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Gianni065

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  1. Gianni065

    Ustica

    Proprio quelle foto. Guardate quelle della fusoliera, la terza e la quarta foto dove c'è la striscia rossa. Guardate la disposizione dei lembi di metallo: piegati verso l'esterno. Non verso l'interno, come ci si aspetterebbe da una testata di missile che esplode per effetto della spoletta di prossimità, ma verso l'esterno. Vi dice qualcosa? A me dice innanzitutto che è la dimostrazione che quella non è la traccia di un missile. E non venitemi a dire che il missile ha penetrato l'aereo ed è esploso al suo interno. Per favore. Avremmo trovato centomila tracce di ciò all'interno della fusoliera !!! Però nemmeno intendo dire che quella è la dimostrazione che si tratti di una bomba, semplicemente guardando una foto. Quell'aereo ha subito un evento catastrofico con elevatissime cinematiche in gioco. La decompressione esplosiva sprigiona grandi forze. Ci può essere più di una spiegazione per qualche buco e lacerazione qua e là. L'esplosione di un ordigno a base di semplice esplosivo, come può essere la bomba di un attentato, trasforma gli oggetti che si trovano vicino a sè in altrettanti proiettili, in grado di creare molteplici effetti. Un bullone diventa un vero proiettile in grado di penetrare come il burro la lamiera di un aereo. Il problema è che è difficile capire se quel bullone ha preso energia da una bomba o dall'esplosione accidentale di un serbatoio di carburante, tanto per fare un esempio banale. Un missile, invece, non trasforma oggetti intorno a sè: li contiene già. La sua testata incorpora il materiale destinato a frammentarsi e a produrre le migliaia di schegge che devasteranno il bersaglio. Di queste migliaia di schegge, nemmeno una? Nemmeno un bel percorso tipico di una scheggia di testata esplosiva? (lacerazioni multiple e profonde nella lamiera, negli interni, nei cadaveri...) Niente di niente. Giusto per farvi un'idea, questo è il panorama di buchi provocato dalla testa esplosiva di un missile: Questi sono missili, per Dio. E qua parliamo di piccoli missili classe Strela, di quelli portatili, poco più di un chilotto di esplosivo e involucro preframmentato. Figuriamoci un missile aria-aria.... persino uno piccolo come un Sidewinder. Guardate che combina l'esplosione di un Sidewinder in questo test: o in questo:
  2. Gianni065

    in caso di guerra...

    Il punto è che un B-29 era un ammasso di pezzi di lamiera lunghi così e larghi così. Con un può di buona volontà si replicava. Un aereo moderno è qualcosa che viene prodotto da centinaia di aziende diverse, è fatto di materiali sofisticati (leghe, miscele plastiche, RAM ecc...) ed è riempito di aggeggi elettronici in cui la forma "hardware" è cosa del tutto diversa dalle funzioni che svolge. Per non parlare, poi, del software. Replicare un aereo moderno significa che devi avere i progettisti che progettino il software e le apparecchiature che saranno utilizzati dalle catene produttive per costruire i pezzi, poi devi costruire le catene produttive con le apparecchiature, e poi se tutto va bene e sei riuscito anche a replicare il software per far funzionare i sistemi di bordo, puoi costruire l'aereo. Persino i paesi costruttori originali, nel momento in cui chiudono e smantellano le catene produttive, non possono più ricostruire, in pratica, lo stesso aereo che costruivano fino a qualche mese prima. Figuriamoci a fare una copia partendo da zero.
  3. Semplice semplice: In fase di boost (ascesa) l'ICBM è vulnerabile perchè è pieno di combustibile ed ha una traccia IR formidabile. E' un bersaglio perfetto, a patto di essere nelle vicinanze (e di qui l'interesse per i sistemi ABL). Successivamente il missile libera la testata che contiene le MIRV e va in fase suborbitale e/o orbitale (dipende dal missile e dal lancio: gli SLBM si possono lanciare con un profilo suborbitale). In questa fase è meno vulnerabile perchè l'involucro della testata è robusto e la traccia IR è sparita: occorrono radar potenti per tracciarlo e un intercettore per distruggerlo, il cui sito di lancio deve essere posizionato opportunamente. In questa fase si inizia ad avere un'idea di massima dell'area che costituisce il bersaglio. Durante la fase orbitale la testata si apre rilasciando le MIRV ognuna delle quali può essere indirizzata su un bersaglio diverso. Assieme alle MIRV la testata rilascia una serie di falsi bersagli, tutti apparentemente identici a quelli veri. Pertanto si ha ancora un'idea imprecisa di cosa effettivamente sarà colpito e l'intercettazione è difficile. Nel momento in cui le MIRV ed i falsi bersagli rientrano in atmosfera, questi ultimi rallentano per l'attrito e possono essere discriminati. In questa fase si ha la certezza finale dei bersagli. Le MIRV possono essere neutralizzate con un colpo diretto, ma gli intercettori devono essere posizionati opportunamente, in prossimità delle aree protette. Alcune MIRV (MARV) possono manovrare e in questo caso non solo aumenta l'incertezza sul loro bersaglio ma si complica tantissimo la possibilità di intercettarle.
  4. Gianni065

