-
Numero contenuti
5265 -
Iscritto il
-
Ultima visita
-
Giorni Vinti
20
Tutti i contenuti di Gianni065
-
Nemmeno io voglio la denuclearizzazione. Le bombe di caduta devono restare. Le testate da poter montare sui missili possono restare. Ma teniamo almeno separate le testate dai missili. E che diamine, ma dove sta una nazione che possa colpire nuclearmente gli USA o la Russia ed evitare di essere abbrustolita dall'olocausto nucleare? Se poi la abbrustolisci in 20 minuti (tempo di volo di un ICBM) o in qualche ora (tempo di volo dei bombardieri) non credo che cambi chissà che cosa. Guarda Dominus che io non sono contrario ai missili nucleari per qualche questione di principio o operativa, ma solo per questioni di sicurezza. Almeno tenere le testate separate dai missili, credo che oggi si possa fare senza tema di perdere deterrenza. La mia paura è che prima o poi qualcuno ordina il lancio di un missile da esercitazione e per sbaglio ne parte uno vero. O che qualche mattoide si trovi al posto giusto e al momento giusto per lanciare un missile vero. Del resto, non abbiamo forse già eliminato del tutto tutti i missili Cruise a testata nucleare? Terrestri, imbarcati, aerolanciati. Sono stati tutti ritirati e - se non distrutti - almeno immagazzinati nei depositi. E' quel "pronto al lancio" che mi preoccupa, in questi tempi. Tieni conto che se un integralista islamico americano è riuscito a ingannare i suoi compagni per anni per poi lanciare granate contro i suoi commilitoni (accadde durante la prima guerra del golfo, ricordate?) chi ci dà la garanzia assoluta che un fanatico non si trovi nella stanza dei bottoni al momento giusto? Faccio un esempio limite... però vorrei sia chiaro il mio pensiero. Fino a qualche anno fa, tutto era più semplice, il nemico era di là e noi di qua. Oggi le cose si sono fatte più complicate... guerre asimmetriche, terroristi che utilizzano i tuoi stessi sistemi per colpirti al cuore... Prima un codice di lancio era una cosa indecifrabile... oggi gli hacker ti crackano qualsiasi cosa, penetrano nei sistemi del Dipartimento della Difesa... la gente cerca di vendere uranio come fosse pangrattato... plutonio negli aperitivi... non lo so: il sistema non ha più una porta da vigilare, pare ne abbia decine, e la legge di Murphy è sempre lì in agguato. E 11 settembre dimostra che proprio quando sei più rilassato, ti arriva la mazzata tra capo e collo. Rigorosamente asimmetrica.
-
Ho detto chiaramente che era una possibilità solo teoricamente ipotizzabile, ma senza riscontro pratico. Un first strike cosa deve eliminare? 1) Gli SSBN 2) Le basi ICBM Già i bombardieri sono fuori dal discorso: si possono abbattere, quindi non sono una minaccia comparabile a un ICBM o a un SLBM. Le basi di bombardieri strategici russe non sono tante, e i B-2 sarebbero in grado di neutralizzarle tutte anche a costo di gravi perdite. Gli SSBN russi ormai sono pochi, ed in mare capita persino che non ce n'è neanche uno. Di certo sono passati i tempi in cui ce n'erano decine e decine. 1-2-3 SSBN si possono tallonare e neutralizzare con gli SSN, anche a costo di perdere un certo numero di propri sottomarini: l'importante è impedire loro di lanciare. Restano quindi gli ICBM. Quanti sono oggi i silos operativi? Meno di 500. Immagina che solo i 4 Ohio convertiti in SSGN (la conversione è in corso) possono trasportare un totale di 616 missili Cruise. Per non parlare dei Cruise che possono essere lanciati da altre unità navali e sottomarini, e poi quelli lanciabili dai bombardieri. Un Cruise può portare una testata nucleare con estrema precisione. Può essere abbattuto, verissimo. Ma parliamo di un totale di 1500 missili, praticamente tre per bersaglio. E quindi ipotizziamo che nell'ora X: 1) gli SSN fanno fuori gli SSBN. Se tutto va bene, possono volerci anche ore prima che ai comandi si realizzi cosa è accaduto. 