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Gianni065

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  1. E' normale l'apertura di un'inchiesta quando un aereo va giù. E se è colpa del pilota, spesso sono previste sanzioni disciplinari, pecuniarie e nei casi peggiori anche processi penali. Questo è normale. E' meno normale che a volte si tenti di colpevolizzare il pilota per danni creati dall'aereo che precipitava ormai privo di qualsiasi possibilità di controllo (come il triste caso dell' MB-326 a Casalecchio, 14 anni anni fa). Ma in questi casi un po' la magistratura è in cerca di colpevoli, un po' le famiglie vogliono vendetta, e così si imbastiscono penosi processi.
  2. E' una specie di schiuma antincendio. Si usa sia per spegnere un incendio, sia per prevernirlo, e viene sempre usata quando c'è rischio di incendio ed esplosione, anche se non si sono sviluppate le fiamme. Nel caso in cui un aereo sta effettuando un atterraggio di emergenza, si può anche decidere di disseminarla sulla pista prima dell'arrivo dell'aereo infortunato (è una valutazione cha va fatta secondo la situazione, anche perchè la schiuma può ridurre l'efficienza frenante dei pneumatici).
  3. Vero. Però l'Italia è andata in guerra in molte situazioni di crisi internazionale, a partire dal 1991 (Irak, Bosnia, Somalia ecc...) e la situazione non era diversa rispetto all'Irak di oggi, anzi. Il G-222 abbattuto a Sarajevo non aveva nessuna difesa, però quei piloti non si rifiutarono di volare. Nè Bellini e Cocciolone si tirarono indietro, quando il loro Tornado fu l'unico a riuscire a completare il rifornimento in volo la prima notte di guerra aerea dell'operazione Desert Storm, il 18 gennaio 1991, e si infilarono da soli ad affrontare le difese irakene. E il loro Tornado non era adeguatamente aggiornato dal punto di vista elettronico come quelli dei colleghi della RAF, tanto che finirono sotto i colpi di un "banalissimo" ZSU-23. La patria si serve e basta, specialmente se si è professionisti. Se non voglio rischiare va benissimo, se non concordo con le ragioni politiche dell'intervento va altrettanto bene, ma a quel punto me ne sto a casa e faccio il pilota civile, senza prendermi i soldi dello Stato.
  4. Giusto. I satelliti GPS emettono un segnale radio temporizzato, e il sensore GPS sulla bomba utilizza i segnali di un certo numero di satelliti per ricavare la propria esatta posizione. Conoscendo la posizione del bersaglio, il computer di volo pilota la bomba su quelle coordinate. I satelliti GPS, però, sono posti in orbita geostazionaria, ossia a 36000 km di altezza. Si tratta nello stesso tempo di un bersaglio facile (l'orbita geostazionaria è appunto... stazionaria rispetto alla superficie terrestre e quindi è facile calcolare il punto in cui si trova il satellite) e difficile (36000 km sono una bella distanza). I sovietici svilupparono tra gli anni settanta e gli anni 80 la tecnologia di satelliti killer, destinati a distruggere altri satelliti (in genere colpendoli direttamente, ossia il satellite killer fungeva anche da proiettile), ma è evidente che qualsiasi nazione che abbia la capacità di mettere un satellite nello spazio, possa utilizzare questa capacità per distruggere altri satelliti. Tutto però va inserito nel giusto contesto. Se la Cina arrivasse a distruggere i satelliti USA (non importa se quelli GPS o quelli di comunicazione o di ricognizione) è evidente che tra i due paesi esisterebbe uno stato di guerra aperta. In questo caso, la possibilità di usare o meno il GPS è poco influente: ben altri tipi di armi si abbatterebbero sul territorio cinese, e nel giro delle prime ore di guerra tutta la capacità missilistica e spaziale cinese verrebbe annientata. Poi basterebbe rimpiazzare nuovamente i satelliti perduti, cosa che gli USA potrebbero fare nel giro di un paio di settimane, lavorando sodo. Del resto, la Cina non potrebbe mai distruggere contemporaneamente tutti e trenta i satelliti GPS: ci vorrebbero giorni e giorni di