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E che vuoi che sia per la Lockheed produrre 180 caccia? Se si mettono quelli te li sfornano in due mesi. Hanno messo su una produzione a ritmo "ridotto" per tenere aperta la catena di montaggio il più possibile, ma se entro il 2009 non ci saranno altri ordini, la Lockheed non spenderà certo soldi per tenere aperta una linea produttiva a vuoto. I macchinari di produzione saranno smantellati e il personale impiegato sarà destinato ad altri compiti e/o licenziato. Solo per il B-2 l'USAF ha deciso, a suo tempo, di comprarsi i macchinari della catena di produzione e di accantonarli, caso mai dovessero servire in futuro.
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Comunque Mazzucco mi ha postato sul forum di Crono911 14 punti di contestazione che lui considera "i più importanti". Ho perso pure tempo a rispondergli con tanto di link e di fonti, ma lui si è limitato a ribattere senza argomentare seriamente un accidenti di nulla, e se n'è andato. Sapevo che sarebbe finita così, ma era importante per dimostrare che i cospirazionisti non accettano mai un confronto serio. Gli avevo proposto di trattare un punto per volta ma lui ovviamente non ne ha voluto sapere....
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Attentati dell'11 settembre 2001 - topic ufficiale
una discussione ha risposto a Gianni065 in Discussioni a tema
E te pareva che Mazzucco accettasse un confronto serio.... se n'è già andato... -
Mah... così a occhio quello mi sembra un prototipo dell' NSM norvegese. A parte la forma del missile e del lanciatore, è estremamente indicativa la posizione della presa d'aria, che si vede nella parte superiore posteriore (il blocco rosso): l'NSM è caratteristico perchè al momento del lancio il missile si trova in posizione invertita. La presa d'aria sta su al momento del lancio, ma dopo il lancio il missile ruota e la presa d'aria si viene a trovare così nella sua posizione normale, sotto. Quindi il sito russo ha postato una foto sbagliata.
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Costruire un aereo è roba di poche ore, se non minuti, specialmente per l'industria americana. Progettarlo e svilupparlo è quello che richiede tempo. Se mai gli USA dovessero trovarsi nella necessità di produrre 500 o 1000 F-22 per rispondere a una guerra di ampie proporzioni, lo farebbero e basta. Ma la dottrina militare americana oggi prevede che in caso di conflitto l'aviazione nemica va distrutta al suolo nelle prime ore di guerra. Gli aerei d'attacco con armi GPS ed i missili da crociera metterebbero fuori uso i centri di comando e controllo e le basi aeree del nemico nelle primissime ore di guerra. I pochi aerei nemici che dovessero riuscire ad alzarsi in volo non avrebbero possibilità di affrontare le forze aeree americane che godrebbero di una piena copertura radar (AWACS ecc...). Questo tipo di visione non tiene conto della possibilità di una guerra convenzionale contro la Cina o la Russia: questi due paesi sono potenze nucleari strategiche, e gli americani ritengono che non sia realistico immaginare uno scontro limitato alle armi convenzionali, per cui una guerra con questi due paesi è un evento da evitare ad ogni costo. (E Cina e Russia la pensano esattamente nello stesso modo). Preso atto di ciò, il Congresso americano ha ritenuto che l' F-22 è esuberante rispetto alle esigenze, e ne ha limitato il numero di esemplari, anche per "punire" l'USAF di non aver saputo controllare i costi del programma. Comunque, non è detta l'ultima parola sui numeri dell' F-22. La Lockheed ha detto che fino al 2009 c'è tempo per piazzare ulteriori ordini, poi dovrà chiudere le linee produttive. Al momento sono finanziati circa 180 esemplari, ma tenete conto che da quest'anno gli F-22 iniziano a prendere il posto anche degli F-117 che si avviano alla radiazione. Il fatto che l'F-22 vada a sostituire sia l' F-15 che l' F-117 potrebbe convincere il Congresso, entro il 2009, a piazzare qualche altro ordine.
