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Gianni065

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Tutti i contenuti di Gianni065

  1. Gianni065

    Il Tornado

    Qui c'è un sito venezuelano che le presenta bene: http://www.fav-club.com/seccionfav/armas/lizard.htm si tratta di un kit di guida laser applicato a una bomba della serie Mk82 ecc... messo a punto dalla Elbit israeliana. Ci sono 4 generazioni di Lizard, e l'ultima ha integrato un sistema di guida GPS e ha la possibilità di montare un sensore IR al posto di quello laser (anche se non mi risulta che questa opzione sia mai stata proposta commercialmente).
  2. Gianni065

    Accademia Di Modena

    Qualcuno deve pur diventare generale nell'EI... no?
  3. Gianni065

    Un Mare Di Guai Per Il Typhoon

    In pratica viaggia sui 200 milioni di dollari al pezzo
  4. Qualcuno potrebbe pensare che sei ottimista...
  5. Gianni065

    Un Mare Di Guai Per Il Typhoon

    Vero, l'F-22 non è un caccia che si esporterà a cuor leggero, per tanti motivi. E del resto, basta vedere la lista clienti dell'F-15: non è che sia molto lunga...: USAF , Israele, Giappone e Arabia Saudita. STOP. Eppure parli dell'F-15 e sembra che si sia in presenza di un asso pigliatutto... non è così. L'asso pigliatutto è stato l'F-16, c'è poco da fare. Possiamo tranquillamente prevedere che il Giappone comprerà l'F-22, ma già è dubbio se esso sarà accessibile ad altri utenti, come Israele o Arabia Saudita. Il vero Jolly americano, l'aereo destinato a bissare il successo del Falcon, è l'F-35. Guardatelo bene... già solo la linea, che ricorda la serie F-15/F-16/F-18/F-22 è stupenda: può sembrare una cavolata, ma è una linea affascinante, che ispira di moderno. E' il naturale sostituto di F-16 ed F-18, ed osservandolo si capisce che sarà anche un ottimo aereo d'attacco, ma nelle vene scorre sangue di caccia. L'USAF si guarda bene dall'enfatizzare le doti di caccia dell'F-35, perchè non vuole che esso vada a minacciare il programma F-22. Nel confronto con l'Eurofighter, questi saranno i fattori che determineranno le scelte: 1) I tempi. L'Eurofighter è molto più avanti dell' F-35, però è anche vero che le nazioni che dispongono di F-16 ed F-18 non hanno tutta questa fretta di cambiare aereo. Eurofighter ed F-35 si scontreranno sulle stesse gare, c'è poco da fare. 2) La spinta promozionale. L'F-35 è americano, è Lockheed, è adottato dall'USAF e dall'USNavy, ed è molto futuristico nel design (fa molto "F-22"). 3) Le prestazioni. L'F-35 è stealth ma non ha capacità di supercruise. L'Eurofighter è decisamente più brillante, ma la brillantezza viene meno dal momento in cui è costretto a trasportare armamento esterno. Se una nazione vuole un intercettore molto potente, è meglio l'Eurofighter per velocità e quote. Ma chi oggi ha F-16 ed F-18, probabilmente non ne sente una grossa necessità. 4) I costi. L'Eurofighter costerà di più dell'F-35, specialmente se quest'ultimo potrà avvalersi dei grossi ritmi produttivi del mercato interno americano. Inoltre l'F-35 è monomotore, e in termini di costi di acquisizione e di gestione questo incide tantissimo. 5) L'effetto "Rafale". Bisogna vedere se la Francia riuscirà a vendere il Rafale a quelle nazioni che oggi utilizzano i Mirage. Il Rafale è molto più costoso di un Mirage 2000, per cui alcuni utenti potrebbero decidere di cambiare fornitore. E bisogna vedere se questi utenti vorranno passare a un caccia americano, o non preferiranno un caccia europeo, politicamente più "accettabile".
  6. Il fatto che i dogfight si svolgano prevalentemente a quote medie, è storia vecchia. Era normale che gli aerei, mentre manovravano, perdevano quota e i combattimenti si assestavano intorno ai 6000 metri di quota. Ma parliamo di dogfight puri, una cosa che ormai sta sparendo. Oggi come oggi, il combattimento tipico è quello BVR, e in ogni caso la conservazione dell'energia è fondamentale, quindi quota e velocità. Il velivolo che si trova a 11.000 metri, o a 18.000 metri, avrà sempre più energia non solo per sè, ma anche per i missili che lancia. Il che si traduce in una maggiore portata dei medesimi. Prima si evitavano ingaggi da alto a basso perchè i radar risentivano dell'effetto clutter del terreno, e si evitavano quelli da basso a alto perchè i missili erano meno efficienti ed i radar non avevano grandi capacità di elevazione. Era quasi naturale "incontrarsi" a quote medie. Oggi non è più così, ed un caccia che può volare alto imporrà sempre il combattimento al caccia che non può fare altrettanto, e se il pilota è intelligente eviterà accuratamente di perdere quota. Se hai un vantaggio, è da stupidi non sfruttarlo.
