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Il Gripen ha un cannone ospitato in una specie di gondola semi-esterna, a sinistra sul davanti. In effetti è un "pod conformal"... se vogliamo una cosa simile a quella dell'F-4E. Si può considerare a tutti gli effetti armamento interno, perchè non incide sull'aerodinamica nè sui punto di aggancio per le armi.
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Parliamo di radar di parecchi anni fa, sia chiaro. I radar di scoperta aerea lontana avevano grande potenza e trasmettevano con onde lunghe, il che consentiva di ottenere delle portate molto alte per l'epoca. Lo svantaggio era che questi radar non riuscivano a fornire dati altri utili quali la quota del bersaglio, la sua distanza precisa, velocità ecc... Inizialmente, infatti, al radar di scoperta aerea era abbinato un radar altimetrico, che si riconosceva per essere stretto e alto, una specie di banana in verticale, che serviva a rilevare la quota del bersaglio, ma a portate più ridotte. I radar 3d consentono di avere in un colpo solo distanza, altezza, elevazione, velocità, direzione.... utilizzando onde medio corte e sistemi doppler. Però le prime versioni avevano una portata molto inferiore rispetto ai radar di scoperta aerea lontana. Per questo di solito si abbinavano, se si volevano sommare i vantaggi di uno e dell'altro. I moderni radar a scansione elettronica superano completamente questi problemi, perchè un singolo apparato compatto può fornire tutti i dati necessari ottenendo nel contempo anche elevate portate.
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http://www.waffenschumacher.com/pdf/BD38prospekt.pdf
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La discussione ha poco senso. Democrazia non significa essere idioti, nè significa che tutti possono dire ciò che gli pare. Non confondiamo il concetto di democrazia con quello di pluralismo, sono due cose diverse. Democrazia significa Demos (popolo) e Cratos (potere) : potere del popolo. Significa che è il popolo che decide. Poi, ci sono vari espedienti "tecnici" con i quali assicurare la democrazia, e uno di questi è la democrazia "rappresentativa" dove il popolo non decide in concreto ma elegge chi è chiamato a rappresentarlo e a decidere, nel presupposto che decida ciò che il popolo avrebbe deciso. La democrazia italiana è una democrazia rappresentativa (il popolo elegge i suoi rappresentanti) e parlamentare (il parlamento è centrale nell'ordinamento dello stato, perchè è il parlamento che legifera e tutti gli altri poteri devono rispettare le sue leggi). La democrazia italiana è anche una democrazia pluralista, in quanto consente una larga espressione delle varie forze che operano nel paese: partiti politici, sindacati, organi di informazione, associazioni di categoria, correnti di pensiero ecc.... La democrazia italiana è anche una democrazia maggioritaria ma moderata: la maggioranza decide, ma sono tutelate e rispettare anche le minoranze. ===== Tutto questo per dire che non c'è scritto da nessuna parte che una democrazia debba consentire la totale libertà di parola e di pensiero: sono due cose completamente diverse che vanno a braccetto solo fino a un certo punto. Un paese può essere democratico anche senza concedere troppi spazi alla libertà di espressione, e questo lo vediamo nella realtà quotidiana: democrazia, ad esempio, non vuol dire libertà di camminare nudi in piazza, nè vuol dire libertà di guardarsi foto dal contenuto pedofilo. Qualcuno dirà: vabbè ma quelli sono reati penali. Sì, giusto, ma chi stabilisce cosa è reato e cosa no? Lo stabilisce il parlamento, e si presume che lo faccia nel nome del popolo. Così come certi reati (si pensi all'adulterio) sono stati abrogati nel momento in cui si è divenuti consapevoli che il popolo non li considerava più meritevoli di repressione, allo stesso modo il popolo può creare le condizioni per abrogarne altri. In una democrazia, non è permesso fare e dire tutto: è il popolo che stabilisce il confine tra ciò che è permesso fare e dire e ciò che non è permesso fare e dire. Quindi, se esiste il reato di apologia del fascismo e non esiste quello di apologia del comunismo, significa che il popolo sovrano ha deciso, e continua a pensarla così, che l'apologia del fascismo sia meritevole di repressione, mentre l'apologia del comunismo non lo è. Questa è la volontà del popolo italiano, o quanto meno della sua maggioranza, e pertanto essa va