Vai al contenuto

Gianni065

Collaboratori
  • Numero contenuti

    5265
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    20

Tutti i contenuti di Gianni065

  1. Gianni065

    Crono911

    Uso Adobe per il libro Crono911, per questioni di grandezza del file. Per tutti gli altri documenti, non è colpa mia: sono le fonti originarie che ne fanno uso! :-)
  2. Innanzitutto teniamo conto che non tutti i missili aria-aria a corto raggio dispongono di sensori bibanda, e che un peso importante ce l'ha anche il software e la potenza di calcolo del chip che gestisce la capacità del missile di discriminare il bersaglio. Però è chiaro che questi sistemi si stanno diffondendo, e i tradizionali flares diventano sempre meno efficaci. La risposta è quelle delle esche trainate: esse offrono un bersaglio che si muove esattamente come il velivolo e pertanto sono molto efficaci come contromisura. In alcuni casi (specialmente elicotteri) si adottano sorgenti IR che dovrebbero accecare il sensore del missile e farlo impazzire, ma sulla reale efficacia di questo tipo di contromisure sappiamo poco. Sono usate su qualche modello di elicottero, ma per vari motivi (primo fra tutti la resistenza aerodinamica indotta dalla cupoletta che ospita la sorgente) non sono utilizzate sugli aerei. Si studiano anche dei laser, e secondo me è la soluzione più efficace, che potranno colpire il sensore del missile in arrivo (anche se a guida radar) e metterlo fuori uso. Qui il problema diventa quello di individuare con precisione il missile in arrivo e di colpirlo, cosa tutt'altro che semplice.
  3. No. I sensori bi-colore tendono a visualizzare la fusoliera dell'aereo. Il target così individuato si muove nello spazio. Il postbruciatore lo segue perfettamente: il computer decide che quel bersaglio è reale. Se invece il target IR/UV va da una parte, e la fonte IR se ne va da tutt'altra parte, vuol dire che si tratta di un flare: il sensore resta agganciato al target IR/UV. I missili con sensore bicolore (come gli Stinger) sono considerati gran brutte bestie, specialmente se dispongono di un sistema di discriminazione gestito da computer e software sofisticati.
  4. Certo. Infatti è una cosa molto logica. Per esempio, metti che gli americani avessero fatto esplodere una bomba in una discoteca di New York per accusare e invadere l'Iraq. Sarebbe stato del tutto illogico ed estremamente complicato. La cosa più semplice da fare era invece quella di sequestrare quattro aerei e farli sparire per sempre con tutti i passeggeri, indirizzare due aerei radiocomandati contro le Twin Towers e farceli schiantare, far crollare le Towers e un altro grattacielo lì vicino con cariche esplosive piazzate nei weekend, inviare un missile contro il Pentagono e far esplodere una bomba in campagna a Shanksville. A questo punto, accusare Bin Laden inventando 19 dirottatori mai esistiti, Invadere l'Afghanistan, arrestare una decina di finti organizzatori e finanziatori dispostissimi a farsi torturare e a restare in galera per il resto della vita, inventarsi rapporti tra Saddam e Al-Qaeda da far smentire al Congresso, inventarsi la presenza di armi di distruzione di massa e non mettercene nemmeno una per avvalorare la tesi, invadere l'Iraq, conquistarlo e restarci impantanati per qualche anno. Semplice e geniale.
  5. Wikipedia Italia, a giudicare dal post di Kulera, parla di 15.000 metri, non 15 metri. Sensori di navigazione astroinerziale erano montati anche sui Blackbird.
  6. Occhio a non fare confusione. Nei missili (in particolare quelli a corto raggio) a volte si parla (correttamente) di "bi-banda" ma in gergo si usa dire "bi-colore". In pratica, i sensori dei missili classe Sidewinder, come è noto, sono all'Infrarosso. Per aumentare le capacità del sensore di resistere alle contromisure, i sensori più sofisticati, oltre che l'infrarosso, "vedono" anche l'ultravioletto. In questo modo, confrontando l'immagine ricavata dai due "colori", il sensore distingue il bersaglio reale da quello fittizio (ad esempio i flares). Ne abbiamo già parlato, comunque, se non ricordo male, di recente.
  7. Una volta risposi a questa domanda. Ci sono tre teorie: 1) gli americani ogni tanto assegnano la sigla F a qualcosa che non è un caccia, giusto perchè gli assomiglia parecchio. 2) la sigla F è stata adottata per confondere i curiosi quando il velivolo era segreto, e far credere che fosse semplicemente la sigla di qualche modello di caccia russo o cinese acquisito e testato. 3) l'F-117, come l'F-111, era stato pensato per fare anche il caccia, e in particolare per abbattere gli aerei AEW sovietici, armato di una coppia di Sidewinder o di missili HARM appositamente ottimizzati. La stragrande maggioranza degli studiosi (nonchè la spiegazione ufficiale) ritiene che sia corretta la numero 2. Personalmente ho più di qualche ragione per pensare che anche la 3 ha buone possibilità di essere vera. ====== EDIT Ad ogni modo non si sarebbe mai chiamato B-117, al massimo A-117. L'F-117 infatti non è un bombardiere (come B-1, B-2 ecc...) ma un aereo da Attacco.
  8. Non ci crederai, ma i cospirazionisti hanno da tempo abbracciato questa linea: quando una cosa che sostengono si rivela una grossa panzana, dicono che era stata creata dalla CIA per screditare il movimento. In questo modo i conti tornano sempre. E su Mazzucco, nel suo stesso forum si è creata una corrente di pensiero con tanto di 3d che sostiene che lui sia un agente del Mossad. Mazzucco è stato costretto a togliere l'indice dei forum dalla prima pagina per evitare che questa storia si vedesse troppo in giro! I complottisti sono così: a furia di vedere complotti ovunque finiscono per accusarsi tra loro.
  9. Gianni065