lanci ininterrotti per fare questo, ma le rampe di lancio sarebbero distrutte molto prima. Infatti occorre considerare che essendo la Cina un paese dotato di armi nucleari strategiche, nelle prime ore di guerra gli USA distruggerebbero tutte le rampe di lancio dei missili - spaziali e balistici - nonchè i sottomarini lanciamissili e le basi dei bombardieri, per scongiurare un attacco nucleare. Diverso il discorso per l'ex Unione Sovietica: i satelliti killer avrebbero dovuto distruggere i satelliti spia americani, quelli di comunicazione e quelli Early Warning (destinati a lanciare l'allarme in caso di lancio dei missili nucleari) allo scopo di scompaginare la difesa strategica USA e guadagnare qualche minuto di tempo, sufficiente ad assicurare un pieno successo al "primo colpo" nucleare contro le basi e le città americane. Questo avrebbe reso un po' meno pesante l'inevitabile ritorsione americana. Infatti è chiaro che se i satelliti mi dicono che i sovietici hanno lanciato i loro missili nucleari contro di me, ho circa venti minuti per organizzare la reazione, e posso lanciare i miei missili prima che quelli nemici si siano abbattuti sul mio territorio. Se proprio non voglio rischiare di scatenare una guerra per errore, mi basta stare con il dito pronto sul pulsante e aspettare che il primo missile sovietico mi colpisca, per poi iniziare il contrattacco. Il contrattacco potrebbe essere mirato: se i missili sovietici sono diretti contro le mie città, faccio altrettanto. Se sono diretti contro i miei missili, faccio altrettanto. I satelliti mi dicono subito quali bersagli americani saranno colpiti, e posso regolarmi di conseguenza. Invece, se all'improvviso perdo i satelliti, è chiaro che sospetto che i sovietici stanno attaccando, ma non posso esserne certo e non so nemmeno quali saranno i bersagli attaccati. Quindi sono costretto ad aspettare, se non voglio scatenare una guerra per errore. Al massimo posso allertare i sottomarini e far decollare i bombardieri. A questo punto sono costretto a lanciare dopo che praticamente tutti i missili sovietici mi hanno colpito, e ciò significa che se quei missili erano diretti contro le mie basi missilistiche, potrei ritrovarmele distrutte tutte. A quel punto la ritorsione sarebbe affidata solo ai sottomarini e ai pochi bombardieri che sono riusciti a decollare. Poi gli stessi sovietici si resero conto che la cosa non aveva senso, specialmente perchè i missili lanciati dai sottomarini americani erano più che sufficienti per trasformare l' URSS in un deserto (un solo sottomarino con 24 missili poteva distruggere 240 città e bersagli sovietici, e in ogni momento gli americani avevano in mare almeno 12 sottomarini lanciamissili....) per cui non aveva senso mettere in orbita un costoso sistema anti-satellite. Invece, il vero pericolo per i sistemi GPS sono apparati di disturbo operanti in radiofrequenza, di grande potenza, in grado di interferire con il segnale GPS o addirittura di fornire coordinate sbagliate. Questi sistemi sono decisamente più economici e molte nazioni li hanno acquistati, compresi l' IRAK e la Serbia. Anche in questo caso il vantaggio è effimero: questi potenti trasmettitori, infatti, sono una ghiotta preda per i missili antiradar, e camperebbero pochi minuti in caso di conflitto.
  5. Bhè, se persino la Procura Militare la pensa così, dobbiamo accettare questa valutazione. A nessuno piace rischiare la pelle perchè non ci sono soldi per installare un sistema di contromisure automatizzato. Però la vicenda lascia dell'amaro in bocca. E' vero che nessuno può pretendere che ogni soldato sia un eroe, però ci vorrebbe un giudizio di coerenza. Se scelgo di fare il militare professionista, se mi pagano fior di quattrini per andare all'estero e per volare (le indennità di volo sono un bel po' di soldi), non posso non mettere in conto di dover rischiare la pelle e di dover combattere con quello che mi passa il Governo. Se poi mi tiro indietro posso anche aver ragione da un punto di vista formale e giuridico, e quindi non dover subire condanne penali o disciplinari, ma a quel punto dovrei avere la coerenza di cercarmi un altro mestiere. Ma ha sbagliato anche l'Esercito. L'Esercito avrebbe dovuto prendere atto della cosa e cercare altri piloti volontari. Nessuna inchiesta penale, nessun procedimento disciplinare. Ci sono altri modi per "ricordarsi" di chi non ha avuto il fegato di rischiare.