  7. Sulle esercitazioni in Francia ritorno dopo, se ho dati utili. Sull'esercitazione Cope India, abbiamo già parlato più volte nel forum. I SU-30 sono armati di missili (gli AA-10/ER) che hanno una portata di circa 140 km. Gli F-15 sono armati di AMRAAM con portata massima di 50 km. Nelle esercitazioni, se inquadri un bersaglio a 140 km, hai un missile che può arrivare a 140 km, e premi il pulsante di lancio, quel bersaglio si dà per abbattuto. In queste condizioni, è chiaro che gli F-15 perdono contro i SU-30, tanto più che i SU-30 erano in soprannumero, e accompagnati anche da nugoli di MIG-21 armati con missili aria-aria AA-11 Archer (che non scherzano). Il punto è che in una situazione operativa reale, gli F-15 non combatterebbero mai da soli (come invece è successo alla Cope India). Un aereo AWACS sarebbe sempre in volo e fornirebbe ai piloti degli F-15 posizione, velocità, numero e quota dei velivoli nemici, prima ancora che questi ultimi vedano gli F-15. I quali avrebbero quindi la possibilità di portarsi in una posizione di vantaggio, attaccando il nemico sfruttando il fattore sorpresa. Inoltre, in condizioni operative reali, gli F-15 utilizzerebbero i propri sistemi di jamming (ECM) per ingannare i radar e i missili del nemico, lancerebbero chaff e flares, manovrerebbero per uscire dall'inviluppo di volo del missile. Aerei di guerra elettronica come gli EC-130, gli EC-135, gli stessi AWACS, gli EA-6, creerebbero una cortina elettronica che accecherebbe i radar del nemico. Chiaramente queste cose non vengono mai messe in campo in esercitazioni del genere: nessuno vuole far capire al nemico quale sia la reale potenzialità dei sistemi elettronici. Poi, sia chiaro: ben può essere che i sistemi ECM , ESM e ECCM dei Flanker indiani siano superiori a quelli americani, per cui alla fine sono gli AWACS e gli F-15 ad essere accecati, e ad andare giù come tacchini. Ma negli ultimi 60 anni non è mai successo... Invece, due cose occorre sottolineare: che queste esercitazioni servono agli americani proprio per cogliere tutte le caratteristiche di lavoro dei sistemi avionici sovietici (potenza, frequenza, caratteristiche di impulso, ecc...) e a mettere a punto apparati ECM sempre più sofisticati. che in giro si dice che l'USAF abbia fatto di tutto per perdere queste esercitazioni, allo scopo di convincere il Congresso a stanziare più fondi per gli F-22... In ogni caso, come è scritto anche nella scheda del Flanker sulla Home Page, le ultime versioni del SU-27 (come le varie versioni SU-30 vendute a India e Cina) sono velivoli estremamente potenti, proprio grazie al raggio d'azione del radar e dei missili di bordo, nonchè all'accoppiata con il sistema IRST. Si tratta quindi, di bersagli da prendere con le pinze, anche se si è a bordo di un F-22. Se la battaglia aerea viene correttamente pianificata e gestita, è indubbio che l'USAF la spunta. Ma se gruppetti di SU-30 riescono a infilarsi tra le maglie degli AWACS e ad avvicinarsi abbastanza, possono creare un bel po' di problemi.
  8. Scusami se sono pedante con l'inglese... mi limito a correggerti l'ultimo passaggio: "And nothing you do, however many of us you kill, will stop that flight to our city where freedom is strong and where people can live in harmony. Thus whatever you do, however many you kill, you will fail." E per quanti di noi possiate uccidere, non c'è nulla che possiate fare per fermare quel volo verso la nostra città dove la libertà è forte e la gente può vivere in armonia. Così, qualunque cosa facciate, qualunque numero di persone uccidiate, voi fallirete.
  9. Gianni065

