-
Numero contenuti
5265 -
Iscritto il
-
Ultima visita
-
Giorni Vinti
20
Tutti i contenuti di Gianni065
-
Lo Sniper è un assetto prevalentemente tattico. La sua importanza su un campo di battaglio è inversamente proporzionale all'ampiezza dello scontro. E' chiaro che nelle tipologie di conflitto che si stanno affermando oggi, caratterizzate dall'asimmetria, dagli scontri urbani, dalla soppressione della guerriglia ecc... ossia da scontri in cui non sono impegnate grandi formazioni di manovra, questi assetti hanno acquisito grande importanza. Lo Sniper, i tiratori scelti e di converso il loro contrasto sono elementi sempre più importanti e valorizzati. ;-)
-
Non credo ci possano essere dubbi sul fatto che l'elettorato abbia preferito la linea Putin-Medvedev. Direi anche che quando si giudica un capo di stato/governo, dovremmo avere la capacità di giudicarlo con gli occhi della gente sui quali deve governare, non con gli occhi di chi sta fuori da quella nazione. I governanti russi devono fare gli interessi dei russi, non quelli degli europei o degli americani o dei cinesi ecc... Nel contesto internazionale, per essere rispettati bisogna essere forti, economicamente, politicamente e militarmente. Certo, è bene che questa forza si accompagni a un sistema di governo democratico e che garantisca il rispetto delle libertà fondamentali. Un governo che ha bisogno di sopprimerle per tenersi in piedi non è mai un governo realmente forte. La Russia è uscita fuori da una trasformazione critica (il collasso dell'URSS) ed ha rischiato un pericoloso colpo di stato, e ha bisogno di figure forti e dominanti che sappiano tenere assieme le grandi forze del paese e controllare le spinte ultranazionaliste che vorrebbero spostare indietro le lancette dell'orologio. Non è un compito facile ma la gestione Putin c'è riuscita perfettamente, anche se al prezzo di una linea dura nei confronti degli avversari. Non possiamo guardare alla Russia - che sta ancora attraversando il ponte che conduce da un passato regime assolutista a un sistema di governo democratico, da un sistema economico controllato dallo Stato a un sistema economico basato sulle leggi del libero mercato - con la stessa logica con cui guardiamo i paesi europei ed occidentali in genere. Peraltro, una situazione di destabilizzazione in Russia sarebbe quanto di più dannoso possa capitare anche per gli interessi occidentali, e al momento la linea di Putin rappresenta la miglior garanzia di stabilità per il paese e di sviluppo sociale ed economico per la sua gente. ;-)
-
Intanto gli aerei Stealth hanno traccia radar bassissima e - comunque si consideri la cosa e qualunque tecnologia sarà adottata per tentare di vederli - dispongono di un netto vantaggio rispetto a qualsiasi aereo convenzionale. Si può fare lo stesso discorso per le ECM: può essere che quando il primo aereo iniziò ad usarle, qualcuno abbia detto: "Non è mica la panacea. Nuove tecnologie riusciranno a contrastarle". Ciò non toglie che oggi è inconcepibile pensare a un aereo da combattimento senza una suite di protezione ECM. Gli aerei Stealth peraltro - nella concezione americana - stanno diventando dei veri e propri aerei ELINT a tutti gli effetti. La capacità di individuare e mappare la posizione di tutte le sorgenti elettroniche del nemico, e di attaccarle o farle attaccare anche quando esse dovessero spegnere i sistemi di emissione, rende molto difficile il compito e la sopravvivenza dei sistemi antiaerei, specialmente di quelli a medio e lungo raggio. Il fatto che una batteria sia mobile non significa che si sposti con tanta facilità. La pratica è un po' diversa dalla realtà, ci vuole tempo per mettere una batteria con tutti gli equipaggiamenti in condizioni di marcia, spostarsi, dispiegare nuovamente il sistema, ecc... E se una batteria fa questo per evitare di essere attaccata, quando sarà finalmente in grado di sparare a qualcosa la guerrà sarà bella che finita. Le nuove armi intelligenti stanno evolvendosi a livelli tecnologici sempre più impensabili. Armi in grado di colpire a decine e decine e decine di km di distanza con la massima precisione, missili del tutto indipendenti, missili multiruolo (il prossimo AMRAAM avrà capacità aria-terra e anti-radar) stanno spostando sempre più il fulcro del potere di fuoco dal vettore all'arma. In quest'ottica, anche un aereo subsonico (ma con un sistema di propulsione in grado di garantirgli per volare ore ad alta velocità subsonica) e moderatamente maneggevole, potrà fare il caccia o qualsiasi cosa: saranno le sue armi a occuparsi del bersaglio, non lui. Questa è la prospettiva del combattimento aereo (aria-aria e aria-suolo) del futuro, e questa è la ragione per cui F-22 ed Eurofighter sono "vecchi". Aerei supersonici con eccellente manovrabilità, del tutto superfli (nel senso di esuberanti) rispetto alle necessità del futuro campo di battaglia. E non è un caso se il loro futuro è messo in dubbio e non se ne voglio acquistare oltre lo stretto necessario finanziato. Un F-35 è un ottimo caccia aria-aria, perchè oggi il sistema di combattimento (avionica e missili) sono quelli che contano, assieme alla persistenza in combattimento (che consente di dominare nei confronti di chi deve tenere l'occhio ai livelli di carburante) e alle caratteristiche stealth (che consentono di sparare prima del nemico). Le prime tre caratteristiche sono quelle che fecero vincere gli Harrier rispetto ai ben più prestanti Mirage, alle Falkland. L' F-35 ha una caratteristica in più, la quarta. Far finta che tutto questo non sia vero o cercare di sminuire l'importanza di queste capacità, significa ritrovarsi completamente spiazzati e tagliati fuori dal tipo di guerra che si combatterà nei prossimi decenni. La Russia e la Cina sanno perfettamente di avere un grossissimo GAP tecnologico nei confronti degli USA. Vero, stanno studiando e sviluppando tecnologie di contrasto ma... attenzione: stanno inseguendo l'avversario. Sono gli USA che stanno imponendo come dev'essere il futuro campo di battaglia e Russia e Cina li inseguono nel tentativo di colmare le distanze. Quando le cose si mettono così, non è un gran bene per chi è costretto a seguire e inseguire e a contrastare, anzichè sviluppare e innovare. Per intenderci, la Russia ha dettato legge su alcuni aspetti della guerra nei decenni scorsi. Pensiamo agli SSGN, ai sottomarini nucleari ad altissime prestazioni, ai razzi-siluri, ai grossi ICBM, al sistema missilistico Archer, ai missili supersonici antinave, all'utilizzo di forze d'assalto con materiali innovativi come il BMP, ai concetti dei gruppi operativi di manovra, ecc.... Oggi le cose sono molto diverse (anche perchè la Russia è entrata in logica commerciale e deve produrre non solo ciò che serve ma soprattutto ciò che si può vendere). Insomma, le cose non sono così semplici e riduttive (Steath sì/no) ma molto, molto più complesse.