rispettata, che la si condivida oppure no. Il giorno in cui il popolo la penserà diversamente, basteranno un paio di leggi e di referendum per eliminare quel tipo di reato. ======= Personalmente, penso che la libertà di opinione è troppo spesso invocata per giustificare comportamenti che vanno ben al di là dell'opinione stessa. Nessuno in Italia è mai stato condannato per pensarla in un certo modo anzichè in un altro. Da questo punto di vista, le garanzie pluraliste dell'Italia democratica sono assolute: un individuo può pensare qualsiasi cosa, e nessuno può perseguirlo. Ma nel momento in cui si va a propagandare un'opinione in un contesto pubblico, allora bisogna rispettare le leggi dello Stato (ossia del Popolo) e la suscettibilità degli altri. Ci sono mille modi per dire un concetto in pubblico, anche quello più negativo, senza calpestare le leggi e senza offendere i più deboli (che sono tutti coloro che non hanno la possibilità di esprimere le proprie idee sui giornali o scrivendo libri o andando in TV). Se invece si sceglie di usare il metodo più duro e offensivo, allora l'opinione si riveste di un contenuto reazionario, rivoluzionario, insurrezionale, istigatore, dispregiativo (chiamiamolo come vogliamo), ed è giusto che se ne paghino le conseguenze. EDIT (apportate correzioni ortografiche)
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Di solito i radar "base" su una grossa nave erano: - Radar di scoperta aerea lontana, bidimensionale - Radar di scoperta aerea 3D - Radar di scoperta di superficie I sistemi radar più recenti riuniscono in un solo apparato la scoperta aerea lontana e il 3D, e l'AEGIS è uno di questi. A questi sistemi poi si aggiungono o possono aggiungersi radar di navigazione, radar di controllo avvicinamento per le unità che imbarcano aeromobili, radar di inseguimento e guida missii, radar di direzione del tiro per le artiglierie.
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Gianni065 ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
No, tranquillo, Captor, utilizzare soluzioni "commerciali" non vuole dire necessariamente rinunciare a particolari requisiti di sicurezza e di sopravvivenza. Come ho detto, la cosa va interpretata in questo senso: Mi serve una nave in grado di garantire una resistenza X contro l'impatto di un missile Harpoon. Vorrei ottenere ciò utilizzando l'acciaio XYZ con lamiera spessa millimetri 5, ma questo acciaio devo farlo realizzare ad hoc. Oppure posso usare acciaio WKJ che si trova sul mercato commerciale e costa molto meno ma non ha le stesse caratteristiche e per garantire la stessa resistenza dovrò usare lamiere spesse 5 millimetri e mezzo accettando un leggero aumento di peso. Questo è un esempio molto banale, con numeri inventati. Come ho detto, si tratta di adattare i criteri di progettazione a quello che esiste sul mercato, mentre di solito il militare progetta una cosa e non gli interessa affatto se esiste o meno quel tipo di componenti: li fa costruire apposta con un dispendio enorme di risorse. Voglio gli armadi blindati per contenere armi lunghe 1 metro e mezzo e faccio progettare e costruire armadi blindati lunghi 1 metro e 51 centimetri, quando magari sul mercato ce n'è uno lungo 1 metro e 60 che andrebbe bene ugualmente. EDIT Per quanto riguarda i confronti fra portaerei, io li eviterei. Una portaerei non è merce che sia progettata con l'occhio all'esportazione, ma è solitamente "tagliata" sulla base dei requisiti della Marina che l'ha ordinata. La capacità dei velivoli, l'armamento difensivo, i sensori, le eventuali capacità di trasporto, sono frutto di precise scelte, tenuto conto delle disponibilità economiche. La MMI non saprebbe che farsene di una Nimitz, e l'US Navy non saprebbe che farsene di una Cavour, questo è il concetto di base! Chi dispone di cospicue forze anfibie e di un numero adeguato di valide unità di scorta, non ha alcun interesse a dotare la portaerei di capacità anfibie o di complessi sistemi antiaerei/antinave/antisom. Va anche detto che le esperienze operative insegnano che lo scopo principale di una portaerei è quella di... portare aerei, e che in tutte le situazioni in cui "il gioco si fa duro", come i conflitti in cui è stata impegnata l'US Navy o la guerra delle Falkland, gli aerei imbarcati non sono mai abbastanza! -
Okkio a non confondere le wingtips, che è la denominazione generica delle estremità alari (anche quelle normali) con le WINGLETS , che sono quelle delle foto.