    Comiso Air Station

    Sì, le strutture erano identiche anche per Comiso. E' interessante notare che la protezione contro le esplosioni nucleari era minima, del tutto insufficiente per una base destinata a ospitare armamenti strategici. In effetti, il principio operativo era che, in caso di allarme, i lanciatori dovevano lasciare la base e raggiungere dei siti di lancio segreti, individuati in punti del tutto casuali del territorio circostante. Questi siti non erano preparati, ma solo dei punti scelti quasi a caso e memorizzati nelle testate dei missili: un incrocio, una radura, un boschetto, niente di più. Certamente c'è da considerare che in caso di attacco nucleare a una di queste basi, ben difficilmente i tempi sarebbero stati compatibili con una reale possibilità di ritorsione. Infatti un lancio di missili sovietici contro le basi dei Cruise avrebbe fornito un preavviso di non più di 15-20 minuti prima dell'impatto, un tempo forse sufficiente a far allontanare i lanciatori (meglio ancora se i lanciatori si fossero già messi al sicuro alle prime avvisaglie di un peggioramento della situazione internazionale), ma di certo insufficiente a consentire la ricezione dei codici di lancio dagli USA e la loro trasmissione ai lanciatori. Ma nella partita a scacchi della guerra nucleare, non conta molto ciò che realmente puoi fare, ma quello che l'avversario non può permettersi di sottovalutare. In altre parole, vero è che non ci sarebbe stato tempo sufficiente per una ritorsione sicura, ma è anche vero che i sovietici non potevano permettersi di rischiare che invece si facesse in tempo a lanciare i missili. Quindi già questa era una funzione deterrente. In ogni caso, i Cruise introducevano un ulteriore bersaglio da colpire, andando un po' a sfasciare tutto il coordinamento di un attacco nucleare preventivo. Immaginando che i sovietici volessero colpire solo l'Europa, avrebbero dovuto attaccare contemporaneamente gli aeroporti sedi di reparti di strike nucleare, e le basi di lancio dei Cruise (e dei Pershing). Gli attacchi agli aeroporti potevano essere effettuati da bombardieri armati di testata nucleare, nella certezza che non vi sarebbe stata ritorsione finchè i bombardieri non avessero colpito i bersagli (considerato che se avvisti un bombardiere in arrivo non puoi sapere se è un bombardiere con armamento convenzionale o nucleare). Invece, gli attacchi alle basi dei Cruise dovevano essere per forza effettuati con missili nucleari SS-20, ed a quel punto diventava difficilissimo coordinare i tempi di impatto tra i bombardieri (che dovevano volare per una-due ore) e i missili (con un tempo di volo di 20-25 minuti). Esempio pratico: decido distruggere aeroporti e basi missilistiche alle ore 10.00 quindi i missili saranno lanciati alle ore 09.40 mentre i bombardieri si alzeranno in volo alle 08.30. E' chiaro che alle 09.40 quando avvisto il lancio dei missili, so per certo che è in corso un attacco nucleare, e pertanto anche i bombardieri in arrivo sono nucleari, quindi faccio decollare i miei bombardieri nucleari. Gli aeroporti saranno distrutti ma saranno ormai vuoti. Se invece aspetto che i miei bombardieri nucleari colpiscano gli aeroporti NATO e poi lancio i missili SS-20, dal momento in cui il primo aeroporto nemico è distrutto, i missili cruise hanno il tempo di ricevere i codici di lancio e possono essere lanciati prima che i miei missili SS-20 arrivino sui bersagli. In pratica, i sovietici si trovavano nella situazione che uno strike nucleare preventivo poteva essere consumato solo ed esclusivamente lanciando i missili SS-20 contro tutti i bersagli, ma questo avrebbe messo fuori uso i centri di comando dei Cruise ma non avrebbe impedito che i bombardieri strike nemici si alzassero in volo per portare la ritorsione. Quel che è peggio, i missili cruise, ancorchè privi dei codici di lancio, si sarebbero trovati comunque dispersi in località sconosciute, e prima o poi i codici di lancio gli sarebbero arrivati comunque, ad opera di un posto comando volante del SAC. In quel caso sarebbero stati lanciati, sia pure molto dopo l'attacco iniziale. Inoltre, una caratteristica dei Cruise è che non possono essere considerati un'arma di primo attacco: il loro tempo di volo è lunghissimo, nell'ordine delle tre ore, per cui era una chiara arma di ritorsione. Ma più di tutto, i missili cruise davano alla NATO la possibilità di colpire in profondità il territorio sovietico, in un attacco ritorsivo, grazie alla loro gittata più che doppia rispetto al raggio d'azione di un bombardiere. Quindi i sovietici erano nella situazione che un attacco nucleare contro il territorio europeo, avrebbe determinato una distruzione nucleare del proprio territorio. Fino a quel momento, i sovietici si cullavano del fatto che un attacco nucleare al territorio europeo, avrebbe potuto provocare una ritorsione nucleare contro il territorio sovietico solo se gli americani avessero deciso di lanciare le proprie armi strategiche, cosa che gli americani avrebbero potuto ritenere di non fare allo scopo di preservare il proprio territorio da un attacco sovietico. Un giro di azione e controreazione estremamente macchinoso, che rendeva tutto incerto, e lasciava solo una cosa come altamente probabile: una guerra nucleare totale con distruzione reciproca assicurata. E ancora una volta questo principio (MAD: Mutual Assured Destruction) evitò la guerra...
  10. Gianni065

