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Gianni065

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  1. Gianni065

    I maya

    Bhè, l'uranio è l' elemento più denso e pesanti che esista in natura. Il Plutonio lo è un po' di più (massa atomica del Plutonio: 244, quella dell'Uranio: 238) però non esiste in natura, è prodotto artificialmente. L'Uranio impoverito non emette praticamente radiazioni, quindi è abbastanza innocuo. Il Plutonio è uno degli elementi più tossici e radioattivi che esistano. Se durante il lancio qualcosa va storto, preferisco che nell'atmosfera si liberino qualche tonnellata di uranio impoverito, piuttosto che di Plutonio. Ma il vero motivo è che l'Uranio impoverito è disponibile - da subito - in quantità industriali (oltre 500.000 tonnellate sono stoccate in USA). Quindi non ci sarebbe alcun problema a mettere in orbita un bel cubo di uranio impoverito (un cubo di 10 metri di lato peserebbe 1900 tonnellate... bisognerebbe lanciare almeno un centinaio di razzi) e poi a dargli una spinta di quelle toste bruciando qualche centinaio di tonnellate di esplosivo, immetterlo in rotta di accelerazione sfruttando la gravità di marte o di giove o della stessa terra (come fanno le sonde spaziali) e scagliarlo a 50-100 km/sec contro l'asteroide in arrivo. L'energia di un simile impatto dovrebbe garantire la distruzione anche di un enorme asteroide, o la sua sensibile deviazione dalla rotta di collisione contro la terra. Il vantaggio è che una missione del genere potrebbe essere progettata e attuata nel giro di poco tempo: praticamente il tempo necessario per mettere in orbita l'uranio e il propellente e quello per calcolare la traiettoria. Certo, sarebbe comunque un impegno immane, forse persino superiore rispetto a quello di lanciare una testata nucleare contro l'asteroide. Però nessuno sa che efficacia potrebbe avere una testata nucleare contro un asteroide ed è impossibile calcolare con precisione la deviazione eventualmente provocata. Al contrario il sistema dell'intercettore solido comporta dei dati oggettivi che si possono tranquillamente calcolare: massa, velocità e rotta del bersaglio; massa, velocità e rotta dell'intercettore. Con questi dati si possono calcolare con buona precisione le conseguenze dell'impatto.
  2. Gianni065

    Aerei RC

    Il pargolo gioca a Top Gun e a Quake III sulla PS2... non sa come allacciarsi le scarpe ma sa come buttare giù un MIG...
  3. Gianni065

    FLAME-OUT!

    RO... questi non esitano mai... non li pungolare troppo...
  4. Il Raptor ha ormai da tempo terminato la fase prototipica, ed è in servizio con l'USAF che sta procedendo alla qualificazione dei piloti. Decine di macchine di serie sono state consegnate, e tra l'altro l'F-22 di serie ha dimostrato di poter superare i Mach 1,7 senza postbruciatori. Quindi adesso il programma Raptor procede su tre binari: un certo numero di esemplari è utilizzato per le qualificazioni e l'addestramento dei piloti; un certo numero è utilizzato per le prove di test di nuovi sistemi e armamenti e per i costanti miglioramenti al software; un certo numero è in consegna per equipaggiare i primi reparti operativi. Il 20 dicembre 2004 un F-22 è andato distrutto durante il decollo, e il pilota si è eiettato. Sono cose che succedono: pochi giorni prima un F-18 decollato dalla stessa base (Nellis, dove ci sono i reparti di test e valutazione) è precipitato ma non ha fatto notizia. Precauzionalmente tutti gli F-22 in servizio (all'epoca 28 esemplari) sono stati messi a terra in attesa di capire cosa è successo. La cosa ha fatto esplodere il solito vespaio di critiche: al Dipartimento della Difesa sono in molti a pensare che l'F-22 non debba andare oltre i 160 esemplari già finanziati (fine produzione nel 2010), in favore del programma F-35 e in considerazione delle grosse spese sostenute per la guerra in Irak, mentre l'USAF preme per avere tutti i 277 F-22 previsti, e anzi ne vuole altri, anche a spese di qualche decina di F-35 in meno. In ogni caso, i voli sono ripresi regolarmente dopo alcuni giorni, precisamente il 7 gennaio, e si avvicina il momento in cui il primo reparto da combattimento (il 43rd FS di Tyndall, che ha già ricevuto tutte le 18 macchine previste) acquisirà la IOC (capacità operativa iniziale). Come andrà a finire? La verità è il più grande nemico dell' F-22 si sta rivelando... l' F-35! Infatti l' F-35 costa molto meno di un F-22 (è previsto che costi la metà rispetto ai 133 milioni di dollari che costa oggi un F-22 di serie) e promette prestazioni del tutto comparabili. In più l'F-35 è più versatile, in quanto può svolgere senza problemi sia le missioni aria-aria che quelle aria-terra. In un certo senso, l'F-35 sta all' F-22 come un F-16C sta a un F-15C. Per la Lockheed cambia poco: uno o l'altro, sono comunque progetti suoi, quindi poco importa.
  5. Gianni065

