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Approfitto del post per fare un po' di chiarezza tra due termini usati spesso per indicare i motori a getto, e spesso in maniera impropria: Turbojet (o turbogetto) e Turbofan (o turboventola). Il turbojet è stato il primo tipo di motore a getto, quello più semplice. In esso il meccanismo è quello descritto sopra: le palette del compressore (o meglio dei compressori) aspirano l'aria e la comprimono convogliandola nella camera di combustione dove viene miscelata al combustibile liquido e quindi "bruciata" per poi essere espulsa all'indietro provocando la spinta per reazione. Tutto questo è descritto benissimo da Ro, sopra. Il turbojet ha conosciuto l'apice della sua tecnologia con il GE J79, il motore installato su caccia famosi come l' F-104 Starfighter e l' F-4 Phantom II. Il turbofan è nato nella metà degli anni '60, ed è di concezione molto innovativa. In pratica nel turbofan, davanti alle palette del compressore, è aggiunta una serie di ventole supplementari, più larghe, in maniera che tra il compressore e l'involucro del motore c'è una specie di anello. Una parte dell'aria spillata dalle ventole (fan) finisce in questo anello, mentre il resto finisce ai compressori. Quella che finisce ai compressori fa funzionare quella parte del motore come abbiamo visto sopra (la parte turbojet, che possiamo anche chiamare "core"). Quella che finisce nel condotto anulare, invece, viene incanalata ed espulsa assieme ai gas di scarico combusti. Quest'aria "aggiuntiva" produce una serie di effetti benefici. Innanzitutto aumenta la spinta complessiva, perchè il suo effetto di reazione si aggiunge a quello dell'aria combusta. Poi raffredda la parte "esterna" del motore, con benefici effetti sulla vita del medesimo e anche dei punti di giunzione tra motore e struttura. Poi non consuma un grammo di carburante, perchè la sua rotazione è assicurata dallo stesso albero del turbojet. Trattandosi di aria a bassa velocità rispetto a quella del "core" riduce il rumore del motore. Trattandosi di aria non combusta, riduce o azzera la fumosità del motore, almeno dal punto di vista ottico. Trattandosi di aria fredda, raffredda i gas di scarico diminuendo la traccia infrarossa. Insomma: un vero assopigliatutto. I turbofan si dividono a loro volta in due categorie, secondo il "rapporto di diluizione", in inglese tecnico chiamato "Bypass". Il rapporto di diluizione è il rapporto tra l'aria che finisce nella sezione Fan, e l'aria che finisce nella sezione turbojet. Un motore a basso rapporto di diluizione significa che solo una relativamente modesta quantità di aria finisce nel fan, mentre in un motore ad alto rapporto di diluizione l'aria che finisce nel fan è anche più di dieci volte superiore a quella che finisce nel "core". I motori a basso rapporto di diluizione sono però più compatti: il loro diametro è di solito di poco superiore rispetto a quello del "core". Per questa ragione sono usati dai velivoli militari, ed in particolare dagli aerei da combattimento. Invece i motori ad alto rapporto di diluizione hanno un diametro molto più elevato rispetto al "core", e quindi sono utilizzati dagli aerei civili, dai velivoli da trasporto, dai bombardieri (i TF-33 dei B-52H, ad esempio). Il primo moderno turbofan (ovviamente a basso rapporto di diluizione) per i caccia è stato l'F100 montato sugli F-15 e sugli F-16. Il rapporto di bypass di un F100 è di 0,7 a 1, un valore modesto, proprio perchè si tratta di un turbofan a basso rapporto. I moderni motori ad alto rapporto di bypass, usati nei moderni aerei civili, hanno dei rapporti di bypass che in qualche caso arriva a superare 10 a 1. Qualche foto non guasta, per chiarire meglio: Il turbojet J79 Il turbofan F100 (notare il diametro un po' maggiorato) Un turbofan ad alto bypass (si tratta di una CFM56, usata sui tanker KC-135R e su molti aerei civili, compreso l'Airbus A340, ed ha un rapporto di bypass di circa 6,5 a 1). Notare il diametro elevato della parte anteriore. wow... spero di aver chiarito bene...
