Vai al contenuto

Gianni065

Collaboratori
  • Numero contenuti

    5265
  • Iscritto il

  • Ultima visita

  • Giorni Vinti

    20

Tutti i contenuti di Gianni065

  1. Gianni065

    ssk francesi

    Io ragiono solo per logica. Se due sottomarini della stessa classe affondano nel giro di pochi anni e non li recuperi nè li ispezioni, puoi fare tutte le ipotesi di questo mondo. Se un terzo sottomarino della stessa classe rischia di affondare per avaria dello snorkel, allora devo concludere che in tutti e tre i casi c'è stato lo stesso problema. Pensare che tre sottomarini (quattro con il Sirene...) siano affondati per tre cause diverse , significa davvero concludere che la classe Daphne... faceva acqua da tutte le parti. E questo mi pare ingiusto, persino per i francesi. Il problema è stato lo snorkel, come sul Flore, o un difetto nel sistema di chiusura dei tubi lanciasiluri, come sul Sirene. Inutile girarci attorno. -------- Ma scusa, se hai visto anche tu che l'Exocet (è un'unica famiglia di missili, il primo è stato l'MM38, poi l'hanno seguito AM39, SM39, MM40) è stato messo a punto solo nel 1972, come poteva essere imbarcato su un sottomarino affondato nel 1968, cioè quattro anni prima? Non parliamo poi dell'SM39, che è arrivato dieci anni dopo! Ma al di là di tutto... Israele non mise in servizio l'Exocet, perchè sviluppò un proprio missile, il Gabriel ! (peraltro il Gabriel è diventato operativo prima dell'Exocet). -------- Conclusione. C'è una tendenza radicata di voler vedere congiure e complotti anche quando non ce ne stanno. Se due sottomarini sono affondati a millecinquecento chilometri l'uno dall'altro, non si può cercare alcun nesso. E tentare di "tirare" sulle ore, per dire che sono affondati a 24 ore o nello stesso istante l'uno dall'altro, non cambia la situazione. Se due sottomarini collidono, si fa prima a dire che collidono piuttosto che cercare di mentire sulla loro posizione. Tanto, se trasportano qualcosa di "losco", figurati che differenza fa, visto che gli scafi non vengono recuperati. Queste teorie vengono messe in giro da gente che non ha di meglio da fare, alimentano la fantasia e disinformano cercando di far credere alla gente che c'è sempre qualcuno che complotta in ogni cosa. A sentir loro, persino l'intervento dell'USNavy in favore delle popolazioni colpite dallo Tsunami, è stato fatto per mere ragioni economiche. Per lucrare sulla ricostruzione. Capirai... ricostruire baracche di paglia... Tutto, pur di non ammettere che senza le portaerei, le navi anfibie e gli elicotteri americani quella gente sarebbe ancora lì a morire di fame. Per non parlare del fatto che lo Tsunami sarebbe stato individuato per tempo e coscientemente si è deciso di non avvisare nessuno. Gli israeliani comprarono addirittura una serie completa di motovedetta lanciamissili dalla Francia, e le vollero senza gli Exocet perchè volevano montarci i loro Gabriel. I francesi hanno fornito due reattori nucleari a Israele, alla luce del sole, figuriamoci cosa gliene fregava di quattro missili antinave...
  2. la Delta Editrice pubblica tutte le riviste della serie AEREI (oggi BIG FILES) , se non ricordo male, e si trova in tutte le edicole, in effetti...
  3. Gianni065

    Acustica nell'abitacolo

    Tranquillo, l'abitacolo assicura un ottimo livello di insonorizzazione. Quando viaggi su un aereo civile di linea, puoi avere un'idea di ciò che senti anche nell'abitacolo di un caccia. Il rumore dell'aria è molto basso e in pratica non ci fai caso, quello che senti è il rumore dei motori (e in pratica con il casco indossato senti solo quest'ultimo che si trasmette attraverso tutta la struttura dell'aereo, assieme a una vibrazione più o meno avvertibile). Poi, chiaramente, ogni modello di velivolo ha la sua "impronta acustica" più o meno marcata, e quelli moderni sono molto più silenziosi di quelli più anzianotti. I velivoli ad elica sono generalmente più rumorosi. Ad esempio i vecchi C-130H e G-222A sono molto più rumorosi (specialmente nel vano di trasporto) rispetto ai nuovi C-130J e C-27J. Ma i piloti non vogliono assolutamente un completa insonorizzazione. Dopo aver volato a lungo su un aereo, "sentire" le sue vibrazioni, il rumore dell'aria e del motore, quello del carrello che rientra o si estrae, sono tutte sensazioni che permettono di capire se qualcosa non va molto meglio di qualsiasi strumentazione!
  4. Gianni065

    G8 a Genova

    I gas nervini sono gas militari a tutti gli effetti, e quelli moderni (come il VX) sono estremamente mortali. L'atropina non è l'unico rimedio (ci sono anche altre sostanze, come la piridostigmina e la pralidoxima), ma funzionano solo se la dose di nervino assorbita è bassa: in caso contrario non c'è nemmeno il tempo di prendere la siringa... Escludo a priori che gli americani abbiano usato Sarin o altri nervini in Vietnam. Non ne avevano proprio bisogno. Le armi chimiche letali si usano solo in particolari contesti, e il Vietnam non è tra questi. In Vietnam si sono usati i defolianti, come l'agente Orange, poi rivelatosi cancerogeno. Le forze dell'ordine usano gas lacrimogeni, come il CS. Sono innocui a basse concentrazioni, ma possono diventare letali ad alte concentrazioni (come un luogo chiuso). Inoltre c'è il sospetto che possano essere cancerogeni (ma non più dello smog delle autovetture...)
  5. Gianni065

    VISIBILITA'...