    Pace o Guerra

    Bhè sai, Dread, in soli 100 anni le armi sono cambiate di molto, e hanno imposto un mutamento radicale del modo di fare la guerra. Ci sono armi che potrebbero cambiarla ulteriormente, ma non vengono usate per una sorta di ribrezzo morale. Ad esempio, è stato accertato che un fascio laser di corretta frequenza e intensità può accecare un uomo, per sempre. Ricordate che un essere umano è disposto a tutto in battaglia, ma la cosa più brutta è perdere la vista. A un soldato puoi chiedere di rischiare la vita, ma non la vista, e tutt'oggi nel combattimento corpo a corpo, chi non si fa premure di colpire gli occhi dell'avversario può battere un nemico dieci volte più forte. E' stato progettato e testato, sia dagli USA che dall'URSS, un sistema laser che nel giro di pochi secondi emette un fascio di laser accecante che spazza un'intero settore, selezionabile a piacimento: 10 gradi, 90 gradi, 180 gradi ecc..., con una portata di diversi chilometri. Il sistema si può installare su un qualsiasi mezzo blindato o corazzato. Il problema è che per accecare il soldato, questi deve guardare in direzione dell'emittente. Allora per ovviare il problema si usa questo stratagemma: in piena notte, al buio, fai esplodere una granata illuminante, e quando tutti guardano nella tua direzione (è istintivo) fai partire il laser. Ingegnoso eh? Di giorno, invece, devi usare una granata che faccia rumore e fumo. La cecità che ne deriva è totale e irreversibile, e non esistono occhiali protettivi, a meno di non oscurare del tutto le capacità visive del soldato. Quando questi sistemi furono studiati, l'US Army concluse che l'unica difesa era quella di coprire un occhio ai soldati: in caso di cecità almeno gli restava buono l'altro. Poi entrambi i paesi decisero che si trattava di un'arma troppo disumana, e tacitamente si accordarono per non immetterla mai in servizio. In altri casi, piccole cose rivoluzionano il modo di combattere. Le granate intelligenti che gli americani programmano di utilizzare con i nuovi fucili d'assalto, capaci di uccidere un soldato che si nasconde dietro un muro, ad esempio, cambieranno parecchio le tattiche di combattimento dei fanti. Cosa ci riserva il futuro? Probabilmente le guerre telematiche: a colpi di virus e antivirus per paralizzare i sistemi informatici del nemico, colpendole le capacità di comando, di controllo, di comunicazione, di distribuzione dell'energia elettrica. Un paese moderno non può sopravvivere senza queste cose. Però è un fatto che in assenza di guerre, il progresso delle armi procede a rilento. Sono le guerre a stimolare le nuove invenzioni distruttive, ma senza guerre serie (guerre mondiali, intendo) probabilmente la tecnologia militare si limiterà a sviluppare le tecnologie di cui già disponiamo: robot, armi a energia diretta, ecc...
  6. E' impossibile che esistano, sulla base della fisica moderna. Non nel senso comune del termine... in ogni caso. Secondo alcuni i buchi neri potrebbero fungere da tunnel per altre dimensioni, o altri universi paralleli... ma sono teorie prive di fondamento scientifico. La verità è che nessuno sa cosa può accadere, oltrepassato l' "orizzonte degli eventi", ossia il punto in cui non è più possibile sfuggire all'attrazione del buco nero, nemmeno viaggiando alla velocità della luce. L'unica cosa certa è che la gravità è così forte che avvicinandosi ad esso un essere umano verrebbe smembrato ben prima di poter capire cosa succeda.
  7. Gianni065

