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Lo scudo delle "Star Wars", tecnicamente noto come SDI, non è mai esistito nella realtà, come ho spiegato altrove: era un grande bluff. Gli americano oggi stanno iniziando a dispiegare una limitata capacità ABM (Anto-missili balistici) che non è e non sarà mai assolutamente in grado di fermare un massiccio attacco russo. Del resto, lo scopo del programma americano non è quello di difendersi da un improbabile attacco russo (la Russia è ormai considerata una nazione amica e di fatto è entrata nel mondo occidentale) ma piuttosto di assicurare una protezione efficace contro gli altri tipi di minacce (Cina soprattutto, ma anche paesi inaffidabili in possesso di capacità missilistiche, come l'Iran, l'India, il Pakistan). Nel tempo, la combinazione di sistemi antimissili basati a terra e su navi, nonchè l'introduzione in servizio di laser antimissili aerotrasportati, dovrebbe garantire un'efficace copertura degli USA, dell'Europa e di altri paesi amici.
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sicuro...
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L'MP-10 è una designazione usata per indicare l'MP-5/10, ossia la versione dell'MP5 camerata in calibro 10/Auto. Il caricatore è da 30 colpi, le prestazioni della cartuccia sono un po' superiori rispetto al 9x19 (Parabellum).
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bombardieri italiani..
Gianni065 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Attenzione: la MOAB è diversa dalla BLU-82. La MOAB non usa il FAE, ma usa un esplosivo ad altissimo potenziale. E' concepita per un uso contro bersagli induriti: la sua esplosione crea un micro terremoto in grado di distruggere un bunker o una galleria sotterranea. -
bombardieri italiani..
Gianni065 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Credo che questa sequenza sia molto chiara -
bombardieri italiani..
Gianni065 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
L'altezza è regolabile secondo l'effetto che si vuole ottenere, così come è regolabile la temporizzazione dell'innesco. Di solito comunque una FAE viene fatta esplodere a pochi metri da terra. -
Non è che "crearono" solo la questione palestinese. I sovietici fomentarono, finanziarono e addestrarono tutti i movimenti terroristici e guerriglieri che agivano contro governi e paesi occidentali o filo-occidentali. Ciò vale per l'ETA spagnola, per la RAF tedesca, per le BR italiane, per i palestinesi in medio-oriente e, in certa misura, per l' IRA irlandese.
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bombardieri italiani..
Gianni065 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
E' la BLU-82, come ho detto sopra. Era la bomba più potente dopo l'atomica. Oggi c'è la MOAB, ancora più potente. La BLU-82, caricata con FAE, è micidiale. Il FAE è una miscela liquido-gassosa, goccioline sospese. Quando la bomba viene sganciata, a un certo punto libera questa miscela che si diffonde come una nuvola invisibile, su una vasta superficie. La nube penetra anche nei sistemi di condizionamento degli edifici, attraverso porte e finestre (lasciate aperte o non sigillate ermeticamente). Poi un innesco determina l'esplosione. Immaginate 7 tonnellate (ossia oltre 10.000 litri) di questa roba che esplodono d'un colpo: si verifica una specie di piccola esplosione nucleare, con una forza termica e di pressione enormi. -