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Scusate ma l'India ci deve arrivare all'Italia, prima di poterla attaccare! Non c'è nessuno in vena di attaccare l'Italia, tranquilli.... anche perchè hanno tutti paura delle armi chimiche italiane (il gorgonzola). Quanto ai missili, l' AMI ha ancora in dotazione i missili antiaerei Nike Hercules. Per questi missili - durante la guerra fredda - fu sviluppata anche una piccola testata nucleare, ma era disponibile solo per i missili in dotazione agli USA. Probabilmente da questo nasce l'equivoco. Oggi gli USA non hanno più in servizio i Nike Hercules e le relative testate nucleari sono state smantellate o riciclate. I Nike Hercules italiani montano tutti una testata convenzionale. ===== Quanto alle bombe nucleari di Aviano, ufficialmente ci sono. Ma come dissi altrove in questo forum, vari anni orsono le bombe furono private del "core" nucleare, come gesto di distensione nei confronti della Russia. I "core" furono trasferiti in USA e non risulta che siano mai stati reinstallati negli ordigni. Questo trasferimento, però, non fu una cosa ufficiale. La ragione di questa situazione è che se fosse stato ufficialmente comunicato che gli ordigni erano disattivati, in un futuro la loro riattivazione provocherebbe una caterba di proteste, manifestazioni ecc.... Allora si è preferito dichiarare ufficialmente che gli ordigni ci sono e sono operativi, non si sono mai mossi di lì. In questo modo se un domani dovessero essere riattivati, nessuno lo saprebbe (ufficialmente lo erano già) e non ci sarebbe nessun pretesto per disordini. In ogni caso questi ordigni sono "a doppia chiave": il codice di innesco è doppio, una parte è in dotazione agli americani e l'altra all'Italia. Se entrambi i paesi non sono d'accordo, le armi non possono essere comunque attivate.
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Attentati dell'11 settembre 2001 - topic ufficiale
una discussione ha risposto a Gianni065 in Discussioni a tema
Credo anch'io che se Mazzucco accetterà il confronto, la discussione non sarà breve. Infatti proprio per evitare che i post raggiungano dimensioni enciclopediche, gli ho chiesto di affrontare un punto alla volta, a sua scelta. Staremo a vedere. -
B-52 Stratofortress
Gianni065 ha risposto a Maverick1990 nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Ho pubblicato una notizia sul Blog, fresca fresca. Pare che il Congresso proprio non ne voglia sapere di pensare al ritiro dei B-52! -
In effetti, m4rkoz, l'idea che l'USAF possa acquistare un caccia di produzione russa è davvero fuori da qualsiasi schema reale. L'USAF cercherà di ottenere quanti più F-22 possibile (l'ultima parola sui numeri non è ancora detta) e colmerà gli organici con gli F-35. Un certo numero di F-15 resterà in servizio, ma con avionica e armamento molto avanzati, e andranno più che bene, ad esempio, per garantire la difesa aerea del territorio americano. Mantenere in servizio gli F-15, poi, quando la linea produttiva dell'F-22 sarà già chiusa, è un buon sistema per garantirsi l'autorizzazione a sviluppare un nuovo caccia. Diciamo poi una cosa: in fin dei conti, tra F-22, F-35, F-16 ed F-15 (ci sarà un periodo in cui l'USAF avrà tutti questi modelli assieme) la forza aerea mi pare messa molto meglio rispetto all'US Navy, che potrà contare solo su F-35 e Super Hornet...
