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Gianni065

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  1. x Mav90. Io dico solo che da un punto di vista logico, è normale pensare che la madre sia colpevole: era nelle condizioni di poterlo fare, non è spuntato fuori nessun altro, per cui è logico pensare che sia stata lei. Il discorso del suo comportamento e di quello dei suoi familiari tocca aspetti psicologici che non possiamo valutare. Il cervello umano è complesso, e se la realtà è troppo dolorosa, ne costruisce una alternativa per proteggersi. Ma tutto questo non ha nulla a che vedere con le prove, sulle quali dovrebbe basarsi un processo. Flaggy, proprio la "mediaticità" sta rovinando ancor più una giustizia che già non funzionava proprio bene. Esisteva un tempo in cui la giustizia era di qua, ed i giornalisti erano ben di là. Oggi le indagini e i processi si fanno in TV, e un magistrato sa bene che un processo molto visibile gli potrà garantire fama, carriera (anche politica) e soldi. Lo stesso vale per avvocati e per imputati. Anche le forze dell'ordine ne sono influenzate: quando un caso è su tutti i giornali, le pressioni per cui sia individuato rapidamente un colpevole diventano fortissime. Tutti questi elementi non aiutano certo la serenità e l'equilibrio (e l'imparzialità) che dovrebbero caratterizzare qualsiasi processo o indagine penale.
  2. Per Navigatore: può essere che si trattasse solo di Mock-Up di bombe nucleari. Negli anni che furono, esistevano infatti anche bombe di profondità e siluri a testata nucleare, che potevano essere utilizzati anche dagli Atlantic. Rammento infatti che le B61 sono il residuo di un armamentario nucleare che durante la guerra fredda era molto più nutrito. Infatti le testate "a doppia chiave" comprendevano anche bombe di profondità nucleari, mine nucleari, cariche di demolizione nucleari, testate per i missili Lance. Tutto questo è stato rimosso e riportato nei depositi americani.
  3. Gianni065

    Ustica

    Allora, ho dato un'occhiata. La traccia generata da Torrejon (ossia un qualcosa avvistato dal radar di Torrejon e automaticamente messo in condivisione con tutti i centri NADGE, come è normale che sia) è un "blip" che appare ore dopo che il DC9 di Ustica è caduto. Già questo basta a escludere la cosa come pertinente. Il radar dice che il blip persiste per la bellezza di SEI ore nella stessa posizione, salendo gradualmente di quota. Io non conosco aerei in grado di stare fermi per aria per sei ore nella stessa posizione... ma qualunque esperto riconoscerebbe subito un pallone sonda. E difatti il blip si trova all'altezza della punta sud-est della Sardegna. Ossia nella zona in cui si trovano l'aeroporto militare di Elmas, la base di Decimomannu... tutte la basi aeree hanno un proprio servizio meteo e rilasciano regolarmente palloni sonda. Quindi il tipo di blip, la sua durata, la sua posizione (Sardegna) e il tempo in cui è apparso sono tutte cose che con la tragedia di Ustica non c'entrano nulla. A maggiore conferma, la stessa identica traccia con la stessa identica posizione, orario e durata, è vista da Marsala. La fantasia di DI STEFANO vuole però che la traccia di Marsala sarebbe un aereo da guerra elettronica capace di far sparire le tracce degli aerei da radar (una prestazione che i sistemi ECM di oggi, più avanzati di 25 anni, non sono ancora in grado di fare...) e la metta in relazione con la traccia di Torrejon (che è la stessa) evidenziando che a Torrejon ci sono gli F-16 da caccia. Ossia: c'è un pallone sonda, Marsala lo vede, e Torrejon lo vede. E si trova in Sardegna, non vicino Ustica. E appare ore dopo la caduta del DC9. Ma DI STEFANO riesce a dire che Marsala vede un aereo ECM e Torrejon è così idiota che sputtana il proprio aereo ECM inserendolo direttamente in tutta la rete NADGE. Io non so se ci si rende conto dell'assurdità di questa teoria... pensaci bene, Filter, perchè davvero vorrei evitare di continuare a commentare la tesi del DI STEFANO. ===== Per quanto riguarda tracce di "missile" sul DC9, confermo ce non ce ne sono. Probabilmente il richiamo è quello della prima perizia Blasi, che parlava di T4 e di TNT e - non si capisce per quali logiche - concludeva che si trattava di un missile. (Non sto a fare un papiro, dico solo che tutti i componenti del T4 si trovano anche nel C4 che è esplosivo al plastico... e le miscele di esplosivo RDX - che è la base del C4/T4 - insieme al TNT si trovano tanto nel Torpex usato nelle testate che nel plastico usato negli attentati... ). Sta di fatto che diversi periti della stessa commissione si resero conto di aver sbagliato (non solo per gli esplosivi, ma anche per le tracce radar), tanto che per la prima volta - credo - nella storia delle perizie legali, la stessa commissione produsse poi due conclusioni opposte, sostenute ciascuna da una parte dei periti che componevano la commissione!!! Il punto è che l'esplosivo al plastico di una bomba terroristica ha la stessa composizione di tante testate missilistiche. Solo che le testate missilistiche contengono anche migliaia e migliaia di sfere o altri frammenti di metalli duri, che svolgono il vero lavoro distruttivo. Nessuna traccia di questi effetti - per non parlare di una singola scheggia - è stata mai trovata. ========== EDIT Un'ultima cosa che avevo omesso di dire. I radar quella sera "videro" persino i rottami del DC9 che precipitavano. Se ci fosse stato qualsiasi altro aereo in zona, lo avrebbero visto e tracciato di sicuro.
  4. Gianni065

    Bel missile controcarro!

