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Sì, gli USA da tempo utilizzano le submunizioni SFF. Probabilmente il primo programma avviato fu il SADARM: http://www.fas.org/man/dod-101/sys/land/sadarm.htm ma le SFF sono utilizzate anche nelle testate di razzi, bombe cluster e mine.
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No, il Marte non c'entra nulla. Il Kormoran non è stato sostituito (ma resta in ogni caso nei depositi in caso di emergenza), lo Storm Shadow ha un certa capacità antinave, al momento limitsts contro navi in posizione fissa (tipicamente nei porti). In pratica, l'AMI ha perso una reale capacità antinave, al massimo possono essere utilizzate le Paveway a guida laser e gli HARM antiradar. I Maverick degli Harrier vanno bene contro naviglio sottile e corvette, il che peraltro è il tipo di minaccia più verosimile, visto che è difficile ipotizzare scontri con marine molto grandi o con la flotta russa. Come ho già detto altrove, la riduzione di numero dei sottomarini convenzionali, la riduzione dei pattugliatori antisom e la perdita di capacità missilistiche aria-nave, sono scelte davvero incomprensibili, con le quali di fatto le forze armate rinunciano ad esprimere quelle capacità di sorveglianza e intervento nel Mediterraneo che dovrebbero invece essere fondamentali per una nazione che è protesa nel bacino. Si può solo sperare che sia una fase di transizione, che si intende superare con l'acquisizione degli F-35 e/o di missili antinave come l'Harpoon o come uno Storm Shadow aggiornato.
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Atlante enciclopedico degli aerei militari
Gianni065 ha risposto a luciocabrio nella discussione Libri & Riviste Aeronautiche
Non è molto tecnico , è vero, ma a quel prezzo è difficile trovare un compromesso migliore, tanto più in italiano. E' una buona base di partenza, secondo me. -
Innanzitutto si installano (anche) in Polonia perchè la Polonia è tra i pochi paesi europei ad aver espresso il proprio consenso. In Italia? Prova per un attimo a pensare a cosa succederebbe: pacifisti e anti-americani in corteo 24 ore su 24. Chiaro anche che più avvicini una base anti-missile al luogo dove sono posizinati i missili, più diventa semplice intercettare un vettore nella sua fase di volo iniziale, dove è molto più vulnerabile. Ciò non toglie che la Russia abbia un arsenale capace di soverchiare qualsiasi difesa antimissile concepibile oggi e nel futuro a medio termine. Il motivo reale del dissenso russo sta proprio nella spiegazione fornita da Dominus. La Russia aspira ad assumere una leadership in Europa, a partire da quella Orientale, e qualsiasi iniziativa della NATO e degli USA in quest'area non è gradita per nulla.
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All'inizio mi è venuto da ridere...
Gianni065 ha risposto a Wolfman nella discussione Discussioni a tema
Che l'omosessualità, in genere, abbia cause psichiche è opinione prevalente della scienza moderna. Non mancano le eccezioni, nel senso che la scienza non esclude che in determinati casi un'anomalia genetica possa determinare/contribuire/favorire l'omosessualità. E non mancano nemmeno teorie, sostenute da una parte degli esperti, secondo cui l'omosessualità è solo una variante genetica o una semplice questione di scelta. Quale che sia la spiegazione scientifica, ciò non toglie che così come uno ha diritto a preferire il viola rispetto al giallo (e poco importa se la sua preferenza discende da un'infanzia difficile o da una predisposizione genetica) ha diritto a preferire l'omosessualità rispetto all'eterosessualità. Non ci si deve però nemmeno stupire se il mondo cattolico cerchi in tutti i modi di contrastare l'omosessualità: la sua accettazione va contro i principi cattolici più ortodossi nè più e nè meno che l'aborto, il divorzio e gli anti-concezionali. Personalmente, io credo che ci sia differenza tra disapprovare e obbligare, così come c'è differenza tra accettare e incitare. A buon intendor poche parole. -
Aeronautica e Difesa dice bene quando dice che di solito i parametri di lancio considerati sono quelli per un lancio ad alta velocità subsonica e a quota medio-alta. Questa infatti è una situazione tipica in cui si lancia un missile aria-aria. Poi, siccome ci sono tantissimi fattori da considerare (le quote, le velocità, la velocità del bersaglio e la sua direzione, la durata di spinta del missile, la portata del sensore del missile) dopo un po' vi renderete conto che ha poco senso stare lì con la calcolatrice a calcolare chilometro più o chilometro meno, decimale di Mach in più o in meno. E' più che sufficiente rendersi conto che le portate pratiche dei missili a corto raggio sono intorno ai 5-10 km, quelle dei missili a medio raggio intorno ai 25-40 km e quelle dei missili a lungo raggio intorno ai 70-100 km. Queste sono le portate tipiche nei combattimenti, là dove entrano in gioco fattori come le manovre, l'identificazione del bersaglio, la portata dei sensori di bordo e le capacità del sistema di direzione del tiro. Quando si compra un missile aria-aria, in genere si compra quello che viene proposto assieme all'aereo che si è comprato. E' molto difficile che uno compri un Falcon e lo armi con i Magic o che compri un Mirage 2000 e lo armi con i Sidewinder. Succede, per carità, specialmente quando si comprano missili da altri produttori (pensiamo ad esempio ai missili israeliani) o quando si fanno interventi di upgrade su aerei vecchi, ma i criteri di scelta non sono tanto gittata e velocità, quando costi, affidabilità, efficacia, integrazione.