    MIG-31 alla Siria

    Dato il numero limitato e le capacità del radar del MIG-31, credo che la Siria intenda utilizzarli proprio come una specie di AWACS in favore dei suoi aerei da caccia. Cinque aerei sono il numero minimo per averne almeno uno sempre in volo.
  5. John Paul Stapp, questo era il suo nome.
  6. Di Aster 45 se ne parla poco ma se ne parla, visto che ne parla Jane's. Diciamo che quando gli Aster dell'attuale generazione avranno raggiunto un certo grado di maturità operativa, sarà il momento per entrare con versioni potenziate (Block II o Aster 45). Il MEADS era visto come un sistema internazionale destinato a sostituire i Patriot e i Nike Hercules con prestazioni molto elevate nei confronti dei missili balistici tattici e con aspirazioni a poter ingaggiare anche bersagli di fascia più alta. Il SAMP è nato come sistema prevalentemente antiaereo con l'occhio alla sostituzione delle batterie Hawk. E' indubbio che nel tempo le prestazioni dell'ASTER vanno proiettandosi verso livelli più alti, mentre il MEADS si è abbassato di tono.... e quindi i due sistemi hanno un'area di sovrapposizione che minaccia di farsi sempre più ampia. Probabilmente ciò è stato causato un po' dagli americani che spingevano per altri sistemi con piena capacità antimissile e un po' dai francesi che spingevano per dare al SAMP la possibilità di competere commercialmente con il MEADS. Credo anch'io che l'Italia non abbia necessità di questa esuberanza di sistemi (a dire il vero credo che non serva nessuno dei due, visto che c'è ancora da coprire adeguatamente le fasce più basse della difesa antiaerea, ben più importanti nelle previsioni di impiego delle forze nazionali) ma ormai è difficile tirarsi indietro senza scontentare troppa gente.
  7. Sui dati di accelerazione bisognerebbe vedere un po' fonti e configurazioni. Io li ho presi di qua: http://www.mirage-jet.com/COMPAR_1/compar_1.htm e sono di fonte Dassault. Comunque al di là di questo, penso anch'io che un caccia supersonico prestante, che si trovi ad avere 18 secondi di vantaggio su un missile in arrivo da dietro, con il velivolo già lanciato in piena accelerazione, senza particolari problemi di carburante ma in configurazione pulita e alleggerita, si tira tranquillamente fuori dai guai. In termini di combattimento aereo reale è però piuttosto difficile che accadano tutte queste cose insieme. I caccia moderni bruciano molto rapidamente il carburante con full A/B (parliamo di pochi minuti letteralmente) e basta poco per non essere più in grado di rientrare alla base, se non c'è una cisterna o un alternato disponibili. Non è un caso infatti che i veri "cacciatori" , pur potendo impiegare i missili BVR su lanci lunghi, preferiscano portarsi nella posizione di tiro che offre maggiori probabilità di successo, e questo dà ancora un senso al concetto di dogfight che altrimenti sarebbe del tutto superato. Viceversa, in tante situazioni in cui non si è in condizione di caccia pura (pensiamo alla necessità di allontanare un caccia nemico da una no-fly-zone o semplicemente di impedirgli di attaccare una formazione amica in attacco) un lancio lungo può essere sufficiente a costringere il nemico a interrompere la sua missione di intercettazione o penetrazione, e viceversa a consentire alla propria formazione di attacco di portare a termine la missione. E spesso questo risultato, in termini operativi, vale più di un singolo abbattimento, anche se rovina "la media" della KP del missile lanciato. Queste tendenze si rivelano molto più marcate oggi che esistono vari modelli di caccia in grado di svolgere missioni di attacco e di difendersi da soli: pensiamo agli F-16C, agli F-18, agli F-15E. Molto spesso i piloti di queste macchine non sono veri dogfighter, ma sono piloti addestrati per l'attacco, e il loro addestramento nel combattimento aereo non è particolarmente spiccato. Questi piloti spesso si ritrovano a dover fronteggiare minacce mentre sono in missione di attacco: accettare un dogfight significherebbe quasi certamente abortire la missione di attacco, per cui preferiscono lanciare alle massime distanze possibili contro una minaccia aria-aria in avvicinamento. L' F-22 - così torniamo in topic - grazie alla sua scarsa visibilità radar consente al pilota margini di manovra molto ampi: può ben decidere di accorciare le distanze e lanciare i missili aria-aria ben all'interno di quella che solitamente si definisce "area senza scampo". Vorrei anche sottolineare che in ambienti molto densi l'RWR può risultare di dubbia utilità: quando in giro ci sono molti velivoli con i radar accesi e funzionanti, l'RWR può essere un albero di natale nel quale è tutt'altro che chiaro quale delle luci accese è particolarmente interessata a noi... Ci sono infatti RWR ed RWR, e il semplice schermetto diviso per settori oggi è ritenuto insufficiente, anche se molti caccia continuano ad affidarsi a questo tipo di visualizzazione difensiva. ;-)
  8. Nell'esempio che fai, Gianvito, certamente l'AMRAAM non gliela farebbe. Il punto è se però il SU-27 gliela fa ad accelerare nel tempo che hai detto (20 secondi). Escludiamo che sia già a Mach 1.5 (non riuscirebbe a virare di 180 gradi in poco tempo a quella velocità) e immaginiamo che stia volando a Mach 0.9. Quanto impiega ad arrivare a Mach 1.5 ? Non lo so, non conosco il dato. Però so che un F-16 o un F-18 ci mettono ben 2 minuti per arrivare da Mach 0.9 a Mach 1.6 in quota e armati solo di due Sidewinder e il 50 % di carburante. Un SU-27 è di certo più prestante... ma quanto ci metterà? Possiamo ipotizzare una novantina di secondi? Cambiano un po' le cose, vero?
  9. Sì, KP è la probabilità di colpire il bersaglio, in generale. KPSS è un termine più specifico, le due S stanno per Single Shot e significa la probabilità di colpire il bersaglio con un singolo missile (in aviazione non c'è molta differenza tra i due termini, giacchè di solito i lanci sono singoli, mentre in difesa aerea ha più senso perchè è usuale lanciare coppie di missili contro lo stesso bersaglio).
  10. Gianni065