    Comunque il Javelin è anche un missile anticarro. Il Javelin antiaereo e quello anticarro sono due missili totalmente diversi, ma portano lo stesso nome. http://www.fas.org/man/dod-101/sys/land/javelin.htm
  5. Innanzitutto la "soffiata" dei servizi francesi non è esattamente come la riporta Repubblica. Era generica, parlava di dirottamenti (non aerei suicidi) a carico di 5 compagnie, americane ed europee, e parlava di dirottamenti in Europa. ===== Quanto a Crono911, tenete conto che Crono911 non è concepito come documento di debunking, ma per chi vuole conoscere i fatti in lingua italiana. Converrete che non c'è nulla di simile in italiano, almeno fino ad oggi, e l'unica alternativa a Crono911 è quella di leggersi le 600 pagine in inglese del rapporto della Commissione indipendente (peraltro aggiornato solo al 2004) oppure articoli di giornali generalmente imprecisi. Io quindi non toccherei la struttura di Crono911, che anzi nel tempo migliorerà ancora e sarà ancora più "enciclopedica" e referenziata, ma lavorerei in parallelo sulla proposta che fate, che onestamente ho già accarezzato mentalmente molte volte. E' il tempo, che manca. Comunque se qualcuno ha voglia di lavorarci, ne sarei felice. Si può costruire un documento in collaborazione, mettendo in luce le contraddizioni e illogicità delle tesi complottiste, e ne facciamo una pagina web sul sito Crono911.net o Crono911.org con i nomi o i nick di tutti coloro che hanno collaborato. Oppure, se preferite, possiamo creare una zona riservata su questo forum o su quello di Crono911, in cui si lavora su questa proposta e quando abbiamo materiale a sufficienza pubblichiamo. :-)
  6. Questa del fratellino è una tesi che ho già sentito, a dire il vero. A me questo processo piace poco. Le indagini sono state fatte malissimo (troppo mediatiche) e di fatto alla fine l'unico elemento di prova contro la Franzoni sono le macchie di sangue, ed in particolare la loro distribuzione. Su queste però, bisogna "fidarsi" del parere dei periti, e i periti a volte sbagliano. La mancanza di un chiaro movente, la mancanza dell'arma del delitto, la mancanza di una prova oggettivamente certa, fanno sì che la Franzoni sembra essere stata condannata non tanto perchè è dimostrato che è stata lei, quanto perchè lei era in condizioni di farlo e non è stato trovato nessun altro potenziale colpevole. Sono due cose diverse, a ben vedere, e in punta di diritto la Franzoni dovrebbe essere assolta perchè la sua colpevolezza non è stata dimostrata - secondo me - oltre ogni ragionevole dubbio. D'altro canto, logica vuole che sia stata lei, è inutile girarci attorno. Ma con la logica non si dovrebbe mandare dentro la gente. La logica è una cosa, le prove sono altre. Purtroppo il problema è che per la Legge italiana, nessuno può essere processato due volte per lo stesso crimine. Se la Franzoni fosse assolta, non potrebbe mai più essere processata, nemmeno se un domani si scoprisse che è stata davvero lei. Al contrario, una persona condannata può sempre contare sul fatto che se emergono prove di innocenza, il processo si riapre. Morale della favola: la Franzoni non avrebbe mai dovuto essere incriminata. Bisognava continuare ad indagare, e passare all'incriminazione, e al processo, solo quando ci fossero state prove certe. Questo è l'errore imperdonabile che è stato commesso.
  7. Gianni065

    Ustica

    Filter, sono passati anni da quando mi sono letto le carte, e ogni volta che devo rispondere a domande precise sono costretto a tornare a spulciarmele! Purtroppo non potrò risponderti prima di dopodomani, perchè devo perdere un po' di tempo per riguardarmele e darti risposte precise. Su un paio di cose posso risponderti subito: no, non era possibile scambiare un aereo civile per un altro. E' molto difficile che un caccia decolli inosservato e riatterri inosservato, specialmente se armato. Se parli con qualche specialista ti spiegherà cosa sta dietro al semplice montare un missile vero su un aereo, ed è impossibile che la cosa si faccia in segretezza: nel migliore dei casi richiederebbe la complicità di alcune decine di specialisti e addetti vari, e dubito che fino a oggi tutti avrebbero mantenuto il segreto. Perchè poi avrebbero dovuto abbattere l'Air Malta? Ci rendiamo conto del casino che sarebbe successo in quel caso? Sembre un aereo civile abbattuto, sarebbe stato. Che diamine, parliamo di paesi della NATO qui, mica dell'ex URSS degli anni cupi !!! Per le perizie, ce ne sono state tante, DI STEFANO dimostra come un perito può costruire qualsiasi tesi a partire dagli stessi dati. Non a caso esistono i periti di parte, che giungono a conclusioni opposte. Non mi risulta però che siano stati trovati composti che possano essere stati lasciati dalla testata. Questo è uno dei massimi esperti al mondo dell'argomento, è stato perito nei più grandi disastri aerei terrostici: http://www.krisenglossar.de/crisisnavigator.org/cmml7-e.htm e ha concluso che è stata una bomba. Con tutto il rispetto per DI STEFANO, c'è una certa differenza di esperienza tra i due. Ma il punto è, filter, che non possiamo rifare il processo di Ustica qui. Io contro DI STEFANO? Non sarebbe giusto. Io non sono un perito, mi limito a leggere e a metterci la mia esperienza in cose aeronautiche e di armamenti. Quello che dovresti fare è leggerti un po' di carte del processo. Sulla Home di Crono911.org ho messo alcuni link che vanno letti, e ti consiglio di darci un'occhiata. Dopodomani torno sull'argomento. :-)
  8. Come ho già detto altrove, ufficialmente in Italia c'è un certo numero di bombe nucleari B61 a "doppia chiave". Questo significa che le bombe possono essere attivate solo con l'introduzione di due codici (minimo) uno dei quali è in possesso delle forze americane e uno è in possesso dell'Italia. Bisogna introdurli ENTRAMBI per poter usare le bombe. Quindi i due paesi devono essere entrambi d'accordo. Oltre alle B61 a doppia chiave, ci sono anche un certo numero di B61 a singola chiave, ossia con un unico codice di attivazione, custodito dagli USA, che quindi possono attivarle quando vogliono. Questa è la posizione ufficiale della NATO, ma in realtà le cose stanno così: In Italia, ad Aviano e a Ghedi, sono stati realizzati depositi in grado di contenere fino a 116 bombe B-61. Nessuno sa quante di queste celle siano effettivamente occupate. Le stime parlano di una novantina di ordigni, circa metà dei quali a doppia chiave. Ma si tratta solo di stime. Alcuni anni fa, infatti, gli americani e la NATO, in segno di distensione nei confronti della Russia, ritirarono dall'Europa tutte le loro armi nucleari tattiche. Gli americani portarono in USA i congegni di attivazione delle bombe, Inghilterra e Francia radiarono le loro bombe di caduta, e persino dalle navi militari americane furono ritirate tutte le armi tattiche. Ad Aviano e Ghedi, quindi, ci sono in realtà dei gusci di bombe, ed il loro numero reale è tutt'altro che noto. Potrebbero essere non più di 20-30 "gusci". Questa cosa non è però ufficiale. I comandi NATO se la lasciarono sfuggire un po' di anni fa, ma poi la linea ufficiale è stata quella che le bombe ci sono, senza precisare se attive o no. Però, considerato che Francia e Inghilterra hanno davvero radiato le loro bombe, c'è da ritenere che le notizie ufficiose siano quelle corrette.
  9. Gianni065

