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Gianni065

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  1. Gianni065

    Bombe

    In una bomba "stupida" le alette non si muovono, stanno lì solo per dare alla bomba il giusto assetto, in maniera che non si metta a roteare su sè stessa, un po' come le alette sulle frecce tirate da un arco. Nelle bombe intelligenti, le alette (ma qualche volta ci sono vere e proprie ali che si aprono dopo il lancio) sono comandate da servocomandi asserviti al computer di volo della bomba, che controlla la rotta basandosi sulle informazioni ricevute dal sensore (GPS, oppure INS, oppure Laser, oppure IR ecc...)
  2. I Tomahawk costano parecchio ma sono missili molto prestanti, perchè hanno autonomie molto elevate (intorno ai 1500 km ma alcune versioni potevano superare i 2000), una testata estremamente efficace e un sistema di guida molto sofisticato. Ma come dice Dominus, poichè per ottenere lo stesso risultato di un missile occorre un pacchetto di aerei d'attacco, il costo non è poi così elevato, senza contare che si azzera il rischio di perdere un aereo (per abbattimento o per un incidente, e sappiamo quanto costa un aereo, senza contare il pilota). I primi "Cruise" erano molto più costosi, perchè utilizzavano un sistema di guida denominato TERCOM, in cui un radar eseguiva delle mappature del terreno e le confrontava con le mappature inserite nella sua memoria. Gli USA avevano mappato via radar praticamente tutta la superficie terrestre, in modo da disporre delle mappe da inserire nei sistemi di guida dei Cruise. E ciò nonostante, bastava un imprevisto (si pensi a un edificio di recente costruzione, oppure a un edificio crollato) per inficiare la precisione del missile. Con il GPS non solo la precisione è assoluta, indipendentemente dalla distanza percorsa, ma non c'è bisogno di costosi sistemi di guida.
  3. che vuol dire lo manca del tutto? bè si sà che se un missile a frammentazione esplode vicino all' aereo bene non gli fà No no... parliamo di due cose diverse. La spoletta di prossimità è quell'aggeggio in base al quale se un missile passa a una certa distanza dall'aereo bersaglio (pochi metri) fa esplosere la testata in maniera tale che, anche senza un impatto diretto, il bersaglio è investito dalle schegge (e quasi sempre distrutto). Quello che dico io è diverso. L'AMRAAM e gli altri missili dello stesso tipo, funzionano così: Ipotizziamo che sto volando su un caccia in direzione Nord (rotta 0). Il bersaglio si trova davanti a circa 30 km davanti a me (faccio un esempio) e si sta muovendo a 1000 km/h su rotta 270. A questa distanza, l'AMRAAM non riesce a vedere il bersaglio con il suo radar attivo. Allora il computer istruisce l'AMRAAM e gli dice: io ti lancio su una rotta di 315 gradi, che ti porterà nel punto in cui si troverà il bersaglio fra 30 secondi. Quindi, fra 25 secondi, accendi il tuo radar attivo, e ti troverai il bersaglio di fronte. Lancio il missile, e un sistema di guida inerziale fa volare l'AMRAAM su rotta 315 per 25 secondi, dopo di chè si accende il radar attivo ed ecco che aggancia il bersaglio, che sta ancora volando su rotta 270 a 1000 km/h. Dov'è l'inghippo? Che se il bersaglio, appena ho lanciato l'AMRAAM, vuoi perchè si è accorto della mia presenza o vuoi per un caso fortuito, inverte la rotta, e fila su rotta 90 a 1000 km/h, questo significa che andrà in direzione opposta rispetto al punto in cui si sta dirigendo l'AMRAAM. Fra 25 secondi, quando l'AMRAAM accenderà il suo radar, non vedrà un accidenti di niente, perchè il bersaglio si trova ormai da tutt'altra parte. Per evitare questo problema, l'aereo lanciatore ha la possibilità di inviare degli aggiornamenti sulla posizione del bersaglio al missile in volo, a meno che non si sia già disimpegnato subito dopo aver lanciato il missile (fire and forget).
  4. Gianni065

    Predator dell'AM

    Intende dire che la legislazione aeronautica non prevede l'autorizzazione affinchè un aereo senza pilota sorvoli il territorio nazionale. E' un po' come se per strada qualcuno facesse camminare una BMW senza autista. Dopo cento metri sarebbe sequestrata dalla Polizia Stradale. Comunque recentemente sono state finalmente introdotte delle norme che consentono agli UAV di volare nei corridoi aerei italiani.
  5. Gianni065