2) Nel frattempo un'ondata di missili Cruise è stata lanciata contro i silos degli ICBM. 3) I B-2 attaccano gli aeroporti strategici. E' difficilissimo sincronizzare una cosa simile ma è teoricamente possibile. Se l'attacco fosse portato in un momento di tranquillità, in cui le forze di difesa non sono in particolare stato di allarme, è possibile che i Cruise non vengano nemmeno avvistati prima dell'impatto. Come ho detto, è solo teoria: 1) NON è possibile preparare un piano simile e predisporre le forze senza che i russi se ne accorgano 2) E' troppo difficile sincronizzare un simile attacco 3) I missili Cruise non dispongono più di testate nucleari e ci vorrebbe tempo per montarle e ciò non passerebbe inosservato 4) Il rischio che anche un solo missile russo sfugga allo strike è troppo elevato. E anche un solo missile può determinare una "vendetta" inaccettabile. Quello che però intendevo dire è che fino a pochi anni fa un simile attacco non era nemmeno teoricamente ipotizzabile. Oggi lo è, sia pure a mero titolo di esercizio accademico. Il motivo di ciò sta nella riduzione dei missili ICBM, nella riduzione della prontezza operativa degli SSBN, nella riduzione dello stato di allerta della difesa aerea, nel fatto che il crollo dell'URSS ha fatto venire meno ampie zone cuscinetto di confine (intere nazioni confinanti non sono più parte dell'URSS) e il sistema di allarme e di difesa non ha ancora coperto efficacemente i vasti buchi che si sono creati. Ma più di tutto, è lo stato di allerta quello che è mutato: e come dimostrano i fatti dell'11 settembre, l'effetto sorpresa può avere un esito devastante. Se i russi avessero un numero sufficiente di missili tipo Cruise e relativi vettori, quello che ho detto vale anche al contrario. Parlo di Cruise ed evito gli ICBM per il First Strike, perchè il lancio degli ICBM dà non meno di una ventina di minuti di preavviso al nemico. Un lancio di Cruise non viene avvistato dai satelliti, e se la rotta dei Cruise è ben pianificata per tenersi a distanza dai siti radar e a quota abbastanza bassa, niente di più facile che essi arrivino a bersaglio senza essere avvistati. EDIT Per quanto riguarda bombe e missili nucleari, mi dispiace ma insisto. La Legge di Murphy è sempre in agguato, e in questi 50 anni abbiamo avuto fortuna ad evitarla. Prima ci si libera di tutto questo arsenale nucleare inutile, e meglio è. Dico di mantenere solo le bombe di caduta, perchè è impossibile che provochino una guerra per errore (al massimo ti esplode in casa, ma è un altro paio di maniche) e perchè le forze aeree americane e russe possono tranquillamente sferrare un attacco nucleare alle altre potenze nucleari senza necessità di affidarsi a ICBM ed SLBM. In questo modo USA e Russia perderebbero definitivamente la possibilità di attaccarsi a vicenda con un First Strike, ma conserverebbero quella di abbrustolire qualsiasi altra potenza nucleare. A me non sembra male, come nuovo equilibrio.
-
Non è mica una domanda cui si possa rispondere tanto facilmente. I modelli sono tantissimi. L'SC70 è considerato un buon fucile d'assalto, un po' più pesante della media ma robusto e di buona qualità. Mi pare che sul campo non abbia dato particolari problemi, e questo è ciò che conta.
-
Ormai è come per l'11 settembre. Prendi il Pentagono. Le teorie sono: - E' stato un missile - E' stata una bomba (all'inizio si parlava di camion bomba) e le colonne erano state tagliate in precedenza - E' stato un caccia che ha sganciato un missile - Il Volo 77 è passato sopra il Pentagono, ma un attimo prima gli ha lanciato un missile che conteneva la sua scatola nera - E' stato un aereo cammuffato da Volo 77 Alla fine queste teorie non fanno che avvallare il buon senso e uno si rompe e capisce che è stato davvero il Volo 77. Anche in quel caso ci sono un sacco di persone "qualificate" a sostenere le panzane: si pensi al Generale Stubblebine o come cavolo si chiama, oppure a quelli di Pilots for Truth tra i quali c'è persino il presidente fondatore della Learjet (o suo figlio, non ricordo adesso). Il problema è che a volte si crea un rifiuto psicologico a voler ammettere che l'ipotesi più plausibile è quella corretta, e ogni volta che una ipotesi alternativa è smentita, se ne crea un'altra, pur di non dover ammettere di aver avuto torto marcio. Pensa al disastro della Moby Prince: anche lì fioccano le teorie complottiste. Come ha fatto a salvarsi il marinaio della petroliera? Come mai la guardia costiera non ha visto nulla? E allora si parla di navi americane ecc... ecc... (perchè una cosa è sicura: è sempre colpa degli americani). Quella della scia del MIG-23, più che aiutare l'ipotesi bomba, conforta quella del cedimento strutturale. Ignora però completamente il fatto che tracce di esplosivo sono state trovate.
