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Gianni065

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  1. Sì sono parecchi, ma parliamo di un bersaglio "improvviso", ossia non ancora agganciato dall'HUD e dai sistemi di bordo. Anche se nel combattimento aria-aria si tratta di un'evenienza difficile, tieni conto che il JHMCS è concepito anche per l'uso aria-terra, e in questo caso l'evenienza è più facile (immagina di sbucare oltre una collina e vedere dei bersagli).
  2. In effetti è un po' più facile diventare pilota negli USA.
  3. Gianni065

    cartello

    Senti non ho trovato il link che cerchi... però questo è troppo forte...
  4. Ci sono varie possibilità. Innanzitutto può essere il sottomarino a "puntare" per primo un satellite, la cui posizione è ben nota. Inoltre un laser di questo tipo può tranquillamente "spazzare" una vasta zona di mare, in pochi secondi. Il raggio viene emesso e disegna rapidamente una griglia, un po' come il "cannone" del tubo catodico del televisore, che in una frazione di secondo "pennella" tutto lo schermo. Una volta che il sottomarino riceve il segnale, è poi lui a calcolare la posizione del puntatore e a instaurare il collegamento. Ma ripeto: si tratta di un argomento estremamente classificato, per cui non sono disponibili molti dettagli tecnici sul reale stato di questa tecnologia.
  5. Dipende, dipende, dipende. Facciamo un esempio. Se gli USA affondano una nave tedesca, in guerra, e ne catturano i naufraghi, questi sono considerati prigionieri di guerra, ovviamente. Se gli USA affondano una nave tedesca, in guerra, e i naufraghi sono raccolti da una nave di una nazione neutrale - facciamo finta che sia la Spagna - allora la nazione neutrale ha l'obbligo di trattare i naufraghi quasi come fossero prigionieri di guerra, e non può restituirli al paese di origine (Germania) prima che la guerra non sia finita. Se lo facesse, l'altra nazione (gli USA) avrebbe diritto a considerare la Spagna come proprio nemico e ad attaccarla o a chiederne la condanna internazionale. La Convenzione di Ginevra, ma anche le consuetudini militari non scritte, sono state spesso applicate, anche nei momenti più crudeli delle guerre. Ad esempio il ruolo della Croce Rossa Internazionale è stato fondamentale in tutte le guerre, e persino i prigionieri di guerra in mano tedesca potevano ricevere lettere e pacchi dai propri familiari, così come prevede la Convenzione. In molti altri casi la Convenzione non è stata rispettata, da entrambe le parti. E' chiaro che chi vince la guerra, poi, potrà contestare le violazioni e far condannare i responsabili (del nemico), mentre i propri chiaramente la fanno franca. Ad ogni modo, tranne che per esigenze comprensibili nell'ottica di una guerra totale (guerra in atlantico, bombardamenti sulle città, cattura di incursori) diciamo che la Convenzione di Ginevra è stata sostanzialmente rispettata da tutti i belligeranti, nella II GM, tranne che dai Giapponesi, che se ne infischiavano parecchio (a partire dall'inizio, con l'attacco di Pearl Harbour...) . A volte il trattamento umanitario è andato anche oltre i limiti della Convenzione. Ad esempio, la Convenzione vieta a un prigioniero di fuggire dal campo di prigionia: se lo fa, è passibile di fucilazione. I tedeschi fucilarono molto raramente i prigionieri che tentavano di fuggire. Il problema non si pose in campo alleato, perchè stranamente i prigionieri dell'Asse non avevano la minima voglia di fuggire...
  6. Gianni065

    la cavalleria

    Bhè sì... prima dell'arrivo delle Centauro la "Cavalleria" italiana aveva praticamente gli stessi equipaggiamenti dei normali reparti meccanizzati e corazzati. Ma ripeto: è solo questione di nomi, e pertanto di ruoli che si assegnano a un reparto. Anche in USA ci sono reggimenti di cavalleria che utilizzano gli Abrams.
  7. Gianni065