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Ok, allora mando il file a fabio così lo inserisce per febbraio. Per quanto riguarda i pdf, esistono dei programmini che consentono di trasformare i documenti in pdf, senza dover acquistare il costoso Acrobat. Sono programmini freeware, uno lo trovate qui: http://www.go2pdf.com/product.html ma ce ne sono proprio tanti.
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Dimenticavo, se a qualcuno interessa dispongo di uno stupendo volume - e quando dico stupendo dico stupendo - realizzato dalla Rolls Royce, a colori, che tratta l'evoluzione dei motori a getto dalle origini a oggi in maniera molto tecnica e dettagliata. Ce l'ho disponibile in formato elettronico pdf, pesa 20 MB, e se Fabio è d'accordo possiamo renderlo disponibile nella mail list di febbraio o successive.
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Ottimo post, RO. Comunque sì, in varie parti della turbina le tolleranze richieste sono nell'ordine di pochi micron, in alcuni casi poche decine di micron, e poichè un capello è spesso non meno di 50 micron, ci credo che non riesca a passare. Infatti non a casa la tecnologia di un moderno turbofan non è cosa alla portata di tutti. Pochissime sono le nazioni al mondo che possono vantare un'industria capace di realizzare e produrre motori a getto per uso aeronautico. E più il motore deve essere affidabile, sicuro, economico ed efficiente, più le tolleranze devono essere inferiori. Per non parlare del "bilanciamento", che dev'essere pressochè perfetto.
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Certo che l'ho detto per sdrammatizzare! Però posso dirti una cosa: la donna della mia vita l'ho trovata proprio nel momento in cui si stava chiudendo una storia durata 14 anni.... per cui talvolta anche dalle situazioni più infelici nasce qualcosa di buono.
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Molti aerei americani hanno degli altri nomi, più o meno usati dai piloti. Alcuni dei più famosi sono nomi come BUFF per il B-52, o BONE per il B-1B, o VIPER per l' F-16. Anche l'F-15 ha dei nomignoli, ma non sono così famosi, anzi sono usati raramente. Se non ricordo male, Clancy nel suo libro parla del 366th Wing, che è stato un wing composito (formato da F-15C, F-15E, F-16, B-52 e poi B-1B, KC-135) e tuttora comprende F-15C, F-15E ed F-16C. L'F-15A/C è talvolta soprannominato "Albino" , mentre gli F-15E sono soprannominati anche "Beagle" oppure "Mud Hen". Mud Hen è un termine che, se tradotto alla lettera, significherebbe "Gallina del fango" ma che in realtà ha un significato diverso: è un termine con cui gli americani indicano gli uccelli di palude, quelli che vivono in acquitrini, o sulle zone costiere. In senso dispregiativo, il Mud Hen è un uccello goffo. Il nomignolo è affibbiato agli Strike Eagle perchè quando sono armati con un pesante carico di bombe per missioni aria-terra, sono goffi e poco manovrabili. Quindi credo che la "pollastrella sporcacciona" sia stata una traduzione molto infelice dell'editore italiano (confesso che quando ho letto la prima volta proprio non capivo cosa volessi dire, poi mi sono ricordato del nick Mud Hen e ho ricollegato, a fatica...)
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Goose88 ha lasciato il ragazzo... Giovanni86 si è lasciato con la ragazza... mi viene in mente una soluzione...
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Vi avverto che sugli aerei civili potrò intervenire poco... non è proprio il mio campo!