    Ustica

    E mica ti ho detto di no! Se vuol venire sul forum è sempre il benvenuto.
  10. Gianni065

    Ustica

    Il MIG-23 libico è caduto in tutt'altra data, per cui non c'entra nulla con Ustica. L'allarme del 104 di Nutarelli riguardava difficoltà tecniche del velivolo e basta. Ragazzi su questa storia girano tante leggende e miti, ma i documenti parlano chiarissimo, basta avere la pazienza di leggerseli, visto che ormai sono quasi tutti pubblici. Se uno vuole credere ancora alla teoria del missile e della battaglia aerea, libero di farlo, ma i fatti dicono tutt'altro. Alcune precisazioni: 1) Non c'è modo di scambiare un aereo civile per un bersaglio, perchè l'aereo civile emette un chiaro segnale con il suo transponder e segue una rotta nota e certa. Un errore del genere può succedere solo se il transponder di un altro aereo da caccia troppo vicino si mischia a quello dell'aereo civile (vedi caso dell'Airbus iraniano abbattuto dal Vincennes) ma nel caso di Ustica non è mai stato rilevato alcun segnale di transponder "diverso" per cui non c'era modo di sbagliarsi. 2) La teoria che un caccia/aereo misterioso si nascondesse nella coda del DC9 è senza senso: per andare dove? Per sfuggire ai radar, su quelle rotte, a un qualsiasi aereo bastava volare abbastanza basso, non c'era alcuna ragione di nascondersi dietro un DC9. 3) Qualcuno dovrebbe spiegare da dove sarebbero decollati i caccia che avrebbero messo in piedi questa battaglia aerea. Atteso che la Saratoga era in porto e non poteva lanciare aerei, da dove cavolo sarebbero mai decollati i caccia americani senza farsi vedere da nessuno? E dove sarebbero poi atterrati? Le autonomie non sono giochi di parole ma fatti tecnici. E lo stesso vale per i caccia frencesi o israeliani o chicchessia. 4) DI STEFANO ha perso tempo con le spurie. Vorrei che vi sia chiaro il concetto. Quando osservi uno schermo radar, se vedi un blip che si trova nel punto A, alla rotazione successiva dell'antenna radar si trova al punto B, a quella successiva al punto C e così via... e tra i punti A-B-C (plot) esiste una distanza compatibile con le velocità di un aereo, allora hai UNA TRACCIA. Se invece ti appare un blip nel punto A, e qualche secondo dopo un blip nel punto Z, e tra A e Z c'è una distanza tale che se fosse un oggetto volante allora dovrebbe volare a Mach 20, quelle sono soltanto spurie, indipendenti l'una dall'altra. Può essere uno stormo di uccelli, un pallone sonda, un ritorno anomalo, o un semplice errore del radar. Oppure c'è qualche aereo Stealth in zona :-) . Nei radar moderni queste spurie sono automaticamente filtrate dal computer e non le vedi proprio. Nei radar degli anni '70 - '80 si vedevano e spettava all'operatore "filtrarle", ossia non tenerne conto. Spero vi sia chiaro questo concetto, se non capirete mai di cosa stiamo parlando. Quindi le tracce di cui parla DI STEFANO semplicemente sono spurie. Lui cerca di legare insieme cose che sono completamente sconnesse. E per giustificare i risultati assurdi di questo lavoro, allora tira fuori la storia del Jamming. Che però opera in maniera del tutto diversa. Purtroppo DI STEFANO ci ha giocato la propria vita, carriera e reputazione su questa storia, e credo che non riconoscerà mai gli errori commessi. Non parliamo di una cosa che dici oggi e domani ti svegli e ti correggi. Parliamo di una tesi sostenuta per ben 27 anni !!!! In ogni caso non mi piace sparlare di DI STEFANO: si può sbagliare e si può anche essere convinti dei propri errori. Però è sempre stato in buona fede (almeno così lo giudico io) e mi sta pure simpatico.
  11. Gianni065

