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AIM-54C Phoenix - discussione ufficiale
Gianni065 ha risposto a dread nella discussione Armi aria-aria
Bhè, per l'AIM-9 Sidewinder è sicuramente vero: gran parte degli aerei occidentali lo montano, e gli altri possono montarlo facilmente, perchè l'AIM-9 richiede ben poco come interfaccia: bastano un paio di interruttori (uno per attivarlo e uno per lanciarlo) e un circuito audio (per sentire il cicalino della testata quando aggancia il bersaglio) e il gioco è fatto. Di solito i paesi NATO hanno tutti in dotazione il Sidewinder, mentre gli aerei francesi montano i Magic molto simili e praticamente intercambiabili. Al contrario lo Sparrow richiede una strumentazione più complessa, ed in particolare un "illuminatore" radar a onda continua (CW) che va abbinato al radar principale (oppure è una funzione del radar principale stesso). Lo Sparrow quindi equipaggia la serie Phantom-II (tranne il tedesco F-4F che è privo di illuminatore), gli F-16 / F-15 / F-14 / F-18 e basta. I Tornado ADV utilizzano il missile Skyflash, mentre gli F-104S/ASA utilizzano gli Aspide. Sia lo Skyflash che l'Aspide però possono essere sostituiti dagli Sparrow: nel caso dello Skyflash è una possibilità teorica, mentre nel caso dell'Aspide è una possibilità concreta perchè la compatibilità è totale. -
Però quante imprecisioni, ragazzi... Tommaso Dal Molin arrivò secondo, non vinse mai nè a Calshot nè altrove. Il PC-7 non fu mai messo a punto per la coppa Schneider e non partecipò mai alle gare, ma solo alle prove. Proprio nel corso di queste, nel 1930, morì. Nel 1930 la Schneider saltò: si tenne nel 1931, e fu l'ultima della serie. Spero che il pilota con cui volerai a Caselle, sia più esperto nel volo di quanto non lo sia in storia aeronautica, Maverick!
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Sì, ho omesso l' SBS inglese, molto meno famoso del SAS ed anche molto più piccolo (meno di 250 unità). L'SBS è un reparto specializzato nelle inserzioni dal mare, e dipende dalla Royal Navy.
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Bel bidone ti hanno tirato. Nel 1930 la Schneider non si fece. Nel 1929 e nel 1931 (l'ultima) la vinsero gli inglesi con il Supermarine S6. Gli italiani vinsero nel 1920 (SIAI S.12), 1921 (Macchi M-7/Bis) e 1926 (Macchi M-39). L'Italia nel 1934 ha fissato il record di velocità per idrovolanti, tuttora imbattuto, che mi risulti: 709,2 km/h, con il Macchi MC.72 Ma come ho detto , l'ultima sfida fu nel 1931.
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SEA AIR LAND: SEAL E' un corpo speciale dell' US Navy, dei commandos addestrati per operare, come dice la sigla, dall'aria, dall'acqua e da terra. I Seal sono esperti in lanci da paracadute, sono abili subacquei, sono formidabili combattenti. Si possono assimilare ai Rangers dell' US Army, o ai SAS britannici, o alle Spetsnaz russe. La caratteristica fondamentale dei SEAL è però la capacità di operare dal mare, ossia di raggiungere l'obiettivo dopo essere stati rilasciati a miglia dalla costa (da una nave, un gommone, un sottomarino o addirittura paracadutati in acqua). Infatti le prove fisiche e l'addestramento cui sono sottoposti sono davvero quasi disumani. Le loro missioni tipiche sono la neutralizzazione delle difese nemiche prima di uno sbarco, azioni di sabotaggio contro infrastrutture portuali e navi ormeggiate, antiterrorismo e liberazione di ostaggi, difesa di installazioni. I corpi speciali americani sono: - Special Forces (o Berretti Verdi) specializzati nella guerriglia, nella contro-guerriglia e nell'addestramento di unità militari di paesi stranieri; - SEAL, specializzati nelle azioni dal mare e sul mare - Delta Force, specializzati nell'anti-terrorismo e nella liberazione di ostaggi; - Rangers, specializzati in interventi dall'aria (con paracadute) Nessun paese al mondo dispone di una struttura del genere. Gli unici corpi armati che possono essere assimilati sono il SAS inglese, specializzato nell'anti-terrorismo e nel sabotaggio, e le Spetsnatz russe che sono una specie di incrocio fra i marines ed i SEAL. Ovviamento parliamo di grosse organizzazioni, non di piccoli nuclei come può essere il GIS o il COMSUBIN italiani.
