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Gianni065

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  1. Gianni065

    Crono911

    Oggi alle 23.20 su TG1 uno speciale sui misteri dell'11 settembre. Uno degli ospiti è in contatto con me e gli ho mandato Crono911, spero solo che ne faccia buon uso. Dimenticavo. Mi fanno pena quelli di luogocomune. Che sostituisci i kg alle tonnellate, o i metri al secondo ai km/h, non cambia un accidente di niente : il rapporto resta sempre uno a quattro tra i due oggetti presi in considerazione. Trattandosi di moltiplicazioni e non di addizioni e sottrazioni, qualunque siano i valori che metti, il rapporto tra i due è sempre lo stesso. Non a caso nella formula di Glabalfakes volutamente non ho messo alcuna unità di misura dell'energia, proprio perchè volevo evidenziare il rapporto tra l'energia di un B707 a 400 km/h e quella di un B757 a 800 km/h. Ma la finezza non è stata capita. Ma la cosa forte è che parlano e parlano, criticano e criticano, e nessuno che si metta con la calcolatrice a contestare il risultato!
  2. Gianni065

    razzi anti missile

    Quanto è efficace un airbag? Gli chaff non sono altro che striscioline di metallo o materiali riflettenti al radar, tagliate nella lunghezza giusta sulla base della frequenza radar che si vuole disturbare (quindi hanno diversi tagli, per agire su più frequenze). Quindi gli chaff creano un'eco radar. Un radar poco sofisticato legge quelle eco e non riesce più a distinguere, lì in mezzo, dove sia il bersaglio: sullo schermo si vede solo una grossa chiazza bianca. I radar moderni, però, hanno un filtro doppler, per cui distinguono tra un oggetto che si muove e un oggetto fermo. Quindi il sensore di un missile o di un caccia può agevolmente capire quale sia il bersaglio vero e quale sia quello (quelli falsi) e filtra automaticamente questi ultimi. Lo chaff infatti non è veloce come un aereo, tuttaltro: dopo essere sganciato, in pochi secondi perde l'inerzia che aveva per effetto della resistenza atmosferica, e cade al suolo come coriandoli. Quindi nel momento in cui si sganciano gli chaff, c'è un intervallo di pochi secondi in cui gli chaff appaiono dei veri bersagli: possono essere due, tre, quattro secondi, dipende dalla velocità e dalla quota a cui sono stati sganciati. I radar moderni non si fanno più accecare: la nuvola di chaff viene vista come un bersaglio, l'aereo che li ha lanciati è un secondo bersaglio. Questo per via della capacità di discriminazione dei radar moderni. Il sensore può agganciarsi agli chaff o all'aereo, è questione di fortuna. Se gli chaff sono lanciati al momento giusto , e in numero adeguato, si dà una mano alla fortuna. Speciali algoritmi di guida installati sui sensori dei missili e sui computer dei radar dei caccia cercano di individuare il bersaglio vero in base a certe caratteristiche: tipo di ritorno, decelerazione, ecc... La nuvola di chaff ha anche una seconda funzione: se il missile ci passa troppo vicino, anche se il suo sensore non si lascia ingannare, è ben possibile che sia la spoletta di prossimità a farsi ingannare, comandando l'esplosione. Quanto sopra vale sostanzialmente anche per i flare e per i sensori IR, con la differenza che il Flare, essendo di solito più compatto e pesante di una strisciolina di metallo, tende a conservare un po' più a lungo l'inerzia, quindi appare come bersaglio in movimento per un tempo maggiore rispetto all'aereo. Io direi che una buona combinazione di manovre evasive e di chaff può servire a evitare la minaccia, con una probabilità anche superiore al 50%, a patto che sia, appunto, una buona combinazione: il che presuppone che il pilota (o il sistema automatico di difesa) individui il missile per tempo, ne calcoli correttamente la rotta, e imposti la manovra corretta di evasione e la sequenza corretta di lancio dei chaff. Queste condizioni non sono molto facili da realizzare, e richiedono elevati gradi di sofisticazione e di situation awareness. Spesso, quando si opera in zone calde, conviene lanciare chaff e flares a intervalli regolari anche se non ci sono minacce apparenti. 80 cartucce di chaff garantiscono circa 320 secondi di protezione, al ritmo di una ogni 4 secondi, ma per stare un po' più tranquilli bisognerebbe sganciarne una ogni secondo o al massimo ogni due secondi.
  3. Lo dice. 7 miglia di distanza, 8000 piedi di quota.
  4. Gianni065