    Crono911

    Certo che è così: difatti Inganno esiste apposta proprio per denunciare queste tecniche di Mazzucco. Ed è chiaro che le avrebbe usate anche per replicare al nostro attacco. Mazzucco o non Mazzucco, oggi Crono911 compie un anno! http://nuke.crono911.org/Default.aspx?tabid=70&EntryID=12 Un ringraziamento sentito a Fabio e a tutti gli amici di Aereimilitari.org: Crono911 è nato qui, e si può ben considerare figlioccio di questo sito!
  10. Come ho detto, non è mia intenzione contro-replicare a Mazzucco perchè questa non è una partita di ping-pong e il lavoro "Inganno" è basato su dati di fatto facilmente verificabili, qualsiasi cosa replichi il regista. Segnalo però questi due commenti, estremamente significativi, che sono meglio di una contro-replica: il giornalista Paolo Attivissimo http://undicisettembre.blogspot.com/2007/0...-materiale.html l'esperto balistico Enrico Manieri http://11-settembre.blogspot.com/2007/04/r...formazione.html
  11. Io ci andrei cauto con certe generalizzazioni. In USA ci sono 50 razze e vivono tutte assieme senza problemi. Inghilterra, Francia, Germania e molti altri paesi sono avviati verso quella direzione. Capisco che è difficile accettare di dover condividere il proprio territorio con culture profondamente diverse, capisco che non è questione di razzismo ma di ritrosia a sconvolgere le (poche) certezze che abbiamo... ma la strada è quella e pensare di tornare indietro o di fermarsi è utopico. Credo che il problema sia un altro: queste comunità tanto tendono a crearsi una nazione nella nazione, quanto lo Stato non riesce a garantire il rispetto diffuso e generalizzato delle leggi. In uno Stato in cui i margini di illegalità sono elevati (a partire dai propri cittadini) è chiaro che se poi si cerca di fare due pesi e due misure (applicando la legge più a quelli che a questi) allora scoppiano i casini. E qua non è un problema di destra o di sinistra: pensare di controllare il flusso degli stranieri in un paese così esposto come l'Italia (tra mare e vari corridoi a est) è impossibile. Se le stime che ho letto (parliamo ormai di circa 3 milioni di stranieri residenti) sono esatte, ormai il fenomeno è così ampio da non poter essere gestito in nessun altro modo che non sia quello di una integrazione effettiva. Ma per integrare qualcosa, devi avere una base solida su cui farlo. Non c'è molto tempo per farlo: a questi ritmi, nel giro di pochi decenni la metà della popolazione italiana sarà di origine straniera. O si gestisce il cambiamento, o lo si subisce. Non ci sono scelte.
  12. Più che altro non è una cosa che possono fare tutti, senza finire in un ufficio di polizia per qualche ora.
  13. Gianni065