    Ustica

    Allora MIK, partiamo dai punti fermi. Non c'erano altri aerei in volo quella sera (a parte un Air Malta) e questo ormai i tracciati radar lo dicono definitivamente. I due -104 di Grosseto erano un normalissimo volo addestrativo e per orari e posizione era fuori zona rispetto al punto di caduta del DC-9. In Occidente non si sparano missili senza che nessuno se ne accorga, e nel Mediterraneo in quegli anni non volava una mosca che USA e URSS non sapessero. Tutte le frequenze radar e radio erano monitorate e registrate, dal centro di San Vito dei Normanni per gli USA e dai pescherecci spia + centri di ascolto in Nord Africa per i sovietici. E Israele e Francia avevano anche loro le brave stazioni ELINT. E infine, non c'era nessuna ragione per abbattere il DC9: tutte le teorie (voli di Gheddafi, MIG-23 libico ecc...) si sono rivelate infondate. Il nome dell'ufficiale che fornì il rapporto sui tracciati radar, che per privacy non indico ma ne dico solo parte delle iniziali, il capitano D.N., è stato identificato. Fu lui che decise che i plot spuri potevano essere eliminati e lo fece compiendo un preciso dovere: se mi chiedi cosa hanno visto i radar, io ti rispondo, e se un bip è una spuria, non la considero. Se mi chiedi i tracciati radar, invece, quelli te li dò integri. E così fu fatto. La Procura fu incompetente a formulare la richiesta, non ce la prendiamo con i militari. Altro dato incontrovertibile è che il relitto non presenta alcuna traccia di essere stato oggetto di un attacco missilistico di alcun tipo. A questo punto, due e due sole ipotesi restano: o il cedimento strutturale, o la bomba. Ma le tracce di esplosivo non lasciano dubbi sulla causa reale. Se riesci a formulare un'ipotesi che spieghi questo contesto fattuale e tecnico e che non sia una bomba, sentiamola. Io Ustica l'ho vissuta dal vivo, come caso. Ho parlato con i periti, ho parlato con le persone che hanno fatto le perizie calligrafiche al maresciallo che si è suicidato. Ho parlato con alcuni degli imputati. Ho letto le carte. Nulla di top-secret, intendiamoci: semplici conoscenze, chiacchierate dietro un bicchiere di grappa. Ho respirato lo sconcerto di chi si è trovato a vivere in un assurdo incubo senza aver mai fatto nulla. Gente con la carriera distrutta da accuse campate in aria. Vedi MIK.RE, all'inizio tutti pensarono al cedimento strutturale perchè l'ITAVIA aveva già avuto una serie di problemi quanto a efficienza delle manutenzioni e simili. Ma qualcuno aveva subodorato la bomba (a prescindere dalle rivendicazioni, che furono giudicate inattendibili) perchè l'ITAVIA veniva taglieggiata e c''erano stati vari boicottaggi nelle sue linee logistiche. Poi qualcuno iniziò a parlare di missili e caccia (fu il ritrovamento del MIG-23 libico a dare forza a queste teorie) e si verificarono due cose: l'ITAVIA prese al volo l'occasione perchè le garantiva (così pensava) rimborsi che le avrebbero consentito di uscire dal fallimento verso cui era avviata. I familiari delle vittime furono "pompati" dai legali che subodorarono la possibilità di far soldi. I giudici si lasciarono affascinare da quella teoria che prometteva fama e sensazionalismo. Parlare di bomba diventò tabù: DOVEVA essere stato un missile. Dopo 26 anni, questa è la situazione, ed è troppo tardi per accertare la verità. Chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto, e Ustica entra nel novero delle leggende cospirazioniste, e sarà così per sempre.
  12. Gianni065

    Virginia Tech

    Mi sa che alcuni hanno le idee un po' confuse. Andate in Poligono, iscrivitevi, poi andate in Questura e fatevi rilasciare un semplice porto per il tiro a volo. A quel punto andate in armeria e potete comprare tutte le armi che volete: ossia 3 armi comuni (ad esempio un paio di semiauto a grande capacità e un fucilone calibro .50), 6 armi sportive (che so qualche revolver in calibro 44 e 357 magnum con canna da sei pollici) e un numero ILLIMITATO di armi da caccia (dove in Italia, per armi da caccia, si intendono anche fucili sniper in grado di seccare un passero a mille metri). Di munizioni, invece, non potete comprarne quante ne volete: il limite complessivo è di "sole" 1.700 (millesettecento...) Tutto questo, vi spetta di diritto (a meno che non siate pregiudicati o obiettori di coscienza, e a patto di averci i soldi). E potete, sempre con lo stesso porto per il tiro a volo, trasportarvi il tutto, munizioni comprese, su tutto il territorio nazionale. Allora ditemi, siete sicuri che è la legislazione americana ad essere così permissiva?
  13. Gianni065