    Crono911

    Ciao Lev. Lo so che il documento è tuo, l'ho inserito io! (vero, nella mia risposta precedente sembrava che fosse di Legolas, ma era solo un mio refuso, in Crono911.org ho indicato chiaramente l'autore). Non so perchè chiedono quei dati per registrarsi, il modulo di registrazione è un modulo che non ho inserito io, l'ho già trovato quando ho creato il sito e l'ho lasciato. Pare comunque che nessuno possa leggere i dati tranne il webmaster, per cui mettete ciò che vi pare, basta che inseriate correttamente la mail perchè poi intendo creare una newsletter per informare degli aggiornamenti. A proposito, ti ringrazio per l'accanimento con cui affronti quelli di Luogocomune, ma non te la prendere più di tanto. Come vedi si attaccano alle idiozie. Vero, in Global Fakes ho scritto che le macerie cadevano nel vuoto ma davo per scontato che per vuoto si intende l'atmosfera. Siamo nella Terra, non sulla Luna, e in ogni caso l'effetto dell'aria è infinitesimale su macerie di quelle dimensioni. Peraltro, a voler essere pignoli, il vuoto assoluto in natura non esiste. Stesso dicasi per la moltiplicazione tonnellate e km/h: avrei dovuto usare i kg, non le tonnellate, per rispettare l'equivalenza KMS , ma io non ho indicato l'unità di misura dell'energia: quello che volevo sottolineare è il rapporto tra un B-707 a una certa velocità e un B-767 a velocità ben maggiore, rapporto che resta identico e inalterato qualsiasi unità di misura si utilizzi (grammi, kg, tonnellate ecc...). Il fatto che si attacchino a queste sottigliezze dimostra che tutti i punti fondamentali non riescono a smontarli in nessun modo. E questo significa più di qualcosa.
  5. Gianni065

    F5 s

    Singapore non ha fatto molta pubblicità sui suoi F-5S per cui ti riassumo quello che è disponibile: - Radar Grifo-X con modulo per la guida SARH, compatibile con AMRAAM (che non risultano effettivamente installati); - Sistema di navigazione Litton (Laser INS e GPS) - Cockpit digitale - Sistema RWR Elisra - Sistema lancia chaff/flares - Sistema Data Link L'armamento interno è ridotto a un solo cannone da 20 mm. Il velivolo è compatibile con i missili aria-aria AMRAAM, Sparrow, Sidewinder e Derby. Il velivolo è compatibile con vari tipi di LGB comprese le GBU-10 da 1000 kg, con i missili Maverick e con tutta la gamma di bombe e lanciarazzi occidentali. Le sue prestazioni ricalcano quelle dell' F-5E, perchè l'aereo di base resta quello e l'installazione di avionica di nuova generazione è compensata dalla miniaturizzazione e dall'eliminazione del secondo cannone da 20 mm. Anche gli F-5 brasiliani sono stati portati a un livello del tutto simile.
  6. Gianni065