    Velocità dei missili

    Il dato sul numero di AIM-4 lanciati non l'ho trovato, ma quello sulla KP sì: 8 %. Parliamo di AIM-4D.
  11. Dunque Gianvito, nella Guerra del Golfo lo Sparrow pare abbia riportato il 28 % di KP... ma tieni conto che nella stessa occasione il Sidewinder ha riportato un pessimo 12.6 %, eppure il Sidewinder è una delle armi più efficienti che esistano. La Guerra del Golfo è stata un po' sui generis, perchè i caccia Irakeni NON accettavano lo scontro e se la filavano puntualmente, costringendo quelli americani a lanci lunghi contro bersagli in allontanamento, spesso andati a vuoto. Molti Sparrow e Sidewinder sono stati lanciati semplicemente per "tenere lontani" i caccia nemici dalle formazioni di strike. Ben diversi i risultati ottenuti dagli israeliani contro i siriani, i quali erano decisamente più agguerriti e combattivi degli irakeni. ======= Anche per l'AIM-54 contro i Foxbat si sono trattati di lanci lunghi, ma non scordiamo che il Foxbat è una brutta bestia e basta un secondo di errore nel vettore di intercettazione e... ne mangi la polvere. Inoltre il Phoenix è nato per contrastare le formazioni di bombardieri in avvicinamento ai Carrier Group e più di tanto non si può pretendere. Infine, le KP sono calcolate sempre con un lancio in condizioni non dico perfette, ma almeno entro i parametri di lancio ottimali. Io parlavo della fase terminale dell'avvicinamento, nella quale evidentemente se il missile si trova ormai a ridosso del bersaglio, significa che ha funzionato bene ed è stato lanciato entro i parametri corretti. ======= Nessun dubbio che si faccia di tutto per migliorare la KP dei missili aria-aria, proprio perchè un fattore fondamentale è proprio quello di ritardare al massimo la consapevolezza del bersaglio del missile in arrivo. Alcuni accorgimenti, poi, servono a estendere i parametri ottimali. I missili aria-aria moderni, se sono lanciati entro i parametri corretti, difficilmente mancano il bersaglio. ECM ed ECCM sono ovviamente un discorso a parte, che può totalmente cambiare i termini della questione. ======= 65 è la mia data di nascita, confermo. Ti ringrazio per considerarmi un buon interlocutore, ma devo avvertirti che spesso mi piace fare "l'avvocato del diavolo". Magari la penso come te, ma cerco di portare argomentazioni opposte (sempre tecnicamente sostenibili) per stimolare la discussione e analizzare tutti i problemi a 360 gradi, perchè i lettori imparino a conoscere tutti o buona parte dei numerosissimi e complessi aspetti che concernono l'impiego operativo di mezzi ed equipaggiamenti. ;-)
  12. Gianvito, le cose non sono proprio così semplici. Il tuo SU-27 che può scansare l'AMRAAM con 15 secondi di preavviso è sicuramente un'ipotesi di lavoro, ma molto blanda. Se fosse così facile e scontato, nessun missile SARH troverebbe mai il suo bersaglio, e invece i missili classe Sparrow - dopo un periodo di affinamento e maturazione durato un decennio - si sono rivelati estremamente efficienti, raggiungendo percentuali di successo dal 75 % in su. Cosa succede con un missile a guida SARH? Il bersaglio dispone di un notevole tempo di preavviso, perchè il suo RWR può rilevare il radar di scoperta dell'attaccante, può rilevare la fase di aggancio del radar attaccante, e infine può rilevare la fase di illuminazione. E ciò nonostante, spesso il bersaglio viene colpito. Perchè? Perchè è vero che il missile perde energia (e tanto più ne perde un missile a guida SARH, costretto a seguire "la curva del cane") ma anche il caccia bersaglio non dispone mica di energia infinita. Le manovre di scampo costano energia al caccia, che quindi deve scegliere il momento esatto in cui compierle e il modo esatto di compierle: pena restare un'anatra zoppa proprio nel momento in cui il missile arriva addosso. Se un pilota "vede" con i propri occhi il lancio del missile, o la sua scia iniziale, dispone di una serie di dati (direzione e tempi