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Bobby gli ho anche scritto via mail, poi più nulla. Mi spiace, era molto simpatico e anche preparato. Spero stia bene.
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C130 da sostituire
Gianni065 ha risposto a firefox nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Permuta... quando dai una cosa vecchia e compri una nuova pagando la differenza di prezzo... che diamine devo spiegare io cos'è una permuta??? ------- Il C-47 (o DC-3, la sua sigla civile) è in servizio ancora in molte forze aeree, e tantissime sono le compagnie private che li utilizzano a fini commerciali. Ce ne sono ancora 300 volanti. Il Sud Africa poi ha rimotorizzato i suoi C-47 con moderni motori turboprop, e li chiama Turbodak, e li usa sia per trasporto che per guerra elettronica e sorveglianza marittima (con torretta FLIR). -
Oltre il sistema solare, intendevo dire: universo in generale, stelle, ecc...
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Ovviamente sei libero di pensarla come ritieni, firefox. La traduzione di ciò che ho riportato è: "Il sistema MEISMA non ha alcuna possibilità di affermarsi nel mercato futuro degli AIP perchè gli altri sistemi AIP sono meno costosi (CCD) oppure sono più efficienti e hanno potenziale di sviluppo (celle combustibili)."
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C130 da sostituire
Gianni065 ha risposto a firefox nella discussione Aerei da Trasporto, AWACS e Aerocisterne
Quando non vola più. Anzora oggi volano vecchissimi Dakota (C-47) risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, senza alcun problema. Quando un aereo (moderno) viene prodotto, ha due limiti fissati dall'azienda: le ore di volo della cellula e le ore di funzionamento del motore. In effetti le cose sono un po' più complicate. Innanzitutto i parametri della cellula sono diversi. Si considera, ad esempio, anche il numero di "cicli" (decollo e atterraggio) nonchè il numero di G massimo tollerabile (superato il quale, magari per errore, la cellula potrebbe aver subito danni strutturali). Per i motori, il raggiungimento di un certo numero di ore di funzionamento comporta delle revisioni sempre più accurate e profonde, e la sostituzione di alcune parti. C'è poi un numero di ore massimo, oltre il quale il motore dovrebbe essere smontato pezzo per pezzo, ogni parte controllata, e una serie di parti sostituite, e questo processo può costare più di un motore nuovo per cui conviene buttare quello vecchio. Molto spesso, però, la cellula sopporta un numero di ore più alto rispetto a quello indicato dall'azienda. A volte una cellula progettata per 5000 ore di volo, può reggerne 20.000 o 100.000 se non ha subito particolari stress. In ogni caso, nulla vieta di smontare i pezzi e controllarli, sostituire quelli "incrinati" e dare vita nuova al velivolo. Finchè ci sono pezzi di ricambio in giro, un aereo può volare oltre qualsiasi limite, se sono assicurati i controlli e le revisioni necessarie. Il C-47 continua a volare perchè durante la guerra ne furono costruiti così tanti che ancora oggi i pezzi di ricambio si trovano in giro, e la sua costruzione è così semplice che molto spesso essi sono ricostruiti con facilità. I velivoli che non sopportano alti numeri di G o carichi alari troppo elevati, come quelli da trasporto, i bombardieri plurimotori, i pattugliatori ecc... non hanno seri problemi di vita della cellula. Come in tutte le cose, si fa una valutazione generale dei costi e dei vantaggi. Prendiamo i C-130H dell'AMI. Erano vecchiotti, avevano volato tantissimo e la cellula ed i motori erano arrivati ai limiti delle ore di volo programmate in sede progettuale. Per farli continuare a volare, occorreva smontarli, revisionarli pezzo pezzo, sostituire i pezzi troppo logori, ricablarli, ecc... L'avionica era pure vecchia, andava sostituita, aggiornata ecc... A quel punto l'AMI ha preferito comprare i C-130J, e ha dato in "permuta" i suoi vecchi C-130H. Che non sono stati buttati. L'azienda li ha revisionati e ricondizionati e rivenduti. -
sì sì... se no rifornirli in volo sarebbe un bel guaio...
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Spirit lavora alla grande. Ovviamente la stampa non riporta più nulla: passato il momento di euforia, non fa più notizia. Il sito dove seguire i progressi di Spirit è questo: http://marsrovers.jpl.nasa.gov/mission/status_spirit.html Comunque, se gironzolate tra i siti della NASA e dell'ESA trovate tutto ciò che vi interessa sulle missioni spaziali e sullo studio del sistema solare (e non solo).
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Di forze e organizzazioni internazioni militari, create per varie esigenze, ce ne sono tantissime, molte sotto l'egida dell'ONU, altre no. Non so se in internet esista un elenco completo, darò un'occhiata.
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Hai ragione, è molto bella. Credo sia una foto reale, scattata con l'Hubble.