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A parte le buttate provocatorie (spero che nessuno pensi realmente che sia giusto sparare addosso o allontanare con la violenza chi cerca di immigrare in questo paese - spesso è solo gente disperata in cerca di un futuro) io credo che occorra analizzare la questione con estrema concretezza. L'Italia è al centro di un flusso di immigrazione che non si può fermare. Vedete, teoricamente su un confine terrestre è possibile riuscire a controllare i flussi clandestini, con adeguati mezzi tecnici e un limitato ricorso a barriere fisiche (reticolati, muri, ecc...). Inoltre, se becchi un gruppo di 100 clandestini che cercano di varcare il confine, non è un grosso problema rimandarli indietro. Ma quando si è letteralmente circondati dal mare, le cose cambiano. Non puoi mettere barriere fisiche, non puoi tenere sotto controllo le vie di accesso perchè non esistono: tutto il mare è una via di accesso. Non puoi tenere guarnigioni e posti di controllo fissi. E non puoi ricacciare indietro chi è arrivato su un gommone di fortuna o peggio a nuoto (nell'ultimo tratto, ovviamente) costringendolo ad affrontare il rischio di un naufragio. E' un flusso che non si può fermare e che alimenta le organizzazioni che gesticono il traffico dei clandestini. Per uno che ne fermi, 1000 ne arrivano. Rispedirli indietro, poi, una volta sul territorio, è un bel problema: affare lungo e costoso, impossibile da applicare a tutti. L'Europa, poi, non sembra molto intenzionata a dare una mano all'Italia su questo problema (altrimenti si sarebbe dovuto creare un sistema di vigilanza marittima internazionale e navi spola attrezzate per riportare indietro i clandestini). La mia filosofia è che quando un fenomeno non puoi fermarlo, allora devi gestirlo. Frontiere aperte a tutti, quindi. Unico obbligo: prima di entrare in Italia, passi dal consolato italiano, lasci una fotocopia di un tuo documento, le tue impronte digitali e un paio di foto tessera. In cambio ricevi un bel visto di ingresso e entri libero e tranquillo pagando i 50 euro di biglietto del traghetto. In questo modo: 1) Hai i dati di quanti entrano, e sai chi sono 2) Chi viene per lavorare onestamente non ha problemi a lasciare i propri dati 3) Se qualcuno decide di entrare illegalmente, significa che ha qualcosa da nascondere e quindi si può ragionare in termini di presunzione di pericolosità. 4) Stronchi tutti i guadagni delle organizzazioni criminose, perchè se uno può venire in italia, legalmente e pagando una modica cifra per viaggiare comodo e sicuro su un traghetto, non si vede perchè dovrebbe pagare cifre esorbitanti per entrare illegalmente e rischiare di affogare. Una volta in Italia, gli dai un po' di tempo per cercarsi un lavoro e se trova lavoro e si comporta bene, allora dopo un po' di anni si prende la cittadinanza. Se non trova lavoro o non si comporta bene, visto che sai chi è (hai le impronte digitali, hai le foto) lo accompagni alla sua ambasciata la quale, A SPESE PROPRIE, ne deve curare il rientro nel proprio paese. Se un domani quello rientra illegalmente e lo becchi, sempre grazie alle impronte digitali sai chi è, lo accompagni di nuovo alla sua ambasciata e quella lo fa rientrare nel suo Paese, sempre A SPESE PROPRIE. Tranquilli che il paese di origine, quando comprende che il problema è anche suo, si dà da fare per controllare chi esce dal proprio territorio...
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Il GAO ha fornito solo una raccomandazione, non vincolante per l'USAF. L'USAF può decidere di riaprire la gara o di andare avanti come se nulla fosse successo. Ma potrebbe anche avviare uno studio che, preso atto delle raccomandazioni del GAO ed esaminate attentamente le specifiche dei concorrenti, conferma la scelta effettuata, fornendo al GAO ulteriori elementi a sostegno di essa. Quest'ultima soluzione consentirebbe all'USAF di confermare il contratto senza irritare il GAO, fingendo di aver preso atto delle osservazione e di averle attentamente valutate. Infatti il GAO non dice: hai scelto l'elicottero sbagliato; si limita a dire: guarda che hai indetto una gara chiedendo certi requisiti, ma poi hai scelto l'elicottero sulla base di requisiti diversi. In particolare, l'USAF aveva richiesto un elicottero di taglia media, e quindi due dei tre partecipanti hanno sottoposto elicotteri di taglia media. Poi però ha scelto Boeing sostenendo che preferiva il Chinook perchè pesante. All'USAF basterebbe rifare uno studio in cui si dice che indipendentemente dalle dimensioni il Chinook è meglio, e salva capra e cavoli. Comunque la decisione USAF dovrebbe arrivare a breve.
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http://en.wikipedia.org/wiki/Afghanistan_War_order_of_battle
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Per il momento il Tomahawk è stato concretamente venduto solo all'Inghilterra. La Spagna ha ricevuto l'autorizzazione americana all'acquisto di 60 Tomahawk ma non mi risulta che abbia mai esercitato l'ordine in concreto. L'Olanda ha pure ricevuto l'OK per 30 missili ma non è chiaro cosa abbia deciso di fare. I piani prevedono l'installazione su un paio di unità navali nel 2008 ma c'è un acceso dibattito in parlamento contro questa acquisizione. In entrambi i casi si tratterebbe di una versione semplificata del missile, senza il sistema di navigazione a mappe digitali ma con il solo GPS. ===== Quanto all'Otomat... per le esigenze italiane va più che bene!