    In effetti una nebbia è come una nuvola. Solo che in una nuvola non hai nemmeno il riferimento di altri oggetti (come la strada, le indicazioni luminose, alberi ecc...) per cui la visibilità, praticamente, è ZERO.
  6. Gianni065

    ssk francesi

    Onestamente non credo che un sottomarino sia una buona scelta per trasportare degli Exocet. Lo spazio a bordo non è poi tanto, e comunque gli Exocet sono entrati in servizio solo nel 1972. Per contrastare gli Styx responsabili dell'affondamento dell'Eilat (un cacciatorpediniere), gli israeliani svilupparono il missile Gabriel, che è entrato in servizio prima ancora dell'Exocet francese. Il vecchio Dakar israeliano è andato perso durante il viaggio di consegna dall'Inghilterra a Israele, e precisamente è affondato tra Creta e Cipro, ben lontano dal luogo di affondamento del Minerve (al largo di Tolone). Inoltre, ci sono 24 ore di distanza tra i due affondamenti, e questo è matematicamente confermato dai contatti radio. Minerve e Eurydice sono affondati per cause sconosciute, ma è probabile che sia stata la stessa causa che stava per far affondare il Flore, ossia un problema dello Snorkel.
  7. Gianni065

    Pearl Harbour

    Tra l'altro, quando ho scritto quel messaggio non erano le 22, ma quasi mezzanotte (l'orologio del sito...). Sull'attacco a Pearl Harbour si sono versati i classici fiumi di inchiostro, per cui mi limiterò ad alcuni aspetti meno conosciuti. Allora, dobbiamo partire dal 1937, quando il Giappone invase la Cina ponendo in essere un'allarmante espansione nel Pacifico. Gli USA aiutarono militarmente la Cina (anche mediante la costituzione di un corpo aereo volontario, le famose Tigri Volanti) e imposero un pesante embargo militare e commerciale nei confronti del Giappone. Apparve subito chiaro che le due potenze sarebbero arrivate a scontrarsi prima o poi per il controllo del Pacifico, così il Giappone iniziò a progettare i suoi piani di guerra contro gli USA sin dal 1939. L'incarico fu assegnato all'Ammiraglio Yamamoto, che disse chiaro e tondo (avendo vissuto per alcuni anni in USA) che il Giappone non poteve vincere uno scontro diretto contro l'America. L'unica possibilità, secondo Yamamoto, era quella di un attacco a sorpresa che distruggesse la Flotta del Pacifico americana. "In questo caso - egli disse - posso garantirvi sei mesi di vittorie, forse un anno. Ma non posso garantire nulla dopo." Il governo giapponese non badò alla prudenza di Yamamoto, e gli ordinò di programmare un attacco a sorpresa contro Pearl Harbour. In qualche modo, nel gennaio del 1941, l'ambasciatore americano Grew ebbe notizia di questi preparativi e avvertì Washington, ma gli americani pensarono che si trattasse di notizie prive di fondamento. L'Ammiraglio Kimmel, responsabile della flotta americana, fu più accorto, e diede disposizioni affinchè almeno una parte delle navi americane fosse sempre al di fuori del porto per non essere sorpresa alla fonda. Probabilmente fu questa strategia che salvò le portaerei americane. Il 16 novembre del 1941 i sottomarini giapponesi partirono per predisporsi in zona di operazioni. Nel frattempo il personale diplomatico giapponese, basato a Pearl Harbour, riferiva a Tokio tutti gli spostamenti delle navi americane. Il 7 dicembre del 1941 l'ambasciatore giapponese consegnò la dichiarazione di guerra, ma era tutta scritta in giapponese e solo l'ultima parte conteneva l'avvertimento della rottura delle relazioni diplomatiche. Mentre gli americani iniziavano a tradurre il documento, la flotta giapponese iniziava il suo attacco. 6 portaerei, comandate dall'Amm. Nagumo, con 423 aerei, si era portata a poco più di 200 miglia dalle Hawaii. La prima ondata di 183 velivoli decollò alle sei del mattino. Gli aerei furono avvistati da un radar basato sulle Hawaii, ma scambiati per una formazione di B-17 il cui arrivo era previsto sulle isole. Alle 7.15 decollava la seconda ondata di attacco. Alle 7.53 la prima ondata raggiungeva Pearl Harbour, e il suo comandante, Fuchida, dava via radio il segnale di attacco: "Tora Tora Tora". Le portaerei americane (tre in tutto) si trovavano però fuori dal porto con tutta la loro flotta di scorta, per ordine di Kimmel, e scamparono all'attacco. I giapponesi colpirono e misero fuori combattimento 8 navi da battaglia americane e molte navi minori, e distrussero 188 velivoli americani (quasi tutti a terra) contro la perdita di soli 29 aerei (anche se altri 20 furono così danneggiati da dover essere demoliti). I giapponesi persero anche 5 minisommergibili che tentavano di penetrare il porto per lanciare i propri siluri contro le navi. Gli USA persero 2635 militari e 68 civili. Immediatamente l'ammiraglio Kimmel fu rimosso e sostituito da Nimitz. ---- Durante l'attacco, riuscirono a decollare pochissimi aerei americani (una decina), dei modelli P-36 e P-40. Essi abbatterono in volo 11 velivoli giapponesi e ne persero 4. Altri 2 P-40 furono distrutti mentre tentavano di decollare per intercettare i giapponesi. Un gruppo di 12 B-17 disarmati che stavano arrivando alle Hawaii proprio durante l'attacco, riuscirono ad atterrare ma quattro di essi furono distrutti al suolo. Due aerei d'attacco Dauntless anch'essi in volo al momento dell'attacco, furono attaccati dagli Zero giapponesi. Uno fu abbattuto subito, l'altro impattò contro lo Zero che l'attaccava distruggendolo e distruggendosi. Altri quattro aerei americani furono abbattuti dalla contraerea amica al momento del rientro. ---- Pare che l'ammiraglio Yamamoto, dopo l'attacco, abbia detto: "Temo che abbiamo soltanto svegliato un gigante addormentato", ma su questa frase non c'è conferma. In ogni caso, l'attacco a Pearl Harbor presenta in fin dei conti pochi retroscena. Essenzialmente, esso fu un successo tattico e un insuccesso strategico. I giapponesi sorpresero le navi da battaglia americane e le affondarono (ma solo una di esse fu realmente perduta: le altre furono tutte recuperate e rimesse in servizio) ma mancarono l'obiettivo principale costituito dalle portaerei. Questo errore, con il senno di poi, è stato imperdonabile, visto che proprio i giapponesi erano consapevoli che le navi da battaglia ormai servivano a poco e la vera regina dei mari era la portaerei. Altrettanto imperdonabile fu il fatto che gli americani erano del tutto impreparati all'attacco. Psicologicamente essi ritenevano impossibile che i giapponesi avrebbero osato una cosa del genere. Bhè... buonanotte...
  8. Gianni065