    Mezzi Militari Italiani

    il VCC-1 si chiama ufficiosamente Camillino, non cammellino. Onestamente cosa cavolo significhi Camillino non lo so. La mia conoscenza della lingua italiana qui trova i suoi limiti! Ditemelo voi!
  8. Gianni065

    Harpoon

    Quasi. Per ogni missile ci vuole un'interfaccia (cablaggi e chip) e il software dev'essere programmato per poterlo usare. Solo alcuni missili molto semplici, come il Sidewinder (ma non l'ultima versione, la X) possono essere impiegati senza questi accorgimenti. Infatti il Sidewinder ha una modalità di utilizzo che gli consente di essere installato senza interfaccia, tutto ciò che serve è un cavetto attraverso il quale passano i comandi di attivazione e di lancio e attraverso il quale viene trasmesso al pilota un segnale audio proveniente dal sensore del missile. In questo modo il pilota deve solo tenere il bersaglio di fronte a sè, premere il bottone per attivare il missile, e sentire il ronzio del sensore del missile. Quando questo ronzio diventa intenso e rabbioso, significa che il sensore ha agganciato il bersaglio, quindi deve solo premere il grilletto per far partire il missile. Per questa ragione i missili IR a corto raggio sono facilmente installabili su tutti gli aerei, senza particolari accorgimenti, sensori e software.
  9. I caschi HMS hanno ovviamente delle limitazioni, che dipendono sia dal sistema di targeting che dalle prestazioni del missile, ma anche da considerazioni di sicurezza e dall'effettiva visibilità che ha il pilota nell'abitacolo. Ad esempio, i caschi dell'Apache non hanno limitazioni sui 360 gradi. Quelli dei caccia sono limitati su un arco frontale, che varia dai 90 ai 180 gradi secondo i modelli. Il sistema russo è accreditato di agganciare su un arco di 45 gradi in + o in - rispetto all'asse centrale, quindi 90 gradi in tutto. In determinate condizioni il sistema può agganciare anche fino a 60 gradi rispetto all'asse, quindi 120 gradi in tutto. Le prestazioni del JHMCS sono classificate, così come quelle dell'AIM-9X. Però, analizzando attentamente alcuni dati sfuggiti a Steve Winkler, capo del progetto presso la Boeing, si è scoperto che il JHMCS ha una capacità che supera i 90 gradi rispetto all'asse, ossia oltre 180 gradi in totale. Inoltre, mentre in passato, con l'HUD, ci volevano circa trenta secondi dal momento in cui il pilota "vedeva" il bersaglio al momento in cui poteva far fuoco (ossia il tempo perchè designasse il bersaglio attraverso l'HUD e vi agganciasse la testa di ricerca del missile) adesso ne bastano solo cinque. Una curiosità in più: il JHMCS sfrutta un progetto israeliano della ELBIT, che ha collaborato attivamente allo sviluppo. Gli israeliani hanno realizzato la propria versione del JHMCS, denominata DASH, abbinata ai loro missili Python.
  10. Gianni065