-
Diciamo, Dominus, che per come è ora la situazione, forse per la prima volta esiste una possibilità di First Strike (del tutto teorica) ed è americana. Una combinazione di attacco di aerei stealth e missili cruise, potrebbe togliere di mezzo una forza strategica come quella russa prima che questa abbia il tempo di reagire, complice lo stato disastroso degli SSBN russi. Ma parliamo di una possibilità davvero teorica, e del tutto inesistente nella pratica. E' però vero che se per il futuro si continua a ridurre la forza missilistica terrestre (ormai si prevede che USA e Russia, avranno non più di 100-200 missili ICBM di qui a qualche decennio se non prima) e si decide di non sostituire gli SSBN oggi in servizio e si continua a "denuclearizzare" gli aerei tattici e a non progettare nuovi bombardieri strategici (tutte cose più che probabili nel prossimo futuro) effettivamente ci si potrebbe trovare un po' scoperti. Onestamente però, io credo che la cosa migliore da fare sarebbe davvero quella di radiare tutti i missili balistici (terrestri e sottomarini) e affidarsi esclusivamente a ordigni nucleari a potenza variabile (come le B.61) trasportati da velivoli, a patto ovviamente di costringere anche Cina e compagnia a fare altrettanto. Ormai possiamo pensare a liberarci di questo retaggio della Guerra Fredda (molto rischioso in termini di possibilità di scatenare una guerra per errore) e affidare la deterrenza all'aviazione. Un aereo, in fin dei conti, si può sempre richiamare indietro, in caso di errori. Non so se questo sarà mai possibile, però. Per diversi paesi, che non dispongono di forze aeree sofisticate o comunque in grado di colpire il territorio americano, un missile resta sempre l'arma più sicura. E finchè qualcuno avrà i missili, ce li avranno tutti.
-
Se te le cavi con lo spagnolo http://www.rs.ejercito.mil.ar/Contenido/Nr...ta/guiajefe.htm C'è qualcosa in inglese qui: http://www.armada.ch/01-4/4-01Howitzer.pdf Se vuoi saperne di più dimmelo e dò un'occhiata su Jane's
-
Concordo al 100% con Capaneo. Non ha senso esprimere giudizi, non solo perchè siamo in una fase preliminare delle indagini in cui si lavora prevalentemente su indizi e non su prove, ma soprattutto perchè noi non abbiamo letto le carte nè sentito i testimoni, ma ci limitiamo ad ascoltare quello che ci dicono le TV ed i giornali, che hanno una visione molto parziale delle cose, in questa fase (e spesso anche dopo...)
-
E dove si trovano l'APU e gli estintori, solitamente, in un plurimotore di linea?
-
Possiamo essere ragionevolmente sicuri, sia perchè i servizi spionistici di entrambi i paesi si controllano a vicenda, sia perchè il processo di ritiro e smantellamento degli ordigni nucleari ha previsto situazioni di cortesia (si invitano osservatori della parte opposta perchè vedano ciò che si fa) sia perchè le nuove realtà operative hanno reso superflue questo genere di armi.
-
La notizia parla di abbattimento. Quindi non ha usato un fucile, ma uno Stinger.
