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Gianni065

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  1. Vabbè Viper... la risposta sugli incidenti è insita nelle tue stesse parole... i piloti NATO volavano 250 ore annue e in taluni casi prevalentemente a bassissime quote... per il resto... discorso lungo, e fino al 31 agosto non sono in condizioni di scrivere molto perchè sono in vacanza, ma poi prometto che torno sull'argomento...
  2. Perdonami Viper, se parlo un po' da ex avversario... il MIG-19 è stata una macchina potente, un po' come tutte le macchine sovietiche: motori potenti, cellula semplice, armamento potente. Ma aveva anche un sacco di difetti, tanto che i sovietici non lo hanno mai gradito molto e si sono affrettati a sostituirlo con il MIG-21. Tra le critiche che ho sentito sul MIG-19, ce n'è stata una che mi diceva che per mettere in moto i motori occorreva allineare la presa d'aria controvento. Non so se è vero... Sono stati i cinesi a sviluppare al massimo il MIG-19 e a portarlo a piena maturità. In ogni caso, quello che conta davvero, alla fine, è l'addestramento dei piloti. Le macchine occidentali hanno privilegiato sempre altri fattori, rispetto a quelle sovietiche: - Vita utile dei motori e relativi costi di gestione; - Sicurezza di volo; - Avionica; - Ergonomia - Capacità multiruolo Anche quando si è passati alle prestazioni pure, la manovrabilità passava in secondo piano rispetto all'energia e all'eccesso di spinta specifico. Il MIG-19 era un caccia impostato sugli schemi operativi sovietici, così come i caccia occidentali erano impostati sugli schemi operativi occidentali, e nel complesso, la seconda accoppiata si è dimostrata superiore alla prima. Perchè il concetto a questo: a che mi serve un aereo potentissimo con una vita utile dei motori di poche decine di ore, se poi per risparmiare i motori non posso far volare a sufficienza i miei piloti? Allora è meglio un aereo un po' più modesto, ma che mi consente di addestrare a lungo i miei piloti e quindi vincere, in concreto, le battaglie aeree. Ma rispetto e capisco il tuo attaccamento per la Rondine (che si chiamava così per la sua forma, non per la sua manovrabilità) e comprendo bene la nostalgia di chi ha pilotato o lavorato con un determinato velivolo.
  3. Sì, ma prima di fare affermazioni storiche... leggiamo attentamente la storia. La creazione dello Stato di Israele non presuppose la cacciata dei palestinesi. Furono gli arabi a non accettare la convivenza e a tentare di ricacciare gli ebrei da dove erano venuti, nel 1948. E ricordo che Israele è uno stato democratico, in cui un palestinese può vivere con pari diritti di un ebreo (come in Italia) e diventare cittadino di Israele o militare nelle sue forze armate, senza per questo abbracciare la religione ebraica. Gli ebrei ortodossi sono una minoranza in Israele, e in generale gli ebrei rappresentano circa il 70 % della popolazione che convive e lavora con un 30 % di arabi e altre etnie. Tutta la storia dei profughi palestinesi è una bufala, che non ha alcun fondamento di natura razziale, ma ha tutt'altre logiche. Israele nacque con l'appoggio USA, mentre i paesi arabi erano appoggiati dall'URSS. Qui sta tutta la questione. Oggi incomprensibile, ma non era così ai tempi della guerra fredda...
  4. I trattati sullo spazio vietano l'uso militare offensivo e continuato, non quello temporaneo (anche gli ICBM attraversano l'orbita bassa). Quindi possono essere aggirati, semplicemente mettendo in orbita il proiettile cinetico poco prima del suo utilizzo. In ogni caso, appellandosi al diritto di autodifesa (interpretata in maniera estensiva come difesa preventiva) gli USA ritengono di non violare il trattato. Un penetratore di questo tipo (nell'ordine di 100 kg) avrebbe una grandissima energia, se impattasse a vari chilometri al secondo, ma sarebbe un'energia che non è paragonabile a quella di un'esplosione atomica, perchè non si svilupperebbe in senso orizzontale ma in penetrazione. Studi in tal senso risalgono agli anni '80 e oggi la tecnologia è matura. Basta volerlo, e si può fare con poca spesa (per gli USA).
  5. Gianni065

