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Tupolev. Troppi ce ne sono, di Sukhoi e MIG e Yak e TU e IL ecc... ecc... Ad esempio di Sukhoi esistono anche il 9, l'11, il 15, il 17, il 20, il 22 ecc... Liste lunghe, insomma. Quelli attualmente in servizio sono il SU-17/20/22 (attacco al suolo), il SU-24 (bombardiere da penetrazione), il SU-27 e tutti i derivati (caccia, caccia multiruolo) tra i quali si distingue il SU-34 che è più spiccatamente d'attacco. Ho trovato questa lista... buon divertimento... An-2/3 'Colt' An-8 'Camp' An-10 'Cat' An-12 'Cub' An-14 'Clod' An-22 'Cock' An-24 'Coke' An-26 'Curl' An-28 'Cash' An-30 'Clank' An-32 'Cline' An-71 'Madcap' An-72/74 'Coaler' An-124 'Condor' An-225 'Cossack' Beriev Be-2 'Mote' Be-4 'Mug' Be-6 'Madge' Be-8 'Mole' Be-10 'Mallow' Be-12 'Mail' Be-30/32 'Cuff' Be-40/42/44 (A-40) 'Mermaid' MDR-2 'Mote' Ilyushin Il-2 'Bark' Il-4 'Bob' Il-10 'Beast' Il-12 'Coach' Il-14 'Crate' Il-18/20/22 'Coot' (Il-18 originally 'Clam') Il-28 'Beagle' (originally 'Butcher') Il-28U 'Mascot' Il-38 'May' Il-40 'Brawny' Il-54 'Blowlamp' Il-62 'Classic' Il-76 'Candid' Il-78 'Midas' Il-86 'Camber' Il-86VPK 'Maxdrome' Ilyushin/Beriev A-50 'Mainstay' Kamov Ka-10 'Hat' Ka-15 'Hen' Ka-18 'Hog' Ka-20 'Harp' Ka-22 'Hoop' Ka-25 'Hormone' Ka-26/126/128/226 'Hoodlum' Ka-27/28/29/32 'Helix' Ka-50 'Hokum' Lavochkin La-7 'Fin' La-9 'Fritz' La-11 'Fang' La-15 'Fantail' Lisunov Li-2 'Cab' Mikoyan-Gurevich MiG-9 'Fargo' MiG-15 'Fagot' (originally 'Falcon') MiG-15UTI 'Midget' MiG-17 'Fresco' MiG-19 'Farmer' MiG-21 'Fishbed' MiG-21U 'Mongol' MiG-23/27 'Flogger' MiG-23-01 (23PD) 'Faithless' MiG-25 'Foxbat' MiG-29/30/33 'Fulcrum' MiG-31 'Foxhound' Ye-2A 'Faceplate' Ye-152A 'Flipper' Mil Mi-1 'Hare' Mi-2 'Hoplite' Mi-4 'Hound' Mi-6/22 'Hook' Mi-8/9/17/171 'Hip' Mi-10 'Harke' Mi-12 (V-12) 'Homer' Mi-14 'Haze' Mi-24/25/35 'Hind' Mi-26 'Halo' Mi-28 'Havoc' Mi-34 'Hermit' Myasishchyev M-4/6, 3M 'Bison' M-17/55 'Mystic' M-50/52 'Bounder' Petlyakov Pe-2 'Buck' Polikarpov Po-2 'Mule' Sukhoi Su-7/17/20/22 'Fitter' Su-7U 'Moujik' Su-9/11 'Fishpot' Su-9U 'Maiden' Su-11U 'Maiden' Su-15 'Flagon' Su-24 'Fencer' Su-25/28 'Frogfoot' Su-27/30/33/35/37 'Flanker' Su-32/34 'Fullback' Su-47 'Firkin' Tsybin Ts-25 'Mist' Tupolev Tu-2/6 'Bat' Tu-4/80 'Bull' Tu-10 'Frosty' Tu-14/89 'Bosun' Tu-16 'Badger' Tu-20/95/142 'Bear' Tu-22 'Blinder' (originally 'Beauty') Tu-22M 'Backfire' Tu-70/75 'Cart' Tu-82 'Butcher' Tu-85 'Barge' Tu-91 'Boot' Tu-98 'Backfin' Tu-104 'Camel' Tu-110 'Cooker' Tu-114 'Cleat' Tu-124 'Cookpot' Tu-126 'Moss' Tu-128 'Fiddler' Tu-134 'Crusty' Tu-144 'Charger' Tu-154 'Careless' Tu-160 'Blackjack' Yakovlev UT-2 'Mink' Yak-6/8 'Crib' Yak-7U 'Mark' Yak-9 'Frank' Yak-10 'Crow' Yak-11 'Moose' Yak-12 (high-wing) 'Creek' Yak-12 (low-wing) 'Crow' Yak-14 'Mare' Yak-15/17 'Feather' Yak-16 'Cork' Yak-17UTI 'Magnet' Yak-18 'Max' Yak-18M 'Mouse' Yak-23 'Flora' Yak-24 'Horse' Yak-25/27 'Flashlight' Yak-25RV 'Mandrake' Yak-25R/27R 'Mangrove' Yak-28 'Brewer' (originally 'Brassard') Yak-28P 'Firebar' Yak-28U 'Maestro' Yak-30 'Magnum' Yak-32 'Mantis' Yak-36 'Freehand' Yak-38 'Forger' Yak-40 'Codling' Yak-41/141 'Freestyle' Yak-42 'Clobber'
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Per Firefox. Onestamente, se c'è un sottomarino che non dovrebbe preoccuparsi dell'assetto durante i lanci, considerata la sua stazza, quello è proprio il Typhoon. Comunque, considerato che quando si arriva al lancio dei missili balistici di un SSBN, significa che il mondo si sta trasformando in un mucchietto di carboni radioattivi, io non mi preoccuperei molto della cosa. Forse per i sovietici era fondamentale lanciare velocemente tutti i missili, prima che i Typhoon fossero distrutti dagli SSN americani. E' un problema che gli SSBN occidentali non hanno. Poichè gli SSBN di USA, Uk e Francia non sono concepiti per sferrare un FIRST STRIKE, ma solo per assicurare la deterrenza, e quindi per sferrare una risposta e non un attacco, il problema di lanci multipli esasperati non si pone.