Ragazzi... i piloti computerizzati dei simulatori non sono quelli della realtà. Nella realtà, sin dalla prima impostazione di virata entrambi i piloti si rendono conto di chi sia quello che vira più stretto. Nessun pilota, a meno che non sia un suicida, nel momento in cui si rende conto che l'altro vira più stretto, continua a impegnarsi nelle virate e controvirate. Il pilota in svantaggio, infatti, cercherà subito di trasformare la sua virata sul piano verticale. Se ce la fa, vince. Se non ce la fa perde. Roba di secondi, di tre-quattro manovre secche, poi è tutto finito. Con i jet funziona così. Dite la verità: quando siete in coda a un nemico in un simulatore, il nemico stringe la virata, e voi dietro, poi controvira, e voi dietro, e così via. Quanti di voi fanno quello che farebbe qualsiasi pilota addestrato in questa situazione? Ossia fare un pop-up verso l'alto, un mezzo tonneau per inquadrare visivamente la posizione del bersaglio che sta virando (per questo su alcuni caccia si disegna un finto abitacolo sotto la fusoliera) e affondare tagliando la virata per trovarsi il nemico proprio davanti al collimatore? Nessuno lo fa, ne sono certo. E non perchè non siete abbastanza bravi o addestrati. Semplicemente perchè siete davanti a un monitor, non potete veramente girare la testa, o sollevarla, per seguire l'avversario durante la vostra manovra. Sicuramente potete cambiare "vista", ma non è la stessa cosa, perdete secondi e ormai la manovra non serve più. Invece quante volte vedete il nemico (se il simulatore è abbastanza tosto) fare proprio questo? Voi siete nella sua coda e lui sfoga in alto, fa un rovescio, fila in direzione opposta, poi affonda in picchiata. Cosa fate in quel caso? tentate di anticiparlo (e come? non potete vederlo) o vi limitate a tentare di seguirlo? Se il gioco fosse davvero realistico, sareste quasi sempre abbattuti, vi ritrovereste nel suo collimatore mentre siete all'apice della cabrata, perchè in quel momento siete ciechi e non avete la minima idea di dove si trova il nemico. Per questo nessun pilota vero seguirebbe il bersaglio in quella manovra. Invece nel gioco l'intelligenza artificiale del nemico è un po' addomesticata, per compensare la vostra situazione di inferiorità visiva. Se i simulatori al computer fossero davvero realistici, i piloti si addestrerebbero anche con essi, invece non è così: serve un simulatore che dia la possibilità di guardarsi intorno muovendo la testa. Al computer i piloti provano solo le risposte alle emergenze. Per il combattimento usano i simulatori tridimensionali. ---------- Perchè Egitto e Siria attaccarono Israele? Era la terza volta che lo facevano... Con la creazione dello stato di israele si verificò maretta tra gli arabi e gli ebrei. In pieno clima di guerra fredda, i sovietici appoggiarono certi paesi arabi (Egitto, Siria, Giordania, Irak) mentre gli USA appoggiarono Israele. Lo scopo ultimo sovietico era quello di prendere il controllo delle riserve petrolifere del Medio Oriente per tagliare i rubinetti all'Europa in caso di guerra, mentre lo scopo ultimo americano era quello di garantire che quei rubinetti fossero sempre aperti, ed Israele era l'unico alleato affidabile nella regione. Nè USA nè URSS avevano bisogno di quel petrolio, perchè all'epoca entrambi avevano riserve sufficienti per una guerra, inoltre gli USA potevano accedere ai pozzi del Sud America mentre i sovietici a quelli del Caucaso. Chi era nei guai era l'Europa (e non a caso Inghilterra e Francia erano molto sensibili alle questioni mediorientali). Per questo ci furono ben tre guerre arabo-israeliane negli anni '50, '60 e '70, tutte vinte da Israele. Negli anni '70, vista l'impossibilità di prendere il sopravvento militarmente su Israele, gli stati arabi e l'URSS crearono letteralmente la questione palestinese, allo scopo di destabilizzare Israele e di recidere il cordone ombelicale con l'Occidente, particolarmente sensibile alla tutela delle minoranze... Da allora la questione palestinese è diventata il principale focolaio di terrorismo, e purtroppo anche ora che la Guerra Fredda è finita, gli odii e i rancori accumulatisi nel tempo sono quasi insanabili.