    Marte Mk2/s

    Storia del missile Marte. Nel 1967 la Oto Melara iniziò lo sviluppo di un missile antinave, destinato ad armare unità navali leggere (vedette lanciamissili, corvette). La Oto Melara contava di inserirsi nel mercato dei missili leggeri antinave, il cui unico rappresentante, all'epoca, era l'SS.12 francese, un vecchio missile anticarro filoguidato adattato al ruolo antinave, obsoleto ma piuttosto diffuso. Il nuovo programma fu chiamato "Nettuno". I progettisti presero come modello il missile Sparrow, e realizzarono un ordigno relativamente leggero (circa 170 kg) con una testa di guerra di circa 30 kg, e un booster a propellente solido. Il sistema di guida era semi-attivo: il missile cavalcava il fascio radar che illuminava il bersaglio. La portata era limitata a una quindicina di chilometri. Il missile fu battezzato "Sea Killer", ma non ebbe molto successo. I missili antinave leggeri non sembravano avere futuro, visto che i sovietici montavano sulle loro vedette lanciamissili i grossi Styx, e in occidente si sviluppavano le famiglie Exocet e Harpoon, che promettevano prestazioni elevate. Anche la Marina Militare, per l'impiego imbarcato, gli preferì un missile più potente, l'italo-francese Otomat/Teseo. Ciò nonostante, il Sea Killer ottenne alcuni ordini, ed im particolare fu acquistato il 120 esemplari dall'Iran che lo montò, nel 1971, sulle sue fregate leggere Vosper Mk5. La Oto Melara stava lavorando anche a una versione più potente, inizialmente chiamata Vulcano e poi battezzata Sea Killer 2. Il nuovo missile interessò la Marina Militare, che lo omologò per l'impiego sugli elicotteri imbarcati classe AB-212 e SH-3D nei primi anni '80. La Marina Militare ribattezzò il missile con un nome più "politically correct": Marte. Riassumendo, il programma Nettuno degli anni sessanta diede vita al Sea Killer (talvolta indicato anche come Marte), mentre il programma Vulcano diede vita al Sea Killer 2, ribattezzato Marte (e indicato come Marte mk.2 per distinguerlo dal primo Sea Killer). Il Marte Mk.2 era un missile ben più avanzato del suo predecessore. La testa di guerra era di 70 kg, la guida diventava inerziale + radar attiva, e la gittata saliva a oltre venti chilometri (nelle ultime versioni è stata ulteriormente aumentata fino a una trentina di chilometri, che aumentano ulteriormente in caso di lancio da elicotteri e aerei). La Marina Militare ha adottato il Marte Mk.2 sui suoi elicotteri navali, e anche l'Aeronautica ha omologato il missile sui velivoli MB-339 ed AMX, anche se non l'ha adottato. I missili della famiglia Sea Killer / Marte furono venduti anche al Perù, al Venezuela e alla Libia. Dagli anni '80, a parte l'integrazione sugli elicotteri SH-3D della Marina, il programma non ha conosciuto ulteriori sviluppi fino alla fine degli anni novanta - inizi del nuovo secolo, a parte la proposta di una versione antiradar, mai realizzata. A partire dal 2003 sono iniziati i test di una nuova versione, aggiornata, per l'impiego con i nuovi elicotteri NH-90 ed EH-101. A questo punto tutte le designazioni sono state razionalizzate, anche perchè il programma è ora targato MBDA, per cui abbiamo: Nettuno / Sea Killer: prima versione di serie Vulcano / Sea Killer 2 / Marte: seconda versione di serie Marte Mk2 : nuova versione, realizzata nelle sottoversioni: A, per impiego da aerei B, antiradar (non più in sviluppo) N, per impiego navale S, per elicotteri In effetti è la versione Mk2S quella che promette maggior successo, considerato che sarà armamento standard degli EH-101 e degli NH-90, mentre la versione N è spinta dalla MBDA per il contrasto alle unità navali sottili da attacco, ma al momento il mercato non sembra interessato. Entrambe le versioni montano seeker estremamente avanzati, che consentono l'ingaggio sotto-costa.
  7. Gianni065

    F5 s

    Fighter, devo dire - anche se non sono il padrone di casa - che hai un modo un po' particolare di porti. Comunque gli F-5S non sono mai stati usati in combattimento.
  8. Gianni065

    Crono911

    Infatti il sito www.crono911.org non è davvero partito, al momento è solo poco più di una bozza per bloccare il dominio. Nei prossimi giorni inserirò sul sito il documento che mi hai mandato. Come vedi su Crono911 PDF ho dedicato molto meno spazio ai cospirazionisti e di più alle analisi e ai fatti.
  9. Onestamente lo scritto dice che Freyberg chiese a Clark e Clark chiese ad Alexander. Ora bisogna vedere Clark cosa disse ad Alexander: "Ti chiedo di bombardare il monastero per piacere" oppure "Vedi che c'è Freyberg che chiede di bombardare il monastero". Questo lo sanno solo i tre interessati...
  10. E' solo una questione di soldi. Se puoi permetterti una Nimitz ti fai una Nimitz, se puoi permetterti una De Gaulle ti fai una De Gaulle e se puoi permetterti una Cavour ti fai una Cavour. E visto che non hai scelta ti convinci dei suoi vantaggi.
  11. Gianni065

    Struttura del'esercito

    Funziona che dipende. Di solito un plotone si articola su 3-4-5 mezzi, la compagnia su 3-4 plotoni e il battaglione su 3-4 compagnie. I battaglioni poi possono essere integrati in reggimenti (1-2-3 battaglioni più elementi di supporto, come artiglieria, ricognizione, antiaerea ecc...) e i reggimenti in brigate (ogni brigata 2-3 reggimenti) anche se molto spesso i battaglioni sono direttamente integrati nella brigata e il reggimento non esiste proprio. Più brigate formano una divisione. Ora, se consideriamo plotone 4 mezzi, una compagnia su 3 plotoni ha 12 mezzi più un paio per comandante e vicecomandante, e un battaglione su 3 compagnie quindi ha circa 120 mezzi. Però bastano semplici variazioni (plotone da 4 o da 5, compagnia su 4 plotoni ecc...) per cambiare di molto le dotazioni di uomini e mezzi. Per cui alla fine due brigate di due nazioni diverse possono essere completamente differenti quanto a forza effettiva.
  12. Gianni065