    Ustica

    Allora vediamo di trovare un punto d’accordo. Chissa perchè ma ho idea che non sarà semplice. Premesso che ho ripetuto svariate volte di non essere interessato alla causa del disastro, ma alla pessima gestione di una procedura che avrebbe avuto bisogno solamente di essere applicata alla lettera. Purtroppo le procedure si sgarra(va)no più frequentemente di quanto non sembri. E se sei del mestiere dovresti saperlo bene. (della serie : limitarsi a dare da mangiare alla scimmia, non so se conosci la battuta) Motivo più che sufficiente per condannare i vertici dell’AMI. Questa è una mentalità da capro espiatorio tipicamente italiana e che non accetto. Se sbaglia un radarista, si punisce il radarista, non il generale o il capo di stato maggiore. In definitiva, ed è ciò che IO sostengo da oltre una decina di Post, non è che gli è stato ordinato da un dottore di occupare dei posti di responsabilità. Sulla base di questa logica, se un cittadino italiano ammazza un cittadino dello Zanzibar, impicchiamo il Presidente della Repubblica italiana. Ora - Per un attimo lasciamo perdere tutti i pregiudizi e le convinzioni personali, Io non ho nè gli uni nè le altre. So solo come lavora un missile e come lavora una bomba. Le tracce di una bomba le vedo. Quelle di un missile ancora, dopo 25 anni, non le ha portate nessuno. Non una singola scheggia fetente. Non un singolo percorso di scheggia nel metallo. e immaginiamo di essere noi alla console radar del centro di Ciampino. Stiamo seguendo il Dc9 Itavia, volo I870. Ad un certo punto notiamo che la traccia Trasponder del suddetto Aereomobile sparisce dal Radar. La prima cosa che ci verrebbe in mente ? : : - problema tecnico. Cerchiamo di contattare il volo tramite Radio. – Nessuna Risposta – Il problema tecnico è più serio di quanto pensavamo. Attiviamo la procedura INCERFA ; in realtà scatta automaticamente quando intercorre un certo periodo dall’ultimo riporto radio. NDR:: un problema noto ai piloti principianti ,che spesso fanno scattare involontariamente la fase Incerfa, dimenticando di chiudere il piano di volo con l’ultimo centro Radar; è capitato anche a me! Come vedi a volte si fanno errori banali. Non è il caso di inventarsi una battaglia aerea nè di impiccare l'istruttore che ti ha dato il brevetto di volo. Contattiamo l’aeroporto di destinazione – Nessuna Notizia. Contattiamo altri centri Radar..- Nessuna Notizia Scatta la fase ALERFA ( sempre in modo Automatico) Trascorso il tempo di autonomia dichiarata sul piano di volo, se non si hanno notizie scatta la fase DETRESFA E tutto questo mi pare sia stato fatto, quel giorno. - Ovvero l’aereo è caduto. Quindi bisogna determinare la probabile zona e allertare il centro ricerca e soccorso. Fin qui non mi sembra cosa molto complicata , sopratutto perchè stiamo parlando di persone che lo fanno di professione e che si tengono costantemente allenati con esercitazioni in tema Sì Analizziamo ora i punti poco chiari di questa vicenda. La registrazione del radar di Ciampino (almeno quella ufficiale) mostra solamente la traccia del DC 9. Sarà mica perchè c'era SOLAMENTE la traccia del DC9? O c'erano anche Stealth in volo quella sera, oltre agli AWACS? Rammento che anche i periti di parte civile, proprio lo stesso DI STEFANO, ammettono che i tracciati radar non sono mai stati manipolati da nessuno. Il tipo di registrazione in uso non consentiva in alcun modo di manipolare il tracciato senza che la manipolazione fosse evidente. Questo quindi è un dato di fatto insuperabile. Le registrazioni Voice dello stesso radar indicano . a) gli operatori hanno chiamato ben due volte la base di Grosseto per lamentarsi del fatto che i due F104 erano troppo vicini all’aerovia ambra 13; Sì, ma quando è successo? Gli F-104 di Grosseto sono SEMPRE stati sotto pieno controllo radar e sono atterrati PRIMA che il DC9 sparisse dai radar. Erano disarmati (in Italia come in qualsiasi paese NATO un aereo armato non passa inosservato per tutta la massa di trafile che c'è da fare e per il tipo di segnalazione che un aereo armato ha quando è in volo) e fra Ustica e Grosseto ci sono centinaia e centinaia di km di distanza, e non mi risulta che abbiano mai montato i Phoenix sui 104. b) la famosa telefonata all’ambasciata Americana. Perché ? Perchè non chiederla a chi la ha fatta? E' la cosa più semplice di questo mondo. Ma se leggi la trascrizione, ti rendi conto del casino pazzesco in cui si trovavano quelli che tu definisci mega-professionisti abituati a fare certe cose meccanicamente: http://www.stragi80.it/archivio/audio/ciampino_tel.htm Eccoli là: sono uomini come tutti gli altri. Hanno perso un aereo e pensano a una collisione in volo con un caccia americano, solo perchè c'è stata un'esercitazione dalle 10 alle 15 (ossia sei ore prima...) e qualcun altro cerca di fargli capire che l'esercitazione era italiana, non americana. Questa è la realtà: tensione, preoccupazione, sottufficiali che si trovano a gestire, quasi certamente per la prima volta in vita loro, un'emergenza simile. Di sera. Da soli. Senza un ufficiale disponibile a cui scaricare il problema. E' umano. Non ci vedo nulla di strano. Infatti se ci fosse un'esercitazione, se ci fosse davvero un aereo americano in volo, avresti tutto: nominativi di chiamata radio, piani di volo, ufficiale di contatto. Non ti metti a svegliare la gente all'ambasciata! Che cavolo c'entra l'ambasciata! Erano convinti che c'era traffico militare americano, per "sentito dire": http://www.stragi80.it/archivio/audio/Ciam-Mart.htm Che facciamo? Puniamo il maresciallo per questa superficialità? O impicchiamo il capo di stato maggiore? I soccorsi sono stati attivati con notevole ritardo. Perché ? Il centro operativo di Martina Franca ha sempre sostenuto