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Buon capodanno e soprattutto buon 2007 a tutti voi!
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Gianni065 ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Per standard commerciali (ormai usati ovunque: persino molte componenti dell'F-35 sono "commercial") si intende l'acquisto di prodotti o l'utilizzo di tecnologie che non rispondono agli standard militari, o meglio, che non sono testati per rispondere agli standard militari. Faccio un esempio banale. Alcuni anni fa in USA qualcuno scoprì che il coperchio della tazza del wc su una nave da guerra costava 1.000 volte di più dell'identico coperchio venduto al supermercato. Motivo? Le specifiche militari prevedevano che quel coperchio dovesse avere una vita utile di TOT anni, resistere al TOT calore, resistere al TOT shock. Il coperchio del supermercato andava benissimo anche per quelle specifiche, ma non era appositamente testato, pezzo per pezzo. Il coperchio che finiva sulla nave, invece, veniva testato, radiografato, controllato al microscopio per la presenza di eventuali difetti, ecc... e questo per ogni singolo pezzo. Tutto ciò ovviamente comporta costi fantascientifici. Esistono tecnologie commerciali che vanno benissimo anche in ambiente militare, basta rinunciare ad esasperanti controlli di qualità. Del resto, se si costruisce un traghetto, immagino che a livello commerciale si pongano già severe attenzioni perchè non affondi e non si incendi. Certo, bisogna stare attenti: i criteri commerciali si possono utilizzare per determinate costruzioni e determinati equipaggiamenti. In alcuni casi è decisamente più salutare continuare ad affidarsi ai criteri militari. Un'altra differenza sta negli standard. Se vai a comprare un armadio in negozio, e ne scegli uno nelle misure e nei colori standard della produzione aziendale, lo paghi un certo prezzo. Se invece compri lo stesso armadio, ma pretendi misure e colori personalizzati, lo paghi il doppio, persino se quello che vuoi è più piccolo e più brutto. Anche questo significa acquistare su standard commerciali. Con una attenta valutazione delle possibilità offerte dal mercato commerciale, si conseguono risparmi enormi senza minimamente inficiare la sicurezza. -
Evita di postare due volte la stessa domanda su due discussioni diverse Leggi l'altra per la risposta.
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Ce n'è ce n'è... sul Blitzkrieg: http://www.eyewitnesstohistory.com/blitzkrieg.htm http://www.bbc.co.uk/history/worldwars/wwt...zkrieg_01.shtml http://www.lermuseum.org/ler/mh/wwii/ http://www.historylearningsite.co.uk/blitzkrieg.htm http://www.longwood.edu/staff/hardinds/Blitzkrieg.html Fammi sapere se ti serve altro.