    Warrant officer

    In via teorica i gruppi di base essenziali sono questi: la truppa, i graduati, i sottufficiali e gli ufficiali. Difficile collocare sempre bene i gradi in questo schema. Un soldato è di sicuro truppa, e un colonnello è di sicuro ufficiale. Ma in mezzo ci sono bei casini, visto che ogni esercito ha le sue regole e tradizioni. Un caporale può essere truppa, o può essere graduato. Brigadieri, sergenti e marescialli dovrebbero essere tutti sottufficiali, ma in alcune strutture il sergente è solo un graduato, o lo è il brigadiere, oppure ci sono ulteriori distinzioni (sergente è graduato, sergente maggiore è sottufficiale), e poi a volte il marescialli è più di un brigadiere, ma a volte è il contrario per cui c'è un casino. Non ci si può fidare del "nome". Quindi si va a vedere in concreto, esercito per esercito, che funzioni svolge quel grado, che titoli deve avere chi vi accede, che corsi deve frequentare ecc... Il Warrant Officer, come dice la parola, è essenzialmente un sottufficiale promosso al rango di ufficiale: ossia non è proprio un ufficiale, ma ha poteri molto simili e gli spettano onori (e oneri) simili. E in particolare può sostituire l'ufficiale in sua assenza. Quindi è corretto dire che è una cosa intermedia tra sottufficiale e ufficiale, poi ogni esercito gli può dare più poteri o meno poteri, e ci sono eserciti in cui ha gli stessi identici poteri dell'ufficiale. Questo grado, insomma, risponde a questa esigenza: se un maresciallo è così bravo che vorrei premiarlo e dargli gli onori che spettano a un ufficiale, la possibilità di sedere nella mensa ufficiali ecc... (sono esempi) e di comandare un reparto che normalmente dovrebbe essere destinato a un ufficiale, ma non posso nominarlo ufficiale perchè gerarchicamente deve rimanere sottoposto anche all'ultimo degli ufficiali appena uscito dall'accademia, che faccio? Ecco il warrant officer. Superiore a tutti i sottufficiali ma inferiore all'ultimo ufficiale. In Italia questo grado intermedio non esisteva (anche se i Carabinieri avevano qualcosa di simile, una specie di "maresciallo aiutante"), poi fu creato nelle forze di polizia (gli ispettori erano superiori ai marescialli ma inferiori agli ufficiali) e quindi esteso alle forze armate. Questa estensione però (come solo in Italia si riesce a fare) non è stata lineare. In alcune forze si è creata la figura del "luogotenente" che significa appunto, in "luogo del tenente" e quindi "in luogo dell'ufficiale" , molto simile al significato di warrant officer. In altre forze italiane si è preferito trasformare i marescialli (che erano a tutti gli effetti sottufficiali) , continuando a chiamarli marescialli ma di fatto con i poteri intermedi tra i sottufficiali e gli ufficiali , e i brigadieri sono diventati di fatto dei marescialli (sottufficiali) pur continuando a chiamarsi brigadieri. Per questa ragione il maresciallo italiano (che prima era sottufficiale) ora non è più sottufficiale ma warrant officer, e questo spiega il perchè di quella equiparazione nei gradi NATO. In altri eserciti di altri paesi NATO, dove il maresciallo è rimasto maresciallo, l'equiparazione non c'è: resta sottufficiale. Tutto questo è un casino colossale, credetemi, perchè oggi spesso non sai chi e cosa hai di fronte!
  13. Secondo me per il tipo di missione richiesta, la presenza di mezzi corazzati troppo pesanti è controindicata, specialmente se si tratta di MBT. L'Ariete può fornire un supporto di fuoco se e quando necessario, per il resto servono mezzi che assicurino una buona mobilità e una protezione decente contro le armi leggere, quindi i blindati vanno benissimo. Se le cose si mettessero male, non sono un pugno di MBT a fare la differenza: è l'intera missione che andrebbe ridisegnata perchè le forze in caso sono poco più che simboliche. Se gli israeliani non sono riusciti ad assicurare la bonifica della fascia di confine, con tutti i loro mezzi e le loro forze, figuriamoci cosa possono fare qualche centinaio o anche migliaio di soldati disseminata sull'intera fascia. Il contingente ONU deve funzionare per semplice deterrenza: è la sua stessa presenza a dover ostacolare le attività belliche, nel presupposto che una delle due forze rivali non attaccherebbe l'altra con il rischio di colpire i militari ONU. Quando si parla di forza di interposizione, il ruolo è proprio quello: fare da bersaglio che si interpone tra due schieramenti, un bersaglio che nessuno (almeno si spera) vuole rischiare di colpire. Se invece si dovesse combattere sul serio, le cose sono due (anzi una): combattere contro gli israeliani è impossibile e improponibile politicamente, per cui meglio tornare a casa; combattere contro gli Hezbollah... già lo stavano facendo gli israeliani, a quel punto meglio lasciar continuare loro, e quindi meglio tornare a casa! Solo se non succede nulla, la missione avrà senso. Queste cose le hanno capite tutti, per questo non c'è stata la gara a partecipare. L'Italia ha voluto farlo perchè Prodi vuole dimostrare agli italiani che la sua figura internazionale non è da meno di quella di Berlusconi. La Francia non poteva permettere che un eventuale successo fosse merito italiano, specialmente perchè se si procede a ricostruire il Libano e a farlo tornare il Libano di un tempo, gli interessi in gioco sono notevolissimi. E quello è terreno in cui i francesi hanno sempre saputo muoversi benissimo.
  14. Che io sappia il missile è estremamente simile alla versione 2, diciamo praticamente identico.
  15. Gianni065