  6. No, la precisione del rilevamento radar non viene inficiata dalla distanza, non nel caso di una JDAM. Mi spiego. Se il B-2 si trova a 10.000 metri di quota, il bersaglio comunque si trova all'interno dell'orizzonte radar del bombardiere, considerato che la gittata di una JDAM da quella quota è nell'ordine dei 20 km (le JDAM-ER possono arrivare anche al doppio). Pertanto, conoscendo con precisione la quota e la posizione del bombardiere, al computer basta calcolare l'angolazione del segnale radar per ottenere un dato molto preciso, indipendentemente dal fatto che il bersaglio si trovi a 5 o a 50 km, perchè la curvatura terrestre è un dato certo, così come la conformazione del terreno sorvolato o attaccato. Il problema della precisione si porrebbe se si volesse calcolare la posizione di un bersaglio aereo: allora la distanza inficierebbe la precisione, ma chiaramente le JDAM servono per attaccare bersagli terrestri, non aerei.
  7. Parlo con piacere di questo argomento, perchè è un bel ricordo. Come tutti sapete l' SR-71 Blackbird fu sviluppato anche in una versione da intercettazione, l' A-12, il cui armamento principale era costituito dai missili AIM-47, originariamente sviluppati per il defunto F-108. Si trattava di missili derivati dall'AIM-4 Falcon, ma di prestazioni mooolto superiori. Tanto per intenderci: Mach 6 di velocità e oltre 200 km di gittata. Il programma A-12 non andò oltre i prototipi, per cui anche l'AIM-47 andò ai pesci. La Hughes però utilizzò quell'esperienza per sviluppare l'AIM-54 Phoenix, e la sua centrale di tiro, AN/AWG-9, per equipaggiare l'F-111B, ossia la versione navale dell'F-111. Anche l'F-111B non andò oltre lo stadio prototipico, perchè l'US Navy si rifiutò di imbarcare un bestione del genere (e fu un bene, perchè l'F-111 come caccia era un bidone...). Ne approfittò la Grumman, che costruì l'F-14 proprio attorno al missile Phoenix e alla direzione di tiro AWG-9, e non è un caso se il Tomcat è così simile all' F-111: stessi motori TF-30, stessa formula bimotore/ali a geometria variabile/biposto e dimensioni e pesi imponenti. E' così che è nato il Tomcat: progettato per portare e lanciare sei missili Phoenix contro altrettanti bersagli. Uno dei rari casi in cui un aereo è stato progettato attorno a un missile (o meglio, alla sua direzione di tiro AWG-9).
  8. Devo ammettere che ho cercato in internet per trovare UNA sola fonte italiana che riportasse una cronologia decente della Guerra del Goldo del 1991, e invece... NIENTE. Tutto quello che si trova sono articoli conditi di propaganda politica anti-americana. Addirittura ho trovato un sito in cui si sostiene che gli USA invasero l'Irak nel 1991 per recuperare i resti di un'astronave aliena precipitata nel deserto irakeno.... Pazzesco. Mi dispiace, volevo essere di aiuto. Sull'Operazione Desert Storm ci sarebbe tantissimo da dire, sia per quanto riguarda la parte aerea che quella terrestre, per non parlare dei lanci di Scud irakeni e dell'impiego antimissile del Patriot, degli ALCM modificati per cortocircuitare le centrali elettriche irakene, delle colonne di carri armati fatte a pezzi grazie ai velivoli JSTARS, dei bombardamenti dei B-52, degli irakeni che si arrendevano agli RPV, dell'impiego dei SAS, della sfortunata prima missione dei Tornado italiani... Se ne avrò tempo ne parleremo. Intanto chi è interessato può dare un'occhiata a questo documento in italiano: http://www.warnews.it/index2.php?option=co...do_pdf=1&id=510 E' un sito pacifista, ma riporta una breve storia del conflitto e delle vicende successive (embargo, no-fly-zones).