    U 2

    Allora eri ad Aviano. Mi bastava che dicessi che eri in Italia, per capirlo. Nell'estate del 1998 gli U-2 della OL-F di Istres (Francia) furono rischierati ad Aviano per lavori all'aeroporto di Istres. I bombardamenti cui ti riferisci furono del 20 agosto 1998. Però non mi risulta che gli U-2 di Aviano abbiano partecipato a quelle missioni (Afghanistan e Sudan). Gli U-2 basati in Italia furono utilizzati, proprio nel periodo a cui ti riferisci, per ricognizioni sulla ex Yugoslavia, per cui credo si sia trattata di una coincidenza temporale.
  6. Gianni065

    U 2

    Correva l'anno 1998. E ci sono solo tre posti al mondo in cui potevi trovarti in quel momento, per aver visto quell'U-2 nelle condizioni che descrivi....
  7. No, non ne ho sentito parlare, ma se citi la fonte possiamo verificare. Del resto, il B-1B non è bisonico per una questione di motore: i suoi propulsori sono più che sufficienti a fargli superare i Mach 2 in quota. Il punto è che per aumentarne le qualità stealth, sono state ridisegnate le prese d'aria, ed è proprio il disegno di queste a pregiudicare la capacità di volare bisonico. Inoltre, dubito che l'USAF senta davvero l'esigenza di far volare a Mach 2 questo bombardiere.
  8. I Palestinesi non smetteranno. La striscia di Gaza era un pezzo di deserto prima che ci arrivassero i coloni israeliani. Adesso che vanno via, lasciano case e infrastrutture, energia elettrica, acqua, campi coltivati e irrigati. Vedrai che adesso i palestinesi ripiegheranno su altri fronti, magari chiederanno la Cisgiordania, ben sapendo che sul punto Sharon non è disposto a cedere una virgola. L'obiettivo dell'OLP non è questo o quel territorio, ma la lotta contro l'intero stato di Israele. E dietro l'OLP ci sono gruppi di interesse affinchè la tensione resti ben viva.
  9. Gianni065

    Cos'è?

    Il contenitore cui ti riferisci tu è l'MW1, un dispenser di submunizioni antipista/controcarro/antipersonale ormai in disuso. Nella foto, a sinistra c'è un IRIS-T , al centro il METEOR, a destra uno STORM SHADOW / SCALP. Quest'ultimo è un missile da crociera, a medio raggio (intorno ai 250 km di portata) che trasporta una testata BROACH da 450 kg ad alto esplosivo. Lo Storm Shadow (Scalp per la Francia) è un progetto franco/britannico ed è stato acquistato dall'Italia in 200 esemplari (al prezzo di circa un milione di euro al pezzo) per armare i Tornado IDS e gli Eurofighter. Il missile pesa intorno ai 1300 kg e vola ad alta velocità subsonica (intorno ai 1000 km/h) a bassissima quota, ha un sistema di guida molto sofisticato e preciso (GPS + TERPROM + IIR), concepito per colpire bersagli induriti (come shelter, centri di comando, ecc...) nonchè unità navali nei porti. Successivamente è prevista l'introduzione di nuove versioni con altri tipi di testate.
  10. Gianni065