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LU/LD sta per Look Up / Look Down, in realtà andrebbe abbinato anche con Shoot Up / Shoot Down, ed è la capacità di un radar di vedere sia verso l'alto che verso il basso rispetto al piano orizzontale in cui si trova il velivolo (caratteristica oggi abbastanza scontata ma in passato non lo era) e di inseguire e illuminare un bersaglio verso il basso e verso l'alto, per consentirne l'ingaggio. L'agilità di frequenza è la capacità del radar di cambiare la frequenza su cui opera, in maniera più o meno costante e più o meno imprevedibile. Ovviamente la frequenza viene cambiata nell'ambito di un range più o meno ristretto. Questa capacità consente di limitare la possibilità che le emissioni radar siano intercettate.
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Una classe di peso è quello che dice il nome. Semplicemente si indica più o meno quanto pesa il radar. Non ha niente a che vedere con le prestazioni, ma è chiaro che un radar più grosso (e quindi più pesante) solitamente sarà più potente, ma questo non vuol dire niente. Il peso è indicato in relazione proprio all'ingombro e ai pesi che incidono sull'aereo. E' come dire che ho una vettura in grado di trasportare 1000 kg di materiale, e uno mi dice: mi trasporti 500 di questi computer? Sono nella classe di peso dei 2 kg. Un computer di 5 kg probabilmente è più potente di uno di 2 kg ma in ogni caso per valutare la potenza di un pc non si guarda certo al peso! A parità di potenza e prestazioni, invece, allora sì che si guarda il peso. Per cui se posso montare su un aereo un radar classe 100 kg che ha le stesse capacità di un radar classe 200 kg, ho risparmiato 100 kg di peso. Tutto qui. La classe peso, quindi, serve solo a indicare quanto pesa. Punto. Altra classe in cui si dividono i radar è quella delle potenza. Classe dei 500 watt, per esempio, o classe dei 1000 watt. Questo è un dato che fornisce un'indicazione di massima della potenza del trasmettitore del radar. Anche la classe dei consumi è una classe utilizzata. Nella classe dei 2 kw, o dei 5 kw... sono modi di classificare i radar in base all'energia elettrica che consumano per il loro funzionamento. Anche il volume occupato dal radar è importante, perchè ne stabilisce gli ingombri e la compattezza. Di un radar, quindi, si considerano (a titolo esemplificativo e non esaustivo): A) le prestazioni generali - Potenza - Frequenza / Banda - Tipo di radar (ad esempio Doppler, 2D, ecc...) B) le prestazioni specifiche - Agilità di frequenza - Multimodalità - Capacità LU/LD - Resistenza alle ECM C) gli ingombri - Peso - Volume - Dimensioni - Consumi energetici - Requisiti di raffreddamento
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AMX Ghibli - discussione ufficiale
Gianni065 ha risposto a dread nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
AMX e Hawk sono simili, e per certi versi opposti. Infatti l' AMX è un aereo d'attacco leggero, con la versione T biposto destinata alla conversione operativa e all'addestramento avanzato. L'Hawk è un addestratore avanzato, con la versione 200 monoposto per l'attacco leggero. Da un lato, entrambi sono aerei da attacco leggero e addestramento, dall'altro, uno nasce come aereo d'attacco adattato anche al ruolo di addestramento, l'altro nasce come addestratore adattato all'attacco leggero. Può sembrare un sofismo letterario, ma non è così. Di solito, un aereo progettato per l'attacco presenta caratteristiche specifiche (potenza propulsiva, ridondanza dei sistemi vitali, protezione dell'aereo e dell'equipaggio, predisposizione nativa per gli armamenti, riserva del carburante) che un aereo progettato per l'addestramento non ha. Viceversa, un aereo per l'addestramento ha caratteristiche (economicità dei consumi e della gestione, leggerezza della cellula, maneggevolezza) che un aereo d'attacco non ha. Per fare alcuni esempi banali, quando progetti un aereo d'attacco tieni conto della possibilità che esso debba incassare colpi della contraerea, quindi disponi in un certo modo i sistemi, li proteggi in un certo modo, proteggi i serbatoi, ecc... Quando progetti un addestratore, a queste cose non badi: aumentano il peso e diminuiscono le prestazioni e incidono sui costi. Questa è la ragione per cui l'AMX è un buon aereo d'attacco, ma non è economico come addestratore. Dal canto suo, l'Hawk è un ottimo addestratore avanzato, ma nel ruolo d'attacco non è il massimo: è un adattamento alla meno peggio. Purtroppo però, quando ti presenti a un cliente dicendo: "Ecco, le posso vendere 10 AMX-T a 250 milioni di dollari, spese di gestione 50 milioni di dollari l'anno, con questi aerei può addestrare i piloti e può sganciare bombe sui ribelli" oppure dicendo "Ecco, le posso vendere 10 Hawk a 200 milioni di dollari, spese di gestione 10 milioni di dollari l'anno, con questi aerei può addestrare i piloti e può sganciare bombe sui ribelli" secondo voi quello che sceglie? Tutti e due possono fare la stessa cosa, pensa il beduino di turno, quindi prendo quello che costa meno. Stesso discorso per l'AMX monoposto, anzi peggio: come concorrenti ha sia la versione 200 dell'Hark, monoposto, che quelle biposto e bivalenti. Quindi, già l'impostazione è sfigata in partenza: devi trovare un cliente che voglia una vera macchina da attacco, e non si lasci tentare da soluzioni economiche come l'addestratore/attacco classe Hawk o il caccia multiruolo classe Falcon. Se poi sei così furbo da lasciare che un progetto del genere, per decenni, continui a essere commercializzato come AMX (e qui veniamo alla sigla) allora sei proprio finito. AMX infatti sta per AM-X , ossia Aereonautica Militare - X, per intendere che nelle speranze dei progettisti al posto della X (che stava per provvisorio, sperimentale) qualcuno si sarebbe deciso ad affibbiare una qualche sigla decente. Costava così tanto lasciare AMX per i prototipi, e battezzare gli aerei di serie AM-2000, o AM-1, o qualsiasi altro accidenti di sigla senza quella dannata X ? Un cliente si vede proporre una cosa chiamata AMX e inconsciamente pensa: "Ma questi mi vogliono rifilare un aereo che è ancora sperimentale?" X, da che mondo è mondo, identifica un tipo per sperimentale: eXperimental. Immagino i commenti ai saloni. Quelli della BAe: "Non vorrete mica comprare quel coso sperimentale, lì... come si chiama... l'AM-eXperimental... nemmeno la loro forza aerea se l'è sentita di dargli una sigla definitiva..." Questa è stata la dimostrazione che chi doveva spingere commercialmente i progetti industriali militari italiani ha la stessa furbizia di un nocciolo di albicocca. Risultato: l'AMX non si è venduto e l'Hawk ha spadroneggiato nel mercato. -
Ciao carruts. Ti invito a visitare anche Crono911 (www.crono911.org e www.crono911.net) dove potrai apprezzare i risultati del nostro lavoro, partito da questo splendido forum.
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Attentati dell'11 settembre 2001 - topic ufficiale
una discussione ha risposto a Gianni065 in Discussioni a tema
Ma lui non si è sbagliato.... ha detto che quei cattivoni della CIA gli hanno tolto il fotogramma in cui si vedeva l'aereo che passava sopra il Pentagono....... per questo nella sua analisi non ne parla.... Peccato che secondo la sua analisi, nei fotogrammi si vede il missile.... o meglio il fumo lasciato dal missile (lo sappiamo tutti che i missili lasciano un sacco di fumo...) Che Caini quelli della CIA... tolgono il fotogramma dell'aereo... e lasciano quello del missile.... che furboni.... ====== Edit Simpatica novità sul forum di Crono911: un post di Mazzucco in persona che segnala un suo lavoro di contro-debunking. Fortuna che siamo più corretti a Crono911. Rammento ancora di quando qualcuno di voi postò su Luogocomune i link a "Inganno" e/o Crono911, e Mazzucco li cancellò immediatamente... -