    Velocità dei missili

    Un certo Rivers di Luogocomune. Quelli sono convinti che uno che sostiene la verità storica deve essere per forza un losco individuo. Purtroppo credo che negli ultimi stadi della malattia del complottismo si arrivi a pensarla così. ======== Sulle tabelle di tiro, andiamoci piano: Brandy25 ha detto una cosa giustissima. Posizione e velocità dell'aereo lanciatore, prestazioni del missile, posizione e velocità e rotta del bersaglio, sono tre elementi fondamentali che definiscono la zona di ingaggio del missile. Fuori da essa il missile non raggiungerà il bersaglio, dentro di essa lo raggiungerà. Le tabelle di tiro servono appunto a calcolare rapidamente le distanze massime e quelle ottimali di ingaggio, secondo una serie di combinazioni di parametri dei fattori sopra citati. Queste tabelle servono al pilota: egli deve sapere a quanto si deve avvicinare al bersaglio per poter fare un lancio ottimale, nelle varie situazioni cinematiche in cui si verrà a trovare. Il computer di tiro, poi, fornirà le informazioni in tempo reale che gli consentiranno di stabilire il momento più idoneo per fare fuoco. Ma non troverete mai quelle tabelle, e nessun pilota ve ne comunicherà mai i dati. Siamo nel campo del segreto militare puro: sono proprio i tipi di dati che qualunque avversario vorrebbe conoscere!
  14. Gianni065

    Velocità dei missili

    L'intervento di Brandy25 mi consente adesso di dire una cosa che non ho volutamente detto prima. Io con piloti di caccia ci vado a cena non dico tutti i giorni ma quasi (se Rivers mi legge, può aggiornare il suo sito inchiesta sulla mia persona) e ovviamente conosco bene le cinematiche dei lanci di missili. Solo che non mi va che una cosa venga attestata perchè "lo dico io". E' bello capirle le cose (non è una critica a Brandy25, per carità: sto solo spiegando perchè non l'ho detto prima).
  15. Sì, nella puntata di ieri hanno concesso a Mazzucco una replica, e lui ha usato il tempo a disposizione (circa 40 minuti) per mandare in onda un filmato (fatto da lui) in cui risponde a Inganno e mette altra carne a cuocere. Ovviamente da un filmato di Mazzucco non puoi aspettare altro che la stessa tecnica che proprio Inganno ha messo in evidenza, e così è stato. Tengo a sottolineare che Inganno è stato mandato in onda da Matrix ed è stata la redazione di Matrix a decidere cosa e come mandare in onda, con quale montaggio, e inserendo materiale video da essi scelto. Io non ho avuto controllo su cosa è andato in trasmissione. Al contrario Mazzucco si è fatto il filmetto da sè, e Matrix si è limitato a mandarlo in onda. Quindi ha replicato cosa, come, nel modo in cui ha voluto e scegliendo il materiale che gli piaceva. Quindi ha replicato usando materiale che non era stato incluso in Inganno Globale (e quindi al di fuori delle contestazioni mosse da Inganno) , ha replicato a cose messe da Matrix ma che non facevano parte di Inganno (non è colpa mia se Inganno cita una serie di testimonianze, e Matrix ne manda in onda altre che non ci azzeccano), ha replicato con giustificazioni confezionate DOPO che era uscito Inganno (come l'elenco delle fonti, che prima non esisteva) e ovviamente ha condito il tutto con i soliti tagli e trucchetti. In definitiva, ha dimostrato (per chi conosce la questione e ha letto Inganno) esattamente ciò che gli avevamo contestato: che è uno spara-bufale. Infatti il filmetto giustificativo di Mazzucco lo allegherò tra le prove che quello che c'è scritto in Inganno è quanto mai giusto e corretto!
  16. Infatti la mossa Argentina è stata la peggior iniziativa militare che abbia mai visto: un pressapochismo spaventoso, un errore di valutazione imperdonabile, una condotta assurda. Non solo sbagliarono il momento, ma anche le tattiche. Se avessero utilizzato le loro forze aeree tutte in una sola ondata (chiaramente da ripetere), avrebbero fatto a pezzi le navi inglesi saturando le loro capacità di difesa aerea. Invece attaccarono in sezioni e squadriglie, diventando carne da macello per i sistemi antiaerei e per i Sea Harrier. C'è anche da chiedersi come fecero gli inglesi ad essere così sicuri che gli argentini avrebbero commesso questo errore: evidentemente si sono giocati qualche carta, e chissà se sapremo mai quale.
  17. Gianni065