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In attesa che Aldus torni dal suo giro esplorativo sulla velocità dei missili ne approfitto per postare due righe che, manco a farlo apposta, ho letto su Aeronautica e Difesa n. 245, marzo 2007, pagina 58 (l'articolo parla del missile AA-6 Acrid ed è a firma di Nico Sgarlato): "il missile AA-6 Acrid... è spinto da un razzo a propellente solido... con il quale raggiunge una velocità massima a fine combustione di 4.780 km/h (Mach 4,5) con lancio supersonico, ed una gittata di 70 km..."
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Dalla strage di Piazza Fontana in poi, credo che nessuna strage italiana sia stata veramente chiarita dalle indagini. Ma dobbiamo considerare con cautela questa triste realtà. Qui non si parla di terroristi che si fanno esplodere in un Bus gridando "Allah è grande", e nemmeno si parla di attentati tipici. Queste stragi non hanno colpito obiettivi rappresentativi delle istituzioni o di una qualche parte politica o sociale. Le bombe hanno ammazzato gente normale, cittadini, persone comuni. Sembrano essere state finalizzate solo a ingenerare tensione e non a perseguire un obiettivo (giusto o sballato) ben definito (si pensi, a quest'ultimo proposito, alle BR). Chi ha messo a segno queste stragi, lo ha fatto cercando attentamente di evitare di incappare nella giustizia. Proprio dopo quelle stragi, le forze investigative italiane, a tutti i livelli, si sono dotate di un apparato tecnico e operativo che consente possibilità di indagine del tutto sconosciute in quegli anni. Non dobbiamo quindi meravigliarci se i veri autori sono riusciti a sfuggire alla giustizia. A quei tempi era facile fare "un lavoretto pulito": andavi nel Paese A e compravi la tua brava quantità di esplosivo. (E chi controllava i viaggi? Dov'erano i database elettronici interconnessi di oggi?). Per portare a casa l'esplosivo c'erano tanti modi del tutto sicuri che non sto nemmeno a elencare. Poi arrivavi a casa, prendevi la tua brava sveglietta, ti assemblavi la valigetta esplosiva, l'andavi a piazzare dove ti pareva, ti allontanavi e aspettavi il telegiornale con la notizia del botto. Oggi noi ragioniamo in termini diversi: simili operazioni si organizzano utilizzando telefonini, biglietti aerei comprati con la VISA, passaporti controllati elettronicamente... oggi basta un errore banale per lasciare una traccia compromettente. Tutto è digitalizzato, memorizzato, archiviato, registrato, interrogabile. Prima non era così. Bastavano due-tre persone, forse persino una sola, e spostamenti e telefonate e pagamenti non lasciavano tracce. Non dobbiamo stupirci troppo se - di fronte ad attentatori che si sono mossi senza fare errori - le indagini sono state un fallimento. Se poi c'erano davvero - dietro agli attentati - elementi distorti di un qualche servizio segreto, le speranze di scoprire qualcosa erano sottozero.
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I missili aria-aria o comunque i missili, con propulsione a razzo, non hanno prese d'aria. Alcuni missili però non usano la propulsione a razzo ma forme di propulsione diverse (si pensi ai Cruise) come appunto i RAM-JET. In questi casi, ovviamente, fanno ricorso a prese d'aria.