    Prototipo

    Ma è solo un mockup in scala per sperimentare il comportamento aerodinamico. La NASA ha sperimentato in galleria del vento decine e decine di modelli strani, che non hanno mai volato veramente.
  6. L'Aster 30 è indicato dalla casa produttrice con una quota massima di 20.000 metri. Il Blackbird vola operativamente a 24.000 metri di quota, quindi è fuori portata. In ogni caso un Blackbird che voli a 24.000 metri a Mach 3, è virtualmente invulnerabile a qualsiasi missile antiaereo moderno, perchè è davvero difficilissimo - anche in presenza di un inviluppo di tiro compatibile - che sia possibile ottenere una sequenza di ingaggio efficace. La geometria del lancio sarebbe estremamente ristretta, il Blackbird dovrebbe volare nella direzione precisa del missile, il missile dovrebbe essere lanciato in una finestra di tiro estremamente ristretta (basterebbe un secondo prima o un secondo dopo per perdere l'ingaggio) e il software del sistema di direzione del tiro dovrebbe essere appositamente progettato per ingaggiare un bersaglio in quelle condizioni. Quest'ultima considerazione è particolarmente importante, perchè anche un missile antimissile (e quindi un missile progettato per colpire bersagli che volano ad altissima quota e altissima velocità) ha generalmente un software ottimizzato per quella funzione, e non sarebbe preparato a colpire un bersaglio che si comporti diversamente. Ritengo che gli unici sistemi d'arma in grado di abbattere un Blackbird siano l'F-15 Eagle armato con missili AIM-7F/M Sparrow III, e l'F-14 Tomcat armato con missili AIM-54 Phoenix, semplicemente perchè quando furono sviluppati, questi sistemi furono specificamente progettati anche per abbattere i MIG-25 Foxbat i quali, all'epoca, erano accreditati di poter volare a Mach 3 a oltre 20.000 metri. Ma siccome i Blackbird ormai non volano più, e i MIG-25 hanno prestazioni inferiori a quelle presunte all'epoca, tutto questo resta ormai un esercizio teorico.
  7. Gianni065

    F-15 Atterra Con Un'ala Sola!

    A volte nel mondo aeronautico accadono cose che violano le leggi della statistica, se non quelle della fisica. Perdere un'ala di botto, senza che vengano compromessi equipaggiamenti indispensabili al funzionamento del velivolo (liquidi idraulici, linee dei comandi ecc...) è già un colpo di fortuna. Riuscire a mantenere il controllo del velivolo, fino al punto di riportarlo a terra, è ai limiti del miracolo, ma è successo. Ma casi incredibili ce ne sono stati parecchi. Si pensi all'Intruder appontato con il navigatore per metà fuori dall'abitacolo, e altri ancora. Mi viene in mente un altro caso che ha coinvolto un aereo israeliano: un A-4 Skyhawk, impegnato in un'esercitazione di attacco a volo radente in alcune gole di una zona montagnosa, ad un certo punto impatta un volatile, che sfonda il parabrezza e colpisce il casco del pilota, che sviene per il trauma. L'aereo si schianta contro il fianco di una montagna, ma il pilota, svenuto, viene eiettato e scende regolarmente a terra appeso al paracadute, e si salva senza gravi lesioni. Cos'era successo? Che il corpo del volatile, oltre a sfondare il parabrezza e a colpire il pilota, era finito imbrigliato sulla maniglia di espulsione, strappandola e causando la regolare eiezione del pilota, che altrimenti sarebbe morto nell'impatto. Storia verissima, per quanto incredibile.
  8. Gianni065

    Stealth Russo....