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Servono per frenare quando piove. Scherzo. I piloni "bagnati" sono quelli predisposti per accogliere i serbatoi esterni di carburante. Tutto qui.
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Non erano B-17 i velivoli che bombardorono Tokio al comando di Doolittle, decollando dalla portaerei Hornet, ma B-25B Mitchell, ossia un bombardiere medio che durante la II Guerra Mondiale fu ancor più famoso dei B-17. 16 aerei decollarono e colpirono Tokio, poi i piani prevedevano che avrebbero dovuto atterrare in Cina (essendo la Cina in guerra contro il Giappone, gli equipaggi non rischiavano di essere internati ai sensi del diritto internazionale di guerra). Purtroppo gli aerei erano stati lanciati in anticipo rispetto al previsto, ben 400 miglia prima, perchè la formazione della Hornet era stata avvistata da unità navali giapponesi. Per questa ragione i velivoli non riuscirono a raggiungere le aree di atterraggio previste, e dovettero eseguire una serie di atterraggi di fortuna. Uno dei velivoli finì in territorio sovietico, e poichè l'URSS non era ancora in guerra contro il Giappone, l'equipaggio fu internato e il velivolo sequestrato. Gli altri 15 aerei atterrarono in Cina (in qualche caso gli equipaggi dovettero lanciarsi con i paracadute), ma alcuni finirono nel territorio occupato dai giapponesi. Dei 55 uomini che componevano gli equipaggi, tre restarono uccisi durante gli atterraggi o nel lancio con i paracadute, e otto finirono prigionieri dei giapponesi. Di questi otto, tre furono trucidati dai giapponesi, mentre un quarto morì di fame durante la prigionia. Anche se gli americani persero tutti e 16 gli aerei, la missione fu un grandissimo successo dal punto di vista psicologico e uno smacco per la difesa aerea giapponese, che si vantava di essere impenetrabile. -------- Quanto all'Area 51 (Groom Lake), le cose sono molto semplici. Si tratta di un'area vastissima, completamente desertica, a circa 90 km da Las Vegas. Su quest'area sono basate molte installazioni, comprese basi aeree e reparti dell' USAF, nonchè almeno tre importanti poligoni, il Nellis AFB Range, il Nevada Test Site e il Tonopah Test Range. Il Nevada Test Site è il poligono sul quale sono state effettuate molte sperimentazioni di armi atomiche americane, con oltre 119 esplosioni nucleari, parte in atmosfera e parte sotterranee. Già questo basta e avanza per giustificare la segretezza del sito (e di qui le leggende che lo circondano). E' chiaro che trattandosi di una zona desertica e lontanissima da occhi indiscreti (persino le montagne confinante sono state dichiarate off-limits per impedire che i curiosi potessero... curiosare dall'alto!) è una zona ideale per sperimentare armi e velivoli in tutta segretezza. Qui vengono sperimentati missili e bombe, ed è qui che sono stati sperimentati aerei segretissimi come l' U-2, l'A-12/SR-71, l'F-117. Non c'è bisogno di inventarsi storie sugli UFO o su alieni precipitati, per giustificare la segretezza dell' Area 51. Inoltre, vaste zone dell'area sono assolutamente pericolose: la radioattività è ancora alta, e non è poi così difficile mettere il piede su una bomba o un missile inesplosi (si pensi alle bombe cluster, che disseminano centinaia di piccoli ordigni e di mine, parte dei quali resta inesplosa). E' chiaro che la zona è interdetta anche per tutelare l'incolumità dei curiosi.
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john miller non era il capitano di salavte il soldato ryan? Non lo so, ho visto il film ma non ricordo i nomi dei protagonisti. Escludo che la mia memoria si sia fatta influenzare da quel film. Però John Miller è un nome estremamente comune in USA. Vabbè che poi, o si chiamava John Miller o Freddy Vattelapesca poco importa.