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Il discorso è abbanza semplice: il diritto internazionale prevede che un aereo portato via da un disertore debba essere restituito alla nazione di provenienza. Non tutte le nazioni lo fanno, ma in genere è così. Quindi i casi sono due: 1) la diserzione non può essere nascosta, e quindi l'aereo va restituito. A questo punto tanto vale dare alla cosa il massimo risalto mediatico. 2) la diserzione può essere negata (il nemico crede che l'aereo si sia perso in un incidente) e quindi l'aereo non restituito. In questo caso si cerca di tenere segreta la notizia. Le diserzioni non sono ovviamente l'unico modo per prendersi un aereo nemico. Esiste un mercato nero di alcuni aerei, specialmente nelle aree in via di sviluppo.
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Oltre a quell'articolo, segnalo questo: http://nuclearweaponarchive.org/Usa/Weapons/B61.html ============ Jane's riporta che la testa a fissione utilizza Oralloy, mentre quella a fusione utilizza Deuterio e Trizio. L'esplosivo utilizzato intorno al core è il PBX 9404 o 0502 secondo le versioni. Le potenze più basse sono ottenute escludendo la fusione e facendo operare la bomba a fissione. Giocando sulla sequenza di esplosione del PBX si può variare ulteriormente la potenza dell'arma. Ovviamente la tecnica esatta non è divulgata.
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Filter non spetta all'AMI indagare l'ipotesi bomba. L'AMI deve difendere lo spazio aereo nazionale, non deve fare cose che spettano ad altri. Scusa per l'antiamericanismo ma come non pensarlo? Un aereo italiano decollato da un aeroporto italiano precipita nello spazio aereo italiano sotto il controllo radar italiano. In Calabria viene trovato un MiG-23 libico. A chi si dà la colpa? Agli americani. Dimmi tu cosa deve pensare uno.
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OT per evitare imprecisioni Inialmente si vociferò che il 737 della Helios (agosto 2005) fosse stato abbattuto, e ancora qualcuno - anche negli ambienti AMI - tramanda la leggenda. Oggi sappiamo al di là di ogni dubbio che ciò non accadde, perchè le scatole nere del velivolo sono state analizzate da un centro specializzato francese a Parigi, ci sono le comunicazioni degli F-16 che intercettarono il volo e lo accompagnarono fino allo schianto e un'inchiesta tecnica della Boeing. I piloti degli F-16 videro che alcuni passeggeri tentavano di mettersi ai comandi del Boeing, e in particolare risulta che un aspirante pilota con poche ore di esperienza di volo su Cessna tentò di pilotare l'aereo, ma era troppo tardi e il velivolo precipitò semplicemente per esaurimento del carburante. L'intercettazione fu abbastanza pronta: l'allarme scattò intorno alle 10.25 circa, l'ordine di scramble pochi minuti prima delle 11 e il decollo degli F-16 avvenne in 10 minuti. I caccia intercettarono il velivolo (che aveva il transponder in funzione) un quarto d'ora dopo il decollo e lo scortarono fino all'impatto, 40 minuti dopo. Direi quindi che non ci sono più lati oscuri. Certo, fosse capitato in USA o in qualche altro paese "cattivo" ci sarebbero già miriadi di teorie cospirazioniste e libri/film verità, ma i greci evidentemente sono simpatici ai complottisti. Fine OT
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Non credo che sia questione di voti, nel senso che le due cose si intersecano. Un partito non crea i voti, ma nasce dai voti. Voglio dire, non sono certi partiti che ingannano i propri elettori, ma sono quegli elettori che hanno voluto un partito con quella ideologia, e si sono espressi in esso. Se rifondazione comunista è contro le forze militari, è questione di ideologia, che rispecchia il proprio elettorato. E quest'ultimo intanto lo vota perchè si sente rappresentato in questa ideologia. Di certo c'è una incoerenza di fondo, nella coesistenza fra partiti di centro-sinistra (che a quanto si vede non sono per nulla diversi, come posizioni, da quelli di centro-destra) e partiti di estrema sinistra. Nè più, nè meno di quanto avviene dalla parte opposta, nella quale dovrebbero coesistere un partito che spinge per la frammentazione nazionale (Lega) con un partito per cui l'unità del Paese è intoccabile (AN). In realtà sembra proprio che queste coalizioni si reggano solo nella comune avversità contro un nemico ben definito: il comunismo liberticida è il collante del centro destra, Berlusconi è il collante del centro sinistra. Coalizioni che si reggono sul nemico anzichè su progetti costruttivi e ben differenziati rispetto all'opposizione, snaturano l'essenza stessa della politica e non rendono un gran servizio al paese, da una parte come dall'altra.