    Infatti Dread. Esistono due modi per ottenere le caratteristiche Stealth: uno è quello di riflettere le onde radar in una direzione diversa rispetto a quella di provenienza, in maniera tale che il radar emittente non riceva ritorno (ed è la tecnica utilizzata in via prevalente dall'F-117 e da altri equipaggiamenti militari, come i moderni affusti per cannoni navali) e l'altra tecnica consiste nell'assorbire le onde radar, trasformandole in calore (ed è la tecnica utilizzata in via prevalente da F-22 e B-2). Chiaramente le due tecniche sono spesso utilizzate insieme, combinando sia materiali radar assorbenti (vernici, composti, strutture) sia inclinazioni particolari delle superfici. Ad esempio, l'F-117 sfrutta le superfici inclinate ma è anche rivestito di vernice radar-assorbente. F-22 e B-2 sfruttano vernici e composti radar assorbenti ma alcuni particolari (come i portelloni delle stive) sono seghettati per sfruttare la tecnica della riflessione angolare.
  9. Gianni065

    Napalm Info

    Al di là delle definizioni, che sono chiaramente ricavabili dallo stesso senso letterale, nè il napalm nè il fosforo possono essere definite armi di distruzione di massa. Appartengono invece alla categoria delle armi chimiche incendiarie, e peraltro sono anche esageratamente accusate. Voglio dire, il napalm non è altro che un composto gelatinoso che ha la caratteristica di bruciare a lungo, mentre il fosforo ha la caratteristica di produrre temperature molto elevate. Entrambe queste armi sono utili, quindi, nei confronti di obiettivi sensibili alle loro caratteristiche. Il NAPALM (che per inciso non fa più parte dell'arsenale americano, giacchè è stato sostituito da altri composti incendiari a base di kerosene, come quelli usati nella bomba incendiaria Mk.77) è un composto che bruciando sviluppa temperature che possono arrivare anche oltre i 1000 gradi, ed è insensibile all'acqua e molto difficile da spegnere. Per questa ragione è particolarmente indicato per attaccare strutture vulnerabili al fuoco (mezzi leggeri, accampamenti, baraccamenti, abitazioni generiche ecc...) e poichè brucia a lungo, è ideale per "togliere l'ossigeno", quindi va benissimo per colpire zone in cui sono presenti gallerie sotterranee e bunker non pressurizzati, in quanto costringe gli occupanti ad abbandonarli per poter respirare. Inoltre ha un chiaro effetto psicologico contro le truppe nemiche. Il fosforo bianco si usa sia nelle granate incendiarie, che in quelle illuminanti e in quelle fumogene. Produce una temperatura di 2800 gradi e brucia fino ad esaurimento. Questa sua particolarità lo rende estremamente idoneo ad attaccare bersagli metallici (serbatoi, corazze non troppo spesse, blindati, ma anche unità navali). Il fosforo inoltre produce un fumo che è molto tossico se inalato e pertanto è ideale nell'uso contro trincee e bunker. Purtroppo il fosforo ha effetti ustionanti ancora peggiori del napalm, sul corpo umano: una particella che finisce addosso a una persona continua a bruciare (vestiti compresi...) ed è in grado di raggiungere persino le ossa. Ciò provoca ustioni localizzate ma molto profonde, e se vengono lesi organi vitali può provocare, ovviamente, la morte. Per i militari, il napalm e il fosforo sono armi come le altri, che si utilizzano nelle circostanze in cui esse servono veramente. Esistono ordigni le cui capacità distruttive e vulneranti non sono certamente inferiori (si pensi alle FAE) ma evidentemente le ustioni hanno un elevato impatto psicologico sulla gente.
  10. Gianni065