    Pearl Harbour

    ok ok... ho letto solo ora questo post... provvederò ma non stanotte!
  9. Gianni065

    F-15K

    Scusate, forse sono stato poco chiaro. Io non parlavo della velocità dell'aereo in senso assoluto. Di solito gli aerei sono più lenti a bassa quota e più veloci a quote medio-alte (questo dipende da fattori come la densità dell'aria, l'ottimizzazione dei motori, delle prese d'aria ecc....) Io invece parlavo della velocità del suono, che invece funziona al contrario: più è densa l'aria, più velocemente si propaga. Quindi, tornando ai velivoli, quando si calcola la velocità di un aereo si dice: questo aereo vola a 1400 km/h a quota zero, e a 2500 km/h a 11.000 metri. A quel punto, per calcolare i Mach, si fa: 1400 (velocità aereo a quota zero) diviso 1225 (velocità suono a quota zero) e si ottiene Mach 1,1 a quota zero. Poi si fa 2500 diviso 1062 (velocità suono a 11000 metri) e si ottiene Mach 2,35 a 11000 metri. Ora, considerate che esistono velivoli i cui motori sono ottimizzati per quote medio-basse. Si tratta generalmente di velivoli subsonici, e mi pare che l' S-211 fosse uno di questi (adesso non fatemi andare a controllare i dati). L'S-211, se non ricordo male, filava a circa 760 km/h a 11000 metri, e a oltre 800 km/h a bassissima quota. Se convertite in Mach si verifica una cosa apparentemente assurda: 760 diviso 1062 = mach 0,7 800 diviso 1225= mach 0,6 Quindi uno dice: l'S.211 fa Mach 0,6 a bassa quota e Mach 0,7 ad alta quota, e uno pensa che sia più veloce ad alta quota, e invece no, è il contrario! Questo perchè, appunto, i valori dei Mach non sono un dato fisso, ma un dato che varia con la quota.
  10. Gianni065

