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Usare Bombardieri In Guerra Nucleare è Giusto?
Gianni065 ha risposto a skettles nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Ehi come si corre.... Allora, una cosa per volta. Il B-1 è omologato (o facilmente omologabile) per tutte le armi che possono essere contenute nel lanciatore rotante del B-52. Infatti il lanciatore rotante è identico sia per il B-52 che per il B-1 e per il B-2. Nella pratica, il B-52 imbarca un lanciatore rotante ad 8 "colpi" che possono essere bombe nucleari, missili AGM-69 SRAM (ormai ritirati dal servizio) e missili da crociera AGM-86 ALCM e AGM-129 ACM (questi ultimi sono stealth). Il B-1B può portare ben 3 lanciatori rotanti per un totale di 24 colpi, ma nella pratica verrebbe montato solo 1 lanciatore. Il B-1B è omologato per il trasporto di bombe nucleari e di missili ALCM, mentre non è mai stato omologato per gli ACM, semplicemente perchè il B-1B è ritenuto capace di penetrare le difese nemiche in profondità senza alcun problema, e pertanto i pochi ACM costruiti (460 pezzi) sono stati riservati ai B-52. Il B-2, pur omologabile per ALCM e ACM, non è previsto che ne imbarchi. Infatti le sue capacità di penetrazione sono tali che non necessita di missili a lunga gittata. Può trasportare quindi le normali bombe nucleari a caduta libera, e le varie bombe intelligenti a partire dalle JDAM (queste ultime sono proprio la sua arma elettiva). ------ In passato i missili anti-missile e anche i missili anti-aerei (come il BOMARC) erano armati con una piccola testata nucleare, allo scopo di garantire la distruzione della testata nemica o del bombardiere nemico, compensando la scarsa precisione dei sistemi missilistici dell'epoca. Oggi i missili anti-missile e anti-aereo si basano sull'impatto diretto, e quindi distruggono il bersaglio con la loro forza cinetica, oppure su spolette di prossimità che comandano l'esplosione di carica ad alto esplosivo. In ogni caso, un missile nucleare, colpito da un missile anti-missile, non esploderebbe. Le testate nucleari non possono esplodere per un incidente: la deformazione meccanica cui sono sottoposte, infatti, inibirebbe del tutto il corretto funzionamento della catena di innesco e di esplosione. Questo è quello che dicono gli esperti... in effetti è successo che alcuni anni orsono gli scienziati americani hanno verificato che alcune testate, in particolarissime e improbabilissime condizioni, potrebbero innescarsi ed esplodere a seguito di un evento traumatico. Sotto indagine è finita proprio la testata degli AGM-69 SRAM, che pare presentasse questa vulnerabilità. Si trattava di teoria, si trattava di un'ipotesi quasi impossibile da realizzarsi in pratica, ma poichè la Legge di Murphy è sempre in agguato, e visto che con le teste nucleari non si scherza, si è ritenuto di mettere a terra tutti gli SRAM e di lasciarli buoni buoni nei loro depositi, non prima di aver disattivato le testate. Meglio non rischiare... e sono daccordissimo. -
Il P-51 Mustang lo trovi nello stesso link che ho messo. Ma ti riassumo le sue caratteristiche: Il P-51 Mustang è stato uno dei caccia più famosi tra quelli usati dagli americani, e molti ritengono sia stato il miglior caccia della II GM. In effetti questo giudizio è probabilmente azzeccato, visto che i fatti gli danno ragione: dei tanti caccia ad elica entrati in servizio nella II GM, il P-51 Mustang è l'unico che ha avuto una lunga storia anche dopo la fine del conflitto, tanto che alcune versioni erano ancora offerte sul mercato fino a pochi anni orsono e molti dei migliori addestratori a turboelica oggi in servizio sono stati influenzati dal suo progetto. Il Mustang fu prodotto in oltre 15.000 esemplari ed impiegato prevalentemente nel teatro europeo per scortare le formazioni di bombardieri. Infatti tra le sue caratteristiche salienti c'era un'autonomia massima che in alcune versioni arrivava a sfiorare i 4000 km. Velocissimo (oltre 700 km/h) e molto maneggevole, pesava circa 5 tonnellate ed era lungo circa 10 metri. Era armato con 6 mitragliatrici da 12,7 mm e poteva trasportare anche 2 bombe da 454 kg o 10 razzi aria-terra da 127 mm, il che ne fece anche un micidiale aereo d'attacco. Le foto le trovi sul link che ho postato, inutile appesantire questo post. Il 376th Bomb Group "Liberandos" è stato uno dei reparti più attivi della II GM: ha partecipato alla campagna del Nord Africa, allo Sbarco in Normandia, alle leggendarie missioni di bombardamento sulle raffinerie di Ploesti. E' stato insignito di ben 18 riconoscimenti. Nel corso della guerra perse 169 velivoli, con la morte di 1479 uomini degli equipaggi. Distrusse 220 caccia nemici. L'unità sopravvisse alla guerra, diventò 376th Strategic Wing con bombardieri B-47 e fu sciolta solo nel 1965. Il 98th "The Pyramidiers" ebbe anch'esso una storia estremamente intensa, fu impiegato in Nord Africa e in Europa, e partecipò al famoso strike contro le raffinerie di Ploesti, dove perse ben 26 velivoli sui 47 che componevano la formazione. Volò 417 missioni di guerra, ottenendo 17 riconoscimenti. Anche il 98th sopravvisse alla guerra, fu riequipaggiato con i B-47 e fu sciolto nel 1965.