    I maya

    Secondo me un affare bello grosso che ti arriva addosso a 100 km/sec non lo fermi e non riesci a deviarlo un gran che nemmeno con un'esplosione nucleare. Troppo veloce, in pochi decimi di secondo è giù fuori dal raggio d'azione dell'esplosione. Dovresti intercettarlo quando si trova ancora a molte decine di milioni di chilometri dalla Terra, ma il problema è che gli asteroidi sono difficilissimi da individuare, finchè non sono troppo vicini. Da questo punto di vista il film Armageddon era realistico: una buona soluzione è quella di inserire la testata dentro l'asteroide, scavando un foro. Una sonda ben progettata potrebbe riuscirci. Se invece l'asteroide è piccolo, allora un paio di testate ben assestate dovrebbero riuscire a polverizzarlo. In ogni caso, la cosa più sicura di tutte è preparare un bel pacco di uranio impoverito e spararglielo contro in rotta di collisione a 30-40 km/sec... allora sì che lo fai deviare... o lo frantumi in mille pezzi... ---- Dread, assurda la cosa del dipingere di bianco gli asteroidi... chi ha scritto una panzana del genere?
  8. A Tunguska non c'è nessun cratere di meteorite, e inoltre nell'epicentro ci sono alberi rimasti in piedi. Carbonizzati ma in piedi. Questo significa che c'è stata un'esplosione, in cielo. Non si è mai verificato, su migliaia e migliaia di meteoriti che cadono sulla Terra ogni anno, che nemmeno uno esploda: o si bruciano nell'atmosfera o impattano il suolo o l'acqua. Per questo gli scienziati si sono affannati a cercare di capire perchè quel meteorite è esploso in volo (una cosa, per scoppiare, deve avere una ragione, no? un pezzo di roccia come un meteorite, anche se lo preghi in cinese antico, non esploderà mai). Allora sono spuntate varie teorie, dal microbuco nero all'antimateria, ma tutte non hanno fondamento scientifico. Poi si è pensato che forse non era un metorite, ma una cometa: questa spiegazione è una non-spiegazione. Gli scienziati ipotizzano che sia stata una cometa non perchè sappiano che una cometa può esplodere, ma soltanto perchè siccome nessuno ha mai visto il nucleo di una cometa (al contrario dei meteoriti) può darsi che sia fatto in maniera da esplodere. Questa teoria, peraltro, è astrusa, perchè le comete si differenziano dagli asteroidi e meteoriti solo per avere una elevata percentuale di ghiaccio che, sciogliendosi, crea l'effetto cometa. E il ghiaccio, di solito, non esplode, specialmente se attraversa l'atmosfera ad altà velocità: si scioglie e brucia, ma non esplode. La doccia fredda è arrivata nel 1994, quando la cometa Shoemaker-Levy ha impattato Giove: cosa è successo? La cometa si è frammentata in 21 pezzi per effetto della gravità di giove, prima di impattarlo. I 21 pezzi hanno penetrato l'atmosfera di giove, sono bruciati, e alla fine hanno impattato il suo nucleo: hanno lasciato un cratere grande quanto metà della Terra. Nessuna esplosione quindi, ma il classico catasfrofico impatto, con una potenza pari a 200.000 megatoni e temperature di 30.000 gradi. Cose che si creano, appunto, con l'impatto al suolo. E nell'occasione si è scoperto che le comete non hanno un nucleo di ghiaccio, ma un nucleo solidissimo. Il ghiaccio, invece, lo avvolge. Quindi se a Tunguska fosse stata una cometa, essa si sarebbe bruciata nell'atmosfera e al massimo avrebbe impattato il terreno creando un bel cratere, ma non sarebbe mai esplosa in volo. Quindi, resta il mistero: cosa cadde a Tunguska? Jack, lo so che nel 1908 non esisteva l'atomica. Qui sulla Terra non esisteva. Ma avrete notato che qualcuno ha parlato di antimateria, nel post della vita sull'universo. Dread ha parlato di motori ad antimateria, e ha detto che ne basterebbero 10 grammi per arrivare su Marte. Ha ragione. Anche meno di dieci grammi... molto meno. L'antimateria esplode al contatto con la materia, creando un'esplosione più grande di quella di una bomba a fusione. L'antimateria è stata prodotta nei laboratori di ricerca, roba di uno-due atomi, niente più, prodotti negli acceleratori di particelle. Quindi esiste, e si può anche produrre, disponendo della tecnologia adeguata. Però non esiste in natura: si pensa che al Big Bang l'Universo abbia prodotto una certa quantità di materia e di antimateria, ma l'antimateria si è annichilita urtando la materia, e producendo energia. Di materia ce n'era un po' più, ed è rimasta solo quella. Questo spiegherebbe il mistero della massa mancante (secondo gli scienziati l'universo contiene solo il 12 % della massa che dovrebbe contenere). Ora, io mi chiedo: non è teoricamente possibile che un mezzo spaziale di origine extraterrestre, in quel 1908, propulso da antimateria, sia entrato nell'atmosfera terrestre, abbia avuto un'avaria, sia precipitato bruciando e disintegrandosi nell'atmosfera e quando si è fuso il "serbatoio" dell'antimateria, quest'ultima a contatto con l'atmosfera (che è materia) sia esploso all'istante? --- Per dread: l'uranio esplode solo se raggiunge la massa critica. Ovviamente, una cometa o un meteorite che contengano una massa critica di uranio, esploderebbe nell'attimo stesso in cui si è creato, quindi non potrebbe mai viaggiare nello spazio nè arrivare sulla Terra.
  9. Ci sono dei regolamenti che disciplinano l'utilizzo di aeromodelli radiocomandati, aeromodelli a volo libero e aeromodelli vincolati. Se non ricordo male, si applicano però a partire dai 10 kg in su, ed esiste proprio un patentino o una cosa del genere. Chiaro che i giocattoli e i radiomodelli di peso inferiore, non sottostanno a queste normative, e pertanto andranno osservate solo le regole elementari: ossia non mettere a repentaglio cose e persone e non volare in prossimità di aeroporti. Un Tornado che incoccia in un aquilone non se ne accorge nemmeno, anche se ingerire qualche etto di stoffa e plastica nelle prese d'aria non gli farà di certo bene.
  10. Gianni065

