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Non esistono regole assolute sul numero di aerei che devono espletare una missione. La sezione di 2 velivoli, di solito, è preferita perchè consente di fornirsi reciproca assistenza, ma non è tassativa. Ad esempio, le missioni di ricognizione, quelle di soppressione elettronica, spesso sono compiute da un solo velivolo. Anche molte missioni di attacco al suolo sono spesso espletate in "solo flight". E anche le missioni di intercettazione su scramble, spesso sono espletate da un singolo velivolo (anche nell'AMI). Proprio a proposito di caccia, è usuale che i combattimenti simulati avvengano 1 contro 1, 2 contro 1, 2 contro 2, 1 contro molti, 2 contro molti. Queste sono le tecniche base di un pilota da caccia. Non c'è da meravigliarsi, quindi, che missioni di addestramento (tanto più se si tratta di velivoli biposto) siano effettuate da un singolo aereo. Tutto nella norma. (P.S. : non sempre il fatto che si veda un solo caccia, sta a significare che ce ne sia uno solo.... molti piloti che hanno pensato questo, si sono ritrovati appesi a un paracadute, quando gli è andata bene...)
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Temo proprio di no. Una struttura del genere è compatibile solo con un esercito di grossissime dimensioni. Solo gli USA e pochi altri paesi al mondo (Russia, Cina...) possono ancora permettersi delle "Armate". ----- Per quanto riguarda i cambiamenti climatici e le risorse... gli analisti del Pentagono hanno il compito di prevedere ogni ipotesi, anche le peggiori. Il mondo vede le sue risorse costantemente depauperate e in progressivo declino (si pensi alle aree verdi, alle risorse minerarie, al petrolio) mentre la popolazione mondiale cresce a un ritmo elevatissimo. Il rischio che si arrivi a un punto in cui non sarà assicurata la sopravvivenza di tutti, c'è. E in quella situazione, purtroppo, l'uomo tende a regredire allo stato animale (New Orleans la dice lunga) per cui è possibile che la parola sia data alle armi, e che le nazioni più potenti si approprieranno con la forza delle risorse rimaste. Certe strutture (come il G8) servono anche a coordinare lo sviluppo economico mondiale allo scopo di garantire che certe ipotesi non si traducano mai in realtà. Ma non si può nemmeno ignorare che possa accadere il peggio, e di studi in questo senso ne sono stati fatti molti, e non solo dal Pentagono, ma anche da organismi indipendenti. Auguriamoci che non accada mai.
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Fu una brutta vicenda. Durante un'esercitazione, il 19 aprile 1989, si verificò un'esplosione nella torre nr. 2 che uccise 47 marinai. L'USNavy inizialmente attribuì la colpa a uno dei marinai rimasti uccisi, e in pratica disse che l'uomo, gay, aveva provocato l'esplosione per uccidere un suo commilitone di cui era innamorato senza essere ricambiato. Una specie di omicidio-suicidio. Poi però l'inchiesta tecnica stabilì che si verificarono una serie di errori che portarono alla tragedia (famosa Legge di Murphy): fu usata una polvere di lancio di potenza superiore rispetto a quella prevista per il tipo di proiettile che si stava sparando; il caricamento della polvere in uno dei tre cannoni fu fatto in maniera errata (furono impiegati 5 cartocci di propellente, che però furono inseriti male); lo scorretto inserimento dei cartocci determinò un'imperfetta chiusura della culatta prima dello sparo; il meccanismo di sparo fu azionato nonostante la culatta non fosse ben chiusa; il meccanismo di sparo funzionò regolarmente, nonostante il sistema di sicurezza avrebbe dovuto impedire che esso funzionasse. Come risultato, i gas e le fiamme dell'esplosione (che è potentissima) si riversarono per buona parte all''interno della torretta, dove peraltro erano stipate le cariche di lancio per le salve successive (ogni torretta dispone di ben tre cannoni), che si incendiarono anch'esse generando una seconda esplosione. Le paratie tagliafuoco, per fortuna, tennero bene: se l'esplosione avesse raggiunto il deposito sottostante, la Iowa sarebbe saltata per aria. L'incidente evidenziò che i sistemi di fuoco dei pezzi da 406 mm non erano sicuri al 100 % (in pratica un sistema di tipo meccanico dovrebbe fisicamente impedire che un'arma possa sparare se la culatta non è perfettamente chiusa) e questo giocò un ruolo nella successiva radiazione delle corazzate.
