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Gianni065

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  1. Gianni065

    linea AMX

    Ok, battuta a parte, per la quale chiedo scusa ad Iceman, era solo per riderci un po', l'AMX è un aereo da combattimento. Quando si dice "linea AMX" si intende il complesso dei velivoli di quel tipo in servizio pressa la forza aerea.
  2. Gianni065

    linea AMX

    E' una linea di prodotti dimagranti. Nel caso in cui si verifichi una sovrabbondanza di tossine che possono mettere a rischio i nostri organismi, si utilizza questa linea, composta da una serie di prodotti che - per la miglior efficacia - vanno utilizzati assieme. AMX è il prodotto di base, ma serve a poco da solo, e va assunto insieme ad almeno uno di questi prodotti: - Mk.83, meglio se due dosi per ciascuna dose di AMX. Va utilizzata nei casi non particolarmente difficili. - GBU16, derivato dall'Mk.83, serve quando si vuole eliminare chirurgicamente la tossina. Di solito ne basta una sola dose. - LIZARD, ideale per eliminare tossine localizzate, senza il rischio di provocare effetti collaterali. La linea AMX è commercializzata ormai da parecchi anni, con buoni risultati. Per problemi più seri, è consigliata la linea Tornado.
  3. L' F-35 è un caccia multiruolo. Comunque ha ragione Unholy: utilizzate le funzioni di ricerca nel forum per verificare se ci siano discussioni analoghe. Nessuno pretende che si ricerchi nei singoli messaggi, ma almeno nei titoli delle discussioni. A quel punto potrete tranquillamente postare in quelle discussioni, anzichè aprirne una nuova, a beneficio della chiarezza e leggibilità di tutto il forum. Però spezzo una lancia in favore dei nuovi arrivati: effettivamente la ricerca richiede un po' di tempo e non sempre restituisce risultati, almeno finchè non si prende confidenza con le impostazioni, e capisco che uno abbia voglia di postare subito. Chissà se per il futuro riusciremo a organizzare meglio, tematicamente e magari con una sezione FAQ, le varie discussioni. Per Edo: quando avrai esplorato meglio il forum, ti accorgerai che io tratto le materie di aviazione allo stesso modo di quelle relative a mezzi terrestri e navali. Chiaro che non potrei essere contemporaneamente un pilota, un carrista e un marinaio ! Il motivo per cui non ho mai detto qual'è la mia professione, non è dovuto alla volontà di apparire uno 007 ma semplicemente per questioni di riservatezza personale e professionale. Dato che da qualche parte, in qualche altro contesto, c'è chi si industria come una formica operaia per scoprire chi sono e cosa faccio, ritengo che la mia scelta sia stata più che prudente. :-)
  4. La risposta è molto semplice, senza tirare in ballo i dati segreti. Per far decollare verticalmente un aereo, devi applicare una spinta verso il basso che sia uguale al peso dell'aereo. Non ci scappa. Un F-35B quanto pesa a vuoto? Siamo intorno alle 14 tonnellate. Il motore che potenza può erogare? La potenza utilizzabile in sostentamento è indicata in circa 18 tonnellate. Questo significa che il margine è di 4 tonnellate circa, ma se consideriamo il peso del pilota e i margini di sicurezza, siamo non oltre le 3 tonnellate. Armando il velivolo con 2 bombe da mezza tonnellata ciascuno, restano appena 2 tonnellate per il carburante, rispetto alle sei normalmente trasportate. Considerato che decollo e atterraggio in modalità VTOL se ne bruciano un bel po', alla fine l'aereo ha un'autonomia che è pari a 1/5 di quella normale: il che significa un raggio d'azione di 150 km circa ... Chiaro che così è del tutto inutile. Chi può permetterselo, può ovviare prevedendo il rifornimento in volo subito dopo il decollo, ma chi non ha quella possibilità... dopo essersi fatto un giretto di circa 10 minuti deve rientrare alla base ! Parafrasando quello che si diceva sull' F-5: al massimo potrà bombardare la nave da cui è decollato ! Ecco perchè il decollo verticale è un'evenienza più teorica che pratica, in qualsiasi caso, e per l' F-35 questa procedura non è proprio prevista.
