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Gianni065

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  1. Gli F-104 teleguidati andrebbero bene come bersagli. Come UCAV sono troppo costosi e complessi, in termini di consumi e manutenzione.
  2. Perchè ormai i sommergibili non esistono (quasi) più, per cui si usano i due termini in maniera indifferente. Capita anche a me di dire sommergibile e invece parlo di sottomarini. Nel linguaggio corrente capita. Del resto, quante volte si dice "macchina" per descrivere quella che invece è più correttamente un'automobile?
  3. Gianni065

    Nucleare

    Vero. Ma adesso si preferisce utilizzare dei pozzi verticali, per non limitare il numero di siluri e missili antinave di riserva.
  4. Scusa Easy, ma se ancora i Kidd non sono stati consegnati a Taiwan, che razza di esercitazioni simulate hanno fatto? Ma stiamo scherzando? I Kidd già come sono ora sono i più potenti cacciatorpedinieri lanciamissili (escludendo solo gli AEGIS, e solo dal punto di vista antiaereo) in servizio. Adesso che vengono trasferiti a Taiwan sono completamente aggiornati e ricondizionati. E lanceranno i missili Standard-Block III e gli Harpoon della serie Block II RGM-84L. I Kidd sono bestie da 9000 tonnellate, e montano il sistema di combattimento degli incrociatori nucleari classe Virginia, la suite più sofisticata mai realizzata prima dell'AEGIS. Tanto per rendere un'idea, un Kidd può svolgere il ruolo di centro di difesa aerea assegnando i bersagli alle forze aeree, tramite connessione NTDS di tipo avanzato. La suite antisom di un Kidd è da paura. Un Kidd è veramente una nave in grado di affrontare senza problemi qualsiasi minaccia, aerea, navale o sottomarina, con uguale efficienza. Non c'è una sola unità cinese che possa reggere il confronto. Per quanto riguarda gli Standard, ho detto Block III, non Standard SM3. Parlo degli Standard SM-2 Block 3A. Per quanto riguarda un confronto con le altre navi, non è guardando alla gittata dei missili antinave che si vede qual'è la migliore. Se è per questo anche le navi cinesi hanno missili di gittata superiore. Una nave ha un orizzonte radar di 40 km per avvistare altre navi, per cui l'estensione di questo orizzonte si ottiene attraverso altri sistemi (aerei, elicotteri, ESM, sonar). La vittoria non spetta a chi ha il braccio più lungo, ma a chi ha una capacità maggiore di coordinare lo scenario operativo e utilizzare con efficienza i sistemi di scoperta attivi e passivi, quelli offensivi e quelli difensivi. E il sistema Standard è un sistema affidabile e testato contro i migliori missili antinave sovietici (gli americani li hanno comprati e li hanno usati per i test...). Le IOWA, qualunque sia la ragione per cui sono state ripescate (che non è quella di contrastare i Kirov, anche se era una buona scusa per ottenere i fondi per la riattivazione...) si sono rivelate efficienti ed efficaci, con un potere di fuoco reso inutile dalla storia, non da considerazioni tecniche. Le cricche sugli aerei sono vecchia cosa. Si riparano. Anche gli F-16 dell'AMI hanno avuto gli stessi problemi, come tutti i Falcon delle prime serie. Certamente, se devi refittare estesamente 100 pezzi, fai prima a comprarne 100 nuovi: risparmi, perchè realizzi economie di scala. Ma quando si parla di 2-3-4 pezzi, refittare è più conveniente di comprare nuovo. Poi è chiaro: una Orizzonte o una "Rinascimento" nuova di pacca è chiaro che è meglio di una nave refittata. Su questo non discuto. Dico solo, e lo ribadisco, che quando c'è da tirare la cinghia occorre farlo: un paio di pantaloni con una pezza non sono belli come un paio nuovo, ma funzionano. Inoltre, le navi non hanno gli stessi problemi di stress di struttura che hanno gli aerei ad alte prestazioni. E talvolta gli aerei si ritirano per motivi ben diversi da quelli che si pensano. Ad esempio i G-91 italiani sono stati ritirati prima del tempo perchè alcune componenti dei seggiolini eiettabili erano "scadute" e in magazzino erano terminati i ricambi. Ma in ogni caso, se gli ammiragli vogliono le loro navi belle e nuove, e i cantieri navali vogliono incassare i relativi profitti, e poi non ci saranno soldi per addestrare i soldati o per aggiornare quello che si acquista, non è cosa che mi impedirà di dormire la notte... a proposito... sono le due e mezza !!!
  5. Gianni065