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Qui mi vedrete poco, vi avverto...
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Onestamente Falcon, non ho ancora capito se stai cercando di incrementare il numero di messaggi, se butti una battuta tanto per dire, o se proprio non ti va di leggerti i post già scritti e le schede tecniche presenti sul sito. Poi magari ce lo spieghi...
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I Tomcat sono stati adattati a compiere missioni aria-suolo integrando la possibilità di trasportare un paio di bombe. In questo ruolo sono soprannominati Bombcat, ma l'aereo è lo stesso.
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Monoposto e biposto.
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Sì ne ho visti. Purtroppo visitare un sottomarino nucleare è molto difficile, non sono molte le città portuali europee che acconsentirebbero all'attracco di un SSN o un SSBN (immagino il casino dei pacifisti e ambientalisti). Anche a livelli di musei, di solito i sottomarini nucleari non finiscono in museo interi: infatti la necessità di smantellare il reattore e di decontaminare il battello impongono interventi costosi e spesso distruttivi. Al massimo in museo finiscono alcuni particolari, niente più. Per quel che ricordo, esiste solo un museo al mondo in cui sia presente un battello nucleare integro, ed è quello di New London, Groton, nel Connecticut (USA). Lì si può visitare l'SSN-571 Nautilus, il primo sottomarino nucleare del mondo. Questa è una foto del museo galleggiante. L'SSN-571 è molto diverso dai moderni sottomarini nucleari, in quanto le linee del suo scafo sono ancora abbastanza classiche. Eppure era già un vero e proprio sottomarino (i sottomarini si distinguono dai sommergibili perchè sono più veloci in immersione che in emersione): superando i 17 nodi di velocità in superficie, tendeva a immergersi automaticamente, per via della forma idrodinamica del suo scafo. La visita è interessante, anche perchè la base di Groton è la base dei sottomarini nucleari (SSN ed SSBN) americani che operano nell'Atlantico, quindi non è difficile intravederne qualcuno. ---- Una bella visita sarebbe anche al museo Intrepid nel porto di New York. E' l'unico posto al mondo dove potrete visitare contemporaneamente una vera portaerei (la Intrepid) , un vero sottomarino convenzionale lanciamissili (il Growler) e sedervi nella cabina di pilotaggio di un... A-12 Blackbird... che è un pezzo ancor più raro dell' SR-71 ! Per non parlare di F-14 Tomcat, F-16 Falcon, MIG-21 ecc... ecc... sono decine e decine di aerei ed elicotteri di ogni nazionalità ed epoca. E ne aggiungono sempre di nuovi. Dimenticavo. C'è anche un Concorde. Se passate da New York (che per inciso è la mia città natale), non perdetevi questa visita.
