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Gianni065

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  1. Gianni065

    Operazioni aeree in Iraq

    Come quelle dei primi giorni ovviamente no. Non c'è più un esercito o un'aviazione da mettere fuori combattimento. Le missioni attuali sono rivolte al contrasto della guerriglia, alla protezione delle proprie forze, al controllo del territorio, alla ricognizione. Sul sito dell'USAF, se non ricordo male, c'è un costante aggiornamento delle missioni espletate. http://www.af.mil/
  2. Quando si da una notizia errata bisognerebbe smentirla subito Innanzitutto le notizie sarebbe meglio che fossero precise sin dall'inizio. Purtroppo gran parte delle testate non fa altro che riprendere quello che viene scritto da quotidiani esteri, spesso senza nemmeno citare che la fonte è quella. Nel caso specifico, se un giornale pubblica dichiarazioni dell'FMI, un giornalista serio avrebbe due scelte: una è quella di dire che il giornale X ha pubblicato la notizia Y, l'altra è quella di raggiungere qualcuno dell'FMI e verificare la notizia. Invece si sceglie la terza via: si pubblica la notizia e non si dice la fonte di provenienza. In quel modo sembra che decine di testate, indipendentemente l'una dall'altra, abbiano accertato la notizia, che così diventa particolarmente credibile nonostante la fonte originaria sia una sola e nemmeno qualificata nè verificata. Non parliamo poi delle smentite. Anche quelle andrebbero verificate. Al contrario, spesso si pubblica una notizia (non verificata) e poi una smentita (anch'essa non verificata), lanciando implicitamente questo messaggio: "Vedete un po' voi cosa volete credere". Chiaramente tutto questo è esattamente il contrario dell'informazione, e purtroppo il giornalismo italiano è a livelli di vari ordini di grandezza inferiori a quelli delle testate internazionali più note. ===== Le giunte per le elezioni sono particolarmente severe e il peso della "maggioranza" non è determinante in seno ad esse. Si tratta di una consuetudine costituzionale messa a punto nei decenni per evitare che si possano stravolgere risultati elettorali stabiliti dal popolo. Il rispetto di questi delicatissimi meccanismi è generalmente osservato da entrambe le parti (maggioranza e opposizione) indipendentemente da chi sia l'una e chi sia l'altra. Starei molto attento ad auspicare che certi equilibri siano frutto di decisioni di commissioni parlamentari: se ci si instrada su questa via, un domani, a parti invertite, qualcuno non avrà remore a fare altrettanto. Già ora certi equilibri di prassi costituzionale sono stati ampiamente violati, e sono fortemente minacciati principi di democrazia e pluralismo fondamentali per quel gioco di pesi ed equilibri su cui si basa la nostra forma di stato, direi che non è proprio il caso di andare oltre. Certe cose devono essere decise in maniera ampiamente condivisa, un 13 contro 12 in una simile materia non è proprio auspicabile, a mio parere, in un paese in cui la legge elettorale, le nomine a Capo dello Stato e a Presidente di camera e altro ancora sono avvenuti senza quella condivisione che era prassi costituzionale. ;-)
  3. La Russia ha tutto il diritto di riacquistare almeno una parte della potenza militare che aveva in passato, non solo è concretamente giusto, ma anche consigliabile (forze armate efficienti e solide sono un elemento di stabilità per un paese). Lo "scontro" con USA e NATO non è in termini militari: la Russia sotto questo aspetto va considerata un alleato. Lo "scontro" è politico (l'Europa deve riuscire a trovare una collocazione politica all'altezza del suo ruolo e unitaria) e industriale/economico (superato il GAP di questi decenni, l'industria militare russa sarà un avversario agguerrito su tutti i mercati, anche perchè la qualità della sua produzione è ormai a livelli molto simili a quelli occidentali).
  4. Perchè è cambiata completamente la disposizione degli "elementi" maggiori. L'isola è stata arretrata notevolmente, la configurazione dell'hangar è mutata ed è più razionale, sono aumentati i "parcheggi" a disposizione sul ponte senza interferire con le attività di volo, le armi vengono movimentate con un sistema di ascensori dedicati e più efficienti ecc... Il risultato è che, pur con un elevatore in meno, la nave ha la capacità (dichiarata) di lanciare 160 missioni al giorno contro le 140 della classe Nimitz. Inoltre dovrebbe realizzarsi una riduzione di personale di diverse centinaia di unità (forse addirittura un migliaio). Sono stati realizzati poi - proprio grazie alla diversa configurazione degli hangar e degli elevatori, notevoli risparmi di peso (che vanno a beneficio sia della stazza complessiva che della corazzatura) e anche la sicurezza, vulnerabilità e galleggiabilità sono significativamente aumentate. Diciamo che tutte queste modifiche sono frutto di quasi mezzo secolo di esperienza con l'utilizzo di CV/CVN in configurazione tradizionale e fanno tesoro di tutti i consigli e suggerimenti proposti dal personale operativo.
  5. Gianni065

