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Gianni065

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  1. Gianni065

    Bomba A

    Chi ha scritto quella storia è un ignorante. Innanzitutto solo un imbecille può pensare che i tedeschi avessero 560 kg di Uranio 235. Per capire perchè dico ciò, basti pensare che per una bomba atomica servono 50 kg di Uranio 235, e nel 1945 gli americani si sdrenarono per produrne in quantità sufficiente per UNA SOLA BOMBA (per Hiroshima. La bomba di Nagasaki e quella del test di Alamogordo erano al plutonio). Immaginate se i tedeschi avessero avuto 560 kg di uranio arricchito, pari a 10 bombe atomiche. Avrebbero vinto la guerra. Già questo basta a zittire l'autore di quel sito. Poi, il tipo si stupisce che l'U-234 abbia navigato per settimane a 1,5 nodi. Bè, quella era la velocità in immersione del sottomarino, ed il sottomarino aveva l'ordine di procedere in immersione. Poi, che il sottomarino dovesse andare in Giappone e non in USA, è confermato dal fatto che c'erano a bordo due ufficiali della marina giapponese. Quando la Germania si arrese, al sottomarino fu ordinato di consegnarsi agli alleati. E i due ufficiali giapponesi si suicidarono per non cadere in mano americana. Il carico del sommergibile era invece di 560 kg di ossido di uranio (U-308) che praticamente è la forma più comune dell'uranio in natura (il 99,3 %), quello che si estrae dalle miniere, insomma. E' la base per poter estrarre l'uranio arricchito (U-235) che serve per le bombe e per ottenere il plutonio. Tecnologie che per fortuna i tedeschi non riuscirono a implementare. In prossimità del crollo, i tedeschi inviarono ai giapponesi le loro riserve di minerale, nella speranza che essi riuscissero nell'impresa. Quello che i tedeschi non sapevano, è che l'unico laboratorio giapponese in grado di tentare di arricchire quell'uranio, il Riken di Tokio, era stato completamente distrutto dai bombardieri americani pochi giorni prima della partenza del sottomarino. Quanto a tutto il resto, non c'è stato nulla di segreto - per gli americani - su quel sottomarino: tant'è vero che arrivò nel porto di Portsmouth dove si consegnò agli americani, in mezzo a un tripudio di curiosi e giornalisti. Se fosse stata una missione segreta, frutto di un accordo tra USA e Germania, le cose sarebbero andate ben diversamente. Certamente, quei 560 kg presero la via dei laboratori americani del progetto Manhattan, e furono utilizzati per estrarne l'uranio U-235 che in essi era contenuto: non più di 3 miseri kg.
  2. Gianni065

    Porti Dell'us Navy

    posta il link dell'immagine
  3. Gianni065

    Fn P90

    Magari... la verità è che quell'affare è utile nei poligoni (quant'è odiosa la raccolta dei bossoli) e più che altro è utile per risparmiare. Infatti le munizioni (tenete conto che la P-90 in molti paesi si vende come arma libera, senza tiro automatico), specialmente all'inizio, costavano un occhio della testa (perchè le produceva solo la FN) e quindi ricaricare i bossoli faceva risparmiare un bel po' di soldini. Quel sacchettino ne contiene almeno un centinaio, a detta di qualcuno. ----- Per Dominus: te la ridi eh? Però sono stato io stesso a correggermi... Comunque sulle armi leggere non sono così preparato come sugli altri sistemi d'arma. Le armi leggere sono davvero troppe, i modelli tantissimi, e se poi ci allarghiamo agli accessori e alle customizzazioni non c'è davvero limite.
  4. Gianni065