    57 Boforsvs76 Oto

    Mi sono sbagliato a scrivere. Sono 60 gradi al secondo. Il brandeggio non è altro che il puntamento del cannone, e quindi si svolge su due piani: l'arco orizzontale e quello verticale, anche se nella prassi si usa definire brandeggio per definire l'arco orizzontale e alzo per definire quello verticale. Per ingaggiare bersagli veloci è indispensabile che la velocità di brandeggio sia molto elevata.
  11. Mi pare si fosse già parlato di questa storia nel forum. Comunque è assolutamente infondata. A parte che gli americani non uccidevano i disertori, che motivo c'era di usare addirittura il gas nervino per un'operazione del genere? Non bastava una strigliata di B-52? Peraltro, le maschere antigas non fermano i nervini, che aggrediscono anche attraverso la pelle. E poi, un'ultima considerazione... sapete quanti disertori ci sono stati tra le forze americane in tutta la guerra del Vietnam? Due... due soli, singoli casi del tutto isolati.... E gli americani avrebbero messo a punto un'operazione speciale con tanto di gas nervini sganciati da aerei... per uccidere due poveracci? Ma chi le inventa queste cose? Meno male che i giornalisti di quello scoop (che si è rivelato una bufala gigantesca) furono licenziati in tronco...
  12. Ok Radar, non è successo niente. Ma sulle virate piatte, concordo che possano dare un disagio più o meno marcato ai passeggeri, ma onestamente non vedo frequenti situazioni operative in cui un E-3 o un E-2 debbano fare virate piatte. Questi aerei hanno sì un profilo operativo in base al quale il stazionamento in area viene effettuato mediante una rotta grossomodo circolare, ma non si tratta di una virata piatta vera e propria. Ma se anche fosse, a questo punto se quegli equipaggi devono sopportare per ore e ore i disagi di virate piatte, per molteplici missioni, a maggior ragione credo che una o due virate piatte di un ekranoplan nelle poche ore di una singola missione, non siano poi un gran disagio per le truppe trasportate, e di sicuro sono un disagio inferiore rispetto a giorni o settimane in mare su un'imbarcazione normale, non credi?
  13. Io credo che sull'uranio impoverito occorra guardare le cose con logica. Infatti le ricerche tecnico scientifiche sinora espletate non sono riuscite a dare una risposta univoca sull'effettiva corrispondenza tra determinate patologie e l'utilizzo di uranio impoverito. Non c'è un discostamento dalla media così marcato da suscitare vero allarme nei tecnici, ma in ogni caso la polemica ha consigliato l'adozione di misure di sicurezza particolari. Vediamo di ragionare con la nostra testa, allora. Innanzitutto va premesso che nel mondo militare esistono molti materiali, solidi, liquidi, gassosi, pulverulenti, minerali, chimici ecc... che certamente possono essere considerati nocivi o dannosi. Non solo nel mondo militare, ovviamente (si pensi all'olio motore, alla nafta, al cloro delle piscine e all'ammoniaca e ai detersivi che si usano in ogni casa...) ma parliamo del mondo militare, ora. Pensiamo all'idrazina: usata nel mondo dei motori a razzo e dell'aviazione (ne fanno uso quasi tutti i motori a razzo russi, e anche l'F-16). E' una sostanza pericolosissima, e cancerogena. Esistono dettagliate procedure sul maneggio dell'idrazina negli F-16 e sulle misure di sicurezza da adottare per chi si avvicina al luogo di un incidente aereo in cui è coinvolto un F-16. L'uranio impoverito è debolmente radioattivo, e come tutte le cose radioattive (compresi quei bei quadranti al trizio di molti orologi, o dei riferimenti di mira sulle armi leggere) rappresenta un fattore di rischio intrinseco. E' chiaro che se capita di aspirare una ventata di vento che porta con sè centinaia di particelle di uranio impoverito conseguenti all'impatto di un proiettile penetratore contro il bersaglio, il corpo è esposto ad una dose di radiazioni, specialmente se quelle particelle vengono - appunto - respirate o si attaccano sugli indumenti. La radiazione assorbita è molto inferiore a quella di una normalissima radiografia, ma sappiamo bene che le radiazioni operano in modo statistico e casuale. C'è chi è sopravvissuto senza conseguente all'esplosione di Hiroshima pur trovandosi a 200 metri dal punto zero, e chi è morto di tumore per effetto di una singola radiografia (non a caso, sempre più spesso, negli ospedali si firmano particolari autorizzazioni o liberatorie per sottoporsi ad esami radiologici). Io credo (e non solo io: ormai questa è opinione diffusa degli esperti più seri in materia) che nei campi di combattimento complessi coesistano numerosi rischi: oltre all'uranio impoverito, ci sono decine e decine di altre sostanze rischiose. Ad esempio i gas fumogeni, i gas di sparo, le emissioni di motori e turbine, gli oli lubrificanti, i lacrimogeni, gli illuminanti, le onde radio e radar comprese quelle millimetriche, i carburanti, agenti chimici letali (risultanti dalla distruzione di depositi contenti armi chimiche) ecc... ecc... Questo minestrone può ben causare danni biologici, ed in particolare patologie tumorali di vario genere, in misura leggermente superiore rispetto alla media. Ma possiamo considerarlo un fattore di rischio professionale, non eccessivo e in ogni caso accettabile. Rischi professionali li corrono persino i parrucchieri, che maneggiano sostanze chimiche pericolose per le tinture dei capelli e simili, o i verniciatori di una carrozzeria, o i meccanici di un'officina... Credo quindi che l'allarme sia ingiustificato, ed anzi decisamente strumentale.
  14. Gianni065