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x Speedy: ricordo bene la storia del "tuo" Imam a Milano. (si chiamava Fall Mamour e risiedeva a Carmagnola). Quello che non sai è che il tipo ha fatto ricorso contro il provvedimento di espulsione e ha vinto il ricorso, nel dicembre del 2004! Solo che nel frattempo è tornato nella sua terra di origine (il Senegal) e non intende (per fortuna) tornare in Italia (ne avrebbe diritto). Quindi: 1) l'Imam che sollecitava i musulmani milanesi a partire per l'Irak per combattere contro le truppe italiane (ha ammesso di averne inviato qualche centinaio), espulso dal Ministro dell'Interno, è stato riabilitato dal TAR LAZIO. 2) Due anni fa il Tribunale di Napoli mandava a casa 28 pakistani arrestati con esplosivo e altre amenità del genere, sostenendo in pratica che non potendosi individuare con certezza quali tra loro detenessero l'esplosivo, erano da assolvere tutti (peccato che abitavono tutti insieme...) 3) In queste ore il Tribunale di Milano ha assolto i tre islamici che arruolavano e finanziavano la guerriglia in Irak, perchè secondo i giudici quella guerriglia è cosa diversa dal terrorismo. In altre parole l'Italia assolve e chiede scusa per aver arrestato tre persone che esercitavano la guerriglia nei suoi confronti. Ma vi rendete conto? Io sono molto legato all'Italia, nelle mie vene scorre sangue italiano, però quando sento queste cose mi si rigira il fegato. Ma come si fa? E' ridicolo... anzi, è tragico. E' criminale! Mi ricordo ancora quando gli italiani liberarono il commando di terroristi, capeggiato dal super terrorista Abu Abbas, che aveva sequestrato l'Achille Lauro e i suoi passeggeri, uccidendone uno ebreo-americano. Il commando era stato catturato dagli americani con un blitz degli F-14 che intercettarono il Boeing che li portava al sicuro dall'Egitto in Tunisia costringendolo ad atterrare a Sigonella, nel 1985. I Carabinieri italiani liberarono i terroristi minacciando con le armi i militari americani che li avevano presi in custodia, e li fecero rientrare con mille scuse in Tunisia! L'allora ministro della difesa Spadolini si dimise perchè non approvò la decisione del governo. Poi i giudici del processo Achille Lauro condannarono all'ergastolo i quattro terroristi ed il loro leader Abu Abbas: col cavolo che li ritrovarono più! E per inciso, Abu Abbas era ospitato da Saddam in una fortezza dorata, ed è stato catturato nell'aprile del 2003 dai reparti speciali americani, a Bagdad. (Tanto per dirne una su Saddam, perchè già solo questo giustificava l'invasione, secondo me). E' morto in carcere, un anno dopo (e se l'hanno eliminato gli americani, meglio così). Tutto questo mi fa pensare che ha ragione Berlusconi quando dice che la magistratura italiana fa politica, anzichè fare il proprio lavoro. E fanno bene gli americani, che i terroristi ed i guerriglieri li chiudono in prigione come prigionieri di guerra speciali e li giudicano con i tribunali militari.
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Il Resto del Carlino lasciamolo da parte, per favore... come tutti i giornali marcatamente di sinistra non fa che sparare a zero contro il governo e le sue decisioni. E' chiaro che la missione italiana non è stata di guerra perchè non ha partecipato all'invasione. Ma l'invasione è acqua passata, Saddam è caduto (e pure catturato) per cui oggi in Irak si sta gestendo la pace, non la guerra. Oggi la missione italiana fa le stesse cose che fanno gli altri, americani compresi: controllare il territorio di propria competenza per evitare disordini, aiutare la popolazione a ricostruire il paese e le sue infrastrutture, garantire la formazione di un governo democratico. Non c'è nulla di male se il contingente italiano potesse godere di un reale supporto aereo, costituito da una manciata di elicotteri di attacco e di aerei da combattimento. La copertura aerea è fondamentale per operare in una cornice di sicurezza. Ti sparano addosso ugualmente, d'accordo. Ma ci pensano due volte.