    caschi dei piloti

    Guarda qui http://www.fas.org/man/dod-101/sys/ac/f-5.htm
  11. Bhè a essere onesti, la guerra navale è stata uno dei miei primi settori di applicazione, e in particolare quella subacquea, quindi è un argomento che tratto volentieri. Allora, innanzitutto chiariamo che ovviamente un sottomarino è dotato di tutti i normali sistemi di comunicazione (radio e satellitari) di qualsiasi nave da guerra, e pertanto quando è in emersione può usarli allo stesso modo. Lo stesso vale quando il sottomarino naviga a quota periscopio, con le antenne "fuori". Il problema è quando è in immersione, ed è un problema che è stato affrontato principlamente dalle grandi potenze nucleari, USA e URSS, che avevano il problema di poter comunicare in modo sicuro e in tempo reale con i propri sottomarini nucleari, specialmente i lanciamissili balistici SSBN: è infatti evidente che in caso di guerra nucleare diventa inderogabile poter comunicare in tempi rapidi l'ordine di attacco ai propri SSBN. Di norma i sottomarini sono dotati di una serie di sistemi radio (nelle frequenze VLF per le lunghe portate e nelle frequenze HF per quelle medio-corte) e di un ricevitore/trasmettitore satellitare, e i loro comandanti sanno che in determinate ore della giornata, in momenti predeterminati, devono emergere a quota periscopica per verificare la presenza di ordini e aggiornamenti. Alcuni sottomarini sono dotati di boe, collegate con un filo o un cavo o una fibra ottica, in maniera tale che possono far emergere la boa per captare i segnali ed eventualmente per trasmettere, senza dover emergere a quota periscopica. Questo sistema è comunque molto rischioso, perchè il rilascio della boa produce rumore, così come il suo recupero, e la boa è visibile sulla superficie e può essere anche avvistata da radar particolarmente sensibili (come quelli utilizzati dalle unità anti-som). Per questo gli americani e i sovietici misero a punto un sistema di comunicazione basato su enormi antenne posizionate a terra (antenne lunghe molti chilometri) che trasmettevano in frequenza ELF, assicurando una copertura mondiale. Il sottomarino, per ricevere le comunicazioni ELF, deve filare un'antenna molto lungo che trascina dietro di sè, deve navigare a quota e velocità costanti e predeterminate. Il sistema funziona, e anche bene, solo che ovviamente se lo possono permettere solo gli USA e la Russia. Inoltre questi grossi centri di comunicazione (in USA ne esistono due, uno per ciascuna costa) sono estremamente vulnerabili e si può star certi che in caso di guerra sarebbero il primo obiettivo. Per questa ragione gli usa crearono anche una flotta di aerei, basati sul C-130 (si chiamano EC-130 TACAMO) che filavano in volo un'antenna ELF garantendo le stesse capacità delle stazioni fisse. Oggi che la guerra fredda è finita, gli USA stanno disattivando i centri ELF e hanno posto in riserva i TACAMO. Infatti gli USA sostengono che i nuovi sistemi di comunicazione dei propri sottomarini, basati su antenne filate e boe filate che comunicano direttamente con i satelliti MILSTAR e DSCS e con i velivoli E-6B, JSTARS ed EP-3, siano perfettamente in grado di garantire le comunicazioni in immersione in qualsiasi parte del globo. Le tecnologie adottate sono segretissime, possedute solo dagli USA, e pare proprio che funzionino. QUESTA E' LA SPIEGAZIONE UFFICIALE. In realtà gli Stati Uniti hanno ormai messo a punto un sistema di comunicazione basato sul laser, che consente di penetrare in profondità nell'acqua e di assicurare la comunicazione bidirezionale con il sottomarino. Questo tipo di sistema, così come è in grado di comunicare, sarebbe anche in grado di scoprire mine e sottomarini (il principio del LIDAR). Per questa ragione gli USA non ne amano parlare, e i dati ufficiali si fermano ai primi positivi esperimenti fatti con il sottomarino Dolphin, vari anni fa. Detto questo, per quanto riguarda i sottomarini dei "comuni mortali", valgono i sistemi di comunicazione detti nella prima parte. Il telefono subacqueo, invece, in dotazione a tutti i sottomarini, è un sistema di comunicazione basato sulla trasmissione del suono nell'acqua, una specie di sonar, insomma, con portata molto piccola (non supera qualche centinaio di metri) usato per le comunicazioni nave-sottomarino e a patto che non ci sia alcuna esigenza di restare nascosti, perchè chiaramente usare il telefono subacqueo equivale a dire a chiunque "Io sono qui". Inoltre le comunicazioni attraverso questo dispositivo, per quanto possano essere moderatamente criptate, sono facilmente intercettabili e decifrabili. Quindi il telefono subacqueo viene usato solo in condizioni non operative e nei casi di emergenza.
  12. Sul Kursk c'è poco da dire, perchè vi posto un bellissimo documento che traccia molto bene l'intera vicenda. E' un po' critico nei confronti degli americani, ma tecnicamente molto valido. Ecco a voi: http://web.tiscali.it/abc_archivio/OTTOBRE...astro%20....pdf buona lettura e fatemi sapere.
  13. Gianni065