  5. L' A-10 e il Tornado sono due macchine totalmente diverse. L'A-10 è progettato per operare da piste semipreparate a ridosso del campo di battaglia o comunque in posizione avanzata, raggiungere il campo di battaglia (non serve una velocità elevata) , liberarsi degli eventuali semoventi antiaerei nemici utilizzando i missili Maverick, e quindi attaccare i mezzi corazzati del nemico con il suo potente cannone Avenger. Per compiere questa missione, che comporta il volteggiare (anche per ore) sul campo di battaglia, esposto al tiro antiaereo di ogni tipo, l'A-10 ha una struttura protettiva eccezionale (e pesante). Chiaro che oggi, venuto meno quel requisito (si spera), l'A-10 è utilizzato come aereo di appoggio ravvicinato sul campo di battaglia: ossia con lo scopo di eliminare qualsiasi tipo di ostacolo o minaccia alle truppe amiche, funzione che richiede in ogni caso una buona protezione e una grande capacità di manovrare sul campo di battaglia. Il Tornado è un aereo progettato per una missione del tutto differente: penetrare a bassa quota e alta velocità le difese aeree nemiche, giungere sull'obiettivo in qualsiasi condizione meteo, colpirlo con precisione nel corso di un unico passaggio radente (utilizzando bombe "stupide" o dispenser di submunizioni) e filarsela velocemente. Anche in questo caso, le nuove esigenze operative hanno determinato un mutamento dei ruoli, per cui il Tornado è oggi utilizzato per colpire obiettivi con armi intelligenti (laser soprattutto) da quote medio-alte, al sicuro dall'antiaerea leggera. Se guardiamo con serenità alle due situazioni, ci rendiamo conto che entrambi gli aerei sono un po' sprecati in quei ruoli. Tutto sommato, un aereo armato di bombe cluster o laser o missili intelligenti può tranquillamente assicurare il supporto alle truppe, senza necessità di avere un carro armato volante come l'A-10, tanto più che questo tipo di missione è in gran parte coperto, ormai, dagli elicotteri da combattimento. Viceversa, un aereo da penetrazione supersonica a bassa quota biposto è sprecato per lanciare un paio di bombe laser da 5.000 metri d'altezza. Ecco quindi che un aereo come l' F-35 - che non è un carro armato come l'A-10 e nemmeno un penetratore supersonico come il Tornado - può tranquillamente rilevare le missioni che oggi sono assegnate a quei due modelli. Ciò non toglie che potranno verificarsi situazioni in cui si rimpiangeranno le doti dell'A-10 e quelle del Tornado, ma quando si progetta un aereo lo si fa badando che possa coprire la stragrande maggioranza delle situazioni, ma non tutte quelle possibili, specialmente quando con un singolo modello di aereo si vogliono coprire molteplici esigenze. Anche l'F-16 fa il bombardiere da penetrazione (e Israele ne sa qualcosa), il caccia intercettore, il ricognitore, l'aereo da appoggio tattico, e persino l'aereo SEAD. Probabilmente in nessuna di queste missioni è altrettanto valido di aerei specificamente progettati per esse, ma nel complesso riesce a fare tutto in modo più o meno soddisfacente e con un immane risparmio di costi. Considerato che l' F-35 è il sostituto proprio dell' F-16 (nonchè dell' F-18 che appartiene alla stessa filosofia multiruolo) è evidente che il nuovo caccia riuscirà a coprire le esigenze.