    Velocità dei missili

    Takumi, il discorso è che la velocità massima dichiarata non è necessariamente la velocità massima che avrebbe il missile se fosse lanciato a velocità 0. Se si dichiara Mach 4, può essere che il missile, da solo, arriva a Mach 3, ma con un lancio tipico ad alta velocità raggiunge Mach 4. Nessun costruttore ti dice mai la velocità massima aerodinamica del missile, e a dire il vero, anche la velocità solitamente dichiarata va presa con le pinze. Dichiarata da chi? Dal costruttore? E' molto difficile. Di solito si tratta di velocità massime indicate o stimate. Solo nel caso dei missili terra-aria i valori sono più precisi (e non sempre) perchè il lancio è 0-0 e non si scappa. Sulle schede tecniche dei missili bisogna starci molto attenti: su quelle amatoriali ci sono spesso gravi imprecisioni, mentre le schede ufficiali dicono ciò che vogliono che si sappia o ciò che conviene a fini promozionali. Questa è una scheda UFFICIALE del Sidewinder: http://www.af.mil/factsheets/factsheet.asp?fsID=78 come vedi, non è indicata nè la portata nè la velocità. Come mai? Tutti noi leggiamo sempre che il Sidewinder ha una velocità massima di Mach 2,5 Eppure... Jane's, che è molto preciso, mi riporta che la velocità del Sidewinder lanciato da terra (nel sistema Chaparral, ad esempio) è di poco superiore a Mach 1. Qui: http://www.fas.org/man/dod-101/sys/land/chaparral.htm riporta Mach 2,5 (lanciato da terra!) e qui: http://www.designation-systems.net/dusrm/m-72.html lo stesso sistema, mi riporta Mach 1,5 Vedi che casino? In realtà Mach 2,5 è un dato indicativo, ripetuto così spesso che ormai è diventata legge, ma non è così. E' solo una velocità indicativa. Nessuno sa a quanto va realmente un Sidewinder lanciato da un aereo in volo a 3000 metri di quota e 600 km/h di velocità, e a quanto va lo stesso missile lanciato in volo a 11000 metri di quota a 1500 km/h di velocità. E' tanto meno si sa quale sia la velocità massima aerodinamicamente raggiungibile. Se dessimo per scontato che la velocità massima indicata nelle schede è quella massima fisicamente raggiungibile, allora il ragionamento di Aldus si applica alla perfezione. Guardiamo il sito della Raytheon. Missile Sparrow: http://www.raytheon.com/products/stellent/...ms04_014914.pdf nessuna indicazione nè di gittata nè velocità Missile Sidewinder: http://www.raytheon.com/products/stellent/...ms01_054514.pdf niente anche qui. Quindi, se il costruttore e i siti ufficiali non dicono nulla di questi dati, da dove escono quelli che leggiamo? Sono dati stimati, o frutto di indiscrezioni. Ma non ci danno nessuna garanzia di essere corretti, e difatti spesso non concordano. Spetta a noi, sulla base di una serie di valutazioni, capire cosa è corretto e verosimile, e cosa non lo è.
  18. Allora, quanto alla capacità di volo in supercrociera, è vero che i prototipi del Lightning raggiunsero Mach 1.2 senza postbruciatori (ne erano proprio sprovvisti). Non è chiaro se questa capacità sia stata in parte mantenuta anche sui velivoli di serie (che erano molto più pesanti dei prototipi), ma è improbabile. Quanto all'ala, attenzione: quella del Lightning SEMBRA un'ala a freccia (e sotto alcuni aspetti lo è) ma in realtà è un'ala a delta. Guardatelo bene di pianta, e vi accorgete che se unite le due ali ottenete un delta pressochè perfetto. Solo che manca un triangolino. Le ali del Lightning intendevano riunire assieme le caratteristiche dell'ala a delta con quelle dell'ala a freccia, e questo spiega la particolare scelta del disegno. Del resto, quello era un periodo in cui si testavano nuove soluzioni, e spesso ci si azzecava: l'ala a delta "tagliata" del Lightning non è poi più innovativa di quella a doppio delta del Draken. Decisamente rivoluzionaria, invece, la scelta dei propulsori sovrapposti. Tenuto conto che all'epoca non esistevano i supercomputer di oggi, i progettisti fecero davvero un lavoro eccellente e coraggioso. =========== Piccola ripresa di OT, per Gabry, solo per mania di precisione: un F-104 avrebbe difficoltà quasi insormontabili a intercettare un Concorde.... ma se ti va di parlarne apri una discussione separata.
  19. Gianni065