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Ehm... permettetemi di dissentire. Io ho vissuto il periodo in cui i Typhoon entravano in servizio, e li ho conosciuti in una maniera... molto, molto dettagliata... In quel periodo i Typhoon erano un vero terrore per la NATO. Il Typhoon era concepito per un solito scopo: distruggere il mondo occidentale. Ogni Typhoon poteva colpire 200 bersagli con le sue testate nucleari. Duecento città. I suoi missili consentivano di lanciare a distanza di sicurezza, e di colpo l'area da pattugliare per tenerli sotto controllo diventava immensa. La loro silenziosità faceva paura. Il loro armamento era potentissimo: i tubi lanciasiluri erano nei calibri da 533 e da 650 mm e quest'ultimo era particolarmente insidioso. Sia i siluri che i missili antisommergibili trasportati dai Typhoon avevano testata nucleare: i Typhoon non volevano assolutamente rischiare in caso di necessità. Tutte i sistemi antisom occidentali (navi, elicotteri, aerei) trasportavano bombe di profondità e siluri leggeri (Mk.44 ed Mk.46). Con il suo scafo stratificato ed i 500 metri di profondità raggiungibili, i Typhoon erano invulnerabili, persino in caso di colpo a segno. L'unico sistema d'arma in grado di distruggerlo era un SSN classe Los Angeles con siluri pesanti Mk.48 oppure con missili SUBROC a testata nucleare. Ogni volta che un Typhoon lasciava la sua base, i satelliti spia americani segnalavano la partenza. Gli addetti alla rete SOSUS tentavano di "agganciare" il rumore del Typhoon. Un SSN classe Los Angeles veniva messo alle costole del Typhoon: in caso di guerra avrebbe dovuto affondarlo ad ogni costo. Quello che avete visto in "Caccia a Ottobre Rosso" è proprio così. Talvolta i Typhoon uscivano silenziosamente, a bassissima velocità, e riuscivano a sgattaiolare. Altre volte la marina sovietica faceva un po' di casino in superficie: nel rumore generato da eliche e sonar attivi, il Typhoon riusciva a far perdere le proprie tracce. Ci vollero mesi prima che gli analisti SOSUS imparassero a riconoscere il rumore del Typhoon, e in particolare quello che lasciava quando una delle sue piastrelle si sganciava. Anche questo particolare, è stato in parte ricopiato dal libro di Clancy. In quel periodo, con i Typhoon in mare, i TU-160 Blackjack nei cieli, e i missili intercontinentali SS-25 basati a terra su lanciatori mobili, sembrava davvero che i sovietici avessero acquisito la capacità di un devastante First Strike. Per cui... quando ho visto che i TU-160 venivano messi fuori produzione dopola consegna di un pugno di esemplari, che i Typhoon venivano fermati al sesto esemplare e addirittura ritirati dal servizio, ho tirato un gran respiro di sollievo. Sono rimasti gli SS-25... ma non si può avere tutto! ------- Gli OSCAR sono SSGN, e sono altre bestie, da 20.000 tonnellate. La loro missione era (è?) una sola: portarsi a distanza di tiro (oltre 500 km) da una portaerei USA e lanciare una salva di ben 24 (VENTIQUATTRO) micidiali misisli antinave SS-N-19 con velocità di oltre Mach 2 e carica bellica di 750 kg (o 500 kt nucleare...). Nessuna speranza per la portaerei. Garantito.
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Esatto, l'F-104 non è assolutamente una bara volante. E infatti gli F-104S, se consideriamo gli ultimi anni di servizio, nel corso dei quali sono stati utilizzati nelle missioni a loro più confacenti (intercettazione, pattugliamento) hanno registrato un tasso di incidenti molto basso. Come ho detto più volte, è chiaro che volare a bassissima quota, ad altissima velocità, con un purosangue come l'F-104G, SENZA UN SISTEMA RADAR E SOFTWARE ADEGUATI A QUEL GENERE DI MISSIONE, non dico che è un suicidio ma quasi. Oggi per quelle missioni utilizziamo radar TF, sistemi FLIR, GPS ecc... ecc... tutta roba che il vecchio Starfighter non aveva. Il suo piccolo radar era progettato per l'intercettazione, e il pilota doveva basarsi sull'altimetro e su quello che vedeva innanzi a sè. Bastava un secondo di disattenzione ed era finita. Quindi l'F-104 non era una macchina insicura. Era insicura la missione cui era destinato. Chiaramente parliamo comunque di una macchina vecchia, concepita negli anni 50. Il suo comportamento aerodinamico era grintoso, il pilota doveva costantemente badare a tutti i parametri di volo e del motore per tenere sempre la macchina in condizioni di sicurezza. E tutto questo senza HUD ultramoderni, senza schermi digitali e tutte le altre diavolerie di oggi. Per chi viene da un -104, pilotare un F-16 è una passeggiata. Certo che mi viene una considerazione cattiva da fare: 30 anni fa si chiedeva ai piloti di volare a trenta metri da terra e a 1000-1200 km/h senza alcuna strumentazione adeguata. I piloti si schiantavano e morivano ma volavano lo stesso. Non potevano nemmeno eiettarsi: all'inizio sui -104 il sistema di eiezione era verso... il basso!!! Eppure nessuno di essi si rifiutava di volare. Oggi invece capita che piloti di elicottero si tirino indietro perchè la loro macchina non è sufficientemente corazzata... E pensare che quei manici che pilotavano gli Starfighter negli anni sessanta e settanta, erano anche consapevoli che la loro missione, in caso di guerra, era di sola andata. Avrebbero dovuto colpire obiettivi, con l'arma nucleare che trasportavano, a una distanza superiore a quella che gli avrebbe consentito di ritornare alla base...