  6. Quando si decide di far operare un mezzo aereo da una nave, non è che si veda soltanto se si riesce a parcheggiarlo da qualche parte. La movimentazione, le distanze di sicurezza dai getti dei motori e dalle prese di aspirazione, la possibilità di armare, disarmare e rifornire il velivolo in sicurezza, la tenuta del ponte nei confronti dell'aereo in atterraggio con i getti caldi in verticale e così via, sono tutti elementi che devono essere tenuti in debita considerazione. Quindi dice bene Captor: lasciamo che ogni nave faccia ciò per cui è progettata, che è meglio. Se mai un domani la MMI si dovesse trovare nella situazione di dover imbarcare Harrier sui Santi, vuol dire che ci troveremmo in un mare di guai così grossi che quella sarebbe l'ultima delle preoccupazioni ! ===== OT: foto e disegni li hai modificati tu?
  7. No, Nighthawk intende dire che: A) siccome attualmente il sistema prevede che il missile sia puntato verso avanti, e appena sganciato si gira e va verso dietro B) perchè non farlo direttamente puntato verso dietro? C) In questo modo si risparmierebbe qualche decimo di secondo di tempo, un po' di carburante e in definitiva ne guadagnerebbero portata e velocità del missile. ====== Diciamo che il problema principale non è quello di far cambiare rotta di 180 gradi al missile, è un aspetto secondario. Certamente non si può semplicemente montare il missile al contrario, per questioni aerodinamiche, e di fatti si è anche pensato a un pod che lo contenga. Però in questo modo, per ogni missile che punti all'indietro, è un missile in meno che hai per sparare in avanti, il che è peggio. Infatti lanciare un missile all'indietro per poi farlo girare di 180 gradi perchè ti serve davanti, pone il problema che il bersaglio quasi certamente è in allontanamento, per cui il missile potrebbe non avere energia sufficiente a raggiungerlo, ed inoltre dopo il mezzo giro il primo bersaglio che si trova davanti è... l'aereo che lo ha lanciato. Quindi occorre preventivare che se si decide di installare uno o più missili rivolti all'indietro, sono missili in meno per gli ingaggi normali. Un altro sistema pensato è ancora quello di mettere il missile in un pod, verrebbe sganciato l'intero pod, un microrazzo sul pod azzera la velocità "negativa" e ruota il pod e libera il missile. Ma sono sempre soluzioni macchinose. Credo che la strada più semplice da battere sia quella già imboccata: missili in grado di puntare in qualsiasi direzione, anche all'indietro, subito dopo il lancio (comunque in avanti): tecnicamente ormai è fattibile, bisogna solo risolvere i problemi operativi cui si è accennato, e anche quello dell'elevatissimo rischio di "fuoco amico" in contesti in cui ci sono molti aerei, amici e nemici, impegnati nel dogfight.
  8. L'M-346 nasce con il chiaro intento di sostituire il 339 e di proporsi come addestratore avanzato per i paesi europei, nell'ambito del programma Eurotrainer, che però sembra ormai più morto che vivo. Versioni da attacco puro di aerei di questa classe non sono destinate ad avere successo: AMX docet. Questo aereo va benissimo per quelle aviazioni sempre un po' "impegnate" , che vedrebbero di buon occhio la possibilità di comprare qualche decina di trainer (senza sollevare alzati di scudo) da poter usare anche in operazioni contro-guerriglia e per l'appoggio tattico leggero. Interessa poco, invece, a quelle aviazioni che possono permettersi una linea di trainer puri, avendo già altri aerei per l'attacco.
  9. L' M-346 ha una velocità limite strutturale fissata a Mach 1.2 Ma non credo che il velivolo avrà mai un'effettiva capacità supersonica, anche riducendo il peso. Se i progettisti hanno adottato profili aerodinamici che non prevedono il volo supersonico, non è il risparmio del peso a consentire di superare questi limiti. 800 kg si risparmiano anche riempendo solo parzialmente i serbatoi, ad esempio. Ad ogni modo il 346 nasce con una concreta capacità di aereo d'attacco leggero, ruolo nel quale la velocità supersonica non serve (e del resto, nessun aereo d'attacco è realmente supersonico, nel momento in cui lo si carica con piloni, armi e serbatoi esterni). Questo aereo ha un grossissimo potenziale, spero solo che venga sfruttato !
  10. Gianni065