di arrivo) che gli permettono di valutare la manovra corretta e il momento corretto di eseguirla. Le probabilità di salvarsi sono elevate, se il pilota è ben addestrato e si trova in condizione di poter manovrare (ossia: ha energia e può sfruttarla in manovra). Se un pilota non vede il lancio ma sa solo che è illuminato, cercherà di rendere difficoltoso il compito del missile manovrando per allungare al massimo "la curva del cane", per interrompere l'illuminazione, per portarsi su un vettore diverso da quello presumibilmente impostato dal computer di un missile a guida attiva. Ma se non hai avuto nessun largo preavviso (consapevolezza che c'è un caccia nemico, consapevolezza di essere stati inquadrati dal suo radar, consapevolezza di essere stati agganciati e "targetizzati", consapevolezza che il caccia nemico ha lanciato un missile) e stai volando tranquillamente a 800-900 km/h ad alta quota per minimizzare il consumo di carburante... e all'improvviso ti si accende l'RWR che ti indica che sei stato agganciato dal radarino di un AMRAAM in arrivo (ammesso che si accenda).... Quanto preavviso hai ipotizzato? 15 secondi? In 15 secondi devi: 1) realizzare che sei nei guai (1, 2 secondi?) 2) valutare la direzione di arrivo della minaccia (1-2 secondi?) 3) spingere a fondo la manetta, impostare la manovra giusta e sganciare chaff e flares (1,2 secondi?) Abbiamo bruciato dai 3 ai 6 secondi per iniziare la manovra di scampo, e stiamo parlando di un pilota perfettamente addestrato e reattivo. Quanto ci mette il velivolo per "rispondere"? Ossia perchè i motori arrivino al massimo e trasferiscano al velivolo l'accelerazione, il velivolo vinca la resistenza e si incanali nella manovra scelta... ? E qui entra in gioco la configurazione del velivolo: è armato? E' appesantito da carburante, serbatoi esterni, missili appesi? Perchè anche solo dover sganciare i serbatoi ausiliari impone la perdita di altri preziosissimi secondi. In tutto questo, il computer del missile in arrivo non sta certo giocando a briscola. Il suo radar sta guardando il bersaglio, sta vedendo cosa sta facendo, e il computer sta calcolando la manovra opportuna per anticiparlo e raggiungerlo. Il bersaglio ci metterà molti secondi prima di guadagnare la velocità supersonica, mentre il missile sta arrivando a Mach 3. Se il caccia si butta in picchiata per guadagnare velocità, nemmeno il missile è fesso: anche lui picchiando guadagnerà velocità. E i missili moderni, al momento del lancio, la prima cosa che fanno è salire. Salgono quanto più in alto possibile rispetto al bersaglio, e si lanciano in picchiata più o meno accentuata per colpirlo: così facendo, hanno un vantaggio di energia che monetizzano. Quello che arriva, quindi, non è un missile stanco e spompato... ma veloce ed energizzato perchè sta convertendo la quota in velocità per compensare la resistenza dell'aria dopo che il motore si è spento. Al missile bastano pochi gradi di discesa per conservare abbastanza velocità nel momento in cui arriva in prossimità del bersaglio. Tutto questo per dire cosa? Che se davvero l'unico preavviso che hai avuto è una lucina RWR che si accende 10-15 secondi prima dell'impatto di un moderno missile a guida radar, le speranze di sopravvivenza sono ridotte al lumicino ed affidate più agli chaff e alle contromisure elettroniche, che non alla manovra che puoi impostare. In quel momento, le tue possibilità di sopravvivenza, nella migliore delle ipotesi e tenendo a mente la KP dei missili moderni, sono del 5-10 %. Voi giochereste la vostra vita sapendo che avete il 90 % di probabilità di perderla? O piuttosto allunghereste le mani sulle maniglie di eiezione?