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Sono stati realizzati sei battelli classe Typhoon. Di questi ne è rimasto solo uno operativo. Un secondo è in riserva, ma si ritiene non sia impiegabile. I sei Typhoon furono costruiti tra il 1977 ed il 1989, e la loro apparizione suscitò molta preoccupazione. Innanzitutto erano immensi: 172 metri di lunghezza e ben oltre 30.000 tonnellate in immersione, 2 reattori nucleari e 2 assi. Poi erano costruiti con uno scafo che presentava una serie di gusci sovrapposti (ben 5) che garantivano la possibilità di resistere all'impatto dei siluri leggeri antisom in servizio a quel tempo (e in gran parte tutt'oggi). Infine lo scafo era rivestito da una serie di piastrelle (come lo Space Shuttle) che servivano a insonorizzarlo e ad assorbire le emissioni sonar. Queste piastrelle furono croce e delizia dei Typhoon: erano molto efficaci, ma tendevano a staccarsi durante la navigazione (se ne staccavano parecchie, a dire il vero). Anche con una sola piastrella staccata, lo scafo diventava rumoroso (perchè l'acqua cozzava contro il vano lasciato vuoto dalla piastrella) vanificando l'effetto voluto. I Typhoon erano armati con 20 missili balistici a portata intercontinentale SS-N-20 ciascuno dotato di 10 testate nucleari indipendenti; 6 tubi lanciasiluri con un totale di 22 armi tra siluri e missili antisom; 1 lanciatore antiaereo per missili a corto raggio. La velocità in immersione superava i 25 nodi, e la quota operativa arrivava a oltre 500 metri. I Typhoon sono tutti destinati a essere completamente ritirati dal servizio e demoliti, perchè troppo costosi e complessi da mantenere. La flotta SSBN russa si baserà completamente su 6 Delta-IV, meno sofisticati ma comunque potenti, in attesa della nuova classe Borey, il cui destino è incerto.
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Non credo che dimentichi qualche particolare. Infatti ho sentito anch'io quella storiella del Sauro nascosto per giorni sotto una portaerei USA, ma come ho detto, è di fatto impossibile. Molte "leggende" circolano negli ambienti militari, magari spesso sono fatti che hanno un fondo di verità, e che poi vengono gonfiati (magari il Sauro è stato nascosto 5 ore, poi sono diventati 5 giorni...). Probabile quindi che RID (che è una rivista che rispetto, probabilmente l'unica rivista italiana veramente professionale) abbia scritto davvero la notizia così come la riporti (anche se conoscendo la redazione, sicuramente avrà specificato che si tratta di un "si dice").
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Grazie per la presentazione Dread. In questi giorni l'archivio è stato espanso a 560 GB (2 Hard disk da 160 GB, 2 da 80 e 2 da 40)... ------ Per Easy. In parte, come ho detto sopra, è vero. In diverse esercitazioni i sottomarini "nemici" , compresi i Sauro, sono riusciti a silurare una portaerei americana superando lo schermo difensivo. Ripeto però che si è trattato di esercitazioni in cui il sottomarino ha avuto la possibilità di riprovare più e più volte (in un caso si è arrivati persino a una quarantina di tentativi falliti, prima di imbroccare quello giusto). E' chiaro che se hai la possibilità di riprovare, ti rendi conto di come è posizionato lo schermo delle unità antisom e impari a individuare i "buchi" nella rete per arrivare a distanza di tiro dalla portaerei. Nella realtà questo sarebbe molto più difficile, perchè al primo tentativo fallito sei ridotto a un ammasso di rottami sul fondo. Invece devo smentire il fatto che il Sauro abbia navigato per cinque giorni sotto la portaerei. Questo è tecnicamente impossibile. Innanzitutto l'autonomia in immersione di un Sauro è appena 250 miglia a 4 nodi (il che significa una sessantina di ore al massimo, ossia due giorni e mezzo). Poi figuriamoci se a 4 nodi un Sauro può star dietro a una portaerei che fila a 30 nodi e passa. La massima velocità di un Sauro è di 19 nodi in immersione, ma a quota snorkel. Con le batterie non può andare oltre i 4 nodi. Lo snorkel è una specie di tubo attraverso il quale il motore diesel può aspirare l'aria necessaria al funzionamento (e nel contempo si ricaricano le batterie). I sottomarini convenzionali moderni navigano sempre a quota snorkel. Solo nelle fasi finali dell'attacco, o per sfuggire al nemico dopo l'attacco o l'avvistamento, si affidano alle batterie (che però hanno autonomia limitata e consentono velocità molto basse). A quota snorkel, però, lo snorkel stesso è visibile al radar (oltre che a occhio nudo), per cui il sottomarino verrebbe avvistato immediatamente (per non parlare di altri strumenti di avvistamento, come il MAD o lo Sniffer). Per riuscire a beccare una portaerei, un sottomarino dovrebbe avvicinarsi a quota snorkel e riuscire a portarsi lungo una rotta che sarà intersecata dalla portaerei (rotta conosciuta grazie ai rilevamenti ESM oppure ad informazioni ottenute da aerei e satelliti). A quel punto si immerge a una buona profondità (oltre un centinaio di metri è l'ideale) spegne tutto ciò che fa rumore, e resta zitto e immobile. Quando la portaerei passa, se la scorta non lo "vede" (il che è difficile, visto che le navi di scorta impiegano sonar attivi) il sottomarino può lanciare i suoi siluri. Perchè una simile missione abbia successo, occorre che il sottomarino riesca a posizionarsi con la massima precisione anticipando il movimento della portaerei, che quindi in qualche modo deve essere ben conosciuto, e ciò non è semplice.