    Pilotaggio

    Per Carlo: gli elicotteri classe Chinook (di cui esistono versioni civili, come ne esistono per il MI-26) trasportano una quarantina di soldati mentre il MI-26 Halo arriva anche a 80. Si tratta però di trasporto in condizioni militari. A un civile non puoi chiedere di stare seduto per ore su uno strapuntino. La formula dell'elicottero così come è concepito oggi ha raggiunto i suoi limiti tecnologici in fatto di velocità (rendiamoci conto che la formula aerodinamica di un aereo - ali per la portanza e motori per la propulsione - è più efficiente rispetto a quella di un elicottero in cui il rotore fa tutto). L'unico vantaggio di un elicottero rispetto a un aereo sta nella sua capacità di stazionamento e di decollo/atterraggio verticale. Il futuro del verticale sta quindi nei velivoli che adottano la formula del V-22 Osprey. --------- Per Revenge: il seggiolino eiettabile, così come è stato fatto notare correttamente da Speedy, è un sistema di emergenza e come tutti i sistemi di emergenza non è mai sicuro al 100 %, esattamente come un airbag per la macchina. Le eiezioni presentano sempre una certa percentuale di insuccesso, per tanti motivi, specialmente se avvengono fuori dai parametri per cui il seggiolino è progettato. E anche quando l'eiezione funziona, non è infrequente che il pilota riporti lesioni più o meno gravi. Per quanto riguarda le licenze di pilotaggio... l'Italia non ha una mentalità di tipo aeronautico come altri paesi, USA in cima. Il mondo dell'aviazione è visto con sospetto, i suoi utenti sono considerati ricchi privilegiati, e pertanto assolutamente da tassare e spennare. Pensa al confronto con le patenti nautiche: puoi tranquillamente comprare o noleggiare e guidare un'imbarcazione anche grossa a patto che il motore non superi i 40 cavalli. Questo significa che senza alcunissima esperienza, nè patente, nè altro, puoi sfrecciare per mare a 30 nodi e più con uno scafo di parecchi metri di lunghezza... entrare e uscire dai porti, attraccare, salpare, ecc... ecc... Non voglio dire che attraccare sia come atterrare, ma in ogni caso entrare in un porto affollato e attraccare 12 metri di barca pelo pelo fra due imbarcazioni non è cosa che sappia fare chiunque. Però lo può fare chiunque. Questo avviene perchè l'Italia ha una mentalità di tipo marinaresco. Volevo proprio sottolineare questa differenza di mentalità. E purtroppo, no, non esistono finanziamenti per i piloti privati. Però ricordo che gli Istituti Tecnici Aeronautici consentono di portare a termine un percorso completo in materia aeronautica, con tanto di brevetto di volo. E sono istituti pubblici.
  11. Il piano di pace per la Palestina prevede il ritiro dei coloni israeliani da Gaza. Il fatto che Sharon abbia deciso di attuarlo, è senz'altro un gesto di grande disponibilità per una soluzione pacifica. Fatto questo, e con la normalizzazione libanese che inizia a prendere forma, non dovrebbe esserci più alcuna ragione per i palestinesi di continuare la guerriglia contro lo Stato di Israele. Ma siccome sono convintissimo che quella dei territori è soltanto una scusa, e che ben altre sono le ragioni a monte che spingono il terrorismo palestinese, dubito che questo gesto di pace otterrà grossi risultati. Ma almeno servirà a scoprire le carte...
  12. Gianni065

    Generale W. Westmoreland

    I generali contarono poco in Vietnam. La guerra la fecero i politici e la fecero male. Quanto a Custer... gli indiani erano molto più numerosi in quella circostanza e comunque, in guerra non sempre si può vincere... Custer fece dei grossi errori tattici, convinto com'era che di fronte a sè aveva solo indiani male armati e spaventati, e cascò in una trappola coi fiocchi. Il peggio è che nella storia militare americana, l'annientamento di un intero reparto è un evento da scongiurare a tutti i costi, ed è avvenuto molto raramente (quasi mai, a dire il vero), per cui la critica a Custer è stata pesantissima. In realtà era un ufficiale sui generis, molto indisciplinato, che odiava gli indiani come tutti all'epoca. Ha pagato con la vita il suo errore, al contrario di molti altri ufficiali che hanno mandato a morire i propri soldati, restandosene al sicuro lontano dagli scontri.
  13. Gianni065