-
Infatti le domande più importanti sono proprio queste: 1) per cosa lo userò principalmente? 2) per cos'altro potrei usarlo eventualmente? 3) quanto intendo spendere? Inoltre un portatile è innanzitutto un portatile, altrimenti uno comprerebbe una macchina fissa. Quindi alcune caratteristiche vanno esaminate con cura: dimensioni, peso, autonomia e servizio di assistenza (i portatili si rompono più facilmente e sono più difficili da riparare rapidamente, rispetto a una work station). L'autonomia è spesso un fattore fondamentale: prendi quella dichiarata e dividila per due e avrai un'idea di quella effettiva. Peso e dimensioni possono fare una bella differenza tra avere un costoso sopramobile e un efficiente compagno. Processori molto potenti sono anche molto esigenti e possono scaldare parecchio. Inoltre hanno poco senso da soli: le normali applicazioni tipo Office non ne hanno bisogno. Se invece si lavora molto con la grafica, dovranno essere comunque affiancati da una scheda grafica decente (non la solita integrata) e con una memoria indipendente. Anche connettività e periferiche sono molto importanti in un portatile. L'ASUS PRO31JC, se la scheda tecnica che ho letto è fedele, è una macchina molto potente e va bene per tutte le esigenze più gravose. Però è ingombrante.
-
Takumi, ho dato un'occhiata al link di wikipedia.it che hai citato, e si vede subito che è scritto da un volenteroso... ma contiene più opinioni personali che dati tecnici e non cita alcuna fonte. Purtroppo, per me wikipedia italia è una storia morta e sepolta. E' zeppa di errori, imprecisioni, menzogne vere e proprie e disinformazione politica. Ho avuto modo di verificare personalmente la scortesia, malafede e ignoranza di diversi amministratori che fanno il buono e il cattivo tempo con le voci di cui sono (o meglio si auto-proclamano) responsabili. Molto meglio wikipedia inglese: gli amministratori sono molto più attenti e imparziali e le voci sono sottoposte a un controllo più accurato. Trattandosi di una enciclopedia libera e modificabile da chiunque, è chiaro che bisogna comunque prendere tutti i dati con una certa cautela.
-
Oggi si ragiona così, in effetti. Ma questo tipo di ordigni va inquadrato nella realtà degli anni più cupi della guerra fredda, quando uno scontro nucleare sembrava inevitabile e l'utilizzo delle armi atomiche era l'unico deterrente che la NATO poteva opporre a una soverchiante superiorità numerica del nemico. E a quell'epoca, quando l'avionica e l'elettronica non avevano certo il peso che hanno oggi, il vantaggio qualitativo della NATO non era poi così significativo. Per intenderci meglio, la teoria era: 1) il nemico può e vuole invaderci 2) l'unico modo per respingerlo è usare armi atomiche 3) se le usiamo troppo tardi, dovremo usarle nel cuore del nostro territorio infliggendo anche a noi stessi pesanti perdite 4) se le usiamo lungo le linee di confine, sul fronte, possiamo respingere il nemico limitando al minimo i danni a noi 5) se il nemico è convinto al 100 % che non esiteremo a far uso di armi atomiche per respingerlo, probabilmente gli passerà la voglia di invaderci.
-
Concordo al 100 % con il tuo ragionamento, MIK_RE. Ma resto convinto che nel caso specifico l'Aeronautica non si è meritata ciò che è successo, e che i magistrati (e chi li ha collaborati) hanno commesso errori più gravi. E in ogni caso hanno pagato alti ufficiali che non c'entravano nulla con le omissioni - vere o presunte. Un conto è la responsabilità civile o quella politica o amministrativa, che possono anche essere "di funzione" (sopporto le conseguenze per il semplice fatto di essere responsabile di un settore, anche se non ho commesso materialmente io il fatto) e un conto è la responsabilità penale, che per Legge è sempre e solo personale. Esiste una sola eccezione, espressamente prevista dalla Legge, ed è quella del Direttore Responsabile di un giornale o di un quotidiano. Come ho detto, gli specialisti che hanno commesso quegli errori (di omissione, di interpretazione, chiamiamoli come vogliamo) hanno nomi e cognomi, ma non hanno pagato. Si è cercato di colpire i generali e gli alti ufficiali, per colpire l'AMI e tentare di arrivare in alto (Governo). Invece, ho molto apprezzato il fatto che Generali e alti ufficiali si sono presi la croce e non hanno minimamente cercato - per quello che rammento - di scaricare la responsabilità su chi - alla fine - l'aveva realmente. Ma direi che ormai entriamo in un campo di opinioni, e ce le siamo chiarite bene. L'importante è aver focalizzato bene le questioni più tecniche, e le ragioni dei sostenitori di una tesi o dell'altra.