    GSh 6-23/30

    Bhè, no, il rischio è identico. Ma che il sistema non sia proprio il massimo dell'affidabilità, secondo me è confermato dal particolare che - se memoria non mi inganna - sul GSh-6-23 c'è una riserva di almeno una decina di cariche per la riaccensione del cannone in caso di inceppamenti. Sui moderni cannoni occidentali, di solito, ce n'è una sola o due, in qualche caso tre, ma non di più.
  11. Peraltro i due lanciatori Albatros possono contare su un TOTALE di 48 missili, e non 48 ciascuno. Poi non ha senso confrontare la Cavour, che ancora deve entrare in linea, con navi tipo la Principe de Asturias o le Invincible che appartengono a un progetto più vecchio di un quarto di secolo. E non me la sentirei mai di parlar male delle Invincible, sia perchè esse sono state le prime navi a inaugurare la formula della portaerei V/STOL sia perchè sono le uniche a poter vantare un'esperienza reale di guerra, nella quale hanno dimostrato di valere e hanno costituito il principale elemento che ha consentito agli inglesi di vincerla a migliaia di chilometri dalle proprie basi, in pieno Oceano. Su tutte le navi, in caso di emergenza, si può caricare di tutto, e in particolare su quelle occidentali, dove gli spazi vuoti o quasi abbondano (di solito le navi di progettazione russa o cinese sfruttano ogni spazio disponibile). Ma caricare è cosa diversa da saper usare: ci vuole tempo perchè il personale si addestri all'utilizzo di un sistema d'arma. E inoltre non basta uno spazio vuoto, ma occorre anche mettere in comunicazione il sistema d'arma con il sistema di comando e controllo della nave. Tutte cose che possono richiedere settimane, se non mesi di tempo. E di solito le guerre, almeno quelle moderne, non concedono questi tempi. Hai ragione sul fatto che la forza aeronavale italiana è più che sufficiente alle esigenze, ed hai ragione sul fatto che c'è tanta disinformazione in giro... ma evitiamo di farla anche noi :-) Benvenuto sul forum!
  12. Gianni065

    GSh 6-23/30

    Il rischio è maggiore per i cannoni a presa di gas. Chiariamo: il rischio è bassissimo in ogni caso, visti i sistemi di sicurezza, ma è comunque più alto nel cannone a presa di gas rispetto al Gatling elettrico.
  13. Gianni065