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Migliori Pattuglie Acrobatiche
Gianni065 ha risposto a ale92 nella discussione Pattuglie Acrobatiche
Infatti i francesi hanno uno stile molto bello... condivido appieno. -
Per quanto semplice possa essere, il B-52 non è uno scherzo. Solo calcolare e progettare ali che devono sopportare pesi e flessioni non indifferenti, è un lavoraccio (specialmente considerato che all'epoca i computer non c'erano...).
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C'è mezzo mondo che vola ancora sugli F-4... eh! In fin dei conti il Phantom è un caccia ancora oggi molto potente, peraltro oggetto di numerosi aggiornamenti (i migliori dei quali messi a punto dall'industria israeliana).
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L'AOA dell'F-16A è fissato al valore massimo di 25.2 In override questo valore può essere superato di pochissimi gradi. Proprio al massimo AOA, con i flap estesi (e aereo in configurazione pulita) abbiamo anche la velocità di stallo minima, che si aggira intorno ai 100 nodi (dipende dal peso, che varia a seconda del carburante imbarcato, della versione dell'aereo, ecc...). PS : queste non sono esattamente domande semplicine...
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Se un individuo è normale, ossia non ha particolari patologie, può resistere esattamente come un pilota o quasi: occhio e croce possiamo dire intorno ai 6 G senza la tuta e fino a 9 con la tuta anti-G. Il punto è che l'addestramento del pilota (principalmente parliamo di tecniche di respirazione e di abitudine all'effetto G, perchè gli altri fattori come palestra e alimentazione hanno danno benefici secondari e indiretti) gli consente di resistere per un tempo più lungo nonchè (e qui entrano in gioco palestra e alimentazione) di poter continuare a manovrare in quelle condizioni, ossia di poter continuare a muovere la testa, le gambe, le mani, e parlare.
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Attualmente è difficile fare un resoconto completo. Innanzitutto si è mobilitato l'US Army Engineering Corps, l'equivalente del Genio Militare, che nel giro di 80 giorni conta di riuscire a riportare a secco la città. Poi c'è la Guardia Nazionale di Florida, Alabama, Mississippi e Louisiana che stanno provvedendo all'evacuazione, all'ordine pubblico, ai soccorsi e alla costruzione di un centro di accoglienza presso l'aeroporto di New Orleans. Tra i reparti dell'USarmy (quelli attivi) che sono impegnati posso citare: La First Army di Fort Gillem ha assunto il controllo di tutte le operazioni di soccorso, coordinando anche i reparti della Guardia Nazionale. A questo fine ha istituito un Crisis Team che funziona da vero e proprio centro di comando ed è il nodo nevralgico di tutta la catena di soccorso. Poi c'è l'USNavy con la LHD-5 Bataan che sta supportando le operazioni con i suoi elicotteri e ha imbarcato gli MH-53 dell'HM-15. La Guardia Costiera ha già inviato una trentina di imbarcazioni di ogni tipo. -------- Interessante è vedere la percentuale di disponibilità assicurata dalle Guardie Nazionali: La Louisiana il 65 % della sua forza organica; Il Mississippi il 60 % L'Alabama il 77 % La Florida il 74 % Se consideriamo che queste unità non sono unità operative in senso stretto (sono formate da volontari che prestano servizio nei fine settimana) il fatto che tutte quante abbiano potuto contribuire con ben oltre il 50 % dei propri organici è un risultato eccellente, che dimostra quanto siano grosse le panzane che si scrivono (che la Guardia Nazionale non è intervenuta perchè impegnata in Irak, ecc...). In realtà gli americani hanno sbagliato poco: non aveva senso dispiegare le unità prima che l'uragano avesse esaurito la sua forza d'urto (le unità stesse sarebbero state sconvolte dal tifone e non sarebbero state in condizioni di aiutare nessuno, anzi esse