  13. Da noi sarebbe inconcepibile una cosa del genere. Oltre a ragioni morali, ci sono anche alcune questioni pratiche. Ad esempio, non si può escludere che a bordo di un velivolo ci possano essere persone innocenti. Prendiamo il filmato che abbiamo visto: ci sono garanzie che a bordo non ci fosse un ostaggio, o comunque una persona sequestrata? Si può escludere, ad esempio, che il pilota sia stato costretto ad accettare le condizioni dei trafficanti? E passando su un altro fronte: siamo sicuri che sia un aereo di trafficanti? Non potrebbe essere un aereo di sequestratori che sta trasportando dei rapiti per chiederne il riscatto? E poi: non è prevista la condanna a morte di un trafficante di droga... per cui su quale base gli si può sparare per ucciderlo se lo si coglie sul fatto? L'uccisione di persone è sempre un atto molto grave, ogni volta che lo si fa è sempre uno schiaffo alla società civile. Un conto è usare le armi - in modo mortale - in una situazione di emergenza in cui non esistono alternative per salvare altre vite umane o in una situazione di guerra. Altro conto è usarle per reprimere un reato (sia pure così grave come il narcotraffico). Nei paesi più civili non esiste alcuna normativa che giustifichi l'uso di armi contro un trafficante di droga che sta fuggendo o sfuggendo, e di certo questa scelta non è casuale: si tratta di un punto di arrivo di una lunga evoluzione del sistema normativo e del nostro grado di civiltà. Attenzione quindi a lasciarsi andare a facili giudizi (che sono comprensibilissimi, quando si pensi a quanti muoiono per l'uso di droghe) e cerchiamo di esaminare sempre le cose a 360 gradi. In molti paesi del Sud America il narcotraffico è una vera e propria minaccia armata ed esiste un vero e proprio stato di guerra contro i narcotrafficanti. Queste circostanze, unite a una cultura civile molto meno matura della nostra e a un valore della vita umana anch'esso inferiore rispetto a quello nostrano, consentono di agire nel modo in cui abbiamo visto. Ma rifletterei a lungo prima di auspicare che qui si possa fare altrettanto.
  14. Il canale FMS funziona così: La nazione XYZ vuole 10 sistemi PINCOPALLINO Il Governo USA compra i 10 sistemi PINCOPALLINO e li rivende alla nazione XYZ. E' una cosa molto semplice. Qual'è il vantaggio? Il vantaggio è che la nazione XYZ non paga i sistemi al prezzo di vendita stabilito dalla ditta produttrice, ma li paga al prezzo al quale il Governo USA deciderà di venderglieli. Anche per la ditta produttrice ci sono vantaggi: 1) Il Governo paga il costo normale del sistema, quindi per la ditta non fa differenza chi compra. 2) La ditta non è costretta a richiedere costose e complesse autorizzazioni per vendere il sistema all'estero nè deve sobbarcarsi tutte le spese connesse a una vendita all'estero: la ditta vende al proprio governo, ed è quest'ultimo che si preoccupa di tutte le autorizzazioni legali, diplomatiche ecc... Quindi questo meccanismo non può in alcun modo danneggiare la casa produttrice. Diverso sarebbe il caso in cui un sistema fosse prodotto su licenza "pura" ottenuta da un'industria straniera: in questo caso sarebbe l'accordo di licenza a disciplinare se è consentita una vendita FMS, in quali termini, a quali condizioni e con quali profitti. Nel caso del C-27J non siamo però in questa ipotesi, perchè ormai il C27J è a tutti gli effetti il prodotto di un consorzio di aziende: GMAS (Alenia North America + L3) e Boeing , e a sua volta comprende componentistica su licenza di terzi o prodotta da altri consorzi ancora (si pensi ai motori). Ritengo quindi che un'eventuale vendita FMS soddisferebbe comunque tutti, perchè se l'Alenia dovesse vendere in proprio l'aereo, in ogni caso dovrebbe condividere quote con le sorelle consorziate e con i produttori dei componenti. Tranquilli, da questo momento in poi sul C27J nessuno verserà lacrime... anzi...
  15. Grazie per questi dati, Gianvito. Leggiti anche la scheda dell' F-22 sul sito. In ogni caso, ti rammento che buona parte dei dati che stai citando sono dati stimati dagli analisti, o frutto di indiscrezioni e voci che potrebbero anche non essere fondate. Continua pure, ma teniamo conto di questa precisazione.
  16. Gianni065

