamente il pilota di un F-16 veniva abbattuto 18 volte prima di riuscire ad abbattere il MIG. Il che significa che siccome nella realtà dopo il primo abbattimento sei fuori gioco (morto o appeso a un paracadute) il MIG-29 è teoricamente imbattibile. Le esperienze reali però dicono esattamente il contrario. Questo perchè non è il singolo aereo che fa la vittoria, ma tutto il sistema di controllo e management della battaglia, che fa in modo che il MIG-29 non debba mai ritrovarsi a poter ingaggiare un F-16, mentre l'F-16 deve potersi ritrovare a ingaggiare il MIG-29 da una posizione favorevole al 100 % o quasi. Se un SU-37 arriva a contatto visivo (o IRST) con un F-35 o un F-22, sicuramente si può giocare le sue chance e lo scontro non è scontato. Il missile Archer ha dimostrato la sua letalità ed efficacia, e se un F-35 o un F-22 commette l'errore di finire nel suo inviluppo di tiro (che è molto ampio), ci sono 8 probabilità su 10 di finire abbattuti. L'F-22 è prestante quanto basta per poter gestire un combattimento contro un SU-37 anche senza bisogno di ausili esterni: il suo radar vedrebbe prima il SU-37 e pertanto potrebbe portarsi in posizione di attacco favorevole; se proprio non ci riesce è in ogni caso un aereo in grado di manovrare con i vantaggi offerti dalla spinta vettoriale per cui affronterebbe ad armi pari il Terminator. Entrambi sono dotati di missili a corto raggio efficacissimi, quindi il primo dei due che ottiene il lock-on ha vinto. L' F-35 invece deve puntare su altre cose. Anche lui ha un sistema avionico che gli consente di vedere il SU-37 in anticipo, ma se per qualsiasi ragione non riesce a portarsi in posizione favorevole, si ritrova a combattere contro un aereo che ha prestazioni di gran lunga superiori nel dogfight ravvicinato (e peraltro oggi come oggi l'F-35 non dispone dell'AIM-9X, mentre il Terminator ha l'Archer). In questo caso il vantaggio su cui può contare il pilota dell'F-35 sta in quella "Sensor Fusion" che dovrebbe garantirgli una migliore consapevolezza dell'ambiente circostante, offrendogli uno strumento che potrebbe compensare, almeno in parte, la sua inferiorità di prestazioni. Ma i vantaggi della Sensor Fusion sono teoria, al momento. Un Terminator è dannatamente pratico, invece. In conclusione, l'F-35 è bene che non si avvicini mai troppo a un SU-37 e sfrutti le sue caratteristiche stealth e avioniche per ottenere il kill a distanza di sicurezza.