    Do 335 Pfeil

    Dimenticavo. Per quanto riguarda l'ultima missione della Luftwaffe. Il 10 aprile un Arado AR-234 fece l'ultima missione sull'Inghilterra. Ma non fu l'ultima missione della Luftwaffe. Dai dati ufficiali, sappiamo che la Luftwaffe continuò a operare fino all'ultimo giorno di guerra, l'8 maggio del 1945, ma è difficile stabilire quale fu l'ultima missione in assoluto. Sempre il 10 aprile ben 19 bombardieri e 8 caccia dell'USAAF furono distrutti da caccia ME-262 per cui è evidente che la Luftwaffe era viva e vegeta. Il 26 aprile il nuovo comandante della Luftwaffe, Ritter von Greim, giunse a Berlino con uno Storch per ricevere la nomina dalle mani di Hitler in persona. L'8 maggio del 1945, lo stesso giorno della capitolazione, l'asso tedesco Adolf Galland volò la sua ultima missione di combattimento e fu abbattuto da un P-47. Unità della Luftwaffe continuarono a operare in Romania e in Italia, finchè non giunse la notizia della capitolazione. Si pensi che ancora al 9 aprile 1945 la Luftwaffe contava oltre 3300 aerei militari, di cui circa 2700 erano da combattimento.
  5. Gianni065

    Do 335 Pfeil

    I miei dati parlano del 26 ottobre 1943 per il primo volo. Per le specifiche, riporto una scheda tecnica: Dornier Do 335A-1 Type: Single-seat fighter-bomber Powerplant: Two Daimler-Benz DB603E-1 12-cylinder inverted-vee liquid cooled engines in push-pull arrangement - each rated at 1,800 hp for take-off. Armament: One 30 mm MK103 cannon with 70 rounds, firing through the front propeller hub, and two 15 mm MG151/15 cannon with 200 r.p.g. above the nose, plus one 1,102 lb (500 kg) bomb or two 551 lb (250 kg) bombs internally and 551 lb (250 kg) bombs on underwing racks. Performance: Max speed 474 mph (763 km/h) at 21, 325 ft (6,500 m); Max cruising speed 426 mph (685 km/h) at 23,360 ft (7,100 m); Economical cruising speed 281 mph (552 km/h) at 19,685 ft (6000 m); Range on internal fuel at max continuous power 867 miles (1400 km), at economical cruise power 1,280 miles (2050 km); Time to 3,280 ft (1000 m) 55 sec, to 26,245 ft (8000 m) 14.5 min; Service ceiling 37,400 ft (11,400 m). Weights: Empty equipped 16,005 lb (7,260 kg); Normal loaded 21,165 lb (9,600 kg). Dimensions: Span 45 ft 3.3 in (13.8 m); Length 45 ft 5.25 in (13.85 m); Height 16 ft 4.8 in (5.0 m): Wing area 414.411 sq ft (38.5 sq m). L'impiego bellico c'è stato, ma gli esemplari operativi sono stati davvero pochissimi, e sono stati utilizzati esclusivamente per missioni di strike aria-terra notturne.
  6. Ro, ho guardato la piazzola in alto in alto a destra, e quelli mi sembrano proprio B-1B. Hai zoommato la foto?
  7. Scusa, forse non mi sono spiegato... se hai preso le foto 90 miglia a nord di Las Vegas, allora è la zona di Groom Lake (e quello mi pare proprio Groom Lake), quindi tutto torna. Per Ro, non so di quando sono le foto. Sono foto di Google e non ho idea a quando risalgono.
  8. Gianni065

    M2/3 E Dardo....

    Bhè, un minimo di protezione contro le armi leggere è chiaro che ci dev'essere. Anche i lanciatori di TOW dei Bradley e dei Dardo sono protetti contro schegge e armi leggere. Ma un conto è una piccola protezione e un conto una corazzatura di una torretta che deve ospitare cannone, uomini e sistemi di visione e di tiro. Un missile non è poi molto più ingombrante di una munizione, e come ho detto, se il carro è usato solo come carro, il vano posteriore può essere riempito di munizioni, e separato da una paratia tagliesplosione con sfogo verso l'esterno per scongiurare il rischio di esplosioni (come si fa in tutti i carri moderni, almeno quelli occidentali). Nessun problema a installare un cannoncino come il Bushmaster: l'idea è anzi proprio quella, un cannoncino, da un lato un lanciamissili controcarro e dall'altro un lanciamissili antiaereo. E resta anche spazio per una-due mitragliatrici da 7.62 comandate dall'interno. I missili sono polivalenti esattamente come un cannone, è solo questione di testate. Non dimenticare che ormai tutti i carri armati di produzione russa possono sparare missili dai cannoni, persino i più vecchi 100 mm. ---- Per Vezz: Saddam disponeva di T-55, T-62, carri cinesi T-59/T-69 (variazioni dei modelli sovietici) e di T-72. Il T-72 non è un carro troppo vecchio: in fin dei conti è contemporaneo di Leopard-2 e Abrams, ed è stato aggiornato nel tempo. Ancora oggi è il carro principale dell'arsenale russo, visto che di T-80 e T-90 ne sono stati prodotti pochini.
  9. Gianni065