    Valori Massimi G +/-

    Sì, attenzione a una cosa, però. Ormai tutti i nuovi aerei da combattimento sono propagandati +9/-3, come giustamente ha detto Unholy. In effetti questo non è però il limite strutturale vero degli aerei moderni, ma solo un limite di sicurezza, che serve per tutelare il pilota e per non compromettere la vita utile della cellula. Il limite effettivo di solito non è mai reso pubblicizzato, e talvolta non è nemmeno conosciuto. Ci sono stati casi (ne ricordo uno di un F-18) dove l'aereo ha tirato 12 G istantanei senza conseguenze per la cellula e nemmeno per il pilota, e casi in cui si è arrivati a -6,8 G (non ricordo il caccia coinvolto). Molti aerei hanno un limitatore di G, che si può anche disinnestare in caso di emergenza. Certamente quando si toccano certi valori, si esce al di fuori dei limiti testati durante i collaudi e si rischia il peggio. Però state certi che se un ingegnere progetta un caccia per +9/-3 si è preso almeno un buon 20-30 % di tolleranza. E se il caccia è nuovo e ben costruito, regge bene anche a certi maltrattamenti. Un po' meno il corpo del pilota...
  6. No, non un B-52. Quella foto è di un quadrimotore, e mi sentirei di giocarmi una birra che è di un B-747. P.S. (potrebbe essere anche un C-130 o un IL-76... ma mi pare un 747)
  7. Easy, sul fatto del valore bellico zero dobbiamo dirci le cose in faccia. Il mondo del mercato militare è esattamente come quello civile. Vengono introdotti nuovi "gadget" solo per far spendere soldi ai consumatori. L'Apollo è andato sulla Luna con computer che oggi sarebbero superati da un semplice VIC-20, però fanno credere che non puoi vivere senza l'ultimo Pentium IV dell'ultimissima generazione. E ti inventando diecimila cose, tra software e hardware, per convincerti che è vero. Nuovi modelli di autovetture vengono sfornati ogni 3-4 anni e spesso tutto quello che viene fatto è solo un restyling. Prendi le corazzate IOWA: mi pare che erano di valore bellico tutt'altro che zero quando, dopo 40 anni, furono riattivate e rimesse in servizio, con elettronica e armamenti aggiornati. Scommettiamo che se prendi un F-104, gli monti sopra un radar ultima generazione e lo armi con una coppia di AMRAAM e una di AIM-9X, magari con un bel IRST, dai del filo da torcere anche ai caccia dell'ultima generazione? Le Maestrale sono un guscio di acciaio e alluminio, una casa galleggiante. Lo scafo è eterno. Gli ambienti interni sono come una casa: le case al massimo si ristrutturano. Se l'Amerigo Vespucci può navigare dignitosamente con il suo scafo in legno, dopo mezzo secolo, non vedo perchè non possa farlo uno scafo in acciaio. Prendi una Maestrale, rimetti in sesto l'apparato motore (che è ancora oggi di prim'ordine) dai una rinfrescata alle pareti e sostituisci i condizionatori d'aria. Cambia la suite dei radar e aggiorna gli armamenti: sul mercato c'è solo da scegliere. Tutto questo costa molto, ma molto, ma molto meno della progettazione di una nuova unità. E bada bene: queste unità non devono affontare i sottomarini nucleari sovietici nè combattere le terze guerre mondiali. Devono solo pattugliare il mediterraneo, scortare i gruppi navali, fare qualche abbordaggio durante le operazioni di peacekeeping e mostrare bandiera. Taiwan, che è sotto minaccia di invasione da parte della Cina (mica parliamo di un paesotto qualsiasi...) con un costo totale di 200 milioni di dollari a nave si sta portando a casa 4 cacciatorpedinieri lanciamissili classe Kidd, ex US Navy. Sono navi che hanno 30 anni di vita sulle spalle, e di vita operativa piena, non parliamo di viaggetti turistici. Con questo costo Taiwan si assicura unità in grado di lanciare missili ASROC e STANDARD Block III (con una riserva di oltre 60 missili) che sono probabilmente il meglio disponibile oggi (hanno anche capacità antimissile balistico), missili Harpoon (8 missili pronto al lancio), 2 cannoni da 127 mm, 2 lanciasiluri antisom trinati, 2 elicotteri antisom, 2 sistemi antimissile Phalanx ecc... ecc... Le Maestrale sono più giovani dei Kidd, hanno navigato meno, e hanno l'IDENTICO apparato propulsivo (le LM-2500). Basta aggiornare il sistema d'arma ed elettronico e sono ancora unità di prim'ordine, tenuto conto che sono tra le poche al mondo che dispongono di lanciasiluri da 533 mm. Per le Orizzonte si parla di un costo totale del programma pari a 1500 milioni di euro, per l'Italia. Ossia ogni "fregata" avrà un costo di 750 milioni di euro, quattro volte il costo di un Kidd rimodernato. Con la differenza che un'Orizzonte non si potrà nemmeno avvicinare per sbaglio a un Kidd, se mai le due navi dovessero trovarsi a combattere una contro l'altra!
  8. Per Easy. Sì, le Orizzonte saranno solo due, è vero. Ho scritto di getto senza consultare alcuna fonte, e il lapsus è dovuto al fatto che quando l'Italia aderì al progetto Horizon le fregate previste erano quattro per la Marina Italiana e quattro per la Francia (e c'era pure l'Inghilterra, all'epoca). Per quanto riguarda il programma Rinascimento, che sarebbero poi le FREMM, o per quanto riguarda tutto il resto, il discorso è sempre quello: capisco che si rischia di trasformare l'Italia in Repubblica delle Banane, ma se non ci sono soldi è perfettamente inutile imbarcarsi in avventure senza speranza. Un tempo la Marina Italiana era chiamata "Marina dei Prototipi" e mi sa che si tornerà a quei livelli (due portaerei di due classi diverse, due fregate qui, due sottomarini lì). Le FREMM partono con dieci unità. Vogliamo fare scommesse su quante se ne realizzeranno davvero? Tra cinque anni i lapsus capiteranno anche a voi, vedrete... Le Maestrale, come le Lupo, come qualsiasi nave, possono navigare pure per 50 anni o 100 anni, se adeguatamente manutenute e aggiornate. Nel mondo c'è in giro ancora roba risalente alla seconda guerra mondiale. Poi, se non ci sono soldi, dove sta scritto che bisogna tenere 10.000 uomini impegnati all'estero? Le forze armate italiane hanno centinaia di programmi avanzati in corso, e non hanno i soldi per portarli a termine. Alla fine faranno sforzi mortali per rispettare gli impegni, ma dovranno ordinare pochi pezzi e quei pochi non saranno in grado di aggiornarli a dovere nè di garantire l'operatività. Le lezioni degli AMX e dei Tornado dovrebbero insegnare qualcosa. Voglio essere chiaro: non crediate che mi piaccia scrivere queste cose. Ma ritengo che occorra fare scelte dolorose ma necessarie per superare questo brutto momento e rimettersi in carreggiata quando ci saranno condizioni migliori. E questo non vale solo per l'Italia: anche gli USA stanno facendo degli errori giganteschi. La differenza è che le dimensioni e le capacità industriali degli USA sono tali che anche il più grosso degli errori alla fine può essere rimediato senza troppi problemi, mentre l'Italia se sbaglia poi paga per vent'anni.
  9. Non mi risulta che l' F-15/ASAT fosse da buttare dopo il lancio. In fin dei conti l'Eagle doveva solo effettuare un'arrampicata a piena potenza e lanciare il missile all'apice della traiettoria balistica che l'aereo, di fatto, andava ad assumere. Al massimo si può ipotizzare che tenendo i motori a piena potenza per un periodo di tempo prolungato, poi gli stessi necessitavano di una revisione, ma mi pare che il gioco valesse la candela. L' F-15/ASAT non è mai stato dispiegato operativamente, ma il sistema è stato testato, si è dimostrato efficiente, ed un certo numero di missili ASAT sono stati prodotti e posti in riserva, pronti ad essere utilizzati. Non si è ritenuto di tenere un reparto appositamente destinato a quella missione, ma in caso di necessità il sistema era pronto all'uso in pochi giorni, se non poche ore. Peraltro, gli USA hanno poi sviluppato il sistema di lancio PEGASUS, che sfrutta come vettore un B-52 o un L-1011 (ma si può usare qualsiasi jet plurimotore) e che ha dato ottimi risultati. Il Pagasus può mettere in orbita un carico di 450 kg, e in un certo senso ha reso del tutto inutile l'ASAT.
  10. Gianni065