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Usare Bombardieri In Guerra Nucleare è Giusto?
Gianni065 ha risposto a skettles nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
E' chiaro che il nemico porrà la difesa aerea nel massimo grado di allerta per intercettare i bombardieri in arrivo. Ma non può fare affidamento sul fatto di riuscire a fermarli tutti. E ne bastano un paio che filtrano, per portare una ritorsione terribile (i B-52 trasportavano 4 bombe H con potenza superiore al Megaton, sufficienti per distruggere completamente altrettante città). Ma tieni conto che persino i bombardieri più anziani come i B-52, hanno diverse carte da giocare: 1) I B-52 trasportavano, oltre alle 4 bombe H, 8 missili a testata nucleare AGM-69 SRAM da utilizzarsi per "aprirsi un corridoio" nella difesa aerea nemica. Infatti le esplosioni nucleari degli SRAM avrebbero sconquassato la difesa aerea terrestre e mandato in tilt sistemi radar terrestri e aerei con l'effetto EMP. 2) I B-52 hanno acquisito la capacità di volare raso terra (in effetti non proprio raso, ma comunque fino a 100 metri ci arrivano) e a quella quota sono praticamente invisibili ai radar della difesa aerea, a meno che il nemico non utilizzasse velivoli AWACS (e i sovietici non hanno mai avuto una rete AWACS efficace). 3) I B-52 hanno una suite di contromisure elettroniche da far paura, e non è facile ingaggiarli con sistemi missilistici a guida radar. 4) I B-52 non devono necessariamente penetrare lo spazio aereo nemico: essi possono trasportare 8 missili nucleari ALCM con raggio d'azione superiore ai 2400 km, e pertanto non hanno alcuna necessità di finire sotto le grinfie della difesa aerea nemica. Come vedi, i vecchi BUFF sono in grado di cavarsela egregiamente... non parliamo poi di aerei più sofisticati come il B-1 o il B-2... -
In effetti questa discussione va spostata... moderatoriiiiiiiiiiiiiiiiiiiii !!!
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La Minimi è una mitragliatrice leggera, in quanto utilizza lo stesso munizionamento dei fucili d'assalto standard, ossia il 5.56. E' quindi un'arma per il supporto di fuoco di piccole unità combattenti, a livello di squadra. La M60 è una mitragliatrice medio-pesante (secondo il tipo di installazione) che utilizza un calibro più elevato (il 7.62 NATO) e quindi assicura il supporto di fuoco a livello di plotone. La M2 in calibro .50 (12,7) è decisamente pesante, ed utilizzata a livello di compagnia.
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Mi pare un sondaggio un po' privo di senso. Se un missile è in dotazione lo si usa quando serve. Il phoenix è un missile costoso, ma è stato prodotto in centinaia di esemplari (anzi, migliaia) per cui non c'è ragione di non usarlo, nell'ambito del suo profilo di ingaggio tipico (bersaglio in volo rettilineo a grande distanza: tipicamente bombardieri e missili da crociera). In ogni caso adesso il Phoenix non è più in servizio operativo, ritirato prematuramente in vista dell'imminente ritiro dell'intera linea dei Tomcat, unico aereo in grado di impiegarlo.