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Mi dispiace proprio per i gattoni finiti in Iran. Hanno avuto molte disavventure. Dopo la rivoluzione, quando gli americani furono cacciati, i tecnici USA prima di rientrare misero fuori uso la sezione del radar AWG-9 impiegata per utilizzare i Phoenix. I rivoluzionari proposero subito a URSS e Cina di comprarsi qualche Tomcat per carpirne i segreti, e misero all'asta per il prezzo più alto. La spuntò l'URSS che comprò un Tomcat e un missile Phoenix (l'episodio non è ufficiale). Nel frattempo molti piloti iraniani di Tomcat furono arrestati o uccisi perchè considerati fedeli allo Scià: gli altri si salvarono fuggendo all'estero. Durante la guerra contro l'Irak, Khomeini fu costretto a implorare i piloti in carcere e quelli in esilio a tornare per pilotare i Tomcat. E quei babbei accettarono (quelli in galera posso capirli, ma quelli in esilio...) Per riattivare il sistema radar e la guida dei Phoenix, gli iraniani dovettero scendere a patti con Israele e con gli USA (che temevano una vittoria irakena). Tornati pienamenti operativi, i Tomcat diedero pesanti batoste agli irakeni, ma i piloti iraniani riuscirono a farsene abbattere uno ad opera di un modestissimo MIG-21 (un vero affronto per il gattone). Finita la guerra, finirono anche gli aiuti (anche perchè in USA scoppiò un bel casino per gli aiuti agli iraniani, lo scandalo Iran-Gate). Allora gli iraniani, per mantenere in volo il Tomcat, si rivolsero ai russi, tanto che oggi i Tomcat iraniani sono un ibrido: parte delle componenti sono state sostituite con componenti russe. Insomma, una vita tribolata davvero. Adesso ci manca solo che i Tomcat debbano essere distrutti a terra o in volo dai caccia americani...
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Per Dany: l'incidente di cui parli, i miei dati lo riportano il 5 settembre del 1981 e non il 5 ottobre. In ogni caso sulla copia del Messagero Veneto del 5 ottobre 1981, se l'incidente fosse avvenuto in quella stessa data, non credo proprio si troverebbe nulla (a meno che non siano dei veggenti quei giornalisti...)
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Nei miei dati (che al contrario di quelli del sito segnalato, sono mooooooooooolto completi) mi risultano ben sette incidenti di vario tipo a Cameri, partendo dal 1960 - data di inizio della ricerca - e di questi ben 5 hanno coinvolto velivoli F-104. Non so se a Cameri si accorgano degli incidenti sul loro aeroporto o se più probabilmente chi ti ha risposto era lì da pochi anni, visto che il 10 ottobre del 1989 un F-104S matricola MM6702 è caduto in atterraggio e il pilota, tenente Lorenzo Boccardi, pur riuscendo ad eiettarsi è deceduto. Dopo quell'incidente ce ne sono stati altri due, che non hanno riguardato i -104: il 21 gennaio del 1993 è precipitato un EH-101 nei pressi dell'aeroporto, con la perdita di tutti gli occupanti (4 morti) e il 19 agosto del 1999 è stata la volta di un MB-339, anche questo nei pressi dell'aeroporto, ma i due membri dell'equipaggio si sono eiettati felicemente. Potrei aiutare il compilatore di quel sito con l'elenco completo di tutti gli incidenti dei -104 e con molti dettagli, ma onestamente non ho il tempo per fare questo lavoro adesso. Magari in un secondo momento. ------- Dopo aver scritto il post mi sono accorto che sul sito c'è un link ai dettagli e l'incidente del 10 ottobre 1989 è spiegato, anche se parla di decollo e non di atterraggio.