-
Teniamo conto che questo è un missile da "ultima risorsa", destinato a intercettare missili in arrivo (e persino bombe) a distanze di poco superiori rispetto al classico Phalanx. Viene riportato che in 180 lanci ha ottenuto una percentuale del 95 % di kill al primo colpo nei confronti di tutti i tipi di bersaglio contro cui è stato testato, compresi missili sea-skimming supersonici. Se le cose stanno così, è decisamente uno dei sistemi più cost-effective mai realizzati.
-
Si trattava in effetti di cariche atomiche da demolizione, come la T-4, la W-30 e la W-45, pesavano da un centinaio a circa 200-300 kg secondo i modelli e avevano una potenza nell'ordine dei 10-20 kt. Sono state tutte ritirate alla fine degli anni '70, anche se gli USA le hanno definitivamente smantellate negli anni '80, sostituendole (ma non mi risulta che siano state piazzate all'estero) con ordigni più leggeri e compatti, come la W54 che era praticamente trasportabile in un grosso zaino. Il periodo in cui vennero usate in Italia va collocato tra la fine degli anni '50 e la fine degli anni '70. Un sistema di bunker e di loculi , spesso collegati da tunnel sotterranei, consentiva di avere numerosi siti in cui piazzare le armi (si stima ci fossero 20-50 ordigni), per cui non era facile sapere quale sito fosse realmente "armato" e quale no: tutti erano vigilati allo stesso modo. Più che esplodere al passaggio del nemico, queste armi avrebbero dovuto rendere inagibili passi e valichi. Con l'introduzione dell'artiglieria nucleare, e il sempre più diffuso impiego di armi atomiche tattiche per aereo, questi ordigni diventarono obsoleti a causa della scarsa flessibilità di impiego.
-
No MIK.RE, non mi infastidisce l'argomento Ustica. Però, al contrario di altri argomenti, su Ustica è fortemente radicata, nella gente, la convinzione che ci sia stato chissà quale mistero che coinvolge i militari. Se parli con 100 persone, il 99 % ti dirà che è così. Si tratta di una cosa così radicata, che se uno dice che i militari non c'entrano, a momenti ti prendono per matto. Questo pone un problema: finisci per litigare con gente perbenissimo, che è seriamente e in assoluta buona fede convinta della teoria del missile. Per questo solitamente cerco di evitare l'argomento. ================== Io noto nelle tue parole un forte risentimento nei confronti dell'Arma Aeronautica, della sua collaborazione con l'A.G. e del suo stato di efficienza. Non so da cosa dipenda, e forse mi sbaglio io, ma è certo che io ho un grande rispetto per l'AMI - sia quella di oggi che quella di ieri, anche se sono il primo a criticarne malcostumi e difetti. Forse l'AMI ha commesso errori nel gestire i rapporti con i magistrati di Ustica. Forse ha avuto un atteggiamento poco collaborativo, forse ha irritato i magistrati. Forse però si è anche sentita ingiustamente sospettata e siccome i generali sono esseri umani, si sono mostrati scortesi nei confronti dei magistrati. Mi dirai: "ma cosa c'entra cortesia e atteggiamento?" C'entrano, c'entrano.... Ma queste sono cose diverse, e peraltro non documentabili. Sul piano tecnico, invece, le cose non stanno esattamente come credi. Elenco le inesatteze che - a braccio e a memoria - ci sono nelle cose che critichi all'AMI. 1) Hai dimestichezza con il mondo aeronautico. Perchè allora insisti sul fatto del "passaggio di consegne" tra i radar? Esistono zone di ombra dei radar (vuoi per portata vuoi per altre ragioni) ed è perfettamente normale che un velivolo entri in una zona assegnata a un centro di controllo aereo, il quale però non ha ancora la visione radar dell'aereo. Si pensi ai voli intercontinentali, ad esempio. Riporto la definizione ICAO: : "Spazio aereo controllato, o parte di esso" Ossia l'aerovia attraversa anche spazi aerei non controllati. Il FIR è uno spazio aereo non controllato. Il CTR è uno spazio aereo controllato. Sull'aerovia del tratto Bologna - Palermo c'era appunto una piccola zona non coperta dai radar, ma per fortuna (non oso immaginare cosa sarebbe successo altrimenti) l'I-TIGI non era ancora entrato in quella zona d'ombra, quando avvenne la tragedia. Roma aveva avvisato che cessava il "servizio radar", ma ha continuato a mantenere il controllo sull'aereo. Del resto, quattro sono le zone ACC: Milano-Padova-Brindisi e Roma. Se non Roma, chi doveva gestire l'aereo prima che entrasse sotto il controllo della torre di Palermo? 