    Pallottole Espansive

    Benissimo. Airborne ha detto benissimo. In un'arma NORMALE (che spara un proiettile con una carica esplosiva) le energie in gioco sono molto elevate, e non è possibile modificare il proiettile più di tanto. Se ci metti dell'esplosivo, ti esploderà in mano. Se ci metti del liquido all'interno, la palla si spaccherà nella canna. Se modifichi la punta applicando incisioni, la palla si potrà aprire prematuramente e comunque sarà imprecisa e darà problemi anche al funzionamento della pistola. Nelle armi corte normali, si usano palle normali, sagomate opportunamente, e gli effetti particolari si ottengono con la sagoma della palla (ogivale per la penetrazione, troncoconica per il potere d'arresto, cava per aumentare le lesioni all'impatto) accoppiata alla scelta del materiale (metallo duro o piombo dolce o piombo dolce camiciato). Proprio il termine "cava" (che è riferito a una palla con ogiva forata) ha tratto in inganno molto spesso giornalisti poco informati, che l'hanno riferita alla "carica cava" che è esplosiva ma si usa nelle granate controcarro. Invece esistono molte armi speciali, con funzionamento a molla, elettrico, perfino a razzo, utilizzate da servizi segreti e corpi speciali, che essendo meno potenti dal punto di vista balistico, hanno però il vantaggio di essere silenziosissime e di poter impiegare aghi e proiettili velenosi e altre amenità. Sono usate, sono state usate, e saranno usate. E non solo dal KGB.
  14. Gianni065

    Info Sulle "targhette"

    Le forze USA le hanno ufficialmente introdotte nel 1906 ma sono diventate operative come le conosciamo oggi solo nel 1916. Dal 1969 le forze USA non stampigliano il numero di matricola ma il Social Security Number (una specie di codice fiscale). Onestamente non saprei dire quali eserciti si siano adeguati a questa usanza e da che periodo, ma di sicuro è uno standard della NATO e di tutte le forze armate più importanti nel mondo.
  15. Gianni065

    La Legione Straniera

    Assolutamente no. A patto che continui a tifare per la nazionale...
  16. Gianni065

    ...l'ennesimo Incidente..

    Nelle compagnie più grosse, i piloti sono stabilmente inseriti in una struttura organizzativa nella quale sono parte integrante e della quale conoscono i minimi dettagli. Se i piloti dell'Alitalia, tanto per citare un esempio, avessero il benchè minimo sentore che la manutenzione non è più che in regola, non salirebbero mai a bordo e i sindacati farebbero un casino del diavolo. Invece, nelle piccole compagnie e nei voli charter, dove si vola con l'aereo X noleggiato dalla azienda Y e manutenuto dalla ditta Z, con piloti assoldati per l'occasione, e magari operanti da aeroporti e nazioni un po' periferici, dove i controlli degli organismi preposti sono meno incisivi o magari affidati ad agenzie locali facilmente corruttibili, può succedere di tutto. Bisogna quindi fare distinzione, tra le compagnie Low Cost affermate (in cui i risparmi sono ottenuti tagliando i gadget inutili, ricorrendo ad aeroporti alternativi a quelli più blasonati e quindi meno costosi, sfruttando meglio le risorse umane e concedendo minor benefici in sede contrattuale) rispetto a compagnie di voli charter e compagnie Low Cost di dubbia affidabilità, che non esitano a organizzare un volo ogni qualvolta si rende disponibile un vettore (magari compreso un aereo che sta andando in officina per una grossa revisione).
  17. Gianni065