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UH-60 Black Hawk - Discussione Ufficiale
Gianni065 ha risposto a Jack89 nella discussione Elicotteri
Quei dati, firefox, sono riferiti alla prima versione UH-60A, e a determinate condizioni di quota e temperatura. La versione attuale, UH-60L, ha queste caratteristiche (dati della Sikorsky): Velocità di crociera massima 295 km/h (2000 piedi e 70 gradi F.) Velocità massima assoluta: 357 km/h La configurazione di carico massima interna è di 4 uomini d'equipaggio e 11 soldati. Tieni conto però che di versioni dell' S-70 (la designazione di progetto) ce ne sono una marea: YUH-60A Prototipo UH-60A Black Hawk Prima versione di serie per l'US Army UH-60A Pot Hawk Antidroga per US Customs Service UH-60A Credible Hawk SAR per US Air Force EH-60A ECM (prima versione) HH-60A Prototipo per HH-60D MH-60A Velcro Hawk Prima versione per operazioni speciali US Army VH-60A US Marine Corps VIP UH-60B Versione migliorata con nuovi motori SH-60B US Navy ASW EH-60C ECM (seconda versione) HH-60D Night Hawk Combat SAR CH-60E Versione d'assalto proposta per USMC HH-60E Combat SAR SH-60F Ocean Hawk versione ASW HH-60G SAR MH-60G Pave Hawk US Air Force Combat SAR/Operazioni Speciali HH-60H Rescue Hawk Combat SAR per US Navy HH-60J Jayhawk SAR per US Coast Guard UH-60J versione per Giappone MH-60K Operazioni Speciali per US Army AH-60L Versione d'assalto armata per US Army MH-60L Operazioni speciali UH-60L Nuova versione di produzione per US Army con motori potenziati VH-60N Presidential Hawk US Marine Corps VIP UH-60P versione UH-60L per Corea del Sud UH-60Q Dustoff Hawk Evacuazione sanitaria (Medevac) SH-60R Nuova versione navale potenziata CH-60S Trasporto navale S-70A-1 Desert Hawk per Arabia S-70A-L1 Medevac per Arabia S-70A-9 Versione per Australia S-70B-6 versione per la Grecia S-70C Versione per Taiwan e Brunei S-70C(M) Versione potenziata per Taiwan WS-70 Versione prodotta dalla Westland e sicuramente me ne sfuggono altre !!!!! -
Sì, l'F-14D monta il radar APG-71, che è un radar molto più moderno del vecchio AWG-9. Veniamo al destino del Tomcat. Ormai restano operativi solo 6 squadrons di prima linea, con F-14 nelle versioni B e D. Poi ci sono altri 4 reparti, di riserva/addestramento/sperimentazione, che ce l'hanno ancora in linea, in tutte le versioni (A-B-D). In tutto, si tratta di poco più di un centinaio di esemplari operativi. Entro il mese di maggio di quest'anno, 3 squadrons operativi saranno transitati sugli F/A-18E/F, per cui ne resteranno solo 3: il VF-31, il VF-32 e il VF-213. Il VF-32 transiterà a novembre, mentre gli ultimi due nel 2006. A quel punto non ci saranno più F-14 in servizio attivo. L'US Navy prevede che alcuni esemplari continueranno a volare sino al 2010, nei reparti di sperimentazione. Insomma, il Tomcat ci lascia, dopo oltre trent'anni di onorata carriera. Per assurdo, molto probabilmente l'ultimo utente degli F-14 resterà l'Iran. Una ventina di esemplari, infatti, sono ancora operativi e gli iraniani sembrano intenzionati a prolungarne il più possibile la vita residua.
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Hai letto bene. Le cose in effetti stanno così. Cercherò di riassumerle. L'US Navy non vuole sottomarini convenzionali. Li odia. Li teme. Li rifiuta. E' successo però che alcuni grandi alleati degli USA (Taiwan innanzitutto, ma anche Israele potrebbe trovarsi con gli stessi problemi) si sono ritrovati nell'impossibilità di acquistare sottomarini perchè nessuna nazione glieli ha voluti vendere, per ragione politiche. Inoltre, occorre tener presente che spesso gli USA effettuano le loro vendite di armi attraverso una procedura definita FMS (Foreign Military Sales). La procedura FMS prevede che l'azienda americana venda le sue armi al Governo USA, e questi a sua volta le vende al cliente finale. La procedura FMS agevola le aziende (esportare le armi è sempre un problema in termini burocratici, mentre se è il Governo a venderle non ci sono mai ostacoli) e consente inoltre al Governo di gestire il pagamento (può venderle a un prezzo di favore che l'azienda non potrebbe permettersi). Moltissimi contratti con gli USA si fanno con il sistema FMS, ma perchè si possa utilizzare questo sistema, occorre che l'armamento venduto sia di produzione americana, o meglio ancora in servizio presso le forze armate americane. Ecco quindi che per poter vendere sottomarini convenzionali a Taiwan (che ne ha disperatamente bisogno) l'US Navy ha pensato di dotarsi di una classe di sottomarini convenzionali. Al momento si tratta di un progetto, tutto da verificare. Infatti l'US Navy è molto diffidente, perchè teme che il Congresso - una volta che sia disponibile un sottomarino convenzionale prodotto in USA - possa imporre all'US Navy di dotarsi di SSK, almeno in parte, perchè decisamente più economici degli SSN. Nel frattempo però è intervenuto un altro avvenimento. Nel corso di un'esercitazione navale nel 2002, un SSK australiano classe Collins (progetto 471 di origine svedese) è riuscito ad affondare (in maniera simulata) due SSN classe Los Angeles !!! L'episodio va inquadrato nella giusta prospettiva. Innanzitutto abbiamo già detto che gli SSK sono molto pericolosi. Inoltre nelle esercitazioni che capita sovente che gli SSK riescano persino ad affondare le portaerei americane. Questo succede perchè nelle esercitazioni spesso l'SSK, una volta affondato, rientra in "gioco" e ci riprova. A furia di riprovare, prima o poi si riesce a trovare il modo di ottenere un bel colpo a segno. Nella realtà, dopo il primo tentativo, non ce ne sarebbe mai un secondo... Inoltre i Collins sono sottomarini particolari: il disegno è svedese, sono molto silenziosi, ma tutta la suite elettronica e l'armamento è americano. Infatti i Collins montano gli stessi sistemi dei più avanzati SSN americani, compresi i micidiali siluri Mk.48, i migliori in assoluto nel mondo. Addirittura l'ultimo aggiornamento prevede una suite alla pari degli SSN classe Virginia, che sono l'ultimo grido della marina americana. Ciò nonostante, l'US Navy si è preoccupata e ha noleggiato un sottomarino svedese SSK classe Gotland, con propulsione AIP (come gli U-212) per addestrare i propri SSN a fronteggiare meglio questo tipo di minacce. L'US Navy non scherza mai, quando si parla di sottomarini. Ecco quindi che l'idea di costruire un piccolo nucleo di SSK, sia per avere un progetto da vendere a Taiwan sia per l'addestramento degli SSN, è ancora in piedi.