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Ci sono ben 20 sistemi terra-aria russo/sovietici sul mercato, nonchè 12 sistemi nave-aria... per non parlare delle innumerevoli sottoversioni- una parola elencarli e spiegarli tutti! Comunque, se consideriamo che i sistemi navali sono derivati da quelli terrestri, già riduciamo il campo... Il sistema operativo più vecchio è il SA-2 usato in Vietnam e ancora molto diffuso. E' un sistema fisso. Poi si trovano in giro ancora molti SA-3, SA-4 e SA-6, sistemi mobili. Il SA-6 è ancora considerato una brutta bestia, ed è paragonabile all'americano HAWK. I più moderni sono i sistemi SA-10 / SA-12 / SA-20 paragonabili al PATRIOT, che hanno sostituito i vecchissimi SA-1 ed i mitici SA-5, mentre il SA-11 e il SA-17 hanno sostituito il SA-6. Il SA-15 è un semovente molto insidioso, che ha sostituito il SA-8, che a sua volta era ispirato al franco-tedesco Roland. Poi ci sono la famiglia di semoventi antiaerei leggeri SA-9/SA-13/SA-19, nonchè i vari sistemi portatili SA-7/SA-14/SA-16/SA-18 classe STINGER.
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L'Italia ha solo la Garibaldi, che può portare una manciata di Harrier-II. La Cavour sarà compatibile anche con gli F-35, ed un po' più grande. Una portaerei V/STOL costa una frazione di soldi rispetto a una portaerei convenzionale o nucleare. Per Jack: uno scontro tra flotte, oggi come oggi, se non contassimo gli aerei imbarcati, avverrebbe su distanze nell'ordine dei 50-100 km, con scambi di missili antinave. Le artiglierie entrerebbero in gioco su distanze nell'ordine dei 20-30 km. Ma non vedremo mai più scontri di flotte, credimi.
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Lo Yom Kippur è una grande festa ebraica, che coincide con quella araba del Ramadan. Il 6 ottobre del 1973, proprio in piena festa, le forze armate egiziane e siriane attaccarono Israele. La sorpresa fu totale: per mesi le forze arabe avevano fatto esercitazioni e finti attacchi, e quindi gli israeliani si erano assuefatti e pensavano che fosse una delle tante esercitazioni. Gran parte dell'esercito era in licenza, e così i piloti dei caccia e dei bombardieri. Nel giro di poche ore, gli egiziani attraversarono il sinai ed i siriani avanzarono in territorio di israele attraverso le alture del gola, mentre le due aviazioni arabe sferravano potenti attacchi con centinaia di bombardieri. In quelle prime ore, le poche forze corazzate israeliane disponibili si opposero strenuamente ai reparti corazzati arabi, che contavano sul nuovissimo carro sovietico T-62, ma fu subito chiaro che le truppe israeliane stavano per cedere. C'era necessità di richiamare la gente dalle case, di organizzare i reparti, la difesa e il contrattacco. C'era necessità di guadagnare 48 ore. Questo compito impossibile fu affidato ai piloti, che decollarono in massa per attaccare le forze corazzate nemiche. Queste ultime, però, erano protette da uno sbarramento antiaereo micidiale: ben 200 batterie di missili antiaerei, in gran parte i nuovi e micidiali sistemi SA-6 per i quali non esistevano contromisure elettroniche, e oltre un migliaio di semoventi antiaerei a tiro rapido ZSU-23 e SU-23, oltre a migliaia di pezzi antiaerei e di missili Strela. Era un muro di fuoco impressionante, la più grande concentrazione antiaerea mai dispiegata nella storia. I piloti israeliani ci si infilarono diritti in mezzo nel tentativo di fermare l'avanzata dei carri nemici. Furono abbattuti, nel giro delle prime ore di guerra, oltre 100 aerei israeliani, praticamente la metà di quelli che si erano alzati in volo, al ritmo impressionante di 650 sortite al giorno! Questo sacrificio fu decisivo, perchè le forze corazzate arabe furono rallentate quel tanto che bastava all'esercito israeliano per passare al contrattacco. Lavorando freneticamente, i tecnici israeliani e quelli americani misero a punto le contromisure idonee per ingannare i missili SA-6, e nel frattempo le forze speciali israeliane, con una serie di blitz, distrussero quasi tutti i radar della difesa aerea, rendendo cieche le batterie: le cose iniziarono ad andare molto meglio. Due giorni dopo l'inizio del conflitto, le forze israeliane avevano riconquistato i territori perduti ed erano passati alla controffensiva sui territori nemici. Il 24 ottobre Siria ed Egitto furono costretti ad accettare il cessate il fuoco. Solo sei caccia israeliani erano stati distrutti in combattimenti aria-aria. Gli egiziani e siriani persero 450 aerei da combattimento, di cui ben 280 in combattimenti aria-aria. Per dare un'idea del sacrificio dei piloti israeliani, pensate che il 7 ottobre un battaglione israeliano, circondato e in procinto di essere distrutto, chiese disperatamente aiuto. Due ondate di 4 Skyhawk bombardarono gli assalitori, sfidando i missili contraerei. Tutti i velivoli della prima ondata furono abbattuti, mentre della seconda solo due si salvarono. Ma l'attacco consentì al battaglione di sopravvivere.