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Ti ringrazio Argo... però se la mia memoria fosse così precisa da ricordare persino il numero della rivista... sicuramente cambierei mestiere e mi dedicherei ai quiz tipo Chi vuol essere Milionario !!! All'epoca mi rimase impressa, invece, la notizia che uno studente americano aveva presentato una tesi di laurea nella quale si progettava una bomba atomica partendo da componenti di normale reperibilità commerciale. Pensa che lo studio era fatto così bene che agenti segreti pakistani presero contatto con lo studente per convincerlo a collaborare con loro! Inoltre i pakistani trafugarono una copia della tesi e l'utilizzarono per le loro ricerche nucleari. Il Governo USA fu costretto a emanare una direttiva in base alle quale si vietava che tutte le tesi e altro materiale di ricerca riguardante la progettazione e costruzione di ordigni nucleari fosse reso disponibile al grande pubblico. Non ricordo però il nome dello studente, onestamente. Mi pare fosse un certo John Miller ma potrei confondermi con qualcun altro e non sono riuscito a ritrovare la notizia nè nei miei archivi nè in internet.
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Sì Legolas, hai centrato bene il punto. Gli sloveni sarebbero penetrati in Italia (però tieni conto che la posizione della Yugoslavia, negli ultimi anni della guerra fredda, non era poi così chiara, non essendo nell'orbita del Patto di Varsavia in senso stretto). Se mi permettete, specialmente per i più giovani, vorrei spiegarvi come andarono le cose nella storia del confronto "freddo" tra NATO e PATTO DI VARSAVIA. le forze convenzionali del Patto erano tremendamente più grosse rispetto a quelle occidentali. Parliamo di rapporti di forza che andavano da 3 a 1 fino a 10 a 1, specialmente in termini di mezzi corazzati. La dottrina occidentale prevedeva di perdere gradatamente terreno, allungando le linee di rifornimento nemiche da attaccare con gli aerei d'attacco, e contenendo i carri sovietici con l'utilizzo degli elicotteri controcarro e degli A-10. I sovietici, viceversa, contavano di attaccare su tutto il fronte in maniera massiccia, tenendo dietro le linee gli OMG. Gruppi Operativi di Manovra. Si trattava di formazioni composte esclusivamente da carri armati (tipicamente i T-72), mezzi da combattimento corazzati (BMP), semoventi di artiglieria e semoventi contraerei. Queste formazioni, molto potenti, dovevano aspettare il momento in cui un punto del fronte cedesse (e per farlo cedere era contemplato l'uso di armi chimiche). Poi attraverso quel punto, gli OMG si sarebbero lanciati dietro le linee nemiche (ossia della NATO) devastando tutte le retrovie e causando il crollo del fronte. Tutti i componenti degli OMG davano per scontato che sarebbero periti quasi tutti nell'eseguire questo compito, anche perchè non avevano sufficiente carburante per potersi ritirare in caso di necessità. La NATO sapeva perfettamente che non sarebbe mai riuscita a fermare questo tipo di maglio corazzato, e pertanto prevedeva di utilizzare subito l'arma nucleare per distruggere gli OMG e fermare l'avanzata nemica. Trattandosi di armi nucleari da impiegare sul proprio territorio, ed in particolare sul suolo tedesco, furono sviluppate armi specializzate, come la famosa "bomba al neutrone", una bomba nucleare dal potere distruttivo ridotto ma dalla carica radiottiva neutronica molto amplificata, in maniera da poter penetrare le corazze dei carri armati e uccidere l'equipaggio, senza distruggere eccessivamente il territorio e senza provocare pesanti effetti collaterali (contaminazione da fall out). Questa dottrina NATO era nota come dottrina dell'escalation controllata. A quel punto i sovietici avrebbero dovuto scegliere se fermare il conflitto, o utilizzare i missili strategici, ma in questo caso sarebbero stati distrutti anch'essi. Allora i sovietici pensarono di inserire in servizio un'arma intermedia, che consentisse di introdurre un gradino in più prima di arrivare alla distruzione totale. E quindi dispiegarono i famosi SS-20. Si trattava di missili nucleari a gittata intermedia, concepiti per essere lanciati dalle nazioni del Patto di Varsavia contro le nazioni europee. In questo modo i sovietici pensavano di costringere i paesi NATO a pensarci due volte, prima di impiegare le bombe nucleari tattiche (quella al neutrone in particolare). Inoltre, pensavano che se si fossero trovati nella necessità di impiegare gli SS-20, avrebbero colpito il solo territorio europeo, partendo da nazioni