    Armi Nucleari

    Quello che vuol dire Argonauta, e ha ragione, che la prospettiva di una distruzione totale ha evitato lo scoppio di una terza guerra mondiale. Occasioni non ne sono mancate: durante la crisi di Berlino gli USA avevano tutto il diritto di attaccare l'URSS; durante la guerra di Corea gli USA avevano motivo di voler attaccare la Cina; durante la crisi di Cuba USA e URSS arrivarono a un passo dalla guerra; cito i tre casi più eclatanti, ma ce ne sono anche altri, nei quali le due superpotenze avrebbero avuto motivo di combattersi, ma non lo fecero, per evitare il ricorso alle armi nucleari.
  11. Gianni065

    Comiso Air Station

    Ne esistono di sicuro. Ma in internet non ne vedo...
  12. Boh... io ricordo di aver letto solo uno di quei romanzi... e iniziava con una portaerei americana che veniva distrutta da un siluro atomico, lanciato da un sottomarino kilo comandato da un tipo (non ricordo se cinese o cosa) che aveva fatto l'addestramento in inghilterra... e a giudicare dalle trame che ho trovato qui: http://www.ozoz.it/village_voice/vv02/robinson.htm pare proprio che il libro che stavo leggendo era Classe Nimitz e ricordavo bene che il sottomarino era un Kilo...
  13. Cavolo... ma non vi fidate di quello che scrivo...
  14. Gianni065

