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certo Tillo. ci sono, e vengono usati specialmente per l'addestramento. Anche l'Eurofighter si è rifornito dai Tornado.
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Bhè, sai, Speedy, immagina di essere un pilota di B-17, nel 1943, in forza all'Ottava Air Force americana, per colpire la Germania. All'epoca gli inglesi avevano subito perdite così elevate nei bombardamenti diurni, da decidere di eseguire solo quelli notturni, così gli americani decisero di assumersi il compito di colpire di giorno. Il Comando americano aveva stabilito che il turno di servizio degli equipaggi dei bombardieri durava 25 missioni operative sulla Germania, completate le quali potevano andare a casa. Ora, calcola che le perdite medie erano pari al 10 % della forza, che poi scesero al 5 % quando finalmente i bombardieri poterono avvalersi della scorta dei nuovi P-51 Mustang. Questo significava che (matematica alla mano), la sopravvivenza media era di 10 missioni, poi salite a 20 missioni ! Ma questo non valeva per tutti i gruppi di volo: questi sono dati medi. Ci sono stati gruppi di volo che in 3 mesi hanno perso l' 80% degli equipaggi, e missioni in cui sono andati persi il 40-50 % dei velivoli impegnati. Quindi, con queste prospettive... credi davvero che i piloti americani si facessero problemi a fumarsi un sigaro in cabina? ------- La parola Yankee, è nata come un insulto inglese ai coloni che combattevano per l' l'indipendenza, e diventò un termine di cui gli americani liberi si sentirono orgogliosi proprio perchè evidenziava il sacrificio per la libertà. Oggi negli USA il termine Yankee si usa per indicare i nativi della zona orientale (la costa Atlantica) e poichè è proprio la mia zona di certo non mi sento offeso. Chiaro che qualsiasi termine può essere offensivo se l'intento è quello.
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Fra i 4 pattugliatori classe Comandanti, qui nelle foto, i due cugini Sirio e Orione, ed i 4 Costellazioni, la MMI si è dotata di una decina di pattugliatori da 1500 tonnellate particolarmente adatti alla navigazione nel Mediterraneo per la sorveglianza delle aree marittime di interesse. Mi spiace, però, che queste unità siano davvero poco armate: l'armamento principale, infatti, è costituito da un cannone da 76 mm. Si tratta, secondo me, di una grave lacuna, nè basta a colmarla l'assicurazione che in caso di necessità possono essere montati dei lanciatori di missili antinave Teseo. Specialmente le unità impiegate a ridosso delle coste nord-africane sono infatti esposte ad attacchi da parte di nazioni che hanno dimostrato di calcolare con difficoltà l'estensione delle proprie acque territoriali (vedasi sequestri e attacchi ai pescherecci italiani). La minaccia è costituita da velivoli, anche sofisticati come i SU-24 Fencer, e da numerose unità lanciamissili. Del resto, se i Comandanti hanno un profilo stealth, vuol dire che la minaccia è ben conosciuta. Allora, perchè non dotare queste unità di un armamento più decente?
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E chi ha detto che non può rifornirsi in volo? I Tornado dispongono di una sonda di rifornimento in volo, retrattile, e rimovibile (ma ormai è sempre installata) per cui possono rifornirsi tranquillamente. Nei casi in cui non è disponibile un aereo cisterna, si ricorre al sistema "buddy buddy". Il Tornado "cisterna" viene equipaggiato con un pod Sargent Fletcher Model 28-300 che contiene l' "imbuto" e 300 galloni (1136 litri) di carburante, e il Tornado "assetato" ci si aggancia con la sua sonda e si rifornisce. I 1136 litri possono essere tutti trasferiti nel giro di novanta secondi. E' chiaro che questo sistema ha dei limiti. Infatti il combustibile disponibile è poco: come abbiamo visto, sono appena 1136 litri. Un Tornado internamente trasporta circa 7000 litri di carburante... Inoltre il Tornado cisterna ha lo stesso raggio d'azione del Tornado che deve rifornire, per cui la cosa non è poi molto pratica. Come al solito mi ricordo sempre dopo di aggiungere qualche foto...
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Essenzialmente SISMI e SISDE. Il SISMI si occupa della parte militare e il SISDE di quella civile.
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Il sistema di rifornimento "buddy-buddy" è sempre operativo. Bellini e Cocciolone si rifornirono da un'aerocisterna (credo della RAF), furono gli unici a riuscirci di un gruppo di otto velivoli.
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Un giorno di operazioni militari di una portaerei nucleare costa mediamente sui due - tre milioni di dollari, rispetto all'uno-due milioni di un giorno "normale". Adesso le moltiplicazioni falle tu!