europee (quelle del Patto). Quindi a quel punto sarebbe toccato agli USA decidere se sacrificare la propria nazione, lanciando i missili strategici contro l'Unione Sovietica per punirla del lancio degli SS-20 contro l'Europa. Bella mossa eh? Credete che al Pentagono non si sarebbero fermati un attimo a pensare, prima di decidere se l'Europa valeva anche la propria distruzione totale? Allora gli USA decisero di giocare la contromossa. E nacquero così i famosi Cruise, ed in particolare i Tomahawk. Infatti i Tomahawk venivano installati nelle nazioni europee, e davano all'Europa la possibilità di colpire il Patto di Varsavia e buona parte dell'Unione Sovietica, senza tirare in ballo il territorio americano. In altre parole fu come se gli americani dicessero: tu URSS pensi che io USA non rischierei la mia pelle per l'Europa, e quindi sei tentata di attaccare l'Europa. Io ti dico che ti attaccherò comunque, ma tu non mi credi. Benissimo, allora diamo i Cruise all'Europa, così ti togli ogni dubbio: saranno gli stessi europei a bruciarti il culo se attacchi. Ovviamente i pacifisti non capirono una mazza di tutto questo, e fomentati dall'Unione Sovietica fecero di tutto per impedire l'installazione dei Cruise in Europa. La NATO però tenne duro, e installò i Cruise. Peraltro l'URSS doveva starsi zitta: i Cruise non erano un'arma per un attacco a sorpresa (come lo erano gli SS-20). Un SS-20 ci metteva cinque minuti per colpire Monaco o Parigi o Londra o Roma, mentre un Cruise ci metteva ore per arrivare sul bersaglio. Quindi i Cruise erano una tipica e specifica arma di ritorsione. L'URSS dovette capitolare: ritirò gli SS-20 e la Nato ritirò i Cruise. Poi arrivò papa Woytjla che incrinò la Cortina di Ferro in quanto era polacco, e in Polonia iniziarono i disordini (non a caso tentarono di ucciderlo) e la ciliegina ce la mise Ronald Reagan che sfidò i Sovietici con il piano "delle guerre stellari". Reagan decise di recuperare la supremazia attraverso un incredibile potenziamento delle forze armate americane, e mediante la creazione di uno scudo spaziale che avrebbe dovuto intercettare e distruggere i missili sovietici. I sovietici abboccarono e tentarono di fare altrettanto, la loro economia e la loro tecnologia non erano in grado di concorrere con il progetto USA... e l'URSS iniziò a sfasciarsi e il suo sistema economico, già precario per le grandi spese militari, crollò, mentre i Paesi del Patto di Varsavia si rendevano conto che l'URSS non sarebbe stata in grado di proteggerli in caso di guerra contro gli attacchi americani e NATO sferrati da forze aeronavali, aeree e terrestri sempre più potenti. Gorbaciov fu costretto a trattare e il Patto di Varsavia si sciolse e l'URSS si sgretolò: semplicemente non erano più in grado di tenere il passo con le spese militari. Fu così che la Guerra Fredda finì. Anzi, come disse Reagan: "La Guerra Fredda non è finita. L'abbiamo vinta noi". Anni dopo si è scoperto che tutta la storia dello "Scudo Spaziale" era una bufola gigantesca, un enorme bluff costruito intelligentemente dagli americani per spingere l'URSS al crollo economico. Una mossa semplicemente geniale. Questa fu la storia, ragazzi. Meglio di un libro di fantapolitica! (A proposito, mica vero che NATO e USA avevano superiorità nucleare rispetto ai sovietici. L'arsenale nucleare strategico sovietico era molto più potente, mentre la NATO aveva un certo vantaggio nelle armi nucleari tattiche. Il conto totale delle testate era a vantaggio della NATO, ma il conto dei vettori - ossia dei sistemi di lancio e trasporto - era a vantaggio dell'URSS). Mamma quanto ho scritto, spero di non avervi annoiato.
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Io sono convinto che passati i clamori e l'attenzione della stampa, gli inglesi renderanno efficienti i cannoni senza tante storie.
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Ogni volta che su un aereo si installa un cannone, il cannone va tarato. calibrato e sincronizzato con il software di puntamento e tiro. Prima queste calibrazioni si facevano sparando dei colpi (e spesso si fa ancora così) mentre adesso esistono strumenti elettronici che effettuano questa calibrazione. Gli Eurofighter della RAF a partire dalla seconda tranche, pur montando il cannone non avranno questa calibrazione, nè i cannoni montati saranno revisionati e lubrificati. Per rendere efficienti i cannoni, quindi, occorrerà un intervento manutentivo e un intervento di calibrazione e sincronizzazione, che portano vie diverse ore per ogni singolo aereo.