    Domanda micidiale

    Non ho visto il filmato, magari lo vedrò domani. In ogni caso i piloti collaudatori e quelli acrobatici sono in grado di fare molte cose spettacolari con i caccia e i velivoli in genere. Si tratta comunque di manovre che non hanno alcuna valenza operativa, anche nel caso che i piloti normali le sappiano compiere (e non è così). La scampanata di un MB-339 delle Frecce, o la rotazione di 180 gradi di un aereo fermo nell'aria in verticale, sono manovre spettacolari ma inutili in un contesto operativo. Ricordo sempre la frase di un pilota di F-18 (che è un caccia meno manovrabile rispetto ad F-16 e MiG-29) uscito vittorioso da un dogfight contro un agilissimo Falcon: "Zigzagava come un dannato a destra e a sinistra e non riuscivo a stargli dietro. Allora ho aspettato che si stancasse e poi gli ho sparato".
  11. Bhè, certi argomenti non si possono liquidare con una mezza barzelletta. Innanzitutto non è vero che la "concessione" di tenere bombe nucleari dipende dalle dimensioni di uno Stato. Esiste un trattato, il Trattato di Non Proliferazione, firmato da molti paesi nel mondo nel 1968. Successivamente altri paesi vi hanno aderito mentra alcuni (come la Corea del Nord) si sono ritirati dal trattato. Chi aderisce al trattato, si impegna a non costruire nè cedere tecnologie nucleari di qualsiasi livello, se non sotto l'autorizzazione dell' IAEA, e accetta di sottoporsi alle ispezioni dell'IAEA. Il Trattato individua tre classi di paesi: - Paesi membri con armi nucleari. Sono USA, Russia, UK, Francia e Cina. Nessun altro paese membro è autorizzato a detenere armi nucleari. - Paesi membri senza armi nucleari. Ad esempio Italia, Germania ecc... Questi paesi sono tenuti ad adeguarsi alle direttive e ai controlli dell'IAEA. Si tratta di circa 160 paesi nel mondo. - Paesi non membri. Questi paesi, ovviamente, non avendo aderito al trattato non hanno alcun obbligo. Tra questi ci sono Israele, Pakistan, India, Corea del Nord. Quindi non è vero che Israele sia "illegale". Invece è vero che se un paese membro fornisce tecnologia nucleare a Israele, allora è quel paese a commettere un'infrazione. La storia del programma nucleare israeliano nasce il 12 luglio del 1955 con un accordo USA-Israele. Nel 1956, a causa della crisi di Suez, gli USA bloccarono la collaborazione, gli Israeliani si rivolsero alla Francia che nel 1958 iniziarono la costruzione di un reattore nucleare a Dimona, in Israele, nel deserto del Negev. Già prima di quel reattore, israele aveva costruito un reattore nucleare ad acqua pesante per sperimentazioni, e aveva ricevuto un reattore nucleare per ricerche dalla Francia, ma entrambi erano dichiarati ufficialmente e non erano utilizzabili a fini militari. Invece il reattore di Dimona era specificamente militare, progettato in segreto per produrre il plutonio destinato alla produzione di bombe atomiche. A quel tempo i satelliti spia non esistevano, e fino al 1960 nessuno seppe dell'esistenza del reattore di Dimona. L'uranio delle armi atomiche non proveniva dalla Francia (anche perchè Israele non ha prodotto armi nucleari basate su Uranio, ma direttamente su Plutonio), ma dalle miniere del Negev, dove fu scoperto da un'unità militare scientifica ultrasegreta, lo HEMED GIMMEL (oggi si chiama Machon 4), creata proprio per questo scopo. I francesi fornirono soltanto l'uranio combustibile per l'alimentazione iniziale del reattore di Dimona (insomma fornirono la prima "carica"), mentre l'uranio successivo e il plutonio per le bombe furono ricavati dalle riserve del Negev. Quel reattore nucleare fu utilizzato quindi per fornire le prime quantità di plutonio arricchito utilizzate nelle prime bombe. Nel 1958 un U-2 americano fotografò il reattore, ma le foto non dicevano molto (l'impianto era stato costruito per assomigliare a una industria tessile, e come tale era stato dichiarato). Solo nel 1960 la CIA scoprì la verità, ma Israele si rifiutò di ammetterla. Nel 1967 ancora la CIA avvertì il Governo USA che Israele aveva costruito le sue prime armi nucleari, ma poichè proprio nel 1967 ci fu la seconda guerra degli arabi contro Israele, gli USA non potevano pretendere che Israele rinunciasse alla propria deterrenza. Calcolando la capacità produttiva di plutonio di Dimona (circa 20 kg all'anno) e poichè ne bastano 5 kg per produrre una bomba, si ritiene che Israele abbia una potenzialità di circa 4 bombe all'anno. Poichè nel 1967 ne aveva solo due, possiamo calcolare che in circa 40 anni Israele al massimo può aver prodotto 160 bombe. Nel 1986 un tecnico israeliano rivelò all'occidente le fotografie delle bombe stoccate da Israele, per cui non c'è alcun dubbio sulla loro esistenza. Resta il dubbio di dove Israele abbia testato le sue armi atomiche (perchè oggi i computer permettono di non testarle, ma in quegli anni non era così). Ebbene, si ritiene che Israele ne abbia testata una in Sudafrica, offrendo in cambio la propria tecnologia nucleare militare. Nel 1979 un satellite spia americano rilevò un'esplosione nucleare nell'Oceano Indiano al largo del Sudafrica. Con la tecnologia israeliana i sudafricani costruirono altri 6 ordigni operativi, e li smantellarono nel 1993 (in effetti un anno prima che Mandela salisse al potere, ma quando ormai era già chiaro che il governo di De Klerk era finito). Ecco, questa è la storia punto per punto... senza barzellette
  12. Confermo l'elenco dei paesi che detengono ordigni atomici: USA, Russia, Cina, Francia, Inghilterra, India, Pakistan, Israele. Il Sudafrica le aveva (il programma procedeva d'intesa con Israele) e forse ne ha anche testata una, ma con la svolta che ha posto fine alle disparità tra bianchi e neri (e l'ascesa al governo di Mandela) il programma è stato azzerato. La Corea del Nord dice di averle, ma nessuno le ha viste. L'Ucraina non ha più testate nucleari: sono state tutte riversate alla Russia. Occorre tener presente che qualsiasi nazione che possiede un reattore nucleare, è in grado di procurarsi il materiale fissile sufficiente a costruire una bomba atomica di modello elementare. E i fatti hanno dimostrato che qualsiasi studente di fisica, con un po' di capacità, può progettare un ordigno atomico del tipo di quelli usati a Hiroshima o Nagasaki. I controlli internazionali (che sono operati nei confronti dei paesi che vi acconsentono, quindi lasciano il tempo che trovano) servono appunto ad evitare che una centrale nucleare possa essere utilizzata per arricchire l'uranio, anzichè per "bruciarlo" come combustibile. La Corea del Nord è quindi in grado di costruire un ordigno nucleare, ma non ha la tecnologia adeguata per procedere alla sua miniaturizzazione in maniera da renderlo idoneo all'installazione su un missile, almeno al momento. Al massimo può realizzare bombe per aereo. La Corea del Nord sta facendo di tutto per uscire dall'isolamento in cui si trova dopo la fine dell'URSS (i rapporti con la Cina sono tesi da decenni) e le sue dichiarazioni servono solo a ricercare finanziamenti in cambio della rinuncia all'arma nucleare. Non so se questo atteggiamento si rivelerà pagante, alla lunga. Certamente è molto sfrontato, ma al posto delle nazioni occidentali non me ne preoccuperei. La Corea del Nord è destinata a cuocersi nel suo stesso brodo, e io la lascerei fare.
  13. In verità non è mai capitato che una segnalazione di bomba sia autentica. Le bombe hanno la spiacevole abitudine di segnalarsi da sole, nel momento in cui esplodono... Però non capisco bene la tua domanda. Se viene segnalata una bomba a bordo, essa può trovarsi solo in un posto accessibile: la cabina di pilotaggio, la cabina passeggeri (compresi i bagni) o il vano bagagli. Al massimo può essere infilata nei vani del carrello. Non è che un bombarolo si mette a smontare un'ala di un Boeing 747 per infilare una bomba tra un'ordinata e un longherone...
  14. Gianni065