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Mi sono limitato alle ultime classi, non intendevo tracciare la storia degli ss francesi. Perdona se sono un po' scettico sui sottomarini francesi, ma probabilmente sono influenzato dal fatto che i francesi ne hanno persi ben tre nel Mediterraneo: nel 1952, nel 1968 e nel 1970, con la perdita di tutti gli equipaggi e per cause mai accertate. 1971 un altro sottomarino, il Flore, si salvò per miracolo dalla stessa sorte solo grazie alla prontezza dell'equipaggio, per un malfunzionamento del sistema di snorkel, mentre nel 1972 il Sirene affondò mentre era all'ancora, per un'infiltrazione d'acqua attraverso un tubo lanciasiluri... Appartenevano tutti alla classe Daphne che hai citato, ed anche quelli ebbero un bel successo di esportazione... Non mi pare una gran bella tradizione (solo i sovietici sono riusciti a far di peggio...) Il sistema MESMA utilizza etanolo e ossigeno liquido. La sua efficienza (sulla base di una serie di studi comparativi fatti da tecnici molto qualificati e del tutto indipendenti) è calcolata in un valore di 25 laddove i CCD (Diesel a circuito chiuso) e gli Stirling raggiungono il fattore 30 e le celle a combustibile (come quelle degli U-212) arrivano a 70. Usare l'etanolo in un sottomarino indica una spiccata tendenza al suicidio. Il rapporto tecnico di cui dispongo è stato commissionato dall'USNavy non per motivi commerciali ma per analizzare la minaccia, quindi non solo è attendibile ma è proprio vangelo per me (i dati tecnici però puoi ricavarli se fai un po' di ricerche) e non credo di poterlo divulgare nella sua interezza. Però conclude con questa frase: The MESMA AIP has no chance in the future AIP market because other AIP systems are less expensive (CCD) or are more efficient and have growth potential (fuel cell). Per cui, resto della mia idea...
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Una spia non ha nessuna garanzia. Può tranquillamente essere fucilata sul posto.
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Allora, cerchiamo di fare chiarezza. La mia risposta sopra è stata buttata giù in 5 secondi perchè non avevo tempo di articolare, ma il senso è questo: l'atmosfera marziana è moooooolto più rarefatta di quella terrestre. La pressione atmosferica è un centesimo di quella terrestre, la composizione è per il 95 % anidride carbonica. La sua massa è un decimo di quella terrestre, e pertanto la forza di gravità che esercita non è sufficiente a trattenere un'atmosfera alta e densa come quella terrestre. Quando si parla di "tempeste di sabbia" e "venti fortissimi" tutto va messo in relazione a questi dati. Un conto è un vento di 500 km/h con un'atmosfera così rarefatta, e un conto è un "banale" vento di 50 km/h con un'armosfera densa come quella terrestre. I dati della NASA riportano venti medi che si aggirano sui 5 m/s mentre quelli più forti sono nell'ordine dei 20-30 m/s. Parliamo, cioè, di punte di 100 km/h. Io mi attengo a questi dati, perchè se permettete credo che la NASA ne sappia qualcosa. Anche le gigantesce "tempeste di sabbia" vanno prese con le molle: per effetto della scarsa gravità la sabbia si solleva facilmente sulla superificie marziana, e viene trasportata per migliaia di chilometri prima di ricadere al suolo. Per questo persiste per molto tempo nell'atmosfera, oscurando a lungo l'osservazione telescopica. Ma questo è normale. E per la stessa ragione (scarsa gravità), così come la sabbia si posa su grandi aeree, così viene facilmente spazzata via al primo leggero venticello. Ma nei fatti, una tempesta di sabbia terrestre è cento volte più pericolosa e "potente" di una marziana, anche se dura molto meno ed è meno estesa. Infatti gli esperti parlano spesso di "tempeste di polvere" quando si riferiscono a quelle marziane, per le diverse caratteristiche rispetto a quelle di sabbia terrestri. Inoltre, le "tempeste" marziane sono spesso concentrate nelle zone polari. Per saperne di più, date un'occhiata a questi siti: http://nssdc.gsfc.nasa.gov/planetary/factsheet/marsfact.html http://www.astrofilitrentini.it/tnp/mars.html In conclusione, quindi, nessuna meraviglia che le attrezzature terrestri siano ancora lì dove sono. Nel sahara non sarebbero durate più di qualche settimana...
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Nulla di particolare. I motori sono F118-GE-100, quattro per l'esattezza. Sono turbofan, nella classe delle 8 tonnellate di spinta, e pesano circa 1500 kg l'uno. Il loro consumo specifico (0,67) è il più basso tra i moderni turbofan di quell'ordine di potenza. Montano un particolare sistema di controllo dei gas esausti per diminuire la traccia infrarossa. Costano intorno ai nove milioni di dollari l'uno.
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E chi ha detto che ci sono tutte queste tempeste di sabbia? Marte non è abitabile principalmente perchè la sua atmosfera è estremamente rarefatta, per cui i venti sono di intensità e frequenza molto basse.