  9. Parliamo in termini semplici e chiari. Una bomba a guida laser è una bomba con un sensore laser passivo, alette mobili, un computer di controllo e (nelle versioni più avanzate) c'è anche un navigatore inerziale che garantisce una precisione minima nel caso per qualche ragione la guida laser venga meno. Una bomba a guida laser è molto precisa, in via teorica può avere una precisione assoluta. Inoltre può essere lanciata contro qualsiasi bersaglio, anche un bersaglio del tutto imprevisto all'inizio della missione. Quali sono gli svantaggi? 1) Il costo. La bomba costa, e il complesso di illuminazione laser a bordo dell'aereo costa. 2) L'aereo dev'essere equipaggiato con un illuminatore laser e con uno schermo TV o IIR che consenta al pilota di "vedere" e "designare" il bersaglio. 3) L'aereo deve illuminare il bersaglio per tutto il tempo di volo della bomba, e questo - anche se i moderni illuminatori hanno una testa rotante a inseguimento automatico - lo espone comunque a certi rischi. 4) Il pilota deve individuare il bersaglio sul suo monitor, e questo non sempre è facile (si pensi a un bunker nel sottosuolo, senza alcun riferimento all'esterno, oppure si pensi a una missione notturna). 5) In alcuni casi il laser è inefficace: nuvole, nebbia, pioggia, fumo, incendi (non a caso Saddam incendiava i pozzi petroliferi creando vaste nubi nere) possono degradare o addirittura bloccare il raggio laser. 6) Il laser è comunque una specie di faro che rivela la presenza di un caccia nemico ed il suo bersaglio, a chi sia dotato di opportuni sensori. Vediamo invece una bomba GPS. Una bomba GPS è composta da una bomba, da un sensore GPS, da alette di controllo e da un computer di navigazione. La sua precisione attuale è dell'ordine di pochissimi metri (ormai si parla di uno - due metri se le coordinate del bersaglio sono precise). Una bomba GPS ha bisogno di sapere le coordinate del bersaglio, per cui esse devono essere note prima di iniziare la missione. Non si può colpire un bersaglio imprevisto. In compenso, una bomba GPS può essere montata su qualsiasi aereo, anche se questo non ha alcuna strumentazione dedicata. Inoltre una bomba GPS può colpire un bersaglio del tutto invisibile, anche un bunker sotterraneo, nel momento in cui sono note le sue coordinate (ottenute ad esempio tramite l'intelligence). Una bomba GPS, inoltre, non risente delle condizioni meteo e ambientali: di notte come di giorno, con la nebbia o le esplosioni o fumi e incendi, una bomba GPS funziona sempre nello stesso modo e con la stessa precisione. Una bomba GPS costa molto meno, al pilota non sono richieste particolari abilitazioni, l'aereo può allontanarsi subito dopo il lancio e può lanciare da qualsiasi distanza e altezza, compatibilmente con la gittata dell'arma. Addirittura una bomba GPS può essere lanciata con la tecnica Toss: l'aereo si avvicina al bersaglio, magari nascosto dietro una collina, poi cabra, sgancia la bomba e si allontana in direzione opposta. La bomba sale, scavalca la collina e piomba sul bersaglio! Per una Paveway è praticamente impossibile (a meno che ci sia una persona a terra che illumina il bersaglio). Inoltre alcuni aerei possono colpire anche bersagli improvvisi e non previsti, usando bombe GPS. E' il caso del B-2, ad esempio. Il radar del B-2 è in grado di vedere un bersaglio, calcolarne le coordinate e programmare la bomba nella stiva per poi lanciarla. Questa capacità viene pian piano estesa agli altri aerei da combattimento, per cui anche questo svantaggio della bomba GPS sta venendo meno, anche se in questo caso la precisione è condizionata dalla precisione del radar utilizzato per calcolare le coordinate del bersaglio. In definitiva, quindi, le bombe a guida laser sono più precise, specialmente nei riguardi di bersagli le cui coordinate non erano conosciute all'inizio della missione, ma risentono delle condizioni ambientali e visive. Le bombe GPS sono leggermente meno precise, ma sono più economiche e ognitempo.
  10. Gianni065