di non aver visto niente L’Italia è divisa in 4 FIR Quel’è il centro radar che doveva garantire la corretta separazione al DC 9 Itavia una volta lasciato il controllo radar di Roma? Soprattutto , dove sono le sue registrazioni ? Anche qui non c'è da fare ipotesi. Sta scritto qua: http://www.stragi80.it/archivio/audio/sar-cop.htm NDR: qui non stiamo parlando di opinioni, la corretta separazione verticale tra gli aeromobili in aerovia deve essere garantita da un centro Radar. Quale ? Questi: http://aviation-safety.net/investigation/c...s/atc_ih870.php Perché l'ammiraglio James Flatley comandante della Saratoga nel 80, intervistato qualche anno dopo , sostiene che quella sera, dai dati del loro radar, la zona del golfo di Napoli era interessata da intenso traffico aereo. Flatley è stato interrogato con rogatoria internazionale da Priore, dopo che un giornale aveva pubblicato un'intervista in cui - secondo la giornalista - il comandante aveva detto di aver visto traffico aereo intenso (peraltro nella zona di Napoli...). Leggiamo cosa ha detto nella rogatoria: “quello che mi ricordo di aver detto è che se i radar fossero stati accesi, probabilmente avrebbero visto il traffico aereo di quella zona, solitamente piuttosto intenso”. Altra leggenda, quindi, sfatata dallo stesso interessato. Mi fermo qui, ma di incongruenze ne potrei citare ancora molte altre. Citale citale... perchè fin qui le incongruenze si sono rivelate inesistenti. Sfido chiunque , in mezzo a tutto questo casino, a trovare il bandolo della matassa di questa storia. E finchè si cercano i missili, non la si troverà mai. Che invece, secondo l’ipotesi bombarola, dovrebbe essere molto semplice da dimostrare. Lo sarebbe stato, se si fosse indagato in quella direzione. Il vero depistaggio è stata l'ipotesi missile. Difatti, anche questa lo è: Togliamo tutto il casino, lasciamo solamente un tracciato radar che mostra un Dc9 solo - soletto ed ecco che possiamo anche ipotizzare che il velivolo abbia deciso di suicidarsi per eccesso di solitudine!! Questa è pura fantasia. Nessuno ha tolto nulla dai tracciati. Erano lì, sono ancora lì. E sono integri. La storia dell’ Awacs, non è una informazione confidenziale, ma è cosa risaputa, come ho gia detto è il pezzo forte dei cospiratori; a parte che personalmente non ci vedo niente di male. Le cose "risapute" non sono cose oggettive. Ed è una maniera molto poco professionale di lavorare. Io lavoro con i dati di fatto, e quelli mi dicono che non c'era alcun AWACS in tutta EUROPA. Parliamoci chiaramente; C’è un DC9 in aerovia Ambra 13 a livello 290; non c’è assolutamente niente di strano che contemporaneamente ci sia un Awacs su cento di Ferrara, Non ci sarebbe nulla di strano nemmeno se ci fossero stati 20 Minuteman III a Roma. Ma non c'era nè l'uno, nè gli altri. che ci siano 2 strafighter in zona Grosseto; Erano già atterrati 3 mirage dalle parti della Corsica e due / tre Phantom decisamente più a sud. E magari c'era tutto il circo volante del Barone Rosso. Tutta questa roba in volo vorrei capire come fa a non apparire sui radar. Sarebbe interessante, visto che gli americani si sbattono da 20 anni per fare gli aerei Stealth e ancora nessuno riesce a imitarli, bastava rispolverare i Mirage e i Phantom.... Il Dc9 ha un problema tecnico, la prima supposizione che dovrebbe passare per la mente è un cedimento strutturale. Ergo perché sforzarsi di far sparire tutto il resto ? PS: E’ solamente uno scenario di fantasia E la fantasia purtroppo ha fatto come vittima la verità, in questa storia. QUOTE Bomba che sarebbe dovuta esplodere (considerato l'orario: le 21 in punto, secondo più secondo meno, e considerato il ritardo dell'aereo) nell'area di smistamento bagagli dell'aeroporto di Palermo. Dai Gianni !!! Se devo far esplodere una bomba a Palermo, non la imbarco a Bologna su un Dc9… Questo è un ragionamento da gente normale. Ma credo che tu non avresti mai fatto saltare una bomba nella stazione di Bologna, per uccidere gente innocente. Qualcuno lo ha fatto. Piuttosto, chiediti cosa aveva fatto di male quel DC-9 che c'era mezza aviazione della NATO che voleva abbatterlo, quella sera... Devo comprare un Biglietto aereo e presentare un documento.; devo fare il check in per imbarcare il bagaglio.. Lockerbie ti dice niente? La bomba fu caricata come valigia e si fece aeroporto di Luqa, volo Air Malta per Francoforte, poi PanAm 103. E lì esplose. Chi l'aveva caricata, non era mai salito a bordo. Correva l'anno 1988. I controlli antibomba dei bagagli sono iniziati dopo quella tragedia, nel 1988. Tanto vale che gli dica anche …- se dovesse esplodere prima del previsto , vi cito per danni!!!! Non è esplosa prima del previsto. Se sono un terrorista, non faccio esplodere la bomba quando il DC9 è sul Tirreno.. Infatti, se l'aereo non avesse portato due ore di ritardo, sarebbe esplosa nell'aeroporto di Palermo. Se si inabissa, come faccio a dimostrare che si è trattato di un’attentato e non di un cedimento strutturale?. Ci hanno provato con una rivendicazione. Non li ha creduti nessuno. A Bologna sono stati più attenti: provate a dire che è stato un missile nella stazione ferroviaria, adesso... Vabbè l’aereo è decollato con 2 ore di ritardo, ma non sarà mica impossibile progettare un micro che tenga conto anche della quota.( negli anni 80 erano già disponibili , a livello amatoriale, microchips tipo Intel 8080, Zilog Z80, Motorola 6802, Signetics 6502) Ma perchè la quota? Sono cento post che dico che la bomba NON doveva esplodere in volo. EDIT Ah, dimenticavo, pure questi sono convintissimi dei fatti loro: http://www.secretum-omega.com/riassuntoustica.pdf anche loro ragionano con i "risaputo". Tu che ragionamento vuoi fare? Quello dei "risaputo" o quelli seri?
  14. Gianni065