    festività natalizie

    Auguroni a tutti !!!!!!!!!!!!!!!
  6. Certo. L'osservazione che faccio è che gli USA hanno una politica di vendita delle armi totalmente diversa da quella di altri paesi. Il Congresso decide cosa vendere e a chi, allo scopo di "limitare" l'impatto politico delle vendite di armamenti sofisticati. Così vediamo che si negano armi stand-off alla Finlandia, ad esempio. Si limitano le vendite al Pakistan, e così via. Un comportamento inconcepibile per altri esportatori, che vendono tutto quello che possono, sempre e comunque, a chiunque. A volte queste auto-limitazioni americane sono giustificate, altre volte sembrano capricci del Congresso. Ma chi ne fa maggiormente le spese è proprio Taiwan, perchè non solo gli USA ma anche le altre nazioni esportatrici non intendono inimicarsi la Cina, ed il risultato è che Taiwan ha un gran bisogno di comprare, e ha anche i soldi per farlo, ma nessuno vuole vendere, almeno ufficialmente. Per aggirare l'ostacolo, gli USA chiudono un occhio (o appoggiano segretamente) sulle iniziative che servono a mettere Taiwan in condizione di prodursi da sè i mezzi di cui ha bisogno. Una parte fondamentale in questo processo la hanno le industrie militari israeliane e sudafricane, e si vede nella produzione missilistica di Taiwan, che è a buoni livelli. Su alcune cose, però, non si può creare una struttura produttiva facilmente. E' il caso dei motori ad alte prestazioni per i caccia (nemmeno Israele ha know-how adeguato in questo settore). Il caccia leggero IDF , sviluppato con la collaborazione della Lockheed, ha potuto nascere perchè l'industria americana ha avuto il permesso di collaborare in quanto si trattava di poco più di un addestratore avanzato, classe T-38. In questo modo il programma non è finito sotto la scure del Congresso americano. Ma la mancanza di motori adeguati ha impedito di sviluppare un vero e proprio caccia ad alte prestazioni, questa è la ragione per cui Taiwan in questo settore ha necessità di comprare all'estero, nel caso specifico gli F-16. Sta di fatto che dal 2000 (anno di picco della forza aerea) la linea operativa di caccia di Taiwan è andata erodendosi sempre di più, siamo all'incirca su una forza del 20 % inferiore in termini quantitativi e sostanzialmente invariata in termini qualitativi, mentre le capacità cinesi crescono sempre di più.
  7. L'India non rinuncerà al nucleare (a meno di sconvolgimenti politici interni) e bisogna pensare a questo paese come alla quarta super-potenza dei prossimi decenni, assieme a Cina, Russia e USA. Dotarsi di un sistema di deterrenza nucleare è quindi fondamentale per questo paese, per confrontarsi alla pari (o provarci) con le altre super-potenze nucleari. Tenete presente che essere un colosso economico non significa esserlo anche politicamente, se non si ha un certo "peso" militare. Giappone docet.
  8. Dunque, per quanto riguarda il sistema di arresto, sarà di tipo avanzato. Così sta scritto. Poi bisogna vedere cosa vorrà dire, ma lascio a voi le ricerche in tal senso, perchè non è una materia che mi interessi particolarmente. Posso solo pensare che - a parte discorsi di costi, affidabilità e sicurezza - l'esigenza maggiore in un sistema d'arresto è quella di consentire l'arresto a velivoli che abbiano velocità e pesi quanto più elevati possibile. Immagino quindi che il nuovo sistema estenderà le prestazioni del precedente e probabilmente consentirà l'appontaggio ad aerei in configurazioni che - con l'attuale sistema - sono costretti a liberarsi di parte del carico e del carburante. Il radar dual band, o DBR, è invece una vera innovazione tecnologica, che pone l'US Navy