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Per l'ascolto puoi comprare in un negozio specializzato uno "scanner" di buona qualità. Non serve licenza. Ovviamente lo scanner è tarato per una serie di frequenze, comprese quelle civili aeronautiche, che sono libere. Se poi lo modifichi o lo sblocchi, per prendere le altre frequenze, il discorso cambia...
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La CAI è una compagnia privata, con un organico di poche decine di piloti, che gestisce una decina tra aerei ed elicotteri: Falcon 900, P-180 e A-109. E' basata a Roma Ciampino, ed è una compagnia che supporta le necessità dei servizi segreti italiani ed è a disposizione degli enti governativi in caso di bisogno.
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Poco meno di 5 miliardi di dollari, chiavi in mano. Però i tappetini sono in omaggio.
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Bhè è chiaro che se si può far decollare un altro aereo lo si fa, dipende dalla situazione e dalla disponibilità.
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A volte dietro il cockpit accadono cose che nemmeno ti puoi immaginare. Un pilota decolla su scramble e si sente male. Tieni conto che qualsiasi pilota farà di tutto per completare la missione, anche se sta male boia. Se proprio non ce la fa, è chiaro che abortirà la missione e rientrerà verso l'aeroporto più vicino o tornerà alla base se ritiene di farcela. Se è possibile, una certa solidarietà tra i colleghi e la comprensione dei superiori tenderanno ad evitargli grane, ci si inventerà una spia luminosa che non ha funzionato bene, un anomalo comportamento del motore, qualcosa del genere. Meglio che il pilota scalognato non sia troppo scalognato, però: ci potrebbe rimettere la prosecuzione delle attività di volo.
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Era una Transalp. Non so a quanto andavo, era un vialone, anche le altre auto filavano. Questo era nella colonna delle auto parcheggiate e all'improvviso si è immesso nella circolazione, senza freccia e senza guardare!
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Negli USA sia il datore di lavoro che il lavoratore hanno vantaggi economici per il servizio prestato nella riserva o nella guardia nazionale, che - è bene precisarlo - sono assolutamente volontari. Per quanto riguarda l'Italia, in tutta onestà devo dire che con i pochi soldi che ci sono, che a malapena consentono di mantenere in piedi lo strumento attivo, non è il caso di mantenere in piedi anche una struttura per la riserva, al di là di un certo numero di soggetti selezionati per le loro specifiche competenze e conoscenze. In questa fase economica non è consigliabile. In un futuro magari...
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Vabbè... è chiaro che in un paese con 300 anni di storia, una parte importante è dedicata alla loro, e quindi alla guerra di indipendenza. Non è che possono studiare il risorgimento italiano. Però la storia europea, e in particolare quella inglese e francese, è presente. La storia antica è trattata, ma di sicuro immagino che in nessun paese al mondo si studi la storia dell'impero romano come in Italia, così come in Grecia immagino che la cultura ellenica sia l'argomento più trattato. Questo è normale.
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Sarò davvero molto elementare. L'Idrogeno può essere utilizzato essenzialmente in due modi: per un motore a combustione interna oppure in celle combustibili. Nel motore a combustione interna l'idrogeno (liquido o gassoso) viene "bruciato" utilizzando l'ossigeno presente nell'aria. Il risultato della combustione è acqua e ossidi di azoto. Questi ultimi sono comunque inquinanti, e potrebbero essere eliminati solo se anzichè l'aria si utilizzasse ossigeno puro, ma questo è antieconomico. In ogni caso le sostanze inquinanti emesse sono comunque molto inferiori a quelle dei combustibili normali. Nelle celle, l'idrogeno viene combinato con l'ossigeno per la produzione di acqua, e il risultato è l'emissione di energia elettrica e di calore, oltre ovviamente l'acqua. Le celle combustibili non inquinano o inquinano in maniera del tutto trascurabile. Utilizzato come combustibile normale, l'idrogeno può tranquillamente alimentare tutti i motori esistenti, jet compresi, con leggere modifiche. Un turbojet alimentato a idrogeno è stato sperimentato dai russi e ha accumulato 100 ore di volo senza alcun problema. Utilizzato nelle celle, l'idrogeno si rivela ideale per alimentare i motori elettrici, i sistemi elettrici ed elettronici, e il calore emesso può servire per alimentare un circuito di riscaldamento. I problemi, come giustamente evidenziato, sono due: 1) La produzione dell'idrogeno liquido necessario per alimentare i motori o le celle; 2) I serbatoi per contenere l'idrogeno liquido. La presunta pericolosità dell'idrogeno è un problema del tutto secondario: non è poi più pericoloso della benzina o del kerosene o del metano o del GPL. Se l'Hinderburg o lo Challenger fossero stati pieni di benzina