    F-14 Tomcat

    Transiteranno sugli F/A-18E/F
  11. Ormai è difficile trovare un aereo che sia completamente frutto del lavoro di una singola nazione. Pochissime nazioni hanno la capacità di progettare un intero velivolo, ossia cellula, motori e avionica. Di fatto, solo USA, Inghilterra, Francia e Russia hanno questa capacità. E questo perchè le suddette nazioni sono le uniche che hanno conservato la capacità di progettare motori aeronautici avanzati. Anche l'avionica vede pochi produttori nel mondo: oltre ai predetti, possiamo aggiungere Israele e la Svezia.
  12. Bhè, si chiamano bagnati perchè si fa presto a indicare il concetto. Altrimenti bisognerebbe dire "predisposti per accogliere serbatoi di carburante esterni". Si fa prima a dire "wet", bagnati. In inglese, il termine wet si usa per indicare le tubazioni che trasportano carburante o liquidi rispetto a quelle che trasportano aria o fili elettrici (dry). ----- L' M-346 ce l'abbiamo solo in Italia perchè non è entrato in produzione, così come non è entrato in produzione nemmeno lo YAK-130. Al momento non ci sono ordini fermi per l' M-346 ma la speranza è quella di diventare il futuro Eurotrainer (anche se Francia e Germania stanno facendo di tutto per tenerci fuori...). E' chiaro però (almeno spero) che se non è oggi sarà domani, ma l'AMI ordinerà l' M-346 per sostituire gli MB-339 che sono ormai vecchiotti (a essere onesti, io credo che con un po' di buona volontà si potrebbero sostituire sia gli MB-339 che gli AMX-T, rivedendo i percorsi addestrativi, con un bel risparmio di soldi). Anzi, a dirla tutta, mi piacerebbe che un domani l'Italia avesse il coraggio di strutturarsi così: - Typhoon per la difesa aerea (con capacità secondaria di strike) - F-35 per attacco (con capacità secondaria di difesa aerea) - M-346 per addestramento intermedio/avanzato (con capacità secondarie di attacco leggero e difesa aerea contro slow movers) - M-290TP Redigo per addestramento basico Sarebbe un mix micidiale e costerebbe molto poco mantenerlo... sicuramente molto meno di quanto costi tutta la variegata flotta oggi esistente.
  13. Quando si valuta un aereo, occorre sempre tenere a mente quali erano i requisiti di missione per il quale quell'aereo è stato progettato, e la sua capacità di soddisfarli e di adeguarsi man mano che quei requisiti cambiano nel tempo. L' F-16 è nato perchè in USA esisteva una forte pressione, da parte dei piloti reduci del Vietnam, affinchè fossero introdotti nuovi concetti nel combattimento aereo. Ma fu uno di questi piloti ad esprimere al meglio questi concetti: il maggiore John Boyd. Forse non lo conoscete, ma è lui il vero padre di F-15, F-16 ed F-18, ed è lui che ha sconvolto le tattiche del dogfight. Boyd teorizzò e mise in pratica il concetto dell'Energia di Manovra, in base il quale il dogfight andava condotto e vinto mediante il possesso e la conservazione dell'energia di manovra. Boyd - che era molto ascoltato allo Stato Maggiore dell' USAF e al Dipartimento della Difesa - era convinto che l'USAF aveva bisogno di un caccia agile, veloce ma non troppo e leggero, con un'elevata energia di manovra fornita da una bruciante capacità di accelerazione. Inoltre Boyd voleva un caccia economico, producibile in grandi quantità, e non eccessivamente sofisticato, in maniera da poter contrastare efficacemente gli agili MIG-21 sovietici. A quel tempo non c'era molta fiducia nei missili, per cui era fondamentale che l'aereo possedesse un cannone efficace e ad alta celerità di fuoco (il Vulcan) e fosse in grado di usare, al massimo, i missili Sidewinder, considerati molto più affidabili degli Sparrow. D'altro canto i missili a guida IR e radar sovietici di quel periodo erano dei bidoni, per cui non c'era da temerli. Da questi concetti iniziarono a originarsi i primi studi su un caccia più leggero ed economico del Phantom, dotato di grande accelerazione ed estremamente agile, armato solo di un cannone e di una coppia di Sidewinder. In quel periodo, però, i sovietici svelarono il loro MIG-25, un possente bireattore realizzato in due versioni (ricognitore strategico e intercettore) che era accreditato di volare a tre volte la velocità del suono (in realtà filava a non oltre MAch 2.8) a quote elevatissime. Il MIG-25 era irraggiungibile dai Phantom e anche dal previsto caccia leggero voluto da Boyd, così l'USAF decise di sviluppare un caccia pesante in grado di raggiungerlo e abbatterlo. Nel farlo, l'USAF non