-
E sulla foto dello "Shuttle" ci sono tre sigle: NASA BOEING DARPA leggi USAF da qualche parte? Sulla voce di Wikipedia, poi, ci sono tanto di avvisi che l'articolo è inaffidabile. ;-)
-
Quello che mi ha sempre lasciato perplesso nel caso Ustica, è l’atteggiamento assunto subito dopo l’incidente (a caldo) dai vari addetti ai lavori. I primi a soffrire della terribile sindrome da Missile e/o collisione aerea sono proprio i nostri militari e cioè proprio coloro che fino al momento della scomparsa, avevano seguito sullo schermo radar di campino la sola traccia del DC9 Itavia e che oggi sbandierano lo slogan “Nessun aereo nel raggio di 50 km dal DC9”. Non vi sembra alquanto strano ? Lo sarebbe, forse, se fosse vero. Ma non lo è. Cioè proviamo ad immedesimarci nella parte. Proviamo a ragionare con i fatti, invece di fare voli di fantasia. :-) Stiamo seguendo un tranquillo e solitario volo Itavia da Bologna a Palermo Punta Raisi, perdiamo il contatto radar e che pensiamo: a) problema tecnico b) bomba a bordo c) collisione aerea (con chi visto che sul radar non c’è altra traccia che il DC 9) d) Missile (lanciato da chi ? ) E invece ? E invece niente. Quando un aereo sparisce dai radar, pensi a un incidente o a un fuori rotta e basta. Tant'è vero che solo quando passò il tempo oltre il quale il DC9 non aveva più carburante a bordo, ci fu piena contezza che era precipitato. Questo risulta dagli atti. Ed è incompatibile con il fatto che si pensasse ad altro. Il Giornalista Purgatori ha sempre dichiarato di aver ricevuto una telefonata, subito dopo l’incidente, da un suo conoscente che prestava servizio presso il centro radar di ciampino che testualmente diceva : Lo hanno tirato giù, … è stato un missile… Ok , ma Purgatori fa parte dei cospiratori .. Non confondere le acque. Se Purgatori avesse detto: "Ho visto un missile tirar giù il DC9" potresti affermare che è un cospiratore. Ma dato che dice di aver ricevuto una telefonata, la cui attendibilità è quanto meno fumosissima, e nemmeno si sa se chi telefonava parlava per conoscenza diretta o per sentito dire, potrebbe darsi benissimo che chi ha fatto quella telefonata ha preso lucciole per lanterne. Stranamente, però, Purgatori parla di questa storia anni dopo. Poteva scriverla subito, ti pare? Strano per un giornalista. Ammesso che tutta questa storia della telefonata sia vera... E la frenesia da phantom che si è impossessata degli addetti al controllo radar di ciampino ? Esistono le registrazioni , quindi… Esatto. Per le cose vere esistono le registrazioni. Ricordiamocelo. Nessuna frenesia. Un singolo sottufficiale ha avanzato un'ipotesi che potesse essersi trattato di collisione con traffico militare e ha chiamato le autorità americane per verificare se c'era traffico USA. Non ce n'era. Punto. Ma una giustificazione a questo strano atteggiamento potrebbe esistere ! Nei rapporti all’ispettorato per il traffico aereo, le near collision di classe “A”, (oggi Serious Incident) cioè le più gravi, negli ultimi due anni erano state una decina!!! E tutte nel triangolo Palermo-Ponza-Napoli, provocate dai cosiddetti Oggetti volanti non identificati e solo ufficiosamente attribuite ai veri responsabili: I caccia della Us Navy. Ufficiosamente un corno. Ufficiosamente è un bel termine per far passare vera una cosa che non lo è. Dove sono questi rapporti dell'ispettorato? (tratto da “A un passo dalla guerra”) Male. Le cose si traggono dalle fonti, non dai romanzi. Ma il radar non indicava solamente la traccia del DC9 ? C'erano altri aerei civili nell'area, se è per questo. Il radar indica ciò che vede. E anche i periti di parte civile hanno ammesso che non sono stati manipolati. Punto. - ALLARME A GROSSETO - Il capitano Giovanni Bergamini ha dismesso i gradi da un bel po' e ora è un pilota civile. Nel giugno 1980 era in forza allo stormo di Grosseto, precisamente al 20° gruppo istruttori. Ricordo di avere saputo del DC9 la mattina successiva, e ricordo che tra noi si ragionava che l'aereo era caduto mentre noi eravamo su». Il che è diverso dal dire: "Tra noi si ragionava che l'aereo era caduto mentre era in corso una battaglia aerea". Certo che erano su. L'aereo da una parte. Loro da tutt'altra. Con tanto di radar che hanno visto il tutto. Resta la sgradevole impressione che intorno a Grosseto, al suo aeroporto e al suo centro radar Poggio Ballone, si concentrino parecchi misteri. Si vuole concentrare parecchi misteri. E' diverso. L'elenco rende miglior giustizia di tante chiacchiere: Nutarelli e Naldini (morti a Ramstein), il maresciallo radarista Dettori (suicida), il comandante dell'aeroporto Tedoldi (morto in un incidente stradale), il capo controllore di Poggio Ballone, Gari (morto d'infarto a trentasette anni). E forse è morto anche mio nonno in quel periodo. Era nel complotto anche lui? Agli atti dell'inchiesta giudiziaria sono finite una decina di testimonianze di altrettanti avieri di leva, che si sono detti sicuri di un allarme scattato all'improvviso nella base. Qualcuno ricorda il periodo, qualcuno si avvicina a ricordare il giorno. Nel complesso, raccontano di un allarme grave, tanto che venne ordinato di chiudere la base e sospendere le libere uscite. Raccontano che dall'alto fu suggerito di non impicciarsi, e dimenticare. Qualcuno ricorda che una coppia di caccia italiani si alzò. Qualcuno... qualcuno... qualcuno.... E' difficile fare nomi, cognomi e citazioni precise? Qualche Curiosità Ufficialmente, questo è il primo documento americano su Ustica, consegnato grazie al «Freedom of Information Act». L'allora sottosegretario di Stato, Warren Christopher, si preoccupa, alle 23 del 27 giugno, (le 5 del mattino del 28 giugno in Italia) di sollecitare l'invio di tutti i dettagli sull'incidente del DC9 Itavia? Esattamente cosa vuole sapere e perché si interessa di un "normalissimo" incidente aereo accaduto in Italia ? Sarebbe carino leggerlo, il documento. Strani questi americani... abbattono gli aerei e poi ti rilasciano i documenti con una FOIA... Sbaglio o qualcuno la sera prima ha rotto le balle a mezzo mondo, ambasciata compresa, per chiedere se c'era traffico americano? E ti meravigli che poi vogliano capire perchè accidenti chiedevano quelle cose? Se l'avessero abbattuto loro, a che gli servivano i rapporti italiani? Ti rendi conto che manca anche la logica, oltre alla sostanza? Nessuna nave francese è entrata in Adriatico nei giorni precedenti il 27. La Foch era in rada a Tolone e la Clemenceau in esercitazione davanti all'Ile du Levant. E che pensare della testimonianza di un capitano del soccorso aereo italiano, il quale è certo di aver sentito, via radio, ripetuti