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ti piacerebbe saperlo, eh? Eppure la spiegazione è semplice. Nel 2001, dopo la caduta del regime talebano in Afghanistan, la BBC fece uno scoop mostrando un documento rinvenuto in un campo di addestramento talebano, in cui si descriva il processo per costruire una bomba. La notizia fece scalpore, ma poi si scoprì che si trattava di una copia di quel vecchio articolo umoristico, solo che i talebani non l'avevano capito e se lo custodivano caro caro, nella speranza di mettere un giorno le mani sul plutonio sufficiente per costruire la bomba! La bufala fece scalpore, all'epoca. Quando hai citato quel link e ho visto l'articolo, mi sono ricordato di quell'episodio ed è stato facile ritrovare la notizia e citare l'articolo originale. Tutto qui.
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La gran parte delle missioni degli spetsnatz era senza ritorno...
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Aggiungo pochissimo. SFOR è la Stabilization FORce, ossia la forza di pace schierata nell'area bosniaca. Ho un paio di link interessanti e vi rimando a quelli: per la SFOR il sito ufficiale della NATO: http://www.nato.int/sfor/organisation/sfororg.htm per le forze aeree slovene c'è questo sito che mi pare fatto bene ed è aggiornatissimo: http://dragan.freeservers.com/bivse/slovenija.htm
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Ribadisco che nessun'altra nazione, al di fuori degli USA, ha oggi la capcità di progettare segretamente un aereo da combattimento. La supremazia militare americana ormai è un dato di fatto, ma fa paura solo ai cattivi... in ogni caso, per combatterla non è necessario sviluppare un caccia in segreto: se uno ha la possibilità di progettare e costruire un caccia più avanzato di un F-22, lo fa e basta. Ma la supremazia militare non è una cosa a sè stante: è espressione del potere economico e industriale di una nazione. E quello non lo si progetta nè lo si costruisce. Il potere economico americano è indiscusso, almeno finchè l'Europa non sarà in grado di unirsi vermanete in un'unica nazione con un'unica lingua (cioè mai). Il sito sulla bomba atomica è carino ma comico. Tra l'altro è la traduzione di un vecchio articolo apparso su "The Journal of Irreproducible Results", Numero 25 di aprile del 1979. Con 110 kg di pultonio in realtà si può fare molto più di una bomba atomica: un ingegnere nucleare esperto ne può costruire quasi una decina: la massa supercritica, infatti, si raggiunge con appena 16 kg. Il plutonio però è difficilissimo da maneggiare e solo un paese dotato di laboratori nucleari avanzati può davvero costruire un'atomica al plutonio. Molto meglio usare l'Uranio 235, la cui massa supercritica è di 50 kg circa, ma in compenso è molto più agevole da maneggiare. Diverso è anche il sistema di innesco: nella bomba ad uranio va costruita una sfera compatta, dalla quale manca un cilindro, mantenuto separato, che completa la sfera. L'esplosivo forza il cilindro all'interno della sfera che raggiunge la massa critica. L'innesco della bomba al plutonio è molto più complesso da costruire: occorre che l'esplosivo sia posizionato tutto attorno, la massa critica è suddivisa in non meno di 32 cunei, e l'esplosione, perfettamente sincronizzata, deve spingere tutti i cunei a formare la massa critica. Impossibile da realizzare "in casa". Occorre poi considerare che costruire una bomba atomica è abbastanza facile, disponendo dell' U235 in abbondanza. Il problema è posizionare correttamente l'esplosivo perchè parliamo di un esplosivo che deve spingere con precisione il cilindro nella sfera, fino a saldarlo perfettamente e a compattarlo senza esplodere. Il circuito elettrico, inoltre, deve essere protetto contro le radiazioni, se no va in tilt. Però ci sono moltissimi studenti universitari di facoltà di ingegneria nucleare e fisica che sarebbero perfettamente in grado di progettare un'atomica perfettamente funzionante, e alcuni l'hanno fatto come tesi di laurea, in passato. Un ordigno nucleare può essere compattato fino a raggiungere le dimensioni di una valigetta o zainetto, anche se non peserebbe meno di 25-30 chili. Ordigni del genere erano in regolare dotazione alle Spetsnatz, i commandos della Marina Sovietica, ed avevano una potenza di circa 0,5 - 1 kt. Le Spetsnatz avevano - tra le altre - la missione di penetrare nelle basi aeree e navali della NATO qualche minuto prima dell'inizio del conflitto, e far esplodere l'ordigno (in caso di guerra totale, ovviamente).