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Allora, gli E-3 Sentry, gli E-2C Hawkeye, sono aerei AWACS. Anzi, a essere proprio precisissimi, sono aerei AEW: Airborne Early Warning, ovvero aerei per l'avvistamento avanzato. Con l'E-3 Sentry nacque la sigla AWACS, che significa un aereo AEW che svolge anche la funzione di comando, e quindi è in grado non solo di vedere i bersagli nemici (compresi quelli che volano a bassa quota e che sfuggono ai radar terrestri) ma anche di coordinare le forze aeree amiche e gestire la battaglia aerea. Anche gli E-2C sono stati aggiornati e hanno una certa capacità AWACS, ma sostanzialmente sono degli AEW (la gestione della battaglia viene fatta dalla portaerei su cui sono imbarcati). I velivoli AWACS sono anche aerei per la guerra elettronica, ma attenzione: le loro capacità in questo settore sono più rivolte all'ESM (ossia all'ascolto elettronico) che non all'ECM (ossia al disturbo dei sistemi nemici). I velivoli da guerra elettronica pura si chiamano EW e i tipici rappresentanti di questa categoria sono i Prowler. ------ Per quanto riguarda i radar meteorologici (che costano molto meno di un radar di scoperta e tiro), questi sono in grado di rilevare - detto in parole poverissime - l'acqua. Ossia grosse formazioni di nubi cariche di umidità, possono fornire una certa riflettività alle onde radar. La scia di condensazione di un velivolo non sarebbe assolutamente riconoscibile da un radar meteorologico, e comunque la portata sarebbe estremamente limitata. Considerato che un sistema FLIR (che sfrutta le differenze di temperatura) ha oggi una portata che può arrivare anche a decine di chilometri, meglio utilizzare questi ultimi. Infatti un sistema FLIR è attualmente l'unico sistema per poter "avvistare" e "inseguire" un aereo Stealth, e non è un caso che i russi lo montino su tutti i loro caccia. Però un FLIR è una soluzione parziale: è influenzato dalle condizioni ambientali (posizione del sole, temperatura esterna, attrito dell'aria, presenza di nuvole) e ha una portata molto inferiore a un radar. Ma avvistare un bersaglio con un FLIR significa solo sapere che lì da qualche parte c'è qualcosa. Questo è molto diverso dal sapere esattamente dove si trova il bersaglio, a che velocità viaggia, a che distanza è, a che quota è, che direzione segue... tutti dati che un radar di ricerca e inseguimento fornisce regolarmente. I dati di un FLIR non sono sufficienti, in altre parole, per dirigere il tiro di un missile. Al massimo possono essere utili per puntare il sensore di un missile a guida infrarossa a corto raggio. ----- Certamente i costruttori di radar stanno cercando di studiare le combinazioni di frequenze e potenze di emissioni che possono migliorare le capacità di avvistamento di aerei Stealth. Si è scoperto, ad esempio, che i radar che sfruttano frequenze di lavoro estremamente corte, riescono ad ottenere echi di ritorno da aerei Stealth in volo ad alta quota. Ma questi radar sono molto costosi e grandissimi (che io sappia, sono solo 4-5 le nazioni al mondo che possono permetterseli) e non sono in grado di "gestire" questo tipo di bersagli. Prima o poi, anche gli Stealth perderanno la loro "invisibilità", ma fino a quel momento (che potrebbe essere anche tra decine di anni) F-22, F-35, F-117 e B-2 godranno di un significativo margine di superiorità.
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Programma Brilliant Pebbles (oltre 4600 satelliti killer cinetici) : Programma Space Lasers Sistemi vari: questi sono solo alcuni delle decine di programmi...
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Infatti. I tre sistemi AIP occidentali sono appunto: AIP Stirling (svedese) AIP Fuel Cell (tedesco) AIP MESMA (francese) Il primo è stato lo Stirling. Il sistema a fuel cell è quello tecnologicamente più avanzato. Il MESMA.... io l'ho detto che i francesi hanno difficoltà con i sottomarini...