    Velocità dei missili

    Mi è venuto in mente un esempio che forse chiarisce meglio la questione: l'acqua. Se prendete una pietra e la lanciate sott'acqua, quella pietra percorrerà pochi centimetri prima di fermarsi. La resistenza del liquido è troppo alta. Se raddoppiate la spinta, cambia poco: è tanto se farà un centimetro in più: il sasso trasferisce all'acqua la sua maggior energia, in pochissimo tempo. E difatti, se lanci un siluro da fermo, fila a 40 nodi. Se lo lanci da un sottomarino in movimento a 20 nodi, non è che il siluro fila a 60: filerà sempre a 40. Magari ci metterà un pizzico in meno a raggiungere la sua VMax. Secondo me Aldus ha trasferito questo esempio pari pari all'aria. Solo che l'aria ha una resistenza molto inferiore all'acqua. Se lanci la pietra in aria, quella viaggia per molti metri. Se impartisci una spinta doppia, viaggierà più veloce e andrà più lontano. E' tutta una questione (semplificando al massimo) di: (Energia iniziale + Energia della propria propulsione) - Resistenza Nell'acqua la resistenza è così alta che annulla in brevissimo tempo l'energia iniziale, e anche quella della propulsione una volta cessata. Nell'aria, invece, l'energia iniziale viene persa molto meno rapidamente (e così quella della propulsione una volta cessata). Chiaro che però se l'energia iniziale che imprimo è ENORME, allora la resistenza impiegherà molto più tempo per rallentare l'oggetto. Questo spiega la ragione per cui un penetratore sparato a 1500 m/s penetra nell'acciaio come fosse burro (o quasi). Sto semplificando al massimo i concetti, sia chiaro, solo perchè vorrei che partissimo da un punto logico comune. Non è questione che una cosa è vera se lo dice John o se lo dice Aldus, questi concetti in realtà rispondono a precise leggi fisiche, per cui non è giusto farne questione di opinioni, come ha ricordato Flaggy. Sarebbe corretto quindi che - con il contributo di chi mastica bene la materia - riusciamo a tradurre questi concetti in termini oggettivi e assoluti, perchè dobbiamo sgombrare il campo da qualsiasi dubbio. Una discussione simile non si può chiudere con Aldus che pensa una cosa, io che ne penso un'altra, e i lettori che credono all'uno o all'altro: non stiamo parlando se è meglio il MIG-29 o l'F-16, per intenderci. Inviterei quindi chi ha precise conoscenze teoriche sulle leggi fisiche in gioco, di svilupparle e di spiegarle in questa discussione, in maniera tale che tutti noi si possa imparare qualcosa di più. EDIT ho postato in sovrapposizione al post di Aldus. Aldus, secondo me tu confondi un concetto che è validissimo nei motori a reazione, i quali, per tutta una serie di ragioni, oltre una certa velocità non possono spingere un aereo (o un missile), con i motori a razzo, dove invece non c'è tutta "quella serie di ragioni" che limitano i motori a reazione. Non fare l'esempio dell'auto: lì hai un motore che funziona in modo totalmente diverso da un motore a razzo e trasforma l'energia in velocità dell'auto secondo un meccanismo totalmente differente. Il motore a razzo brucia per X secondi e in quegli X secondi trasferisce una certa energia al missile (semplifichiamola chiamandola solo Energia). Se il missile è già in possesso di Energia impartitagli al momento del lancio, è indubbio che avrà un'Energia totale maggiore. Il motore a razzo non ha le limitazioni che ha un motore a reazione: un motore a razzo da 3000 kg di spinta produrrà quella spinta indipendentemente dalla quota, velocità, assetto, flusso d'aria in cui si trova. Chiaro (concordo in pieno) che la resistenza dell'aria a quota zero è molto maggiore di quella dell'aria a 20.000 metri e anche questo contribuisce a dare al missile maggiore velocità e gittata. Ma anche la maggior inerzia di un lancio ad alta velocità ha il suo ruolo. E non è questione di "secondi" per raggiungere la VMax: il missile che ha già una velocità di lancio elevata, non solo raggiunge la VMax in meno tempo... ma la supera. (per VMax intendiamo quella che il missile raggiungerebbe solo con la spinta data dal suo propulsore, senza la velocità dell'aereo lanciatore). E' qui il nodo di tutta la questione: il missile raggiunge una VMax maggiore. Tu dici che non gliela fa, io dico che gliela fa eccome. :-)
  20. Penso tu abbia ragione, però spessissimo si scrive anche kg/s. Diciamo che è un'imprecisione comune e per distrazione la si "perpetua".
  21. Gianni065