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Non c'è nulla di vero. A parte che l'episodio non è mai accaduto, esso non potrebbe mai accadere. I missili, quando partono, hanno un'accelerazione bestiale. E' successo - e questo è documentato - che in missioni reali di guerra il pilota non si sia reso nemmeno conto che il missile era partito, e ne ha sparato un secondo contro lo stesso bersaglio. Quindi se un missile dovesse prendere una traiettoria sbagliata (ed è successo: i test di integrazione degli armamenti si fanno anche per evitare questi rischi e accertare che la separazione avvenga senza problemi) e colpire l'aereo lanciatore, il pilota non avrebbe nemmeno il tempo di accorgersene. Gli va già benissimo se riesce a eiettarsi.
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Però che definizioni articolate !!! Solo per la massima chiarezza, le sigle dei sottomarini significano questo: SS : sottomarino convenzionale generico SSK : sottomarino convenzionale hunter/Killer (K) SSN : sottomarino nucleare (N) d'attacco SSGN : sottomarino nucleare (N) lanciamissili (G) SSBN : sottomarino nucleare (N) lanciamissili balistici ( B ) In pratica SS è usato nelle sigle, mentre nella terminologia tecnica ormai si usa il termine SSK per indicare tutti i sottomarini convenzionali. Gli SSK possono essere armati di siluri, mine e missili antinave. La loro missione è antisom e antinave. Gli SSN possono essere armati di siluri, missili antinave, missili antisom (in disuso), missili cruise, mine. La loro missione è antisom e antinave. Gli SSGN sono degli SSN che hanno però un armamento missilistico aggiuntivo (di solito una serie di lanciatori verticali) per missili antinave e/o anti-terra. I sovietici furono i primi ad introdurre gli SSGN, con prevalente missione antinave. Gli SSBN sono dei sottomarini nucleari con una serie di pozzi verticali per il lancio di missili balistici a testata nucleare. Conservano i tubi lanciasiluri per l'autodifesa. Un sottomarino nucleare, grazie alla sua propulsione, è velocissimo (in immersione fila a 30 - 40 nodi) ed ha un'autonomia illimitata anche in immersione. E' in grado di operare a quote che possono arrivare anche a 600 metri di profondità. Rispetto a un SSK, ha però uno svantaggio base. L' SSK, quando naviga con le sole batterie in immersione, a motore spento, è estremamente silenzioso. Un SSN invece, anche se sta fermo, produce sempre un po' di rumore, perchè il reattore nucleare non può essere spento ed il circuito di raffreddamento è sempre in funzione. Di contro un SSK non può restare sempre in immersione: prima o poi le batterie si esauriscono e deve tornare in superficie per ricaricarle. Ecco, tra questi due punti deboli (l'SSN è meno silenzioso ma può restare sempre in immersione, SSK è più silenzioso ma per periodi limitati) si gioca la partita in un ipotetico scontro tra un SSK e un SSN.