    Aerei Italiani

    Ufficialmente l' F-35 non ha capacità di supercrociera.
  14. Che io sappia il radar posteriore del Flanker ha solo funzione di ricerca, non di guida. Il missile da sparare sarebbe l'Archer a guida IR. Da un punto di vista tecnico la cosa non pone problemi eccessivi. Anche il discorso della velocità è relativo, visto che il missile andrebbe incontro al caccia nemico. Il problema è invece operativo. Se un pilota si trova con un caccia nemico alle costole, addirittura a tiro dei propri missili a corto raggio sparati all'indietro, vuol dire che il caccia nemico a sua volta è in grado di far fuoco, ed è altamente probabile che faccia fuoco prima che parta il "retromissile". Inoltre il caccia accodato è in posizione di vantaggio. In una simile situazione, il tempo che il pilota attaccato perderebbe per lanciare il retro-missile (sia pure pochi secondi o frazioni di secondo) potrebbe costargli la vita: più che pensare a lanciare un missile difensivo, dovrebbe pensare a rompere il contatto con una manovra di scampo. In altre parole, al momento questa opzione è ritenuta un gadget raramente utile, nelle normali situazioni di combattimento, anche se è probabile che in futuro prenderà piede.
  15. Vabbè Nighthawk, fino a prova contraria le teorie cospirazioniste restano nell'ambito delle curiosità, delle provocazioni, delle stravaganze, se vogliamo. Il fatto storico o verità storica o verità comunemente accettata o verità ufficiale o comunque la si voglia chiamare è in ogni caso quella alla quale il giornalista comune fa bene ad attenersi. E' già tanto che si dia spazio alle teorie cospirazioniste, sia pure per analizzarle e smentirle, piuttosto che far finta che non esistano affatto. E' sbagliato mettere le teorie cospirazioniste sullo stesso piano della verità storica. Sarebbe come a dire che siccome c'è chi crede nella reincarnazione o nei fantasmi o negli UFO (con tanto di argomentazioni anche in quei casi), il divulgatore debba mettere sullo stesso piano la scienza e queste teorie. Crono911 è un lavoro di taglio ben diverso da Focus, ma è anche "costato" 220 pagine di lavoro, che certamente esula dalle intenzioni di una rivista divulgativa. Peraltro il grosso handicap delle teorie cospitazioniste è che non sono una sola, ma centinaia, spesso in antitesi tra loro, mentre la verità storica, pur evolvendosi nel tempo in virtù della disponibilità di nuovi documenti, è sempre una e una sola in un momento dato. La storia dice: 4 aerei pilotati da terroristi si sono schiantati lì e lì. Lo diceva 5 anni fa e lo dice oggi e lo dirà fra cent'anni. Le teorie cospirazioniste invece sono le più disparate: 4 aerei radiocomandati, no due aerei + 1 missile + 1 bomba, no 3 aerei di cui uno abbattuto e 1 missile, no 2 aerei con pod e missile a bordo + 1 missile e una bomba, no 2 aerei + 1 caccia + un aereo abbattuto, no 4 ologrammi.... Non c'è da meravigliarsi che un giornalista senza secondi fini ritenga la cosa una buffonata, al massimo utile per fare audience. Il giorno in cui un cospirazionista riuscirà a produrre una versione unica, coerente, che si concili con i dati di fatto e proponga una sequenza logica plausibile (senza rifugiarsi in frasi del tipo: ah ma io non lo so mica l'ho fatto io il complotto - oppure - io devo solo fare le domande mica dare le risposte) e sostenuta con un minimo di prove documentali , allora sì che ci si troverà di fronte a una verità alternativa degna di essere presa in seria considerazione. Ma in sei anni in cui si è detto e visto di tutto, questo non è successo. Sei anni Nighthawk, e si parla ancora di pod, di termite, di ologrammi, addirittura di armi a energia... con 3.000 libri pubblicati e oltre 300 film... mi pare che solo questo debba far capire come stanno le cose. :-)
  16. Gianni065

    GSh 6-23/30

    Mah... se devo dire la mia, è abbastanza semplice. Uno perchè sceglie una Gatling al posto di un normale cannone a canna singola o al massimo a tamburo revolver? Il Gatling offre un rateo di fuoco elevatissimo al prezzo di un peso maggiore. La fonte di alimentazione esterna la si sceglie perchè consente di far funzionare l'arma indipendentemente dalla sequenza di sparo, in maniera da evitare inceppamenti che sarebbero fin troppo probabili con quelle cadenze di tiro (parliamo anche di 10.000 colpi al minuto). Viceversa il cannone tradizionale a presa di gas, spara a un ritmo molto più modesto (diciamo nell'ordine dei 1000-2000 colpi/min) che però non è da buttar via, in compenso è più leggero e meno costoso. Ora, costruire un Gatling e poi rinunciare ai vantaggi offerti dall'alimentazione elettrica esterna, mi pare un po' da chiodi, detto francamente. A quel punto meglio optare su una coppia di cannoni tradizionali! Tanto più se si considera che il GSh-6-23 ha comunque bisogno di un collegamento elettrico per il controllo del fuoco. Inoltre, con la presa di gas si perde anche un altro vantaggio del Gatling, quello della sicurezza: i cannoni tradizionali vanno armati per fare fuoco, di solito si usa una cartuccia pirotecnica, e poi restano armati in una situazione abbastanza rischiosa dal punto di vista degli spari accidentali. E' una cavolata, se vogliamo, ma è comunque un vantaggio del Gatling elettrico (dove basta togliere corrente per renderlo inerte e innocuo) che si perde. Quindi, tanto di cappello ai progettisti russi per aver costruito un Gatling a presa di gas, specialmente se garantisce davvero la stessa affidabilità e precisione di un Gatling elettrico ma il punto è: ne valeva la pena?
  17. Gianni065