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Gianni065 ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Allora, procediamo con ordine. - Cavour con due Hangar e nave più alta di 10 metri. Nemmeno io sono un ingegnere navale, ma immagino che ci siano dei motivi per cui nessuna portaerei nel mondo, da quando la portaerei è stata inventata, ha mai fatto ricorso a una simile soluzione . So però che l'altezza di una nave, oltre a influire negativamente sulla sua stabilità (e ad aumentare esponenzialmente il rischio di ribaltamento in caso di burrasca o di allagamenti) comporta anche l'aumento del pescaggio, e quindi limita le possibilità di accesso ai porti e ad acque con fondali bassi. - Per Typhoon: sì, la MMI avrà un mix di elicotteri così moderno e avanzato che probabilmente sarà la prima al mondo come qualità delle macchine. - Mangusta e pale ripiegabili: sì, a partire dal 16° esemplare di serie, i Mangusta hanno le pale ripiegabili. Credo (ma non ne ho conferma) che anche i primi 15 siano stati retrofittati. - Sta diventando abbastanza usuale imbarcare elicotteri terrestri (e anche aerei: si veda il caso degli Harrier GR della RAF). Evidentemente le moderne tecnologie costruttive e vernici protettive consentono l'impiego prolungato in ambiente salino più di quanto fosse possibile concepire in passato. Il lavaggio con acqua dolce è in ogni caso una regola cui non sfuggono nemmeno gli aerei progettati per l'impiego imbarcato. Sale e sabbia non sono mai andati d'accordo con ciò che vola. - I Mangusta possono essere impiegati dalla Cavour, dalla Garibaldi, ma anche sulle LPD tipo San Giorgio. - EH-101 Utility. Che io ricordi, senza andare a spulciare i testi, la MMI ha ordinato 20 EH-101 in tutto: 8 in configurazione ASW/Antinave, 4 AEW e 8 da trasporto. Typhoon riporta 24, però può essere che ricordo male io. Ad ogni modo, di quegli 8 da trasporto, i primi 4 sono normali TTH e non hanno radar, mentre gli ultimi 4 in fase di consegna sono denominati ASH e montano il radar APS-717. A questo standard dovrebbero essere portati anche i 4 TTH. - EH-101 AEW: L'elicottero può scoprire anche bersagli che volano più in alto, ma questo è ininfluente: a questo scopo, infatti, vanno bene e meglio i radar della nave. Lo scopo di un elicottero/aereo AEW è quello di vedere ciò che i radar della nave non possono vedere: ossia bersagli sotto l'orizzonte radar, e quindi volanti a quote basse. Più alto vola l'elicottero, meglio è, perchè più lontano riesce a vedere. La quota di missione dell'EH-101 AEW è di 4.500 metri, un po' bassina a dire il vero, ma da un elicottero non si può pretendere di più. Corrisponde in ogni caso a un orizzonte radar di oltre 270 km di raggio nei confronti di un bersaglio che si trovi a quota zero, come una piccola unità navale. E' un valore che consente di sfruttare pienamente le caratteristiche del radar 784/HEW montato sulla macchina, per cui va benissimo così. Certo, due sole macchine non consentono di coprire il servizio AEW h/24, se non per brevissimi periodi: se ne dovrebbero imbarcare almeno 4. Ma ritengo che se la nave si dovesse trovare ad operare in condizioni di elevata e prolungata minaccia, ne verrebbero certamente imbarcati quattro. -
Vorrei innanzitutto precisare che se si parla di modalità "on-the-jam", si parla di una situazione in cui il sensore del missile è accecato dall'emissione ECM e pertanto il computer decide di cambiare modalità e di agganciarsi all'emissione. Si tratta di una capacità estremamente sofisticata, ed i missili che ne fanno uso sono davvero pochissimi (in pratica solo alcune versioni dell'AMRAAM e dell'HARM - e forse alcuni modelli di produzione russa). L'esca trainata, invece, fa di tutto per assomigliare a un vero bersaglio, offrendo un'immagine "elettronica" più appetibile rispetto all'aereo vero. Essa è tanto più efficiente quanto l'aereo bersaglio riesce a mettere l'esca tra sè ed il missile in arrivo. Infatti