    Pilotaggio

    E il V-22 è a turboeliche, infatti...
  15. Gianni065

    Un Mare Di Guai Per Il Typhoon

    Alla RAF non roderà il culo, anche gli inglesi vogliono innanzitutto un caccia, tant'è vero che loro prevedono immediatamente l'integrazione con l'ASRAAM. In ogni caso, sono abbastanza sicuro - ma è una mia opinione personale - che l'Eurofighter svilupperà appieno le sue capacità multiruolo, nel tempo. Credo infatti che nel suo destino ci sia la sostituzione dei Tornado IDS (oltre agli ADV della RAF) in maniera che le forze aeree interessate avranno un mix di due aerei multiruolo: l'Eurofighter e l'F-35. Si perderanno le capacità di penetrazione a bassissima quota ognitempo offerte dal Tornado, ma è anche vero che ormai queste capacità non sono più richieste dagli scenari operativi moderni.
  16. Gianni065

    Il Tornado

    Mi auguro che sia davvero solo per risparmiare, e non per qualche concessione pacifista...
  17. Gianni065

    Comiso Air Station

    La base di Comiso divenne operativa, e ospitava questi missili: che altro non sono che la versione terrestre dei cruise nucleari (BGM-109 Tomahawk). I missili furono schierati agli inizi degli anni '80, in varie basi europee oltre quella di Comiso, e costituivano una risposta ai missili SS-20 schierati dai sovietici. In seguito alla firma di un accordo nel 1987, tutti i missili cosiddetti "intermedi" (come i Tomahawk e gli SS-20) furono ritirati.
  18. Bhè... il mercato del petrolio è un po' come tutti i mercati, domina la legge domanda e offerta. Data una certa produzione (diciamo 1000) se la richiesta è 1100 il venditore può alzare il prezzo finchè la richiesta si assesta su 1000, e quello è il prezzo di equilibrio del mercato per quel bene (petrolio). Quando si verifica un evento come la morte del regnante dell'Arabia Saudita, chi gestisce gli acquisti di petrolio può temere le eventuali ripercussioni politiche. Faccio un esempio del cavolo: alla ESSO pensano: "E' morto il re. Non è che adesso succede qualcosa e diminuiscono la produzione? Meglio che compro un po' di petrolio in più per rimpinguare le scorte" e magari all'AGIP dicono: "Oh, hai visto che la ESSO incrementa del 10% gli acquisti per aumentare gli stock? Quelli sanno qualcosa che noi non sappiamo, affrettiamoci a comprare di più". E così tutti chiedono più petrolio, ma la produzione sempre quella è, così il prezzo aumenta. Questo è il meccanismo NORMALE. In realtà poi ci sono una serie di speculazioni, delle quali sono maestri non solo i produttori, ma anche le compagnie petrolifere che quel petrolio comprano e raffinano, e di cui fanno le spese, alla fine, i consumatori.
  19. La prcoedura minima di sicurezza è questa: - I missili sono programmati contro un bersaglio predestinato. Non è possibile cambiare la programmazione in navigazione (comunque non da parte dell'equipaggio). - Una busta contiene una metà del codice di lancio necessario. La busta è custodita dal comandante. - L'altra metà dei codici di lancio viene inviata dal comando a terra, solo quando si è deciso che è ora di scatenare l'inferno. Per lanciare i missili, occorre azionare contemporaneamente due chiavi. Queste chiavi sono in possesso una del comandante, e una del suo vice. Sia il comandante che il vice, hanno una propria password che l'altro non conosce. Inserita la chiave, bisogna digitare la password e poi girarla contemporaneamente. Non è possibile che un solo individuo riesca a girare le due chiavi, perchè c'è una distanza fisica tra le due che lo impedisce. Se la password viene inserita in maniera sbagliata, il sistema si blocca e non è possibile lanciare i missili. Questo sistema è standard un po' per tutte le nazioni che dispongono di SSBN (USA, RUSSIA, CINA, UK, FRANCIA) Gli USA, però, hanno una possibilità in più. Poichè gli USA adottano la strategia di lanciare solo dopo che il proprio territorio è stato colpito dalle testate nucleari nemiche, può ben verificarsi che il comandante di un SSBN non riceva mai l'ordine con la seconda metà del codice, perchè non esiste più nessuno per inviarglielo. In questo caso, esiste una procedura che consente il lancio, senza aver ricevuto l'ordine di lancio. In questo caso, però, il comandante deve accertarsi che effettivamente gli USA siano stati attaccati e distrutti. Questa procedura, che credo sia tuttora classificata, è stata però rimossa nel 1994, per evitare il rischio di lanci per errore, ed è oggi fisicamente impossibile.
  20. Allora forse quello che ricordavo io era il libro "Classe Kilo"
  21. Gianni065