    Fn P90

    Dunque, mi ero sbagliato, ma non è mai troppo tardi per ammetterlo. Non avevo mai visto quell'affare montato sotto la P90 e frettolosamente avevo concluso che si trattasse di un'impugnatura posticcia. Poi stasera mi sono ricordato di un particolare importante, e mi sono sentito un imbecille. La P90 ha l'espulsione dei bossoli verso il basso, i bossoli passano proprio in un canale dietro l'impugnatura, all'altezza di quel coso nero. Che altro non è che un sacchetto per raccogliere i bossoli.
  10. Gianni065

    M2/3 E Dardo....

    Per Easy: sì, io mi riferisco alle versioni più aggiornate del Bradley. I primi modelli erano più leggeri degli attuali, ed avevano anche prestazioni anfibie decisamente migliori. ----- Per black: sì, ovviamente anche la 829. ----- Giusto per precisare le cose per chi non è pratico, un proiettile sparato da cannone ha bisogno di essere stabilizzato. I cannoni ad anima rigata hanno delle rigature che imprimono al proiettile una veloce rotazione che lo stabilizza. Nacquero così i proiettili AP perforanti controcarro (Armour Piercing) Successivamente ci si rese conto che la rotazione disperdeva parte dell'energia del proiettile, e si passò al cannone ad anima liscia (come i moderni 120) dove il proiettile era stabilizzato mediante alette (FS Fin Stabilized). Successivamente ci si è resi conto che se si usa un cannone da 120 mm per sparare un proiettile di calibro più piccolo (sottocalibrato) quest'ultimo era molto più veloce. Ma come far entrare un proiettile piccolo (un dardo) in un cannone dal diametro più grosso, senza che "balli" nella canna? Ecco allora che nacque il "sabot", ossia un involucro di plastica destinato a garantire la tenuta nella canna, ma che subito dopo l'uscita dalla canna si separa dal proiettile e cade al suolo, liberando così il dardo penetrante. Ecco quindi che nacquero gli APDS (perforanti con sabot a perdere, sparati però da canne rigate, quindi stabilizzati per rotazione, senza alette) e gli APFSDS (che sono degli APDS con in più l'FS, ossia le alette, e pertanto sono sparati dalle canne lisce). In effetti oggi anche i rigati possono sparare APFSDS: il sabot ruota al posto del proiettile e va perso liberando il dardo che è stabilizzato con alette. Un APFSDS come l'829 viaggia a oltre 1600 metri al secondo ed è composto di uranio impoverito, ossia uno dei materiali più densi che esistano al mondo. ------- Per Dominus: un MBT è sempre un MBT e non si discute. Però l'esigenza di mezzi corazzati più leggeri esiste. Che sia un ruotato o sia un carro leggero, c'è la necessità di spostare rapidamente assetti corazzati, quando serve. I moderni MBT, con pesi che superano le 60 tonnellate, incontrano seri limiti di mobilità: pochissimi aerei al mondo possono trasportarli, per sollevarli occorrono gru speciali, pochi sono i ponti in grado di sorreggerli, ecc... Invece se un carro leggero o un ruotato si mantiene sulle 15-20 tonnellate ed è ben armato, può rapidamente essere trasportato lì dove serve, assicurando immediatamente alla fanteria il supporto di fuoco richiesto. Poi con calma arrivano gli MBT. Alcuni progettisti pensano che gli MBT siano arrivati a un punto morto. Il carro ideale, secondo loro, è un cingolato senza torretta, solo scafo. In questo modo si risparmia un sacco di peso, e si può realizzare un carro pesante tra le 20 e le 30 tonnellate, con una protezione analoga a quella di un carro da 60 tonnellate. L'armamento sarebbe posizionato all'esterno, comandato dall'interno: un cannone automatico, o meglio ancora un lanciamissili iperveloci e un cannoncino a tiro rapido. Il motore verrebbe posizionato anteriormente, per garantire maggior protezione sull'arco frontale, e posteriormente ci sarebbe un vano che potrebbe essere utilizzato per trasportare munizioni aggiuntive, oppure una squadra di fanti. Anch'io penso che il vero limite dei moderni carri armati sia la torretta, e l'ostinazione ad utilizzare cannoni di grosso calibro. Ormai la tecnologia consente di realizzare missili controcarro velocissimi (oltre 1000 m/s) e con gittate di 5 km e più, per cui oltre la portata dei cannoni degli MBT attuali. Anche secondo me è questa la strada da battere.
  11. No no, c'è molta confusione sul punto. La base di Nellis è la base di Nellis, attaccata a Las Vegas, punto. La base comprende un aeroporto, un deposito, e l'Area II con numerosi shelters dove sono stoccate armi nucleari. Più a Nord inizia il Nellis Test Range, detto anche Nevada Test Range, che in realtà è un insieme di poligoni e aree di esercitazione, utilizzate sia da Nellis che da Edward's e da altre basi aeree. E' un'area immensa. In quest'area, a circa 90 miglia a nord di Las Vegas, c'è l'area denominata Area 51, o Groom Lake, dove vengono sperimentati i velivoli più segreti.
  12. Questa qui, è Nellis AFB, in tutto il suo splendore... http://maps.google.com/maps?q=las+vegas&ll...63078&t=k&hl=en la foto non viene visualizzata, ma se clikki il link la vedi
  13. L'area che hai ripreso non è la base di Nellis. La base di Nellis si trova proprio alla periferia di Las Vegas, diciamo al suo angolo a nord-est. E' completamente diversa.
  14. Gianni065