stesse avrebbero dovuto essere salvate) e si avesse cognizione esatta delle zone colpite e dei luoghi dove poter allestire in sicurezza i centri di raccolta. L'unico errore è stato non impedire che molte decine di migliaia di persona tornassero alle proprie abitazioni prematuramente, ma bisogna anche considerare che la legislazione americana è molto particolare, ed è difficile interdire la libertà di movimento ai cittadini (specialmente in una situazione in cui sembrava che il peggio era passato). Comunque, è andata come è andata, adesso l'impegno è quello di recuperare e ricostruire. Mi spiace solo aver dovuto sentire le solite strumentalizzazioni. E' come se in Italia avvenisse un grosso terremoto e qualcuno strumentalizzasse che non ci sono soccorsi perchè tutte le truppe sono impegnate in Irak. La proporzione è più o meno la stessa. E peraltro, l'esercito serve per fare la guerra. I compiti di protezione civile sono sussidiari e secondari. Se non ci fossero gli impegni militari, non ci sarebbero eserciti efficienti. E se non ci fossero eserciti efficienti, questi non potrebbero essere impiegati in Protezione Civile. Confondere causa - effetto è una caratteristica di chi vuole disinformare.
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Moore è una persona che ha scatenato una campagna contro Bush senza esclusione di colpi, raccattando ogni diceria, ogni indiscrezione, ogni teoria che possa andare contro l'odiato presidente. Purtroppo, Moore è peggio di un fanfarone. E' un bugiardo esaltato, un abile manipolatore di chi, nel sentire una teoria bizzarra, alla fine resta con il dubbio che qualcosa possa essere vero (ne esistono anche in Italia, e tanti). Qualche tempo fa, Moore attaccò un personaggio vicino a Bush, dicendogli: "Manderesti tuo figlio a morire per le strade di Fallujia, come avete fatto con questi poveri ragazzi?" E quello con calma gli diede questa risposta: "Nessuno manda a morire i propri figli, mio caro Mike. I giovani si arruolano di loro scelta, sono volontari, e i genitori non possono farci nulla. E adesso che ci penso, ma tu non avevi detto che i nostri militari sono assassini, torturatori, violentatori... e adesso li descrivi come giovani innocenti mandati alla morte?" Quella sera Moore fu azzittito di brutto. E questo scambio di battute la dice lunga sul personaggio (nei cui confronti alcuni giornalisti hanno scritto un libro: "Moore è un uomo bianco grassone e stupido". E' un libro che non troverete in Italia: attaccare Bush è uno sport anche per la stampa italiana, e Moore è considerato un idolo). Potrei aggiungere un lunghissimo elenco di falsità contenute nei film e nei libri di Moore, alcune delle quali deliberatamente costruite. E lo farò. Io rientro domani da una lunga vacanza, e potrò dedicarmi di più al forum. ----- Per Legolas: non ho capito bene la domanda. Tutte le unità operative delle forze armate hanno anche compiti di protezione civile, cosa vuoi sapere esattamente?
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Un permesso ufficiale è difficile che venga dato, in una situazione così delicata come quella irakena. Peraltro oggi l'Irak ha un Governo, è uno Stato Sovrano, spetterebbe all'Irak dare il permesso, non agli USA. Quindi Israele potrebbe tranquillamente attraversare lo spazio aereo irakeno, gli USA astenersi dall'intervenire in quanto quello spazio aereo appartiene, formalmente, all'Irak, e l'Irak non avrebbe alcuna possibilità nè di avvistare nè di intercettare gli aerei con la stella di Davide. Peraltro, Israele avrebbe ben altri problemi di attraversamento, e dovrebbe certamente ricorrere a trucchi elaborati (ad esempio fingendo che si tratti di aerei civili o cose del genere) per evitare di essere intercettato dai velivoli siriani o giordani. Onestamente, credo che Israele non intenda creare grossi incidenti diplomatici in questo periodo.