dimenticò i principi dell'Energia di Manovra e così nacque l' F-15: un caccia maneggevole, veloce e potente, ma molto costoso. Quando si scoprì che il MIG-25 era una mezza bufala, e che gli F-15 costavano troppo, l'USAF decise di rispolverare il concetto di caccia leggero voluto da Boyd ed è così che nacquero l' F-16 e l'F-17 (che poi diventò F-18). L' F-16 è nato quindi come un dogfighter puro, per affiancare i più pesanti F-15, ed era un caccia piccolo, leggero, praticamente diurno, che andava armato solo con un cannone e due missili Sidewinder. Era davvero poca cosa, ma si rivelò imbattibile nel dogfight. La grande qualità dell' F-16 è stata quella di essere riuscito a evolversi, diventando un caccia multiruolo in grado di svolgere sia le missioni aria-aria che quelle aria-terra, aiutato non poco dall'evoluzione della tecnologia dei missili e dei sensori. Grazie ai missili AMRAAM e ai sistemi di guida laser, l' F-16 si è adattato bene ed ha certamente raccolto al meglio l'eredità del Phantom e dell' F-104, diventando un cacciabombardiere ognitempo e riscuotendo altrettanto successo. Oggi possiamo dire che l' F-16 è il miglior caccia medio-leggero multiruolo esistente, ed anche quello con il miglior rapporto costo / efficacia. Questo primato gli è insidiato solo dall' F-18, che però è ottimizzato per il ruolo imbarcato ed è a tutti gli effetti un caccia medio-pesante ed è decisamente più costoso.
  14. E' frequente per i prototipi al primo volo. Si procede con estrema cautela e si va un volo breve a carrelli abbassati per "saggiare l'aereo" alle basse velocità.
  15. Lasciamo perdere.... il Phoenix è nato con l'F-14 e muore con esso. Troppo complicato e inutile adattarlo all'F-18 (di fatto occorrerebbe cambiare tutta l'avionica e le interfacce...) L'ultima versione del Phoenix, l'AIM-54C+ (una sottovariante della C) eliminava il circuito di raffreddamento liquido che giustamente Dread ha ricordato.
  16. Allora... al momento il B-2 non è abilitato al lancio di bombe a guida laser. E se lo fosse stato... non avrebbe avuto il laser per guidarle... I carichi omologati sul B-2 sono: AGM-129 (nucleare) JDAM (GPS) JSOW (GPS/IIR) B-61 (nucleare) B-83 (nucleare) Mk.82 (convenzionale) Mk.84 (convenzionale) M117 (convenzionale) CBU-87 e seguenti (cluster) Mk.36 (mina navale) Mk.62 (mina navale) JASSM previsto (cruise missile con giuda GPS/IIR) In ogni caso le armi a guida GPS e quelle a guida GPS/IIR, nella modalità di funzionamento con il B-2, eliminano la necessità di armi a guida laser.
  17. Innanzitutto precisiamo che l' M-346 è nato dal progetto YAK-Aermacchi YAK/AEM-130, un progetto russo cui aderì l'Aermacchi. Se guardate i due velivoli vi rendete conto, infatti, che sono molto simili. A un certo punto del programma YAK/AEM-130 le due ditte hanno deciso di procedere ognuna per conto proprio. Così la Yak è andata avanti con il programma YAK-130, mentre l'Aermacchi con il programma M-346. L' M-346 è un addestratore avanzato. Per capire questo termine occorre tener presente che nell'addestramento dei piloti si usano due-tre macchine diverse. Si parte con un addestratore preliminare (di solito a elica, come l' SF-260), si continua con un addestratore di base (come l'MB-339) e si finisce con un addestratore avanzato (come appunto M-346). L'addestratore avanzato dev'essere molto grintoso ed avere un'avionica simile a quella di combattimento, in maniera da addestrare il pilota alla guida operativa dei caccia e dei bombardieri. In ogni caso le prestazioni dell' M-346 sono comunque quelle di un addestratore, e non di un vero caccia. Il peso massimo al decollo è di 9500 kg, è spinto da due motori turbofan Honeywell F124 da 2385 kg di spinta l'uno, senza postbruciatore, ha una velocità massima di 983 km/h a 5000 piedi (Mach 0,92) in volo orizzontale. L'autonomia è poco meno di 1900 km con i soli serbatoi esterni, ed è dotato di un totale di nove punti di attacco dei quali tre "bagnati". Può trasportare 3000 kg di carico bellico, ed è perfettamente in grado di svolgere missioni di attacco leggero. Ad esempio una configurazione prevede un cannone da 30 mm in pod centrale esterno, una coppia di Sidewinder, 2 bombe da 500 kg e due serbatoi ausiliari esterni con un raggio di azione pari a circa 600 km, che non è male. L'Aermacchi ha investito oltre 500 milioni di euro nel programma, ed offre il velivolo sul mercato a un prezzo che oscilla tra i 15 e i 20 milioni di dollari.
  18. Gianni065