    Aerei RC

    Ma sì, lo so... nei negozi specializzati ho visto cose stupende. Ma non posso metterle in mano a un bambino di tre anni...
  11. Gianni065

    otturatori, cani & Co.

    Sì, infatti, un fucile d'assalto funziona così, generalmente. Ci sono moltissimi meccanismi di funzionamento delle armi da fuoco (a massa oscillante, a massa battente, a chiusura inerziale, a chiusura geometrica, a corto rinculo, a otturatore girevole, a recupero di gas, a leva, a pompa, a revolver...) sono decine e decine di meccanismi...
  12. Gianni065

    otturatori, cani & Co.

    Succede che spara. Scherzi a parte... cerchiamo di capire il meccanismo base di una pistola semiautomatica, che poi tutto il resto ci assomiglia. Innanzitutto c'è la canna. La canna serve per dare al proiettile rotazione e velocità. La rotazione si ottiene attraverso delle rigature presenti all'interno della canna (chiamato anima) sulle quali il proettile si avvita e ruota: la rotazione assicura al proiettile, una volta uscito, precisione e stabilità. La velocità è ottenuta dai gas che spingono il proiettile attraverso la canna, gas generati dalla detonazione dell'esplosivo contenuto nel bossolo. La canna è contenuta in un elemento rigido chiamato otturatore. L'otturatore ha varie funzioni: nella parte anteriore contiene il mirino. Nella parte centrale contiene la finestra d'espulsione che serve a espellere il bossolo esploso. Nella parte posteriore (quella verso il tiratore) contiene la tacca di mira e delle zigrinature che servono al tiratore per arretrare - appunto - l'otturatore e predisporre l'arma a sparare. Solitamente sull'otturatore è presente anche la levetta della sicura. Questi sono gli elementi esterni dell'otturatore, visibili a occhio nudo. Poi ci sono gli elementi interni. Sotto e dietro la finestra d'espulsione, c'è la testa dell'otturatore. E' quella parte che va a chiudere e comprimere la cartuccia nella canna, e precisamente nella camera di scoppio (detta anche culatta), che la prima parte della canna. All'interno della testa dell'otturatore c'è il percussore, ossia un pistoncino che è destinato a colpire l'innesco del bossolo facendolo esplodere. Sopra la testa dell'otturatore c'è l'estrattore, ossia una specie di gancio destinato a strappare via il bossolo esploso dalla camera di scoppio e a espellerlo attraverso la finestra di espulsione. Infine, per tutta la lunghezza dell'otturatore, ci sono delle guide attraverso le quali esso è unito al castello e alla canna. Il castello è la metà inferiore della pistola. Esso contiene l'impugnatura (all'interno della quale è alloggiato il caricatore) e il gruppo di scatto (grilletto e cane), nonchè altri due elementi importanti: la rampa inclinata, che è la rampa attraverso la quale le cartucce vengono dirette dal caricatore alla camera di scoppio; e l'espulsore che è una specie di rostro contro il quale finisce il bossolo estratto e ne causa l'espulsione. Poi ci sono la molla e l'asta guidamolla. Vediamo cosa succede. Inserisco il caricatore. Arretro l'otturatore, il quale arretrando arma il cane. Nell'arretrare, l'otturatore tende la molla. Lascio la presa. Per effetto della molla, l'otturatore torna in avanti, e durante questo percorso afferra la prima cartuccia dal caricatore e la spinge sulla rampa inclinata facendola finire nella camera di scoppio. Contemporaneamente l'estrattore si incastra nel collarino del bossolo e la testa dell'otturatore chiude perfettamente il bossolo nella camera. A questo punto premo il grilletto. Il grilletto scende giù di colpo e spinge il percussore (normalmente tenuto fermo da una molla) il quale avanza attraverso il foro nella testa del percussore e colpisce l'innesco del bossolo. L'innesco detona e fa esplodere la polvere da sparo del bossolo, e si sprigionano i gas, che agiscono in due direzioni: verso avanti, spingendo il proiettile attraverso la canna. Verso indietro, spingendo il bossolo contro la testa dell'otturatore. Il proiettile esce dalla punta della canna (che si chiama volata) e di lui non ci curiamo più: sono cavoli del bersaglio. Il bossolo, sotto la spinta dei gas, spinge indietro la testa dell'otturatore causando l'arretramento dell'otturatore che scorre sulle guide del castello. All'otturatore è agganciato l'estrattore, e questo a sua volta aggancia il bossolo, che quindi viene estratto completamente dalla camera e va a urtare contro l'espulsore e viene scagliato via attraverso la finestra di espulsione. Nel frattempo la canna arretra anch'essa, in quanto per un certo tratto è vincolata all'otturatore: l'arretramento della canna non è indispensabile al funzionamento dell'arma, ma serve a smaltire le energie e a ridurre il rinculo e il rilevamento dell'arma. Dopo un certo tratto la canna si sgancia dall'otturatore il quale completa il ciclo armando il cane nuovamente e camerando la nuova cartuccia: l'arma è pronta per sparare di nuovo. In un fucile automatico la canna solitamente è fissa, è solo l'otturatore che si muove e la differenza è che continua a muoversi finchè viene tenuto premuto il grilletto (mentre nella pistola s.a. per sparare ancora occorre rilasciare il grilletto e tirarlo di nuovo). Se il fucile viene predisposto per il colpo singolo, anzichè la raffica, occorrerà invece premere e rilasciare il grilletto per ogni colpo. Nel fucile a pompa l'otturatore non arretra mai da solo: è sempre necessario che sia il tiratore ad arretrarlo, come fosse una pompa, appunto. Quindi il tiratore spara, arretra lui stesso l'otturatore, e spara di nuovo.
  13. Gianni065