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C'è proprio chi non perde occasione per attaccare gli USA, nemmeno quando c'è una catastrofe naturale. Come se tutte le forze USA fossero impiegate in Irak. In Irak c'è una minima parte del potenziale militare americano (del resto, anche quando c'è stato lo Tsunami la guerra in Irak era in atto, e non mi pare che in Asia siano venuti a mancare elicotteri, navi, marines, viveri, medicinali e tende). Le forze USA sono sparse per mezzo mondo, europa compresa, ed in USA ce ne sono a sufficienza per affrontare l'emergenza. La situazione a New Orleans è gravissima, principalmente a causa della gente che - dopo essere stata evacuata - è tornata alle proprie abitazioni quando ha sentito che l'uragano aveva deviato e si era abbassato di intensità (la causa del disastro non è stato l'uragano direttamente, ma il fatto che hanno ceduto gli argini del Mississipi), ed è stata colta di sorpresa dall'allagamento. E' gravissima anche per lo sciacallaggio, fenomeno vecchio quanto il mondo e sempre presente in USA (dai tempi dei black out di energia elettrica). Ma attenzione a non lasciarsi prendere da facili conclusioni. In fin dei conti, c'è chi lucra sulla ricostruzione (associazioni mafiose, appaltatori, amministratori, politici) e chi si riempie subito le tasche con qualche cosa. Non saprei dire fra le due categorie chi sia la migliore. Situazione gravissima quindi, ma non così grave come la vedo propinare su TV e giornali e radio. Per quello che mi dicono i miei conoscenti nella zona, i soccorsi sono ingenti ed efficienti e le stime dei morti sembrano molto esagerate rispetto alla realtà. I fenomeni di sciacallaggio sono relativi e insignificanti rispetto al vero problema: lì la zona è sotto il livello del mare, e il deflusso delle acque sarà lento. Finchè l'acqua è così alta, gli elicotteri possono soltanto evacuare i tetti, ma non c'è modo di arrivare sul posto e di costruire tende o roba del genere. Non si può proprio camminare: nè soldati, nè sciacalli. Questa è la cosa drammatica (per certi versi peggiore dello Tsunami in Asia: lì le acque travolsero ma poi si ritirarono subito) e sulla quale nessuno può fare nulla, Iraq o no.
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Probabilmente confondi qualche data. Che io sappia, nel 1999 (e precisamente il 4 gennaio) la Iowa è stata reiscritta nel registro navale, mentre la Wisconsin era stata già reiscritta il 12 febbraio 1998. Pressochè contemporaneamente le altre due gemelle (New Jersey e Missouri) sono state depennate dal medesimo registro (entrambe il 4 gennaio 1999). Quindi , in realtà, la situazione non è mai cambiata: due erano le navi classe Iowa mantenute in riserva, e due sono rimaste, anche se c'è stato uno scambio di posizioni. New Jersey e Missouri sono state adibite a musei storici galleggianti. Tieni conto, peraltro, che la Iowa non è stata mai completamente riparata per i danni subiti nell'esplosione della torre nr. 2 , anche se risulta che i materiali necessari per le riparazioni sono stati stoccati a bordo.
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Gli Israeliani possono ricorrere sia agli F-16 con serbatoi conformal (F-16I Soufa), sia agli F-15I Thunder che in pratica sono degli Strike Eagle. Inoltre, le forze aeree israeliane dispongono di un bel po' di tanker, per cui il rifornimento in volo non è un problema. Quando e se Israele deciderà di distruggere quella centrale, la distruggerà, qualunque sia lo spazio aereo che dovrà violare per farlo.