tentativi di contattare la Clemenceau sul canale internazionale di emergenza. Il capitano faceva parte degli equipaggi arrivati nella zona dell'incidente nella notte fra il 27 e il 28 giugno. Chi tentava di contattare la Clemenceau, in quelle ore, in Inglese? Di certo non i militari che avrebbero abbattuto il DC9. Se avessero fatto una simile operazione, dovrebbero essere i primi a sapere quali navi erano in zona, oppure no? O pensi che dopo averlo abbattuto hanno chiamato tutte le navi per chiedere: "Scusate, ci avete mica visti passare? No? Meno male..." Anche qui, nessuna logica, nessun fatto, niente di niente. Un capitano (chi? non si sa) che ricorda un fatto che non azzeccherebbe comunque nulla con il contesto. Una grossa prova, non c'è che dire. Un articolo pubblicato il 6 luglio 1980 dall'Unità. Era una domenica, una decina di giorni dopo l'incidente. L 'Unità se ne esce con una tesi forte ma molto precisa. La sera del 27 giugno un Phantom era in volo da Verona a Sigonella, scrive il quotidiano del Pci, ma il caccia non è mai arrivato a destinazione. E, in aggiunta, i due piloti, di cui fa i nomi, sarebbero scomparsi Il capitano Reinhold e il sergente Davitt. Cavolo, si sono inventati anche i nomi ? L'Unità si è inventata di peggio. Questa storia è una bufala bella e buona. Ora premesso che non ho nessuna intenzione di accusare qualcuno. La mia sensazione è come se 5 indiziati di omicidio si fossero adoperati per disseminare di indizi la scena del delitto per poi sfoggiare alibi di ferro. I fatti, per fortuna, non sono "sensazioni". Veniamo all’ipotesi bomba. A bordo sono state rilevate piccole tracce di C4, e non essendovi buchi derivanti da schegge l’ipotesi missile risulta non più sostenibile. Discorso molto logico, non fa una piega! Però mi sono sempre chiesto come mai i periti non concordano con questa semplice logica ? Concordano (quelli seri) che NON è stato un missile. L'unica cosa su cui non concordano è il punto in cui sarebbe stata collocata la bomba. Forse perché i suppellettili (water e lavabo) della toilette , punto in cui si ipotizza la collocazione dell’ordigno,non presentano segni da esplosione ? Ipotizziamo che si sia utilizzata una piccola carica di esplosivo, sufficiente ad aprire una falla nella struttura dell’aereo, demandando il lavoro sporco alla violenta depressurizzazione e alla elevata velocità dell’aria. Un’operazione quasi chirurgica. Tutte queste osservazioni sono a valle. A monte c'è un fatto: NON è stato un missile. Non cerchiamo di cambiare questo dato di fatto, adducendo che sulla collocazione dell'eventuale bomba ci sono dubbi. Il fatto che l'aereo non sia stato mangiato da uno squalo non legittima a pensare che sia stato abbattuto da una giraffa. Domanda: E da quando i terroristi si preoccupano di organizzare un’operazione del genere ! L’aereo che si inabissa nel punto più profondo del tirreno, e quando riesci a dimostrare che si è trattato di un’attentato e non di un cedimento strutturale! E chi l'ha detto che sono stati i terroristi? Chi l'ha detto che si è trattato di un attentato mirato all'aereo? E se la bomba fosse esplosa per errore? Queste sono tutte ipotesi a valle. A monte, stabilito che non è stato un missile, nè uno squalo nè una giraffa, restano due ipotesi: bomba o cedimento strutturale. I periti (seri) propendono per la bomba e avanzano varie spiegazioni sulla loro collocazione e sugli effetti riscontrati o non riscontrati. Questi sono i fatti. E per l'ennesima volta riposto questa frase dalla sentenza d'appello: "...risulta che tutti gli aerei militari erano a terra, che i missili di dotazione italiana erano nei loro depositi, che gli aerei militari alleati non si trovavano nella zona del disastro e che nell'ora e nel luogo del disastro non vi erano velivoli di alcun genere. Tale ricostruzione trova conforto anche nel silenzio dell'aereo dell'Air Malta, che seguiva a breve distanza il velivolo ITAVIA, che è atterrato tranquillamente a Malta e che non ha segnalato alcunchè di irregolare lungo la sua rotta... Tutto il resto è fantapolitica o romanzo che potrebbero anche risultare interessanti se non vi fossero coinvolte ottantuno vittime innocenti." Questo è quanto attestano i giudici che hanno esaminato tutti gli atti processuali. Sappiamo anche quanto attestano i periti più qualificati del mondo. Sappiamo anche quanto attestano i radar, l'Aeronautica, la NATO, gli USA. Sappiamo anche che nessun paese con sorveglianza o mezzi militari in area Mediterraneo ha visto nulla di strano. Sull'altro piano cosa c'è? I romanzi? L'Unità? I "qualcuno ricorda?" Le "sensazioni"?
-
1- Possono virare a 90° ad angolo retto oltre mach 1? Solo se l'osservatore ha bevuto molta grappa... 2- Possono saltellare su e giù come piatti lanciati sull'acqua? Volendo sì. Puoi farlo con un elicottero radiocomandato da 100 euro, perchè non con un UAV da 10 milioni di dollari? Ma a che servirebbe? Non riusciresti mai a far vomitare il computer di bordo. 3- Possono fare a zig zag a forti velocità? Quello è tipico degli UFO in missione anti-zanzare. Dipende cosa si intende per zig-zag e per forti velocità. Se è roba del punto 1- la risposta è no. 4- Possono accelerare da 0 a 500km/h di scatto? Un missile lo fa. Anche un Drone a razzo può. Un RPV a elica o a getto no. 5- Possono illuminarsi di luce propria? Solo quando esplodono. Ma che domanda è? Con adeguati marchingegni qualsiasi cosa può sembrare che si illumini di luce propria. Gli monti le luci, si illuminano, le luci sono sue, quindi è luce propria. 6- Possono essere estremamente silenziosi? Chiedilo ai terroristi eliminati dai Predator. 7- Possono virare a 30° o 45°, cioè facendo virate ad angoli strettissimi veloci a V o W? L'aerodinamica ha le sue leggi, per velivoli normali. Un elicottero potrebbe, ovviamente, e anche un VTOL. 8- Possono fermarsi di botto anche se sono in corsa? Succede regolarmente quando si schiantano. Un elicottero può farlo. Un aereo VTOL pure. Un velivolo normale no. 9- Possono sostare in aria immobile e se per quanto tempo? Solo gli elicotteri e i VTOL possono farlo. Finchè dura il carburante. 10- Qual'è la velocità massima di un UAV? Non ci sono limiti. Si stanno progettando UAV che potranno volare a oltre Mach 7. Aerodinamicamente, si può volare in atmosfera anche a Mach 25 e più (gli Shuttle lo fanno). Gli UAV attualmente in servizio sono subsonici.
-
Confermo che il programmino del Seti (BOINC) è molto leggero. Fa solo calcoli matematici. Puoi sospenderlo, chiuderlo, regolarlo perchè lavori quando non sei al PC. Per Sacred: non andiamo così OT in questo topic. Passo a quello che hai linkato.