    Mob

    temo di no...
  22. Gianni065

    Il Tornado

    Gli Storm Shadow dovrebbero essere 200. La matricola che hai citato, Tillo, appartiene a un Tornado doppi comandi.
  23. Gianni065

    Un Mare Di Guai Per Il Typhoon

    Bel lavoro Easy. Sì, conoscevo già questa situazione, da molto tempo, ma forse non è poi così tragica. Iniziamo con il dire che era noto che la Tranche 1 avrebbe avuto solo capacità addestrative e nessuna capacità operativa, almeno fino all'implementazione dello standard PSP2 che dà la capacità di utilizzare missili AMRAAM e AIM-9L. Con la PSP3 viene poi introdotta una certa capacità aria-terra (Paveway per RAF e AMI, missili ALARM solo per RAF). Attualmente il programma è alla fase Tranche1/PSP2 che è in consegna in queste settimane, mentre è chiaro che la fase PSP3 è in ritardo. Ad ogni modo, diciamo che ormai gli Eurofighter che escono dalle catene di montaggio hanno una capacità aria-aria effettiva, anche se ancora lontana dallo standard finale. Considerato che la capacità aria-aria è quella che preme maggiormente, credo che per le nazioni europee la cosa vada bene così. Che il prezzo all-inclusive sfiorasse i 100 milioni di dollari era cosa nota da parecchio tempo: è ben noto che allo stato attuale il programma della RAF per 232 velivoli costa in tutto 22,7 miliardi di dollari, che fa un totale di 97 milioni di dollari al pezzo. Niente di nuovo, quindi, da questo punto di vista. Quando si fa un progetto multinazionale, di solito, il risultato è sempre questo: - Il progetto, complessivamente, costa di più di quanto sarebbe costato un progetto mononazionale; - Ciascuna nazione però, paga meno di quanto avrebbe speso in un progetto mononazionale. Questo perchè le spese di sviluppo e produzione sono superiori, ma vanno divise per il numero di partecipanti. Purtroppo, è inutile piangere sul latte versato: l'Europa non aveva scelta, già è stata una follia sviluppare tre progetti distinti (Gripen, Eurofighter e Rafale). Chiaro che sul mercato delle esportazioni, se proponi in Eurofighter che ha ancora limitate capacità aria-terra contro avversari che promettono di averle tutte, per un paese che ad esse ci tiene, perdi la commessa. Ma tutto sommato l'Eurofighter è in linea con i ritardi e con gli aumenti di costi di cui soffrono tutti i progetti moderni, quindi occorre accettarlo. Diverso è il discorso di rinunciare alla Tranche 3. Qui è chiaro: l'Eurofighter nasce vecchiotto, e per le nazioni che lo hanno sostenuto fino a ieri è forte la tentazione di limitarne il numero per garantirsi i fodni necessari a comprare gli F-35, decisamente più moderni come concezione. Purtroppo c'è poco da fare. Occorre riconoscere che gli USA hanno ipotecato seriamente il futuro dei velivoli da combattimento, offrendo un'accoppiata (F-22 ed F-35) che è micidiale, specialmente laddove si consideri che la Lockheed ha una capacità di penetrazione del mercato che non guarda in faccia a nessuno. D'altro canto, l'Eurofighter e il Rafale possono approfittare di quelle nicchie di mercato dove gli USA, per motivi politici, non possono vendere, e sfruttare una superiorità tecnologica nei confronti dell'unico avversario, il SU-27 ed i suoi derivati. La situazione è questa, purtroppo.
  24. Gianni065

    Pilotaggio

    90 secondi corrispondono alla riserva d'acqua per raffreddare il motore. Questa riserva, però, è necessaria solo in determinate condizioni di surriscaldamento. In condizioni normali un Harrier può stare in hovering per un tempo compreso fra i 5 ed 10 minuti (il dato è stimato).
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