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I sovietici avevano realizzato una sola classe di portaerei, le Kiev. erano portaerei V/STOL, come la Garibaldi, e operavano gli inaffidabili YAK-38. Ne furono costruite tre, più una quarta mai completata. Sono state tutte radiate. Poi fu costruita la Kuznetsov, capoclasse di una serie di portaerei convenzionali, che dovevano imbarcare le versioni navali dei SU-27, MIG-29 e SU-25. La seconda unità non fu mai completata, così è rimasta in servizio solo la prima. Peraltro, lo stato di efficienza della nave è pessimo, perchè la Russia non dispone di idonei cantieri (la nave fu realizzata in Ucraina). I sovietici ed i russi non sono mai riusciti a padroneggiare le tecnologie delle grandi portaerei (a cominciare dalle catapulte), e tutto sommato non gli interessava molto. In una ipotetica guerra, ai sovietici interessava invadere l'Europa da terra, mentre la guerra navale era demandata a una flotta impressionante di sottomarini atomici e convenzionali. E comunque, russi e cinesi non hanno una tradizione marinara, e questo è importantissimo per capire il perchè di certe scelte. Una cosa simile accadde alla Germania e all'Italia durante la II GM: nemmeno una portaerei.
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Mi suona strano. La Claymore è una mina particolare, terrestre, utilizzata prevalentemente per imboscate. La contraerea non c'entra...
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Oggi si ritiene che gli scontri nave-nave siano improbabili. Le flotte occidentali non danno molto peso a questa minaccia, infatti le navi sono armate con una manciata di missili antinave (di solito da 4 a 8) ed il cannone è ridotto a un singolo pezzo in calibri abbastanza ridotti (57, 76, 100, 127). I sovietici ci tenevano di più, dovendo compensare la mancanza di portaerei, e armavano le loro navi con vere e proprie batterie di missili antinave (anche 24 missili) e cannoni da 130 mm. Già le nuove navi russe seguono ormai la tendenza occidentale. In molti casi, se una nazione ritiene di doversi difendere da navi nemiche, preferisce dotarsi di piccole unità come le motovedette lanciamissili, che essendo piccole e veloci, hanno più possibilità di creare problemi seri anche a unità più grosse. Questa tendenza è tuttoggi seguita da molti paesi, fra i quali spiccano Israele e Taiwan. Proprio durante i conflitti arabo-israeliani ci sono state vere e proprie battaglie navali a colpi di missili antinave, tra le motovedette lanciamissili di opposte fazioni. Manco a dirlo, gli Israeliani hanno vinto tutti gli scontri. Il motivo di questo parziale disinteresse verso gli scontri fra navi, nasce dal fatto che oggi si ritiene che la vera minaccia per le navi siano gli aerei da combattimento e i sottomarini. Ciò è particolarmente vero, ed è stato dimostrato nella Guerra delle Falkland. Le unità inglesi non sono mai state minacciate dalla pur potente flotta argentina, mentre hanno subito gravi perdite ad opera dei Mirage, degli Skyhawk e dei Super Etendard. Viceversa, la grossa flotta argentina è stata paralizzata dalla presenza dei sottomarini nucleari inglesi. Peraltro, quasi tutte le nazioni del mondo hanno flotte destinate ad operare nei pressi delle proprie coste, nel raggio d'azione dei velivoli di terra. Invece, tutte le marine che navigano "oltremare" dispongono di portaerei convenzionali o CV/STOL e/o di sottomarini nucleari, che si occuperebbero del contrasto antinave.