    F14

    Senza i missili Phoenix, un Tomcat non ha molte possibilità, nè contro un F-15 Eagle, nè contro un F-16 armato di missili AMRAAM. Ciò non toglie che sarebbe comunque un avversario pericoloso, perchè il suo radar è molto potente e il velivolo ha prestazioni di tutto rispetto. Certamente l'addestramento dei piloti iraniani non è gran che, per cui anche questo va messo in conto.
  15. Gianni065

    F14

    Con tutti i casini provocati dalla rivoluzione iraniana, dalla presa in ostaggio dei cittadini americani, dal fallimento del tentativo di liberazione... non credo che l'opinione pubblica si interessasse dell'efficienza dei Tomcat... I tecnici americani sabotarono i Tomcat, in modo che non potessero utilizzare i missili Phoenix. All'inizio gli iraniani riuscirono a mantenere in linea di volo pochissimi esemplari dei Tomcat, anche perchè mancavano tecnici qualificati e perchè quasi tutti i piloti iraniani furono giustiziati o costretti all'esilio. Nel corso degli anni, un po' grazie a forniture clandestine di pezzi di ricambio (fornite dagli USA e da Israele per consentire all'Iran di fronteggiare l'Irak, a dispetto di chi oggi dice che Saddam fu aiutato dagli americani) un po' grazie al rientro di molti piloti, un po' grazie all'industria locale, gli iraniani sono riusciti a mantenere in volo qualche decina di esemplari, spesso con modifiche locali. L'Iran aveva ordinato 80 Tomcat e 714 missili Phoenix. Prima della rivoluzione erano stati consegnati 79 Tomcat e 284 missili Phoenix. Durante la Guerra con l'Irak, andarono persi una dozzina di Tomcat in combattimenti aerei. Nel 1985 almeno 25 aerei sfilarono assieme in volo durante una manifestazione. Oggi si ritiene che ne siano rimasti circa 50 in servizio, di cui non più di 20-25 operativi contemporaneamente. I missili Phoenix pare siano stati adattati all'impiego aria-terra o comunque utilizzati dai pochissimi esemplari che non erano stati sabotati, ma in ogni caso sono stati tutti sparati e non sono più in servizio.
  16. Gianni065

    M2/3 E Dardo....