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verissimo
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L'aereo + Veloce
Gianni065 ha risposto a Maverick22 nella discussione Prototipi ed Aerei Sperimentali
A parte il fatto che l'X-43 non è pilotato. L'SR-71 è stato il velivolo pilotato più veloce del mondo, e lo è tuttora. Ma non vola più, purtroppo. Quindi oggi come oggi l'aereo più veloce del mondo è il MIG-25 Foxbat, ancora in servizio, che raggiunge i Mach 2.8 come velocità operativa massima, sia pure per periodi non troppo prolungati, nonchè il suo stretto parente MIG-31 Foxhound, anch'esso accreditato di Mach 2,8. -
Infatti. Quello che serve oggi è un elicottero che non importa che sia troppo sofisticato o troppo veloce o invisibile al radar, ma che sia potente e pesantemente corazzato. Una bestia in grado di resistere al colpo di un fucilone anticarro, o di un lanciarazzi, o persino di un missile terra-aria spalleggiabile, e in grado di spazzare il nemico con razzi, mitragliatrice e cannoni. Un elicottero che possa essere una specie di carro armato volante, in grado di assicurare il supporto aereo ravvicinato alle truppe, e persino di combattere sopra ambienti urbani, volando tra le case.
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Usare Bombardieri In Guerra Nucleare è Giusto?
Gianni065 ha risposto a skettles nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Sì, il problema sta tutto lì: guerra dichiarata. Ma è vera? Mi spiego: sia che siate in una stanza di lancio di un missile ICBM (siete solo due operatori a 30 metri sotto il suolo, nessuno può entrare nella stanza, nessuno può mettersi in contatto con voi e siete tenuti a disattendere qualsiasi comunicazione telefonica. L'ordine di lancio arriva con una serie di codici comunicati attraverso un collegamento via cavo sicuro, e tutto quello che dovete fare è verificare se i codici corrispondono a quelli della busta che avete in dotazione, digitarli sulla tastiera e girare contemporaneamente un paio di chiavi) sia che siate al comando di un sottomarino nucleare a 100 metri di profondità nel silenzio assoluto (in questo caso i codici di lancio vi saranno comunicati elettronicamente via comunicazione radio protetta e siete tenuti a non tenere in considerazione alcun tipo di comunicazione radiotelefonica) non avete alcun modo di sapere se realmente è scoppiata una guerra oppure no. Può essere che qualcuno si sia sbagliato e abbia dato l'ordine di lancio, o può essere che qualcuno voleva fare un'esercitazione e per errore sono stati forniti i codici di lancio. Non avete alcun modo di sapere se c'è davvero una guerra oppure no. Allo stesso modo, chi siede al comando di tutte le forze strategiche nucleari (di solito il Presidente) può ricevere una comunicazione di questo tipo: "Presidente, i nostri satelliti hanno rilevato la partenza di 400 missili nemici lanciati da sottomarini, che colpiranno il nostro territorio fra 20 minuti" "Può essere un falso allarme?" "Non riusciamo a metterci in contatto con le stazioni radar di allarme precoce, signore. I collegamenti sono interrotti, forse siamo già sotto attacco" A quel punto che fai? Dai l'ordine di lancio missili? E se poi scopri che una tempesta magnetica aveva mandato in tilt i sensori? A quel punto, ordini il decollo dei bombardieri, che si porteranno in una zona di attesa, e attaccheranno solo quando sarà confermato l'attacco nemico. I bombardieri costituiscono una risorsa importantissima per guadagnare tempo nel processo decisionale. Per questo gli USA ci hanno sempre tenuto tantissimo alla triade: bombardieri, missili balistici lanciati da terra e missili balistici lanciati dai sottomarini. I bombardieri sono flessibili e possono essere fatti alzare in volo al minimo accenno di pericolo o di minaccia, in maniera che si dispone di un nucleo di ritorsione invulnerabile (una volta in volo, in circuito sopra il territorio nazionale, i bombardieri sono sicuri da eventuali attacchi e grazie al rifornimento in volo possono restare in quella condizione per decine e decine di ore). I missili terrestri sono vulnerabili a un attacco nemico, ma possono scatenare una reazione devastante: essi saranno quindi il primo bersaglio del nemico, e saranno la "cartina di tornasole" che dimostrerà che l'attacco è reale. I sottomarini sono praticamente invulnerabili, ma dialogare con loro è difficile. Per cui essi assicurano una ritorsione pesante, ma necessariamente ritardata nel tempo. Inoltre, i missili non possono essere riprogrammati in breve tempo, mentre i bombardieri possono colpire ovunque, sull'obiettivo che di volta in volta viene ritenuto opportuno. Per cui, può essere che il nemico abbia lanciato un attacco, ma abbia ritenuto di risparmiare le nostre città, colpendo soltanto le nostri basi missilistiche. A quel punto, possiamo calibrare la ritorsione (solo grazie ai bombardieri) e fare altrettanto: eviteremo così di colpire le città del nemico, e ci sarà quindi una speranza estrema di evitarela distruzione totale. Insomma le variabili in gioco sono infinite, e i bombardieri consentono di gestirle al meglio. -
No, teoricamente devi linkarle quindi devono essere in internet. Però credo che tu possa inviarle a Fabio se lui è d'accordo, e le può inserire lui. In ogni caso esistono servizi di spazio-web che ti consentono di inserire foto e poi linkarle.