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Se accadesse di nuovo oggi, gli attentatori avrebbero ancora una volta successo, quasi certamente. Il sistema di sicurezza è stato potenziato solo in senso preventivo (è più difficile che un gruppo di terroristi salga su un aereo e ne prenda in controllo) ma se dovesse ripetersi quella situazione, ci sarebbe poco da fare.
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No, non sono incavolato. E mai parlato di "super-eroi". Anzi proprio perchè esseri umani normalissimi (e l'ho pure detto) non ci si deve stupire se commettono errori come tutti. Non è che ce l'abbia con i giudici: mi sembra solo profondamente ingiusto che l'AMI sia stata accusata e molti suoi appartenenti processati e condannati e penalizzati a vita, per poi andare assolti senza nemmeno una mezza scusa. E invece tutti gli altri non hanno subito la benchè minima conseguenza. Come ho detto, se c'è stata reticenza, non è un buon motivo per condannare una persona per un reato che non ha commesso, e lasciare tranquilli i veri responsabili. Esistono specifiche ipotesi di reato per chi omette di collaborare con la giustizia quando richiesto. E per quelle, semmai, i responsabili dovevano rispondere. Vedi MikRe, io non contesto che i generali abbiano commesso errori e manchevolezze (pur non avendone la certezza). Contesto che nessuno parli degli errori e manchevolezze commessi da tutti gli altri e che sono altrettanto, se non più, evidenti. E ancora oggi, non c'è nessuno che intenda riaprire l'indagine per accertare le vere responsabilità: la speranza è minima, ma non lo fa nessuno. A chi tocca farlo? Come mai nessuno chiede contezza di questa inerzia? Sono pronto a scommettere che se un giornale scrivesse: "Fu la CIA a mettere la bomba sul DC9 di Ustica" immediatamente si riaprirebbero tutte le indagini.
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No Mav, sono due cose diverse. L'11 settembre si è verificata un'emergenza dirottamento, che è stata gestita secondo criteri "civili". Quando ci si è resi conto che si trattava di attentati suicidi (e cioè solo dopo che il secondo aereo aveva impattato) era troppo tardi per fermare gli altri due. Inoltre si parlava di aerei contenenti civili innocenti, da abbattere sul suolo americano. Non è detto che l'abbattimento avrebbe provocato meno danni che lasciare andare gli aerei a sbattere. E' chiaro che in quel caso serviva un'autorizzazione specifica e regole di ingaggio inequivocabili. Quando arrivarono, era troppo tardi. Un missile nucleare in arrivo non pone di questi problemi. Non c'è alcun dubbio che sia una minaccia e non c'è alcun dubbio che abbatterlo è meglio di lasciarlo colpire. Persino l'ultima delle reclute non esiterebbe un istante a premere il bottone per lanciare un missile anti-missile, senza aspettare alcuna autorizzazione. Inoltre la minaccia è esterna, ossia proprio il tipo di minaccia per cui una rete radar di difesa (aerea o antimissile) è progettata. Certo, 20-30 minuti di preavviso sono comunque pochi, e diventano ancora meno se l'obiettivo non è il territorio americano, ma è un punto in Europa. Questa è una delle ragioni per cui gli USA intendono schierare sistemi anti-missile anche in Europa.