    Marte Mk2/s

    Il problema degli attacchi costieri è semplice. Mentre un missile aria-aria deve colpire un bersaglio che si muove relativamente veloce (e quindi può escludere tutto ciò che è fermo), un missile antinave deve colpire una nave, che di solito si muove a velocità relativamente basse (10-20 nodi) o addirittura è ferma. Il radar del missile antinave non può escludere, quindi, i bersagli immobili, e pertanto risente della costa, specialmente se la costa è un po' alta. Come fa a vedere una nave sullo sfondo di una costiera rocciosa? La soluzione migliore è quella di integrare un sensore IR: confrontando i due segnali il computer può distinguere quello vero (la nave bersaglio) da quello falso (la costa). Quando il sensore IR non è disponibile, si lavora sulla capacità di discriminazione del radar: la capacità di riconoscere anche piccoli movimenti del bersaglio (la velocità tipica di una nave, oppure i movimenti causati dal moto ondoso) e/o la capacità di creare un'immagine radar del bersaglio e capire dalla sua forma se è una nave o uno scoglio, oppure particolari algoritmi che consentano al missile di "triangolare" la posizione di un bersaglio sfruttando più ritorni radar in punti diversi della propria rotta. O ancora, si può programmare il computer affinchè il missile esegua la ricerca e individuazione del bersaglio volando per tratti paralleli alla costa, in modo che la nave non risulti più sullo sfondo di essa. Ci possono essere vari accorgimenti, quindi, per migliorare le capacità di ingaggio sotto costa, anche se si tratta generalmente di tiri non facili, specialmente se il bersaglio è una piccola unità e si muove sfruttando la copertura di insenature e isolotti.
  16. Tomcat86, la collina di Monte Cassino è un punto ideale per l'osservazione... e l'Abbazia era il punto più alto della collina. Se non si colpiva l'Abbazia, tanto valeva lasciar perdere tutto. Riporto questo testo, e onestamente credo che ci sia ben poco da chiarire in più. L’altura, sulla quale si trova il monastero, domina la confluenza dei fiumi Rapido e Liri ed era perciò il perno dell’intero sistema difensivo tedesco. Essa aveva già dimostrato di essere un ostacolo formidabile e potentemente fortificato. I suoi fianchi scoscesi, spazzati dal fuoco delle artiglierie, erano dominati dal famoso edificio che nei secoli precedenti era stato più volte saccheggiato, distrutto e ricostruito. Si discusse a quell’epoca lungamente sull’opportunità o meno di distruggerlo ancora una volta. Nel monastero non erano alloggiate truppe tedesche, ma le fortificazioni nemiche si trovavano nelle immediate adiacenze dell’edificio. L’abbazia dominava l’intero campo di battaglia e il generale Freyberg, quale comandante del corpo d’armata interessato, desiderava naturalmente che essa venisse pesantemente bombardata dall’aria prima di lanciare all’assalto le fanterie. Il comandante d’armata, generale Mark Clark, chiese a malincuore (e ottenne) il permesso di bombardare l’abbazia al generale Alexander, che accettò di assumersi tale responsabilità. Pertanto, il 15 febbraio, dopo che i monaci erano stati tempestivamente avvertiti, furono lasciate cadere sull’abbazia oltre 450 tonnellate di bombe, che provocarono danni gravissimi: ancora rimangono in piedi le grandi mura perimetrali e il cancello.
  17. Gianni065