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Missioni Spaziali
Gianni065 ha risposto a nighthawk nella discussione Prototipi ed Aerei Sperimentali
Andiamoci piano. In quel post io dico che gli irakeni si interessarono al rail gun ma non riuscirono a realizzarlo. Quindi si rivolsero a Bull per realizzare un supercannone. Anche se il passaggio può essere frainteso, quello che intendevo dire è che ABBANDONARONO la via del rail-gun e imboccarono quella del supercannone (convenzionale). Confermo quindi al 100 % che il Babylon era un cannone convenzionale. -
150 missili Tomahawk non credo li portassero. Erano 32 se non ricordo male. Queste corazzate sono già state riattivate un paio di volte, e radiate definitivamente una decina di anni orsono. Si tratta di colossi del mare, certamente utilissimi nelle situazioni in cui è richiesto un pesante bombardamento controcosta, ma credo che questa esigenza ormai non esista più. Nè c'è da pensare che qualche decina di lanciatori di tomahawk in più sia un'esigenza così vitale da giustificare i costi di una riattivazione e del mantenimento successivo (queste corazzate hanno un apparato motore da incubo, e assorbono migliaia di marinai di equipaggio), visto che l'USNavy è in grado di lanciare missili da crociera da tutti i suoi sottomarini e unità di superficie. E con i chiari di luna che corrono in ordine alla riduzione delle spese militari, dubito che il Congresso intenda appoggiare una simile richiesta (specialmente ora che c'è da provvedere alle spese per il disastro di New Orleans). Personalmente sono contrario: hanno fatto male a radiarle, negli anni '90, ma ormai è stato fatto ed è assurdo ripensarci ora. Meglio investire in piattaforme specializzate di nuova progettazione.
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In via teorica Rekap, è più o meno come hai detto. Strategia significa condotta generale di un conflitto, mentre tattica significa condotta di una battaglia, di uno scontro di piccole dimensioni. Le due cose tendono a confondersi, nella realtà pratica. Ricorrendo a un esempio banale, la battaglia delle Midway fu una battaglia, quindi tutto sommato potremmo definirla uno scontro tattico, ma in realtà la sua importanza era strategica. Oggi si preferisce utilizzare questi due termini nel senso che tutto ciò che riguarda il campo di battaglia e le sue immediate adiacenze, è tattico. Tutto ciò che è ben dietro il campo di battaglia, è strategico. Un'arma nucleare da 20 KT è tattica, se lanciata contro un battaglione in avvicinamento, è strategica se lanciata contro una città nemica. Per gli aerei, si definiscono tattici quegli aerei che hanno un raggio d'azione massimo che non supera i 1000 - 1500 km, mentre gli aerei con raggio d'azione che arriva a superare i 3000 km sono certamente strategici (e fra i due si collocano i pre-strategici o intermedi). In realtà la cosa non è nemmeno precisa, perchè bisogna vedere cosa sei in grado di trasportare a quelle distanze (il carico bellico), con quale precisione, in che condizioni (ognitempo o no) ecc... Inoltre il rifornimento in volo può tranquillamente dare un significato strategico anche a un velivolo tattico, ed infine, dipende dal contesto: in una piccola aria come il Medio Oriente, ad esempio, anche un F-16 può essere considerato un aereo strategico, mentre in un teatro intercontinentale come quello della Guerra fredda tra USA e URSS, strategici erano solo i grossi bombardieri (e gli F-111 si collocavano ben oltre un Phantom ma ben sotto un B-52). Sta di fatto che gli USA misero a punto una versione dell'F-111, la FB-111, con autonomia maggiorata e avionica modificata, che era considerata come un vero e proprio bombardiere strategico nucleare. Gli FB-111 furono poi ridesignati F-111G e in buona parte comprati dalla RAAF. Vorrei anche precisare che di solito l'impiego antinave è un impiego tattico. Certamente se si ha la capacità di coprire geograficamente un'area di 5000 km di diametro con aerei armati di missili antinave, si può dire che si è in possesso di una capacità strategica.