    Velocità dei missili

    Confermo che io e Aldus siamo amici! Purtroppo in questi giorni sono stato un po' impegnato e quindi ho risposto velocemente. Innanzitutto chiarisco che i link che ho postato erano solo esempi rapidi, ma ce ne sono altri. Prendete ad esempio questo sito: http://www.voodoo.cz/falcon/aa.html e leggete cosa dice sotto la scheda dell' R550 Magic. Oppure questo: http://www.designation-systems.net/dusrm/m-9.html al terzo o quarto capoverso, quando parla dell'AIM-9A/B Io nella fisica non ci entro, ma parlo solo per "esperienza", trattandosi di materia che seguo da molto, e come potete immaginare quando mi sono affacciato allo studio dell'argomento, anch'io mi sono posto la questione velocità dei missili, che però ho risolto più di 20 anni orsono. :-) Allora, partiamo da una prima considerazione. Lo stesso identico missile (pensiamo all'Aspide, all'AMRAAM, al Sidewinder, allo SPARROW) ha prestazioni diverse quando è lanciato da terra (o da nave) rispetto a quando è lanciato dall'aria. Se fate un po' di ricerche, vi accorgete che sia la velocità che la portata del missile, da un lancio "zero-zero", sono molto inferiori rispetto a un lancio in quota e in velocità. Quando dico che la velocità del missile si somma a quella dell'aereo lanciatore, è chiaro che semplifico. Come giustamente dice Aldus, in uno spazio vuoto sarebbe così. Ma nell'atmosfera, la resistenza aerodinamica rende la cosa più complessa. Anche su questo Aldus ha ragione. Quello su cui non concordo con Aldus, è che la resistenza aerodinamica annulli il vantaggio del lancio in quota e in velocità. Io sostengo - e ne sono certo - che se un missile lanciato da un aereo a 6.000 metri di quota e velocità 0 km/h (ipotizziamolo solo per comodità) raggiunge la velocità massima di 3000 km/h, lo stesso missile, lanciato alla stessa quota ma a una velocità di 1000 km/h, raggiungerà una velocità massima (rispetto al suolo, si intende: parlo sempre rispetto al suolo) ben superiore a 3000 km/h. Di quanto superiore? Semplificando potremmo dire 3000+1000=4000 ma non è così, perchè la resistenza atmosferica aumenta notevolmente all'aumentare della velocità e quindi buona parte della maggiore energia del missile se ne va per contrastarla. Non saranno quindi 4000 km/h, saranno 3500, ma c'è un guadagno. Attenzione però: non è detto che un missile possa davvero guadagnare anche quei 500 km/h: può essere che la sua aerodinamica semplicemente non gli consenta di superare i 3000 km/h senza sfasciarsi. Che succede in quel caso? Che fine fa quell'energia maggiore? In quella situazione, o non si lancia il missile perchè è fuori inviluppo, oppure i missili trasformano la loro energia cinetica in quota. Anzichè aumentare la velocità, visto che sono già al massimo consentito per la loro aerodinamica, guadagnano quota spendendo così velocità. Guadagnando quota, accumulano energia potenziale che poi potranno utilizzare per convertirla in velocità (cedono quota compensando il calo velocistico dovuto all'attrito e alle manovre). Adesso facciamo un esempio pratico. Lo Sparrow ha una velocità massima impartitagli dal suo motore a razzo pari a Mach 2.5 circa. Se viene lanciato da velocità zero, più di tanto non fa. Non è la velocità limite del missile: è solo la massima che riesce a raggiungere con la spinta del suo propulsore. La sua velocità massima aerodinamica, invece, è molto superiore. Si ritiene che possa raggiungere e superare i Mach 4. Questo significa che se lo Sparrow è lanciato da un aereo in volo a 1000 km/h, il missile può tranquillamente raggiungere velocità superiori a Mach 2.5 In un lancio ad alta quota (resistenza aerodinamica inferiore per minore densità dell'aria) e alta velocità il missile può arrivare a Mach 3.5, Mach 4. I dati che cito sono di fonte Jane's. Tutti i produttori, quando comunicano la velocità massima dei loro missili aria-aria, di solito "aggiungono" almeno 1000 km/h (perchè calcolano un lancio da alta quota e alta velocità). Quando devono comunicare le prestazioni dei missili terra-aria, invece, non possono "barare": di lì ci rendiamo davvero conto di quali siano le prestazioni dei missili! Altro caso pratico. I missili Phoenix. Questi missili possono raggiungere persino Mach 5 ma solo con un lancio supersonico. Con un lancio subsonico tirano Mach 4 - Mach 4,5 al massimo. Ora, i Phoenix non sono altro che una rivisitazione dell'AIM-47 Falcon, con varie migliorie e aggiornamenti. Eppure, l'AIM-47 Falcon veniva accreditato di Mach 6 e passa, mentre il Phoenix (le prime versioni) a malapena arrivava a 4 (con lancio ad alta velocità subsonica). Come mai? Avrebbe dovuto fare meglio,no? Motivo: l'AIM-47 Falcon era il missile destinato all'intercettore YF-12, ossia la versione da caccia del Blackbird, l'aereo più veloce del mondo. E l'YF-12 poteva tirare i Falcon a oltre Mach 3: è stato testato con lanci fino a Mach 3.2 ! Ed ecco che un missile, che lanciato da un F-14 (AIM-54) arrivava a Mach 4, lanciato da un YF-12 trisonico arrivava a Mach 6 ! Spero di aver chiarito perchè sono convinto di quanto affermo. Aldus ha introdotto una serie di considerazioni giustissime (attrito aerodinamico, velocità rispetto al suolo e rispetto all'aereo) ma ritengo abbia sottovalutato gli effetti positivi di un lancio ad alta velocità. Se ho sbagliato nella valutazione chiedo scusa, ammetto di aver letto velocemente i vari post.
  22. Gianni065