    Pilotaggio

    Gli aerei sono mezzi meccanici, e come tutti i mezzi meccanici possono guastarsi. Aerei ed elicotteri sono in genere più sicuri rispetto ad altri mezzi di trasporto, proprio perchè essendo sospesi per aria (e quindi intrinsecamente meno sicuri) sono sottoposti a regole di sicurezza molto ferree, che riguardano la progettazione, la costruzione, la certificazione, la manutenzione, l'addestramento, la condotta in volo ecc... Avete mai sentito che a un'automobile si fa una revisione ogni 10 ore di funzionamento? Se le automobili fossero costruite e manutenute come si fa con gli aerei, se gli autisti fossero addestrati come un pilota, se fossero osservate le stesse regole di separazione orizzontale, ci sarebbero molto meno incidenti per le strade. Il fatto poi che un'auto possa cozzare contro un palo mentre il cielo è generalmente sgombro di ostacoli, porta a pareggiare i conti rispetto al fatto che un'auto può accostare e fermarsi e un aereo no. Del resto, se un'auto (o una moto...) subisce lo scoppio di un pneumatico in curva a 180 km/h c'è poca differenza rispetto a un aereo che resta senza motori a 9000 metri di quota. L'elicottero è un po' meno sicuro dell'aereo per vari motivi: la meccanica è un po' più complessa, le possibilità di atterrare in autorotazione più teoriche che pratiche, la maneggevolezza del mezzo porta poi spesso a "divertirsi" un po', a non rispettare i piani di volo e a sentirsi autorizzati a scorazzare liberamente o quasi. Per Revenge: i rotori di un elicottero non possono essere bloccati in volo, nemmeno se si spegne il motore. Ammesso che fosse possibile, significherebbe restare senza portanza e cadere di sasso immediatamente. Come se a un aereo tagliassi di colpo entrambe le ali. Un'ultima cosa. I velivoli militari sono meno sicuri di quelli civili. Anche qui voglio essere chiaro (se no Tillo mi spella vivo): i mezzi e la manutenzione, così come l'addestramento e le procedure di sicurezza, sono a standard ancora più elevati di quelli civili. Ma i mezzi militari spesso volano in condizioni limite, specialmente durante gli addestramenti realistici e nelle situazioni operative. Utilizzare armamenti, manovrare ad alti fattori G, volare a 30 metri dal suolo, sono tutte cose inconcepibili per un aereo civile, e questo ovviamente si ripercuote anche sul fattore rischio, che oggettivamente è più limitato. Inoltre le esigenze operative possono far passare in secondo piano quelle di sicurezza, se la situazione lo richiede. Ad esempio, la necessità di intercettare un bersaglio improvviso - anche in tempo di pace - può costringere a soprassedere sulle riserve di carburante e a rischiare di non farcela con l'autonomia, o ancora, nel volo militare operativo le separazioni verticale e orizzontale tra i velivoli sono del tutto diverse da quelle civili e il rischio di collisione aumenta. Inoltre i motori sono spesso spinti al massimo della potenza e questo ne aumenta la fatica e il rischio di malfunzionamenti, ecc... Volare militare è come guidare in Formula Uno: la sicurezza è importantissima ma il tipo di condotta richiesto comporta oggettivamente rischi maggiori.
  18. Gianni065

    Facciamo Dui Calcoli

    Sì. I numeri che usciranno alla prossima estrazione del superenalotto... ma ci sto lavorando...
  19. U-2 a Caselle non se ne parla proprio... nè a Caselle nè in qualsiasi altro aeroporto italiano. Gli U-2, comunque, non sono stati radiati, ma sono tuttora in servizio con l'USAF, che ne ha in linea 36 esemplari (alcuni sono gestiti dalla NASA) nella versione U-2S, la più recente. Operano dalla base di Beale in California e sono ben pochi gli aeroporti al mondo su cui vengono occasionalmente rischierati (in genere per l'Europa si appoggiano a basi inglesi o turche) sia per ragioni di sicurezza e segretezza, che per ragioni logistiche.
  20. Gianni065