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Io di TV ne vedo poca, e da quel po' che ho visto di Discovery e di History Cannel devo dire comunque che non sono proprio da buttare via, purchè si tenga presente che si tratta di documentari destinati al grande pubblico, non agli appassionati. Quindi sono molto divulgativi, molto semplificati, e spesso tendono a mettere in evidenza gli aspetti che "fanno colpo", rispetto alle vere questioni tecniche. Inoltre, spesso presentano semplici opinioni come sacrosante verità, e in ogni caso anche un'opinione corretta, se estrapolata dal contesto, cambia di senso. Voglio dire, analizziamo quello che ha riportato Dominus. Se vogliamo, è vero che l'F-22 forse è eccessivo nel panorama militare mondiale: un F-15 aggiornato potrebbe ancora andare bene (ed è questa una delle critiche più minacciose all'intero programma). Ed è vero che l'F-22 non ha le prestazioni massime di un F-15 (mi riferisco alla velocità massima). Così come è vero che l'Harrier all'inizio poteva passare per un aereo inutile, in quanto poteva decollare solo in modalità VTOL (aveva un carico utile di 1300 kg compreso... il carburante). E uno potrebbe anche dire che il Phantom è stato un aereo mediocre: in fin dei conti era grosso e complesso, costoso e non molto manovriero. Per il verso opposto, qualcun altro può dire che l'F-22 restituisce all'USAF la superiorità persa con l'arrivo del SU-27, che le prestazioni dell'F-22 vanno viste nell'ottica delle caratteristiche stealth e di supercrociera, che l'Harrier poteva decollare in orizzontale ma atterrare in verticale e comunque si è sviluppato fino a diventare un buon aereo d'attacco, e che il Phantom è stato un potente bireattore multiruolo che si è dimostrato in grado di battere tutti i modelli sovietici della sua epoca. Un programma veramente serio dovrebbe proprio mettere a confronto le varie opinioni... ma forse programmi del genere non esisteranno mai. Per questo esistono i forum...
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Il punto è che se un elicottero da combattimento è leggero e corazzato come un qualsiasi elicottero medio utility, a questo punto meglio comprare un elicottero medio utility su cui montare un paio di sistemi d'arma. Almeno così ho la possibilità di sparare missili e razzi ma anche quella di trasportare soldati. Per queste ragioni un elicottero da combattimento è meglio che sia un po' più pesante, in maniera da poter fornire prestazioni, in termine di protezione passiva, decisamente migliori rispetto a un utility. Ma armi e corazze significano peso, e peso significa necessità di motorizzazioni molto potenti. L' A-129 paga lo scotto di essere stato concepito molto leggero - rispetto ai concorrenti - perchè aveva una motorizzazione un po' deboluccia.
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Come ho detto più volte, l'Italia ha un numero incredibile di grossi programmi (non solo aeronautici, ma anche terrestri e spaziali) da finanziare, e alla fine si finisce per rinunciare a cose che probabilmente sarebbero più necessarie (come, appunto, un aereo AEW). Per quanto riguarda l'F-111, bisogna considerare che esso è stato ottenuto dagli USA a prezzi stracciati. Inoltre l'F-111, anche se molto più anziano del Tornado, è un aereo che ha delle capacità, in termini di autonomia, carico bellico e velocità, molto superiori. Infine, occorre ricordare che il Tornado inizialmente non aveva una capacità autonoma di utilizzare illuminatori laser, che invece gli F-111 avevano a disposizione. Ma più di tutto, l'F-111 è un bombardiere che è a metà strada fra i tattici e gli strategici (anzi, gli FB-111 che pure sono stati venduti alla RAAF che li chiama tutti F-111C erano dei veri e propri velivoli strategici) mentre il Tornado è decisamente più tattico. Per le esigenze australiane, che erano e sono quelle di coprire una vastissima aerea del Pacifico meridionale, l'F-111 è decisamente una scelta azzeccata.
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Sì Viper. Ho scritto 55-75 colpi proprio perchè sapevo che il cannone nel muso ha 55 colpi, e quelli nelle ali 75 colpi ciascuno (che mi correggi a 73 e non ho motivo di non crederti: non li ho mai contati!). Sul peso dei proiettili non concordo: probabilmente tu ti riferisci alla cartuccia completa, io soltanto al proiettile sparato, che è quello che conta dal punto di vista balistico. Dammi conferma su questo punto: io ho visto le munizioni dell'NR-30 (NS-30 o NR-30, le sigle occidentali dei sistemi russi risentono dei diversi modi di rendere le lettere cirilliche) e non mi sembra che il proiettile sia pesante 800 grammi e passa... Per quanto riguarda il potere di penetrazione, occorre vedere nei confronti di quale materiale esso è calcolato (alluminio? acciaio? cemento?) mentre i dati relativi ai colpi necessari per abbattere un aereo, sono del tutto teorici. Non si può dire quanti colpi servono per abbattere un aereo, perchè tutto dipende da quali parti dell'aereo vengono colpite. Ci sono aerei che rientrano alla base con centinaia di fori nella carcassa, e aerei che vanno giù per un singolo colpo di piccolo calibro. Dipende da cosa colpisci. Quei dati non possono essere che orientativi.