    57 Boforsvs76 Oto

    A 20 km ci arriva l' OTO Melara, non il Bofors. Niente di strano, comunque. Le moderne artiglierie navali di medio calibro (oggi per medio calibro si intendono i calibri come il 57 ed il 76) hanno gittate nell'ordine dei 15-20 km. Ma tieni conto che un moderno cannone da 155 mm, che è il grosso calibro standard dell'artiglieria terrestre, ha una gittata nell'ordine dei 30 km con munizionamento normale, che salgono anche a 40-50 km con proiettili "assistiti" (come i base bleed, quelli a propulsione a razzo, ecc...) e già si lavora per raggiungere - almeno in campo navale - gittate nell'ordine dei 100 km (nel tiro contro costa). Rammento che di solito nell'artiglieria terrestre, la gittata massima è anche quella effettiva: questo perchè il pezzo è fisso, la posizione ben nota, il bersaglio è anch'esso fisso o areale. Il discorso è simile per una nave che spari contro costa. Nel tiro nave contro nave, invece, sia la nave che spara che quella bersaglio si muovono, e la posizione di quest'ultima non è stabilita con la stessa precisione. Per queste ragioni, è difficile ipotizzare tiri "oltre l'orizzonte". In altre parole, il bersaglio dev'essere visibile in qualche modo, o a occhio nudo o attraverso sistemi optronici (ottici/termici ecc...) o quanto meno al radar. Questo riduce le portate pratiche, di solito il tiro antinave avviene sotto i 10.000 metri, a meno che non si disponga di una posizione di osservazione abbastanza alta (come le torri delle vecchie corazzate, oppure un moderno elicottero). Infatti l'osservatore fornirà i dati sulla distanza e consentirà di valutare il punto di impatto dei proiettili, per suggerire i relativi aggiustamenti.
  15. Bhè sai... le guerre tra Marina e Aviazione non sono solo in Brasile... anche negli altri paesi non si scherza, e credo tu lo sappia bene...
  16. Forse ti stupiresti non poco se sapessi il numero e il tipo di velivoli sui quali ho volato... ma al di là di questo, radar, non riesco a cogliere il senso di ciò che dici. Tu hai scritto testualmente: "sottopone gli eventuali passeggeri a sollecitazioni a cui e' difficile abituarsi cosi' come per gli equipaggi AEW / AWACS" Per me, la parola "sollecitazioni" significa scossoni, accelerazioni G non progressive e cose del genere. Ora, di AWACS non ce ne ne sono tantissimi in giro, e personalmente credo che volare su un E-3 Sentry (che altro non è che un B-707, ossia un grosso quadrimotore impiegato regolarmente nel trasporto civile) sia come stare in salotto. Su un E-2C le sensazioni del volo sono più forti, come è normale che sia un aereo più piccolo e leggero (ma a questo punto su un Piper che dovremmo dire?) ma a meno che non ti infili in una tempesta o al momento in cui apponti o decolli da una portaerei, non mi pare che ci sia da vomitare. Non capisco cosa ci sia di strano in una virata piatta su un Ekranoplan... la fanno regolarmente anche gli hovercraft e non ho mai sentito nessun componente di equipaggio lamentarsi. Forse dovresti stare a bordo di una piccola unità navale con il mare a forza 5 per capire cos'è che si intende per sollecitazioni. La manovrabilità è qualcosa che influisce sulla possibilità di raggiungere un Target? Ma di cosa stiamo parlando? Di manovrabilità, di destinazioni, di sollecitazioni, non capisco. Mi pare che gli SR-71 e gli XB-70 non avessero problemi a raggiungere i loro target, anche se per fare una virata a Mach 3 non bastava tutto il territorio degli USA e sconfinavano nello spazio aereo messicano... Un Ekranoplan deve raggiungere una spiaggia o lanciare una salva di missili antinave contro una formazione navale, e non credo che per fare questo serva chissà quale manovrabilità, specialmente in considerazione del fatto che l'Ekranoplan può tranquillamente flottare una volta giunto a destinazione, e far sbarcare gli equipaggiamenti trasportati esattamente sulla spiaggetta sotto casa, se necessario.
  17. Gianni065