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bombardieri italiani..
Gianni065 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Mah... risucchiare non saprei... mi sembra esagerato. Le bombe che ho citato utilizzano due tipi di esplosivi: quello ad alto potenziale e quello FAE. Quest'ultimo è particolarmente insidioso perchè in pratica crea una nube di un composto esplosivo (tipo benzene) che poi viene fatta esplodere con un effetto devastante perchè genera una forte onda di sovrapressione, oltre ad essere altamente incendiario. Certamente sette tonnellate e passa di esplosivo creano una esplosione micidiale, i cui effetti possono arrivare anche a molte centinaia di metri. -
Per quanto riguarda l'addestramento, le tecniche di dogfight sono ancora studiate e applicate, anche perchè consentono di conoscere bene limiti e capacità del velivolo. Per quanto attiene agli ultimi combattimenti aerei veri e propri, possiamo dire che in ordine di tempo ci sono stati la Guerra del Vietnam, la guerra dello Yom-Kippur, i conflitti India - Pakistan, la guerra Iran-Irak, la guerra delle Falkland e da ultimo la prima Guerra del Golfo (ma con pochissimi episodi).
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Un tempo il combattimento navale era semplice. Le corazzate si fronteggiavano a grandi distanze (durante la seconda guerra mondiale si andava anche a oltre 20 km di distanza) e si sparava. Era importante valutare bene la distanza, puntare bene le batterie, e chi era più previso colpiva per primo e affondava il nemico. Con l'avvento delle portaerei, è stata l'aviazione a dominare anche la scena navale, e le corazzate sono scomparse. ----- Oggi le cose sono più complesse. Se non ci sono aerei di mezzo, due navi possono affrontarsi a colpi di missili antinave che hanno una gittata di 50-100 km o di cannone (uno solo) che ha una gittata di 20-30 km. Innanzitutto bisogna scoprire la nave avversaria. Una nave, per effetto della curvatura terrestre, ha un orizzonte radar di 40 km. Se la nave nemica è più lontana, entrano in gioco le ESM che rilevano i radar nemici a una distanza anche doppia. Quindi chi per primo ottiene un dato certo sulla posizione del bersaglio, può lanciare i suoi missili antinave. La nave nemica potrà tentare di abbattere i missili antinave con i propri sistemi antimissile, e quindi contrattaccare. Insomma, vincerà chi per primo, utilizzando i suoi sistemi elettronici e di armamento, riuscirà a individuare il bersaglio e a colpirlo. Scontri seri tra navi ormai non ce ne sono da molti anni: infatti l'aviazione navale, compresi gli elicotteri imbarcati sulle fregate, ha dominato tutti gli scontri navali recenti.
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bombardieri italiani..
Gianni065 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
L' MC-130 ne trasporta una sola. Ma basta e avanza... -
Decisamente. L'avvento dei missili a corto raggio all aspect con capacità di ingaggiare bersagli disassati anche oltre i 180 gradi (come AIM-9X, ASRAAM, AA-11) toglie ormai ogni senso al dogfight. Questione ancora di pochi anni, e il dogfight sarà solo un argomento di conversazione per piloti nostalgici. Tenetevi stretti i vostri simulatori, quindi: temo che quelli futuri saranno molto meno divertenti!