se immaginiamo che un missile arrivi perpendicolarmente rispetto alla linea immaginaria che congiunge esca e aereo bersaglio, è evidente che un algoritmo sofisticato potrebbe indurre il missile a ignorare il bersaglio che "sta dietro", anche se più appetibile, e a colpire quello che sta davanti. Ancora peggio se il missile arriva frontalmente: piomberebbe comunque sull'aereo e non sull'esca. Ma se il pilota dell'aereo attaccato, dotato di un normale RWR, manovra in modo da tenere l'esca tra sè ed il missile in arrivo, quest'ultimo non vede proprio l'aereo ma vede solo l'esca davanti a sè, e non c'è algoritmo che tenga: quasi certamente colpirà l'esca. Come ho detto, questo sistema fa parte anche della suite di protezione DASS del Typhoon, anche se non è stato ancora integrato. Pare però che solo la RAF abbia deciso di integrarlo sui suoi aerei, mentre gli altri partner preferiscono affidarsi ai tradizionali - e più economici - sistemi ECM/CHAFF/FLARES.
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Tranquillo. La versione biposto ha le stesse identiche capacità del monoposto, con l'unica differenza di rinunciare a circa 500 kg di carburante interno (per far posto al secondo posto di pilotaggio).
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Indubbiamente ogni programma moderno ha sempre radici profonde. Però i tempi di un programma si calcolano dal momento in cui viene dichiarato vincitore un progetto (e finanziato il suo sviluppo) al momento in cui il primo aereo di serie viene consegnato. Da questo punto di vista il JSF non è stato particolarmente lungo come tempi. Va poi sempre tenuto a mente l'obiettivo: il JSF si può permettere tempi relativamente lunghi, visto che va a sostituire principalmente gli F-16 e gli Harrier II: i primi sono tutt'altro che vecchi, visto che si producono ancora, mentre i secondi costituiscono un mercato ristrettissimo e privo di concorrenti. Vero che poi ci sono da sostituire anche gli F-117 e gli A-10, ma i primi non sono troppo vecchi ed i secondi... non li vuole sostituire nessuno! Al contrario F-22 ed Eurofighter hanno obiettivamente avuto tempi lunghi: e per di più il primo deve sostituire gli F-15, che ormai sono inesorabilmente invecchiati, e a quanto pare non ci sono nemmeno i numeri per farlo; mentre il secondo avrebbe dovuto sostituire Tornado ADV, Phantom II e F-104, tutti aerei che andavano rimpiazzati con una certa urgenza. ======== Italia e conflitti. L'Italia è perfettamente in grado di DIFENDERSI anche da sola, nei confronti di un qualsiasi ipotetico attaccante. In fin dei conti non c'è nessuno, ai confini, in grado di invadere l'Italia, e non c'è nessuno in grado di mettere su una forza da sbarco idonea a farlo. Non ci scordiamo che l'Italia conta 60 milioni di abitanti... nemmeno gli USA potrebbero seriamente pensare a un'invasione anfibia. Nel bacino del Mediterraneo l'Italia - ammesso che ci sia la volontà politica di farlo - sarebbe in grado di affrontare qualsiasi potenziale avversario: mi riferisco alle minacce che possono arrivare da est e da sud. Non è certo il caso di pensare a una guerra con la Francia o a uno scontro con la Sesta Flotta. Direi quindi che lo strumento militare italiano è idoneo ai compiti richiesti, per quanto riguarda la difesa del territorio nazionale e dei propri interessi nel bacino Mediterraneo. E' chiaro che se l'Italia dovesse entrare in guerra contro il Giappone, certamente non basterebbe una Cavour per andare a guerreggiare fin laggiù... ma ipotesi del genere esulano completamente dalle prevedibili situazioni di crisi. Quello che intendo dire, è che contro le minacce dirette, effettive e concrete, l'Italia è ben equipaggiata. Tutte le altre sono situazioni in cui non è in gioco la sovranità nazionale, ma interessi sovranazionali per i quali ci si può impegnare se vi sono le condizioni per farlo, altrimenti si può decidere di restarsene a casa e lasciar fare agli altri.