    57 Boforsvs76 Oto

    La domanda è interessante. Il 76 mm è stato a lungo preferito nei confronti del 57, in quanto sviluppava una potenza di fuoco maggiore (in particolare in termini di gittata e peso del colpo), ed il 57 era imbarcato solo sulle unità minori, che non potevano ospitare il pezzo OTO. Il successo del 76 fu dovuto quindi a una combinazione di fattori, tra cui spiccava la piena rispondenza ai desiderata delle marine. Scomparsi i grandi cannoni navali, i calibri disponibili in occidente erano in pratica il 127 americano e quello italiano (che però erano pesanti e ospitabili solo sulle navi di una certa dimensione) il 114 inglese ed il 100 francese (entrambi avevano lo svantaggio di imporre pesi paragonabili al 127 ma con prestazioni inferiori), il 76 OTO (che andava bene su tutto ed era un buon compromesso tra peso e potenza) ed il 57 Bofors (adatto per le unità più leggere, anche se qualche volta ha insidiato il 76 su quelle più grandi). Date queste condizioni, era evidente che il mercato aveva poche scelte: se posso imbarcare un 127 lo faccio (ma ci vuole un'unità a livello di caccia, che poche marine possono permettersi) altrimenti monto il 76 (che quindi è diventato l'arma per eccellenza di fregate e corvette, le unità più diffuse) e se proprio non posso fare diversamente mi accontento di un 57 (su unità veloci e leggere, che però non sono molto diffuse nei paesi occidentali, con qualche eccezione di matrice nord europea). Oggi però le cose stanno cambiando. Lo scontro nave contro nave a colpi di cannone è un evento sempre più improbabile, ormai il combattimento antinave è affidato ai missili antinave. Anche il bombardamento controcosta (che peraltro non era una particolare virtù nè del 76 nè del 57) è anch'esso ormai un evento poco probabile (di fatto solo gli USA hanno queste esigenze e le soddisfano con i calibri da 127 in su e con gli aerei imbarcati). Invece, diventa fondamentale incrementare le capacità contro i missili antinave veloci, contro le unità sottili d'attacco e contro le unità "non convenzionali", come barchini e gommoni kamikaze. E qui il 57 oggi si rivela decisamente più adatto. Vediamo perchè. Dati del 76 OTO Super Rapido Peso del complesso senza munizioni: 7600 kg Peso del complesso con 80 munizioni: 8500 kg Rateo di fuoco: oltre 120 colpi al minuto Peso della munizione: circa 12,3 kg Peso del proiettile: circa 6 kg (4 kg per il DART) Velocità: circa 920 metri al secondo Riserva di pronto impiego: 80 colpi Gittata massima balistica (alzo di 45 gradi): dai 18 ai 20 km Gittata effettiva antinave: 8 km Gittata effettiva antiaerea: 4000 metri con alzo 85 gradi Alzo: -15/+85 (velocità 35 gradi al secondo) Brandeggio orizzontale: 600 gradi al secondo Vediamo il Bofors 57 Mark III: Peso del complesso con 120 munizioni: 6800 kg Peso del complesso con 1000 munizioni: 13000 kg Rateo di fuoco: 220 colpi al minuto Peso della munizione: 6,5 kg Peso del proiettile: 2,8 kg Velocità: 1035 m/s Riserva di pronto impiego: 120 immediati +1000 colpi pronti Gittata massima balistica: 17 km Gittata effettiva antinave: oltre 10 km Gittata effettiva antiaerea: 7600 metri con alzo massimo Alzo: -10/+77 (velocità 44 gradi al secondo) Brandeggio orizzontale: 57 gradi al secondo Come puoi notare, il 76 spara i suoi 80 colpi in 40 secondi e butta fuori la bellezza di oltre 480 kg di esplosivo. Poi però ha finito perchè la ricarica è storia lunga. Il Bofors spara negli stessi 40 secondi quasi 150 colpi e butta fuori oltre 410 kg di esplosivo. A fronte di una "massa" complessiva grosso modo uguale, il Bofors la distribuisce su molti più colpi, il che dà una maggiore probabilità di colpire e, più che altro, è caratteristica particolarmente apprezzata nel tiro antimissile o comunque contro bersagli improvvisi e veloci. Ma il Bofors non si ferma... ha altri 70 colpi ancora da sparare e poi può ricaricare in pochissimi secondi da una riserva di altri 1000 colpi (!). Anche la velocità di brandeggio superiore del Bofors ne fa un'arma migliore nel tiro antiaereo, mentre la superiore velocità di uscita dei proiettile, accoppiata ad una minor resistenza aerodinamica degli stessi, garantisce una gittata effettiva superiore sia nel tiro antinave che in quello antiaereo. Anche la dotazione elettronica è particolarmente sofisticata e garantisce una precisione molto migliore. Per compensare queste lacune la OTO ha puntato sulla munizione DART, ma la Bofors con le sue 3P garantisce ottimi risultati senza rischi tecnologici. Pare, insomma, che la Bofors sia riuscita a intercettare le mutate esigenze di mercato meglio di quanto non abbia fatto la OTO con il suo 76, ma questo non è dovuto alle qualità delle due realizzazioni, entrambe eccezionali, ma ai mutati requisiti operativi. Ho trovato questo spaccato molto bello, che illustra le doti salienti del Bofors: il cannone a scomparsa che esalta le doti stealth, i due magazzini di pronto impiego nella torretta ai lati del cannone, i magazzini di ricarica rapida sotto la torretta, il sistema radar per il controllo della precisione del tiro sopra il cannone.
  18. Gianni065