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l' NR-30 spara un proiettile pesante 410 grammi al ritmo di 850-1000 colpi al minuto con una velocità alla bocca pari a 780 metri/sec. Il GAU-8 Avenger spara due tipi principali di proiettili: quello HEI (alto esplosivo incendiario) dal peso di 360 grammi e quello API (penetratore) dal peso di 430 grammi, al ritmo di 4200 colpi al minuto e con una velocità alla bocca di 988 metri al secondo. E' chiaro che l'Avenger è molto più potente, ma il confronto non ha senso. L'NR-30 è un cannone ottimizzato (sul MIG-19) per il tiro aria-aria (la riserva di munizioni su un MIG-19 è molto scarsa: ogni cannone aveva una dotazione di 55 o 75 colpi) mentre il GAU-8 è un cannone progettato per distruggere veicoli corazzati (e l'A-10 ha una riserva di oltre 1100 colpi). Poi, tutto si può adattare: l'NR-30 è comunque un cannone molto potente, e un colpo HEI o AP di 400 grammi non fa piacere a nessuno, a terra come in aria. E allo stesso modo, un GAU-8 utilizzato in tiro aria-aria farebbe un bel po' di danni...
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Onestamente di tutta la famiglia dei SU-27, proprio il Platypus non me lo sarei aspettato, visto che si tratta di un derivato d'attacco, molto più pesante, meno veloce e meno prestante degli altri Flanker. Probabilmente il medico voleva riferirsi ad altri modelli, come il SU-30 o meglio ancora i SU-35/37, anche se sono certo che già un SU-27 riesce tranquillamente a "regalare" 10 G e più. Per quanto riguarda le combinazioni anti-G, ormai in vari paesi sono state messe a punto combinazioni che consentono di affrontare meglio fino a 9 G prolungati... ma la verità è che - come giustamente hai detto - ormai i limiti umani sono stati superati e le tute (nonchè le tecniche di respirazione) possono fornire una manciata di secondi in più, ma non si può pretendere che un essere umano sopporti a lungo quelle condizioni.
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Io credo che in un'arma corta vadano distinti due aspetti: uno è quello delle prestazioni intrinseche del progetto, l'altro è quello della cura della realizzazione. Se prendiamo il primo aspetto, probabilmente le pistole semiauto che hanno fatto la storia sono pochissime: la M1911 per il suo stopping power accoppiato a una perfetta ergonomia, la Beretta 92 per la sua affidabilità, la Glock per la sua leggerezza e compattezza. Se poi prendiamo in considerazione la fattura, allora è chiaro che si può innamorare di una SIG, o apprezzare la schiettezza dell'acciaio di una CZ. Poi ci sono armi che giocano sull'intercambiabilità e sul design, e la PX-4 è tra queste. Ma al di là di tutto questo, io credo che un esercito o una forza di polizia debbano dotarsi di un'arma efficace, semplice nella manutenzione e nell'uso, robusta e affidabile. E secondo me il sistema Beretta 92 (chiusura geometrica ed otturatore "aperto") è ancora insuperabile. Però è vecchiotto e, si sa, la moda fa la sua parte (così non fosse l'USArmy sarebbe ancora armato con la 1911). Per quanto riguarda la difesa personale, è una questione soggettiva. Io voglio un'arma che debba sparare quando premo il grilletto. Non prima, non dopo. E non cambierei la mia Beretta per niente al mondo.
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Le mitragliere/cannoncini a controllo remoto sono solitamente abbinate a un sistema optronico (telecamera diurna/notturna) e sono ovviamente più sofisticate e costose. Il vantaggio è che un sistema optronico è più preciso (di solito comprende un telemetro per il calcolo della distanza, e talvolta anche un sistema di inseguimento automatico), può essere utilizzato di notte, può avvalersi di ottiche con ingrandimenti, ecc...