-
Senti Coriolis, qua non è che non si crede all'esistenza di civiltà extra-terrestri. Immaginare che un Universo così sconfinato sia stato creato per consentire all'uomo di cuccare le ragazze dicendo: "Guarda quante stelle...." è un po' presuntuoso. E nemmeno qui pregiudizialmente si stabilisce che nessuna civiltà, mai e in qualsiasi tempo, sia giunta sulla Terra. Può benissimo essere che qualcuno sia arrivato e abbia detto: "Che è quella roba là?" "Non si capisce bene, sono grandi e grossi con un cervello infimo" "Ma stanno impedendo ad altre specie di evolversi" "E allora estinguiamoli" "Vabbè e poi quelli che verranno dopo se ne accorgeranno" "Ma no, crederanno che sia stato un meteorite" "Vabbè.. allora spariamo lì... a questa roba... come si chiamano?" "Dinosauri" E può essere che prima o poi quel qualcuno ritorni e dica: "Che è adesso quest'altra roba?" "Non si capisce niente di nuovo. Questi sono piccoli ma sono più scemi di quegli altri, guarda che casino hanno combinato. Stanno inquinando il pianeta, si ammazzano tra loro, addirittura provano le armi nucleari sul loro stesso pianeta...." "Ho capito... estinguiamoli..." Tutto può essere. Qua si discute sul fatto che tonnellate di alieni vanno e vengono dalla Terra usando i mezzi più disparati (sembra il parcheggio di un supermercato) da una cinquantina d'anni o più... E MAI NESSUNO E' RIUSCITO A DIMOSTRARLO CON UN'UNICA PROVA DECENTE. Perchè vedi, Coriolis (e vale anche per te Mimmo) le cose sono due: 1) A questi alieni non gliene frega niente di farsi vedere, ma stranamente su 6-7 miliardi di persone non ce n'è uno che sappia usare una macchina fotografica in modo decente... ci sono invece migliaia di idioti che scattano decine migliaia di foto sgranate, mosse, truccate, sottoesposte, sovraesposte... il che è a dir poco incredibile. 2) Questi alieni tentano disperatamente di restare nascosti, ma ciò nonostante ci sono migliaia di idioti che li vedono e scattano decine migliaia di foto sgranate, mosse, truccate, sottoesposte, sovraesposte... e anche questo è a dir poco incredibile. Chiaramente per aggirare questo ostacolo logico, l'ufo-fatto deve inventarsi che le prove vere sono tenute nascoste. Il che significa che se per caso vedete un UFO nel giardino di casa, con un alieno che sta facendo i suoi bisogni contro un albero, e lo fotografate decentemente anche solo con il telefonino, immediatamente arriva una squadra di MIB che vi riempe di botte, vi toglie il telefonino e poi sparisce con il teletrasporto. Allora capirai che se devo credere a queste storielle senza nessun serio supporto probatorio, non vedo perchè non dovrei credere al Mostro di Loch Ness. E allo Yeti? E a John Titor? (per tutti i diavoli, lo abbiamo visto tutti, è venuto perfino qui...) E a Dracula? E alla civiltà nel centro della Terra? E ad Atlantide? Perchè tutti i sostenitori di queste teorie hanno fior di argomentazioni: foto, testimonianze, documenti, teorie.... Ma sugli UFO c'è un'aggravante: NON E' AFFATTO VERO CHE LE AUTORITA' ABBIANO LIQUIDATO SUBITO IL PROBLEMA. In USA la cosa fu presa MOOOOLTO sul serio con il progetto Blue Book. La NATO ha diramato in passato (anni sessanta e settanta) precise istruzioni ai piloti in ordine al comportamento da tenere in caso di avvistamenti di oggetti volanti non identificati. Ho visto personalmente con i miei occhi (e stranamente gli UFO-fatti non ne parlano mai, nemmeno quelli che dicono di essere militari) i rapporti stilati dai piloti italiani in occasione di avvistamenti "strani". Ma in tutti i casi, dopo attente investigazioni, tutte le indagini hanno chiarito che non si trattava di alieni. E sai perchè c'è stata tanta attenzione? Proprio perchè l'uomo spera - al contrario di qualsiasi logica statistica - di non essere solo. Il progetto SETI è ancora in piedi - io stesso vi partecipo, come chiunque può fare, ed è un progetto di ricerca serio. La NASA non perde occasione per cercare tracce di vita nel sistema solare e fuori da esso. Si tenta di trovarle su Marte come nei meteoriti sotto le calotte glaciali. Secondo te tutto questo sarebbe un gigantesco complotto... per me invece queste sono persone serie, che hanno studiato, hanno verificato, e continuano a cercare, il che significa che non hanno pregiudizi. E io è con questi ultimi che voglio stare.
-
>Mode courtesy on Benvenuto sul forum, Mimmo. > Mode courtesy off. Tu nel campo militare, con quello che dici, potresti avere lo stesso ruolo del venditore di popcorn a una partita di football. Se tu fossi nel campo militare come dici di essere, non avresti alcun bisogno di venire qui a chiedere se quelle foto possono essere aerei militari. Dovresti saperlo da te, no? La gente che spara misteriose pseudo-mansioni militari per sostenere cavolate come quelle che vai dicendo, con il tono e il modo in cui ti sei posto in questa discussione, è di per sè stessa un insulto agli utenti del forum e ai militari e professionisti seri. Peraltro, se volevi approcciarti seriamente, postavi UNA foto e chiedevi: cosa ne pensate? Pretendere che la gente vada a sfogliarsi centinaia di foto per poi esprimere un UNICO giudizio generale è un modo di procedere scorretto e fuorviante. Veniamo ai punti che il tuo post ha sollevato: 1) Velivoli militari possono essere scambiati per UFO? Certo, è già successo. Gli esempi portati dagli altri utenti del forum lo dimostrano. Aerei sperimentali, aerei insoliti (compresi SR-71 ed U-2), drones di vario tipo possono contribuire ad avvistamenti incomprensibili. 2) Gli UFO sono aerei militari? Generalmente no. Di solito gli avvistamenti di UFO sono soltanto delle bufale, spesso costruiti apposta con trucchi e fotomontaggi. Molte altre volte sono oggetti del tutto ordinari: riflessione della luce solare sulla superficie metallica di normalissimi aerei in volo ad alta quota, luci di posizione degli aerei, fari di atterraggio, satelliti. Altre volte sono fenomeni naturali, qualche volta rari: fulmini globulari, effetti ottici, particolare luminosità di pianeti come Venere e Giove, meteoriti. Altre volte sono scherzi di buontemponi (modelli radiocomandati, palloni... chi si ricorda il sigarone gonfiabile che si espandeva sotto i raggi del sole e saliva di quota?) In qualche caso, può trattarsi di aerei militari poco conosciuti o segreti. 3) Le foto sul sito postato da Mimmo sono per la gran parte evidentissimi fake. In qualche caso si tratta di cose assolutamente normali, diventate anomale per effetto di sgranature e distorsioni ottenute a livello di ripresa o di trattamento immagini. Alcune sono semplicemente ridicole, roba da Perle Complottiste. Come l'UFO rappresentato da una tavoletta estremamente sottile... immaginiamo la tecnologia per realizzare un mezzo del genere in grado di volare in atmosfera e magari in spazi galattici... e poi lo vediamo con quattro razzetti in stile atterraggio film anni '50... mi sto riferendo a questa foto: http://alieniemisteri.altervista.org/ufo178.jpg E il bello è che sta alla voce "UFO DALLE FORME PIU' DIFFUSE", perchè ovviamente è stranoto che la maggior parte della gente che ha visto UFO descrive tavolette tipo After Eight, mica roba come i "dischi volanti". Alla prossima.
-
Ci credo, Legolas ha postato un link in modalità "modifica post". Questo è quello corretto: http://www.crono911.net/phpBB2/viewtopic.php?t=465 però non val la pena andarci, l'avevo aperto "in emergenza" visto che qui il forum era chiuso. Riporto quello che avevo scritto: Comunque se mi giungono notizie più dettagliate riferirò subito.