    Crono911

    Pronta la New Edition di Crono911. Fabio, te la mando via mail in zip per sostituirla a quella corrente. Altre novità in arrivo.
  18. Che razza di discussione. Per quanto riguarda Cassino, la storia è una sola: le truppe alleate che avanzavano sulla pianura erano bersagliate dall'artiglieria tedesca in maniera estremamente precisa. Non so quanti di voi sono stati in quella zona, io sì. Per decine di chilometri tutto intorno, Cassino domina l'area. Un punto di osservazione ideale. E qualunque cosa dicano i preti, Cassino era in mano tedesca, e dubito che gli osservatori tedeschi non ne abbiano approfittato per dirigere il fuoco dell'artiglieria. Non è che ci voglia un reparto intero: basta un uomo e una radio. In ogni caso, in quella situazione è più che normale che le truppe abbiano richiesto di eliminare quell'obiettivo. Vorrei vedere chi si fa tanti scrupoli mentre l'artiglieria nemica ti fa a pezzi. Errore o non errore, è guerra e basta: non è stato bombardato per gusto. Gli alleati sono sempre stati estremamente attenti nel risparmiare all'Italia i bombardamenti a tappeto che hanno devastato la Germania e il Giappone. Non fosse stato così, la Torre di Pisa, il Colosseo e il Duomo di Milano oggi sarebbero soltanto una vecchia foto in bianco e nero. Ragioniamo, quindi, prima di scrivere. In guerra tutto è atroce: ma ci sono atrocità fini a sè stesse, e atrocità commesse per salvare altre vite (le proprie, generalmente). Quanto ai polacchi consegnati a Stalin, le cose non stanno esattamente così. I polacchi dovevano tornare in Polonia, quelli che avevano collaborato con i tedeschi, a maggior ragione. Non è colpa degli alleati se la Polonia, anzichè tornare libera (e quindi decidere della sorte dei collaborazionisti) è stata di fatto annessa all'URSS con tutte le conseguenze del caso. I collaborazionisti francesi sono stati processati in Francia, quelli italiani in Italia, quelli polacchi in Polonia. Stesso metro per tutti. Con la differenza che in Polonia non hanno deciso i polacchi ma i sovietici, ma di questo non si può far colpa agli alleati. Peraltro, gli alleati non ci hanno mai nemmeno messo piede in Polonia, per cui dubito che abbiano organizzato treni per l'URSS, che -rammento - confina con la Polonia. Quanto poi ai soldati marocchini e altre storie del genere, ricordo che il soldato della seconda guerra mondiale non era certo un fine professionista laureato a Oxford. Negli eserciti sono stati arruolati tutti i maschi utili, di qualsiasi estrazione sociale e culturale: compresi delinquenti, rapinatori, violentatori e la feccia di ogni nazione. Per cui se si sono verificati episodi di soprusi, abusi, violenze e crudeltà varie, da ambo le parti, marocchini o non marocchini, è statisticamente normale. Ma allo stesso modo si sono verificati episodi di straordinaria umanità, solo che quelli non fanno notizia. Ma in tutti i casi, prima di giudicare, bisogna mettersi nei panni di chi per cinque anni ha combattuto nel fango, nel freddo, nel caldo, rischiando di morire in mille modi e vedendo morire tutti i propri compagni. Non c'è da stupirsi se questi uomini siano diventati più simili a bestie che a essere umani, nè c'è da stupirsi se i loro ufficiali abbiano chiuso uno o entrambi gli occhi in più di una circostanza. Ma se escludiamo casi che tutto sommato sono stati circoscritti, le uniche vere atrocità in senso stretto, quelle non giustificate da nessuna esigenza di guerra, sono state quelle commesse sistematicamente nei campi di prigionia e quelle commesse in danno di alcune etnie (come quella ebrea). Sui campi di prigionia, sovietici e giapponesi hanno pesanti responsabilità, come le hanno i tedeschi (e i sovietici) nei confronti di ebrei e di altre etnie. Per il resto, si è trattato di atrocità giustificate da esigenze belliche: i bombardamenti sulle città civili (che hanno fatto tutti, chiaramente in proporzione alle proprie capacità di bombardamento) , la guerra ai convogli, l'assassinio dei disertori, le azioni partigiane ecc... sono stati determinati dalla necessità di colpire il potenziale economico e industriale del nemico. Che ci piaccia o no, le nostre libertà e il nostro modo di vivere sono stati ottenuti o conquistati con il sangue. Anche quello del nemico. EDIT Per le foto e l'ombra... rivolgersi a Luogocomune.