    F-16 vs MiG-29

    Dobbiamo considerare che sono cambiate le dottrine operative. Quando uscì l'F-16A, armato solo di cannone e 2 AIM-9L , non c'era niente e nessuno che lo battesse nel dogfight. Il Fulcrum è stato progettato proprio per rispondere all'F-16, e c'è riuscito in pieno, soprattutto grazie all'Archer. Ma le dottrine operative sono cambiate. Fateci caso: il MIG-29 è rimasto ancora oggi un caccia essenzialmente caccia. Sì, può fare anche l'aereo d'attacco, ma si vede subito che è una cosa che gli si appiccica molto male. L'F-16 invece è pian piano passato da un caccia puro a un aereo d'attacco che può fare il caccia. Non sottovalutate questo aspetto. Guardatelo un Falcon di ultima generazione: serbatoi appiccicati ovunque, sensori di ogni tipo attaccati a ogni spazio libero per impiegare armi a guida laser, bombe GPS, HARM... per navigare a 30 metri dal suolo in condizioni ognitempo.... Semplicemente, sembrerebbe che gli americani hanno rinunciato a mantenere una flotta di aerei "dogfighter" con l'unica eccezione dell'F-22, che peraltro non ha nemmeno avuto uno sviluppo particolarmente convinto. In altre parola, come ho detto più volte, la dottrina operativa americana è ormai quella che le forze aeree nemiche si spazzano via nelle prime ore di combattimento, attaccando direttamente le loro basi. A questo, sono deputati i missili cruise e gli aerei Stealth. Quel po' che si trovava già in volo, o si aspetta che si schianti al rientro perchè non trova più una base dove atterrare, o lo si fa fuori in combattimenti BVR assistiti da AWACS e dalla superiorità numerica ed elettronica. E questo modulo, c'è poco da dire, è efficace. Potrebbe mostrare i suoi limiti solo nei confronti di una grandissima potenza (in pratica solo Russia e Cina) ma se ci pensiamo un attimo.... non c'è alcuna reale previsione di una guerra con questi paesi, che in ogni caso sarebbe lunghissima e alla fine vincerebbe chi ha dalla sua il maggior potenziale industriale, ammesso che si riesca ad evitare l'olocausto nucleare, cosa estremamente improbabile. La verità, quindi, è che il dogfight non interessa proprio più agli americani, e questo spiega tante cose.
  23. Credo che bisognerebbe guardare alla questione con obiettività. La Germania ha messo per aria una serie di progetti estremamente rivoluzionari, che hanno dato un gigantesco contributo allo sviluppo della tecnologia aeronautica. Questo non significa, però, che quei progetti fossero la strada giusta. Prendiamo l'ME-262: è stato il primo vero caccia a reazione operativo e affidabile, se fosse stato prodotto in grandi numeri e per tempo avrebbe potuto persino (forse) cambiare le sorti del conflitto. Però della formula ME-262 solo alcune cose sono state trasmesse ai moderni jet. I motori in gondola, ad esempio, sono usati in aerei civili o da trasporto, ma oggi nessun caccia adotterebbe una simile soluzione. Al contrario, l'ala a freccia dell'ME-262 è oggi uno standard. Se esaminiamo l'ME-262 e il P-80, notiamo che il primo era sicuramente più rivoluzionario.... ma è morto lì. Il P-80 invece ha rappresentato il capostipite di una linea evolutiva che sopravvive ancora oggi (si pensi all'MB-339, all'L-39) a 60 anni dalla fine della II GM. Allo stesso modo, la formula del P-51 non era altrettanto rivoluzionaria o prestante di vari progetti tedeschi.... ma il P-51 è stato capostipite di una linea evolutiva della quale fanno parte ancora oggi tutti i più moderni turboelica monomotore in circolazione. Questo non riguarda solo i progetti tedeschi. Anche aerei come il P-38 americano, il P-39 Airacobra americano, il Mosquito inglese, certamente rivoluzionari sotto molti aspetti, sono morti lì. In generale, in aviazione, le linee evolutive non hanno premiato i progetti tedeschi, anche se essi sono stati rivoluzionari e hanno dato un grande contributo allo sviluppo della tecnologia aeronautica. Nella missilistica, invece, è accaduto esattamente il contrario, e tutto quello che oggi ha un razzo propulsore è parte di quella linea evolutiva che fu aperta dai tedeschi. Lo stesso si potrebbe dire per le armi leggere: lo Sten e il Bren, ad esempio, erano armi rivoluzionarie, ma non hanno avuto posto nell'evoluzione delle armi leggere. Al contrario, armi come le tedesche MP38 ed MG42 sono state la base dello sviluppo tecnologico ed evolutivo delle armi leggere nei decenni successivi. Bisogna accettare il fatto che spesso non conta quanto un mezzo sia "eccezionale" o "rivoluzionario" o "prestante". Spesso un mezzo che si rivela più razionale, più equilibrato, più capace di adattarsi e di essere ulteriormente sviluppato, è il mezzo "vincente".
  24. Gianni065