    Rotore anticoppia

    In un elicottero normale, il movimento rotatorio delle pale produce una reazione contraria (coppia). Ciò fa sì che la fusoliera tenderebbe a ruotare in direzione inversa rispetto al senso delle pale, il che non sarebbe carino e impedirebbe il pilotaggio. Il rotore anticoppia esercita una spinta che va a compensare la "coppia" e mantiene la fusoliera ferma. Agendo sul rotore anticoppia, il pilota può quindi ruotare la fusoliera anche mentre l'elicottero è sospeso (in punto fisso). Il rotore anticoppia, quindi, non serve per il decollo in senso stretto, ma per garantire la controllabilità dell'elicottero.
  14. Gianni065

    Aerei RC

    In edicola ho visto una pubblicazione a fascicolo in cui forniscono tutti i pezzi per la costruzione di un elicottero radiocomandato, con motore elettrico. Volevo prenderlo a mio figlio ... così lo provavo io...
  15. E' un problema di decelerazione e di accelerazione. Se quella civilità ha la tecnologia per poter decelerare e accelerare un corpo solido fino a velocità prossime a quelle della luce, non ci sono problemi. In caso contrario dovrebbe limitarsi a passare vicino, magari a fare una serie di passaggi. Potrebbe anche "lanciarci" qualcosa, come una sonda.
  16. Per Jack. Alla velocità della luce (300.000 km/sec) il tempo si azzera. Appena prima, non si azzerra ma scorre mooooooooolto lentamente. Voglio dire, ad esempio, che a 300.000 km/sec in tempo 0 fai mille anni luce. A 290.000 invece percorrerai 1000 anni luce in un secondo A 280.000 percorrerai 1000 anni luce in 10 secondi. E così via. E' in propozione, diciamo. -------- Quanto al bordo e al pianeta, il discorso è semplice: dopo il Big Bang l'universo si è espanso in tutte le direzioni. Il bordo si muove più velocemente (infatti il fenomeno del Red Shift, lo spostamento verso il rosso degli spettri delle stelle e delle galassia, lo ha confermato) perchè rappresenta proprio la parte esterna dell'esplosione. La nostra galassia sta ben all'interno, e si muove moooooolto più lentamente del bordo. Il bordo esterno, quello proprio più lontano, è fatto solo di radiazioni e luce che si muovono alla velocità, appunto della luce. Subito dietro viene massa (e quindi stelle, pianeti) che si muovono a velocità enormi. Non sappiamo a che velocità si muovono, può essere a velocità prossime a quelle della luce o un pochino meno, ma comunque a velocità fantasmagoriche, nell'ordine dei 200.000 km/sec e oltre. Chi sta su quel pianeta, ovviamente non avverte il movimento. Su un aereo che viaggia a 1000 km/h , se non ci fossero i finestrini, ti sembrerebbe di star fermo. Per uno che già viaggia a 200.000 km/sec, non è troppo difficile sviluppare una tecnologia che, con una spintarella in più, lo porta a viaggiare a 290.000 km/sec. Per noi invece, che siamo praticamente fermi, sarebbe una bell'impresa... Qualunque cosa noi facciamo, anche mentre dormiamo, noi in realtà ci muoviamo, e anche a forti velocità: siamo in un sistema solare che si sposta a oltre 250 km/sec !!! E la galassia in cui ci troviamo si sposta a velocità simili. La Galassia di andromeda, che già è un po' più lontana da noi, ha una velocità di 85 km/sec superiore alla nostra galassia. Altre galassie più lontane si spostano a 3500 km/sec rispetto a noi. E così via, fino alla cosiddetta "materia primordiale", che è quella che costituisce il bordo "con massa" , che si sposta a oltre 250.000 km/sec. ------------ La velocità ci permette di andare avanti nel tempo. In realtà congeliamo il nostro tempo e lasciamo che il resto scorra normalmente. Tornare indietro nel tempo non è possibile, a meno che non si riesca a superare la velocità della luce, il che è impossibile.