    Volo KE 007

    1) Rammento che il transponder del 747 era perfettamente funzionante. Ben difficile scambiarlo per un aereo spia militare... 2) Un 747 che "sfuggì a una precedente intercettazione da parte di sei MIG-23" ? Perdiana, e abbiamo perso tempo a sviluppare il B-2? Diciamo semmai che furono i MIG-23 a non riuscire a intercettare il 747... 3) Cos'è questa storia della "luce blu" che indicherebbe che l'aereo è illuminato da un radar militare? Non ricordo che sui 747 civili montino l'RWR... 4) Starei molto attento a certi particolari della versione che hai postato, Kometone: i dati di fatto sono molto diversi in svariati punti. 5) Giustificare i russi? Persino se fosse stato un vero aereo spia non sarebbe stato giustificato. Gli aerei spia sovietici hanno violato gli spazi aerei NATO per decenni, e lo hanno fatto perfino i grossi bombardieri Bear. Nessuno ha mai sparato un missile contro questi aerei, al massimo si è arrivati a illuminarli con il radar per far capire che era ora di cambiar aria. Peraltro, non stiamo parlando di un ricognitore supersonico o stratosferico: parliamo di grossi quadrimotori che non hanno nessuna speranza di evitare l'intercettazione e l'abbattimento, per cui è chiarissimo che se non cambiano rotta è perchè c'è qualche tipo di problema. Abbatterlo e uccidere un equipaggio di esseri umani, è un semplice atto di crudeltà. Sarebbero bastati un paio di passaggi con il postbruciatore inserito, davanti all'aereo, per costringerlo all'atterraggio. Per non parlare della possibilità di comunicare via radio sul canale di emergenza internazionale. Mi va benissimo che i sovietici/russi giustifichino l'abbattimento: è normale che lo facciano. Che lo si giustifichi anche "da questa parte", mi pare molto meno comprensibile. EDIT Sarebbe stato molto più accettabile e corretto che i sovietici avessero detto semplicemente: "Ci siamo sbagliati, abbiamo confuso il tipo di aereo, abbiamo preso fischi per fiaschi e l'abbiamo tirato giù. Faremo un'inchiesta, accerteremo e puniremo le eventuali responsabilità, faremo del nostro meglio per garantire il recupero delle salme e risarcire le famiglie". Così si comporterebbe un paese civile, così si comporterebbe la Russia di oggi.
  17. Gianni065

    SR-72

    Tranquillo. Sullo Shuttle vanno mooolto più veloci. ===== Quanto alla notizia, cerchiamo di non confondere. La cosa secondo me abbastanza attendibile è che il contratto di sviluppo preliminare sia stato assegnato. Se poi questo contratto andrà in porto, o se il progetto sarà sospeso o cancellato per mancanza di fondi o cambio di requisiti, è altro discorso. In ogni caso ci sono molte coincidenze... ad aprile la NASA aveva condotto con successo una serie di test su motori ramjet ipersonici (mach 5-6), ad esempio. Io credo sia una notizia nemmeno tanto strana: di contratti di sviluppo preliminare se ne assegnano parecchi in USA, poi solo una parte di quei progetti arriva allo sviluppo definitivo e una percentuale ancor più piccola alla produzione.
  18. Gianni065

    Velocità dei missili

    No Captor... dovresti metterti in ginocchio sui ceci per aver pensato una cosa simile E poi Gianvito non ha mica dato ragione ad Aldus, anzi ha scritto quello che abbiamo detto noi, ha solo evidenziato (come del resto avevamo già detto anche noi) gli effetti della resistenza aerodinamica all'aumentare della velocità. Per Gianvito, riassumo i termini di questa discussione: Aldus sostiene che non fa differenza se un missile è lanciato da fermo o da un aereo in volo ad alta velocità, perchè la velocità massima raggiunta è sempre uguale in quanto il motore razzo di un missile è "tagliato" per vincere una data resistenza aerodinamica e non oltre. Anche se il missile fosse lanciato in velocità, il suo propulsore non riuscirebbe a garantirgli velocità maggiori perchè l'incremento di resistenza aerodinamica supera le sue capacità. Io ed altri abbiamo sostenuto che un lancio in velocità si traduce comunque in un vantaggio per il missile che quindi potrà raggiungere velocità massime superiori rispetto a quelle che raggiungerebbe con un lancio a velocità più bassa o da fermo. Per semplificare abbiamo parlato di somma delle velocità, ma abbiamo precisato che si trattava di una semplificazione perchè bisognava mettere in contro l'effetto dell'aumento di resistenza aerodinamica.
  19. Gianni065