anzichè di idrogeno, il risultato sarebbe stato identico (anzi... dell'Hinderburg non si sarebbe salvato nessuno). Ora, per quanto attiene il problema 1) è chiaro che se per produrre idrogeno liquido si usa energia elettrica ricavata da centrali a petrolio, non abbiamo risolto niente: anzi, il bilancio complessivo è peggiore. Se invece utilizziamo energia nucleare o meglio ancora solare, allora tutto cambia. Per quanto riguarda il problema 2) è evidente che la struttura dei serbatoi andrà riprogettata. E' chiaro anche che ci sarà un certo aumento di peso, e quindi una certa caduta di prestazioni. La vulnerabilità di un serbatoio a idrogeno, ben progettato, rispetto a uno a kerosene, nel momento in cui sono colpiti da proiettili o schegge, non muta granchè: entrambi reagiscono male, entrambi tendono a incendiarsi e esplodere. Anzi, da questo punto di vista potrebbe essere più facile gestire una fuga di idrogeno rispetto a una fuga di kerosene, visto che la struttura del serbatoio a idrogeno è rinforzata rispetto a uno classico. Diciamo che l'idrogeno liquido potrebbe rappresentare una buona soluzione per tuti gli aerei civili, per tutti i velivoli di una certa dimensione e ai quali non si richiedono prestazioni esasperate (e quindi: bombardieri, trasporti, aerei logistici, addestratori ecc...). Ovviamente lo stesso dicasi per tutte le autovetture ed i veicoli militari, nonchè le navi e i sottomarini. Per le abitazioni, invece, le celle a combustibile sono la soluzione migliore: fornirebbero energia elettrica e acqua calda. -------- In realtà noi (come Mondo) abbiamo una grande opportunità, ma al momento è solo utopia. Abbiamo vaste regioni desertiche, in Africa e in Medio Oriente, del tutto inutilizzabili per l'agricoltura, perchè non piove mai e il sole cuoce le pietre. Immaginate di trasformare quelle immense aree come una gigantesca centrale solare (ovviamente intendo migliaia di grandi centrali solari) che produrrebbero energia elettrica senza inquinare. Energia che potrebbe essere convogliata direttamente ai paesi utenti attraverso elettrodotti, e/o utilizzata per produrre idrogeno liquido lì sul posto, da distribuire nel mondo intero. Avremmo una vera centrale elettrica e di produzione di idrogeno che servirebbe tutto il pianeta. In fin dei conti si tratta di zone del tutto spopolate, o dove la popolazione vive in miseria e muore di sete e di fame. In questo modo quei popoli potrebbero progredire, crescere e vivere del lavoro e dei redditi prodotti da questa loro risorsa: il Sole. Il petrolio rimasto sarebbe più che sufficiente per alimentare ancora per migliaia di anni i velivoli da combattimento (ma in questa utopia non dovrebbero essere necessari) e per produrre le materie plastiche. Vabbè... sto solo sognando...
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Scherzi a parte. Di solito il problema non si pone: la durata dei voli normali difficilmente arriva a una - due ore per cui credo che si possa resistere senza problemi. Il problema si pone nel momento in cui si fanno viaggi di trasferimento più lunghi, che comportano 3-4 o più ore di volo, con rifornimento in volo ecc... In questo caso, premesso che i piloti sanno benissimo che in previsione di questi voli devono adottare particolari accorgimenti nella dieta ed evacuare tutto il possibile prima del volo, essi possono far uso del pannolone. Ogni pilota conosce il proprio organismo e sa che sorprese può ragionevolmente aspettarsi. Peraltro, questo problema non riguarda solo i piloti di caccia. Anche per i piloti di Formula Uno e di auto e moto da corsa in genere, la soluzione adottata è sempre quella del pannolone.
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Toh... ho trovato una foto...
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La Marina Militare (e in particolare il Governo) non hanno dato molto risalto alla cosa. I missili Teseo sono stati effettivamente sbarcati, ma possono essere tranquillamente reinstallati in caso di necessità. Ma si ritiene che la Garibaldi non abbia bisogno di missili antinave, sia perchè la minaccia ormai non è attuale, sia perchè la nave è destinata ad operare sempre con unità di scorta. (io non concordo con questa usanza, ma molte marine fanno così, ormai). I bulbi cui fai rifrimento (compresi i due già installati) contengono antenne ricetrasmittenti di un sofisticato sistema C4I (comando controllo comunicazioni computer intelligence) che mette "in rete" nave Garibaldi con il centro operativo di Taranto e attraverso questo con la NATO. I primi due bulbi furono installati nel 1989, poi il sistema fu completato nel 2002/2003. La cosa non è stata molto pubblicizzata perchè i pacifisti hanno fatto un casino sostenendo che quel sistema C4I non è altro che un elemento di Echelon, e che il centro operativo di Taranto avrebbe preso il posto della base dismessa di S.Vito dei Normanni. Pura fantasia. Il nuovo sistema C4I serve a garantire alla nave di essere in contatto con i comandi NATO e con le altre unità NATO anche quando si trova dall'altra parte del globo terrestre.