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Allora.... 1) John sono io. In italiano ovviamente è Gianni. 2) Il poster è una rielaborazione di un altro poster molto più datato. Ovviamente l'US Army non potrebbe mai far stampare una cosa del genere. 3) Gli Iraniani acquistarono gli F-14 ai tempi dello scià, e dopo la rivoluzione quei caccia caddero in disuso perchè ovviamente gli USA non assicurarono la manutenzione nè l'invio di pezzi di ricambio, inoltre i tecnici americani sabotarono le loro direzioni di tiro prima di lasciare il paese. Poi con la guerra Iran - Irak le cose cambiarono e i pezzi all'Iran cominciarono ad arrivare (scandalo Iran Gate, forniture israeliane, ecc...) tanto che l'Iran riuscì a rimettere in volo molti caccia. Non ci sono cifre certe ma si ritiene che almeno una trentina di caccia F-14 siano ancora in grado di volare e siano efficienti. Molti piloti esiliati dopo la rivoluzione, ritornarono per aiutare il proprio paese contro l'Irak. Si trattava di piloti addestrati in USA, quindi abbastanza validi, che poi sono diventati istruttori. Gli F-14 iraniani costuiscono ancora oggi una minaccia, non tanto nei confronti degli USA quanto delle altre forze aeree arabe, grazie alla loro capacità di usare il radar AWG-9 come fosse un piccolo AWACS, in favore degli altri caccia in servizio. 4) E' vero che spesso gli AAM sono stati usati come SAM, ma in questo caso si è progettato costruito tutto il sistema di tiro intorno al missile che ha ricevuto modifiche minori se non nessuna. Se si adatta un SAM al ruolo AAM, invece, bisogna modificare o il sensore del missile o quello dell'aereo, e la cosa non sempre è fattibile o agevole.
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Sia la Cecoslovacchia che la Yugoslavia avevano forti capacità nella guerra NBC, con la presenza di battaglioni particolarmente addestrati ed equipaggiati per la ricognizione NBC e la decontaminazione. Erano specialità acquisite nel corso della Guerra Fredda, che sono state conservate dalle forze armate di Slovacchia e di Slovenia, le quali dispongono di reparti specializzati. La NATO, in questo settore, non è mai stata altrettanto equipaggiata. Bisogna infatti tener conto che in caso di scoppio di una terza guerra mondiale, la NATO dava per scontato che avrebbe giocato in difesa, sul proprio territorio. L'uso di armi NBC avrebbe provocato strage tra i cittadini dell'europa occidentale, e sarebbe stato considerato alla stregua di un vero e proprio attacco nucleare, determinando immediatamente una reazione nucleare contro il territorio dei paesi del Patto di Varsavia. La decontaminazione, inoltre, avrebbe potuto avvalersi delle presenza di strutture civili e sanitarie (Protezione Civile, Ospedali, Vigili del Fuoco). Al contrario i paesi del Patto di Varsavia concepivano un uso aggressivo delle armi NBC, in particolare di quelle chimiche, e pertanto era prevista la possibilità di utilizzare queste armi e poi di sfondare le linee nemiche. Chiaramente i propri reparti corazzati si sarebbero trovati in territorio nemico a dover attraversare i terreni contaminati, di qui la necessità di disporre di unità organiche specializzate e indipendenti (perchè in territorio nemico non ci sarebbe stato alcun ausilio da parte di infrastrutture civili). E va pure considerato che la Yugolavia e la Cecoslovacchia erano tra i paesi più esperti nell'attacco NBC, e pertanto anche quelli più equipaggiati per difendersene. Oggi che la lotta NBC è tornata preponderante per la minaccia posta dalle organizzazioni terroristiche, i reparti specializzati di Slovenia e Slovacchia sono preziosi. Occorre anche considerare che si tratta di attività estremamente rischiose, dove un minimo errore, una disattenzione, il malfunzionamento di un impianto di sovrappressione veicolare, determina una morte certa e atroce. E' difficile trovare personale motivato a questo genere di interventi.