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Il concetto e i tipi di navi sono molto variati negli ultimi 40 anni. Quella che oggi chiamiamo una fregata, 40 anni fa sarebbe stato una specie di incrociatore leggero... Allora diciamo che fino alla fine della seconda guerra mondiale, le navi erano più o meno classificate in questo modo: Portaerei (inutile spiegarla) Corazzate : unità potentemente armate, pesanti (anche fino a 60.000 tonnellate), fortemente corazzate. Di solito erano armate con 9 cannoni di grosso calibro, anche fino a oltre 400 mm, ed erano veloci. Il loro ruolo: fino all'arrivo delle portaerei, erano le navi da battaglia vere e proprie. Corazzate tascabili: unità delle dimensioni di un incrociatore, ma armate come una corazzata. Punto debole: la corazzatura scarsa. Il loro ruolo: agire con la tecnica mordi e fuggi, specialmente contro i convogli. Incrociatori: unità più leggere della corazzata, armate con cannoni di medio calibro. Il loro ruolo: la scorta antiaerea ai gruppi navali, la scorta di convogli, assicurare il pattugliamento di vaste aree marittime. Cacciatorpedinieri: unità specializzate nella lotta antisom. Fregate: poco usate durante la II GM, erano unità sottili, destinate a compiti di scorta leggera e ricognizione, pattugliamento di piccole aree marittime. Corvette: ancora meno usate, erano destinate a essere usate per il pattugliamento costiero. Dragamine: unità specializzate nella lotta alle mine. ----------- Oggi la situazione è diversa. Le corazzate di fatto non esistono più, gli incrociatori sono appannaggio solo delle grandi Marine (in pratica solo USA e Russia) ed hanno funzione prevalentemente antiaerea (USA) e antiaerea/antinave (Russia). I cacciatorpedinieri sono unità molto grandi, che poche marine possono permettersi, ottimizzate nella lotta antisommergibili e antiaerea: sono destinati a sostituire nei prossimi anni gli incrociatori. Le fregate sono le unità più diffuse, multiruolo (antisom, antiaerea, antinave). Le corvette sono una versione povera delle fregate, usate prevalentemente per la lotta antisom o per il pattugliamento delle zone marittime economiche (la fascia di circa 200 miglia dalla costa). I dragamine ormai non esistono più, sostituite dai cacciamine che dispongono di minisommergibili teleguidati per identificare e distruggere le mine. Poi ci sono le unità anfibie, che vanno dalle navi da sbarco (LST, LPD ecc...) alle portaelicotteri d'assalto (LHA), e poi i rifornitori di squadra e le unità logistiche in genere.
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bombardieri italiani..
Gianni065 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
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bombardieri italiani..
Gianni065 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
L'Eurofighter Typhoon implementerà capacità di attacco, specialmente con i missili Storm Shadow che hanno capacità aria-terra e aria-mare. In questo modo avrà una certa cpacità di sostituire il Tornado e di affiancare i futuri F-35 nelle missioni di "Strike", e quindi attacco a obiettivi in profondità e attacco antinave. ---- i C-130 (ed in particolare gli MC-130) statunitensi hanno la possibilità (anzi sono gli unici a poterlo fare) di lanciare le bombe più grosse dell'arsenale americano, come le GBU-43 MOAB e le BLU-82 "Taglia Margherite", affari che pesano anche più di 7 tonnellate. Queste bombe sono destinate a colpire truppe, bunker, o a creare spiazzi nella vegetazione per consentire l'atterraggio di elicotteri. Inoltre, gli AC-130 sono la versione Gunship del C-130, ossia una variante armata di cannoni e mitragliere a tiro rapido, in grado di sviluppare una capacità di fuoco impressionante. Gli AC-130 vengono utilizzati per l'attacco a truppe e concentramenti di veicoli. Nessuno dei due tipi ha una vera capacità anticarro. Certamente se ti arriva addosso una bomba da 7 tonnellate o un colpo da 105 mm, il carro armato ci resta molto male... -