    Aereo Nucleare

    Giusto Maverick, non abbiamo ancora risposto alla tua domanda. Ma non è possibile dare una risposta certa, bisogna vedere le condizioni. Se io fossi il responsabile della difesa aerea, e sullo schermo mi appare un blip, che identifico per nemico, lo abbatto e basta. Non so che tipo di propulsione abbia quell'aereo. Ammesso che si opti per un'identificazione visiva, e che il pilota dell'intercettore riesca a riconoscere che quell'aereo è un aereo a propulsione nucleare, resta sembre il dubbio: che armi sta trasportando? E' molto difficile che un responsabile di difesa aerea decida di lasciar passare un bombardiere nemico con intenzioni ostili, qualunque sia il sistema di propulsione che esso adotta. Voglio dire, anche se un aereo trasporta armi chimiche o batteriologiche, abbatterlo può essere un problema. Ma non significa che gli lasci fare tutto ciò che vuole. A quel punto si cerca di abbatterlo su una zona non troppo popolata. Per consentirgli di fare la sua missione dovrei essere assolutamente certo che quell'aereo sgancerò solo bombe convenzionali ed essere assolutamente certo che non ho alcuna possibilità di abbatterlo prima che raggiunga un'area densamente popolata. Solo a quel punto tenterei di sparare raffiche di avvertimento o di scortare il velivolo fuori dallo spazio aereo nazionale. In fin dei conti, se intercetto il bombardiere e lo seguo, facendo capire al suo equipaggio che se non torna indietro sarà inesorabilmente abbattuto, a meno che non si tratti di un equipaggio kamikaze (nel qual caso tanto vale buttarlo giù e buonanotte) probabilmente opterà per annullare la missione. Si tratta però di situazioni ben difficili a verificarsi nella realtà. Nella realtà lo intercetti e lo abbatti, punto e basta. Poi se il suo reattore nucleare crea una contaminazione a terra, quell'atto di guerra può a ben ragione essere considerato alla stregua di un attacco nucleare, e pertanto giustificherebbe una reazione con armi atomiche sul territorio del paese da cui è decollato.
  11. Ne abbiamo già parlato. Un sommergibile, per le sue caratteristiche idrodinamiche, è una nave che può immergersi. Questo significa che in superficie è più veloce, mentre in immersione le sue prestazioni decadono. Tutte le unità subacque fino agli anni '50 erano di questo tipo. Un sottomarino, invece, è progettato per navigare in immersione. Quando sale in superficie, le sue prestazioni decadono. Il primo vero sottomarino è stato l'Albacore del 1953, americano. Oggi, tutte le unità subacque sono sottomarini, indipendentemente dal tipo di propulsione.
  12. Gianni065