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Io dico solo una cosa. Negli USA saranno anche incivili perchè hanno ancora la pena di morte, ma negli stadi - a qualsiasi livello - non ci sono mai disordini. Eppure le tifoserie di football, baseball e compagnia cantando sono altrettanto agguerrite; eppure i poliziotti di servizio allo stadio sono un decimo delle forze che si spiegano in Italia. Sapete perchè? Perchè lì se uno fa il cretino e lo beccano, lo "bannano" per dieci anni dagli stadi. Ma mica bannato tanto per dire. Gli affibbiano una sentenza che nel giorno della partita, durante l'ora della partita, deve essere in un altro posto, a svolgere un servizio socialmente utile, e la sua presenza viene registrata. Non si sgarra. Se invece fa "di più", nel senso che prende a botte qualcuno, o lancia oggetti contro le persone, gli affibbiano una bella condanna a cinque anni di carcere minimo e se li fa tutti. Poi quando esce si aggiunge pure la bannatura. Risultato: partite tranquille. E' tanto difficile?
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Io la vedo in questa maniera, senza peli sulla lingua. Americani e inglesi (e altri alleati) hanno invaso l'Irak e hanno spodestato il regime dittatoriale. Starei attentissimo a parlare in termini di "Guerra" e di "Occupazione". Infatti uno "stato di guerra" è tale quando le azioni militari sono dirette contro il complesso poltico-militare-economico della nazione nemica allo scopo di costringerla ad arrendersi o ad accettare determinate condizioni imposte dal vincitore. Invece "occupazione" è il presidio del territorio nemico e il suo assoggettamento al proprio potere politico - militare ed economico. Qui a rigore non siamo di fronte nè all'una nè all'altra situazione. L'invasione non è stata fatta per conquistare una nazione, ma per spodestare una dittatura. Quindi non era la nazione nel suo complesso l'obiettivo militare, ma solo il suo governo politico-militare. Ottenuto tale scopo, le forze militari restano sul territorio non per occuparlo, ma semplicemente per aiutarlo a consolidare una democrazia. Difatti se non ci fossero attentati e atti di guerriglia e se non ci fosse pericolo per la nascente democrazia, da tempo le truppe USA e britanniche si sarebbero disimpegnate. L'intervento italiano, senza tanti peli sulla lingua, è chiaramente un intervento in appoggio a questa iniziativa di democratizzazione e riappacificazione. Non è una missione umanitaria, ma è una missione di stabilizzazione, di collaborazione nel garantire pace e sicurezza e democrazia. Pertanto è normale che chi lotta contro questi ideali (democrazia in particolare) lotta anche contro gli italiani, e pertanto il contingente italiano è in una posizione ad alto rischio, di fatto è coinvolto nei combattimenti perchè è nemico di quelle forze che si oppongono a un Irak democratico. I morti di Nassirya hanno dimostrato che i guerriglieri non fanno distinzione tra chi li ha invasi, chi è lì per garantire la pace, chi è lì per prestare soccorso, chi cerca di ricostruire l'economia, chi è lì solo per scrivere e raccontare. Vedete, chi combatte contro gli "invasori" e contro i loro alleati (compresi gli stessi irakeni) sa benissimo che la sua è una lotta senza speranza. Non può vincere. Prima o poi nascerà un governo stabile e democratico in Irak, e il suo esercito, la sua polizia, aiutati dagli americani, avranno inevitabilmente la meglio sui terroristi e sui guerriglieri. Questo i terroristi lo sanno, ma il loro obiettivo è del tutto diverso. Essi intendono far pagare un prezzo così caro agli occidentali e a chi li aiuta, da garantire che un domani nessun altro paese arabo faccia la fine dell'Irak. Essi vogliono lasciare così alta la tensione in Irak, da impedire che l'ONU possa assumerne il controllo e consentire che gli americani possano disimpegnarsi dall'Irak per occuparsi degli altri stati "canaglia". Lasciare tranquilli gli italiani, significherebbe lasciare tranquilli chi viene lì per aiutare e per ricostruire: e quindi creare le premesse per il ritorno in Irak dell'ONU e della Croce Rossa. Per questo i guerriglieri vedono gli italiani come nemici, e per questo gli italiani faranno bene a darsi delle regole di ingaggio meno stringenti. Nessuno poteva evitare l'uccisione dell'elicotterista. Ma è un peccato - secondo me - che a quella uccisione non sia seguita una pronta azione ritorsiva: sarebbe bastato inviare un paio di Tornado a bombardare il campo dei guerriglieri, o un'azione di rastrellamento con i carri armati. Sono cose importanti, forse non tanto per il risultato in sè, quanto per il morale delle truppe.