    Missile Phoenix

    Vengono demoliti i bombardieri strategici conteggiati nei trattati per la limitazione delle armi strategiche, e la demolizione avviene a cielo aperto con i rottami lasciati in bella vista perchè i satelliti possano verificare. Ovviamente se il numero di bombardieri strategici, tra quelli in servizio e quelli stoccati, non supera i limiti, non c'è bisogno di demolirli. I B-1B ad esempio non vengono demoliti.
  18. Per Carlo: ovviamente... Per Mav90: se vuoi, figurati, non c'è nemmeno bisogno di chiedere il permesso. Ho letto di sfuggita l'articolo di Focus, credo che per una rivista divulgativa per il grande pubblico, quell'articolo sia fatto abbastanza bene.
  19. Gianni065

    Carri armati russi

    L' OF-40 era in pratica una copia autorizzata del Leopard 1 (da cui mutuava torretta, motore, trasmissione ecc...). Fu venduto solo agli Emirati Arabi Uniti e ho mezza idea che fu un progetto di concerto con la Germania per vendere i Leopard 1 agli arabi ma con il marchio italiano (all'epoca i tedeschi che vendevano a potenziali nemici di Israele non era politically correct). Per l'Ariete non ci sono speranze di esportazione: oggettivamente il carro non è in grado di competere con i concorrenti.
  20. Gianni065

    Carri armati russi

    I motivi per cui è possibile progettare un carro che insidi quelli americani sono tanti. Innanzitutto gli americani non sono mai stati delle particolari "cime" nella progettazione dei carri. Persino carri di grande successo, come l' M-48 e l'M-60, in fin dei conti riprendevano i principi dello Sherman: carri destinati a una grande produzione, molto comodi internamente, estremamente affidabili ma di prestazioni relativamente modeste. L' M-1 è stato un deciso cambio di tendenza, con una propulsione innovativa, corazzatura eccezionale, armamento inizialmente nella media ma poi adeguato agli standard più elevati. Non a caso l' M-1 ha avuto una frazione della diffusione dei suoi predecessori. Al contrario la tradizione tedesca e per certi versi anche quelle inglese e sovietica, sono sempre state decisamente superlative nel dopoguerra (alta mobilità e potenza dei carri tedeschi, pesante corazzatura di quelli inglesi, compattezza e potenza di fuoco di quelli sovietici). Un'altra ragione sta nei costi: un carro armato costa una frazione del costo di un aereo. ======= Per gli Ariete, qui il discorso va affrontato con concretezza. Che esigenze ha l'Italia? La difesa del territorio nazionale non è certo prioritaria: all'orizzonte non si vedono certo masse corazzate pronte a invadere l'Italia, e l'Italia non è certo un paese che si presti molto al movimento dei reparti corazzati, pianura padana a parte. A giocare in difesa, un carro onesto dotato di un buon sistema di tiro è più che sufficiente. Bene ha fatto quindi l'Italia, secondo me, a sviluppare un carro che non è certo il top ma consente al Paese di restare nel club dei costruttori di carri armati. E benissimo ha fatto a puntare sui mezzi ruotati come il Centauro, che consentono di spostare le forze sul territorio nazionale (lungo e stretto) in tempi rapidi. Ariete, Leopard 1A5, Centauro e Dardo costituiscono pur sempre una forza di novecento mezzi corazzati più che adeguati alla minaccia prevedibile: non credo che qualcuno sbarcherà centinaia di T-90 o Leopard II sulle coste italiane, nè credo che la frontiera di Trieste sia in pericolo. Sappiamo bene che questo genere di situazioni, peraltro, si vincono o si perdono in cielo, non in terra. Quanto alle missioni all'estero, qui bisogna subito distinguere: se la missione è internazionale, si opera in un contesto tale per cui si può stare tranquilli. L'appoggio aereo e le forze corazzate degli alleati garantiranno contro il rischio di spiacevoli sorprese. Se si opera in via indipendente, invece, occorre fare i conti con le capacità di trasporto. A che serve avere 1.000 Leopard se non puoi farli arrivare in zona operativa? L'Italia ha una capacità reale di proiezione all'estero, senza contare su terzi, che non supera il livello di brigata. Per una brigata, un centinaio di mezzi corazzati sono sufficienti (e già si va in crisi per riuscire a trasportarli). I livelli di forza attuali, quindi, sono adeguati, perchè l'Italia dispone di una componente blindata in grado di arrivare dove serve in fretta, e di una componente corazzata in grado di arrivare subito dopo in funzione di sostegno e consolidamento. Inutile pensare a proiezioni indipendenti di più brigate o addirittura di divisioni, se poi non ci sono i mezzi per trasportarle e le forze aeree per appoggiarle, senza parlare del sostegno logistico necessario. Peraltro, l'Italia ha voluto fare tutto da sè con l'Ariete. In fin dei conti sui Leopard si è fatto uso anche di componenti elettroniche americane, sugli Abrams si è fatto uso di cannoni tedeschi e corazze inglesi... voglio dire, l'Italia poteva anche usare un motore tedesco e una corazzatura inglese, e avrebbe sfornato un carro perfetto ma non completamente italiano. Si è fatta una scelta nazionale e va capita, secondo me. Se i soldi lo permetteranno, il programma Ariete ha ancora un potenziale di sviluppo che può portare a un carro molto migliore. Se non lo permetteranno, pazienza. Ci si potrà rifare con la prossima generazione!
  21. Gianni065