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Però fermiamoci un attimo a ragionare. Se l'Iran fa saltare per aria Roma o se la Corea del Nord lancia un missile nucleare contro Parigi, ma davvero pensiamo che si lancino ICBM per ritorsione, ammazzando milioni di civili che non c'entrano nulla con le decisioni del proprio governo? Questo si faceva 50 anni fa ma oggi è inconcepibile. La deterrenza per difendere il Giappone o l'Europa la ottieni tranquillamente anche con le forze aeree armate di bombe nucleari di caduta, non c'è bisogno di ICBM o SLBM. Qual'è la nazione nel mondo che può fermare qualche centinaio tra B-1, B-2, B-52 ed F-15E giusto per non elencare gli altri? E se non puoi usare davvero un ICBM in ritorsione a un attacco nucleare di una nazione come Iran e Corea del Nord, non è più deterrente un certo numero di armi di caduta tattiche (che già ci sono, non dobbiamo nè inventarle nè costruirle) che possono essere usate senza infliggere danni eccessivi alla popolazione? E' più credibile la minaccia di una bomba da 5 KT sul bunker dove si nasconderebbe il pazzoide di turno, o quella di un ICBM che farebbe due milioni di morti e contaminerebbe mezzo pianeta? Lo so che è difficile immaginare la disattivazione degli ICBM, siamo troppo abituati a questo equilibrio. Non crediate che non ci abbia ragionato su parecchio. Takumi: stiamo parlando di risposta ad un attacco nucleare esplicito, non di impiego generico di armi nucleari contro un nemico che non ne ha fatto uso. E stiamo parlando di una ritorsione molto più ridotta - e quindi più credibile - rispetto a una "totale". E stiamo parlando di ridurre la potenza delle armi nucleari e di radiarne intere categorie (ICBM, SLBM). E' esattamente il contrario di una corsa agli armamenti! E ripeto: alla base dle mio ragionamento c'è solo il fatto che il rischio di un lancio accidentale di un ICBM è molto più elevato rispetto a quello di un velivolo. E vorrei invitarvi a un'altra riflessione: nessuno sa se gli ICBM funzionino sul serio. Stanno invecchiando nei loro silos, stiamo cambiando le loro testate ma quelle che montiamo non sono mai state sperimentate se non al computer. Nessuno ha mai lanciato un ICBM contro Mosca o viceversa. I test sono sempre verso il solito atollo e rigorosamente con testate inerti. Qualche tempo fa un analista disse: "stiamo sostituendo il concetto di deterrenza con quello di obsolescenza. Non sappiamo nemmeno se le coordinate calcolate siano corrette: è impossibile sperimentarle dal vero. Se per 50 anni abbiamo inserito un algoritmo di calcolo sbagliato per stabilire la rotta per colpire Mosca, non lo sapremo mai". Prima nessuno poteva sapere se il nemico avrebbe lanciato. Ora nessuno sa se i missili funzioneranno. Con un aereo non hai di questi dubbi. Lo vedi se sei sul bersaglio oppure no! Certo, questa è una considerazione meramente provocatoria, ma fa parte di un complesso di considerazioni che mi spingono a pensare che è giunto il momento di mettere via questo tipo di armi nucleari e di impostare una deterrenza più credibile (a mio avviso) e più sicura contro errori/incidenti (sempre a mio avviso). Peraltro, si risparmierebbero tanti di quei soldi che potrebbero essere reinvestiti in strumenti militari più efficienti e spendibili. Comunque sono mie considerazioni, mi fa piacere vedere che le contestiate con argomenti che - oggettivamente - sono anch'essi validamente sostenibili. :-)
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Mai messo in dubbio che siano state fatte ipotesi e indagini PER PROVARE la teoria del missile. Il punto è che questi sono artifizi: 1) Se devi simulare una cosa, o lo fai o non lo fai. Se il plot è nel punto X, mi fai il cristo di piacere di mettere l' F-104 nel punto X, e non "un po' più in là" o "un po' più in qua". Lo sanno tutti che c'è una zona d'ombra lì vicino, ma il DC9 non c'era entrato ancora. Chiaro che se sposti un -104 in una zona così poco coperta e lo metti un po' di là e un po' di qua ottieni qualsiasi risultato ti serva ottenere. Questo è un metodo senza senso. 2) Ammesso e non concesso che giocando alle tre carte anzichè fare una perizia seria, ti avvicini ai risultati che vuoi, mi devi spiegare anche da dove è uscito l' F-104. Non è uno stealth, da qualche parte è arrivato, da qualche parte se n'è andato. Dove stava prima e dopo? Ha volato a bassissima quota per centinaia di km per sfuggire ai radar, e poi è salito su in verticale per abbattere il DC9, e quindi è ritornato giù in verticale e poi se n'è tornato alla base sempre a bassissima quota? E il tutto senza serbatoi esterni che se no col cavolo che ti coincide la traccia con il plot. por*a miseria, e che autonomia aveva 'sto F-104 a bassissima quota? Manco un B-1B ! 3) Un F-104 è italiano, e ha una bassissima RCS. Prova a metterci un Phantom e vedi che succede. Lo vedono da Sidney. Quindi, se ho capito bene, queste perizie, per dimostrare che un aereo americano (Phantom? F-16?) ha abbattuto il DC-9 di Ustica, utilizzano un F-104 (che ha una RCS inferiore) senza serbatoi esterni, e piazzato in posizione diversa da quella dei plot, immaginando una rotta di ingresso e di uscita incompatibile con le autonomie del velivolo. E di grazia, il 104 come lo vedeva il DC-9 con quel radar che non vede a più di un palmo dal naso e ha bisogno della guida terra? All'anima della perizia. Lo so bene che questo era il tenore delle perizie e delle requisitorie IN PRIMO GRADO che hanno combinato quel casino, assieme a indagini fatte con i piedi. E oggi che si sa che quelle perizie erano sbagliate, che gli investigatori hanno eseguito male ordini di sequestro scritti peggio... dopo che i periti si sono arricchiti e i giudici sono andati tranquillamente in pensione, i generali dell'AMI sono stati gli unici a pagare per poi essere assolti a carriera definitivamente bruciata e si vorrebbe dire: "Eh ma sai non hanno mica collaborato tantissimo..." Mi piacerebbe che invece ci fosse traccia delle indagini fatte sull'ipotesi bomba, che era la più logica, immediata e semplice. Che siano andati sparati sul missile lo sappiamo bene, MikRe. Fin troppo.