    Ustica

    Luigi Di Stefano è perito di parte civile. Ossia è un perito di parte: è assunto e pagato perchè sostenga una tesi. Nessuno assume e paga un perito affinchè sostenga una tesi contraria alla propria. Spero sia chiaro questo piccolo tassello di base, se no non ci capiamo più. Il lavoro di Di Stefano lo conosco bene, e con lui ho anche una conoscenza "quasi-personale", per motivi che non sto a precisare. Di Stefano è convinto che sia stato un missile, e continua a proporre la sua tesi contro ogni evidenza. Gli va riconosciuto che è una persona caparbia. Ma talvolta le convinzioni cieche impediscono di guardare ai fatti, e questo è il caso di Di Stefano. Di Stefano ha dovuto riconoscere che i tracciati radar non sono stati manipolati. E quindi sui tracciati non c'era veramente traccia di aerei sconosciuti (non parliamo poi di missili, ben al di fuori delle capacità di risoluzione dei radar dell'epoca). A quel punto, pur di continuare a sostenere un'ipotesi insostenibile (ma era pagato per questo) se n'è venuto fuori con l'idea che sarebbe stato utilizzato un qualche congegno di guerra elettronica che avrebbe ingannato i radar facendo "sparire" gli aerei coinvolti. Questo è semplicemente assurdo: sia perchè nel 1980 non esisteva certo la tecnologia elettronica di oggi, sia perchè i sistemi di disturbo elettronico non "fanno sparire" una traccia, ma "imbrattano" lo schermo radar impedendo di vedere la traccia. E' una cosa ben diversa. E sui tracciati non c'è nessuna traccia di "jamming" di alcun tipo. Siamo quindi di fronte a un vero e proprio "artifizio" inventato pur di continuare a sostenere un'ipotesi che si era rivelata inconsistente. Poi aveva un secondo scoglio da superare: quello dell'assoluta assenza di schegge. E per superare questo scoglio, allora costruisce l'ipotesi di un missile che non è esploso e ha colpito l'aereo perforandolo da parte a parte. Anche questa è un'ipotesi del tutto peregrina, perchè è ben difficile (per non dire impossibile) che un missile che colpisce un aereo alla velocità di 3000 km/h possa attraversarlo da parte a parte senza disintegrarsi e lasciare migliaia di tracce del suo passaggio (frammenti del corpo del missile, residui del combustibile). Inoltre, mancano del tutto le "slabbrature" che una simile cinematica avrebbe dovuto provocare. Quelli che il perito ritiene siano i "fori di entrata e di uscita" sono solo alcune delle parti di fusoliera che non sono mai stati recuperate. E infine, in questa ricostruzione il perito sosteneva che frammenti di vestiti dei passeggeri, strappati dalla forza dell'impatto, erano stati scagliati contro gli impennaggi di coda dove si erano incastrati. Poi però si è scoperto che quei frammenti di tessuto erano del tutto assenti quando l'aereo fu recuperato e assemblato: erano finiti lì mentre la carcassa si trovava nell'hangar. E altro non erano che il nido che un barbagianni (un uccello) si era costruito mentre la carcassa era in hangar. Questi tre episodi (invenzione di un fantomatico e inesistente sistema di jamming, invenzione di un missile che non esplode e non lascia tracce, incapacità di accorgersi che i vestiti erano stati portati da un barbagianni) dimostrano come a volte si è così convinti di una cosa, che si finisce per perdere del tutto il contatto con la realtà. Infatti Di Stefano è una bravissima persona e assolutamente in buona fede. Ma questi errori restano, e non possono essere sottaciuti. Questa "cieca convinzione", peraltro, ha anche colpito giudici e pubblici ministeri per molti anni, portandoli su una pista che si è rivelata assolutamente sballata, e portandoli a escludere a priori le altre piste e le rivendicazioni. Ma oggi, dopo oltre 25 anni, è il caso di rendersi conto una volta per tutte che a Ustica non c'è stata nessuna battaglia aerea e nessun missile. Inutile continuare a cercare altrove le responsabilità che stanno in casa propria. Dopo che per 25 anni si è cercato di far pagare ai generali dell'aeronautica (come se un generale sta lì a spulciare tracciati radar e registri: anche questa è stata un'assurda forzatura) colpe che non hanno mai avuto, mi chiedo adesso come mai nessuno chiede che paghino coloro che hanno permesso e fatto in modo che per 25 anni si indagasse in una direzione sbagliata e sballata (e non parlo dei periti di parte civile, che hanno fatto il loro sacrosanto dovere di sostenere la tesi di chi li paga). Evidentemente i generali devono pagare, perchè sono notoriamente brutti e cattivi. Gli altri sono sempre innocenti.
  15. Gianni065