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Allora, vediamo di fare chiarezza. Confrontiamo l'U-212 con il Kilo, considerato il top dei sottomarini convenzionali: KILO Versione 636 (Russia) Dislocamento: 3100 tonn. in immersione Propulsione: diesel elettrica Velocità: 20 nodi in immersione Autonomia: 400 miglia a 3 nodi Armamento principale: 6 tubi lanciasiluri con 12 armi di riserva. Solo 2 tubi possono impiegare armi filoguidate. Armamento antiaereo: 1 lanciatore per missili SAM a corto raggio. Equipaggio: 52 uomini Profondità operativa: meno di 300 metri U-212A (Germania / Italia) Dislocamento: 1830 tonn. in immersione Propulsione: diesel elettrica + AIP Velocità: 20 nodi in immersione Autonomia: 420 miglia a 8 nodi Armamento: 6 tubi lanciasiluri con 6 armi di riserva. Esternamente possono essere agganciate 24 mine navali. Equipaggio: 24 uomini Profondità operativa: oltre 300 metri Come vedi, rispetto ai sottomarini russi più sofisticati e avanzati, l'U-212 ha prestazioni di prim'ordine. E questo con un dislocamento ben più ridotto (il che significa anche maggior silenziosità) e un equipaggio che è la metà. I Kilo hanno più siluri di riserva, ma occorre considerare che i siluri occidentali sono molto più precisi e affidabili di quelli russi. Comunque l'U-212 può trasportare ben 24 mine esternamente: una possibilità che serve a poco per l'Italia. La presenza di un sistema antiaereo sui Kilo non deve impressionare: si tratta di un sistema classe Strela. Ossia l'equivalente russo degli Stinger. A imbarcare un lanciatore Stinger spalleggiabile ci vuole niente. La cosa fondamentale degli U-212 è l'autonomia in immersione. 420 miglia nautiche a 8 nodi sono tantissime. Se ci fai caso, si tratta di oltre 50 ore di navigazione a media velocità. La combinazione di autonomia e velocità fa sì che un U-212 può realmente compiere una missione senza dover mai emergere, oppure filarsela via in caso di guai. Un Kilo non ha questa possibilità. Se viene individuato è inchiodato. Per fare 400 miglia ci mette 100 ore: un tempo enorme se non puoi uscire a prendere una boccata d'aria fresca. L'U-212 è considerato uno dei sottomarini più sofisticati al mondo. Anzi, molti analisti lo considerano il più sofisticato, battuto solo dall'U-214 che è una versione leggermente migliorata. Certo che se fai il controllo con un SSN, le cose cambiano, ma non sarebbe giusto. Eppure molti comandanti di SSN preferibbero affrontare un altro SSN, piuttosto che un U-212.
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Cero che l'EFA ha versioni biposto. Ma si tratta di versioni per conversione operativa, anche se conservano tutte le capacità operative. In altre parole, il secondo posto sull'EFA è solo la ripetizione del primo. Serve per farci sedere l'istruttore (l'allievo siede davanti). Invece il secondo posto sul Tornado è proprio un posto specifico per il navigatore / addetto ai sistemi, che non consente il pilotaggio (tranne che nei Tornado da conversione operativa a doppio comando).
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Gli U-212A (classe Todaro) non possono certo essere definiti obsoleti. Anzi, sono al vertice della cantieristica sottomarina. Peraltro i sottomarini tedeschi non hanno certo bisogno di referenze... L'unica cosa che mi lascia perplesso è stata la scelta di adottare un sistema sonar completamente passivo, particolare del quale si parla molto poco. In pratica gli U-212 non hanno alcuna possibilità di emettere un segnale sonar, ma possono soltanto ascoltare, con l'unica eccezione della presenza di un sonar attivo ad alta frequenza STN Atlas Elektronik MOA 3070, che viene utilizzato per l'individuazione delle mine. Si tratta di una scelta singolare, ma che disapprovo totalmente. E' vero che nella guerra sottomarina il silenzio è d'obbligo, per cui nessun sottomarino deve mai far uso del sonar attivo, se non vuole essere immediatamente scoperto e tracciato. E' però anche vero che possono verificarsi situazioni di emergenza, nelle quali la necessità di usare un sonar attivo supera l'esigenza di restare nascosti. Ad esempio: se un U-212 è di scorta a una formazione navale, il rumore delle eliche delle navi scortate potrebbe rendere impossibile l'ascolto di altre sorgenti. Un sottomarino nemico potrebbe approfittare del rumore per portare un attacco senza essere scoperto. In questa situazione, l'unica possibilità è far uso del sonar attivo. Ancora, se un sottomarino nemico è fermo in silenzio assoluto, l'unica possibilità che ho di individuarlo e di tracciarlo è quella di usare un sonar attivo. Se devo intercettare dei minisommergibili nemici (ad esempio come quelli costruiti nei paesi della ex Yugoslavia o dalla Corea del Nord, molto insidiosi per infiltrazioni e attacchi terroristici, oppure quelli usati dalle forze speciali americane e russe), il sonar passivo mi serve a poco. Devo usare quello attivo, anche perchè il nemico in questo caso non avrebbe alcuna possibilità nè di individuarmi nè di colpirmi (questo tipo di minisommergibili non dispone di sistemi di attacco). Del resto, se gli americani e i sovietici installano sonar con doppia funzione attivi/passivi anche nei loro sottomarini più avanzati, compresi gli SSBN che per definizione non dovrebbero mai rivelare la propria posizione, un motivo ci sarà. Insomma, mi sembra che per risparmiare una manciata di euro si sia rinunciata a una significativa capacità, sia pure più teorica che pratica. Di quelle cose che non servono mai, ma se dovessero servirti inizi a bestemmiare in cinese.
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Può anche essere, ma sono convinto che in fase di progettazione il paracadute venga installato in un punto in cui, con il carrello principale già estratto e sulla pista, non ci sia nessun "momento" in concreto, o comunque esso sia insignificante.
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Ogni tanto sui documentari di Sky sparano qualche cosa nuova. Onestamente non mi risulta che il Typhoon sia mai stato chiamato Thunder 2000. Forse nelle menti di qualcuno è balenato quel nome, tenuto conto che il nome Typhoon è stato oggetto di una specie di "concorso" , ma mai a livello ufficiale o ufficioso.