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All'Italia non la invade nessuno. Chi vuoi che abbia interesse a prendersi un paese con mafia, camorra, n'drangheta, sacra corona unita.... B) Comunque la copertura aerea degli spazi sloveni, assegnata in ambito NATO, è soltanto una questione formale, una cortesia politica che però ha un grosso significato diplomatico e militare. In quanto paese aderente alla NATO, la Slovenia ha diritto alla protezione del suo territorio, e in questo ambito l'Italia si è offerta di contribuire con la copertura aerea offerta dai propri intercettori. La Slovenia offre in cambio alla NATO le proprie capacità nel settore NBC, capacità che possono tornare utili anche all'Italia in caso di necessità.
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Quale giornale, Dread? Le mie fonti più recenti sono il Daily Telegraph del 3 agosto 2004, una dichiarazione ufficiale della RAF del 13 agosto 2004, United Press International del 17 agosto 2004. Ma a parte il fatto che di questo argomento abbiamo già parlato in dettaglio in un altro post, in cui ho rappresentato i costi ed i risparmi della decisione inglese, non mi pare che stiamo dicendo due cose così diverse. Infatti ho confermato che il cannone lo montano, l'unica sfumatura diversa è quella che la tua fonte dice che la RAF ha preso poche munizioni per i casi di emergenza e quindi non ce ne saranno per l'addestramento. Invece, per quanto mi risulta, quelle munizioni sono semplicemente quelle in normale dotazione alla RAF (il cannone dell' Eurofighter è lo stesso identico del Tornado ADV e del Tornado IDS), quindi di munizioni la RAF ne ha in abbondanza, altrochè. La verità è che il cannone non sarà abilitato al tiro, nè ci sarà il relativo addestramento. Ma le munizioni non c'entrano.
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La Russia ha attualmente un trend di crescita economica pari al 6,4 % nel 2004, che è certamente uno dei più elevati nel mondo, tenuto conto della difficile congiuntura economica. Va detto però che per la Russia è stato calcolato che - per evitare la povertà - il trend non deve mai scendere al di sotto del 5 % (mentre questo problema non esiste negli altri paesi, dove anche con crescita economica 0 il paese resta ricco o comunque non si impoverisce). Putin infatti mira a realizzare un trend minimo del 7 % annuo. Di certo ci vorranno dai 10 ai 20 anni prima che la Russia possa dire di essersi tirata fuori dal baratro del fallimento economico. Per realizzare questa crescita, però, la Russia sta puntando sulle sue grandi risorse naturali, e sta quindi investendo principalmente nell'industria del petrolio e del gas naturale. I proventi dovranno essere riutilizzati per dotare il paese di moderne infrastrutture e per consentire lo sviluppo delle piccole e medie imprese. Ciò significa che soldi per gli armamenti non ce ne saranno per il futuro, a breve e medio termine.
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Non ricordo l'articolo di Aeronautica e Difesa, ma conosco gli scritti di Nico Sgarlato e questa storia è una delle tante "leggende" che il buon Nico ha riportato su alcuni articoli un po' "romanzati". Di queste leggende ce ne sono tantissime, i piloti amano raccontarle per impressionare gli ascoltatori... a volte c'è un fondo di verità, a volte, come in questo caso, sono decisamente false. E' capitato spesso, però, che gli elicotteri antisom della MMI siano intervenuti per dare la caccia a qualche SSN troppo curioso che bazzicava nel Golfo di Taranto, e di qui le varie leggende. In ogni caso il buon Nico non me ne vorrà se riporto qui di seguito una sua lettera sull'episodio: Durante il periodo della cosiddetta Guerra Fredda vi sono stato numerosi episodi che hanno coinvoltoanche mezzi subacquei. Vi è il fondato sospetto che almeno una parte degli oggetti non identificati di tanto in tanto segnalati in mare sia stata costituita da sottomarini impegnati in missioni di spionaggio. In proposito, si ricordano diversi episodi all'interno o in prossimità del Golfo di Taranto (mi pare di ricordare con tracce sul fondo marino lasciate da veicoli telecomandati) e ricordo anche un episodio i cui contorni sfumano in quelli delle "leggende di guerra". A me fu raccontato come autentico da personale della Stazione Elicotteri di Luni (La Spezia-Sarzana) della Marina Militare come autentico e ricordo anche