  17. Per Tunguska, io ritengo poco plausibile la storia del meteorite che esplode in volo. Da quando in qua i meteoriti esplodono in volo??? Non è mai successo. Alcuni scienziati parlano di un nucleo di cometa, ma anche in quel caso, perchè doveva esplodere? Disintegrarsi nell'atmosfera lo capisco, ma esplodere... Quando un'atomica esplode in aria, la forza d'urto proprio sotto la verticale della bomba lascia in piedi gli alberi. La bomba di Hiroshima, poi, era abbastanza piccola, quindi gli edifici più solidi hanno resistito (specialmente se erano molto sfinestrati, in maniera da far sfogare la pressione). Io onestamente credo che Tunguska sia un grandissimo mistero, e non a caso di spedizioni ne sono state fatte, l'ultima mi pare fu proprio italiana, nel 1999. La vetrificazione del terreno, la devastazione del fuoco, sono cose tipiche di un'esplosione nucleare. Se un meteorite esplodesse in aria (ammesso che ciò sia possibile) produrrebbe un enorme spostamento d'aria, ma il calore e il fuoco, che a Tunguska ha distrutto e carbonizzato le cose per chilometri, si producono solo o per impatto o per esplosione nucleare. Io Tunguska la inserisco quindi tra quelle anomalie inspiegabili, assieme al DNA, alle letture antiche, a certi eventi astronomici. I disegni di NAZCA sono altrettanto anomali: non possono essere visti dal basso, e quelle linee sono tirate diritto pur passando sopra terreni irregolari e accidentati. Capisco che con un sistema di corde si possono disegnare... ma come si fa a disegnare qualcosa che non puoi vedere? Non sai nemmeno se il disegno sia venuto bene! Per vedere quei disegni occorre portarsi in quota, a molte centinaia se non migliaia di metri dal suolo. Come ci sono riusciti?
  18. Per Legolas: uno dei due è di sicuro la potenza del motore. L'altro può essere un'indicazione di waypoint o di scala.
  19. Sai cos'è Easy... la verità è che l'AMI non ha comunicato quale avionica ha installato sull'ECR, nei dettagli, così come non lo ha fatto esaurientemente per i Tornado MLU. Quindi le riviste danno per scontato che più o meno la suite è quella dell' ECR tedesco. Ad esempio io lo scanner IR ero convinto che non c'era, per quello che ricordavo, invece mi sono dovuto ricredere perchè nel mio archivio un dato precisissimo che dice non solo che c'è, ma anche che la registrazione dei dati è effettuato su cassetta, mentre quello tedesco registra in digitale. Questa precisazione certosina mi fa pensare che la fonte sia corretta, anche perchè la versione IT-ECR viene distinta dalla prima modifica IDS (che ha una descrizione a parte) nonchè dall'ECR tedesco, anch'esso descritto separatamente. Per non parlare del fatto che anche gli ECR italiani non hanno più i cannoni, e l'IR-Scan viene montato proprio lì. Ti riporto il pezzettino (che ho scannerizzato) sullo scanner IR: The aircraft also have higher Italian avionics content as a result of revised workshare agreements. They also have an alternative RHAWS, produced by Elettronica. The Italian aircraft retain their IIS, but record to video tape rather than to dry silver film, and to enable this the aircraft has a Tape Recorder Formatter Unit instead of the usual ECR Recorder Film Processor Unit. The first Italian ECR (MM7079) was converted by Alenia at Turin and made its maiden flight in July 1992, only three years after the German ECR prototype. Invece, spulciando un archivio Jane's, lanciando la ricerca Tornado ECR equipment ho trovato un elenco parziale dei componenti installati sui due tipi: doce c'è solo ECR è il tipo tedesco, quello italiano è IT-ECR, la distinzione è precisa perchè lo specifica in una nota a parte. ERWE EADS RWR Tornado ECR TSPJ Elta Electronics/EADS Radar jammer Tornado ECR ODIN Litef Data link Tornado ECR Spirit Litef Mission computer Tornado ECR XK 401 Rohde & Schwarz/Siemens Communications radio Tornado ECR BOZ 101 SaabTech CMDS Tornado ECR STR 700 Siemens IFF transponder Tornado ECR AHV-9 Thales Altimeter Tornado ECR FIN 1010 BAE Systems INS Tornado ECR/IT-ECR ELS Raytheon Emitter location system Tornado ECR/IT-ECR Tieni conto che questo archivio non include i sensori IR nè i Radar.
  20. Gianni065