    ssk francesi

    Per me possiamo continuare su questo. E' impossibile che un Gotland o qualsiasi altro sottomarino non nucleare possa navigare per settimane in immersione a 5 nodi. In un giorno ci sono 24 ore e navigando a 5 nodi si coprono 120 miglia al giorno. A quella velocità l'autonomia non può quindi arrivare - nel migliori dei casi - che a pochi giorni di navigazione. Le fonti che citano quel dato, sono imprecise. Esse vogliono dire solo che l'autonomia in immersione senza snorkel è di due settimane (ma non in movimento: in generale. Infatti occorre tener presente dell'ossigeno necessario per respirare e del consumo elettrico medio delle apparecchiature di bordo) e che la velocità massima raggiungibile è pari a 5 nodi. Questo mi sembra abbastanza compatibile, visto che i due moduli Stirling offrono una potenza complessiva di 150 kw. Se il Gotland navigasse per settimane ininterrottamente a 5 nodi, con gli Stirling, percorrerebbe una distanza di 1680 miglia e probabilmente non ci sarebbe stata nessuna necessità di sviluppare sistemi alternativi! Dobbiamo tenere in considerazione una cosa: in GENERALE un sottomarino convenzionale, di medio-grosse dimensioni, ha queste prestazioni: Velocità in superficie: intorno ai 10-12 nodi Velocità in immersione: intorno ai 18-20 nodi Velocità Snorkel: intorno ai 12 nodi Autonomia in emersione o snorkel: alcune migliaia di miglia a 8 nodi Autonomia in batteria a 3-4 nodi: intorno a 150-200 miglia Autonomia in batteria a 8 nodi: intorno alle 80-100 miglia Autonomia in batteria a 15 nodi: intorno a 30 miglia Tempo di ricarica delle batterie: dalle 6 alle 12 ore Tenuto conto di ciò, è evidente che un sistema AIP che garantisce un'autonomia di 500 miglia a 4 nodi già è un grossissimo passo avanti (praticamente l'autonomia è raddoppiata). Fatte queste premesse, bisogna considerare che costruttori e marine sono molto restii a rivelare i dati operativi dei propri sottomarini. Ad esempio, quando si dice che un determinato sottomarino AIP ha un'autonomia di 500 miglia a 4 nodi in immersione, nessuno dice se questa è l'autonomia del solo sistema AIP oppure se è combinata con le normali batterie. Infatti un sottomarino in immersione, una volta esaurita la riserva di combustibile per il sistema AIP, passa alle batterie che sono ricaricabili (mentre il sistema AIP non lo è). A questo punto, se un sistema AIP garantisce un'autonomia di 500 miglia, e le batterie ne aggiungono altre 200, l'autonomia complessiva dovrebbe essere di 700 miglia. Ma questo tipo di dati non lo troverete mai in giro. E anche i dati pubblicati, sono generalmente stimati o dichiarati con una certa approssimazione. Conoscere questi dati, infatti, è fondamentale per chi è impegnato nella lotta ASW. ----- Dimenticavo poi di precisare, nei post precedenti, che un altro grosso svantaggio dei sistemi Stirling e MESMA è quello di produrre gas esausti, i quali possono rilevati da uno "Sniffer", un apparato utilizzato dai velivoli antisom. ----- In ogni caso, un sottomarino convenzionale sofisticato, con sistema AIP, che si tratti di un Gotland o di uno Scorpene o di U-212, è comunque una minaccia molto grave per le unità di superficie. Se abbia poi cento miglia in più o in meno di autonomia, o se tiri un paio di nodi in più, è tutto sommato poco rilevante, se si considera che le nazioni che utilizzano questo tipo di sottomarini non hanno quasi mai esigenze di tipo oceanico, ma piuttosto quelle di garantire l'interdizione di aeree marittime prospicienti le proprie coste. Questo tipo di assetto "difensivo" consente di sfruttare al meglio le caratteristiche di questi sottomarini, i quali resterebbero praticamente fermi per giorni, facendo la posta alle unità nemiche. Quindi al di là dell'innegabile superiorità tecnologica dei sottomarini di produzione tedesca, non voglio dire che gli Scorpene o gli Agosta non siano sottomarini validi, nè che non siano efficienti ed efficaci. Dico solo che la tecnologia costruttiva in generale dei sottomarini francesi non è mai stata uno dei settori tecnologici in cui la Francia abbia eccelso. Comunque la Francia resta uno dei pochissimi paesi al mondo che progetta e costruisce sottomarini convenzionali e sottomarini nucleari, e questo è un merito che non si può disconoscere. E' come confrontare, che so, la Fiat/Lancia e la BMW. Sulla carta la Fiat produce l'intera gamma di auto, sono macchine anche carine, funzionano bene e si vendono bene. Però quando chiudi lo sportello ti accorgi che c'è differenza...
  15. Gianni065