    Ustica

    L'AMI non ha avuto atteggiamenti omertosi o poco collaborativi, nella vicenda di Ustica. Se leggi bene gli atti, scoprirai che c'è stata un'interpretazione delle richieste dell'A.G., non molto chiare. In altre parole, l'AG ha chiesto: "Mi mandi i dati degli aerei in volo?" E l'AMI ha risposto, omettendo dei "plot" che erano stati giudicati semplici spurie e non veri bersagli. L'AG ha considerato che questo comportamento fosse omissivo. Adesso è stato accertato che quei plot erano davvero delle spurie, e quindi l'AMI non aveva fatto nulla di male. Peraltro, solo un idiota può pensare che questi dettagli siano gestiti dai generali. Lì qualche tecnico ha fatto una valutazione e ha compilato la risposta. E i generali ci sono andati di mezzo. ===== Tutte le portaerei americane in rada hanno i radar di scoperta aerea spenti. E lo stesso vale anche per le altre navi da guerra. Solo il radar di navigazione/scoperta di superficie è mantenuto acceso. Le potenti emissioni dei radar di scoperta aerea lontana e 3D, infatti, possono creare seri problemi e interferenze alle apparecchiature radio, radar, televisive, di comunicazione, di una città. E' gesto di cortesia ed educazione, rispettato da tutti i paesi del mondo, quello di spegnere gli apparati radar nei porti. Questo non significa essere in scarse condizioni di prontezza operativa: il radar resta acceso, l'antenna può anche ruotare per assicurare la lubrificazione, ma non trasmette. Gli apparati ESM possono restare tranquillamente in funzione (garantendo la sorveglianza elettronica passiva) e il radar di navigazione (che ha una potenza ridotta) resta acceso per evitare collisioni. ===== AWACS in volo su Cento. Dove sta scritta questa storia qui?
  25. Gianni065

    Bombardamento di Dresda

    Partiamo innanzitutto dal dato di fatto che furono i tedeschi a iniziare i bombardamenti indiscriminati contro la popolazione civile (guerra civile in Spagna, invasione della Polonia), all'alba della II GM. La II GM è iniziata subito (la I non fu così) con il coinvolgimento completo delle popolazioni civili, che furono considerate a tutti gli effetti un obiettivo strategico. Ha poco senso, quindi, stabilire ordini di grandezza, arrivati a quel punto. E' stata un'escalation progressiva, che subito dopo toccò Londra e causò bombardamenti ritorsivi contro Berlino e così via. Hanno pagato di più quelli che si sono ostinati a combattere: la Germania ha realmente resistito sino all'ultimo uomo, e il Giappone avrebbe fatto altrettanto se non fosse stato piegato con le atomiche. L'Italia, che non fu altrettanto determinata (grazie al ruolo dei partigiani), sostanzialmente è stata risparmiata dai bombardamenti a tappeto. Qualche città è stata colpita, ma nulla di lontanamente paragonabile a quanto avvenuto in Germania ed in Giappone. La II GM è stata la guerra più cruenta della storia dell'umanità, e quella in cui tutto è stato calpestato: bombardamenti a tappeto, attacchi a sorpresa senza dichiarazione di guerra, bombe atomiche, kamikaze, genocidi, siluramento delle navi civili, guerra "di corsa" in mare... Stranamente, l'unica crudeltà risparmiata è stata quella delle armi chimiche, che erano state usate nella I GM: ma probabilmente fu solo una scelta tecnica. Le armi chimiche e le protezioni chimiche degli anni '30-40 erano idonee a una guerra di trincea, come lo era stata la I GM, e non a una guerra di movimento, come fu la II GM.
×
×
  • Crea Nuovo...