    Nucleare

    L' SSN-774 Virginia è il capoclasse della nuova serie di sottomarini destinati a sostituire i Los Angeles. Inizialmente per questo compito erano stati progettati i sottomarini classe Seawolf, ma si sono rivelati troppo costosi e la loro produzione è cessata al terzo esemplare. I Virginia sono più piccoli dei Sea Wolf (quanto a stazza), ma per il resto sono altrettanto avanzati e sono i sottomarini nucleari più silenziosi del mondo. L'armamento è basato su 4 tubi lanciasiluri (in grado di lanciare siluri MK.48, mine CAPTOR e missili SUB-Harpoon) e 12 pozzi per missili Tomahawk. La stazza in immersione è di 7800 tonnellate, la lunghezza è di 115 metri. Per quanto riguarda le prestazioni, i dati ufficiali sono solo indicativi. Quelli reali sono una velocità massima in immersione di oltre 35 nodi e una profondità massima operativa di oltre 500 metri. L'equipaggio è di circa 130 uomini. Ne sono previsti 30 esemplari.
  13. Le elezioni in Iraq sono state abbastanza democratiche. E' chiaro, comunque, che i "candidati" erano persone più o meno gradite agli angloamericani. Di certo non ci si poteva aspettare che potesse candidarsi il nipote di Saddam... Le elezioni italiane del dopoguerra sono state certamente influenzate dalla presenza americana e dalla posizione anticomunista della Chiesa, ma comunque sono state anch'esse democratiche. Le elezioni iraniane sono state pesantemente controllate nella fase di selezione dei candidati. Tutti i candidati ammessi sono conservatori e fedeli al regime teocratico, e questa discriminazione è stata molto incisiva, molto più dei due casi citati sopra. Ma il punto non è questo. Il particolare tipo di regime in Iran non teme da "democrazia" in senso stretto, perchè essa è attanagliata dalle leggi religiose, e quelle non si toccano. Per cui, democrazia o dittatura, poco cambia: a comandare sono sempre i religiosi integralisti. Gli USA non possono attaccare l'Iran, oggi come oggi: il passo falso iracheno (armi di distruzione di massa che non esistono, scarso consenso internazionale) non consente ulteriori avventure militari prima che le acque si siano calmate in Iraq. La presenza militare americana in Iraq è già una forte pressione militare e politica verso l'Iran, e se sapientemente utilizzata, e unita alla libertà d'azione israeliana, può servire a tenere buoni gli iraniani per un po'. Poi si vedrà. Certamente non è concepibile un'invasione dell'Iran: si tratta di una nazione troppo popolata e troppo avvezza al martirio. Sarebbe solo una strage e costerebbe migliaia, se non decine di migliaia, di morti americani. La B-61 antibunker è pur sempre un'arma nucleare: il suo utilizzo in realtà è molto improbabile, per cui - che funzioni o no - poco importa: tanto non verrà mai adoperata. Molto meglio quindi concentrarsi su armi convenzionali. Non è essenziale distruggere un bunker per metterlo fuori combattimento: può essere sufficiente tagliarne le vie di comunicazione con le strutture che da esso dipendono. Inoltre, quello che non può fare una bomba, può farlo un reparto speciale di paracadutisti con una buona dotazione di C4.
  14. Gianni065

    Aereo Nucleare

    Dipende da cosa si intende per "solite bombe"...
  15. Infatti quello che volevo dire è che l'Afghanistan e l'Irak sono stati colpiti per il loro appoggio alle organizzazioni terroristiche. L'Afghanistan ospitava Bin Laden e i suoi, l'Irak ha finanziato comunque il terrorismo arabo. L'azione americana è proprio mirata a tranciare i collegamenti e gli appoggi tra governi e terroristi.
  16. A volte me lo chiedo anch'io. L'US Navy si era dotata infatti di portaerei nucleari CVN (la prima fu l'Enterprise) e di incrociatori nucleari CGN (il primo fu il Long Beach), oltre ovviamente ai sottomarini nucleari. Ciò consentiva di creare dei "Fast Group" ad autonomia illimitata, composti da una portaerei nucleare, un incrociatore nucleare di scorta, e un sottomarino nucleare, in grado di andare a fare danni in qualsiasi parte del globo. L'ultima classe di incrociatori nucleari americani è stata quella dei Virginia, unità bellissime (ne furono costruiti 4 esemplari): I sovietici, dal canto loro, crearono i potentissimi Kirov: Poi l'US Navy ha deciso di non continuare a produrre incrociatori nucleari. Il motivo è quello che oggi i gruppi navali sono molto articolati, con la presenza di navi di supporto, navi anfibie ecc... per cui avere solo incrociatori nucleari non serve a molto: comunque ci sarebbero le altre unità del gruppo che vanno a nafta. I sottomarini nucleari sono un discorso a parte, per ovvi motivi. Invece, le portaerei nucleari restano tali perchè a causa del loro peso e dimensioni, la propulsione nucleare costituisce un vantaggio innegabile. Lo spazio risparmiato per la nafta viene utilizzato per le riserve di carburante e munizioni destinati al gruppo aereo. Io però resto convinto che la possibilità di disporre di gruppi navali interamente nucleari, in grado di filare a tutta birra a 30 nodi senza limitazioni di autonomia, sia ancora un assetto utile in certe situazioni.
  17. Quant'è bella la domanda di Carlo. Significa che una brutta pagina della storia delle forze armate italiane è stata voltata. Il nonnismo, Carlo, era il nome che si dava al comportamenti delle reclute più anziane (i nonni) nei confronti di quelle appena arrivate (i pinguini o altri nomi del genere). Tenuto conto che il militare durava 12 mesi, chi era arrivato da poco era un pinguino (o spina) , poi c'erano i nonni, più anziani e infine c'erano i "fantasmi" (quelli che ormai gli mancava pochissimo per terminare il servizio militare). Nonni e fantasmi perpetravano svariati soprusi alle spine, di ogni genere. Li usavano come "donne di servizio", come "juke box" (chiusi nell'armadio dovevano cantare a richiesta) e tante altre goliardate del genere. Scherzi, soprusi, a volte vere torture. Ci sono stati molti casi di suicidio. Il nonnismo era tollerato, se non addirittura incentivato, da sottufficiali e ufficiali (il passaggio della stecca, ad esempio, era una cerimonia quasi ufficiale. E lo stesso MAK-PI-100 è una cerimonia ufficiale per i primi 100 giorni di corso, che ricorda in qualche modo il nonnismo). Il nonnismo serviva a tenere sotto controllo la truppa: le spine facevano quello che dicevano i nonni e i fantasmi, e nonni e fantasmi facevano quello che dicevano loro i sottufficiali. Chiaramente chi era stato vittima di soprusi per mesi e mesi, poi si rifaceva sui nuovi arrivati, e la catena non si interrompeva mai. Il nonnismo c'è ancora, ma è una parvenza di quello che c'era prima. Oggi si può parlare veramente di scherzi e battute, anche perchè ormai non è più tollerato e si finisce subito davanti al Tribunale.
  18. Gianni065