  19. Scramble significa ordine di decollo immediato (ovviamente per i piloti e gli aerei che sono in condizione di poter decollare immediatamente).
  20. Non ho letto cosa c'era scritto nel CUT. Vorrei spiegarmi meglio, tanto per chiarire, e lo farò postando questo: L'uranio nell'ambiente Anche se l'uranio è radioattivo, non è particolarmente raro. E' ampiamente sparso nell'ambiente ed è quindi impossible evitare l'uranio. L'uranio può essere trovato naturalmente nell'ambiente in quantita' molto piccole in roccie, terreno, aria ed acqua. Gli esseri umani aggiungono metalli e composti di uranio, che sono liberati durante i processi di estrazione e macinazione. Le concentrazioni di uranio in aria sono molto basse. Anche a concentrazioni più alte rispetto alla media in aria, c'è così poco uranio presente per metro cubico che meno di un atomo si trasferisce al giorno. In acqua la maggior parte dell'uranio è l'uranio dissolto che deriva dalle roccie e dal terreno sul quale scorre l'acqua. Una parte dell'uranio è sospeso, di modo che l'acqua ottiene una struttura fangosa. Soltanto una parte molto piccola di uranio si deposita in acqua dall'aria. La quantita' di uranio in acqua potabile e' generalmente molto basse. L'uranio è trovato nel terreno in concentrazioni variabili solitamente molto basse. Gli esseri umani aggiungono uranio al terreno attraverso le attività industriali. L'erosione di materiale da miniere e laminatoi può causare il rilascio di grandi quantita' di uranio nell'ambiente. http://www.lenntech.com/italiano/tavola-pe...ementi/U-it.htm E' semplicemente questo quello che volevo dire. Perchè l'uranio impoverito possa seriamente contaminare un ambiente, più di quanto non sia naturalmente contaminato, occorre ipotizzare migliaia di colpi all' uranio sparati in uno spazio ristretto, e che abbiano attinto un bersaglio. Ma se parliamo di casi isolati, una massa di uranio impoverito usata come contrappeso (che non si distrugge certo per un impatto aereo) o qualche decina di colpi che abbiano attinto altrettanti bersagli (quelli che lo mancano non producono polveri di uranio) stiamo parlando virtualmente di nulla.
  21. Confermo che il MIG-21 non è mai stato imbarcato. L'aereo imbarcato sovietico fu lo YAK-38, oggi è la versione navalizzata del SU-27. Per chiudere l'OT, vorrei dire solo che i MIG-21 iraqeni hanno abbattuto diversi F-14 Tomcat durante la guerra Iran-Iraq. I MIG-21 erano armati con le ultime versioni dei missili francesi Matra Magic che potevano essere lanciati anche frontalmente, mentre i Tomcat iraniani erano armati con versioni vecchiotte degli AIM-9 Sidewinder che non consentivano gli ingaggi frontali. Gli iraqeni sfruttarono l'effetto sorpresa (nei primi mesi di guerra avevano solo gli Atoll e i Magic di versioni più vecchie) e ottennero diverse vittorie.
  22. L'uranio impoverito è assolutamente innocuo. Di certo non è più pericoloso di un orologio con il quadrante luminoso al trizio o altre sostanze che impieghiamo nella vita di tutti i giorni, per non parlare delle sostanze radioattive naturalmente presenti anche nel terreno e persino nei materiali di costruzione nelle case. Certamente, con questo non voglio dire che faccia bene e consiglio a tutti di aspirarne i vapori tutte le mattine... ma dico solo che si è fatto un gran parlare di questa storia, e a sproposito. I casi "sospetti" di militari e civili che hanno riportato determinate patologie in zone dove c'è stato impiego militare dell'uranio impoverito, sono assolutamente non significativi: questo perchè dove si combatte, oltre all'uranio impoverito, si sparano, si utilizzano, si bruciano, si consumano e si disperdono nell'ambiente sostanze chimiche di vario tipo (si pensi ai propellenti per i missili, a quelli delle cariche esplosive, ai gas fumogeni ecc... ecc...) tutta roba che talvolta è altamente tossica e cancerogena o talvolta non abbiamo la minima idea di che effetti abbia. Anzi, l'uranio impoverito, dopo i vari gridi di allarme, è stato ampiamente testato e si conoscono bene i rischi, che sono praticamente nulli. PS: x Psycho Vorrei poter utilizzare la foto che hai postato, in Crono911. Ho scritto una mail all'autore, spero non mi faccia problemi.
  23. Gianni065