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Certo. Interessava l'aereo. MIG-23, non 31. Sulla pubblicità ci andrei cauto: l'USAF negli anni '80 ha messo in piedi un intero reparto di MIG-21, MIG-23 e altri modelli, e in qualche modo se li è procurati. :-)
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Ant, è chiaro che se parlo di hacker non penso certo al ragazzino che si introfula col PC in un sito ICBM. Quello che volevo dire è che se sei dentro a un certo settore, se sei uno specialista addetto al lancio, che ha fatto decine di esercitazioni, può essere che hai capito quali sono i codici da inserire per un lancio reale, ad esempio. Quanto al trafugare una bomba, ripeto: qui non si parla di un incidente nucleare, ancorchè terroristico. Se rubo una bomba e la faccio esplodere a Mosca o a New York, non c'è modo che la cosa venga scambiata per un attacco nucleare. Inoltre il furto sarebbe scoperto immediatamente e dal momento del furto al momento di un'esplosione a 5000 km di distanza, ci passano giorni se non settimane. Se lancio una salva di missili ciascuno con qualche MIRV, credo che la cosa sia un po' diversa. E il tutto dura venti minuti - mezz'ora. Per non parlare di altro tipo di errori: http://www.armscontrol.ru/Start/publicatio...pectrum-ews.htm Qui fu una cassetta da esercitazione passata per vera. E se si fosse trattato di codici di lancio da esercitazione scambiati con quelli reali? Ma poi veramente stiamo a pensare a una guerra nucleare Russia - USA? o Cina - Russia - USA? E' una cosa semplicemente impossibile. Anche senza missili nucleari, basterebbe qualche sottomarino con siluri nucleari per distruggere New York, San Francisco, Miami.... Ma chi vuoi che la scateni una guerra nucleare tra queste nazioni? E a dirla tutta, poi, le armi nucleari dei paesi civili sono assolutamente inutili. Pensiamoci un attimo. L'Iran spara un missile nucleare contro Washington. Pensiamo davvero che si lanci un missile nucleare contro Teheran per ritorsione? Ammazziamo qualche milione di iraniani compresi donne e bambini per ritorsione? E' impossibile che avvenga una cosa del genere. Si scatenerebbe una guerra convenzionale, certamente, forse si farebbe uso di testate nucleari di bassa potenza per distruggere bersagli localizzati, ma non si restituirebbe nessun olocausto nucleare. I tempi della vendetta cieca sono finiti da tanto. Le vittime civili ci sono ancora, impossibile negarlo, ma si tratta pur sempre di effetti collaterali. Un'arma nucleare su una città è tutto un altro paio di maniche. Lo spauracchio della deterrenza funzionava quando USA e URSS erano uno contro l'altro pronti a distruggersi entrambi. Ma quel tempo è passato. E contro i nuovi "nemici" il potere deterrente di un Minuteman o di un SS-25 è pari a zero: quelli se ne fregano dei nostri missili nucleari perchè sanno bene che non li useremo mai. Fa molta più paura una bomba nucleare tattica da 10 kt sganciata con precisione da un aereo d'attacco. Decisamente più ipotizzabile di un ICBM. Qua invece stiamo facendo esattamente il contrario: si smantellano le armi tattiche e quelle di caduta, e si tengono in sito dinosauri già estinti senza che nessuno se ne sia reso conto.
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Beh negli anni '80 eravamo in tempi di guerra fredda per cui non c'è da stupirsi se la NATO appoggiava la diserzione di piloti con caccia MIG. Quanto ai buchi radar, sono inevitabili, specialmente alle basse quote, se il territorio da sorvegliare è grande. L'unico modo per avere una copertura perfetta è quello di mettere un radar ogni 40 km o anche meno , il che è economicamente insostenibile, o mantenere aerei AWACS sempre in volo, cosa che oggi non fa più nessuno.