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Per Grissom: il sistema delle esche trainate (previsto nella versione completa del DASS montato sull'Eurofighter) consente di presentare un bersaglio che si muove a velocità, quota e manovre identiche a quelle di un aereo vero (vi è agganciato....) ===== Per Wolfman: in molti ritengono che l'HARM abbia una capacità contro i velivoli AWACS. Almeno inizialmente questa capacità era prevista. Ma tecnici e fonti ufficiali spergiurano che il missile non ha alcuna capacità di colpire aerei AWACS, e fino a prova contraria bisogna credere a ciò che affermano.
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Gianni065 ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Bhè, per allora si potranno fare le valutazioni occorrenti. Effettivamente l'Hangar poteva essere più grande, viste le dimensioni complessive della nave. Ma vediamo prima quanti F-35 avrà realmente la Marina, e che disponibilità media garantiranno questi aerei... se no si rischia di avere più parcheggi che aerei! -
Articolo molto interessante
Gianni065 ha risposto a -{-Legolas-}- nella discussione Armi aria-superficie
Occhio che i Trident II sono molto precisi. Lo sono sempre stati (relativamente agli standard di precisione degli SLBM) ma la loro componente di navigazione è stata costantemente aggiornata e siamo ben sotto i 90 metri di CEP. Peraltro la testata può oggi essere dotata di un qualche sistema di guida GPS, e l'idea di saturare l'area con numerosissimi penetratori duri consentirebbe di superare uno scarto di qualche decina di metri nella precisione. Comunque sono d'accordo: l'idea non mi sembra delle migliori, nemmeno sotto il profilo costo/efficacia. -
Ognuno deve fare i conti con i propri bilanci e con le prevedibili esigenze operative, e mediare tra le due cose raggiungendo un passabile (si spera) compromesso. La Cavour costituisce un grosso sforzo per l'Italia, così come la volontà di mantenere una componente imbarcata allo stato dell'arte. Questo le dà una concreta capacità di proiezione su tutto il bacino del Mediterraneo e di partecipare a missioni internazionali ove richiesto nel mondo, ma questi assetti non sono concepiti per sostenere una guerra indipendente. L'Italia sa bene che nell'ambito NATO gode della protezione comune in caso di aggressione, quindi una guerra di difesa sarà sostenuta sempre in "compartecipazione", mentre una guerra offensiva autonoma non è proprio prevista in nessun caso e gli assetti militari non sono in grado di sostenerla. Con queste premesse, la componente di F-35 assicura innanzitutto la protezione della flotta sia nei confronti di una minaccia aerea imprevista (si pensi, banalmente, alla possibilità che la MMI si ritrovi impegnata in uno scontro aeronavale conseguente al tentativo di sequestrare un peschereccio connazionale) sia nei confronti di una minaccia navale (unità leggere lanciamissili): sono i due rischi che possono capitare in Mediterraneo. La possibilità di sostenere azioni prolungate in zone lontane, fuori dal raggio d'azione degli aerei dell'AMI e senza protezione di una forza internazionale, è estremamente remota. Del resto non è solo questione di aerei: la MMI non è l'US Navy, e nel giro di pochi giorni avrebbe esaurito la riserva di munizioni disponibili. Allo stesso modo, la proiezione di una forza da sbarco a migliaia di chilometri di distanza non è solo questione di copertura aerea, ma anche di un sostegno logistico duraturo che oggi pochissime nazioni al mondo sono in grado di garantire in maniera autonoma. Credo quindi che la scelta della MMI sia molto equilibrata, e meglio sarebbe se si trovassero i soldi per una seconda Cavour... in maniera da garantire l'avvicendamento e la disponibilità operativa costante di almeno una unità di questa classe.