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B-52 Stratofortress
Gianni065 ha risposto a Maverick1990 nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
In effetti si tratta di capacità massime, che hanno poco senso in operazioni nucleari reali: di solito a un bombardiere viene assegnato un obiettivo e basta, quindi una sola bomba è sufficiente. Però il lanciatore comune a otto celle è un sistema standard, (chiamato CSRL) contenuto in stiva, che dispone di 8 celle (appunto), ognuna delle quali può imbarcare un'arma nucleare o una o più armi convenzionali. Ad esempio, può imbarcare varie combinazioni di missili SRAM, bombe nucleari, missili ALCM, bombe convenzionali, cluster ecc... E' un lanciatore multistandard, potremmo definirlo così. La stiva del B-52 è predisposta per accoglierne uno, così come il B-2. La stiva del B-52 è grande, ma non è stata progettata dall'inizio per il CSRL, per cui ne può imbarcare solo uno. La stiva del B-2 è invece più piccola, e per questo anche il B-2 può imbarcare un solo CSRL. Invece il B-1 è stato progettato sin dall'inizio per avere tre stive esattamente sagomate per accogliere ciascuna un CSRL. Di fatto, la stiva posteriore non viene quasi mai usata e si preferisce utilizzarla per alloggiarvi un serbatoio extra, mentre le due stive centrali sono quelle normalmente adoperate. Ora, nella logica della missione nucleare per cui i B-1 erano stati progettati inizialmente, occorre ricordare che gli americani hanno basato la loro filosofia di guerra strategica nucleare (da non confondere con quella tattica) su due concetti: 1) il concetto di triade, per cui ogni componente (ICBM, bombardieri, SSBN) dev'essere in grado DA SOLA di distruggere il nemico; 2) le armi strategiche vanno utilizzate solo DOPO che il nemico ha già sferrato il suo attacco e le sue testate nucleare hanno cominciato a colpire il territorio americano (questo per evitare lo scoppio di una guerra nucleare per errore). Pertanto, era probabile che il primo attacco sovietico avrebbe distrutto la forza ICBM basata a terra, nonchè le basi dei bombardieri. Per cui la ritorsione andava affidata alle forze rimaste: i sottomarini SSBN e i bombardieri che erano in volo (gli USA tenevano sempre almeno due squadriglie di bombardieri costantemente in volo). Sui sottomarini SSBN non si poteva contare al 100 %: le comunicazioni potevano essere interrotte, i missili SLBM non sono molto precisi, i sottomarini potevano trovarsi lontani dalle zone di lancio. Inoltre i missili SLBM non possono essere riprogrammati in mare in poco tempo, e dopo il lancio non possono essere fermati nè la loro rotta può essere modificata. Invece i bombardieri potevano ricevere il comando di attacco, e poteva loro essere ordinato di colpire obiettivi diversi da quelli inizialmente pianificati, anche durante la missione. Evenienza probabile, ove si consideri che un bombardiere diretto contro un obiettivo poteva essere intercettato e distrutto dai caccia nemici, per cui occorreva che un altro bombardiere provvedesse a distruggere anche quell'obiettivo, oltre al proprio. E siccome di bombardieri in volo ce ne potevano essere al massimo una ventina, ecco che la capacità di trasportare un certo numero di ordigni nucleari (8-16) diventava fondamentale: con 8 bombe ciascuno si potevano colpire fino a 160 bersagli, abbastanza per una ritorsione distruttiva. La missione del B-1, poi, prevedeva che una stiva fosse caricata con 8 bombe nucleari e l'altra con 8 missili SRAM. I missili SRAM erano missili nucleari supersonici. Il B-1 li avrebbe impiegati per "spazzare via" le difese antiaeree del nemico, in maniera da aprirsi la strada verso l'obiettivo o gli obiettivi, da colpire con le bombe. Ecco spiegato il motivo della maggiore capacità nucleare del B-1. -
Per Jack... nel mio post ho proprio scritto buona parte degli accorgimenti per rendere un aereo stealth! La tecnologia Stealth prevede diverse soluzioni, e ha ragione Gianni79 quando dice che computer sempre più potenti consentono di simulare al meglio, in fase progettuale, la riflessione radar di un aereo. L'F-117 utilizzava una tecnica se vogliamo più semplice, ma non per questo meno efficace, per ottenere il risultato: le superfici sfaccettate riflettevano le onde radio in direzioni diverse da quella di provenienza. Ciò non toglie che l'F-117 utilizzi comunque altri accorgimenti sofisticati, come le vernici RAM, la disposizione dei motori e delle prese d'aria, il raffreddamento dei gas di scarico, la stiva interna, ecc... E dal canto suo, l'F-22 utilizza anche la tecnologia delle superfici sfaccettate: basta vedere come sono sagomati i portelli delle stive. Quanto alle simulazioni dell'F-22, non si è trattato certo solo di simulazioni al computer, ma anche di dogfight contro altri caccia, come gli F-15, il cui radar è certamente più potente e sofisticato di qualsiasi modello russo. Poi, è vero che gli F-15 hanno avuto i loro problemi con i SU-27 indiani, durante le esercitazioni Cope India, ma è anche vero che i caccia americani hanno buttato giù i MIG-29 in svariate occasioni, nonostante tutti ritenessero il Fulcrum più letale di F-16 ed F-15. In un confronto reale, gli F-15 butterebbero giù i SU-27 o i SU-30 indiani senza tante storie. I caccia americani, nei combattimenti reali, sono molto migliori di quelli di concezione sovietica. La tecnologia è superiore. I sistemi avionici sono più affidabili e sofisticati. I missili russi, nei contesti reali, hanno la spiacevole tendenza a non colpire i bersagli. In un'esercitazione, se un SU-27 lancia un AA-10 da 70 km di