    U.s Navy Seals

    Sì ne abbiamo già parlato. Esiste una procedura molto complessa per poter entrare in USA con un visto apposito, arruolarsi nelle forze armate e ottenere poi la cittadinanza con una corsia preferenziale. E' un sistema adottato prevalentemente in favore di immigrati latino-americani. E' però estremamente difficile che uno straniero, non ancora pienamente cittadino americano, possa arrivare ai SEAL o ad altri corpi speciali USA, anche se teoricamente è possibile.
  19. L'Ekranoplan vira in maniera ragionevole, e se tenuto conto delle dimensioni e della velocità. Ma non è un mezzo progettato per manovrare stretto, bensì per portare attacchi (anfibi o antinave) con grande rapidità. Chi viaggia a bordo di un Ekranoplan non è - proprio per questo - sottoposto a grosse sollecitazioni , così come non lo è l'equipaggio di un AWACS. Le sollecitazioni sono molto maggiori per un pilota da caccia, proprio a causa della sua manovrabilità ben maggiore.
  20. Bentornato Ailton! Ero sicuro che parlando di cose brasiliane saresti rispuntato fuori... anche se come sempre sei molto negativo...
  21. Gianni065

    Berretti Verdi

    I SEAL nacquero nel 1962, semplicemente perchè anche l'US Navy voleva la sua forza speciale. In effetti essi andarono ad assorbire un compito che già era proprio dell'USNavy: l'infiltrazione di unità speciali sulle coste nemiche, allo scopo di effettuare missioni di ricognizione (CSRU: per l'individuazione delle aree di sbarco) e missioni di demolizione delle difese antisbarco (UDT). Quindi un compito estremamente specifico, che richiedeva la perfetta padronanza delle tecniche di nuoto, immersione e lancio con paracadute in mare. Anche in questo caso, il reparto, nel tempo, ha acquisito capacità di contro guerriglia e anti terrorismo, ed è stato largamente impiegato in Vietnam per il pattugliamento e le operazioni lungo i fiumi. In Vietnam i SEAL si sono accreditati con un rapporto di 200 nemici uccisi per ogni SEAL perduto.
  22. Non ricordo che si fosse detto questo. Gli Ekranoplan hanno una relativa insensibilità al mare grosso e al vento, perchè non stanno nell'acqua ma al di sopra di essa. In ogni caso quando le condizioni del mare sono pessime, le operazioni anfibie non hanno luogo, nè con le navi nè con altri mezzi, quindi il problema non si pone.
  23. Le bombe al fosforo bruciano tutto, non soltanto i corpi umani, ma anche vestiti e metalli. Già dal 1921 se ne conoscevano bene gli effetti: nel settembre di quell'anno una corazzata in disarmo, la Alabama, fu sottoposta a un test. Colpita da alcune bombe al fosforo, bruciò e affondò. A guardare i corpi dei morti, anneriti ma con i vestiti intatti, onestamente non posso che pensare che si tratti di cadaveri uccisi da pallottole o schegge o effetti di esplosioni (onda d'urto, traumi), anneritisi per effetto della decomposizione. Bastano 12-24 ore di esposizione nel deserto, perchè un cadavere diventi così nero. E quei cadaveri lì erano a terra da giorni e giorni, se non settimane. Per il resto, nel filmato non vedo niente di particolarmente strano. Già è difficile evitare di sparare ai civili nel corso di guerre regolari, figuriamoci nelle situazioni in cui il nemico non è un esercito regolare ma guerriglieri con abiti civili, e spesso anche donne e bambini. Un vecchio adagio dice che è meglio un brutto processo di un bel funerale, e così come ci sono vittime di fuoco amico, ci sono vittime civili, a maggior ragione nei combattimenti urbani. Chi ha fatto quel filmato non ha la minima idea di cosa significhi un bombardamento al napalm o al fosforo bianco. Gli ordigni illuminanti al fosforo sono ben diversi da quelli utilizzati a scopo distruttivo, e di una città bombardata con napalm e fosforo non resta nulla, perchè brucia per settimane. Voltando pagina, se fossi un civile, non è che farebbe molta differenza per me essere colpito da una bomba al napalm o da una granata al fosforo o da una bomba da 500 kg di alto esplosivo.... E con questo voglio dire che se si voleva radere al suolo Falluja, non c'era bisogno di ricorrere a napalm e fosforo ma sarebbero bastate la classiche bombe e granate. Per il resto, quella è una guerra, e come tutte le guerre è sempre atroce, drammatica, spietata e crudele. Quando uccidi un uomo, che sia un guerrigliero o un civile, o un adulto o un adolescente, che lo ammazzi in un modo o nell'altro, sempre di un'uccisione si tratta. E quando ti trovi a vivere questa realtà, uccidere per non essere uccisi, le cose assumono aspetti ben diversi di quelli che vede un giornalista dopo la battaglia. Molti soldati non riescono a superare questo shock, e si tirano indietro, come quei testimoni del filmato. Per me non è codardia: capisco chi non ce la fa. Ma è molto più semplice dire: non ce la faccio, piuttosto che tentare di trovare giustificazioni adducendo chissà quali ragioni morali e umanitarie.
  24. Gianni065