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Veramente Maverick non ricordo di aver mai detto di essere salito su un Tornado... però ammetto di averlo fatto... e la pedaliera c'era...
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Acesso Alla Sezione Riservata
Gianni065 ha risposto a Mobius_One nella discussione INFO sito & segnalazione errori
Era mio il messaggio... uno scherzo di benvenuto! -
Gli attacchi dell' 11 settembre avevano scopi che forse non sapremo mai, perchè non sono andati come dovevano andare (nemmeno i terroristi prevedevano che le torri sarebbero crollate). Gli attacchi in Spagna servivano a rovesciare il Governo e a costringere al ritiro dall'Irak, e sono riusciti in pieno nei loro intenti. Questi attacchi a Londra servono a impartire un avvertimento preciso: i kamikaze possono essere anche persone stabilmente residenti nel paese, persone che si ritengono affidabili, persone che hanno toccato con mano la democrazia e lo stile di vita occidentale e che pertanto dovrebbero essere immuni dalla retorica integralista islamica. Gli attacchi londinesi mirano a demolire ogni principio di sicurezza interna, mirano a costringere i governi a giri di vite contro gli stranieri, mirano ad abbassare la qualità di vita attraverso meccanismi di compressione delle libertà che si ritenevano acquisite da tempo (come quella di viaggiare nei paesi europei liberamente, tanto per fare un esempio concreto). Tutti e tre gli attacchi hanno colpito i mezzi di trasporto: aerei, treni. Se la metropolitana inglese non fosse stata perfettamente riorganizzata in seguito ad un famoso incidente di alcuni anni fa, Londra sarebbe rimasta paralizzata a lungo, così come lo fu il traffico aereo americano o quello ferroviario spagnolo. Ma in definitiva, i terroristi che vogliono? Vi siete mai fatti questa domanda? Mettere una bomba è un gioco da ragazzi: potrebbero farcene scoppiare dove e come vogliono, quando vogliono. Ma non lo fanno. Colpiscono con cura, con attenzione. Studiano il momento, studiano l'effetto. Colpiscono quanto basta per incrinare le certezze, ma non così forte da giustificare l'annientamento dei paesi arabi che direttamente o indirettamente appoggiano l'integralismo islamico (ripeto: il crollo delle due torri è andato oltre le intenzioni, scatenando una reazione americana che gli attentatori non volevano. Se non fossero crollate le torri, Bush sarebbe saltato insieme a tutto il suo governo. Con il crollo è accaduto il contrario perchè la nazione si è unita attorno al presidente che prometteva vendetta). Di certo vogliono mantenere altissima la tensione. L'effetto finale di questi attentati, è l'affievolimento del potere economico occidentale (le borse crollano, le finanze vanno in crisi, i soldi spesi per la sicurezza e per le forze militari vanno tutte a scapito della crescita sociale, economica e produttiva). Evidentemente c'è qualcuno che ha interesse ad affievolire la crescita economica occidentale, che se non ci fossero queste cose sarebbe incontrollabile. Chi ha questo interesse?
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Sì ok... chiaro che in quel caso possono andare in tilt i centri di equilibrio...