2) Chi l'ha detto che è stato fornito un solo tracciato radar? Tutti i tracciati sono stati forniti. 3) Guarda che la magistratura non aveva chiesto i nastri radar. Aveva chiesto i tracciati degli aerei in volo. Anzi, a essere precisi, aveva chiesto l'esatta ricostruzione della traiettoria dell'I-TIGI. E un certa persona di cui non cito nome e cognome, in tutta buona fede fornì quelli, eliminando i falsi ritorni, pensando che un giudice non ci avrebbe capito nulla, altrimenti. Non mi pare una cosa così strana. Probabilmente il capitano sottovalutò la richiesta. Avrebbe fatto meglio a scrivere a lette cubitali: SONO STATE ELIMINATE SPURIE E FALSE TRACCE. Ma non si può parlare di manipolazione. Le tracce erano trascritte manualmente, e furono trascritte quelle significative. Cito i giudici: In relazione alla mancata trascrizione sul grafico dei plot –17 e –12 osserva che se un programma di elaborazione automatico mediante plotter riproduce tutti plot presenti, ivi compresi i falsi echi e il clutter, senza alcun filtro logico, il soggetto che opera fra l’altro allo scopo di determinare il punto di caduta di un aereo evidentemente trascurerà di riportare singoli plot di primario “estremamente privi di significato particolare” considerati distanti dalla traiettoria e non pertinenti. 4) Ti trascrivo alcuni altri passaggi degli atti processuali, che lasciano capire come anche gli inquirenti fecero grossi errori: In sostanza mancavano, come si desume dalle dichiarazioni al dibattimento dello stesso LUZZATTI, la “cultura” e l’esperienza per queste complesse indagini svolte senza regole rigide con indiretto richiamo al manuale ICAO e con il convincimento che, in fondo anche l’esigenza di acquisire nastri e documenti poteva essere secondaria (convincimento dettato da inesperienza che spiegherebbe il mancato ritrovamento di documenti e di verbali che è stato addebitato invece agli imputati). Fra l’altro nella Commissione – che per lo sviluppo e l’interpretazione dei dati si rivolse alla impresa più competente in materia la Selenia, non vi era alcun esperto in materia di radar (il solo MOSTI era un semplice controllore di volo), con la conseguenza pericolosa che tutti potevano entrare nella valutazione dei dati e in particolare il BOSMAN, pieno di iniziativa ma sicuramente sprovvisto delle necessarie cognizioni tecniche. Sarebbero stati pertanto soltanto gli esperti della Selenia – su richiesta della Commissione LUZZATTI – a fare nella relazione dell’8 ottobre 1980 semplici ipotesi di correlazione tra i vari plot. Ipotesi ampiamente diffuse, il cui contenuto sarebbe stato frainteso e amplificato nelle sopravvalutate e superficiali relazioni del MACIDULL, il quale senza approfondire l’analisi dei plot successivi al disastro (verificando ad esempio che il plot 2B poteva anche costituire un relitto dell’aereo) aveva trasformato in un dato di fatto – la presenza di un oggetto sconosciuto – quella che per gli esperti della Selenia era solo una ipotesi di studio. Se ti leggi bene tutti gli atti, ti renderai conto che gli ufficiali e i sottufficiali dell'AMI hanno fatto un po' di confusione, specialmente con le testimonianze. Ma gli inquirenti.... 5) Il MIG-23 in Calabria. Non c'è solo l'autopsia. Ci sono stati dei testimoni che hanno visto l'aereo andar giù. Hanno nome e cognome: Addolorata Carchidi, Giuseppe Piccolo, Franco Oliviero. Hanno visto l'aereo sparire dietro la boscaglia, e poi il botto. Era il 18 luglio 1980. La data è quindi certa. L'ha confermata anche l'aeronautica libica. E non c'entra nulla con il 27 giugno 1980.