all'avanguardia in questo settore. Il DBR combina le caratteristiche dei più sofisticati radar in banda X (ottime prestazioni a basse quote, grande capacità di discriminazione persino nei confronti di periscopi, capacità di illuminazione in favore di missili antiaerei) con quelle dei più sofisticati radar in banda S (grande potenza, grande portata, relativa insensibilità alle condizioni meteo). Questo tipo di radar è previsto sui nuovi caccia DDG 1000, la sigla è AN/SPY-3, assomiglia visivamente al sistema AEGIS (ma ha 4-6 antenne piatte a scansione elettronica). Sostituisce fino a 10 tipi di radar diversi, ha capacità stealth (basse emissioni) e può operare anche in modalità totalmente passiva. Non richiede praticamente manutenzione e ha un livello di affidabilità prossimo al 100 %. Per quanto riguarda i nomi, è la Marina che li decide, e la decisione è frutto di un sacco di pressioni e giochetti sotto-banco, perchè capirete che il nome è una questione di prestigio, non tanto per il titolare (quasi sempre deceduto) ma per la sua famiglia. Ma è anche frutto del sentimento di stima che la Marina ha per quel nome: è un modo di ringraziare chi ha fatto molto per il prestigio della Navy, e questa valutazione non necessariamente coincide con quelle strategiche e politiche e storiche. ;-)
  9. Proseguono le ispezioni della flotta di F-15 per autorizzarli al più presto alla ripresa dei voli. Al momento sono state trovate "cricche" in 8 velivoli su 4 diverse basi aeree, in compenso tutti gli F-15 di Langley sono a posto. Aggiornamento qui: http://www.af.mil/news/story.asp?storyID=123078844 EDIT Per Marvin (mi pare) che esprimeva preoccupazioni per la flotta di Falcon, preciso che in realtà gli F-16 hanno manifestato questi problemi già pochi anni dopo l'ingresso al servizio, al punto che molte centinaia di aerei subirono interventi strutturali e interi lotti della prima produzione furono ritirati dal servizio. Da quel momento in poi i lotti di produzione successiva incorporavano già i rinforzi strutturali necessari. Certo, la sfortuna è sempre in agguato, ma diciamo che il problema sui Falcon non dovrebbe ripetersi.
  10. Ulteriore aggiornamento sulla vicenda. Sembra proprio che la faccenda sia più seria del previsto, e tutti gli Eagle nelle versioni dalla A alla D restano a terra, per il momento, in attesa di determinare quali aerei presentano problemi e quali accorgimenti (eventualmente) adottare. http://www.af.mil/news/story.asp?storyID=123078309 E' evidente che il problema, come ha sottolineato Paperinik, non ha nulla a che vedere con la "promozione" dell'F-22, ma di sicuro si presenta un'occasione importante per convincere il Congresso ad autorizzare ulteriori lotti del caccia Stealth.
  11. Secondo me c'è una certa tendenza a confondere una determinata ideologia con le nefandezze compiute in nome di essa. Se il pensiero comunista o quello fascista o quello liberale siano più giusti o sbagliati è un tipo di discussione che prescinde da stragi e massacri. A mio personale avviso la spinta dei popoli e della storia ha dimostrato che le democrazie liberali e pluraliste siano la forma di stato e di governo che i popoli "maturi" tendono a considerare come accettabile compromesso tra le libertà individuali e quanto di queste libertà si debba sacrificare per beneficiare dei vantaggi della comunione sociale. Il punto di equilibrio di questo compromesso è sempre variabile, perchè si adatta alla realtà contingente che muta nel tempo. Le ideologie comuniste e fasciste, così come quelle a carattere religioso, si sono dimostrate più vulnerabili rispetto al rischio di trasformarsi in regimi dittatoriali