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B-52 Stratofortress
Gianni065 ha risposto a Maverick1990 nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Se sganci una sola bomba il nemico può pensare che è l'unica che hai. Se ne sganci due entra in gioco il detto "non c'è due senza tre" e il nemico si arrende. Questa, molto semplicemente, la logica di Hiroshima e Nagasaki. Quanto all'importanza di averle usate, sia per porre fine alla guerra sia per evitarne altre, vale la logica: solo quando il fuoco ti brucia, impari a non toccarlo. Aver visto gli effetti reali di quelle bombe sui corpi umani, è servito ad evitare un olocausto peggiore. Nel gergo dei militari si usa dire che quando i generali hanno a disposizione molti gingilli nuovi, prima o poi prude la voglia di vedere come funzionano. Con le armi atomiche non c'erano più pruriti di questo genere. Skettles, hai le idee un po' confuse. I missili nucleari sono armi stupide. I bombardieri sono armi intelligenti: c'è un equipaggio a bordo. Questo fa tutta la differenza. Sai che facevano i piloti dei B-52 destinati a scatenare l'olocausto nucleare? Quando erano in volo, ascoltavano le stazioni radio di musica di New York. Perchè così si rendevano conto se un eventuale ordine di ritorsione era reale oppure era un errore. Se New York era ancora in piedi, probabilmente era un ordine sbagliato e conveniva approfondire la questione. Vaglielo a dire a un missile... E a proposito: le bombe a guida laser, per quanto compatibili con il B-52, non ne costituiscono l'armamento tipico di missione. -
Usare Bombardieri In Guerra Nucleare è Giusto?
Gianni065 ha risposto a skettles nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Specialmente se ci si trova all'inizio dello scoppio di una guerra nucleare, secondo me dovrebbe essere OBBLIGATORIO utilizzare i bombardieri. Un bombardiere, al primo segnale di attacco nucleare, lo fai decollare e te lo tieni lì in volo prima di essere assolutamente certo che sia un attacco reale, e soltanto dopo gli comunichi l'ordine di attaccare. Se per qualsiasi ragione ti rendi conto di aver sbagliato, un bombardere fai sempre in tempo a richiamarlo. Se hai lanciato una salva di 24 missili SLBM, ciascuno con 10 testate indipendenti, contro 240 città del nemico.... e ti accorgi di aver sbagliato, non ti resta altro da fare che provare a chiedere scusa.... -
Bhè, se si tratta di info storiche come queste, non ho nemmeno bisogno di scomodare gli archivi, basta fare qualche ricerca in Internet, a patto di sapersi districare con l'inglese. Per quanto riguarda il bombardamento di Fidenza, l'USAF ha pubblicato resoconti dettagliati di tutte le operazioni effettuate durante la II GM, solo che sono molto tecnici e occorre sapersi muovere bene con l'inglese e con le funzioni di ricerca, se no ti trovi 10.000 fogli di dati incomprensibili. Comunque Internet è una risorsa di dati eccellente. Se vi piacciono gli aerei della II GM, consiglio a tutti questo sito: http://www.xs4all.nl/~fbonne/warbirds/ww2ixdesi.html chi ha fatto quel lavoro andrebbe insignito del premio nobel...
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Il software di controllo di volo è diventato oggi l'elemento più sensibile di un aereo. Così come va in crash Windows, così può andare in crash il software che controlla un aggeggio come l'F-22. E' da quando si vola con il Fly-by-wire che le cose vanno così... c'è da rassegnarsi.
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La domanda da porsi è: se ho a disposizione 10.000 candidati, per un totale di 50 posti, e di questi candidati ce ne sono 500 che sono perfetti dal punto di vista medico sanitario (perchè non è vero che tutti hanno difetti: ce n'è gente che ha una corporatura ossea perfetta, che non ha difetti a vista e udito, che non ha mai subito interventi chirurgici ecc... e che non ha nemmeno un dente cariato) mi dite perchè mai dovrei pescare fra i rimanenti 9500 quando mi bastano e avanzano i 500? Questo è il motivo per cui i controlli sono severi. Resta il fatto che certi difetti, se non emergono nel corso delle visite e se non sono dichiarati dall'aspirante e se non provocano una qualche deficienza fisica, restano per sempre sepolti nelle proprie coscienze e non costituiscono motivo di esclusione. Certamente se uno sa di avere un difetto che gli compromette l'attitudine al volo, è bene che rinunci in partenza: prima o poi salterà fuori e sarà spiacevole.