-
Ti ringrazio per gli apprezzamenti, Venom, ma ti confesso che mi piacerebbe che ognuno valutasse le cose non sulla base della bravura o competenze di chi le espone ma sulla base dei dati oggettivi. La bravura o la competenza del "John" di turno, infatti, non possono certo cambiare i fatti. E tutti dovrebbero imparare ad analizzare con calma i fatti, i documenti e anche - perchè no - il senso logico delle cose. ====== Quanto ai poteri forti, qui bisogna tener presente due cose: eravamo in pieno periodo di guerra fredda ed eravamo anche in una lunga stagione di attentati terroristici in Italia sui quali non è mai stata fatta davvero chiarezza. La campagna di contro-informazione e disinformazione che ai tempi della guerra fredda mirava a creare un fronte anti-americano e anti-NATO, sfruttando e alimentando anche i movimenti pacifisti, anti-nucleare ecc... aveva ovviamente tutto l'interesse a insinuare il sospetto che il DC9 di Ustica fosse stato abbattuto da caccia NATO. Allo stesso modo, è possibile che chi ha alimentato la campagna terroristica di quegli anni possa aver avuto interesse a spingere per l'ipotesi del missile, se in qualche modo questa ipotesi giovava agli scopi di quella campagna (tuttora molto fumosi). Ma queste influenze possono essere state esercitate a livello mediatico (stampa, televisione, libri, movimenti, convegni ecc...) ma sento di escludere che possano aver direttamente penetrato gli ambienti istituzionali (magistratura, forze armate) e quelli tecnici (periti, consulenti). Una prova ne è il recupero del relitto: se davvero la magistratura e le istituzioni fossero state in malafede, nessuno avrebbe mai autorizzato o reso tecnicamente fattibile il recupero del relitto, che chiaramente avrebbe costituito una formidabile prova oggettiva in un senso o nell'altro.
-
Bertinotti è presidente della Camera. Quando parla, non parla il Bertinotti segretario di partito, ma il presidente della Camera. Credo che interpreti correttamente questo ruolo, che gli impone equilibrio e una certa imparzialità: è il Parlamento che parla, in quel momento. Anche il Presidente della Repubblica e quello del Senato svolgono le proprie funzioni al di là delle proprie convinzioni ideologiche. O dovrebbero.
-
MIK-RE, il MIG-23 libico ha volato sotto l'orizzzonte radar e peraltro in un'area che all'epoca era pure scoperta dalla rete radar militare. La zona di Ustica era invece coperta eccome, almeno fino al punto in cui il DC9 è scomparso. Su USTICA uno si deve decidere: se il presunto caccia ha volato sotto l'orizzonte radar per non farsi vedere, allora cade la teoria del caccia nascosto nella scia del DC9 e cade la teoria del jamming e decade la teoria della finestra di lancio per un missile. Se invece il presunto caccia ha volato ad alta quota, ammesso che fosse nella scia del DC9 qualcuno dovrebbe spiegare che fine ha fatto dopo che il DC9 è andato giù, visto che non ce n'è traccia sui radar, nè prima, nè durante, nè dopo. ===== Non capisco poi la questione dei radar e della presa in consegna. Al momento della scomparsa, il DC9 era inquadrato dal radar Marconi di Roma e stava passando nell'area di competenza di Palermo. Resta il fatto che Roma non lo ha perso di vista un secondo, fino all'impatto. Il concetto di portata radar è diverso da quello di area di competenza. Le portate dei radar possono anche sovrapporsi, rispetto alle aree di competenza, che invece sono rigidamente assegnate. Roma comunicò alle 20:56 che l'aereo stava per uscire fuori dal proprio controllo radar, ma continuò a vederlo fino al momento della scomparsa. L'ultimo segnale del transponder, infatti, Roma lo riceve alle 20:59:45, pochi secondi prima della tragedia. Ma cosa c'entra tutto questo? C'è un radar che lo inquadrava? Sì. Si sono presi i tracciati di quel radar? Sì. Sono manomessi? No. Si vedono altri aerei? No. Tutto il resto mi sembrano solo domande fini a sè stesse. Sulla documentazione che ho inserito su Crono911, mi sembra giusto che l'Aeronautica Militare possa finalmente parlare, altro che no-comment. Peraltro, quello è solo un primo elenco di documenti, ne inserirò molti altri appena ho il tempo per farlo. Quanto ai giudici, i fatti parlano chiaro. Se hanno fatto o meno il proprio dovere, sono le carte a dirlo. E i risultati.