    Royal Navy

    Vi invito a fare un riflessione. E mi spingo oltre a quello che dovrei, per questa volta. Gli attentati dell' 11 settembre non dovevano finire come sono finiti. Se tutto fosse andato com'era nei programmi, i 4 Boeing avrebbero colpito Pentagono, Casa Bianca e le Due Torri. Sarebbero morte in tutto 400 - 500 persone, e sarebbe stato uno smacco pesante agli Stati Uniti, uno smacco che probabilmente avrebbe travolto la presidenza. Ci sarebbe stata una reazione pesante contro il terrorismo certo, ma non dimentichiamo che di stragi del genere gli USA ne avevano già avute (si pensi ai 259 morti di Lockerbie) e non hanno invaso nessuno, limitandosi a qualche bombardamento pesante. Invece, il crollo delle Due Torri, che nemmeno Bin Laden si aspettava, ha prodotto un effetto che nemmeno i terroristi volevano. New York sfigurata, migliaia di civili uccisi, centinaia di poliziotti e pompieri morti da eroi, hanno unito tutto il paese e nessuno si è sognato di muovere critiche a Bush. Persino Clinton dichiarò: "Dobbiamo essere tutti uniti con il Presidente". Gli USA hanno reagito invadendo l'Afghanistan e spazzando via i talebani senza quasi mettere un soldato a terra, con il pieno appoggio dell'Inghilterra e di tutta la comunità internazionale. Così Bin Laden (e chi lo sostiene) si è ritrovato nella "cacca": gli USA erano diventati martiri e tutto il mondo li sosteneva, l'Afghanistan era stato conquistato ed era di fatto diventato una base USA, migliaia di talebani o presunti tali erano stati catturati e portati a Guantanamo (dove si ritiene che la CIA selezioni e addestri musulmani "pentiti" da utilizzare come spie e agenti americani). E c'era il rischio che i prossimi sulla lista fossero i pasdaran iraniani! A questo punto serviva una mossa che spezzasse la solidarietà del mondo agli USA. E allora qualcuno fa filtrare notizie che in Irak si stanno preparando armi di distruzione di massa, armi nucleari, chimiche e batteriologiche, e che Saddam intende fornirle a Bin Laden. E chi è questo qualcuno? Ahmed Chalabi, in particolare, dissidente del regime, che aveva fornito fior di informazioni sui presunti programmi irakeni. Così gli USA invadono l'Irak ma armi NBC non ne trovano e il mondo prende le distanze. Punto a favore per Bin Laden e i suoi sostenitori. Anzi, doppio punto. Perchè? Perchè Bin Laden e i suoi talebani sono proprio fratelli stretti dei Pasdaran iraniani, e guarda caso l'Iran ce l'aveva a morte con l' Irak (l'Irak aveva invaso l'Iran costringendolo a una lunga e sanguinosissima guerra). Quindi, in un colpo solo, gli USA screditati e l'Irak spazzato via. E scopri scopri... Chalabi, candidatosi a diventare nuovo capo del governo irakeno, in realtà è una spia iraniana, tanto che gli americani lo mandano via a pedate. Ottenuto il risultato, adesso per Bin Laden e company diventa importante far sloggiare gli USA, e di qui la serie di attentati a catena, sabotaggi, sequestri di persona. Lo stillicidio di perdite americane forse non riuscirà a far sloggiare subito gli USA dall'Irak, ma di certo dopo la figuraccia delle armi di distruzione di massa e con tutti questi morti nessun Presidente può ormai azzardarsi a invadere l'Iran (che invece era la cosa da fare subito dopo l'Afghanistan). Questa sequenza logica è l'unica che spiega tutto quello che è successo. Il petrolio, come ho già spiegato altrove, non c'entra niente (e non a caso il prezzo anzichè scendere continua a salire).
  19. Gianni065

    F-14 Tomcat

    Mi spiace... i Jolly Rogers transiteranno l'anno prossimo, a marzo. Comunque, giusto perchè sia chiaro che anche a me il Tomcat mancherà moltissimo, riporto quello che ha scritto un pilota di Tomcat alcuni anni fa, parlando dell' F/A-18E/F: "E' lo stesso vecchio merdoso Hornet, con il vestito nuovo, ridisegnato per far contenti i politici. Non potrà mai arrivare all'autonomia del Tomcat, ai suoi Mach 2.4, alla sua immagine mitica di predatore. La velocità del Tomcat è entusiasmante, non c'è altro aereo della marina che possa avvicinarglisi. Se lo guardi a terra ti intimidisce, si vede che è nato per fare la guerra..."
  20. Gianni065

