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Per gli americani la storia della Beretta proprio non si riesce a mandare giù. Nella patria di nomi storici come Colt e Smith and Wesson, il fatto che le proprie forze armate siano armate con una Beretta è proprio difficile da mandare giù. Già vari programmi più o meno ufficiali per le forze speciali avevano di fatto sostituito la Beretta con altri modelli di pistole in alcuni corpi selezionati. Poi è nato il requisito FHS per la sostituzione della M-9 ma il programma non sembra andare avanti (proprio quest'anno le forze USA hanno assegnato un altro grosso contratto alla Beretta). Di recente è sorto il programma JCP Joint Combat Pistol che prevede ben 645.000 pistole in calibro .45 con specifiche abbastanza innovative (è addirittura ipotizzato un sistema basato su microchip che dovrebbe registrare i dati relativi a ogni singolo colpo sparato, in particolare data, ora, minuti e secondi!). Certo il programma JCP costituisce una minaccia per la Beretta: 645.000 pistole sono tante e in eccesso rispetto alle esigenze delle forze speciali USA, per cui è chiaro che se la nuova arma dovesse rivelarsi particolarmente gradita, ci metterà poco a sostituire del tutto la M-9. Purtroppo era scontato che la Beretta avrebbe avuto un sacco di critiche, alimentate certamente dalle industrie americane, e queste critiche si sono appuntate sul calibro e sull'affidabilità dell'arma. Che il calibro 9 non sia il massimo come potere d'arresto a corta distanza (sotto i 25 metri) è ben noto, e su questo punto si può anche discutere (ma il calibro all'epoca lo scelsero gli americani, quindi non ha senso prendersela con la Beretta) mentre sulle questioni di affidabilità c'è solo una parte di verità. La Beretta infatti aveva sottovalutato che in USA le armi sparano, e parecchio (la Beretta aveva calcolato una media di 80 colpi all'anno, del tutto irrealistica per gli usi americani) e così si è verificato che usi intensivi e prolungati (magari anche con munizionamento sovracaricato) hanno provocato cedimenti nel carrello e anche qualche ferita più o meno gravo (almeno tre SEAL sono rimasti feriti). Ma a ben vedere si trattava di pochi casi (credo 14 in tutto) e in alcuni di questi le armi avevano superato i 30.000 colpi! (la specifica non andava oltre i 5000...) Onestamente, sono convinto che gli USA sbagliarono quando decisero di cambiare la loro 1911, perchè in fin dei conti una pistola è l'arma meno significativa nel contesto militare, e se una pistola spara e spara bene, non è mai il caso di buttare via una barca di soldi per sostituirla. Sono anche convinto che la scelta della 92 fu la migliore scelta possibile, una volta deciso di scegliere una nuova arma. E resto convinto che oggi come oggi la 92 resta la migliore scelta in un contesto militare, per cui gli USA fanno malissimo a pensare di cambiarla.
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Razionalmente ci sono tante cose che non si possono comprendere, Dominus. Persino la morte è irrazionale: per quale ragione un individuo o un animale o una pianta devono avere per forza un ciclo vitale finito? Voglio dire, perchè le cellule, a un certo punto, invecchiano e muoiono, anzichè continuare a rigenerarsi e mantenere un individuo sempre sano e giovane? Ci sarà una logica, in tutto ciò. Gli scienziati pensano che sia scritto addirittura nel DNA che a un certo punto le cellule devono smettere di rigenerarsi e iniziare a morire. Non esiste un solo caso di forma di vita conosciuta, che non muoia per esaurimento del suo ciclo vitale. E questa è una ben strana circostanza, che non trova precise giustificazioni in quello che dovrebbe essere un'esigenza primordiale (riprodursi e prolificare). Proprio nella morte, io vedo la giustificazione di un qualcos'altro. E sono pronto a scommettere che nemmeno tra centomila anni, la tecnologia umana riuscirà a trapiantare la coscienza di un cervello (che in fin dei conti dovrebbe essere un insieme di dati, come l'archivio di un PC) in un individuo nuovo (magari ottenuto per clonazione).