    Aereo Nucleare

    Gli americani, del dopoguerra, studiarono l'applicazione dell'energia nucleare per la propulsione di aerei. Gli esperimenti furono molti e abbastanza complessi, ma due sono stati i "ceppi" più importanti: il programma HTRE e il programma WS-125A. Il programma HTRE doveva dimostrare la possibilità di far funzionare un motore aeronautico con energia nucleare. Questo programma andò avanti molto bene e nel 1956 un turbojet J-47 appositamente modificato funzionò (al banco a terra) per 120 ore alimentato esclusivamente con energia nucleare, di cui ben 65 consecutive. Il programma WS-125A doveva portare alla realizzazione di un bombardiere propulso esclusivamente da energia nucleare. Chiaramente il programma HTRE era propedeutico al WS-125A, ma visto che il programma WS-125A (poi ridenominato X-6) era nato nel 1951, mentre il propulsore J-47 ad energia nucleare fu testato solo nel 1956, si pensò di sfruttare il "gap" iniziando a sperimentare l'installazione di un reattore nucleare su un bombardiere. Così nel 1951 fu preso un Convair B-36H Peacemaker (matricola 51-5712) e lo si modificò installando un reattore nucleare. Attenzione: il reattore nucleare funzionava regolarmente, ma l'aereo conservava la sua propulsione originale (6 motori a elica e 4 turbojet J-47) con alimentazione a benzina avio. Il reattore produceva 1000 kw (1 MW) e pesava oltre 16 tonnellate, era pesantemente schermato (tra l'altro c'era un disco di piombo pesante 4 tonnellate che si frapponeva tra il reattore e l'equipaggio, e quest'ultimo era tutto disposto nella sezione anteriore e protetto da ulteriori lastre di piombo). Il reattore poteva essere rimosso a terra in breve tempo. L'aereo presentava un complesso sistema per raffreddare il reattore, che sfruttava una serie di prese d'aria. Furono fatti 47 voli dal 1955 al 1957 e l'aereo fu siglato NB-36H e battezzato "Crusader". Durante i voli, il velivolo era scortato da un C-97 con un plotone di Marines pronti a paracadutarsi nel caso ci fosse stato un incidente e l'aereo fosse precipitato al suolo. I Marines avrebbero dovuto isolare rapidamente la zona ed eseguire i primi interventi di contenimento e decontaminazione (e probabilmente ci avrebbero rimesso la pelle per le radiazioni). I test dimostrarono che la cosa era molto complessa e macchinosa: in fin dei conti un reattore nucleare non presentava alcun vantaggio reale rispetto alla propulsione normale e appesantiva moltissimo l'aereo (se devo bruciarmi 30 tonnellate fra reattore e schermature, faccio prima a caricare 30 tonnellate di carburante....). Inoltre il rischio, in caso di incidente, era assolutamente inaccettabile. Per cui l'intero programma fu chiuso e non se ne fece più nulla. In effetti, specialmente per la tecnologia dell'epoca, era una pazzia.
  19. Gianni065