    Harpoon

    Non è completamente esatto. Sebbene l'AV-8B/Plus è compatibile sia con l'AMRAAM che con l'HARPOON, i Marines non hanno qualificato i due missili per l'impiego. Questo significa che la qualificazione andava fatta a spese di chi vi fosse interessato. C'è stata una lunga diatriba fra Spagna e Italia da un lato e i Marines dall'altro, e alla fine le parti si sono accordate così: i Marines qualificavano l'AMRAAM, Spagna e Italia l'Harpoon. E' finita che l'AMRAAM è stato qualificato, mentre l'Harpoon no perchè Spagna e Italia ci hanno rinunciato per questioni economiche. Peraltro, questa è la stessa identica situazione per gli U-212: sebbene siano perfettamente compatibili anche come circuiteria, per usare i missili occorre fare la qualificazione, che non è stata mai fatta. Quando un aereo è dichiarato compatibile con un sistema d'arma, significa che è stata installata la circuiteria e sono state fatte le relative prove aerodinamiche. Per la qualificazione, invece, occorre effettuare le prove di separazione e almeno un lancio reale da ciascuna delle postazioni alle quali si prevede di "appendere" il missile, e con varie configurazioni di peso, armamento, quota e velocità. E' una cosa che costa.
  14. Gianni065

    missili TOW

    Direi proprio di sì.... Le squadre anticarro hanno un compito rischiosissimo, e peraltro sono in cima alla lista degli obiettivi da eliminare da parte di qualsiasi formazione corazzata.
  15. Gianni065

    caschi dei piloti

    A parte la correzione che i Blue Angels volano sugli Hornet, ci terrei a precisare che l'F-5 è tutt'altro che subsonico. L'F-5E fila a Mach 1,6.... Freedom Fighter è il nome delle prime versioni (F-5A/B) che andavano a Mach 1,2 mentre le più recenti (F-5E/F) si chiamano Tiger II.
  16. Gianni065

    Mezzi Militari Italiani

    Dunque, nell'ordine, le foto postate da Goose88 sono le seguenti: - Ariete - Dardo - Leopard ARV (versione soccorso e recupero del Leopard-1) - VCC-2 e non VCC-1 (il VCC-2 è un limitato aggiornamento degli M-113, mentre il VCC-1 è un aggiornamento più esteso, che comprende le fiancate inclinate) - M-24 Chaffee, un carro leggero con cannone da 75 mm, radiato dall'Esercito Italiano nel 1970.
  17. La Convenzione di Ginevra n. 2 del 12 agosto 1949 , e già prima la convenzione dell'Aja del 1907 e quella di Ginevra del 1906, impongono che qualsiasi parte, neutrale o belligerante, debba assicurare il recupero dei naufraghi e il loro soccorso e cura, anche subito dopo un combattimento navale. Purtroppo spesso questa previsione non può essere applicata: fermarsi a raccogliere i naufraghi è molto rischioso, e non si può contare sul fatto che i comandanti delle navi nemiche non sparino addosso a chi li sta raccogliendo (anche se ciò è proibito: ma vatti a fidare...)
  18. Gianni065

    Harpoon

    Certo che puoi dissentire. Pero' qui non si parla di opinioni, ma di fatti. Citami una sola fonte che attesti che la Marina Italiana ha in dotazione i missili Harpoon sui suoi sottomarini, o che li ha ordinati. Immagina che non sono stati acquistati nemmeno per gli AV-8B Harrier II ! E mi pare che servano molto più agli Harrier che ai sottomarini. E poi, vorrei che mi spiegassi per quali accidente di ragione la Marina Italiana dovrebbe nascondere la disponibilità degli Harpoon. Non ha molto senso...
  19. Sì, l'episodio dell'A-10 che distrusse un elicottero Irakeno è vero, ma in fine dei conti non è strano. Può succedere.
  20. Gianni065