    Un Avenger non ha senso su un MBT. A che serve un aggeggio così grosso e ingombrante, destinato a sparare munizioni in calibro 30 mm, decisamente meno efficaci di un APFSDS da 120 mm? L'Avenger è una scelta obbligata dell'A-10, perchè ovviamente non si può montare un cannone da 120 mm ad alta pressione su un aereo. Ma il 30 mm sparato dall'Avenger è del tutto inefficace contro la corazza frontale di un carro armato. L'A-10 fa mattanza perchè spara dall'alto, contro la porte più vulnerabile dei carri. ------ Il combattimento nelle aree urbane sta impegnando notevolmente i progettisti, ma secondo me è bene stare attenti. Ciclicamente, nel campo militare, le esigenze cambiano, spesso troppo in fretta e spesso in maniera irragionevole. Quando gli aerei volavano alti e veloci, apparvero i missili SAM che raggiungevano quote altissime e forti velocità, e subito si decise che gli aerei dovevano volare bassissimi e veloci. E finirono in pasto dell'artiglieria leggera. Nel frattempo i costruttori di missili antiaerei si dissero: a che servono missili che vanno alti e veloci? e nacquero i missili antiaerei che operavano nell'arco di quote tra i 100 metri e i 10.000 metri, motivo per cui un buon vecchio aereo che volava a 18000 metri non lo intercettava più nessuno... Quello che voglio dire è che quando nasce un'esigenza, non è detto che sia una buona cosa buttarsi a capofitto per soddisfarla, come se tutto il resto non esistesse. Si è combattuto nelle città irakene, siamo d'accordo. Ma 30 anni fa si è combattuto nella giungla del Vietnam. Poteva essere il contrario e oggi staremmo a chiedere mezzi in grado di combattere nella giungla. Gli scenari sono tanti, e secondo me ha poco senso lasciarsi influenzare troppo da avvenimenti molto particolari. Più di tutto, ha poco senso cercare a tutti i costi di sviluppare nuove generazioni di mezzi per affrontare esigenze che magari non si ripeteranno più. Molto meglio mutare tattiche e strategie, che all'occorrenza possono essere adattate senza dover progettare nuovi armamenti. Noi ci stiamo a scervellare perchè gli Hummer e i Bradley si sono rivelati vulnerabili, o gli Abrams sono stati messi fuori combattimento da attacchi multipli di lanciarazzi portatili. Alla fine, dobbiamo ricordarci che lì si è combattuta una guerra ed è stato occupato un paese di grandissime dimensioni, si è combattuto nei deserti e nelle strade delle città, e alla fine leggo di qualche manciata di Bradley e Stryker distrutti (38 Bradley, 6 Stryker) e praticamente nessun Abrams irrecuperabile. Non mi pare che siano numeri da mettersi le mani nei capelli. Preoccupano di più i 27 OH-58 Kiowa persi, semmai, indice che l'elicottero resta un sistema d'arma estremamente vulnerabile in certi contesti (ma il Vietnam lo aveva già insegnato abbondantemente). Il punto è che oggi si pretende di fare guerre senza perdite umane, e quel che è peggio è che è evidente che le maggiori perdite si hanno DOPO la guerra vera e propria, quando alle divisioni nemiche si sostituiscono la guerriglia e il terrorismo. Ma c'era bisogno dell'Iraq per imparare questo? Non bastava il Vietnam? E perchè mai gli americani nel 1991 si fermarono a metà dell'opera, senza arrivare a Bagdad, e nel 2001 hanno optato per una liberazione "indiretta" dell'Afghanistan? Gli americani sanno bene che occupare un territorio nemico costa lacrime e sangue, mentre a liberarlo e a sbaragliare le forze regolari nemiche ci si mette poco. Gli americani hanno commesso un solo, grave ed imperdonabile errore in Iraq: quello di azzerare l'esercito irakeno dopo la sua sconfitta, mentre l'esercito era l'unica struttura che poteva garantire il controllo del paese. Mandando a casa tutti, armi leggere e pesanti ed esplosivi hanno preso la via della guerriglia. E' stato un grosso errore, e ora se ne pagano le conseguenze. Il combattimento urbano non si fa con i carri armati, specialmente se non si può sparare a tutta birra per limitare le perdite collaterali. Le case vanno liberate, perquisite, messe in sicurezza. E un carro armato queste cose non può farle. Servono molti uomini, molta determinazione, e la consapevolezza che occorre accettare un numero di perdite elevate. Se poi uno ha mano libera (ma figuriamoci se in occidente è possibile) allora allestisci una tendopoli a 10 km dalla città, inviti i cittadini ad abbandonarla e a raggiungere la tendopoli, e una volta scaduto l'ultimatum la radi al suolo e poi la ricostruisci nuova. Fai prima. Oppure l'assedi sine die e la prendi per fame e per sete. Ma se decidi di entrare in una città dove migliaia di fanatici suicidi sono asserragliati, non c'è MBT che tenga... e devi rassegnarti a contare i morti.
  17. Gianni065