di aver visto una fotografia in cui si vede un sottomarino russo in emersione, con l'equipaggio sul ponte. Tale sottomarino, a detta di chi mi ha raccontato l'episodio, si sarebbe "arreso" e consegnato ad unità italiane. Mi pare di ricordare anche di aver visto la fotografia su una pubblicazione on italiana, ma per quante ricerche abbia fatto, non l'ho più ritrovata. Come riferimento mnemonico, posso dire che l'episodio a me fu raccontato nel 1986 ed io ne trassi uno o due articoletti un po'... romanzati, nel senso che non disponevo né la data precisa, ne molti particolari sulla dinamica dei fatti (mi pare che fosse stato coinvolto un elicotteri AB.212 ASW, con lancio di bombe di profondità BAS) o sul tipo di sommergibile... La stessa storia, però, mi è stata raccontata anche altre volte, con piccole varianti (il sottomarino è stato colpito da una bomba di profondit lanciata da un elicottero, il sottomarino era già in avaria, l'equipaggio voleva disertare e così via). Nico Sgarlato
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Sfottiamo eh? Invece hai già detto tutto l'essenziale, per cui mi limiterò a qualche nota di colore. Il Vulcan, quando entrò in servizio, era un bombardiere avveniristico e gli inglesi si vantavano, nel 1958, che il Vulcan, alla sua quota operativa, aveva capacità di manovra superiori a quelle di qualsiasi caccia in servizio all'epoca. Una volta radiate le armi atomiche più vecchie, il Vulcan ha avuto a disposizione solo due tipi di armi: la bomba nucleare WE-177 da 400 kt, e le normali bombe convenzionali da 1000 libbre (poteva trasportarne 21 nelle stive interne). Il Vulcan doveva essere ritirato nel giugno del 1982 ma l'invasione della Falkland ritardò di un paio di anni la sua radiazione (è incredibile il fatto che se gli argentini avessero atteso solo sei mesi-un anno prima di invadere le Flakland, l'Inghilterra si sarebbe trovata nell'incapacità di riconquistarla, perchè era sul punto di radiare quasi tutte le sue portaerei e tutti i bombardieri strategici...). Nel corso di quella guerra, il Vulcan fu impegnato nell'operazione Black Buck per missioni di bombardamento che partivano dall'isola di Ascensione e duravano nove ore di volo. Il profilo di missione prevedeva un volo ad alta quota, rifornimento in volo, poi avvicinamento nelle ultime 300 miglia a meno di 100 metri di quota, per poi salire rapidamente a meno di 1000 metri di quota e sganciare le bombe contro la pista di Port Stanley. Nel prosieguo del conflitto, i Vulcan furono adattati per trasportare missili antiradar Shrike per missioni di soppressione delle difese aeree argentine. In tutto furono effettuate sette missioni Black Buck, ma i risultati furono abbastanza deludenti: la pista di Port Stanley non fu mai danneggiata seriamente, e le missioni con gli Shrike portarono alla distruzione di una postazione antiaerea Skyguard e al danneggiamento di un radar di scoperta.
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ho saputo che hanno rimesso la testa a posto prendoni gli eurofighter con il cannone funzionanti con poche munizioni che non verranno utilizzate negli addestramenti ma saranno disponibili in caso di operazioni reali Non è esattamente così, Dread. Montano il cannone solo perchè metterci la zavorra sarebbe costato di più! Ma il cannone sarà inerte: senza munizioni, nessun addestramento, software di tiro non abilitato. Chiaro, però, che la RAF con questo stratagemma ha ottenuto di montarli, i cannoni. A renderli operativi in caso di necessità ci vuole poco.
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Innanzitutto voglio precisare che quando ho detto che l'ultimo progetto segreto americano è stato l'F-117, intendevo "ultimo" in ordine di tempo. Non significa che qualcosa non possa bollire in pentola. Quanto alla Russia... nell'economia comunista l' URSS possedeva tutte le industrie militari, ed i migliori ingegneri erano pagati con uno stipendio che in occidente sarebbe considerato "da fame", un'automobile e un appartamento di 4 stanze (sì... nell'ex URSS auto e appartamenti erano concessi dallo Stato). Quindi i costi dei prodotti militari erano ridottissimi. Quando l'economia comunista è fallita e la Russia ha dovuto fare i conti con il libero mercato, e le industrie sono diventate proprietà privata, le cose sono cambiate e non è stato possibile mantenere in piedi quel gigantesco apparato militare.