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La velocità è solo una delle componenti che contribuiscono a creare la "forza G". La forza G è una forza che misura l'accelerazione, e non la velocità in senso stretto. La variazione di velocità, è una forza G, ma non è propriamente quella che interessa quando si parla di G nel senso aeronautico. Quando si varia la direzione di un moto, entra in gioco l'inerzia, e l'inerzia provoca che il sangue tende a rimanere nella sua posizione e rotta originale, mentre il corpo si sposta. Lo stesso vale per le strutture: esse subiscono la forza di inerzia ogni volta che cambia la direzione del moto (caso tipico una virata). Se questa inerzia provoca un accumulo di sangue verso i piedi, si hanno G positivo (che si sommano al G della normale accelerazione della gravità terrestre). Se l'inerzia provoca accumulo di sangue verso la testa, si hanno G negativi. Più repentina la virata, più alta la velocità con cui viene effettuata, maggiore la forza d'inerzia che si induce nell'unità di tempo. Questa forza, a tutti gli effetti, è identica a quella che si avrebbe con una brusca accelerazione, e pertanto si usa la stessa unità di misura, il G. Un G è pari a un'accelerazione di circa 9,8 metri al secondo per secondo (9,8 m/s2) per cui 4 G equivalgono a circa 40 metri al secondo per secondo. L'accelerazione G istantanea, poi, è cosa diversa da quella sostenuta. Nel caso delle montagne russe, l'accelerazione - ammesso che arrivi effettivamente a 4 G - dura pochissimi istanti, insufficienti a creare un qualsiasi effetto fisiologico che non sia indotto dallo stato d'animo (e infatti se vi fate un giro a occhi chiusi provate ben poco). Al contrario, in un aereo, una virata può durare molti secondi o decine di secondi, e questo provoca gli effetti tipici della forza G.
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Eccomi qua, sono riuscito a sbrigarmi prima del previsto. Dimmi se ti serve altro. **** Bombardamento aereo di Fidenza **** Tra il 1944 ed il 1945 il Nord Italia fu sottoposto a numerosi attacchi aerei da parte delle forze aeree alleate, ed in particolare dall'USAAF. Per via della particolare situazione italiana conseguente all'armistizio del 1943, i bombardamenti furono localizzati ad obiettivi di elevato valore tattico e strategico (nodi ferroviari, aree di smistamento di truppe ed equipaggiamenti, ecc...), e generalmente preceduti da preavvertimenti alla popolazione civile. Ciò nonostante, le vittime civili furono tante, così come le distruzioni ed i danneggiamenti di edifici civili e di costruzioni storiche ed artistiche. La città di Fidenza pagò il suo prezzo, subendo ben 24 attacchi aerei e bombardamenti, nel corso dei quali perirono 162 persone, la maggior parte delle quali (113) fu vittima del bombardamento del 13 maggio del 1944. Quel giorno, tra le 10 e le 11 di mattina, due formazioni di bombardieri della 15th Air Force si levarono in volo da aeroporti pugliesi, e si diressero rispettivamente contro Parma e Fidenza. La formazione diretta a Fidenza era composta da 73 bombardieri B-24 Liberator appartenenti al 376th Bomb Group e al 98th Bomb Group, scortati da caccia P-51 Mustang. La città fu raggiunta alle ore 14.50 e le prime bombe iniziarono a cadere alle ore 14.51. Furono sganciate in tutto 570 bombe da 500 libbre. B-24 Liberator Il B-24 Liberator era un quadrimotore da bombardamento strategico, pesante 25 tonnellate e prodotto in molte versioni per un totale di oltre 18.000 esemplari. Era lungo oltre 20 metri, con apertura alare di oltre 33 metri, aveva un equipaggio che poteva arrivare anche a 10 uomini e trasportava fino a 5 tonnellate di bombe con una velocità di crociera di 350 km/h e un'autonomia di 3400 km, ad una quota di oltre 8000 metri. Era armato con fino a 10 mitragliatrici da 12,7 mm. ------- I velivoli tedeschi più famosi. I caccia: ME-109 Il Messerschmitt Bf 109 è stato probabilmente il caccia tedesco più famoso della II GM, protagonista di molti scontri aerei ed in particolare della Battaglia d'Inghilterra, eterno avversario dell'inglese Spitfire. Monoposto, è stato costruito in molte varianti. Probabilmente è il caccia più prodotto nella storia: ne furono costruiti oltre 33.000 esemplari. Propulso da un motore radiale da oltre 1400 