o oligarchici che finiscono per sopprimere il dissenso e le libertà fondamentali e sfociare in repressioni sanguinarie. Se non ci fosse questo rischio, nulla impedirebbe a un popolo di decidere di vivere in regime comunista in pace e prosperità, per poi decidere, sulla base delle mutate condizioni contingenti, di passare a un regime fascista e continuare a vivere in pace e prosperità, e così via. La pecca di questi regimi sta proprio nel fatto che essi si auto-proteggono impedendo la propria sostituzione, e in nome di questa auto-protezione poi si compiono tutte le repressioni e i massacri immaginabili. Ha ben poco senso dire che un regime sia meglio dell'altro, peraltro basandosi sulle stime dei morti provocati. Ricordiamoci solo che queste tragedie ci sono state, tutte, in qualche caso ci sono ancora, e impariamo ad apprezzare e difendere quel sistema di pluralismo che, nella costante contrapposizione di interessi in concorrenza tra loro, impedisce che uno qualsiasi di tali interessi giunga a posizioni di predominio irreversibili. EDIT: correzione refuso grammaticale
  12. Raccolgo l'invito di Captor per fare un paio di considerazioni. Senza storia gli ingaggi F-16/ADF contro MIG-29. Gli F-16/ADF sono aerei molto vecchiotti, peraltro concepiti per usare lo Sparrow e poi adattati all'AMRAAM, e introdotti per difendere i cieli statunitensi da bersagli "facili", come i bombardieri Bear. Gli esemplari presi in leasing dall'Italia sono stati revisionati e trasferiti. Si tratta quindi a tutti gli effetti di uno scontro tra un caccia (F-16A di prima produzione) concepito per affrontare il MIG-23 ed il MIG-21, e un caccia (il MIG-29) concepito per affrontare gli F-16. Senza altri "ausili" (come gli AWACS) non c'è da stupirsi che il Fulcrum abbia avuto la meglio. Sul Typhoon le cose sono molto diverse da quelle che leggiamo nelle riviste. In particolare i Typhoon italiani hanno ancora un sacco di problemi di messa a punto e integrazione di software, sensori e armamenti, e hanno una capacità operativa molto limitata. A tutto questo vanno aggiunti tanti altri fattori, come la piena conoscenza del mezzo e delle sue capacità. Un pilota che non ha ancora completamente assimilato il proprio velivolo, può ben trovarsi in seria difficoltà contro piloti che utilizzino velivoli meno avanzati, ma al 100 % delle proprie possibilità. Le esercitazioni come queste servono proprio a mettere in luce le proprie carenze e a sviluppare programmi e interventi per aumentare la propria efficienza ed efficacia. Tutti quei piloti italiani che hanno preso la "batosta", se vogliamo definirla così, nelle settimane e nei mesi successivi analizzeranno quei combattimenti, capiranno dove hanno sbagliato, metteranno a punto tattiche e procedure più efficaci per l'occasione in cui si ritroveranno di fronte i MIG-29, che hanno imparato a conoscere meglio. Lo stesso, ovviamente, faranno i piloti ungheresi. Ad ogni modo, bisogna prendere coscienza che: 1) i fondi per la difesa sono insufficienti 2) le ore di volo dei piloti italiani sono drasticamente diminuite, così come lo sono la partecipazione a esercitazioni complesse 3) i mezzi italiani non vengono aggiornati e integrati come sarebbe necessario (sempre a causa di carenza di fondi) per cui i velivoli italiani sono indietro rispetto agli stessi velivoli in servizio presso altre forze aeree (RAF in particolare). Queste cose si pagano, alla fine, c'è poco da fare. Specialmente la riduzione delle ore di volo e delle esercitazioni, è quanto di peggio si possa immaginare.
  13. Eh no... di donne ne ho già tre nel mio quotidiano familiare, e bastano e avanzano!
  14. Gianni065