distanza contro un F-15, si dà l'F-15 per abbattuto. Nella realtà le cose andrebbero molto diversamente. Innanzitutto la presenza di velivoli AWACS impedirebbe agli F-15 di trovarsi in posizione di svantaggio. Poi le contromisure elettroniche degli Eagle, unite alle manovre di scampo dei piloti, probabilmente farebbero andare a vuoto il lancio. Anzi, è probabile che il radar del Flanker sarebbe del tutto "jammato". Durante le guerre arabo israeliane, gli israeliani hanno potuto stravincere con mezzi che - sulla carta - non erano poi superiori a quelli degli avversari, grazie alle contromisure elettroniche. Questi giochetti di contromisure non si fanno nelle esercitazione. Se mi chiedessero di andare in volo con un Flanker oppure con un vecchio Phantom, io preferirei il Phantom. Perchè mi fido molto di più del Phantom e del suo sistema avionico, che non di quello del Flanker. Quando si combatte sul serio, ci sono altre cose che diventano importantissime. Ad esempio, l'ergonomia dei comandi e della postazione di pilotaggio. Faccio un esempio che non c'entra nulla, tanto per capire la differenza del modo di pensare e di progettare degli americani. Quando uscì il carro armato M-60, era una cosa enorme. I carri sovietici corrispondenti, come i T-55 e i T-62, erano molto più bassi e sfuggenti, erano più veloci, e meglio armati. Un generale sovietico, ospite durante un'esercitazione NATO, quando vide per la prima volta gli M-60, disse ridendo: "Ma gli americani vogliono andarci in guerra con questo affare, oppure devono farci salotto?". Bhè, l'esperienza bellica ha dimostrato che l'equipaggio di un M-60, proprio per lo spazio a disposizione a bordo, affrontava il combattimento in maniera fresca e riposata. Gli equipaggi dei carri sovietici erano tesi e stressati, semi soffocati, e dovevano stare attenti a come si muovevano in torretta per non rischiare mutilazioni. Il risultato fu che gli M-60 fecero a pezzi i carri sovietici, in tutte le occasioni in cui si scontrarono. A che mi serve stare su un SU-27, se ogni 5 minuti di volo c'è un qualche sistema avionico che va in avaria? (e succede... succede...). A che mi serve, se un missile su due non funziona bene e quello che riesce a volare senza problemi non centra il bersaglio per l'assoluta inesistenza o inaffidabilità dei circuiti ECCM? Queste cose di solito non vengono mai dette: non ne hanno certo interesse i russi, e agli americani conviene che il nemico venga temuto, perchè altrimenti il Congresso non finanzia nuovi acquisti di armi. Ma da cinquant'anni a questa parte, i velivoli di produzione americana hanno sempre avuto la meglio nei combattimenti. Molti penseranno: va bene, ma i caccia americani hanno sempre la copertura degli AWACS. Vero, verissimo. Ma perchè i sovietici non hanno fatto altrettanto? Perchè sovietici e russi non sono riusciti a mettere in servizio un aereo AWACS affidabile ed efficiente? Perchè manca la tecnologia. Perchè i strumenti elettronici orientali - perdonate la schiettezza - fanno letteralmente schifo. Il radar del MIG-29, studiato quando i MIG-29 tedeschi orientali passarono alla NATO, si sono rivelati tecnologicamente più arretrati di quelli dei vecchi Phantom. Quello che ho scritto sui caccia americani, vale in buonissima parte anche per altri caccia occidentali sofisticati, come i Mirage 2000, i Rafale, gli Eurofighter, i Gripen. Gli americani non hanno sviluppato l'F-22 perchè temono MIG-29 o SU-27. Per quelli bastano e avanzano F-15 ed F-16. Gli americani hanno voluto l'F-22 perchè con la diffusione che c'è di F-16 e missili AMRAAM, può capitare di doverseli ritrovare di fronte. Oppure può capitare di trovarsi ad affrontare un Typhoon o un Rafale. E l'unico aereo in grado di affrontare senza troppi problemi un F-15 o un F-16 o un Typhoon armati di AMRAAM, è l'F-22.
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L'F-15K Strike Eagle è una variante dell'F-15E Strike Eagle. L'F-15E è la versione da strike del caccia F-15C Eagle. L'F-15 è stato progettato dalla McDonnell Douglas, ed oggi è prodotto con il marchio Boeing. Rispetto all'Eagle da caccia, lo Strike Eagle è biposto, ha la struttura rinforzata, un'avionica multiruolo, serbatoi aggiuntivi Fast Packs e altri accorgimenti che lo rendono in grado di espletare missioni da bombardamento pur conservando intatte le capacità aria-aria.
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La difesa deve essere proporzionata all'offesa. Questo stabilisce il codice penale. Non è l'arma che conta. Anche un ago di siringa può essere mortale, se infetto (si pensi all'AIDS) e pertanto può legittimare l'uso di un'arma da fuoco. Nel caso di Genova, la situazione in generale avrebbe dovuto portare a ritenere a priori che la difesa fosse stata proporzionata all'offesa (l'aggressione di una folla numericamente superiore, il lancio di estintori ecc...). Vero è, d'altro canto, che portare un'arma da fuoco dev'essere sempre una grande prova di responsabilità e professionalità. Un Carabiniere esperto, con più sangue freddo, forse avrebbe sparato prima in aria e poi a una gamba, prima di puntare l'arma contro punti vitali del corpo. In fin dei conti, una vita umana è sempre una vita umana, anche se appartiene a un giovane scapestrato, in preda al delirio della folla (che è un meccanismo psicologico che porta la gente a compiere azioni che normalmente non farebbe mai). Il mio giudizio finale è: il Carabiniere ha fatto bene, ed è giusto che fosse assolto senza bisogno di tirare in ballo esasperate e improbabili perizie balistiche. Però avrebbe potuto fare di meglio.