    Incidente F-14

    Figurati Ro! Del resto avevo detto anch'io che l'AOA (angolo di attacco) è una delle cause dello stallo al compressore. Invece non sono d'accordo sul fatto che il pilota non potesse avvertire per tempo lo stallo del compressore. Innanzitutto è un'evenienza che sul Tomcat è già successa: altri F-14 sono esplosi in volo nello stesso modo. E i piloti non si sono salvati. Tra l'altro, almeno un incidente del genere era avvenuto appena due anni prima, nel 1993, e in tutto, prima di questi due, ce n'erano stati almeno altri tre. Probabile quindi che erano state diramate opportune avvertenze, ma io credo che al di là di questo i piloti abbiano avuto fortuna. Infatti a volte capita che il motore inizi a vibrare violentemente, e specialmente nei bimotori c'è subito un repentino strappo in direzione del lato del motore che se ne sta andando in stallo. Del resto, l'aereo è esploso in volo e i due si sono eiettati prima, questo è un fatto, quindi...
  21. Andate qui: http://www.allstar.fiu.edu/aero/fltmidinst.htm clikkate sui collegamenti blu, e alla fine saprete tutte le cose fondamentali. Poi già che ci siete, girovacchiate per il sito: ci sono altre cose sul volo che vi torneranno utili.
  22. Sì, lo capisco. E quello che intendo dire io è che anche quando muore una persona, i becchini guadagnano. Anche se uno fa un incidente stradale, il carro attrezzi guadagna. Non è solo la guerra che è così, è qualsiasi cosa nel mondo. Persino se ti becchi l'influenza, chi vende l'aspirina ci guadagna. Ma nessuno pensa che i becchini ammazzino la gente, i carri attrezzi causino gli incidenti, e la Bayer viene a spruzzarti i virus in camera. Quindi, perchè pensare che le industrie militari debbano per forza stare dietro a tutti i conflitti?
  23. Invece no. Quando arriverai non succederà proprio un bel niente, il tempo riprenderà a scorrere ma non ci sarà alcun "recupero" del tempo perduto. Quel tempo perduto semplicemente non esiste, non è mai esistito. Quando sei partito, la luce dell'astronave che decollava è partita insieme a te. Su quel pianeta, dopo dieci anni, è arrivata l'immagine dell'astronave che decollava, e siccome quell'astronave ha impiegato esattamente dieci anni per arrivare, essa è giunta assieme alla luce della sua partenza. Su quel pianeta vedranno una luce accendersi sulla Terra e te apparire un istante dopo (se non nello stesso istante) e siccome quegli abitanti sanno che ci sono dieci anni luce di distanza tra i due pianeti, capiranno che hai viaggiato per dieci anni. Capiranno che quella luce di partenza è nata dieci anni prima, e intanto che arrivava sei arrivato anche tu. A quel punto vedono la luce della partenza... non possono mica vedere la nave che si trova a 9 anni luce da loro, poi a 8, poi a 7, poi a 6... che si fa? Si inverte la sequenza? Ti vedono partire, ti vedono arrivare, e poi ti vedono fare il viaggio? Non è possibile. Per loro il tempo ha una sequenza certa, loro non si stanno mica muovendo. Sei tu che hai infranto il tuo tempo con quella velocità. Tu non l'hai proprio generato il tempo. L'equazione di Einstein è molto semplice: più vai veloce, meno tempo ci metti per arrivare in un certo posto. Ma se raggiungi la velocità della luce, il tempo si annulla. A un massimo (velocità della luce) corrisponde un minimo, che in questo caso è zero (il tempo). Il fotone dell'orologio, non potendosi muovere, ha bloccato l'emissione degli altri. Non è che tu non hai visto muoversi quella lancetta: quella lancetta non si è mossa proprio. Perchè per muoversi deve impiegare un certo tempo per poterlo fare, ma il suo tempo