    Chi uccise Yamamoto ?

    Confermo che i codici cifrati giapponesi sono stati decifrati solo DOPO la guerra. Durante e prima, gli americani avevano la capacità di decrittare solo una piccola percentuale di alcuni codici. Traducevano solo una parte della parole, per intenderci. Immagino che messaggi semplici e schematici, con parole comuni come descritte nel testo (in pratica una tabella di orari di arrivi e partenze) fossero tra quelli più facilmente decrittabili. Ma rammento che c'era qualche particolarità in ordine al messaggio sul programma di viaggio di Yamamoto, al punto che gli americani si meravigliarono della superficialità giapponese da un lato, della loro precisione maniacale dall'altro.
  15. Confermo che anche l'F-22 ha un sistema incorporato di riferimento e trasmissione dati per l'ACMI, realizzato dalla ITT, si interfaccia con il sistema IFDL e con un'antenna posta in posizione "ventrale" e perfettamente "fusa" nella fusoliera.
  16. Gianni065

    Su-27 o Mig-29?

    x Paperinik Mi è sembrato di notare, nei tuoi post precedenti, un salto tra MIG-21 e MIG-29 (anche quando parli dell'avversario di riferimento dell'F-14, nomini il MIG-21). Occhio che c'è stato il MIG-23, che ha costituito l'ossatura delle forze aeree sovietiche, proprio come il Phantom II per quelle americane, ed è stato, da un punto di vista stretto, il vero avversario di riferimento di Eagle e Tomcat. Che poi il MIG-23 sia stato una delusione (se lo è stata) , è un altro paio di maniche. ;-) ======= Secondo me dal punto di vista tecnico non c'è storia nel confronto MIG-29 / SU-27. Quest'ultimo è decisamente superiore in ogni aspetto. Non è come confrontare F-15 ed F-16... in realtà è quasi come confrontare F-15 ed F-18. Non so se mi spiego. Il Su-27 è superiore sotto tutti gli aspetti al MIG-29, è un confronto senza storia, non c'è "ma". Trovate una ragione per cui un qualsiasi pilota dovrebbe preferire un MIG-29 a un SU-27. Che si parli di maneggevolezza, o di potenza, o armamento, o autonomia, o affidabilità, o avionica... il Flanker è pari o superiore al Fulcrum. :-)
  17. Quello è il libro a cui ho collaborato io, se lo leggi scoprirai che molte parti sono prese pari pari da Crono911 e da alcuni miei articoli su Undicisettembre (come la difesa aerea del Pentagono). Sono anche espressamente citato nella sezione Ringraziamenti. Non ho voluto nemmeno un euro, però, per principio. ;-)
  18. Gianni065

    Chi uccise Yamamoto ?

    Molti anni fa lessi il libro scritto da uno dei piloti che parteciparono all'abbattimento. Lo scontro era ricostruito con estrema precisione, raccontato con parole vive, e senza polemiche. Non ho avuto l'impressione che ci fosse alcun dubbio sulla dinamica dello scontro. Se riesco a ritrovarlo lo riporto, ma non sarà semplice. Non sono molto ordinato con i libri...
  19. Gianni065

    Ustica

    Giusto per precisare, ci sono almeno tre testimoni oculari della caduta del MIG-23 oltre al sindaco che sentì il botto. Il 18 luglio. I primi arrivati sul posto trovarono ancora fuoco e fumo tanto che dovettero spegnere l'incendio che aveva già intaccato le sterpaglie. Incipiente, nel linguaggio medico legale, significa che la decomposizione sta iniziando, il che è del tutto normale a metà luglio in Calabria. Il cadavere non fu surgelato ma seppellito subito, e non c'è da stupirsi se l'autopsia, fatta giorni dopo, rilevò un avanzato stato di decomposizione. La Libia ha attestato la data del decollo del MIG-23 che avvenne il 18 luglio. Il MIG-23 fu "registrato" da almeno un radar, sempre il 18 luglio. Poi ci sono i dati dell'FDR. Tutti i dati confermano che il MIG decollò e cadde il 18 luglio. La tesi giudiziaria di primo grado secondo cui fu tutta una messinscena è qualcosa di allucinante...
  20. Gianni065