-
Il discorso, HPBT, come certamente sai, è quello che bisogna sempre vedere a cosa deve servire un'arma corta. E' chiaro che per determinati usi sportivi esistono esigenze molto diverse da quelle per usi militari. Nell'uso militare entrano in gioco fattori come l'affidabilità, la robustezza, la facilità di smontaggio e manutenzione sul campo, la rapidità della curva di apprendimento per reclute che non hanno mai impugnato un'arma prima di quel momento, ecc... Fattori che possono persino rivelarsi più importanti rispetto alla precisione, al potere d'arresto, alla potenza, alla velocità della munizione. Chi fa determinate attività agonistiche predilige l'ergonomia, la velocità nel puntamento istintivo, la capacità di buttar giù una sagoma metallica... il privato baderà all'estetica, alle rifiniture, alla comodità di porto occulto, ecc... E questo in generale, perchè poi ciascuna "categoria" avrà sottocategorie e preferenze varie. Tecnicamente non c'è ragione per preferire un revolver calibro 38 a 5 colpi rispetto a una semi-auto a 15 colpi... ma poi nella pratica si innestano considerazioni che - in determinati contesti - possono renderlo preferibile. Infine, l'uso costante di un'arma consente di creare quel feeling e quella padronanza che alla fine producono il risultato: mettere il colpo a segno. E quindi un tiratore che sappia maneggiare molto bene un'arma mediocre è meglio di uno che sappia maneggiare poco un'arma eccellente. Dico tutto questo per ricordare che in questo campo è difficile sancire giudizi assoluti, ma bisogna sempre tenere a mente che tutto è relativo a un contesto specifico. Ogni arma (quantomeno le armi di una certa "levatura") ha caratteristiche particolari che la distinguono dalle altre e il bilanciamento tra vantaggi e svantaggi dipende dalla situazione e dal tiratore. Se io dovessi scegliere una semiauto full-size per il porto giornaliero occulto, sicuramente la Glock sarebbe un'ottima scelta, ma se dovessi scegliere una semi-auto full-size da portami dietro per tre mesi in contesti operativi in cui incontrerò pioggia, fango, sabbia e chissà che, opterei per una 92. ;-)
-
Non è esattamente così, Legolas. Il motivo principale del principio di lanciare dopo l'impatto della prima testata nemica, era solo quello di evitare un lancio di ritorsione per errore. Questo non impedisce di sferrare un first strike quando lo si ritiene. Ma per di più, la NATO ha sempre dichiarato che non avrebbe esitato a usare per prima le armi nucleari: faceva parte proprio della strategia militare dell'Alleanza, nel caso in cui le linee difensive avessero ceduto. E il motivo è semplice: le forse del Patto di Varsavia avevano una superiorità quantitativa soverchiante. La minaccia di usare per primi le armi nucleari (tattiche) era l'unica in grado di rendere troppo rischioso un attacco convenzionale nemico. I piani prevedano quindi l'utilizzo di armi nucleari tattiche, MA SUL PROPRIO TERRITORIO, allo scopo di neutralizzare le forze nemiche avanzanti, senza però legittimare una ritorsione. I sovietici ovviamente non avevano alcun interesse a scatenare una guerra nucleare tattica per primi, sia perchè avevano una sufficiente superiorità quantitativa (5 a 1 solo per i carri armati, tanto per dirne una) sia perchè loro dovevano conquistare città, industrie, terreni... non certo distruggerli e contaminarli. Difatti loro preferivano puntare sulle armi chimiche, anche nelle fasi iniziali del conflitto, in quanto le armi chimiche hanno un effetto temporaneo. Una volte disperse, il territorio torna agibile e in ogni caso non si distruggono case, fabbriche, coltivazioni. Ovviamente queste sono le impostazioni tattiche-strategiche che avevano i due blocchi. Se poi ci sarebbe stata realmente la volontà di metterle in pratica, questo è un altro discorso. Ma è chiaro che nel momento in cui io tiro una bomba nucleare contro le tue truppe che avanzano nel mio territorio, tu mi tiri qualche tonnellata di gas nervino, e allora io ti distruggo il deposito dei gas con una bomba nucleare tattica nel tuo territorio, tu allora mi lanci un siluro nucleare contro la portaerei, io allora... il passo a un'escalation generale e incontrollata è breve. Quello era l'incubo, più che un "first strike" che non sarebbe convenuto a nessuno. ;-)
-
Non sono molto ferrato in tecnologia costruttiva dei laser, ma qualcosa sui tipi possiamo dirla. Diciamo subito che i laser utilizzati per tagliare sono di solito a gas (specialmente CO2). Sono molto usati nell'industria, civile e militare. Questi laser partono da energie di poche decine di watt (si usano ad esempio in chirurgia) e vanno fino a parecchi kw (per usi industriali). Poi ci sono laser con nucleo solido (come quello al rubino citato da Iscandar) e i laser chimici propriamente detti, che sono diversi da quelli a gas e possono raggiungere potenze continue elevatissime. Poi ci sono i laser a diodi, che si usano nelle penne, nei lettori CD ecc... e infine ci sono ancora altri tipi di laser, che sono più o meno delle varianti di quelli citati. Tieni conto che una penna laser ha una potenza compresa da 1 milliwatt a 5 milliwatt e onestamente non vedo alcun modo in cui si possa trasformare in un apparecchio letale o comunque idoneo a dar fuoco al legno. Il discorso cambia se prendiamo ad esempio i laser a diodi usati nei masterizzatori, che possono arrivare anche a mezzo watt. Qui iniziamo a entrare in un range di energie che sono certamente "significative". E' possibile, teoricamente, modificare una penna laser montando il diodo di un masterizzatore, e in questo caso si ottiene uno strumento che sicuramente ha una grossa portata, molto probabilmente è in grado di procurare danni gravi e/o permanenti alla vista, e forse bruciare materiali facilmente combustibili, come legna secca. Alcuni produttori (non occidentali) spacciano per "laser pointer" aggeggi con queste potenze, se non superiori, che però sono generalmente proibiti in Europa. Il che non impedisce che si possano trovare su una bancarella cinese o comprarli via Internet. ;-)
-
Dipende dal preavviso che dà l'asteroide. Se il tempo di preavviso è sufficiente, la NASA non avrebbe poi troppe difficoltà tecniche nel montare un "intercettore" su un vettore spaziale e lanciarlo su una traiettoria che lo porti a collidere l'asteroide. Ma il discorso è un altro. Un asteroide ha una massa considerevole (o comunque, quello che ci preoccupa è un asteroide con una massa considerevole) e una velocità molto elevata, anche di decine di km/sec. Là fuori c'è roba che ha diametri che arrivano anche a 900 km e velocità di 18 km/s... come accidenti lo fermi o lo fai deviare un affare del genere? Certo non basta una collisione con un intercettore che pesa qualche decina di chilogrammi e nemmeno qualche centinaio di chilogrammi. Non ho idea se un'esplosione nucleare da qualche decina di megatoni potrebbe riuscire a deviare la corsa di un grosso asteroide, ma anche se questo fosse possibile, capirai che mettere una testata nucleare su un vettore spaziale e farla esplodere nell'istante corretto, diventa un problema ben più grosso di un semplice intercettore costituito da un blocco unico di massa. Non abbiamo testate nucleari così potenti, bisognerebbe poi progettare una "carrozza" adeguata per ospitarla sul vettore, bisognerebbe calcolare bene il momento dell'esplosione... No, non credo che la NASA o chiunque altro abbiano oggi la capacità di intervenire nei confronti di un grosso asteroide in rotta di collisione con la Terra, a meno di non disporre di un tempo di preavviso valutabile in molti mesi. E' difficile però che si abbia un simile tempo di preavviso. Gli asteroidi non sono certo rilevati da radar, ma otticamente. Di solito, se si ha la fortuna che riflettono la luce del sole, si scoprono con la comparazione fotografica: si alternano velocemente delle foto di un quadrante di spazio, scattate a una certa distanza temporale una dall'altra, e se c'è qualcosa che lampeggia quello è l'asteroide , atteso che lo sfondo stellare resta fisso. E' un sistema che non dà garanzie di scoperta, nè di scoperta sufficientemente lontana. ;-)