    Cittadinanza

    Tramite parentela puoi ottenere il Permanente e, dopo 5 anni di residenza, la cittadinanza. Al momento, da quello che mi risulta, l'ottenimento della Residenza Permanente è garantito solo se sei sposato a una cittadina americana. Si tratta appunto di uno di quei "casi limitati" cui accennavo. Negli altri casi di parentela, è possibile solo richiedere un visto di immigrazione, e incrociare le dita. Se tutto va bene poi sarà possibile richiedere il Permanente. Se ti può essere utile, ogni anno gli USA "sorteggiano" un certo numero di visti che danno diritto ad immigrare in USA. Lo stato di immigrato è uno dei casi in cui si può richiedere il Soggiorno Permamente. Proprio così: un vero sorteggio! Ogni anno sono sorteggiati 50.000 visti. Il sito ufficiale è qui: http://travel.state.gov/visa/immigrants/ty...types_1318.html Poi se giri per quel sito troverai molte altre informazioni. In fin dei conti, ho detto che sono americano, ma non lavoro all'ufficio immigrazione... !
  20. Bhè sì, la forma sì. Non ho visto le foto dell'EH-101 con i due FLIR diversi, quindi non posso esprimermi in maniera rigorosa. Peraltro, come ho detto, la Marina Militare fornisce ben poche notizie in merito. Come ho detto sopra, per gli esemplari portoghesi è stato selezionato il FLIR SAPHIRE-II, mentre per gli EH-101 italiani è stato selezionato il Galileo GALIFLIR ASTRO. Molto recentemente, però, la Galileo ha sottoposto l'ASTRO a un importante ammodernamento, sostituendo il sensore CCD e procedendo a un restyling generale. Il nuovo ASTRO ha la stessa sigla del precedente, non c'è differenza di sigle (peraltro, l'ASTRO non compare nemmeno nel listino ufficiale della Galileo... misteri italiani...). Se può aiutare, gli ASTRO prima serie sono di colore bianco e la cupola è più sferica. Per cui, ritengo che la differenza che hai notato possa essere imputata a una di queste ragioni: 1) Su alcuni esemplari è stato montato l'ASTRO della prima serie; 2) Su alcuni esemplari si è montato il SAPHIRE in attesa che il nuovo ASTRO fosse disponibile. 3) Su alcuni esemplari è stato montato solo... un simulacro. In ogni caso, ti riporto i dati dell'ASTRO prima serie (quelli della seconda serie non sono disponibili) di fonte Jane's: GaliFLIR ASTRO electro-optic multisensor system GaliFLIR ASTRO is a multisensor electro-optic system which is available in a number of configurations and is mainly intended for avionic applications such as navigation, surveillance, observation, reconnaissance, aiming and targeting. GaliFLIR comprises a stabilised sensor platform and sensor pack. The sensor pack can include FLIR, laser designator, day/night TV cameras to suit customer requirements. The FLIR has been designed on a modular basis to improve its flexibility. The modules for series parallel scanning have been designed for applications in fixed-wing aircraft, helicopters and RPVs. The FLIR with dual field of view optics is mounted on a high-accuracy stabilised platform. A day and night TV camera can be mounted as an option on the same platform. Specifications Volume: 10 litres Weight: 32 kg Power supply: 28 V DC, Wavelength: 8-12 µm Field of view: (scanner) 40 × 27º (wide) 16 × 10.8º (narrow) 4 × 2.7º Resolution: 0.15 mrad (narrow FOV) Detector: Sprite, CMT 8 elements IR lines: 512 Display: TV monitor (standard CCIR 625/50) Operational status: In production. GaliFLIR ASTRO has been selected by the Italian Navy and Coast Guard. It is installed on Agusta AB-212 and AB-412 helicopters and on EH 101 and SH-3D helicopters. Contractor: Alenia Difesa, Avionic Systems and Equipment Division, Officine Galileo.
  21. Hai fatto bene a scrivere, Speedy. Non vorrei che il mio ragionamento fosse frainteso. Mettiamola così, allora. Immaginiamo il titolare di un'azienda di 50 dipendenti. Immaginiamo che siano metà donne e metà uomini. Immaginiamo che dieci unità maschili abbiano problemi di salute e pertanto non possano lavorare, e che delle 25 donne ce ne sia un terzo che usufruisce di maternità ecc... Immaginiamo che dei rimanenti, una parte abbia diritto a permessi studi, e una parte accudisca familiari in condizione di handicap. Alla fine su 50 dipendenti ne lavorano meno di dieci. Quelle che ho citato sono tutte cause per cui non è possibile licenziare. L'azienda chiude. Tutti e 50 i dipendenti restano senza lavoro. Il discorso che volevo fare io, è però un altro. Ok, tu stai male, è giusto che non muoia di fame nè vada a fare il barbone, ed è giusto che tu possa vivere dignitosamente. Quello che non è giusto è che la tua malattia (che in fin dei conti è un tuo problema) diventi un problema dell'imprenditore che ti ha assunto. Dev'essere, invece, un problema dello Stato. L'imprenditore deve pagarti per quello che tu lavori, e la differenza deve metterla lo Stato. Se l'imprenditore decide di licenziarti, è giusto che possa farlo. L'azienda è sua. E' lo Stato che deve intervenire assicurandoti un sussidio di disoccupazione e fornendoti altre possibilità di lavoro. Qui in Italia, invece, le aziende sono addirittura obbligate ad assumere una percentuale di lavoratori invalidi. Questo non è giusto. In altre parole: la solidarietà nei tuoi confronti dev'essere espressa dall'intero popolo italiano (e quindi dallo Stato) che per questa solidarietà paga fior di tasse, e non dal singolo imprenditore. Il modello americano, da questo punto di vista, è molto valido. Tu lavori, e una parte del tuo guadagno serve per pagarti un'assicurazione che copra i rischi della tua salute e di quella dei tuoi familiari. L'impresa, invece, ha un'assicurazione che copre i rischi di infortuni sul lavoro. Se disgraziatamente resti senza lavoro, lo Stato ti copre per un certo periodo di tempo (solitamente un anno) entro il quale devi trovarti un lavoro. Se ti ammali, i primi tre giorni di malattia sono a tuo carico: non ti paga nessuno. Dal quarto giorno in poi, subentra l'assicurazione. Siccome l'assicurazione è privata, tranquillo che verificano bene se sei malato davvero oppure no. Se ti licenziano, trovi facilmente un altro lavoro: proprio perchè il mercato del lavoro è molto fluido, in America il lavoro si trova con facilità. E se non te lo sai tenere, con altrettanta facilità lo perdi. Inoltre, in America il lavoro è retribuito esclusivamente in base a due elementi: la competenza richiesta (diciamo quindi il sacrificio intellettuale) e lo sforzo fisico/rischio richiesto (sacrificio fisico). Uno spazzino di New York guadagna molto, ma molto di più di un impiegato di banca, credimi. E lo stesso dicasi per un carpentiere o un operaio. Qual'è il punto debole del sistema americano? Il punto debole è che se ti ritrovi licenziato e seriamente malato, e non puoi pagarti le assicurazioni, in pratica ricevi un'assistenza medica minima (solo le emergenze). Ecco che quindi sarebbe giusto trovare una soluzione intermedia: va bene un mercato del lavoro aperto, come quello americano. Ma mitigato con un sistema di solidarietà sociale (sussidi di disoccupazione, lavori statali, assistenza sanitaria gratuita) che in Italia già c'è. Invece, in Italia si vuole: mercato del lavoro chiuso, e solidarietà sociale totale. Così non può funzionare. E peraltro, la solidarietà sociale non funziona: dove cavolo sta scritto che devi andare al patronato per la tua pratica? Tutta gente (patronati e simili) che campa svolgendo mansioni che dovrebbe svolgere lo Stato. Devi fare una pratica? (INPS o qualsiasi altra cosa?). Vai allo sportello e fai la pratica. Dall'altra parte dev'esserci una persona competente, disponibile ed efficiente, che nel giro di tre giorni evade la tua pratica. Per non parlare della sanità. Il 20-30 % di tasse se ne va per sostenere la sanità. E poi che succede? Che se hai bisogno di un oculista o di un dentista... finisce che vai da un medico privato! E quindi paghi due volte! Non va, non va assolutamente.
  22. Gianni065