    ssk francesi

    Io so solo che un Type 212 ha queste caratteristiche: - Velocità max in immersione, 20 nodi - Autonomia in AIP: 420 miglia a 8 nodi, oppure 3 settimane - Profondità operativa: oltre 400 metri - Dislocamento: 1800 tonnellate in immersione - Equipaggio: 30 uomini - Armamento 6 tubi con 12 siluri, più 24 mine Per lo Scorpene con MESMA abbiamo: - Velocità max in immersione: 20 nodi - Autonomia: 550 miglia a 4 nodi - Profondità operativa: 300 metri - Dislocamento: 1800 tonnellate in immersione - Equipaggio: 32 uomini - Armamento: 6 tubi con 18 siluri Se l'autonomia a 4 nodi è di 550 miglia, a 8 non sarà più di 200-250. La profondità in immersione è inferiore. L'unico vantaggio sta nell'armamento, perchè gli Scorpene trasportano 18 siluri anzichè 12 (e le 24 mine aggiuntive degli U-212 non bastano a compensare la differenza di 6 siluri) ma questa è una condizione dovuta a criteri di scelta della disposizione degli spazi interni, e non alla tecnica costruttiva.
  16. Se ci lavora una sola persona non basta una vita... In azienda, supponendo di lavorarci 12 ore al giorno (ma alla Boeing spesso si lavora 24 ore su 24) con decine di tecnici e specialisti e tutte le attrezzature, ci si può mettere alcune settimane. Per questo se un aereo è arrivato a quel punto... quasi quasi conviene buttarlo e comprarne uno nuovo! Se non si ha fretta, si possono impiegare meno uomini e metterci anche mesi, nel qual caso il costo dell'operazione si riduce sensibilmente.
  17. Ti consiglio di visitare questi siti: http://www.aviation-history.com/index-aircraft.htm http://users.belgacom.net/aircraft/edito/2034.html#206494 (questo è proprio eccezionale, è una vera enciclopedia di tutti i velivoli della II GM, devi avere solo pazienza a cercare tutto per bene, e trovi tutti i dati e tutte le foto che puoi desiderare). ------ Detto questo, è impossibile fare delle classifiche di caccia della II GM. Ce ne sono tantissimi, e di ognuno sono state realizzate moltissime versioni radicalmente diverse per motorizzazione e armamento, per cui si può fare solo un raffronto per determinati e localizzati periodi e teatri della II GM. Ad esempio, durante la Battaglia d'Inghilterra i principali oppositori furono l'ME-109 tedesco da un lato, Spitfire e Hurricane dall'altro. L'Hurricane era molto inferiore all'ME-109, mentre lo Spitfire gli stava sostanzialmente alla pari. Lo Spitfire ebbe buon gioco perchè i caccia tedeschi avevano problemi di autonomia ad operare sul territorio inglese, mentre quelli della RAF giocavano in casa. ------ La presa d'aria ventrale del P-51 è , appunto, una presa d'aria per il raffreddamento. ------ Se confronti ME-109, Spitfire, P-51, P-47 e Stuka, innanzitutto togli lo Stuka che era un bombardiere in picchiata, quindi non è comparabile con i caccia. Degli altri quattro, ME-109 e Spitfire appartengono a una generazione precedente rispetto a P-51 e P-47 che sono tecnologicamente molto superiori. Il P-47 era molto potente, ed era ottimizzato per l'attacco al suolo anche se svolgeva egregiamente il ruolo di caccia. Il P-51 era un caccia studiato per fornire una grandissima autonomia, grazie anche ai serbatoi alari sganciabili. Difficile, quindi, confrontarli, così come è difficile dire quale sia stato il caccia migliore della II GM, perchè a modo loro e nell'ambito dei teatri in cui furono utilizzati, ciascun caccia aveva caratteristiche particolari. Impossibile dire se era meglio lo Zero, l'ME-109, il P-47, il P-41, il Wildcat, il Corsair, il P-38, lo Spitfire, l'FW-190, ecc... Se dobbiamo considerare un lato esclusivamente tecnico, allora senza dubbio il più avanzato è stato il P-51 Mustang: infatti ha servito a lungo anche dopo la II GM, originando altri modelli di un certo successo (come l'F-82), tanto che negli anni '60 il modello era ancora in produzione e agli inizi degli anni '80 ne è stata derivata una versione denominata PA-48 Enforcer per attacco leggero (COIN). Inoltre, i combattimenti aerei della II GM (che sono ben conosciuti, Augusto: non dimentichiamo che molti di quei piloti sono ancora in vita, al contrario di chi viveva con Giulio Cesare...) furono molto particolari. Ci sono stati casi di evidente inferiorità di un caccia rispetto ad altri (si pensi ai CR-42 italiani contro gli Spitfire, ai Gladiator inglesi contro i ME-109, o ai Buffalo americani contro gli Zero) ma più in generale le sorti dei dogfight venivano decise dalla tattica di volo, dalla superiorità numerica, dall'effetto sorpresa e dall'abilità del pilota, piuttosto che dalla qualità del velivolo.
  18. Bhè, se usassero un carburante particolare, avrebbero bisogno di aviocisterne appositamente attrezzate con quel carburante. E' una cosa che succedeva con l'SR-71, che usava un carburante diverso da quello standard e aveva una flotta di aerocisterne tutta e solo sua.
  19. Gianni065