    Scrambles

    >Quindi gli EGI Enhanced GPS Inertial sono anche sugli F-16 di Aviano? Ritengo proprio di sì. Ormai dovrebbe essere standard su tutti i block più recenti (almeno dal Block 40 in poi). La piattaforma è questa: http://www.nsd.es.northropgrumman.com/Auto...ded-INS-GPS.htm ===== >Un'altra cosa: mi sembrava di aver letto (ma ricordo la fonte) che in una o più occasioni, gli F-16 italiani hanno impiegato più di 15 minuti dall'ordine di scramble Il tempo di 15 minuti è quello entro il quale l'aereo deve decollare in caso di allarme scramble. Però non è detto che si debba sempre decollare su allarme, anche se il velivolo è in allarme. Voglio dire, se la situazione non richiede tempi così stretti, e si possono perdere altri 5-10 minuti, non vedo perchè non approfittarne per fare le cose con più calma e magari fornire un quadro più dettagliato al pilota, prima che decolli. Quindi può ben succedere che si superino i 15 minuti. Inoltre, non sempre la condizione è stabilita in 15 minuti. A volte si può mantenere una condizione di 30, ad esempio. Può anche succedere che il velivolo di scramble abbia un problema tecnico e si debba ricorrere a quello di scorta. >E l'11 settembre quanto ci hanno messo (dall'ordine al decollo)? 8 minuti per Otis, 6 minuti per Langley >Altra cosa, è giusto dire che gli accertamenti che seguono l'individuazione dell'aeromobile "sospetto" e precedono l'ordine di decollo degli intercettori può superare i 15 minuti? In quel lasso di tempo gli intercettori sono in preallarme? Giustissimo. Dal momento in cui si concretizza una minaccia al momento in cui si ordina lo scramble, può passare qualsiasi tempo, da pochi minuti a molte decine di minuti. In questo periodo di tempo, si può anche decidere di mettere in preallarme i velivoli ma è una valutazione che fa il comando competente. >Ultimissima cosa: possibile che durante la guerra dei sei giorni, caccia israeliani fossero tenuti a testata pista, col pilota dentro e motore idle? Non solo durante la guerra dei sei giorni...
  20. Io credo che le BR non avessero bisogno di suggerimenti per rapire Moro. Innanzitutto era stato capo di governo ed era il presidente della DC, per cui in ogni caso era un obiettivo di prim'ordine. Qualunque fosse l'idea politica di Moro, se sei un terrorista non ti lasci sfuggire l'occasione per mettere a segno un simile colpaccio. Non c'è alcun dato di fatto o testimonianza attendibile e qualificata che dimostri che Moro sia stato rapito sulla base di una decisione presa da qualcuno esterno alle BR. Le BR erano contrarie al "compromesso" così come lo erano USA e URSS, per cui il fatto che ci fossero altri soggetti che guardavano con sfavore all'idea del PCI al governo non legittima una teoria che li voglia coinvolti. L'idea di Moro era maturata proprio come risposta al terrorismo delle BR, per cui mi sembra assolutamente normale che le BR considerassero Moro un nemico per eccellenza. Non cerchiamo a tutti i costi spiegazioni diverse e intriganti a fatti che hanno una logica molto lineare. Quanto al caso "Gradoli", ho idea che se davvero si fosse voluto dare un'indicazione sul nascondiglio di Moro, la si sarebbe data in un modo un po' più decente o comunque più precisa. L'impressione che ho è invece quella di qualcuno che - venuto a conoscenza di un dato (via Gradoli) - abbia cercato di passarlo in un modo che lo mettesse al riparo da una imbarazzante richiesta di spiegazioni. Qualcuno che per la sua posizione non poteva nemmeno correre il rischio di fare una telefonata anonima. O forse qualcuno che aveva già fatto una telefonata anonima che era rimasta priva di riscontro e ha pensato di provarci in modo diverso. Certo, bisognerebbe avere più particolari non solo sulla vicenda, ma anche sulle persone presenti, chi ha avuto l'idea, chi ha suggerito di cercare il nome, chi ha suggerito di informare le autorità. Tutti dati che non abbiamo, e probabilmente non avremo mai. EDIT Per Vittorio Veneto: ti ho segnalato un link in quella discussione che hai citato.
  21. Hai visto qua: http://www.misteriditalia.com/ ?
  22. Gianni065