    Ustica

    Quindi MIK_RE, quella dell'AWACS in volo sarebbe una notizia di fonte confidenziale, che non trova traccia nelle registrazioni radar nè in qualsiasi altro documento di inchiesta nè nei log. Stranamente, dai log risulta invece che i primi AWACS furono consegnati alla base aerea di Tinker nel 1977 (23 marzo per l'esattezza) e il primo rischieramento all'estero avvenne nel marzo del 1979 sulla base di Kadena in Giappone. Nell'ottobre dello stesso anno ci fu il secondo rischieramento nella Corea del Sud. Dal dicembre 1979 al maggio del 1980 due esemplari furono rischierati in Europa e in Egitto. Poi sono stati rischierati in Arabia Saudita e solo nel dicembre 1980 sono tornati in Europa, a Ramstein. Non c'è modo di barare perchè nel 1980 gli AWACS in servizio operativo si contavano sulle dita di una sola mano. Nel giugno del 1980, quindi, nè in Italia, nè in tutta Europa, c'era un solo AWACS americano. ========= Quanto a tutto il resto: sui tracciati radar non esiste traccia di altri caccia o aerei non identificati in volo in tutta l'area, e non c'è uno straccio di ragione per cui qualcuno avrebbe dovuto abbattere un DC9 civile. Tutti i periti - anche quelli di parte civile - hanno riconosciuto che i tracciati radar non sono stati manomessi in alcun modo. Dalle mie parti, quando si trovano tracce di esplosivo su una carcassa, e nemmeno una scheggia di testata di missile, la risposta è una sola. Ed è quella della bomba. Bomba che sarebbe dovuta esplodere (considerato l'orario: le 21 in punto, secondo più secondo meno, e considerato il ritardo dell'aereo) nell'area di smistamento bagagli dell'aeroporto di Palermo. Se poi uno preferisce considerare "turistica" l'ipotesi di una bomba, nonostante le schiaccianti evidenze, affar suo. La rivendicazione - ove davvero non ci fosse stata - non significherebbe nulla, visto che chi aveva preparato la bomba non si aspettava di certo quel tipo di evento. Ma la rivendicazione ci fu: nemmeno 24 ore dopo furono i NAR a rivendicare la strage. Quando tutti parlavano di cedimento strutturale, i NAR rivendicarono la strage dicendo che era una loro bomba. Rammento che due mesi dopo scoppiava la bomba di Bologna, stesso esplosivo trovato sul DC9 di Ustica, e per la bomba di Bologna è stata riconosciuta la responsabilità dei NAR. E il DC9 di Ustica era decollato da Bologna. Se di fronte a tutte queste evidenze, qualcuno preferisce parlare di "bomba turistica" e credere a fantasiose ipotesi di caccia che non lasciano tracce radar, AWACS che volano lì dove non sono mai stati, e missili che non lasciano schegge, libero di farlo.
  16. Difficile fare previsioni in un contesto del genere: immagino che gli americani ne facciano da 4 anni e non mi pare ci abbiano azzeccato molto. Quel paese non è maturo per la democrazia come l'intendiamo noi, c'è solo da decidere se rimanere finchè matura o andarsene lasciando che si instauri una qualche dittatura che - come la precedente - semplicemente reprime il dissenso con il sangue. Ho seri dubbi che il popolo irakeno, quello che sinceramente aspira a costruire un paese civile, voglia che gli americani se ne vadano adesso. Il paese si sta sviluppando e gli attentati tentano di minare questo processo in ogni modo. Qui è in gioco da un lato il principio di un autogoverno democratico dei popoli nel rispetto dei diritti umani, dall'altro i principi cari al fondamentalismo. La sorte dell'Iraq influenzerà notevolmente il futuro di tutti, paesi arabi/islamici ed occidentali, e sarebbe bene che tutti pensassero seriamente a cosa può succedere, prima di prendere una posizione.
  17. Innanzitutto chiediamoci una cosa: che significa "per Bush si mette male?". Bush non ha intenzione di costruirsi una villetta a Bagdad per ritirarvisi quando andrà in pensione, è e resterà uno degli uomini più ricchi d'America e certamente sarà un pagatissimo consulente di grandi compagnie. Quindi, non è una cosa personale di Bush. Bush è realmente convinto che sia un male ritirarsi dall'Iraq prima di aver definitivamente stabilizzato il paese. Se questa convinzione nasce dagli interessi economici delle lobby americane, o da una sua visione geostrategica o da altri motivi ancora, è un altro paio di maniche. Ma di sicuro lo fa per convinzione, non per interesse personale. I bracci di ferro fra Presidente e Congresso, in USA, non sono un'eccezione, ma la regola. E' abbastanza normale che in USA si verifichi che il Presidente è di un partito, e il Congresso è maggioranza di un altro. Ordinando il ritiro delle truppe, i Democratici contano di acquisire l'appoggio dei militari (i soldati non sono felici di andare in Iraq, mentre i generali sono preoccupati del logorio cui sono sottoposte le forze armate) e di larghe masse di popolazione (i familiari dei soldati, quelli che vorrebbero ridurre le spese militari a favore di una maggiore spesa pubblica interna, i pacifisti e la galassia che ci gira attorno, ma anche certe ali estremamente conservatrici e nazionaliste che ritengono che i soldati americani non debbano morire per le democrazie altrui). Le elezioni presidenziali sono vicine, ed è normale che ognuno cerchi di tirare a sè i voti. Per assurdo, un punto di vista filo-americano non può che essere favorevole a un rapido ritiro dall'Iraq: a quel paese è stata data una possibilità, se vogliono continuare a scannarsi tra loro facciano pure e buonanotte. Se ritorna un altro Saddam, ci vuole poco a tornare con i bombardieri. Così ormai la pensa gran parte degli americani. Ma da un punto di vista realmente equilibrato, gli americani hanno combinato il casino (per una ragione o per l'altra) e spetta a loro sistemare le cose. Chi la spunterà? Forse chi più di tutti dovrebbe essere preoccupato, è il popolo irakeno.
  18. Per tutti i missili americani, consultate questo sito: http://www.designation-systems.net/dusrm/m-49.html è fatto benissimo, ed è punto di riferimento per Wikipedia e tanti altri siti web. Non è magari precisissimo come un Jane's, ma si basa molto sui lavori di Gunston che è un vero ricercatore storico della missilistica. I Nike Hercules e derivati (come il Nike Zeus) sono tipici missili anti-aerei strategici degli anni '50, concepiti per distruggere i bombardieri nucleari a quote elevatissime. Anche per questo la loro mobilità era scarsissima: venivano utilizzati da vere e proprie basi missilistiche fisse. Nulla a che vedere con i sistemi moderni, in cui si ricerca la capacità di essere dispiegati ovunque nel giro di poche ore. Inoltre, la tecnologia di oggi non è certo quella di 50 anni orsono, per cui è normale che oggi abbiamo missili più compatti. Ma grazie ai Nike Hercules, per tutta la guerra fredda l'Italia del Nord (e in particolare le sue città e le sue aree industriali, vitali per il paese) è stata ben protetta contro i bombardieri strategici nemici.
  19. No, non credo proprio ci sia da saperne molto di più, perchè caratteristiche e prestazioni dei pod ECM e dei sistemi ESM sono materie di cui nè i costruttori nè gli utilizzatori amano parlare.
  20. Gianni065

    F-15XX

    Onestamente non ricordo di aver visto in giro disegni dell'F-15XX, forse su qualche vecchia rivista. Per quanto riguarda i soldi, intendo dire proprio quelli destinati al rinnovo della linea caccia, non quelli in generale per la difesa.
  21. Gianni065

    Ustica

    Forse è sfuggito a me qualcosa. Mi diresti la fonte dell'AWACS in volo su Cento?
  22. http://www.eurofighter-typhoon.co.uk/Eurof...r/defences.html http://www.raytheon.com/products/ale50/index.html http://www.freepatentsonline.com/6055909.html Come potete notare, il filo è lungo 100 metri, per cui non c'è rischio che le "palline" colpiscano l'aereo. I decoy filabili al momento sono utilizzati per l'inganno dei missili a guida radar, ma come si può notare dal freepatent, ci si sta organizzando anche pernquelli a guida IR. EDIT Sì, anche i più moderni missili russi adottano la tecnologia del sensore bicolore. Si spera però che il sistema hardware/software non sia sofisticato come quelli occidentali...
  23. Probabilmente il dato citato da MIMMOZETA si riferisce al raggio di scoperta dell'IRST.
  24. Gianni065

    F-15XX

    Parliamo di un progetto anni novanta, che prevedeva un F-15 dotato di prese d'aria di diverso disegno, ala ridisegnata e di superficie maggiorata, nuovi motori. Avrebbe dovuto beneficiare di migliori caratteristiche Stealth, ma ben lontane da quelle di un F-22. Il costo del programma sarebbe stato di circa 3 miliardi di dollari dell'epoca, solo per lo sviluppo. A questa cifra va poi aggiunta quella della produzione di serie. Se facciamo due conti, è un'impresa senza senso: poteva avere significato come alternativa all'F-22, ma oggi che l'F-22 esiste, se si devono spendere soldi tanto vale comprare ulteriori F-22. Il vero problema è che soldi non ce ne sono per altri F-22 e tantomeno per un F-15XX.
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