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Non è ancora definito, ma non credo più di uno per squadra.
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L'esplosivo è spalmato sotto la piastra (o meglio, è racchiuso come in un tramezzino nella scatola ERA). La potenza non è elevatissima, perchè la quantità non è elevata (non deve danneggiare la piastra nè il carro nè causare troppi rischi ad eventuali fanti), ma si tratta di esposivi a ridotta sensibilità (non devono esplodere per l'impatto di una semplice palla di fucile) e ad elevatissima rapidità. http://en.wikipedia.org/wiki/Reactive_armour
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Un catenaccio no, dai... è l'arma di quasi tutti i campioni di tiro dinamico nel mondo! Questa è la verione originale, com'era nel 1911... e ditemi se nel 1911 non era uno schianto di pistola! E queste sono alcune delle innumerevoli versioni moderne realizzate: la 1991 Commander: La Delta Elite: la Officer: La Beretta 92 è un'arma eccezionale, tecnologicamente molto superiore alla Colt, ma la 1911 ha 100 anni ed è ancora un'arma vendutissima, diffusissima e preferita dai grandi tiratori, proprio per le sue qualità di ergonomia e stopping power.
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Esatto Dominus. M307 e M312 sono sistemi intercambiabili, si passa da uno all'altro sostituendo poche parti in pochissimi minuti. Comunque il programma XM307 va avanti, grazie ai finanziamenti fermi e sicuri fino al 2007, quindi problemi non dovrebbero essercene.
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Per Dominus che mi chiedeva dello Spiral II (9M120 Ataka, talvolta erroneamente indicato anche come AT-12), rimando a Wikipedia: http://en.wikipedia.org/wiki/AT-9_Spiral-2 ===== Vorrei chiarire una cosa sulle corazze reattive: le corazze reattive non ostacolano la penetrazione mediante esplosione. il principio di funzionamento è totalmente diverso. Nella corazza reattiva, c'è una piastra di acciaio e sotto la piastra c'è l'esplosivo. Quando la piastra viene colpita da una testata anticarro, l'esplosivo esplode e scaglia la piastra di acciaio verso l'alto. Questo comporta che il dardo penetrante si ritrova davanti una piastra che scivola verso l'alto, man mano che la perfora, la piastra scivola e presenta al dardo una superficie non ancora perforata, e così via. Ovviamente tutto questo avviene in roba di millisecondi. E' come se voi vi mettete a perforare una piastra di acciaio con un trapano, mentre perforate, la piastra scorre sotto la punta del trapano e così non riuscite mai a perforarla! In questo modo una piastra spessa, che so, 30 millimetri, finisce che devi moltiplicare quei 30 mm per tutta la lunghezza della piastra (o quasi!). Se la piastra ti scorre sotto per una lunghezza di 100 mm, fai 30x100 e ti ritrovi a perforare 3 metri di corazza!!!! E' un effetto che potremmo dire di corazza "virtuale" ! Non so se sono stato chiaro, ci tengo che capiate bene il concetto, perchè c'è una marea di disinformazione sul funzionamento delle ERA.
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Il laser viene riflesso dal bersaglio, esattamente come farebbe un radar. Il sensore della bomba capta quella riflessione, che ha una lunghezza d'onda ben precisa: per il sensore, che è tarato per vedere SOLO quella lunghezza d'onda, è come se ci fosse un falò acceso nel buio più assoluto. Tutto quello che deve fare, è puntare contro il falò! Chiaro che se il fascio laser si interrompe, la bomba continua a cadere seguendo la traiettoria balistica che teneva prima che il fascio si interrompesse. Questo significa che comunque la bomba può finire vicino al bersaglio (dipende da qual'era il suo assetto al momento in cui l'illuminazione si è interrotta). Le bombe più moderne hanno a bordo un sistema di navigazione, che può anche essere GPS, per cui se il laser smette di funzionare si dirigono verso l'ultima posizione rilevata, mantenendo una precisione significativa.