    Berretti Verdi

    I Berretti Verdi erano le originarie "Special Forces", nate negli anni '50. Forse è bene tracciare una sintesi della storia delle forze speciali dell'US Army. I primi furono i Rangers, che erano unità di paracadutisti specializzate nel sabotaggio e nella cattura di elementi di spicco del nemico. Le Special Forces o Berretti Verdi non sono nate per compiere missioni operative vere e proprie in forma autonoma, ma per addestrare e guidare formazioni militari di paesi amici. In pratica le SF istruivano i militari, organizzavano le loro tecniche di combattimento, insegnavano procedure di interrogatorio, di guerriglia, di controguerriglia, di comunicazione, di soccorso medico, di assistenza umanitaria ecc... Erano le forze che servivano per organizzare una rivoluzione o per combattere contro una rivoluzione, ma anche per fornire assistenza umanitaria e psicologica alle popolazioni coinvolte dalla guerra. Dovevano stabilire un clima di collaborazione e di amicizia. Chiaramente le loro capacità ed esperienze erano tali che poi furono utilizzate per compiere operazioni speciali, prevalentemente in funzione di antiguerriglia. Da ultimi sono arrivate le Delta Forces, ottimizzate per l'antiterrorismo e la liberazione di ostaggi.
  25. Americanate? Fosse per gli americani, sapessi quanti tappeti di bombe "cieche" verrebbero stesi... ma chi li sente poi i giornalisti e i politici ??? Comunque le bombe "stupide" sono ancora in produzione, anche perchè costituiscono la base di moltissime bombe "intelligenti". Il punto è che ormai i velivoli non possono più trasportare grosse quantità di bombe. Tolti i grossi bombardieri, i caccia e gli aerei di attacco di oggi sono molto limitati. La stragrande maggioranza di essi, nell'impiego pratico, non può portare più di un paio di bombe da 500 kg o da 1000 kg, e a questo punto è normale che per assicurare il successo di una missione, è bene utilizzare bombe intelligenti. La missione di un pacchetto di 4 F-16 che viene inviato a colpire un bersaglio a 1000 km di distanza, viene a costare niente niente mezzo milione di dollari (fra costi di volo, aerocisterna e magari anche velivolo AWACS, ecc...). Se puoi ottenere lo stesso risultato con un singolo aereo e un paio di JDAM, alla fine riduci i costi della metà, quindi in definitiva risparmi.
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