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Gianni065 ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Ci stiamo intrecciando. Sì lo so che ne aveva parlato Captor, dei sedici aerei, infatti stavo prendendo a riferimento il suo calcolo per spiegare che non è solo questione di metri quadri. Guarda che Jane's scrive chiaramente che oltre agli aerei ricoverabili in hangar, ci sono le postazioni di parcheggio sul ponte di volo, e anzi aggiunge anche i vari spot per gli elicotteri e per l'elicottero SAR. Forse mi sono spiegato male io... :-) ========= Per Captor: gli inglesi riempirono le loro portaerei, verissimo, ma giunte in zona di operazioni ricorsero al sistema, a loro molto caro, di ridistribuire parte degli aerei ed elicotteri su mercantili di appoggio (venivano movimentati con gru dal ponte di volo della portaerei al ponte del mercantile, e viceversa). Inoltre alcuni aerei ed elicotteri erano mantenuti costantemente in volo. ========= Scambio 4 aerei / 5 elicotteri è un dato che ho trovato e l'ho riportato nello stesso modo. Si riferiva però alla capacità nominale complessiva (hangar + ponte di volo) quindi ritengo sia un dato medio. ========= Superiamo questo punto, ok? C'è una capacità nominale, c'è una capacità pratica, i mezzi possono essere da 20 a 30 secondo le circostanze e i mix e il tipo di aereo che si considera. In caso di necessità la Marina non ha poi bisogno di imbarcare elicotteri EH-101 che possono appoggiarsi agevolmente su altri tipi di unità e può privilegiare la componente di aerei STOVL per avere un numero adeguato di velivoli operativi. Ci troviamo tutti d'accordo così? -
Diciamo che per la Somalia è arrivata la buona occasione per risollevarsi da un lungo periodo di caos. Speriamo che a livello internazionale si voglia (e si sappia) intervenire per assicurare stabilità e sicurezza nella difficile fase di transizione che si viene a creare adesso. Forse il rischio di una ripresa dell'integralismo islamico può essere un buon collante per tenere unite le varie fazioni e convincerle a collaborare in un governo di larghe intese.
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Gianni065 ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Ok Typhoon, sarà anche ridicolo, ma fino a prova contraria questo è ciò che riportano tutte le fonti qualificate. E parliamo di 20 macchine, non 8 come continui a dire. Poi vorrei dire una cosa. L'Hangar della Cavour ha una superficie effettiva di circa 2.500 metri quadri. Se davvero ci possono stare 16 aerei tipo F-35, allora ti invito a fare un ragionamento semplice. L'Hangar della CVN-65 Enterprise (che è più piccolo rispetto a una Nimitz) ha una superficie di 20.000 metri quadrati. Ora, 20.000 sta a 2.500 come 128 sta a 16. Questo significherebbe che nell'Hangar di una Enterprise ci entrano 128 aerei classe F-35, senza contare le decine che possono essere parcheggiati sul ponte di volo. Ma sappiamo bene che nell'Hangar dell'Enterprise 128 aerei NON ci stanno. Tra Hangar e ponte di volo la nave non supera gli 80-90 aerei, e questo vale anche per le Nimitz. La Cavour non sfugge a questa realtà. La capacità nominale massima, se non ho letto male, è di 24 aerei: per i mix, 4 aerei possono essere sostituiti da 5 EH-101. 16 aerei e 10 elicotteri, ad esempio. Ma in queste condizioni la nave ha capacità operative estremamente ridotte, perchè deve sacrificare l'uso dell'ascensore interno e di buona parte del ponte di volo e non è in grado di assicurare manutenzione agli aerei in hangar. -
Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Gianni065 ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Visto il disegno. Però quando si calcola la capacità normale si tiene conto degli spazi nell'hangar che devono servire anche per altre cose. Prima fra tutte la movimentazione: devi essere in grado di movimentare almeno un aereo o un elicottero senza dover stare a spostare tutti quanti, ti pare? La capacità è calcolata per poter spostare UNO QUALSIASI degli aerei o elicotteri custoditi, senza dover necessariamente spostare prima gli altri. Per non parlare della necessità di tenere un'area adibita alla manutenzione, e di garantire gli spazi tra un aereo e l'altro indispensabili per un intervento dei mezzi di emergenza nel caso scoppi un incendio, e così via. Allo stesso modo, sul ponte di volo non è che tieni sempre gli stessi mezzi parcheggiati: si mettono i mezzi che sono pronti al decollo. Ma poi un volta decollati e rientrati dalla missione è necessario che quei mezzi tornino giù in hangar per le manutenzioni necessarie, e vengano sostituiti da altri mezzi presi dall'hangar e portati sul ponte. Nel disegno che hai postato, ad esempio, non hai accesso ai velivoli ed elicotteri posizionati al centro. Va bene per una configurazione di "trasporto", ma non per una configurazione operativa. Le cose peggiorano ulteriormente con l'F-35. Jane's ha illustrato quella che è la normale capacità operativa della nave, ossia la capacità che quella nave avrà bel 99 % dei casi e delle situazioni. E credo che il compito di un manuale professionale sia quello di fornire un dato concreto, non uno teorico. Poi è chiaro che possiamo prendere dimensioni e area dell'hangar, dimensioni e area degli elicotteri e degli aerei, e immaginare quanti se ne riescono a stivare. Tieni conto che più la situazione è critica (e richiede una frequente movimentazione di aerei ed elicotteri) e più devi tenerti spazi liberi per assicurare movimento e spazi manutentivi. Ancora, in determinate condizioni climatiche non è consigliabile mettersi ad armare gli aerei sul ponte di volo: sono operazioni che vanno fatte in hangar e l'aereo viene sollevato già pronto al decollo. Al massimo sul ponte di volo si avvitano le spolette. Armare e rifornire gli aerei non è mai una passeggiata, e di certo non puoi farlo con l'hangar stipato all'inverosimile. Insomma, se consideriamo a 360 gradi tutti gli aspetti, ci rendiamo conto che i dati Jane's e quelli della Marina Militare non sono poi menzogneri, semplicemente molto pratici. -
Bel sito Cama. Ho visto solo ora questo post, grazie!
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Portaerei Cavour - discussione ufficiale
Gianni065 ha risposto a typhoon nella discussione Marina Militare
Un attimo Typhoon. Non ricordo di aver mai citato dati diversi, e ho anche controllato i miei post precedenti sul sito. I dati che ho preso li ho presi da Jane's, come ho detto, in particolare il Fighting Ships edizione 2005. Non ho controllato altre fonti, nè tantomeno il sito della Marina Militare. Del resto tu mi parli di 10 aerei e 10 elicotteri, se rileggi il mio post non dico nulla di così diverso, anzi a un punto dico pure "20 tra aerei ed elicotteri". E' chiaro che a seconda di come utilizzi lo spazio del ponte di volo, puoi anche metterci 30 o 40 velivoli, ammassati tra hangar e ponte di volo, rinunciando alle operazioni di volo o riducendo notevolmente i margini di sicurezza. Ma io parlavo di normali condizioni operative (o meglio, è quello fa Jane's). Se la dotazione normale riportata da Jane's è 12 elicotteri e 8 velivoli, e invece saranno 10 elicotteri e 10 velivoli, non è che cambi molto, alla fine. I mix si possono variare, non sono tassativi. Ti pregherei quindi di precisare dov'è che mi sono contraddetto e quali siano i dati "molto superiori" cui fai riferimento, così verifichiamo assieme che errori ho commesso. Thx