    F-14 Tomcat

    infatti io a differenza di te non so tutte quelle cose e allora mi informo su vari siti Iceman... non era un rimprovero il mio, ci mancherebbe altro. Qui nessuno è professore, nemmeno io. Volevo solo dirti di prestare attenzione alle fonti. Fare un copia-incolla è facile, ma spesso si rischia di copiare qualcosa fatto male, come quasi tutte le traduzioni italiane di testi tecnici stranieri. Tutto qui. Pensa che anche Aeronautica e Difesa ha fatto cilecca questo mese. Dread, ho preso il numero di ottobre e ho verificato le notizie che riportavi. Quella sui cannoni dell' Eurofighter è imprecisa, come pensavo. Mentre nella sezione lettere ho trovato niente di meno che la stessa identica lettera a firma di Nico Sgarlato che io avevo in archivio e che risale a un sacco di tempo fa: qualcuno ha fatto un copia/incolla di quella vecchia lettera e l'ha ripubblicata di nuovo! Tornando all' F-14, possiamo discuterne anche per settimane. Sugli aerei ci sono ragioni emotive che impediscono di accettare che una grande gloria vada in pensione. E' successo anche con il Phantom-II, con l' F-111, con l' A-6 ecc... Però gli aerei sono un po' come le automobili. Anche la Giulietta è stata un mito - sparo un nome a caso - ma oggi in giro non ce ne sono più. Il Tomcat è invecchiato, è quello di concezione più datata tra i cacci americani, e le cellule hanno subito stress pesanti (gli appontaggi e lanci da portaerei stressano molto le strutture). Addirittura alcuni tecnici hanno espresso dubbi sull'affidabilità dei Phoenix: secondo loro per gli stress indotti dai cicli lancio/appontaggio, i motori dei missili Phoenix avrebbero subito danni strutturali più o meno gravi e rischierebbero di esplodere nel momento in cui si lanciano. Probabilmente questa è una precauzione esagerata, ma la dice lunga su cosa significhi una vita di trent'anni per un caccia imbarcato pesante come il Tomcat. Nei confronti di un F-18, il Tomcat ha due soli vantaggi: una velocità superiore e un sistema d'arma a lungo raggio come il Phoenix. Però la velocità è oggi limitata dalla necessità di proteggere il sensore IRST e di preservare la vita delle cellule, per cui i Tomcat non possono più superare i Mach 1,8 (che è poi la velocità massima di un F-18), mentre il missile Phoenix è ormai superato e comunque non è ottimizzato per impegnare un caccia moderno altamente manovrabile. Per il resto (avionica, autonomia, versatilità, carico bellico) l' F-18 è superiore e costa molto meno. Dobbiamo avere il coraggio di ammetterlo, anche se nessuno dimenticherà il Tomcat. La serie 10 se ne va nello stesso ordine con cui è entrata in servizio: dopo l' F-14, toccherà all' F-15 sostituito dall' F-22, poi verrà il turno dell' F-16 sostituito dall' F-35, quindi gli F-18 delle prime serie sostituiti anch'essi dall' F-35, e resteranno solo gli F/A-18E/F (che potrebbero essere sostituiti anch'essi dall' F-35). Quindi, nessuno se ne va per demerito: è solo vecchiaia!
  21. Gianni065

    F-14 Tomcat

    Iceman... devi stare più attento a come interpreti i dati che citi. Il 21 dicembre 1970 è la data del primo volo del prototipo. Goose88 aveva detto bene, perchè l'F-14 è stato assegnato ai primi reparti operativi (VF-1 e VF-2) nel 1973 ed è diventato "combat ready" nel 1974. Oltre agli attacchi alari e alle rotaie per i sidewinder, l' F-18 dispone anche di due alloggiamenti in fusoliera per missili classe Amraam e sensori, nonchè di un punto di aggancio ventrale. Ora, se posso dirti una cosa... il brano che hai riportato è copiato pari pari dal libro "Fortezze dei mari" di Tom Clancy. L'ho riconosciuto per quel cavolo di riferimento al "P-110" che è un errore, perchè forse l'autore voleva riferirsi al motore F-110. La traduzione è riportata su questo sito: http://digilander.libero.it/shinano/aerei/...tteristiche.htm ed è una traduzione che fa piangere. Peccato, perchè il testo originale era fatto bene.
  22. Per la precisione, le massime combinazioni di armamento del B-52D erano: Stiva interna: - 84 bombe Mk82 da 500 libbre o 42 M117 da 750 libbre Piloni alari: - 24 bombe Mk82 o M117 Dire che i 16000 km di autonomia (B-52G e H) siano una "buona" autonomia mi pare poco. Trovatemi un altro bombardiere che possa volare per 16000 km senza rifornimento in volo e con carico bellico a bordo...
  23. Gianni065

    Royal Navy

    Purtroppo i soldi mancano, e le guerre costano. Per questo anche Blair deve accettare di tagliare lo strumento militare. Nemmeno io condivido le critiche a Blair e Bush jr. Che vengano rieletti o meno, hanno preso delle decisioni non facili nell'interesse dei loro paesi e del mondo occidentale. Le cose in Irak si sono rivelate più difficili del previsto, e questo probabilmente costerà la rielezione a entrambi, questo lo deciderà il popolo, come si conviene ai paesi democratici. Kerry non potrà certo prendere una strada molto diversa da quella di Bush, vedrete. Gli americani hanno digerito male solo la faccenda delle armi di distruzione di massa, non certo l'invasione dell'Irak in sè. Dipendesse da me, li rieleggerei entrambi.
  24. Gianni065

    Aiuto!!!!!

    Un colpo è difficile... però se il pilota ci si mette riesce a farti vomitare... garantito...
  25. Gianni065

    F-14 Tomcat

    Giusto o non giusto, il Tomcat ha fatto il suo tempo ed è il più vecchio dei "magnifici quattro" (F-14/15/16/18). Inoltre il Tomcat era ottimizzato per un tipo di missione (contrasto ai bombardieri antinave sovietici) che oggi non è più ritenuta attuale. La Navy ha "solo" l' F-18 per sostituirlo e dovrà accontentarsi in attesa di integrare gli Hornet con i più prestanti F-35. Ne abbiamo parlato diffusamente in un altro post.
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