Scusate, leggo solo ora la discussione. Bisogna leggere la sentenza e le sue motivazioni, per capire in che termini sta la questione. A quanto sembra, la corte non ha ritenuto sussistenti le fattispecie penali (perchè prima occorreva lo scopo di lucro per perseguite penalmente chi scaricava file protetti da diritti di autore) e ha assolto gli imputati. Oggi la normativa è diversa, è più severa e prescinde dallo scopo di lucro. Per cui la sentenza in questione non fa testo. Quanto alle leggi, in Italia vige il principio dell'irretroattività della Legge Penale, insieme a quello del Favor Rei. In altre parole (e si badi bene, solo nel campo penale) nessuna legge può avere conseguenze penali retroattive (nemmeno se lo specifica chiaramente: è proprio proibito dalla Costituzione). Si applica quindi la normativa in vigore nel momento in cui fu commesso il fatto. C'è una sola eccezione: se una nuova legge (parliamo sempre e solo di penale) prevede un trattamento più vantaggioso, allora si applicherà la nuova legge (principio del Favor Rei: a vantaggio del colpevole). La cosa è logica e sensata e condivisibile: non è giusto che io venga punito per aver fatto qualcosa che, nel momento in cui l'ho fatta, non era prevista come reato. Se fra dieci anni fumare la sigaretta sarà reato, non è mica giusto perseguire e condannare tutti quelli che hanno fumato negli ultimi dieci anni. E' però anche giusto che se oggi commetto qualcosa che è previsto come reato, e fra qualche anno quel comportamento viene ritenuto lecito, io non venga perseguito. Un esempio pratico: prima l'adulterio era considerato reato. La donna che tradiva il suo uomo finiva in galera (si badi bene... solo la donna!). Poi la società ha ritenuto che questo comportamento può anche essere moralmente discutibile, ma non è penalmente perseguibile. E pertanto il reato è stato abolito. I processi in corso sono stati annullati e chi era stato condannato si è visto la pena cancellata. Allo stesso modo, se una nuova legge prevede che un reato debba essere punito con una pena più lieve, si applicherà la nuova legge anche a chi ha commesso il reato quando era in vigore la legge più severa.
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Appunto. Non si può cambiare una curva economica in 280 giorni, a meno di chiamarsi Mandrake. Certi risultati sono frutto di scelte precedente, a partire dall'impennata del gettito fiscale e della riduzione della spesa pubblica. Non possiamo oggettivamente analizzare nè questo nè nessun altro governo in termini di risultati in un periodo così breve, l'unica cosa che si può fare per esprimere un giudizio è quello di esaminare le leggi e le regolamentazioni emanate, il profilo politico interno ed esterno adottati, e i programmi previsti nel breve-medio termine. E su quelli, ciascuno può esprimere la sua opinione, perchè aprire alle coppie di fatto può essere giudicata una cosa positiva o negativa, secondo la visione del singolo individuo, e così dicasi per le scelte di politica estera ecc... Così come le scelte economiche (più tasse/meno tasse, più spesa/meno spesa ecc...) , giudicate prima che possano produrre i propri effetti (minimo minimo minimo ci vuole un anno) implicano una valutazione soggettiva dei costi/benefici che produrranno. Ammesso che possa esistere un giudizio obiettivo su un governo, esso può essere realizzato solo procedendo per confronti su periodi apprezzabili: qual'è la situazione nel momento X e qual'era nel momento X-10 anni , e valutare cosa ha portato dalla situazione X-10 a quella X e quale governo può accreditarsene il merito. Di certo, però, nessun governo può veramente svolgere la propria azione senza poter contare su una base di consenso molto ampia e solida. Noi possiamo anche giudicare Prodi per quello che ha fatto o stava per fare, ma non sapremo mai cosa avrebbe voluto fare e avrebbe fatto se non fosse stato costretto a mediare il proprio operato con la sua "opposizione interna". Onestamente se questo è il panorama politico che deve perseguitare l'Italia in futuro (un centro-sinistra che deve mediare con l'estrema sinistra, un centro destra che deve mediare con la Lega e con un centro che va per i fatti suoi) dubito che qualsiasi governo potrà mai risolvere i problemi del paese. O si va a un centro allargato abbandonando un "bipolarismo" che esisteva solo sulla carta (visto che era fatto non di due, ma di duecento poli) e si ristabilisce quella specie di "monopolio" che ha nel bene o nel male ha retto l'Italia per quasi mezzo secolo, o si cambia radicalmente il sistema elettorale di modo che chi vinca (non una coalizione, ma un singolo partito) possa poi governare indisturbato per l'intero periodo del mandato.