HP, pesava circa 3 tonnellate, superava i 600 km/h di velocità e arrivava a oltre 12.000 metri di quota, era estremamente maneggevole ed aveva un armamento composto da due mitragliatrici da 13 mm e un cannonincino da 20 mm. ME-110 Il Messerschmitt Bf 110 era un caccia pesante bimotore, a grande autonomia, pesantemente armato (2 cannoni da 20 mm, 5 mitragliatrici da 7,92 mm) ed ampiamente utilizzato dalla Luftwaffe come caccia di scorta, per il pattugliamento a largo raggio, comme caccia notturno, nonchè per la ricognizione e per l'attacco al suolo (fino a 2 tonnellate di razzi e bombe). Pesante oltre 6 tonnellate, raggiungeva i 590 km/h e i 10.500 metri di quota. Meno maggevole rispetto ai caccia leggeri ME-109 e FW-190, non reggeva il confronto con i caccia anglo-americani ma era un temibile avversario per i bombardieri notturni della RAF. Ne furono prodotti oltre 6000 esemplari. FW-190 Con oltre 20.000 esemplari costruiti, il Focke-Wulf Fw 190 è stato il caccia più diffuso della Luftwaffe, dopo l'ME-109. L'Fw-190 era più sofisticato e potente dell' ME-109, ed era in grado di contrastare meglio i caccia più potenti degli alleati, in particolare i P-51 Mustang ed i P-47 Thunderbolt. Pesava quasi 5 tonnellate, era propulso da un motore da 2000 hp, raggiungeva i 680 km/h ed era armato con 2 mitragliere da 13 mm e ben 4 cannoni da 20 mm. Riusciva a superare gli 11.000 metri di quota. I bombardieri: JU-87 Il Junkers Ju-87 Stuka è stato il bombardiere più noto della Luftwaffe, tanto da diventare simbolo del potere aereo germanico. In effetti era un aereo superato, lento e goffo, ma molto preciso grazie alla tecnica del bombardamento in picchiata. Più che da un punto di vista strettamente tecnico, le ragioni della fama dello Stuka vanno ricercate nella modalità di impiego operativo: i tedeschi lo usarono come un vero e proprio aereo da appoggio tattico, che sosteneva l'avanzata delle truppe e delle formazioni corazzate, colpendo con precisione le artiglierie, le truppe, i mezzi corazzati e le fortificazioni del nemico. Monomotore, biposto, era lungo poco più di 10 metri e aveva una sagoma molto caratteristica, con le semiali a inclinazione negativa e il carrello fisso. Le ultime varianti pesavano oltre 5 tonnellate, era lungo 11 metri con un'apertura alare di quasi 14 metri, era armato con due mitragliatrici anteriori fisse da 7,92 mm e una posteriore brandeggiabile. La velocità superava di poco i 300 km/h, ma in picchiata poteva arrivare a 600 km/h. L'armamento tipico era una singola bomba ventrale da 250 kg, ma sotto le ali poteva trasportare altre 4 bombe da 50 kg. Ne fu sviluppata anche una versione armata con cannoni controcarro da 37 mm. Molti storici criticano l'eccessiva vulnerabilità dello Stuka nei confronti dei caccia nemici, ma è un confronto privo di senso: lo Stuka era un aereo d'attacco, non un caccia, e non poteva operare senza una scorta adeguata. Ne furono costruiti oltre 6000 esemplari. JU-88 Il Junkers Ju 88 era un velivolo d'attacco multiruolo, costruito in oltre 15000 esemplari in un grandissimo numero di versioni. Era un bimotore, con equipaggio di 4 uomini, pesante oltre 7 tonnellate e lungo oltre 14 metri, armato con 5-6 mitragliere da 7,92 mm e fino a 2 tonnellate di bombe e siluri. Poteva raggiungere i 500 km/h e i 9000 metri di quota. Fu utilizzato come bombardiere, ricognitore, caccia notturno e aerosilurante. DO-17 Il Dornier DO-17, soprannominato "Pencil" (matita) per via della sua forma allungata, era un bombardiere leggero bimotore quadriposto, in grado di trasportare circa 1000 kg di bombe ed armato con 7-8 mitragliere da 7.92 mm. Pesante oltre 8 tonnellate, era lungo quasi 16 metri e raggiungeva una velocità di circa 400 km/h ad una quota di circa 8000 metri. Molto utilizzato nelle fasi iniziali della II GM, specialmente nei bombardamenti sull'Inghilterra, durante i quali acquisì molta notorietà. In realtà si rivelò del tutto inadeguato per via delle sue prestazioni abbastanza limitate, e la Luftwaffe decise di impiegarlo solo come caccia notturno. La produzione non superò i 1200 esemplari. HE-111 Lo Heinkel-111 è stato il bombardiere medio più utilizzato dalla Luftwaffe, con oltre 7000 esemplari prodotti. Bimotore, quadriposto, era armato con 3 mitragliatrici da 7,92 mm