    Ustica

    Ciao Mau807, e benvenuto su Aereimilitari ! Per tutti: conosco Mau807 ed è uno dei pochi esperti in buona fede sui fatti di Ustica, ed è una persona che mi ha consentito di approfondire molti aspetti di questa vicenda, che conosce molto meglio di me. Lo ringrazio quindi di cuore per il suo intervento e (spero) per i futuri apporti che vorrà dare. :-) John
  21. No, non sbagli affatto. Nè Russia nè Cina si sono mossi gran che in questa direzione (tanker, ma anche aerei AEW) per tutta una serie di ragioni tecniche e operative. Da un lato la diversità dei requisiti, dall'altro la scarsa padronanza delle relative tecnologie. Sta di fatto che (a parte lo sporadico impiego dei Bear per rifornirsi con la tecnica "ala contro ala") sono state realizzate poche decine di cisterne tipo IL-78. A mente la Russia dovrebbe averne un 20-25 esemplari. Siamo molto lontani dai livelli quantitativi americani. Buona parte dei velivoli da combattimento in servizio con le forze aeree russe non hanno capacità di rifornimento in volo, almeno nelle prime versioni. Le nuove versioni (di cui ha beneficiato soprattutto l'export, viste le difficoltà economiche interne) invece implementano in genere questa capacità, anche mediante il sistema buddy-buddy (ossia con pod).
  22. Gianni065

    I Mirage

    Mi associo all'invito di Vorthex: le schede tecniche ti aiuteranno a sapere di più sui modelli di Mirage più diffusi. Per un discorso di insieme, tieni presente questo schema: - Nel primo dopoguerra la Dassault sviluppò il Mirage III che è stato in pratica il capostipite di una famiglia che arriva fino al Mirage 4000. - Questa famiglia si contraddistingue per l'ala a delta puro, ossia senza impennaggi orizzontali di coda. - Dal Mirage III si è passati al Mirage 5 che è praticamente identico e quindi al Mirage 2000 che è l'evoluzione più moderna della famiglia. - Allo stesso ceppo appartenevano il bombardiere nucleare Mirage IV che possiamo immaginare come un Mirage III ingrandito e bimotore, ed il caccia Mirage 4000 (Super Mirage) che era a sua volta una versione ingrandita e bimotore del Mirage 2000, ma non è mai entrato in servizio. - Nell'ambito della famiglia Mirage c'è anche il Mirage F.1 che però ha poco da spartire con il resto della famiglia, a parte il nome: infatti la sua configurazione aerodinamica è del tutto diversa, non è un delta ma un caccia abbastanza tradizionale con ali a freccia e impennaggi caudali verticale e orizzontali. - Il Rafale, anche se non appartiene più alla famiglia Mirage come nomenclatura, tradisce la sua parentela con il Mirage 4000, e si può ben ritenere l'evoluzione in chiave Delta Canard di questa fortunata e bella serie di caccia.
  23. Gianni065

    Ustica

    No. Il MIG-23 è decollato dalla Libia ed è finito in Calabria dopo aver esaurito il carburante. Secondo i libici il pilota avrebbe perso la rotta e poi avrebbe avuto un malore (questa spiegazione è supportata da quanto dichiarato dal pilota di un altro MIG-23 che volava assieme a quello precipitato). Infatti il MIG precipitato era in volo di routine insieme ad altri caccia libici, nello spazio aereo libico o nelle sue adiacenze. Io ho dato un'occhiata all'esame del registratore dei dati di volo (sì, c'è anche quello....) e propendo per la tesi della diserzione. Infatti il caccia ha fatto uso di postbruciatore (il che non mi pare compatibile con un pilota privo di sensi) e non ha mai tentato di mettersi su una rotta verso sud (che sarebbe la cosa normale da fare, se ti perdi sul mare e sai che a sud hai tutta l'Africa). Più probabile che il pilota abbia tentato di raggiungere le coste italiane per consegnare il suo MIG-23 alla NATO (all'epoca era un boccone ghiotto). Forse voleva atterrare sul vicino aeroporto di Crotone ma è rimasto a secco.
  24. Gianni065

    Ustica

    Sì sì, vero. Priore continua a sostenere la storia delle battaglie aeree ma gli atti parlano chiaro, anche quelli del "suo" processo. La lettura degli atti giudiziari dell'inchiesta (primo e secondo grado, cassazione) è davvero estremamente istruttiva. Ci vuole un sacco di tempo ma ne vale la pena. Mi spiace solo di non essere riuscito a procurarmi gli atti di Cosenza, che indagò sulla storia del MIG-23 in Calabria ribadendo che era caduto il 18 luglio (come sostenevano tutti gli abitanti del paese lì vicino...) e non il 27 giugno. Ho le conclusioni dell'inchiesta ma non gli atti, peccato. Anche lì il teorema Priore è stato platealmente smentito.
  25. In che contesto hai trovato la sigla "NGSM" ?
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