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TUTTI si chiamano AIP. AIP è una dicitura generica, significa solo che non necessitano di aria esterna. Poi ci sono le varie tecnologie, che differiscono anche parecchio.
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B-52 Stratofortress
Gianni065 ha risposto a Maverick1990 nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Siccome le testate nucleare non sono noccioline e non si usano a iosa come le bombe normali, tutti i bombardieri americani strategici hanno un armamento tipico nucleare di 8 bombe alloggiate in un lanciatore rotante nella stiva (il B-1B ha ben tre lanciatori interni, ma in missione nucleare ne verrebbe utilizzato solo uno). -
Abbiamo già parlato sul forum della tecnologia stealth, e precisamente qui: http://www.aereimilitari.org/fo...owtopic=278&hl= In ogni caso, è chiaro che la tecnologia stealth non garantisce la totale invisibilità al radar, nè ai sensori infrarosso e tantomeno al sensore Mk.1 (come gli americani chiamano scherzosamente l'occhio umano). Però la tecnologia stealth è in grado di ridurre la traccia radar di un caccia dalla grandezza di un pullman (F-15) a quella di una pallina da golf (F-117). Questo significa semplicemente che anzichè avvistare un caccia da 200 km, lo avvisti da 2 km. E se il caccia ti spara da 30 km, semplicemente non lo vedrai mai prima che tu sia saltato in mille pezzi. Per queste ragioni la tecnologia Stealth è rivoluzionaria e garantisce un enorme vantaggio a livello tattico e strategico. Il fatto che un F-117 o un F-22 debbano aprire i portelli per lanciare un missile o una bomba, non significa molto: innanzitutto la traccia radar frontale non aumenta per l'apertura delle stive (aumenta solo quella laterale) mentre nessun missile o radar di inseguimento è in grado di tenere agganciato un bersaglio che appare dal nulla e poi svanisce come è venuto, nel giro di pochi secondi e con una traccia di intensità bassa ed evanescente. Se poi il caccia opera di notte, è chiaro che diventa invisibile anche all'occhio umano, come qualsiasi oggetto in assenza di luce. Resta però perfettamente visibile a un apparato elettro-ottico con sensore termico e/o a intensificazione di luminosità o comunque LLL (Low Level Light). Però un sensore ottico/termico non è un radar: la sua portata è limitata e deve essere puntato nella direzione giusta. I serbi riuscirono a buttar giù un F-117 solo perchè il velivolo seguiva sempre la stessa identica rotta a ogni missione, e pertanto alla fine avevano capito da dove sarebbe arrivato e in che punto si sarebbe trovato, e gli hanno lanciato una salva di missili radioguidati da un sistema di inseguimento ottico. Gli americani peccarono di eccessiva sicurezza e non hanno più ripetuto l'errore. Un F-22, oggi, è in grado di distruggere qualsiasi tipo di caccia nemico convenzionale senza che quest'ultimo avverta la sua presenza. Questa capacità è stata ampiamente provata dalle prove dogfight in condizioni realistiche. Allo stesso modo, un F-117 è in grado di colpire il suo obiettivo senza preavviso di alcun genere. Lasciamo perdere le situazioni limite in cui 50 persone stanno fuori sul terrazzo con altrettanti visori notturni puntati in tutte le direzioni per avvistare l'avvicinamento di uno Stealth. Nella realtà, un qualsiasi obiettivo è protetto al massimo da un sistema radar. Eventuali sistemi elettro-ottici di inseguimento entrano in azione solo dopo che il radar ha fornito le coordinate del bersaglio. Ma un operatore radar non riuscirebbe a distinguere la traccia di un F-117 rispetto a quella di un uccello o di una delle tante spurie che appaiono e scompaiono su uno schermo. L'efficacia degli F-117 è stata dimostrata in tutti i conflitti cui ha partecipato, e non ci sono dubbi su questo. In Irak e Kuwait nel 1991 gli F-117 andarono e tornarono dai loro obiettivi senza subire perdite, nei primi giorni di guerra. In quelle stesse ore i Tornado cadevano uno dopo l'altro tanto che fu necessario cambiare radicalmente i profili di attacco. Come ho già detto più volte, con gli Stealth l'USAF ha acquisito una superiorità tattica che sarà limitata solo dal numero ridotto di macchine che potrà mettere in campo (una cinquantina di Nighthawk e meno di duecento Raptor sono pochini) almeno fino alla produzione in grande serie dell'F-35. La tecnologia Stealth si basa su una serie di tecniche avanzate: - Le superfici sono disegnate in maniera da riflettere le onde radar in direzioni diverse rispetto a quella di provenienza, specialmente nell'arco