è bloccato. Non solo la lancetta non si muove, ma nemmeno tu ti muovi, nè il tuo sangue, nè il tuo respiro. Tu ti sposti in zero tempo. Chiaro che però tu una massa ce l'hai. Quella massa non può fermarsi del tutto temporalmente. Proprio per questo tu la velocità della luce non puoi raggiungerla, finchè hai massa. Ti devi fermare un po' prima, dipende da quanta spinta hai, ma per raggiungere la velocità della luce la tua spinta deve essere infinita (il che è impossibile) oppure la tua massa dev'essere uguale a zero: nel qual caso non c'è bisogno di spinta. Questa è la stessa ragione per cui un qualsiasi oggetto, se gli togli la massa, convertendola in energia, schizza all'istante a 300.000 km/sec. L'energia pura, infatti si muove sempre e solo a quella velocità. Quindi un pizzico di tempo, per te, deve passare per forza. Ma quel pizzico equivarra' ad anni, o a millenni sia per chi hai lasciato che per chi ti aspetta. Poi, noi parliamo di luce, ma possiamo parlare di qualsiasi cosa che non abbia massa. La luce non è l'unica energia pura, anche un'onda radio ha le stesse caratteristiche. La luce è energia, e l'energia è il modo in cui la massa si trasforma, o quantomeno interagisce. Come fa a sapere, un elettrone, che deve mettersi in orbita a un protone? Cos'è che lo fa muovere? E' la sua energia. E se la luce si blocca, significa che l'energia si blocca. E se l'energia si blocca, la materia si blocca: gli elettroni non girano più attorno ai nuclei e la materia, il tuo corpo, si congela, si blocca... ecco il tempo che si ferma. Ma io cerco di spiegarti e di illustrarti qualcosa che è un principio matematico: E=MC2 nasce tutto di qui. Potresti mai spiegare a una persona perchè la gravità esiste? Perchè due masse si attirano? Potrebbero respingersi, no? Invece si attirano. Perchè un elettrone e un protone si attirano? Potrebbero respingersi. E' così, c'è poco da spiegare. E' un principio fondamentale, qualcosa che è così e basta, senza possibilità di spiegazione. Lo stesso dicasi per la dilatazione del tempo.
  24. No Easy, inizialmente i Tornado Italiani erano identici a quelli tedeschi. Quelli RAF erano più avanzati già dall'inizio, sia per l'avionica (telemetro laser ad esempio) che per i motori (passarono subito all'Mk103). In Italia i primi Harm furono montati su Tornado IDS modificati solo con l'interfaccia, poi l'IT-ECR ha montato una suite completa. Comunque, non so cosa dicano i numeri di Aerei e AD che hai citato, ma posso solo dirti che sul Tornado, e su tutte le sue versioni e sottoversioni ho una documentazione cospicua e dettagliatissima. Non l'avevo consultata prima di postare, l'ho fatto adesso. Il Tornado ECR tedesco monta: - Motori Mk105 con spinta maggiorata del 10 % - Sistema ELS Raytheon / Texas Instr. con copertura di 180 gradi - Sistema datalink ODINO - FLIR Carl Zeiss in torretta girevole - GPS - Computer potenziato a 128 kb - Linescan IR AN/AAD-5 (predisposizione: gli apparati sono stati smontati e installati sui Tornado radiati dall'aviazione navale tedesca). - CEDAM (mappatura integrata FLIR/ELS) - RWR EADS - Radar Jammer ELTA/EADS - Pod Boz Gli IT-ECR italiani dovrebbero essere molto simili, tranne che per i motori (sono quelli vecchi), per il sistema ELS che è di costruzione italiana, e per il fatto che lo scanner IR usa un diverso sistema di registrazione e presentazione delle immagini. Non ho trovato conferme sulla presenza del sistema GPS sugli ECR italiani (ma ritengo che ci sia) nè sul sistema CEDAM di presentazione integrata dei dati dei sensori, nè sul jammer.
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