    F-15K

    La velocità del suono parte da 1225 km/h a quota zero, per poi diminuire con l'aumentare della quota. A 11.000 metri ha un valore di 1062 km/h e resta tale anche a quote superiori. La velocità di Mach 2.5 indicata per l'F-15 è relativa a quote oltre gli 11.000 metri, per cui è 2,5 x 1062 = 2655 km/h. Tenete conto che spesso gli autori approssimano i calcoli, li arrotondano, quindi fanno Mach 2,5 x 1000 km/h = 2500 km/h.
  20. Gianni065

    Droghe leggere

    Figurati... quante volte in Italia si è concesso, vietato, poi concesso... basta vedere le vicende del "consumo personale"
  21. Credo che nessuno avesse dubbi sul significato di "propulsione" per inerzia... ma grazie per la precisazione Unholy. Quando un missile raggiunge i limiti della sua gittata, solitamente si autodistrugge, ma dipende dalla programmazione della spoletta.
  22. Gianni065

    ssk francesi

    L'affondamento del 1952 è relativo al Sibylle, una unità ex Royal Navy, e fu dovuta a schiacciamento dello scafo per superamento della quota massima. Un errore dell'equipaggio, a quanto sembra. Per quanto riguarda le esportazioni di sottomarini francesi, oggi al mondo ci sono una trentina di utenti di sottomarini convenzionali, e di questi, oltre 20 hanno programmi di acquisizione in corso. Di questi programmi, ben nove sono già stati assegnati ai tedeschi, e solo 3 ai francesi (gli altri sono suddivisi essenzialmente tra russi e svedesi). Infatti ad oggi soltanto Germania, Francia, Russia e Svezia costruiscono sottomarini convenzionali per esportazione, ed è abbastanza normale che la Francia si prenda un po' del mercato. I programmi vinti dai francesi sono stati il Cile, la Malesia e la Spagna (quest'ultima però è associata al programma Scorpene, quindi è normale che lo compri). L'India è ancora indecisa tra Scorpene e U-212. Dei programmi precedenti, la Germania ne ha presi 17, contro 5 francesi (tra cui il Pakistan). La Germania è la nazione che ha più esperienza in questo settore, e si vede. Se confrontiamo il sistema di propulsione MESMA con quello tedesco a celle combustibili (CC), vediamo subito le differenze. Il MESMA utilizza etanolo. L'etanolo va in autoaccensione a 210 gradi contro i 550 dell'idrogeno. L'etanolo è tossico, l'idrogeno no. L'etanolo produce gas esausti tossici, l'idrogeno solo acqua. Il MESMA ha bisogno di una pompa di raffreddamento e di una pompa di evacuazione dei gas esausti, mentre il CC non ha parti in movimento e quindi è assolutamente silenzioso. Il MESMA occupa spazi molto più grando (più del doppio) rispetto al CC. Il MESMA genera temperature di oltre 700 gradi (e ti dico io che rischi ci sono con l'etanolo in giro) mentre il CC appena 80 gradi. Il MESMA consuma 1,1 kg di ossigeno per ogni KW prodotto, mentre il CC appena 0,4. L'unico vantaggio del MESMA sarebbe quello che può fornire potenza fino a 200 kw, contro gli 80 kw attualmente forniti da un singolo modulo a CC. Ma ad esempio gli U-212 utilizzano una serie di moduli che forniscono ciascuno fino a 50 kw, per una potenza complessiva di 300 kw. Il tutto in meno spazio di un sistema MESMA. E infatti le prestazioni di uno Scorpene in immersione AIP non sono migliori di quelle di un U-212, anzi: l'U-212 è almeno un paio di nodi più veloce. Questi sono i dati, al di là delle opinioni personali.
  23. Gianni065