-
Le pile atomiche sono generatori nucleari a tutti gli effetti. Che poi siano una versione "micro" di un reattore nucleare, alla fine il principio con cui funzionano è simile. Queste pile utilizzano materiali che hanno una massa e una compattezza (direi per definizione...) tali che è molto facile che finiscano al suolo. In ogni caso solo i sovietici/russi hanno in linea satelliti con questi generatori. I satelliti occidentali sono meno assetati di energia e campano con pannelli solari e accumulatori tradizionali. ======== Non c'è dubbio alcuno che le probabilità che un pezzo di US193 giunga a terra sono bassine, che faccia danni sono infinitesimali. L'idrazina, in particolare, difficilmente supererà il rientro e in questo contesto il pericolo contaminazione è ZERO. Ricordo che l'idrazina è usata su tutti gli F-16, ed è una componente ad alto rischio. Non per questo si abbattono gli F-16 quando il pilota deve eiettarsi... Quanto alle prestazioni reali dello Standard SM3 bisogna stare attenti a una cosa: il missile è stato testato fino a 100 miglia di quota (160 km) semplicemente perchè queste erano le specifiche richieste. Di qui nasce il fatto che le "schede tecniche" riportino 160 km. Ma qui non parliamo di missili che si muovono in una vera e propria atmosfera: se riesci a sparare un missile a 160 km di altezza, significa che puoi andare ben oltre. Anche solo per inerzia. Quindi bisogna esaminare le capacità di tutto il sistema (tracking e gestione intercettazione) e queste capacità sinora sono state testate fino a 160 km di altezza perchè queste erano le specifiche richieste e quindi non aveva senso spendere soldi per testare e validare capacità non richieste. In altre parole: se ti affido un contratto per consegnare un pacco a Milano in 24 ore, tu lo porti in 24 ore. Ma nulla vieta che tu possa farlo in 6 ore, se volessi. Spero di essere stato chiaro. Quanto alle ragioni per cui gli USA fanno questo tentativo, le dimostrazioni di forza non c'entrano un fico secco. Gli USA hanno dimostrato con l'ASAT che se vogliono costruiscono un sistema di intercettazione satellitare pratico e spendibile. Le capacità della NASA sono tali che nessuno ha dubbio che se sono riusciti a intercettare una cometa a 133 MILIONI DI KM DALLA TERRA (programma DEEP IMPACT) possono intercettare qualsiasi satellite in orbita come e quando vogliono (è solo questione di costi). Allo stesso modo, il sistema STANDARD SM3 ha già dimostrato le sue capacità nei test anti-missile, fino a 160 km di quota, perfettamente in linea con le esigenze per cui è stato progettato, e la potenzialità di un simile sistema - che non scordiamolo: è imbarcato - è già evidente. La ragione è ben altra: the Missile Defense Agency had invested a total of $7,012,400,000 in AEGIS ballistic missile defense, Questa è l'occasione per dare un importante avvallo alle impressionanti cifre che si sono spese per questo e per altri programmi ABM, per dire: "ecco come abbiamo speso i vostri soldi". Questa è la ragione principale. E ovviamente, unendo l'utile al dilettevole, ne esce fuori anche una buona dimostrazione delle capacità ABM che non guasta come messaggio a qualche nazione un po' troppo bellicosa, un po' di pubblicità favorevole per Bush che se la può spendere a favore della sua presidenza (e di una continuità sulla stessa linea) e per le forze armate in generale. Ma tutto questo deve interessare fino a un certo punto. Quello che va sottolineato è, laddove il tentativo abbia successo, che stiamo parlando di un intercettore (il LEAP) che risale agli anni '80 come studio e progettazione. Da allora sono passati oltre 20 anni di sviluppo tecnologico, il che lascia immaginare quali saranno le potenzialità dei sistemi ABM che potranno essere dispiegati nel prossimo futuro.
-
Io Hillary proprio non riesco a vedercela alla presidenza. Se ci andasse temo che sarebbe il marito a governare, così c'è rischio di incertezza dei ruoli. - Opinioni personali, a livello di pelle. Obama o McCain non fa alcuna differenza, posso dire che il secondo mi pare più prevedibile, il primo può riservare sorprese (in meglio o in peggio). La politica estera e quella interna americana hanno dei binari tracciati dai quali il prossimo presidente non potrà discostarsi molto, perchè ci sono cose che vanno fatte e basta, a prescindere da come la si pensi. La situazione in Iraq va risolta, ma di sicuro non la si risolve togliendo via i militari prima del tempo. E quanto tempo servirà perchè si creano sufficienti condizioni di stabilità, è qualcosa che temo non dipenda dal presidente. La crisi economica interna che si affaccia va contrastata, ma va contrastata adesso. Il prossimo presidente la troverà già avviata per la soluzione oppure del tutto irrecuperabile, non c'è alternativa. C'è necessità di avviare un dialogo con i paesi dell'area medio-orientale, Siria e Iran soprattutto, ma le cose non sono così semplici e nessun presidente americano offrirà fiorellini di campo a un presidente iraniano che promette di distruggere Israele e inveisce ogni volta che può contro gli USA e l'Occidente, accarezzando l'idea di nuclearizzarsi. Bush ha continuato a governare senza particolari intoppi pur con un Congresso di colore opposto. Questo significa che al di là delle enunciazioni di facciata, la situazione richiede scelte obbligate, e in quanto tali condivise. Ipotesi non ne azzardo. La presidenza in USA si gioca ormai sul filo dei voti, e sugli umori di una relativamente piccola percentuale di "indecisi". Il margine di incertezza sarà alto fino all'ultimo.
-
Beh il Satan era una bella bestia e le MIRV che portava erano belle grosse... e precise. E anche la testa singola incuteva parecchio rispetto... Ci credo che ci fosse un po' di preoccupazione. Del resto, qui si parla alla fine a livello teorico. Nessuno ha mai provato realmente (per fortuna) cosa succederebbe in un first strike, quanto resisterebbero i silos, ecc... Magari è caso che noi facciamo tanti bei discorsi e poi basta una grossa testata che fa collassare 50 silos tutti assieme... Per i lanciatori mobili degli Scud... diciamo che un conto è trovarli e beccarli con una Paveway... devi localizzarli con precisione. Ma un lanciatore mobile di ICBM... ti basta sapere più o meno la zona... e una testata da 200 KT fa il resto... Ma più che altro, questi sistemi di lancio mobile non vagano dove capita. Dispongono di una serie di posizioni di lancio prefissate, e segrete. Per questioni di precisione devono portarsi presso una di quelle posizioni, e per questioni di sicurezza e tempestività queste posizioni non possono essere molto lontane dalla base in cui sistemi sono normalmente custoditi. Questo è il loro punto di vulnerabilità. Ma al di là di tutto, mi è sembrato giusto introdurre due concetti che di solito non sono conosciuti: quello delle esplosioni fratricide e quello che i sistemi mobili potrebbero non essere così invulnerabili come spesso si pensa.