    caschi dei piloti

    Allora... un po' che manco e accumuliamo cosette da precisare, eh? Per Jack: gli F-14 non sono stati ancora radiati. Comunque è vero che il casco JHMCS non è mai stato integrato sul Tomcat. Nei film si vedono spesso un sacco di cavolate, specialmente quando si tratta di mostrare agganci di bersagli e cose del genere. Nell'HUD quando il bersaglio è agganciato di solito appare una X lampeggiante sul suo simbolo, o il quadrato diventa un rombo, cose del genere che conoscete bene, perchè ho avuto modo di vedere gli HUD usati nei giochi dei simulatori per PC come Falcon e simili, e sono identici. I KFIR furono noleggiati dall'USNavy e dall'USMC, Tillo, non dall'USAF. La sigla assegnata fu F-21. L'USAF ha sempre usato come Aggressor i T-38 e gli F-5. I caschi come il JHMCS si chiamano genericamente HMS, e sono stati implementati per primi dai sovietici sui MIG-29 e SU-27, abbinati ai missili AA-11 Archer. La tecnologia di questi caschi è stata sviluppata in USA, che però non li avevano mai implementati operativamente sui caccia, ma sull'AH-64 Apache, che è stato il primo HMS operativo. Anche i russi propongono i loro HMS/AA-11 come aggiornamento di modelli di caccia più vecchiotti, come il MIG-21, e in effetti i piloti dell'USAF che hanno avuto modo di confrontarsi in esercitazione con i MIG-21 indiani dotati di AA-11, hanno riferito che si sono rivelati avversari pericolosissimi, nonostante l'età.
  21. Gianni065

    missili TOW

    Essenzialmente il TOW è un missile controcarro, che sfrutta il principio della carica cava e della filoguida SACLOS. La filoguida SACLOS è un sistema nel quale l'operatore deve tenere il carro o il bersaglio inquadrato in un mirino, e un sistema elettronico provvede a calcolare la posizione del missile e quella del bersaglio e ad inviare i comandi correttivi attraverso il filo che il missile spiega dietro di sè. La carica cava è una testata esplosiva nella quale una certa quantità di esplosivo fonde una piastra di metallo dolce (tipo rame) la quale è sagomata in maniera tale da trasformare e concentrare l'esplosione in unico getto incandescente rivolto in avanti. Una testata cava di solito può perforare uno spessore di acciaio pari a cinque volte il proprio diametro. Le ultime versioni del TOW utilizzano due cariche esplosive, e possono essere impiegate anche per colpire il carro dall'alto, sul tetto, ove la corazza è meno spesso. La prima carica serve a far attivare eventuali corazze reattive, la seconda penetra nello spazio lasciato libero (un po' come i rasoi bilama...) Il TOW è subsonico, e ha una gittata che si aggira sui 4000 metri (3750 metri è la gittata delle primissime versioni).
  22. Gianni065

    PISTE CURVE...

    Dipende. L'eiezione è un fatto tramautico, e in America è prassi che ci sia poi l'assistenza di uno psicologo. Talvolta durante l'eiezione si riportano fratture, talvolta danni permanenti alla colonna vertebrale. Conosco piloti che si sono eiettati e continuano a volare senza problemi, e altri che hanno deciso di chiudere con il volo. Sono cose che succedono.
  23. Gianni065

    Ustica

    No Dread. Non puoi tenere armi che sparino a raffica... Però esistono versioni delle sub-machine gun a colpo singolo, per il mercato civile (e un armiere ci mette due minuti a convertirle....)
  24. Gianni065

    U-Boot

    Le flotte non avevano un numero sufficiente di cacciatorpediniere, anche perchè per navigare in pieno Atlantico ci volevano cacciatorpediniere in grado di tenere bene il mare, e quindi di una certa stazza. Inoltre la gran parte dei ct disponibili era usata per garantire la difesa antisom e antiaerea delle unità maggiori (portaerei, corazzate e incrociatori) e per pattugliare le coste in funzione di prevenzione dagli sbarchi. La carenza di un numero sufficiente di unità di scorta fu un problema dei primi anni di guerra, per gli inglesi specialmente, visto che la flotta americana era tutta impegnata in pacifico. Infine, all'epoca i cacciatorpedinieri e la lotta antisom non erano così avanzate come oggi: i siluri antisom non esistevano, ma si usavano solo le bombe di profondità. Ed era molto facile che un ct si trasformasse da cacciatore a preda...
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