e traportava 2 tonnellate di bombe o siluri. La sua velocità era di poco oltre i 400 km/h e raggiungeva una quota di poco superiore ai 7000 metri. Pesava 11 tonnellate ed era lungo oltre 16 metri. Anche questo modello fu utilizzato estesamente durante la Battaglia d'Inghilterra. Questi quattro modelli di bombardieri sono stati i più conosciuti della Luftwaffe, perchè concretamente impiegati nei primi anni della II GM. Infatti anche se negli anni seguenti furono realizzati altri modelli, più moderni e potenti, essi ebbero scarse possibilità di impiego e furono prodotti in numeri abbastanza limitati. La Germania infatti, non era più in condizione di attaccare, ma doveva concentrare le sue energie nella produzione di caccia destinati a difenderla dalle formazioni di bombardieri angloamericani che solcavano, tutti i giorni, i cieli tedeschi bombardando a tappeto ogni tipo di obiettivo, militare e civile. Infine, è utile ricordare anche il Junkers Ju 52, che è stato l'aereo da trasporto tedesco più famoso. Realizzato in oltre 5000 esemplari, trimotore, pesava a vuoto poco più di 6 tonnellate, lungo poco meno di 19 metri, con apertura alare di oltre 29 metri, aveva 3 uomini di equipaggio e poteva trasportare 18 soldati o circa 1500 kg di materiale. La sua velocità massima era di circa 280 km/h e non superava i 5500 metri di quota.
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Sì, sui bombardamenti di Fidenza posso darti notizie precise, nonchè velivoli e reparti coinvolti (che erano alleati). In effetti per quanto riguarda i velivoli tedeschi, le schede che non puoi omettere sono quelle dell' Me-109, dell' FW-190, del Dornier 21, dell'He-111, dell'Me-110, dei Ju-87 e Ju-88 nonchè del Ju-52. Spero tu non abbia fretta perchè non potrò risponderti in maniera esauriente prima di un paio di giorni...
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Allora, per quanto riguarda i KC-135Q utilizzati per rifornire gli SR-71 con il carburante JP-7 (caratterizzato da un punto di accensione più alto) questi velivoli hanno una suite di navigazione più sofisticata, e una suite di comunicazione diversa per garantire maggiore sicurezza delle comunicazioni. Inoltre, mentre nei normali KC-135 l'aereo rifornitore e quello rifornito comunicano su un canale radio, nei Q esiste una specie di sistema interfonico che garantisce la comunicazione attraverso la sonda di rifornimento, in maniera tale che nessuna trasmissione radio avviene durante il rifornimento. Con il ritiro degli SR-71, i KC-135Q (rimotorizzati allo standard KC-135T) vengono utilizzati per il rifornimento degli F-117 con carburante standard. ------ Per l'X-43, il suo profilo di volo prevede il trasporto in quota a mezzo B-52, l'accelerazione a oltre Mach 4 con una versione del razzo Pegasus, e quindi l'accensione del proprio sistema propulsivo.
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Missioni Spaziali
Gianni065 ha risposto a nighthawk nella discussione Prototipi ed Aerei Sperimentali
A questa domanda è difficile rispondere con precisione. Le specifiche iniziali prevedano un costo di missione pari a 20 milioni di dollari secchi ma in realtà questo tetto è stato infinitamente sfondato. Infatti i costi devono tener conto di varie voci: tutto il corollario che c'è attorno (uomini dei centri di controllo, piattaforma di lancio, sistemi di sicurezza e telemetria, recupero dei razzi riutilizzabili, assicurazioni sul lancio ecc... ecc... ecc..) oltre al costo netto (manutenzione e ripristino del velivolo e dei suoi razzi, serbatoio a perdere). In effetti il costo di una singola missione, per il budget della NASA, viene ad assommare a circa 500 milioni di dollari (erano 375 nel 1988) In ogni caso, un buon parametro è il costo per tonnellata di quello che si vuole trasportare, addebitato a chi decida di utilizzare questo costoso vettore per il lancio di satelliti: 25 milioni di dollari a tonnellata, contro i 5-10 milioni dei vettori convenzionali. E' infatti chiaro che lo Space Shuttle non è un veicolo idoneo per lanciare satelliti (meglio un vettore a perdere) ma è un veicolo idoneo ad effettuare manovre complesse nello spazio (come le riparazioni, l'avvicendamento di equipaggi, gli esperimenti scientifici in cui è richiesto l'intervento umano, ecc...)