    RAI Vs Mediaset

    Il discorso su Berlusconi non lo prendo perchè è OT. Dico solo che quando uno Stato nomina un capo di governo, poi bisognerebbe lasciarlo governare in pace per la durata del suo mandato e poi decidere se rieleggerlo o dargli un calcio nel fondoschiena. E onestamente a Berlusconi sono stati fatti troppi tiri mancini... ----- Mediaset non si paga, e pertanto per me può trasmettere ciò che vuole. Peraltro, tanto per aprire una parentesi sul conflitto di interessi e sul possesso di tre reti nazionali, dico solo che sarebbe bastato limitare i programmi di opinione e di informazione (ad esempio su una sola delle tre reti) per risolvere il problema, anzichè tentare di togliere una rete a Mediaset. E dico anche che mi pare strano che si accanisca sulle tre reti di Berlusconi... quando di fatto c'è Sky che in pratica ha oltre 50 reti nazionali, a ben vedere... ----- Sulla RAI: è un carrozzone pubblico, avete detto bene. I posti sono lottizzati e si entra per raccomandazione. Era così prima ed è così adesso. Le tre reti furono create proprio per lottizzare l'informazione: io le ho viste nascere e lo ricordo benissimo. RAI UNO era la rete sponsorizzata dal Governo (la rete della Democrazia Cristiana). RAI DUE nacque per dare spazio ai nuovi partiti di coalizione (PRI-PSI ecc...) e RAI TRE nacque per dare spazio alla sinistra e alle minoranze. Berlusconi non ha potuto (o non ha voluto) cambiare questa situazione. La RAI mangia soldi e ne distribuisce a piene mani. La soluzione è una sola: abolire il canone, costringere la RAI a campare solo con i proventi della pubblicità, dividere le tre reti per materia: ad esempio una per lo sport e la cultura (documentari), una per l'informazione (nazionale e regionale) e gli approfondimenti e una per l'intrattenimento (film, varietà, musica, programmi per bambini). Tolto il canone, dovendo concorrere con le reti privati sulla sola pubblicità, il servizio deve migliorare per forza... Io almeno la vedrei così.
  21. Gianni065

    La Legione Straniera

    Il link che avevo segnalato all'inizio, infatti, era buono. Bastava cliccare nel punto giusto... La Legione Straniera è il corpo di proiezione francese all'estero. Ha una lunghissima tradizione, ed è uno dei corpi che si è ricoperto di gloria ed onori come pochi altri, dando vita a numerosissimi atti di estremo eroismo. In passato, era un corpo aperto a tutti: anche i ricercati, che potevano fornire false generalità. Oggi le cose sono cambiate e non c'è posto (o quasi) per i criminali. Gli stipendi sono normalissimi, chiaramente le missioni all'estero vengono pagate bene (come in ogni esercito: anche i militari italiani intascano un sacco di soldi quando sono all'estero: possono arrivare anche a 6000 dollari extra al mese, oltre alla paga base ed oltre al vitto e alloggio). L'addestramento è duro, i requisiti fisici per entrare non sono esasperati, ma per superare l'addestramento il fisico deve esserci, altrimenti non gliela fai (ma non pensate a roba ultramuscolosa: ho conosciuto legionari mingherlini ma duri come l'acciaio). La Francia ha numerosi interessi oltremare, specialmente nelle ex-colonie, per cui la Legione Straniera è il corpo destinato a tutelarli e a garantire l'incolumità dei cittadini francesi all'estero. Sono un po' come i Marines americani, ma un po' meno (molto meno) di Special Forces come i Seal o i SAS. E lasciamo perdere le storielle della Legione Straniera in Iraq: i primi soldati a mettere piede in Kuwait e in Irak durante la prima guerra del Golfo furono le forze speciali inglesi e americane.
  22. Gianni065

    ...l'ennesimo Incidente..