    Auguri Legolas

    Auguroni !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
  23. Gianni065

    Scrambles

    Le piattaforme inerziali sono di vari tipi. Quelle montate sui caccia delle versioni più recenti (F-16 compresi) sono di tipo EGI Enhanced GPS Inertial e sono molto più efficienti. L'allineamento Full avviene in 5 minuti, ma queste piattaforme possono memorizzare un punto (o più punti) GPS prefissato in cui si trova l'aereo: ad esempio la testata pista, o la piazzola, o l'hangar. In questo caso l'allineamento si effettua in circa 90 secondi. I modelli precedenti richiedevano un minimo di 8 minuti per un allineamento Full. Se si impiegavano più minuti l'allineamento era più preciso, se se ne impiegavano meno era meno preciso. In ogni caso è sempre possibile (sugli aerei moderni) completare l'allineamento in volo, disponendo dei dati necessari (da AWACS o dalla triangolazione da terra o dai normali ausili di radionavigazione o dal GPS). Fatte queste premesse, il tempo di scramble è normalmente fissato in 15 minuti, ma di solito i piloti ce la fanno in meno di 10. In casi di preallarme, il tempo si riduce a 5 minuti.
  24. Ho qualche dubbio che Prodi possa essere stato agente di influenza del KGB negli anni '70, ma teniamo a mente che in quel periodo l'Italia era campo di battaglia della guerra fredda per cui ogni servizio segreto interessato cercava di muovere, avvicinare, spiare le pedine della scacchiera e non sempre le pedine ne erano a conoscenza. Sono poi molto scettico su risultati di inchieste su fatti vecchi e basate su poche testimonianze rese da persone la cui obiettiità e imparzialità è tutt'altro che scontata. Diciamo che non c'è mai stata una seria indagine su tutto ciò che concerne le attività dei servizi segreti (nostri, loro e gli altri) nel periodo della guerra fredda e probabilmente non ci sarà mai. Si tratta di un minestrone molto vario nel quale probabilmente nessuno può dire di non c'entrare nulla, per cui alla fine tutti hanno interesse a non rimescolare troppo e a seppellire il tutto. Se scorriamo i nomi dei politici degli anni '70 scopriamo che molti di loro sono ancora in politica oggi, dopo 30 anni. Solo un totale rinnovamento delle classi politiche consente di far venire fuori gli scheletri di quelle precedenti, ma siccome questo rinnovamente in Italia non c'è mai stato, gli scheletri restano dove sono e più passa il tempo più vengono dissolti. Se e quando sapremo qualcosa, si tratterà di pezzettini di verità che non serviranno a ricostruire i fatti nella loro interezza ma solo a colpire chi è stato meno furbo o meno fortunato degli altri. Mi par di rammentare che quando si iniziarono a scoprire le attività del KGB in Italia, subito saltarono fuori le attività opposte di Gladio, e nel polverone che ne seguì e che travolse i partiti storici, spuntò fuori l'inchiesta Mani Pulite che spazzò via buona parte della classe politica dell'epoca. Sembra quasi che sia successa una cosa del tipo: "tu scopri questo? E io faccio scoprire quest'altro... Ah sì? E allora tutto a monte!" Sulla vicenda Moro e Gradoli ci sono più di qualche punto oscuro. Da quello che ho letto, ho idea che Prodi non fosse in malafede. Però se uno conosce i meccanismi che si sviluppano nel corso di quel tipo di esercizi "spiritici" e se le cose sono andate davvero come ci sono state raccontate, qualcuno in malafede c'è stato in quel gruppetto di buontemponi. Purtroppo è difficile distinguere quello che è stato riferito dai media (che è di dubbia attendibilità) dai documenti e dai fatti veri e propri (quand'è che in Italia si avranno strumenti come la FOIA o come l'NSA o come le pubblicazioni in internet degli atti processuali e delle commissioni di inchieste?) per cui evito di proporre interpretazioni superficiali. Segnalo questo link in cui ci sono dichiarazioni ufficiali di Prodi sull'argomento, rese nel 1981, a quanto leggo, giusto per chi vuol saperne di più. http://www.macchianera.net/2006/02/01/il_c..._prodi_via.html
  25. Gianni065

    Mi scusi, che ore sono?

    L'orologio se l'è tolto lui: http://www.reuters.com/news/video/videoStory?videoId=56619 ma al di là di questo, onestamente mi sembra assurdo voler dare connotazioni ideologiche a una fatto così banale. Se anche Bush avesse perso l'orologio, poteva ben darsi che si fosse rotto il cinturino, non c'è mica da pensare per forza a un furto. E se anche glielo avessero rubato non si giudica un popolo per il gesto di un singolo individuo (che magari non è un vero ladro ma solo un buontempone che vuol portarsi a casa un souvenir fuori dal comune). E allo stesso modo, il fatto che Bush si sia tolto l'orologio non vuol dire che non si fidasse degli albanesi: può essere che temeva semplicemente che si potesse rompere il cinturino, o magari gli dava fastidio. Sono gesti normali, non fai valutazioni politiche. Ti tiri su le maniche della camicia, ti togli l'orologio... cose che facciamo tutti in tante situazioni. Non credo che Bush abbia temuto per il suo Timex da 50 dollari. E' il voler prendere a riferimento un fatto del genere, per dargli significati più ampi, che è davvero inaccettabile.
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