    Cittadinanza

    In effetti non ho considerato che è possibile entrare nelle forze armate americane, se si è in possesso di un permesso di "Residenza Permanente". Si tratta di un permesso concesso per immigrazione, asilo politico e altri casi limitati. Il "Permesso di Residenza Permanente" è praticamente come una cittadinanza, anche se ci sono alcuni limiti, ed è proprio l'ultimo gradino prima di prendere la cittadinanza (in pratica, una volta ottenuto il permesso di residenza permanente e dopo aver avuto una residenza di 5 anni, si accede alla cittadinanza). Da alcuni anni è possibile entrare nelle forze armate americane con il permesso di residenza permanente e questo accorcia i tempi per chiedere la cittadinanza da 5 a 3 anni. Dall' 11 settembre del 2001 i militari in possesso di permesso di residenza permanente, che siano stati impegnati in missioni di combattimento, possono chiedere la cittadinanza senza aspettare i 3 anni. Se non si è cittadini americani o non si dispone di permesso di residenza permanente, non è possibile in nessun caso arruolarsi. Adesso sono stato proprio preciso e completo. ----- per Taigete: sì, sono cittadino americano, per nascita.
  23. Bhè, il colore del cupolino non significa un modello diverso, ti pare?
  24. Il fato è che l'Italia non ha la possibilità di mantenere uno strumento militare che sia all'altezza del suo ruolo internazionale e della sua importanza. I soldi sono pochi, le strutture inutili troppe, gli sprechi troppi, le catene amministrative troppo lunghe e complesse... Un esempio per tutti: alcuni anni fa l'Esercito Italiano trasformò i battaglioni in reggimenti. E' l'unico paese che ha tanti reggimenti composti da un solo battaglione. Gli altri paesi, hanno sì i reggimenti, ma ognuno ha più battaglioni (di solito 3). Questo significa che a un apparato burocratico (il comando di battaglione) se ne aggiunge un altro (il comando di reggimento) senza alcuna validità operativa. E ovviamente due comandi significano due caserme, il doppio di personale amministrativo, ecc... ecc... Motivo? Creare spazio per gli ufficiali di comando, che sono troppi. Insomma, raddoppiare le poltrone disponibili. Mi pare che sia un grosso spreco di soldi (e l'Aeronautica fa quasi uguale: quanti stormi ci sono che hanno un solo gruppo di volo? Megastrutture per tenere in condizioni di volo... 12 aerei...) La Marina ha avuto in linea, negli anni scorsi, CONTEMPORANEAMENTE, 1 portaerei, 1 incrociatore portaelicotteri, 3 portaelicotteri anfibie, 2 cacciatorpedinieri lanciamissili, 16 fregate, 8 sottomarini e decine di unità minori (cacciamine, corvette, aliscafi ecc...) Mi pare un po' esagerato per una nazione che nemmeno riesce ad avere un ruolo guida nel Mediterraneo. Allora, per capire quale sia lo strumento militare adeguato, occorre vedere quali sono le reali necessità operative. 1) L'Italia deve garantire la difesa aerea del proprio territorio. Questa è una necessità che c'era prima con la guerra fredda, e c'è oggi con il terrorismo. Quindi gli Eurofighter vanno bene e il numero è adeguato. 2) L'Italia non ha nemici che la minaccino di invasione. Non ha necessità di mantenere una forza aerea d'attacco superspecializzata. Diciamoci la verità: davvero il pugno di Tornado italiani utilizzati in Irak nel 1991 furono decisivi? Erano una presenza simbolica. E quando soldi non ci sono, per i simboli non se ne spendono. Visto che poi non c'è alcuna intenzione di "mostrare i denti" nemmeno in condizioni di peace-keeping "pesante", come oggi in Irak, dove le truppe italiane non hanno alcuna copertura aerea, a che serve mantenere Tornado e AMX? Gli Eurofighter, armati di bombe JDAM e di missili Storm Shadow vanno più che bene per assicurare deterrenza e attacco in profondità. 3) L'Italia deve pensare a controllare ciò che avviene nel Mediterraneo. E' questo il suo bacino, è questa l'area di interesse nazionale. Per farlo, servono strumenti di controllo marittimo (come i pattugliatori tipo Atlantic) ed una forza navale basata su un nucleo di fregate moderne e un certo numero di pattugliatori. Portaerei, portaelicotteri, navi da sbarco, sottomarini, è tutta roba in più. Come si fa a dire che questa roba è necessaria, quando attualmente l'Italia non dispone nemmeno di missili antinave per i suoi aviogetti (mi riferisco ai Tornado e ai missili Kormoran ormai ritirati)? I sottomarini ancora ancora li capisco... ma il resto serve solo a mostrare bandiera e ad accontentare l'industria cantierestica nazionale e gli ammiragli gallonati. Bisogna essere realisti su queste cose. 4) La crisi economica. L'Italia va male e andrà peggio. Con l'Euro (smettiamola di dire che non doveva entrare in zona Euro: è stata l'unica cosa da fare e nessuno poteva prevedere l'11 settembre) il confronto è immediato e impietoso. Bisogna rilanciare l'economia sanando i settori che la frenano. E quali sono? A) Snellire l'apparato burocratico e amministrativo, a partire dalle decine di migliaia di leggi e leggine che incasinano qualsiasi cosa. B) Combattere l'evasione fiscale. Troppi soldi vengono sottratti allo Stato. Le tasse devono essere semplici e rigorose. La Guardia di Finanza dovrebbe badare solo a questo e non a fare la terza forza