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Io sono classe 1965, ma la mia famiglia è sempre stata "in mezzo" al mondo dell'aviazione (OT: mi raccomando Rivers, segnati anche questo dato e aggiorna il tuo sito), per cui già quando avevo 8-9 anni mi cimentavo nella costruzione di modellini di aerei che mi venivano regalati (il primo fu l'F-111 dell'Airfix) e nella lettura delle riviste che trovavo in casa mia e dei miei parenti. Alla fine degli anni '70 Nico Sgarlato già scriveva anche per la Delta Editrice, sono sicuro di aver letto alcuni suoi special risalenti al 1981, e in quegli stessi anni scriveva su Aerospazio, una rivista molto bella che però poi è morta. Frugando in internet, ho trovato questo forum in cui sono postate scansioni di un numero di Aerospazio con un bellissimo articolo di Sgarlato sugli Stealth. Vi consiglio di archiviarvi il tutto, perchè è materiale storico abbastanza raro ( io ho gli originali... ) http://www.forumastronautico.it/viewtopic.php?t=2576
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A parte il nome di un provider, non mi dice nulla. A cosa ti riferisci?
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Attentati dell'11 settembre 2001 - topic ufficiale
una discussione ha risposto a Gianni065 in Discussioni a tema
Il mondo è piccolo. Vi ricordate, un po' di post più dietro, il Pier69 che ha fatto una mega-fantascientifica-supertecnologica analisi dei video del Pentagono, per dirci, con parole supermirabolanti, che non c'è stato nessun aereo al Pentagono ecc... ecc... Quel Pier69 che voleva che io gli debunkassi il suo "lavoro", e a cui ho risposto che ho di meglio da fare, al momento, e che lo avrei fatto al momento opportuno, se prima non lo faceva qualcun altro? Bhè... si è debunkato lui stesso. Ecco cosa scrive su Luogocomune, Pier69, oggi: Per quel che riguarda l'aereo in questione pare non ci sia dubbio sulla sua natura. Certamente un jetliner a due motori. Tutti i testimoni (non solo quelli fin qui presentati) hanno riconosciuto ,fra i vari modelli proposti in foto, il 757 o certamente un suo simile. Stiamo facendo degli studi per stabilire se dai punti di vista dei testimoni la livrea corrisponda a quella di un AA per come è stata raccontata e ricordata. Per ora nulla ci vieta di pensare che sia passato realmente AA77 (o un suo simile).... Ma come... prima non c'era... adesso c'è? Certo. Resisi conto che non è più possibile negare la presenza del volo AA77.... adesso i complottisti cambiano strategia. L'aereo c'era ma.... non ha colpito il Pentagono !!!! Ci è solo passato sopra !!!!! E quindi qualcos'altro ha colpito i pali, si è schiantato, è esploso ecc... ecc... E siccome l'aereo è passato sopra, ecco spiegato perchè Pier69 non lo vede nei fotogrammi: l'aereo non è passato davanti alla telecamera! Ci è passato sopra! (o forse sotto... boh). E quindi, secondo questa teoria, la CIA dirotta un aereo e gli fa fare un giro pazzesco per passare proprio sopra il tetto del Pentagono, ma poi contro il Pentagono ci manda qualcos'altro, l'aereo si allontana senza essere visto (chi vuoi che noti un Boeing 757 che vola a 20 metri da terra, su Washington?) mentre il qualcos'altro esplode. Dopo di che la CIA fa di tutto per farci credere che l'aereo si è schiantato... disseminando nel Pentagono rottami e cadaveri, e poi ovviamente in qualche modo fa sparire aereo e passeggeri. La domanda che sorge spontanea è... ma non facevano prima a far schiantare l'aereo contro il Pentagono, a questo punto? Una cosa alla volta.... i complottisti ci hanno messo 5 anni per capire che l'aereo c'era. Ce ne vorranno altri 5 perchè capiscano che si è schiantato sul Pentagono. Per chi vuole leggere quest'ultimo sviluppo, il link sta qui: http://luogocomune.net/site/modules/news/a...hp?storyid=1702 EDIT Ovviamente, è già pronto un altro film con questa nuova storia. Dura appena 4 ore.... -
Per Python: non so quanto il sensore ultravioletto possa essere confuso dal Sole. Non ho idea delle tecniche di discriminazione utilizzate, ma partiamo dalla considerazione che ormai il Sole è escluso dai filtri usati nell'infrarosso. Per cui possiamo immaginare che se il sensore vede un bersaglio positivo all'infrarosso ma non all'ultravioletto, lo identifica come flare. Se vede un bersaglio positivo all'ultravioletto ma non all'infrarosso, lo identifica come il Sole. Se vede un bersaglio positivo sia all'ultravioletto che all'infrarosso, lo identifica come il bersaglio da colpire. E' una semplificazione, sia chiaro, ma più meno credo che funzioni così. ======== Per Grissom: parliamo di distanze nell'ordine delle centinaia e migliaia di metri, ovviamente. ======== Per Tolleir: come detto, la manovra corretta dipende dalla situazione. Ogni situazione (tipo di missile, quota, distanza, direzione, assetti) può richiedere una manovra diversa. Certo, se non si sa che fare e non si dispongono di altri dati, ma si sa solo che qualcosa sta arrivando addosso, la cosa migliore da fare è picchiare, virare e accelerare, sganciando flares e chaff a più non posso.