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Sì, uso la 2.2 infatti. Resta solo un problema con il foglio elettronico, ed in particolare i suoi limiti nel numero di righe e colonne, che Excel non ha. :-)
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E a dire il vero sono proprio gli SSBN quelli che mi preoccupano di più. Bene o male gli ICBM richiedono una serie di passaggi di controllo (specialmente adesso che i sistemi di guida sono stati azzerati: non contengono più i dati dei bersagli e vanno quindi programmati al momento del bisogno) che comportano che un lancio debba necessariamente coinvolgere un certo numero di persone e di codici. Invece gli SSBN, per la loro particolarità, sono assolutamente autonomi: hanno tutto quello che serve per lanciare, tranne il codice di sblocco. Ma si ritiene che esista una procedura di emergenza che consenta di lanciare comunque, anche senza codice di sblocco, se la nazione è stata distrutta e non c'è nessuno in vita che possa autorizzare il lancio. Questa procedura prevede che un certo numero di ufficiali debba concorrere: ognuno di essi è in possesso di un pezzetto del codice di emergenza. Tutto questo riguarda gli USA. Quali siano le istruzioni e le misure di sicurezza per gli SSBN e gli ICBM russi non lo sa nessuno.
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L'importante è appunto sgombrare il campo dai dati inesatti o leggendari e concentrarsi su quelli indiscutibilmente accettati da tutti. Le basi di partenza sicure devono essere quella che i tracciati originali non sono stati manomessi, che sono state trovate tracce di esplosivo ma non elementi di missile, che i plot sono quelli che sono e lì dove sono (perchè la storia del jamming è assolutamente improponibile oltre che fisicamente impossibile persino con le conoscenze tecniche odierne). Filter, non so risponderti alla questione del testimone, nel senso che io mi sono interessato dell'aspetto tecnico e non della testimonianza di tizio o sempronio. Io sono radicalmente che le testimonianze seguono un percorso biologico preciso: alcuni elementi, come il QUANDO, si raccolgono solo nell'immediatezza. Successivamente la mente tende a confondere dati e fatti. Altri elementi, come il COME e il COSA, vanno presi nell'immediatezza e a distanza di tempo possono essere integrati anche con nuovi ricordi, perchè è normale che uno riviva nella mente la scena e focalizzi particolari a cui prima non aveva dato peso. Ma appunto: integrati. Non sostituiti. Se un teste sostituisce, c'è fortemente da dubitare della sua attendibilità, sia pure in buona fede. Trascorso un certo lasso di tempo, in genere il teste non è più di alcuna utilità, perchè ormai i suoi ricordi sono un minestrone fra ciò che ha visto all'epoca, ciò che ha appreso dopo (giornali, TV, voci ecc...), e ciò che lui ritiene sia importante per i propri sentimenti (non fare brutta figura, accondiscendere chi interroga, evitare di finire nei guai, dare peso a una propria convinzione, ecc...). Faccio un esempio banale. Interroghi una persona il giorno X. D "Hai visto chi è stato?" R: "Sì, ma non molto bene" D: "Saresti in grado di riconoscerlo?" R: "Forse, non so" D: "Lo riconosci fra queste foto?" R: "Mi pare questo qui" D: "Sei sicuro? Guardalo bene" R: "Sì, credo di sì" D: "OK, a verbale: il teste riconosce la foto di Mario Rossi" Un anno dopo D: "Ha visto chi è stato?" R: "Sì, Mario Rossi". Insomma, una testimonianza è fatta non solo della qualità delle informazioni del teste, ma anche della capacità di chi lo sente di non influenzarla in alcun modo. Certe cose spesso capitano in buona fede, non c'è un fine perverso. Quanto al MIG-23, rammento (ma non so dove sia tra le carte che avete disponibili, però c'è) che ci fu una interrogazione parlamentare con il Ministro della Difesa o degli Esteri del tempo. E' venuto fuori che i servizi segreti italiani avevano lavorato su un pilota libico per farlo disertare in Italia con il suo MIG, alcuni mesi prima dello schianto in Calabria. Il pilota non era però quello che si è schiantato, ma uno che aveva deciso di disertare per i fatti suoi. Temendo che le due cose potessero essere in qualche modo collegate e che i libici scoprissero il progetto e ne nascesse un