    KDX3 Sud Coreani

    Le alette posteriori , quelle del booster, sono già ripiegabili. Quelle del missile non lo sono, probabilmente in futuro si rimedierà. Ma 48 missili sono più che sufficienti per le esigenze prevedibili !
  22. Gianni065

    Carri armati russi

    Ma qui non si parlava di carri armati?
  23. Tranquillo che puoi studiare e fare sport insieme.... non cercare scuse....
  24. Gianni065

    Il miglior carro

    Parlo di vincoli per l'esportazione. L'M1 Abrams ricade in quelle categorie di equipaggiamenti particolarmente sofisticati, per la cui esportazione è necessaria la presenza di specifici requisiti e di un'autorizzazione del Congresso. Ad esempio la vendita all'Egitto è stata motivata con questioni di interesse nazionale, perchè l'Egitto è una pedina fondamentale per garantire la difesa delle linee di approvvigionamento del petrolio in Medio Oriente. Ad ogni modo, ritengo che il Leopard IIA6 sia sicuramente il carro migliore dal punto di vista del bilanciamento di tutte le variabili: Armamento: 120 L55 Peso: 62 ton. Motore: diesel 1500 hp Corazzatura: 3a generazione Un M1A2 Abrams: Armamento: 120 L44 Peso: 70 ton Motore: turbina 1500 hp Corazzatura: 3a generazione Innegabilmente il Leopard 2 ha un rapporto peso/potenza migliore, un cannone più potente e un motore più semplice. Si tratta di un carro equilibrato, e da un punto di vista tecnico è corretto pensare che sia la miglior scelta. L'M1 è probabilmente più pesantemente corazzato. Anche se i dati sono classificati, ci sono quasi 10 tonnellate di differenza, che da qualche parte devono stare. Gli esperti dichiarano che la corazza dell'M1 è mediamente più spessa, di un fattore equivalente a circa 20 mm di acciaio, e fa maggior ricorso all'uranio impoverito. Pare che in concreto la resistenza nei confronti di un penetratore ad alta velocità sia la stessa per i due carri, mentre l'Abrams è meglio protetto nei confronti delle testate a carica cava di grosso calibro. Il suo peso però crea notevoli problemi, specialmente nella movimentazione: sono ben pochi i ponti che possono sostenere simili pesi. Chiaro che nel deserto di ponti ne trovi pochi... :-)
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