frontale; - Le superfici sono rivestite con materiali RAM che assorbono le onde radar senza rifletterle; - La struttura interna impiega tecnologie RAS (Radar Absorbing Structure) - Le prese d'aria sono sagomate in maniera da nascondere le palette del compressore ai radar; - L'armamento è trasportato internamente (e ciò produce anche il vantaggio che le prestazioni teoriche e quelle operative si equivalgono); - Il sistema avionico è basato su tecnologie LPI (bassa probabilità di intercettazione) - Gli scarichi dei motori sono schermati e miscelati con aria fredda - Il profilo di volo operativo è ottimizzato per esaltare le caratteristiche stealth (il bersaglio viene ingaggiato nell'assetto ottimale). Per mats88: le esatte caratteristiche dei materiali RAM e RAS sono segrete. Si impiegano miscele di fibre di vetro, alluminio e particelle di grafite e di magneti ferrosi. Le percentuali presunte sono frutto di stime, ma sono approssimate e, appunto, presunte. Fino al 1980, si potevano reperire molti studi in materia (la vernice HARP messa a punto dal MIT, il Salisbury Screen utilizzato per la soppressione delle onde radio, il DX1 della Plessey utilizzato dai bombardieri Vulcan, i pannelli FOAM, ecc...) e già all'epoca si era arrivati a riduzioni della segnatura radar che abbassavano la distanza di avvistamento al livello del 18 % di quella originaria. Poi la materia è diventata riservata e negli USA è considerata vitale per la sicurezza nazionale. Indiscrezioni lasciano ritenere che i materiali RAM recenti assicurano una riduzione della segnatura radar pari a una distanza di avvistamento del 3% rispetto all'originaria. Se considerate che un radar può vedere un F-15 anche a 150 km, ciò significa che un F-22 - solo per effetto del RAM - verrebbe avvistato ad appena 4 kilometri e mezzo. E siccome oltre ai RAM un F-22 utilizza RAS e un disegno aerodinamico ottimizzato, non c'è da meravigliarsi se lo si considera praticamente invisibile al radar (perchè fai prima a vederlo a occhio nudo). Spero di essere stato chiaro...
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Il Polyus non preoccupava più di tanto gli americani. Se i sovietici fossero riusciti (con uno sforzo immane) a mettere in orbita un Polyus operativo (e ne sarebbero serviti non uno, ma molte decine), gli americani avrebbero semplicemente continuato il bluff dicendo di aver sviluppato un sistema anti-Polyus ! Le cose andarono così: Reagan decise che era ora di riscattare la potenza militare americana e di vincere la guerra fredda. Era il 1983. Appena otto anni prima di era chiuso il triste capitolo del Vietnam, e nel 1979 c'era stato il fallimento del tentativo di liberare gli ostaggi americani in mano agli iraniani. Le due vicende avevano demoralizzato le forze armate americane, e quattro anni di presidenza di Jimmy Carter (il peggior presidente americano: una specie di pacifista che stava demolendo i programmi militari americani) avevano rammollito i militari già demotivati. In quel periodo, gli analisti avevano calcolato che - se gli americani continuavano a ridurre le forze armate, specialmente nell'ambito degli accordi SALT che i sovietici invece non rispettavano o aggiravano - nel 1984 l'URSS avrebbe avuto un margine di superiorità strategica sufficiente a sferrare un attacco nucleare preventivo distruggendo gran parte delle forze nucleari americane prima che potesse esserci una ritorsione. Nel 1983, Reagan (eletto nel 1981) disse subito che era il momento di cambiare pagina. Immediatamente portò il bilancio della difesa a oltre 300 miliardi di dollari (una cifra considerata tabù all'epoca): era oltre il 35% in più in termini reali. Avviò un programma di costruzione di nuove navi (portaerei, unità da battaglia, anfibie, sottomarini ecc...), rivoluzionò la struttura dell'esercito e recuperò programmi che erano stati chiusi (come il bombardiere B-1). E dichiarò la sua sfida dello Scudo Spaziale (che era solo una parte della sfida). Intendiamoci: egli (e pochi altri) sapevano perfettamente che non c'era nè la tecnologia nè il denaro sufficienti a mettere in orbita lo Scudo Spaziale (era una cosa eccezionale: missili antimissile, satelliti killer con raggi laser, satelliti antimissile, veramente roba da fantascienza: sarebbe carino farvi vedere i progetti che furono diffusi). Però le ricerche furono fatte veramente, e anche una serie di test. Da quei programmi, nacquero gli attuali missili anti-missile balistico. Se i Patriot sono riusciti ad intercettare gli SCUD nel 1991, lo si deve grazie alle