grave incidente diplomatico, ci fu molta fretta di chiudere subito la faccenda e si fece il favore alla Libia di accettare le ipotesi di un aereo fuori rotta con il pilota colto da malore, ricostruzione che non offendeva l'aeronautica libica. Dice Priore in un'audizione in Parlamento: PRIORE. "Quando si tratta di dare la versione ufficiale si preferisce la tesi del malore, l'unica che tutela noi e non offende i libici. In proposito da questa Commissione ed anche da me è stato ascoltato il Ministro della difesa dell'epoca, il quale dichiarò che quella fu una scelta politica, che ci fu una sorta di agreement, di obbligo di scegliere quella soluzione piuttosto che altre perché accontentava tutti senza danneggiare nessuno. Sul Mig questa è stata la risposta del livello politico". In realtà tutto lascia ritenere che quel pilota stava disertando, e sfruttò le zone d'ombra dei radar della difesa aerea, causate dai massicci montuosi calabresi, per avvicinarsi alla costa. Ormai a corto di carburante il pilota tentò di individuare un posto idoneo per un atterraggio di fortuna, ma non ci riuscì. Se abbia tentato o meno di eiettarsi non lo ricordo. ======== A proposito, leggete cosa dice Priore nella stessa audizione che ho citato prima: PRESIDENTE. Mi scusi se la interrompo, consigliere Priore, se ho ben capito il senso di una delle sue risposte nell'audizione della settimana scorsa, ci fu anche un difetto di esecuzione, non voglio dire una deviazione nell'esecuzione del sequestro originario da parte dei carabinieri. PRIORE. Questo è vero. PRESIDENTE. Mi sembra che in sede di esecuzione, se ho capito, il sequestro fu limitato soltanto ad alcuni siti radaristici, mentre esso era concepito in modo tale da poter avere un'esecuzione più ampia. PRIORE. Questo è vero, lo accennavo l'altra volta e credo che sia noto a molti membri della Commissione.In effetti il primo provvedimento, quello della Procura di Palermo, era di ordine quasi generico, per cui se ne fosse stata data esatta esecuzione forse oggi avremmo anche i dati radaristici di Poggio Ballone che hanno un importanza sempre maggiore. Noi infatti diamo sempre più importanza ai dati radaristici di Siracusa: avremmo comunque avuto anche il DAI di Siracusa il DAI direttamente di Licola. Ci fu, cioè, una mala esecuzione una interpretazione restrittiva di quel provvedimento per cui alla fine si presero soltanto i dati di Licola e di Marsala.... PRESIDENTE. Possiamo ritenere come un dato acquisito che il giudizio negativo che è stato espresso da una delle relazioni Gualtieri su questo fatto trova conferma. Quella fu una delle prime falle dell'inchiesta di cui poi a distanza di anni si stanno pagando i prezzi. GUALTERI. Signor Presidente, vorrei osservare che l'ordinanza della Procura di Palermo diceva che il sequestro doveva riguardare tutto il Tirreno. I carabinieri ai quali era stata affidata l'esecuzione indicarono il triangolo Latina-Ponza-Palermo; in questo triangolo più ristretto, che è una minima parte del Tirreno esistevano i soli due radar di Licola e di Marsala e quello di Ciampino. Se avessero eseguito l'ordinanza della procura di Palermo su tutto il Tirreno avrebbero trovato altri due presidi radar, compreso Poggio Ballone e l'altro che era di supporto a Marsala. Nel caso di malfunzionamenti - si é detto che Marsala non ha funzionato per tredici minuti, automaticamente lo doveva coprire quello di Siracusa e quindi se avessero preso in considerazione tutti i radar della zona indicata dalla Procura avremmo avuto fin dall'inizio i nastri. PRESIDENTE. Volevo dire la stessa cosa. MANCA. Adesso non ho più le idee chiare: ho chiesto se l'Aeronautica ha fatto bene o ha fatto male. Questa mala esecuzione e da addebitare ai carabinieri o all'Aeronautica? Questo è ciò che vorrei comprendere. PRESIDENTE. L'Aeronautica non c'entra, è un problema di esecuzione dei carabinieri. MANCA. E’ giusto saperlo. Io ho chiesto cosa ha fatto e cosa non ha fatto l'Aeronautica, e per quanto attiene questo mi sembra quindi che non c'entri niente. Questo a ulteriore conferma di quello che dicevo prima: andiamoci piano a prendercela con l'AMI, perchè in questa storia gli errori li hanno commessi tutti, e tanti, ma solo all'AMI è stato chiesto il conto. :-)