    mig 21 VS f5 tiger II

    Per Gabu: nella scheda del MIG-21 sulla Home Page ci sono le risposte alle tue domande. Il MIG-21 è un caccia ancora molto diffuso, al di fuori dell'Europa, perchè è abbastanza economico da mantenere e tutto sommato garantisce ancora oggi buone prestazioni. Il MIG-21F Fishbed C è stata la prima grande versione di serie, e onestamente è molto limitata. E' anche la versione prodotta su licenza in Cina, con la sigla J-7. La versione PF (FL per l'esportazione) Fishbed D era già molto meglio, aveva un'avionica un po' più seria ed è quella che è stata prodotta su licenza in India. Dal MIG-21PF è stato derivato il PFMA (Fishbed J) che è stato il primo Fishbed di nuova generazione, con motore potenziato, radar Jay Bird e capacità multiruolo. Questa versione montava il moderno cannone GSh-23 al posto del vecchio 30 mm. Il MIG-21/Bis (Fishbed L / N) è la terza generazione, con motori ancor più potenti, avionica molto migliorata e standard costruttivi decisamente migliori di tutti i predecessori. Anche questa versione è stata prodotta in India su licenza. India e Cina sono i principali utenti, oggi, del Fishbed. Quelli indiani sono decisamente più avanzati di quelli cinesi, a livello di avionica e armamenti, perchè la strumentazione è stata aggiornata a standard moderni, però la manutenzione e l'addestramento lasciano a desiderare: i Fishbed indiani vanno giù troppo spesso (sono considerati le "bare volanti" asiatiche) e sembra che l'India abbia ormai deciso di ritirarli al più presto. Un altro utente importante è la Romania, che ha aggiornato un centinaio di MIG-21 Fishbed con avionica israeliana, e sono i Fishbed più avanzati nel mondo. Detto questo, non volevo entrare in questa discussione tra MIG-21 ed F-5 Tiger perchè i due aerei sono sostanzialmente molto simili, e ciascuno dei due può essere definito un bidone o un caccia eccellente, secondo le opinioni e il tipo di missione che devono svolgere. Inoltre le versioni sono tante, e bisogna vedere cosa si compara con chi. Nelle loro varianti più diffuse, il MIG-21 si rivela migliore per certi compiti (intercettazione di punto in quota) mentre il Tiger si comporta meglio alle quote medio basse ed ha più spiccate qualità multiruolo. Entrambi i caccia non hanno capacità BVR, per cui in caso di scontro vincerebbe il pilota migliore, o quello che sa sfruttare al meglio le qualità della propria macchina e dei propri missili. Certo un MIG-21 Lancer rumeno (anni 2000) è decisamente in vantaggio rispetto a un F-5E anni settanta, ma credo questo sia un confronto ingiusto.
  24. Per le immagini il consiglio è quello di preferire immagini pubblicate dal costruttore. Di solito sono immagini pubblicitarie, per cui il loro riutilizzo - a fini non commerciali - non crea problema. Lo stesso dicasi per le immagini fornite ufficialmente dagli utenti (forze armate). Anche quelle sono quasi sempre libere da diritti. La cosa fondamentale è evitare le immagini in cui sia chiaramente indicato il copyright o inserite in siti dove c'è la dichiarazione che i diritti sul contenuto e sulle immagini sono riservati.
  25. A dire il vero i nastri originali non sono andati persi. Essi si trovano nel Goddard Space Flight Center, il problema è capire in che punto! Un gruppetto di appassionati si è offerto volontario per scartabellare le decine di migliaia di nastri accatastati nei depositi del centro, e ci sta lavorando. Comunque, a mancare sono solo i nastri dell'Apollo 11. Gli altri ci sono tutti, e visto che l'Apollo 11 è stato il primo, ma non l'unico allunaggio, per i cospirazionisti cambia poco.
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