tecnologie studiate nel corso di quell'incredibile avventura. I sovietici ci cascarono in pieno perchè temevano la tecnologia americana: ricordavano bene la sfida vinta in pochi anni per le missioni sulla Luna. Inoltre, non solo lo Scudo Spaziale impensieriva i sovietici: tra aerei Stealth, bombardieri B-1B armati dei nuovi missili cruise Stealth ACM, portaerei a iosa, incrociatori e cacciatopediniere AEGIS, sottomarini nucleari SEA WOLF, carri armati M-1/Improved, missili AMRAAM, Cruise e Pershing, ecc... ecc... ecc... (tutta roba nata o rinata sotto Reagan) i sovietici non sapevano dove mettere le mani per tentare di recuperare il terreno che stavano perdendo. In più ci si metteva anche lo Scudo Spaziale, la guerra in Afghanistan in cui Reagan non esitò a foraggiare i guerriglieri... per non parlare dei guerriglieri anticomunisti nell'america latina... le invasioni di panama e grenada, il nicaragua, la colombia... quel dannato papa polacco... Mettetevi nei loro panni: entrarono in crisi profonda... Vi ricostruisco un passaggio: Nel 1985 Reagan avvertì Gorbaciov: A Ginevra gli disse: "Non vi permetteremo mai più di superarci. Vi trascineremo in una corsa al riarmo senza badare a spese, e sapete benissimo che non potrete starci dietro. Lo faremo, se non accetterete di trattare un serio disarmo bilaterale" Reagan voleva l'"opzione zero": la totale eliminazione dei missili nucleari dall'europa. Gorbaciov tentennò per un anno, poi nel 1986 gli rispose, a Reykiavik: "Mi sta bene, accetto. Anzi, propongo di eliminare anche tutti gli arsenali strategici, nostri e vostri, e non solo i missili nucleari in Europa. Tutti. Una opzione zero totale. Naturalmente voi vi impegnate a lasciare lo Scudo Spaziale nei vostri laboratori" La mossa di Gorbaciov era micidiale: egli rilanciava. Ma in realtà voleva capire se Reagan bluffava o faceva sul serio con lo Scudo Spaziale. Se lo Scudo Spaziale era reale ed era efficace, la proposta di eliminare i missili strategici non avrebbe interessato Reagan (lo Scudo Spaziale era concepito per distruggere i missili strategici, quelli destinati a colpire gli USA, ma non era previsto un suo spiegamento in Europa, e per questo Reagan insisteva sull'eliminazione dei missili nucleari basati in Europa). Se invece lo Scudo Spaziale era un bluff, Reagan avrebbe accolto a braccia aperte la proposta: eliminare tutti i missili, anche quelli strategici, avrebbe risolto il problema. Reagan ci pensò su, nella sala cadde il silenzio: perla prima volta nella storia della guerra fredda, si era vicini alla totale eliminazione di tutte le armi nucleari. Ma poi Reagan rispose: "Mi spiace. Non posso farlo". Egli aveva capito che la mossa di Gorbaciov era mirata a scoprire il suo bluff, e così si finse così sicuro dell'efficacia dello Scudo Spaziale, da disdegnare un'offerta di quel genere! Reagan non voleva semplicemente il ritiro delle armi nucleari strategiche: voleva il crollo dell'impero sovietico. Non voleva l'uovo oggi, ma la gallina domani. Tutti i giornali riportarono la notizia e criticarono l'atteggiamento intransigente di Reagan, che costrinse Gorbaciov a ritirarsi dalle trattative. Solo nel 1987 Gorbaciov dichiarò di accettare le condizioni americane dell'opzione zero in Europa, e iniziò il suo processo di apertura verso l'occidente, perchè si rendeva conto che ormai l'URSS stava perdendo terreno. E infatti dal 1989 al 1991 l'URSS e il Patto di Varsavia caddero in pezzi, ma grazie all'apertura di Gorbaciov nacque una Russia decisamente più liberale e moderna, amica dell'occidente. I libri di storia non diranno mai queste cose. Difficile concedere - ai tempi d'oggi - il merito di aver liberato il mondo dall'incubo della guerra nucleare totale, a un presidente americanaccio, cowboy, ex attore cinematografico, e apparentemente guerrafondaio. E non dimenticherò mai la frase che Reagan disse alla fine del suo secondo mandato, mentre il muro di berlino cadeva e l'URSS si sgretolava. Un giornalista gli chiese: "La Guerra Fredda è finita. E' contento?" E lui rispose: "La Guerra Fredda non è finita. L'abbiamo vinta." Reagan è morto nel 2004. Gorbaciov lo ha pianto, sinceramente. I due avversari erano diventati amici, si ritrovavano spesso insieme, finchè Reagan non fu colpito dall'Alzheimer. Fece una sua ultima apparizione, nel 2002, se non ricordo male, e salutò tutti. Disse: vi saluto ora, perchè tra qualche giorno sarò solo un vegetale destinato alla morte, e non voglio che mi vediate così. Dimenticavo. Il vicepresidente di Ronald Reagan, era George Bush Senior.