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Purtroppo dopo Genova le forze dell'ordine sono costrette a subire: hanno tutti timore di finire in pasto ai giornali e alla magistratura...
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Le time zone sono proprio i fusi orari. Solo che oltre all'ora di scarto è associata una lettera per una comprensione immediata
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Dovrebbero usarlo tutti.
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ritenta... a me si apre ancora. Se ci sono problemi mando la Time Zone a Fabio e ve la gira in mail list... anzi, proviamo una cosa...
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Bhè Fabio... sono entrambi esatti. Diciamo che il nome Sidewinder venne naturale, sia perchè il crotalo del deserto individua le prede attraverso il loro calore, sia perchè il volo del missile, il suo modo di guizzare dopo lanciato, ricorda il movimento del serpente, sia perchè il "ringhio" del sensore ricorda la vibrazione della coda del crotalo. Insomma, un nome azzeccatissimo come capita di rado...
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Su questo episodio ci sarebbe tanto da dire. Ho aspettato un po' prima di intervenire: volevo leggervi un po' tutti. La vostra rabbia, la vostra sete di vendetta... è quello che si prova quando succedono queste cose, come la strage di Nassirya. Solo quando si prova questa rabbia, si può capire perchè succedano certe cose, perchè poi è normale stare con il dito pronto sul grilletto e sparare senza pensarci due volte. Guerriglieri in preghiera... ho letto anch'io. Magari l'elicottero si è avvicinato troppo, perchè purtroppo il fatto di vedere un gruppo di gente armata ingiustificatamente non basta per sparare: si corre il rischio di sparare a un matrimonio, come è successo agli americani. Perchè lì è normale sposarsi con i Kalashnikov, però non capisco perchè è concesso sparare a un elicottero che non dimostra intenzioni ostili, mentre non è concesso sparare a chi si riunisce in armi, matrimonio o non matrimonio, preghiera o non preghiera. Purtroppo gli italiani sono troppo buoni: probabilmente se in quella zona ci fosse stato un A-10 o un Apache o anche solo un Blackhawk, gli americani avrebbero fatto fuoco senza pensarci due volte: preghiera o non preghiera e al diavolo stampa e televisione. Ma essere buoni con certa gente e in certe situazioni, non paga. Anzi: ci si rimette la pelle. Perdonatemi se sono così cinico, ma quando il discorso si riduce a un "o noi o loro", io non perdo tempo a ragionare. Eppure, mi piace questo modo di fare italiano. Non c'è l'aggressività americana, ma forse questo è giusto. Questo equilibrio connota il popolo italiano e va rispettato, così come rispetto l'uso più aggressivo della forza da parte degli americani. Due modi diversi di interpretare il conflitto, due culture di guerra diverse, ma entrambe apprezzabili, entrambe con i loro vantaggi e svantaggi. Quello che invece non sopporto sono le polemiche: è morto un soldato, portiamo rispetto a lui e alla sua famiglia. Agli ideali per cui è morto. Semmai, facciamo tesoro di questa tragedia per rendere le regole di indaggio più elastiche. Invece no: si discute che l'elicottero non era blindato, che non ci sono i Mangusta. Ma se gli A-129 non sono stati inviati proprio per non urtare la suscettibilità di pacifisti e opposizione! E comunque, il 412 non è un aereo da combattimento. Non si possono fare tutte le missioni con i Mangusta. Che polemiche assurde... anche i Blackhawk volano così: con i mitraglieri affacciati ai portelloni. Cosa c'entra la blindatura? Cosa c'entrano gli elicotteri d'attacco?