Dunque, correggerò un pochino Fabio. Innanzitutto dobbiamo fare una premessa: il dogfight è un combattimento ravvicinato tra aerei da caccia. Oggi per "ravvicinato" si intende nel raggio di portata dei missili a corto raggio (tipicamente classe Sidewinder) e del cannone. Arrivare quindi al dogfight presuppone che per qualche ragione i due caccia non abbiano utilizzato i missili a medio raggio (tipicamente classe Sparrow o AMRAAM). Questo può essere dovuto a varie ragioni (missili esauriti, distanze troppo corte, necessità di identificazione visiva, mancanza di predisposizione, ecc...) che in questa sede non approfondiamo. Prima cosa: come ci si presenta al dogfight? Le ipotesi sono due: i due aerei si scontrano frontalmente, oppure uno dei due arriva in coda all'altro. Esiste anche la possibilità che ci sia uno scontro fra formazioni di più caccia. Seconda cosa: Nella maggior parte dei dogfight, uno dei due caccia arriva addosso al nemico senza che questo se ne accorga. Fa un passaggio ad alta velocità, lancia un missile o una scarica di cannone, lo abbatte e se ne va. Per quanto possa sembrare strano, questa è la storia di molti dogfight. Terza cosa: chi inizia il dogfight in vantaggio (quota, velocità, armamento) di solito lo vince. Ma immaginiamo che si arrivi a corta distanza, che entrambi i caccia siano consapevoli della presenza del nemico, che entrambi intendano accettare lo scontro, e che inizi un dogfight puro. Se i caccia sono entrambi armati di missili aria-aria a corto raggio, di tipo all-aspect, tenete presente che non ha molto senso impegnarsi nella classica giostra di virate e controvirate: chi vi sta dietro non avrà nessunissima ragione di seguirvi. Voi virate e controvirate pure. Lui guadagnerà un po' di quota trasformando la velocità in altezza, vi punterà e vi lancerà il missile. Se vi accorgete della sua manovra e la anticipate, sarete voi a sparare per primi. Se proprio non ci sono missili e si combatte solo con il cannone, allora sì che siamo nel regno del vero dogfight, con virate, controvirate, cabrate e picchiate. Fatte queste premesse, un dogfight oggi dura pochissimo: 5 minuti sono già un'eternità. Gli scontri avvengono nell'arco di 30 - 120 secondi. In questo frangente, l'area di scontro si può immaginare in un cerchio di circa 5-10 chilometri in orizzontale, mentre la quota varia di solito tra i 3000 e i 9000 metri, per assestarsi verso i 4500. Le velocità variano intorno ai 500-900 km/h. Chi si abbassa troppo, in velocità e in quota, è morto. Il postbruciatore viene usato intensivamente: posso garantirvi che è questo l'unico, vero momento in cui i caccia fanno uso del post bruciatore: qui ci si gioca la vita, e il postbruciatore serve per accelerare rapidamente e riprendere quota e velocità, ossia l'energia, vitale per manovrare e vincere. Inoltre, il post-bruciatore serve tantissimo anche quando è il momento di filare via. Proprio l'uso massimo del postbruciatore limita i tempi del dogfight: le riserve di carburante si bruciano velocemente, e se dopo le prime giostrine non si è ancora riusciti a raggiungere una posizione di vantaggio, di solito entrambi i piloti "rompono" e se la filano. Di sicuro se la fila il primo che raggiunge il bingo fuel. Non conosco Lock-on, ma tutti i simulatori di volo cercano di assicurare una certa giocabilità, credo, a scapito di un po' di realismo.
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bombardieri italiani..
Gianni065 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
In effetti oggi si usano con una certa confusione i termini "bombardiere", "aereo d'attacco", "caccia-bombardiere". A mio parere sarebbe più corretto riservare il termine "bombardiere" agli aerei classe B-1/B-2/B-52, come giustamente nota Dread, il termine caccia multiruolo agli aerei classe F/A-18, e il temine aerei d'attacco agli aerei classe Tornado. Il termine caccia-bombardiere in senso stretto non ha molto senso oggi, credo che gli ultimi della categoria siano stati gli F-105. Ad ogni modo la linea da "bombardamento" italiana è costituita dai Tornado IDS e dagli AMX. Una certa capacità di attacco la hanno anche gli MB-339.