    Fn P90

    Quella è un'impugnatura in polimeri, che serve per utilizzare l'arma in modo più "classico" rispetto alla particolare impugnatura originale. E' un accessorio, peraltro molto poco usato.
  18. Gianni065

    M2/3 E Dardo....

    Il Dardo è un mezzo che pesa sulle 23 tonnellate, è propulso da un motore diesel da 500 hp che gli consente una velocità massima di 70 km/h, trasporta 9 uomini (compresi il conducente, il capocarro e il cannoniere) ed è armato con un cannone da 25 mm, 1/2 mitragliatrici da 7.62 e una coppia di lanciatori per missili TOW (nella configurazione HITFIST). La corazzatura è in alluminio, rinforzata da piastre di acciaio. I carri M-2/M-3 Bradley sono più grossi. In particolare l'M-2 pesa ben 30 tonnellate, è propulso da un diesel da 600 HP, ha una velocità massima di circa 66 km/h, un cannone da 25 mm e una mitragliatrice da 7.62 oltre a un lanciatore binato per TOW. La corazzatura è in alluminio, con piastre aggiuntive di acciaio e laminati spaziati. Può montare kit di corazzature reattive. Può trasportare 9 uomini (compresi i 3 dell'equipaggio). La versione M-3 è quella da ricognizione, e trasporta solo 5 uomini. In effetti anche se i due mezzi sono apparentemente simili, il Bradley è di categoria superiore e la corazzatura è più efficace. E' bene tener presente che questi mezzi (che appartengono alla categoria dei MICV) sono stati concepiti per accompagnare gli MBT e non per agire isolati. Essi sono destinati a operare sotto la copertura dei carri pesanti e solo in caso di necessità possono impegnare carri nemici (con i missili TOW: pare comunque che durante la prima guerra del golfo gli M-2/M-3 abbiano distrutto più carri nemici degli stessi Abrams). La loro protezione, quindi, è limitata, progettata per resistere a schegge di esplosioni di artiglieria e al tiro di armi leggere.
  19. Non mi risulta che le foto satellitari di Nellis siano censurate. Avrai notato che la base ha la caratteristiche di una serie di piste parallele che discegnano una griglia con andamento Nord-Ovest - Sud-Est, nota come Area 2, e su quelle piste, ai lati, ci sono decine di shelter insabbiati dei quali si nota soltanto l'ingresso, una specia di quadratino verdastro. Probabilmente ti riferisci a quelli.
  20. Dovete tenere a mente che la Edward's AFB è una base aerea molto vecchia, risale al 1933 ed è una delle basi storiche per il volo aerospaziale umano. Quel "compasso" tracciato al suolo è perfettamente allineato al Nord Magnetico: con tanto di riferimenti numerici. E' il più grande "compasso" esistente al mondo, e serviva per allineare gli strumenti dei velivoli, quando non esistevano gli aggeggi elettronici di oggi (e anche oggi, serve per dare un'occhiata che funzionino bene...). Oggi il compasso è stato dichiarato monumento storico nazionale americano, e non si tocca più!
  21. Ragazzi. Vi auguro di non avere mai a che fare con la giustizia italiana. Ma tenete a mente che in Italia è semplicissimo mettere nei guai un innocente, e difficilissimo mettere in galera un colpevole. Se siete colpevoli, il fatto che i processi durino anni e anni e siano pieni di meccanismi per permettervi di farla franca, vi agevola. Se siete innocenti, la durata del processo va a vostro discapito, e siccome voi dite la verità non adopererete le decine di imbrogli che ci sono per scampare alla condanna. E finirete dentro. Penserete che sto esagerando, ma non è così. Per quanto riguarda il conflitto di interesse tra magistrati giudicanti e magistrati d'accusa, tenete conto che quei magistrati mangiano assieme, vivono assieme, giocano assieme, sono amici, si scambiano i posti, ecc... Non c'è nessuna parità tra accusa e difesa. E i processi non si spostano perchè il PM e il Giudice giocano a golf insieme. Si spostano, al massimo, perchè l'imputato e il giudice giocano a golf insieme. E questa è un'evenienza piuttosto rara. Tieni presente, caro Davide, che se uno ti vuole male e ti mette dieci grammi di cocaina in macchina, ti arrestano e finisci dentro. E sarai condannato nel 99 % dei casi. Se invece sei uno spacciatore, dichiarerai che quella droga è per tuo uso personale (cosa che invece, da persona perbene, non farai mai) e ne uscirai pulito. Esempio banalissimo. In America una cosa del genere non può mai succedere e sai perchè? Perchè non si perquisisce un'auto senza mandato di un giudice, a meno che non ti becchino mentre stai sparando a qualcuno da quell'auto. Se uno è uno spacciatore, il mandato è facile ottenerlo. Ma se sei un cittadino normale, il giudice non firmerà mai un mandato se non c'è già una qualche concreta motivazione. Ma come ho detto, il discorso è lunghissimo...
  22. Gianni065