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Per chi avesse difficoltà a trovare la mappa, cliccare qui: http://aa.usno.navy.mil/graphics/TimeZoneMap2004.pdf già che ci sono... chi è appassionato di astronomia dia un'occhio qui e scarichi tutto ciò che può... finchè resta accessibile... http://aa.usno.navy.mil/
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Ecco qua, direttamemte dall'US Navy, un sito dove potrete visualizzare tutte le zone, corrispondenti alle varie lettere, e anche vedere la mappa globale. Consiglio: se vi piace, memorizzatevi le pagine che vi interessano (sapete come fare, vero?) perchè questo sito, come tutti quelli con il suffisso mil americano, sono siti gestiti da server militari americani, e spesso sono "oscurati" per ragioni di sicurezza. Questo sito da poco è tornato agibile: http://tycho.usno.navy.mil/tzones.html
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Come ho detto da qualche altra parte, sempre più spesso inserirò dei siti internet particolarmente interessanti ed affidabili, quando li trovo. Magari se Fabio lo ritiene può inserirli nella sezione Link del sito. Questo che vi presento è eccezionale, almeno per chi è interessato allo Space Shuttle. C'è semplicemente tutto: http://www.shuttlepresskit.com/index.html Ma la cosa più interessante è che c'è una pagina dove potrete scaricare l'interno manuale dello Space Shuttle (676 pagine) oppure singole parti di esso: http://www.shuttlepresskit.com/STS-105/scom.htm Non male, direi...
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Confermo. Il mondo è diviso in 24 "time zone", e a ognuna corrisponde una lettera. Greenwich è la lettera Z, e quindi la sua ora è chiamata Zulu Time. Fino al 1972 si usava la GMT, ossia l'ora di Greenwich, basata sulla rotazione terrestre. Dopo è stata introdotta l'ora UCT, Universal Coordinated Time, basata su orologi atomici, più precisa (parliamo di uno scarto di un secondo, comunque...), mi pare nel 1972, e da allora anzichè dire GMT si dice Zulu Time o più semplicemente Zulu.
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ma goose... è l'avatar!
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Onestamente non capivo se fosse inteso come la leva che azionava le catapulte nell'antichità, ma parliamo delle catapulte che lanciavano il masso di pietra! In ogni modo, c'è un quadro di comando che gestisce una o una coppia di catapulte a vapore, e ovviamente il quadro è fatto di levette, interruttori e pulsanti.
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Si trovano in Internet, in lingua inglese. Infatti spesso devo tradurre approssimativamente certi termini, o rinunciare proprio a inserirne qualcuna, perchè ci sono giochi di parole intraducibili in italiano. Ad esempio, "to get Hotel" in inglese può significare sia "acquisire Hotel" ossia aver sentito il messaggio Hotel, sia aver prenotato l'albergo, di qui il gioco di parole che in italiano è più difficile da rendere. Così quella di "tenere d'occhio gli operai". In inglese c'è scritto "check workers" che significa "fate attenzione agli operai" ma può significare anche "controllate cosa fanno gli operai". In Italiano non c'è quel doppio senso. Però la cosa buffa è che questi aneddoti, che girano in internet ma anche nei circoli dei piloti, sono sempre gli stessi: sono grosso modo una trentina, sempre quelli. Per questo penso che un fondo di verità ci sia. Comunque c'era un bel sito che teneva una raccolta di queste barzellette ma è stato chiuso. Ho trovato questo che è passabile: http://www.schiratti.com/humour.html