-
Attentati dell'11 settembre 2001 - topic ufficiale
una discussione ha risposto a Gianni065 in Discussioni a tema
Ho messo un messaggio sul nuovo forum così lo individuate senza problemi. -
Non l'hai mai sentita anche perchè le cariche di profondità nucleari presenti in Italia erano destinate principalmente ai P-3C Orion e altri velivoli ASW americani. Ma gli Atlantic erano perfettamente in grado di operarle, in caso di necessità. Il modello in uso era la Mk.57/B.57 : http://en.wikipedia.org/wiki/B57_nuclear_bomb adattabile a qualunque aereo antisom, visto il suo peso molto leggero (appena 230 kg).
-
Le forze aeree del Sudan, stando al rapporto più aggiornato di cui sono in possesso (2006) risultano così strutturate: personale, 3000 uomini 3 squadrons da caccia dispongono di una decina di MIG-29SE e un paio di MIG-29UB (il totale dovrebbe stabilizzarsi su una ventina di MIG-29SE/UB perchè ci sono ordini in corso) e una ventina di MIG-21 (compresa la variante cinese F7). Ci sono in carico anche alcuni MIG-23, F-5E/F, F-6 cinesi, ma queste macchine non dovrebbero essere più realmente operative. Esiste uno squadron COIN (attacco leggero) che probabilmente utilizza ancora i superstiti di alcuni obsoleti Strikemaster e Jet Provost di provenienza inglese, e forse qualche addestratore adattato al ruolo. Questo squadron dispone anche di un paio di Aviocar utilizzati per la ricognizione marittima. Uno squadron da trasporto dispone di una flotta estremamente variegata, tra cui spiccano 4 C-130, mezza dozzina di AN-32, 6 EMB-110P e alcuni Aviocar. Uno squadron elicotteri può contare su un nutrito numero di macchine, tra le quali una quindicina di BO-105 tedeschi, mezza dozzina di MI-24 Hind, una dozzina di Puma e alcuni AB-412. Per l'addestramento sono utilizzati una decina tra MIG-21U, F-5F, MIG-19 biposto, MIG-29 biposto. Risultano agibili una dozzina di aeroporti militari. =========== Per quanto riguarda gli altri paesi africani, è impossibile inquadrare alcuni modelli di aerei da combattimento rispetto ad altri. Ogni paese ha i suoi fornitori privilegiati, per cui troveremo nei ruoli da combattimento una gran varietà di modelli con un certa prevalenza di quelli di produzione sovietica/russa (MIG-21 o l'equivalente cinese F7, MIG-23 e MIG-29) e francese (Mirage III/V/2000/F1). L' F-16 americano è stato comprato solo dall'Egitto. La situazione cambia sul versante degli aerei da trasporto, dove il C-130 è molto diffuso, assieme ai vari tipi Antonov, Casa ed Embraer. Ma in Africa vola di tutto, compresi i vecchi C47 anni quaranta.
-
Attentati dell'11 settembre 2001 - topic ufficiale
una discussione ha risposto a Gianni065 in Discussioni a tema
Bhè se si lavora sulle contraddizioni dei complottisti, il lavoro è semplice. Non c'è un problema di fonti (tra Crono911 e Undicisettembre ne trovate a bizzeffe) ma solo di individuare le contraddizioni più evidenti. Faccio un esempio: i complottisti dicono che a colpire il Pentagono sia stato un missile. Ma se fosse così, perchè avrebbero dovuto far volare quel missile raso terra, cammuffato da aereo civile, con il rischio che un passante con la telecamera in mano lo riprendesse? Perchè simulare l'abbattimento dei pali della luce? Non si faceva prima a fare un profilo di attacco dall'alto? Altro esempio: se il WTC7 era stato minato, perchè non farlo crollare nel momento in cui è stato investito dalle macerie della North Tower che collassava, anzichè demolirlo nel pomeriggio sotto gli occhi di tutte le telecamere? Queste sono due contraddizioni (o meglio incongruenze logiche) elementari, ma ce ne sono a tonnellate. Facciamo così, costruisco un'area riservata nel forum di Crono911 e vi avviso. EDIT OK, ho creato l'area su Crono911 e ho già inserito Mav-90 e Mav-13, moderatore Fabio Gli altri interessati possono inviarmi un MP su QUESTO forum Aereimilitari così li inserisco. E' infatti fondamentale che io possa verificare la corrispondenza tra chi si iscrive a Crono911 e chi è iscritto a Aereimilitari, per evitare intrusioni di terzi.