-
C'è di più. Se ti leggi ben bene gli atti ti spunta fuori in maniera evidentissima chi e quando ha inventato l'ipotesi missile, e perchè. Con tanto di nome e cognome. Se avrai pazienza di aspettare lo leggerai nel lavoro che sto mettendo a punto. E non sto parlando del giudice Priore. Vothex: il 2 % è l'ipotesi del cedimento strutturale. Non posso scartarla del tutto. A favore dell'ipotesi bomba abbiamo: 1 - L'orario (praticamente le 21 in punto) 2 - Le tracce di esplosivo accompagnate dall'assoluta assenza di schegge di missili o altri corpi estranei 3 - Le perizie, che però non riescono a mettersi bene d'accordo sul dove sarebbe stata piazzata la bomba 4 - Il luogo: l'aereo è partito da Bologna, dove poche settimane dopo c'è stata la strage alla stazione, con esplosivo di composizione identica a quello trovato sull'aereo Però, proprio perchè a me piace guardare le cose a 360 gradi e non scartare nulla per pregiudizio, devo anche tenere presente che: Il punto 1 può essere una coincidenza. Le coincidenze accadono e lo sappiamo bene. Il punto 2 non è così sicuro. Le tracce trovate sono davvero piccolissime. Questo si può spiegare con la lunga permanenza in acqua marina... anni e anni... ma c'è il fatto che le procedure di recupero e stoccaggio non hanno garantito che i reperti fossero preservati senza contaminazioni. Le navi che li hanno recuperati, i mezzi di trasporto, gli hangar e depositi in cui sono stati toccati, erano luoghi in cui sono transitati anche esplosivi. Le tracce trovate sui rottami sono così piccole che non si può escludere una contaminazione. Il punto 3, come si vede, non è decisivo. I periti hanno dubbi (o non sono concordi) sul dove era piazzata la bomba, e questo non depone a favore. Il punto 4 potrebbe essere un'altra coincidenza. Inoltre c'è da ricordare che in passato abbiamo un caso celebre, il TWA800, in cui tutto lasciava pensare a una bomba. E invece si trattò di un cedimento strutturale, causato da un'esplosione che avvenne nei serbatoi a causa di un banalissimo contatto elettrico rimasto scoperto nel sensore di livello carburante. Io non credo all'ipotesi del cedimento strutturale, ma tuttavia onestà intellettuale vuole che le riservi una piccola probabilità.
-
Piloti militari: chi sono i migliori?
una discussione ha risposto a Gianni065 in Aeronautica Militare
Premesso che il cervello è uguale per tutti, quello che fa differenza tra un pilota e un altro sono l'addestramento e l'esperienza operativa. Questa differenza è però stemperata dal tipo di velivolo su cui si vola, dalla struttura logistica che ti assiste, dai sistemi di gestione delle operazioni, dall'armamento di cui si dispone... E' quindi impossibile fare una graduatoria. I piloti americani hanno un'esperienza operativa reale notevole, le loro forze armate investono molto in addestramento ed equipaggiamenti, e quindi mediamente si collocano a livelli alti di capacità e conoscenze operative. Lo stesso potrebbe dirsi per quelli israeliani. E' chiaro che volare spesso in condizioni operative reali e addestrarsi spesso in costose esercitazioni in cui il nemico è simulato in maniera abbastanza realistica, ti porta ad avere un'esperienza maggiore, c'è poco da fare. Ciò non toglie però che gli standard NATO sono generalmente di media elevata, e i piloti francesi, inglesi ed italiani hanno anch'essi una invidiabile esperienza operativa, superiore alla media di altri paesi europei. Quindi se mettiamo a confronto dei piloti americani o NATO o israeliani a parità di numero di ore di volo e con una certa esperienza in missioni operative multinazionali alla fine c'è poca differenza. -
Paperinik. Non è che io sono nato con un chip in testa che mi dice quel che è successo o non è successo a Ustica. E nemmeno con un chip che mi ordina di credere sempre a quello che dice "la verità ufficiale" (che anzi, per Ustica, a un certo punto la verità ufficiale è stata proprio quella del missile). Io leggo e studio. Sono centinaia, anzi, migliaia e migliaia di pagine, quelle di Ustica. E ad esse devi abbinare la conoscenza dei velivoli, dei sistemi elettronici, delle procedure operative, se no è chiaro che non ti rendi conto se un perito dice una castroneria. E purtroppo non c'è scelta: o ti fidi di quello che ti dice qualcun altro, oppure tiri su le maniche e ti butti a studiare tutto. Io l'ho fatto, e per me quello che NON è successo a Ustica è cristallino. Cosa sia effettivamente successo, invece, non lo è altrettanto. Ho un'ipotesi al 98 % e una al 2 %. Ma più di tutto, se l'ipotesi al 98 % è quella giusta, non so dove porta. Quando dici: come fai a dire in modo assoluto che non c'era alcun motivo di abbattere un DC-9 perdonami ma inverti l'onere della prova. Se uno sostiene che l'aereo è stato abbattuto, deve pur avere uno straccio di movente, non dico concreto, ma almeno plausibile. Non è plausibile che si abbatta un aereo civile senza motivo. Non è plausibile che si faccia una battaglia aerea senza motivo. Non c'è un motivo chiaro? E passi. Una scheggia? Non c'è. E passi. Un testimone che ha visto qualcosa? Non c'è. In compenso c'è il pilota di un aereo civile che volava lì e dice di non aver visto nulla di anomalo, nessun caccia, niente di niente. Quante cose dobbiamo far passare per sostenere che è stato un missile? Ma voglio semplificarti al massimo la cosa. Se leggi Seeinside ti rendi conto che il perito di parte civile, ossia il perito che sostiene l'ipotesi missile, riconosce senza incertezza alcuna che i tracciati radar NON sono stati manipolati. Non è che lo dico io, lo dicono i difensori degli accusati. Lo dice il perito di parte civile, diamine. Quindi possiamo concludere se i periti di una parte e dell'altra dicono che non era fisicamente possibile manipolare i tracciati radar, i tracciati radar non sono stati manipolati. E se poi quello stesso perito, però, sostiene che sarebbe stato usato un pod ECM per nascondere i caccia... in modo da aggirare la mancanza di manipolazione... non solo sta costruendo un'illazione per aggirare un dato di fatto... ma è un'illazione ridicola per chiunque sappia come funziona un sistema ECM. Che non può far sparire una traccia... semmai può confonderla in mezzo a migliaia di altre tracce fasulle! Che però non ci sono... Leggi gli atti e i documenti Paperinik, e capirai anche perchè è insopportabile l'idea che qualcuno possa avere sulla coscienza la morte di quelle 81 persone, e se la rida sotto i baffi vedendo che tutti corrono appresso ai missili... ======= Marcello. Il MIG-23 ha volato sotto l'orizzonte radar (sai cosa significa, vero?). Ciò nonostante un radar militare riuscì a vederlo, e abbiamo la registrazione. Gli operatori radar lì per lì non capirono che cos'era, e prima che lo capissero si era schiantato. Tutto qui. PS: abbiamo anche i dati della scatola nera del MIG-23. Più di questo...