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Sì l'ho scritto io... ma mi veniva troppo da ridere!
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Le auto ad idrogeno non sono la soluzione. Purtroppo la produzione dell'idrogeno è un processo che richiede molta energia, e questa energia da qualche parte la devi prendere, e quindi il problema si sposta soltanto: dalla città alle centrali che producono l'idrogeno (o a quelle elettriche che le alimentano). A questo punto torniamo al solito dilemma delle centrali nucleari, che al momento sono l'unica soluzione, piaccia o non piaccia. La cosa assurda è che noi (esseri umani) abbiamo una fonte inesauribile di energia che è il Sole, e dopo 50 anni di progresso tecnologico dipendiamo ancora da energie sporche (il petrolio e altri combustibili fossili) o problematiche (nucleare). Questo la dice lunga sul potere delle compagnie petrolifere e degli stati produttori di petrolio. L'unica soluzione pulita ed economica (una volta ammortizzati gli investimenti iniziali per la ricerca e la produzione) è quella solare, che potenzialmente risolverebbe ogni problema. Centrali solari, case con pannelli solari, auto elettriche che si ricaricano con la spina e con cellule fotovoltaiche... e con l'energia solare si potrebbe tranquillamente produrre anche l'idrogeno, per alimentare i motori che per una ragione o per l'altra non possono andare ad elettricità (jet ecc...). Forse tra cent'anni o duecento...
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Armi di distruzione di massa in Iraq..
Gianni065 ha risposto a GhostOnGripen nella discussione Discussioni a tema
Dopo un'altalena di notizie sembra che l'esplosione è avvenuta in un cantiere di costruzione a qualche chilometro dalla centrale, ma gli abitanti hanno pensato che fosse successo qualcosa lì. Almeno, questa è la dichiarazione ufficiale dell'ambasciata russa, i cui tecnici stanno costruendo la centrale nucleare. -
Dio è un atto di fede, a ciascuno le sue convinzioni, che non si discutono. Io ho detto solo che a volte mi piace pensare che Cristo è stato inviato dai nostri creatori per innescare un processo che doveva portare l'umanità ad un vero senso di giustizia e di libertà. Non mi sembra una cosa tanto diversa da ciò che dice la Bibbia. Poi se i nostri creatori fossero degli alieni, o fosse Dio, o fosse una brodaglia tiepidastra, ciascuno crede a ciò che ritiene. Allo stesso modo, ci sono delle volte che mi piace pensare che Dio esista e che ogni tanto intervenga nella nostra vita. Di recente mi è capitato quando un tizio si è immesso improvvisamente sulla strada che stavo percorrendo con la moto, mandandomi quasi all'aria. Non contento, mi ha pure mostrato il dito medio urlandomi che dovevo andare più piano. Nel fare quel gesto, non si è accorto che dalla sua destra sopraggiungeva un camion e ci si è spiaccicato. Non si è fatto molto male ma la sua A6 era da buttare. In quel momento ho pensato che Dio è grande...
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Onestamente, fino a qualche settimana fa era ancora vivo e vegeto, per quello che ne so! L'anno scorso è morto Charles Sweeney, il pilota del B-29 di Nagasaki.
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Io ho votato la seconda. --- Comunque, come spesso capita, la verità sta nel mezzo. Non si può ignorare la teoria dell'evoluzione, sia per il suo peso storico che scientifico. E' però vero che essa in Italia domina un po' troppo nei testi scolastici. E' stato infatti calcolato che ben il 20% dello spazio dei manuali scolastici è dedicato a questa teoria (in USA la percentuale è attorno all'1%), senza che quasi mai appaia un solo elemento di critica alla stessa. Effettivamente è un po' troppo, ma questo tradisce una certa impostazione della scuola, un approccio marcatamente di sinistra che vuole assolutamente convincere gli studenti che la teoria di Darwin è vera, è giusta, e che non esistono altre ipotesi. Come al solito, da un eccesso si passa all'altro. Togliere ogni menzione alla teoria è sbagliato. La teoria ha una sua validità, ed essa fornisce una sua spiegazione all'evoluzione delle specie. In alcuni suoi tratti, è scientificamente provata. In altri (l'inizio della vita, la nascita dell'uomo come essere intelligente e pensante) non lo è. Non ci vedo nulla di male se la cosa venisse spiegata esattamente in questi termini.