    Infatti, il bollettino mensile degli incidenti aerei civili nel mondo è sempre stato molto lungo. Ma anche solo a soffermarci al traffico di linea, occorre ricordarsi che ogni mese vengono effettuate decine di migliaia di voli (anzi, centinaia di migliaia) ed è perfettamente normale che ci sia un tasso di incidenti che solitamente si colloca in una media di 2-3 grossi incidenti al mese (il che significa che c'è il mese in cui ce ne sono 4 e il mese in cui non ce n'è nemmeno uno). Il mese di agosto, poi, è uno di quelli più caldi in tutti i sensi (gli altri sono quelli invernali, quando il maltempo ci mette la sua...) Chiaro che poi i mass-media amplificano le cose, quando le pongono sotto la propria lente di ingrandimento.
  23. Gianni065

    Facciamo Dui Calcoli

    Le forze aeree americane dispongono in tutto di circa 2300 fra caccia e aerei d'attacco, escludendo quindi i bombardieri pesanti e gli altri tipi di aerei da combattimento. Questa è la forza di pronto impiego. Poi ci sono i velivoli immagazzinati in riserva. Il numero dei piloti è grosso modo identico, ma occorre ricordare che gli USA possono attingere sia alla Riserva che alla Guardia Nazionale: si tratta di migliaia di piloti, non militari a tempo pieno, che possono essere richiamati quando è necessario, e che svolgono cicli periodici di addestramento. ------ Gli squadron dell'USAF sono in genere su 24 velivoli e 24 equipaggi. La crisi economica, però, si fa sentire anche negli States, motivo per cui si trovano anche reparti su 18 o persino 12 velivoli (ed equipaggi). E' pratica sovente, in USA, che in realtà negli squadron ci sia qualche pilota in più rispetto ai velivoli in linea, in maniera da garantire sempre la massima operatività. L'USNavy e l'USMC adottano invece squadron su 12 velivoli, giacchè essi sono destinati a integrarsi nei Carrier Wing imbarcati.
  24. Gianni065

    Caccia Cinesi

    Non credo che "musi gialli" sia un termine molto corretto... non credo che a un italiano piacerebbe leggere su un forum inglese che "i mangiaspaghetti hanno ordinato una nuova portaerei"... da che mondo è mondo, se l'avversario ha l'iniziativa tecnologica... non resta che copiarne i progetti. Se osservi un missile Sparrow americano, uno Skyflash inglese e un Aspide italiano, e confronti le date di produzione, scoprirai che gli ultimi due sono copie del primo. E' solo un esempio, ma ce ne sono a centinaia, in tutti i settori. I cinesi non sono stati da meno: essi hanno copiato ciò che gli serviva. Talvolta lo hanno fatto dai sovietici, talvolta dagli occidentali. Qualche volta si trattava di copie del tutto non autorizzate, qualche volta di copie tollerate se non addirittura approvate. Per quanto riguarda i caccia, però, i cinesi non stati dei gran copiatori, anche perchè essi si sono sempre rivolti al mercato sovietico. Pochi i caccia cinesi di progettazione locale. Infatti il J-5 è la versione su licenza del MIG-17, il J-6 è la versione su licenza del MIG-19 mentre il J-7 è la versione su licenza del MIG-21. Si badi che sono versioni prodotte con regolare licenza del costruttore originario. Il primo vero caccia cinese è stato il J-8, ispirato al MIG-21 rispetto al quale però presenta grosse differenze: è bimotore anzichè monomotore, è più grande, ha le prese d'aria laterali al posto della presa centrale coassiale. Poi è stata la volta dell'FC-1 (noto anche come J-9 e JF-17) che è un caccia multiruolo monomotore, sviluppato in collaborazione con il Pakistan. Infine è arrivato il J-10, un caccia da superiorità aerea monomotore, con ala a delta e canard e presa d'aria ventrale, che sembra essere una copia del caccia israeliano Lavi (che non andò oltre lo stadio di prototipo). Questa è l'unico caccia cinese che possa definirsi "copiato": ma si ritiene che Israele abbia ceduto volontariamente alla Cina il progetto del Lavi.
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