-
Diamine, nessuno gli ha risposto ? :-) I FLIR puoi immaginarli (semplificando al massimo) come un telecamera all'infrarosso, che proietta su uno schermo ciò che vede, proprio come una telecamera. Il DTV è una sigla militare che serve a far sembrare figo quello che non è altro che una normale telecamera diurna: significa infatti Day TV. HIDSS (variante più completa e sofisticata del più generico HMS) non è altro che un casco particolare che mostra al pilota quello che vedono i vari sensori (come il FLIR, la DTV, anche il RADAR eventualmente) e attraverso il quale - semplicemente muovendo la testa - il pilota può inquadrare il bersaglio a beneficio del sistema di tiro e delle armi. I primi HMS erano un semplice mirino virtuale integrato nel casco: sull'Apache, ad esempio, muovendo la testa con il casco HMS il cannoniere muoveva anche il cannone. Gli bastava quindi guardare il bersaglio e premere il grilletto. Un HIDSS è un'evoluzione di quel sistema, ovviamente molto più sofisticata.
-
Approfitto per precisare un concetto. Anche se i Minuteman sono vecchiotti, la capacità di resistere a un first strike si basa su altri fattori, il primo dei quali è la distanza corretta a cui posizionare i silos tra loro. I silos sono progettati per resistere a un colpo nucleare, ma non a un colpo "troppo vicino" che esploda a poche decine di metri. Se i silos sono posizionati adeguatamente (e lo sono) un colpo nucleare può distruggerne uno, forse due, ma non gli altri. A questo punto uno dirà: basta lanciare più testate. E invece non è così semplice. Se lancio 10 testate contro un raggruppamento di silos avversari, necessariamente una di quelle 10 testate esploderà prima delle altre, sia pure di un decimillesimo di secondo. Tanto basterà a distruggere le altre nove testate prima che esplodano. Dovrei quindi programmare e sequenziare l'attacco di modo che ogni testata arrivi sul bersaglio un po' dopo l'altra, non troppo presto per non restare coinvolta nell'esplosione della precedente, nè tanto presto da rischiare di impattare la polvere e i detriti sollevate dall'esplosione precedente (che per una MIRV che rientra ad altissima velocità possono avere un effetto distruttivo o alterarne in maniera inaccettabile la precisione) nè tanto tardi da consentire al nemico di lanciare. Questo compromesso al momento non esiste, giacchè il sistema di deterrenza americano (almeno in tempo di guerra fredda) prevede che i missili siano apprestati al lancio in caso di avvistamento di un attacco missilistico nemico (circa 20-30 minuti di preavviso) ma siano lanciati solo dopo che la prima testata nemica sia effettivamente esplosa (per ridurre il rischio di un lancio per errore). Conti alla mano si capisce che è impossibile congegnare l'attacco per colpire con la giusta sequenza temporale una serie di basi missilistiche sparse su una grande nazione, ciascuna delle quali ha un gruppo di silos correttamente posizionati tra loro. La teoria del "first strike" ha quindi un valore relativo: ha senso solo nel momento in cui si è CERTI che una guerra nucleare totale sta per scoppiare, e a quel punto conviene colpire per primi, non nella speranza (utopica) di annichilire il potenziale avversario, ma semplicemente per ridurne il più possibile la forza e quindi i propri danni, che però sarebbero comunque devastanti e inaccettabili. Ovviamente quello che vale per gli USA vale anche per l'URSS / oggi Russia. E il corollario di questo concetto è interessante: i modernissimi sistemi mobili che tanto piacciono ai russi (e piacevano anche agli americani: l' MX doveva essere mobile) non sono un'idea particolarmente felice. Essi sono invulnerabili nella misura in cui non si riescono a individuare. Ma vuoi caso che si riesca a mapparli adeguatamente (e la cosa è tutt'altro che teorica) le cose cambiano.
-
Infatti. Lo specchio riflette solo alcune "frequenze" , e con un certo grado di riflettività. In termini pratici è improponibile pensare a difendersi dai laser con degli specchi. Per Dominus: un refuso ti ha portato a scrivere migliaia di km al secondo. In effetti sono migliaia di metri al secondo. :-) Comunque le MIRV (che non sono il contenitore dei "proiettili" ma sono proprio i proiettili. Il contenitore è chiamato Bus) nella fase finale della traiettoria rallentano notevolmente. Secondo l'angolo possono arrivare a terra anche a velocità di qualche centinaio di metri al secondi. Non sono un bersaglio ideale per un laser, in ogni caso. A parte la velocità , sono bersagli piccoli e molto duri (progettati per un volo molto, molto stressante), non hanno sensori esterni vulnerabili e per di più il core è protetto contro ogni genere di "maltrattamento" (per evitare esplosioni accidentali della testa nucleare). E' molto difficile pensare di riuscire a metterle fuori combattimento, specialmente in fase di rientro in atmosfera. E' probabile che in futuro la tecnologia dei laser e dei sistemi di puntamento consentirà anche questo.
-
Gli effetti dei fulmini sugli aerei sono stati e sono tutt'ora oggetto di ricerche. Alcuni enti americani operano velivoli attrezzati per volare in mezzo ai temporali e farsi colpire dai fulmini, allo scopo di studiarne effetti e rimedi. Anche in Europa c'è stata un'indagine scientifica in proposito, se non ricordo male capofila fu proprio l'Italia, con Alenia e alcuni enti universitari. Al momento, la conclusione unanime è quella che... è meglio evitarli. Un aereo moderno è pieno di apparati elettronici, più ne ha e più è sensibile ai fulmini e alla forte elettricità statica nei temporali. Gli effetti di un fulmine non derivano solo dall'energia elettrica ma anche dalle temperature nell'ordine di migliaia di gradi che possono svilupparsi in determinate condizioni. Per fortuna gli aerei hanno dimostrato di avere un'ottima resistenza nei confronti dei fulmini (sarà per il relativo isolamento, sarà perchè si comportano come una gabbia di Faraday) e nonostante ogni anno migliaia di aerei siano colpiti da fulmini, è raro che si verifichino problemi. ;-)
-
Che gli F-16 noleggiati siano vecchi è un dato di fatto. Si è cercato di ridurre al minimo i costi e l'accordo fu fatto per quel tipo di macchine, che erano già state accantonate dall'USAF e furono riportate in condizioni di volo. Mediamente il tasso di perdite per un velivolo è calcolato nell' 1 % annuo, ma è evidente che basta un po' di sfortuna (collisione in volo, birdstrike) per far saltare la media, che in ogni caso è sempre calcolata nell'arco dell'intera vita utile di un aereo, 20 anni. L' F-16 è in ogni caso una macchina nuova per i piloti italiani, non nuova intesa come modello, ma proprio come tipo di macchina. I piloti da caccia vengono fuori da un'esperienza con i Tornado ADV e gli F-104 che sono macchine di filosofia completamente differente rispetto al Viper. Questo aumenta la probabilità che nei primi anni di utilizzo ci sia un incremento del tasso di perdite. Ma in definitiva questi incidenti (tre dei quali certamente non imputabili al velivolo nè alla manutenzione) non legittimano a criticare il modulo adottato nè l'efficienza della linea manutentiva. Va pure detto che tutti i piloti (vado a memoria, correggetemi se sbaglio) si sono eiettati con successo il che depone in favore del velivolo e va tenuto in considerazione.