di polizia con tanto di baschi verdi e amenità del genere... C) Diminuire il costo del lavoro. L'economia non decolla perchè la produzione ha costi eccessivi. Il lavoro costa troppo. Facciamo un esempio. Un dipendente oggi ha diritto a 30 giorni di ferie. Poi ci sono 52 domeniche. Già per questo se ne vanno 80 giorni su 365. Aggiungiamo le varie festività: siamo a 100 o quasi. Aggiungiamo i permessi studio: sono più o meno 15 giorni. Siamo a 115. Aggiungiamo i congedi "straordinari": in alcuni settori arrivano a 45 giorni l'anno. Siamo a 160 su 365. Aggiungiamo i permessi per Legge 104: tre al mese. 36 all'anno. Siamo arrivati quasi a 200 su 365 (se è una donna poi c'è tutto il discorso della maternità ma lasciamolo fuori). Significa che oltre la metà del tempo lavoro è andato in fumo. E vogliamo poi mettere le malattie? I congedi per paternità/maternità? Ma ci rendiamo conto di quanto viene a costare un lavoratore, che poi lavora solo 36-40 ore a settimana? Ecco qua: tre punti. Bastano e avanzano per rilanciare l'economia...
  25. La verità? Quando i soldi sono pochi, è necessario fare tagli dolorosi: ma attenzione! La cosa importante, in questi casi, è tagliare sì programmi e acquisizioni, ma utilizzare i soldi risparmiati per preservare quelle componenti che sono davvero importanti: le risorse umane. In altre parole: per fare un buon pilota ci vogliono dieci anni. Per comprare un aereo basta mezz'ora. Se un Tornado costa troppo, ci si può rinunciare. A patto che i suoi piloti possano continuare a volare e addestrarsi, fa nulla se lo faranno su un MB-339. L'importante è mantenere in vita la componente umana. Al momento del bisogno, o se le casse tornano a rimpinguarsi, ci vuole poco a comprare nuovi aerei. I piloti italiani hanno volato per decenni su macchine prive di valore bellico: parlo degli F-104. Ma è servito, perchè quando ci sono stati i soldi per noleggiare gli F-16 e adesso che arrivano gli Eurofighter, i piloti di certo non mancano. E lo stesso vale per tutto ciò che c'è "dietro" al pilota: la linea logistica, gli specialisti, le catene di comando, le scuole. Fatta questa premessa, io dico che l'Italia oggi deve tagliare, e di brutto. Altrimenti si ritroverà con aerei superbi, senza soldi per farli volare con piloti addestrati. Con i pochi soldi che ci sono, gli italiani dovrebbero: 1) Tenersi l'Eurofighter perchè ormai i dadi sono tratti, e utilizzarlo anche nel ruolo aria-terra; 2) Radiare i Tornado. Doloroso ma necessario. Peraltro ormai la politica italiana di difesa non contempla può, realmente, operazioni aggressive. E il Tornado, c'è poco da fare, è un attaccante puro. 3) Radiare gli AMX. Vi si può rinunciare senza troppi dolori. 4) Sostituire i Tornado, gli AMX e gli MB-339, gradualmente, con l'M-346. Si dà lavoro all'industria nazionale, si introduce un aereo che va bene per il ruolo di addestramento e per quello di attacco leggero, con un solo tipo se ne sostituiscono tre. Si risparmiano bei soldini, si dispone di un aereo nuovo di zecca e i piloti possono continuare a volare. 5) Rinunciare all' F-35. Non è più realistico pensare veramente di avere i soldi per questo aereo. La Marina continuerà a volare sugli Harrier II, finchè sarà possibile, poi al massimo si compreranno o si noleggeranno una decina di F-35 usati. 6) Radiare la Garibaldi appena entra in servizio la nuova portaerei Cavour. Due portaerei sono troppe per una nazione che non ha soldi. 7) Ridurre l'intera componente navale. L'Italia ha ordinato quattro fregate classe Orizzonte e da questo programma non si scappa. Di fregate ne servono almeno otto, per cui occorre scegliere le quattro Maestrale in migliori condizioni, sottoporle a un riammodernamento e tenersele a lungo. Tutto il resto va RADIATO. 8) Sottomarini. A malincuore, l'Italia deve rassegnarsi a non andare oltre i 2 sottomarini classe U-212 ordinati. I 2 Sauro più recenti dovrebbero restare in servizio con compiti addestrativi. Tutti gli altri vanno radiati. 9) Rivedere tutto l'assetto logistico: aerei da trasporto, VIP, elicotteri, aerei antisom, ecc... il settore va rivisto e razionalizzato. 10) Mettere mano all'Esercito. Occorre ridurre drasticamente le unità operative, creando due gruppi operativi. Uno incentrato sulla Folgore e destinato agli interventi all'estero, e uno incentrato su 2-3 brigate da tenere come forza di intervento mobile per la difesa nazionale. Poi in ogni regione va creata un'unità operativa a livello di battaglione per compiti di difesa e protezione civile, e tutto il resto va... sciolto. 11) LA COSA PIU' IMPORTANTE DI TUTTE Le forze armate italiane sperperano miliardi in cose del tutto inutili, come i sontuosi banchetti e feste che avvengonoin tutte le strutture militari, per non parlare di incredibili privilegi di cui godono gli appartenenti alle forze armate (specialmente gli ufficiali, ma non solo loro): parlo di centri vacanze, trasporti gratuiti, ecc... ecc... ecc... e Tillo sa bene di cosa parlo. Se i soldi mancano, non è più possibile andarsene in vacanza in montagna nel centro di soggiorno militare, ed essere persino pagati in missione perchè risulta che si è in corso di aggiornamento....
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