    Droghe leggere

    Io sono contrario alle droghe, leggere o pesanti che siano. Vero, anche le sigarette fanno male, ma solo alla salute. Non sballano di certo, e non s'è mai sentito che qualcuno abbia rubato o ucciso per comprarsene un pacchetto. Per cui non credo che possano rientrare nel discorso. Anche l'alcool fa male, ed è pure pericoloso per gli altri (ad esempio alla guida) e sballa parecchio a modo suo. Però l'alcool è un caso di ABUSO di una sostanza che di per sè ha anche molte altre applicazioni. Voglio dire, l'alcool si usa per conservare, si usa per bruciare, si usa per medicare, per disinfettare, si usa persino nell'industria alimentare. L'alcool è impossibile da proibire, perchè troppo diffuso, e poi perchè radicato nel consumo della popolazione (si dovrebbero proibire i babà al rum, le ciliege sotto spirito, la birra, il liquore al cacao...). L'alcool è come un'automobile: può ammazzare, ma non è un motivo per vietare la vendita di automobili. Anche l'alcool, secondo me, non rientra pienamente nel discorso. Le droghe sono droghe, hanno caratteristiche tipiche. Oltre a essere pericolose per la propria salute (e questo è un problema di coscienza personale) sono pericolose per gli altri (ma anche questo è relativo e dipende dalla propria intelligenza) ma più di tutto (e questo è il vero punto, per me) ALIMENTANO UN MERCATO ILLEGALE SPAVENTOSO. La droga è al centro della stragrande maggioranza della criminalità. La droga è la principale fonte di guadagno delle grandi organizzioni criminali, e una serie di realtà criminose (traffico di armi, omicidi, mafia) sono strettamente connesse alla droga. Le armi si comprano per combattere chi mette in discussione il controllo del territorio dello spaccio, gli omicidi si commettono per le stesse ragioni. La mafia ricicla i capitali della droga anche in altre attività (usura, prostituzione, appalti) e i drogati (quelli seri, non gli spinellati occasionali) spesso devono rubare (e quindi furti, rapine, scippi ecc...) per procurarsi il denaro. Lo Stato deve mettere in campo un gigantesco apparato repressivo (uomini e mezzi, apparati di giustizia, carceri) per contrastare il fenomeno (in USA addirittura si usano aerei radar, elicotteri armati, ecc...). E tutto questo, senza che si riesca a debellare il fenomeno. Ecco, io penso che quando un fenomeno non puoi debellarlo, allora è meglio legalizzarlo. Legalizzare la droga, ogni tipo di droga, secondo me può solo portare bene, nel lungo termine. Innanzitutto d'un colpo le organizzazioni criminali perdono la loro principale fonte di guadagno, i drogati non hanno bisogno di rubare e rapinare (perchè la pagarebbero a un prezzo irrisorio rispetto a quanto pagano oggi una dose che per il 90% è fatta di schifezze) lo Stato risparmia miliardi di euro della repressione (anzi, ci guadagna pure facendo vendere la droga nelle farmacie) e alla fine secondo me si ottiene anche l'effetto di disincentivarne l'uso (perchè si perde il fascino del proibito). Oggi in molti si drogano o si spinellano per non "fare brutta figura". Se la droga la compri in farmacia come le aspirine, drogarsi diventerà presto fuori moda. So che non si farà mai, e temo che non si farà perchè ci sono troppi interessi dietro (politici - legati alle infiltrazioni mafiose; ed economici - legati all'industria del law-enforcement, ossia tutte quelle aziende che forniscono mezzi per la lotta alla droga, dalle microspie agli equipaggiamenti). Non so nemmeno se la mia teoria sia corretta: magari alla fine può rivelarsi un errore. Però dico: abbiamo provato per decenni a combattere la droga e sostanzialmente non siamo riusciti a fermarla. Perchè non provare, anche per un periodo di tempo limitato, a legalizzarla e a vedere cosa succede?
  24. E sono in cottura nuove schede...
×
×
  • Crea Nuovo...