    Desert Eagle

    Dominus, la verità è che negli USA la vittoria della Beretta è stata uno schiaffo amaro, e le aziende non hanno mai smesso di lottare per scalzarla. In fin dei conti gli USA sono la patria di nomi storici come Colt e Smith & Wesson, essere battuti da un semi-sconosciuto per di più italiano brucia... E lo dico nonostante sono americano. Io ho sparato con molta roba, e ho portato molta roba addosso. Oggi mi affido a una Beretta calibro 9 lungo, per una sola, semplicissima ragione: non si è mai inceppata, nemmeno quando era sporca di fango, sabbia, acqua e semiarrugginita e senza un filo d'olio da mesi. Solo la vecchia Colt 1911 aveva prestazioni simili, ma per smontare una 1911 se non stai attento ti perdi i pezzi, mentre una Beretta la smonti e la rimonti in 30 secondi di orologio, anche meno. Non posso portarmi un cannone appresso solo perchè potrei incontrare un bersaglio con giubbotto antiproiettile. Questa evenienza è piuttosto rara nella vita di tutti i giorni. In operazioni militari, la pistola è un'arma di backup: il fucile d'assalto è l'arma principale, e non c'è giubbotto che tenga, a meno di non sparare contro un palombaro. E se proprio mi trovo uno ingiubbottato, con la Beretta gli doppio o gli triplo il colpo nel giro di due secondi e giubbotto o non giubbotto quello per dieci minuti non si rialza. Poi possiamo parlare per un anno: la scelta di un'arma è sempre una cosa soggettiva. Ma ti ripeto: non ho scelto la Beretta perchè è la più potente, nè perchè è la più bella. L'ho scelta solo per la certezza che quando premo il grilletto, spara. E per me non è poco. Quanto al calibro, e alla sua potenza, ricordo una targa che una volta ho letto in un ufficio dell' FBI: "Meglio una 22 che colpisce il bersaglio, di una 38 Special che lo manchi..."
  23. Una precisazione: l'illuminatore a infrarossi non è altro che una "torcia elettrica" o un faro che proietta un raggio di luce infrarossa. Torna utile, pertanto, per chi ha un visore all'infrarosso, in quanto si comporta esattamente come se fosse un fascio di luce visibile (solo che è visibile a chi ha un sensore all'IR). Ormai questi sistemi (in passato di gran voga specialmente sui carri armati) sono in disuso. Per guidare missili e bombe, invece, si usano illuminatori laser. Gli illuminatori proiettano un raggio di luce laser. La bomba o il missile hanno un sensore che riceve il riflesso di questa luce e si autodirigono su di esso. Illuminatori laser portatili sono utilizzati correntemente nelle operazioni militari, specialmente dalle special forces. Anche in questo caso, però, l'avvento del GPS li sta mandando rapidamente in pensione.
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