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Diff. tra cluster bombs e bombe a frammentazione.
Gianni065 ha risposto a Gatlin nella discussione Armi aria-superficie
Wolfman ha ragione. Una bomba classica è un involucro più o meno spesso contenente l'esplosivo e una spoletta per la detonazione. L'effetto principale è causato dall'esplosione, e le schegge che si creano per effetto della disintegrazione dell'involucro diciamo che sono un effetto secondario. In una bomba a frammentazione, invece, l'involucro è molto più spesso e l'esplosivo contenuto è inferiore. L'involucro, inoltre, è spesso progettato per frammentarsi secondo uno schema prefissato (in modo da ottenere schegge del peso e delle dimensioni volute). Le bombe cluster sono quelle spiegate nei link che Legolas ha gentilmente postato. Molto spesso però capita che i termini siano usati impropriamente, e di qui nasce un po' di confusione. ========== EDIT In queste ore è stato firmato ad Oslo un trattato che vieta le bombe cluster a partire dal 2008. Il testo a dire il vero è un po' fumoso, visto che vieta gli ordigni in grado di causare vittime tra le popolazioni civili: una definizione che può comprendere tutto o niente. Tra i firmatari l'Italia, insieme a una quarantina di Paesi. Non hanno firmato Polonia, Romania e Giappone (quest'ultima posizione è davvero interessante) mentre USA, Russia e Cina non hanno nemmeno voluto partecipare ai lavori. In effetti la cosa è un po' sconcertante. Da un lato, è prevedibile che basterà introdurre un congegno di autodistruzione (peraltro ormai presente in tutti gli ordigni moderni) per aggirare il ban. Dall'altro, le bombe cluster sono uno strumento militare irrinunciabile e le nazioni che hanno deciso di firmare si privano di una capacità che al momento non ha alternative. Discutibili anche le cifre fornite, secondo cui il 98 % delle vittime delle bombe cluster sono civili. Una bomba cluster è lanciata contro obiettivi militari, ed è difficile pensare che le vittime siano militari solo nel 2 % dei casi. E' comunque indiscutibile che le munizioni inesplose costituiscano un grave rischio per la vita dei civili, specialmente dei bambini, ed è giusto che vengano adottate misure idonee ad evitare morti e mutilazioni anche a distanza di anni dalla fine dei conflitti. Questa sacrosanta esigenza avrebbe dovuto però portare a un trattato in cui si stabilissero con precisione delle regolamentazioni tecniche sugli ordigni e sui dispositivi idonei ad assicurare che gli ordigni inesplosi siano innocui e facilmente disinnescabili. Un trattato come quello firmato ad Oslo, invece, nasce zoppo perchè i principali produttori ed utilizzatori di questi ordigni non avevano alcuna seria possibilità di aderirvi senza compromettere in modo inaccettabile le proprie capacità militari, e perchè lascia spazio alle più varie interpretazioni di cosa si intenda per ordigno proibito e cosa no. Certi trattati sembrano più finalizzati a dividere il mondo in "buoni" e "cattivi", piuttosto che a risolvere un problema rispetto al quale nessuna persona dotata di un minimo di buon senso negherebbe mai la necessità di una soluzione.