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Le versioni più recenti, come la L, arrivano a 9 km, e hanno anche una testata potenziata, con doppia carica esplosiva in tandem (la prima provoca l'attivazione delle corazze reattive, la seconda penetra il carro - ovviamente se non ci sono corazze reattive, la prima penetra il carro e la seconda la segue a ruota...)
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F-117 Nighthawk e F-111 Aardvark
Gianni065 ha risposto a Berkut nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Il biposto affiancato in teoria è meglio di quello in tandem, non fosse altro perchè non c'è necessità di duplicare una serie di strumenti e permette un contatto visivo e immediato tra i piloti. Inoltre è la soluzione ideale se c'è la necessità di avere anche un copilota. D'altro canto, ha alcune controindicazioni: ad esempio complica il sistema di eiezione e comporta un considerevole aumento della sezione dell'abitacolo che si ripercuote negativamente sull'aerodinamica e sulle dimensioni del velivolo (nonchè sulla RCS). Per queste ragioni la soluzione affiancata è presa in considerazione per i bombardieri (e l'F-111, come anche il moderno Platypus, è essenzialmente un bombardiere) mentre la soluzione tandem è preferita per gli aerei d'attacco ed i caccia. -
Gli M14 sono ancora apprezzati nelle loro versioni sniper, perchè il calibro è potente e l'arma intrinsecamente precisa.
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F-117 Nighthawk e F-111 Aardvark
Gianni065 ha risposto a Berkut nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
Sì. Il Tornado nasce dall'esperienza F-111: la configurazione generale è la stessa (ala alta a geometria variabile, deriva singola, bimotore) e il sistema radar TF (quello per volare raso terra) è addirittura lo stesso. Gli europei hanno comunque creato un progetto originale, riducendo le dimensioni (l'F-111 è proprio grosso) anche perchè alla NATO non serviva un raggio d'azione esagerato, e utilizzando la formula biposto in tandem anzichè affiancato. -
L' M14 è stato il fucile standard prima dell'avvento dell'M-16 che avvenne proprio durante la guerra in Vietnam. Qui c'è tutto: http://en.wikipedia.org/wiki/M14_rifle
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Ma credo che il senso di questa domanda non fosse la fine del corpo materiale. Che i cadaveri si "riciclino" nel ciclo vitale della natura, è un fatto scontato. La vera domanda è: "che nel sarà del mio io, della mia coscienza?" "Sarà come se si spegnesse un interruttore e io non sarò più nulla?" Allora forse si potrebbe anche chiedersi: "E prima di nascere, il mio io dov'era?" Perchè, se non c'è mai stato prima... potrebbe non esserci più dopo... Gran bella discussione... dove non contano però nè dati scientifici nè pareri, perchè tutto lascia il tempo che trova. Qui è solo questione di fede, per chi ce l'ha: credere nell'anima, in un Paradiso, o in una reincarnazione... è solo questione di fede.
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Se ti arriva addosso uno Spiral, te ne accorgi di cos'è davvero pericoloso... I dati che cita quella fonte non so da che film vengano fuori. Otto Abrams sono stati messi fuori combattimento in Irak, e di questi solo 2 in maniera da potersi considerare distrutti (e uno di questi due si è beccato un Hellfire per errore...) Di questi 8, pare che la metà siano stati colpiti da RPG-7... dico pare, perchè ora sta venendo fuori che quelli che a prima vista furono giudicati colpi di RPG-7, in molti casi sono stati di RPG-22 e di Kornet.
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Questo è un proiettile Hollow Point. Come vedi, la camiciatura (quella parte in rame) non copre l'intera palla in piombo, ma lascia scoperta parte della punta. E quest'ultima non solo non è a punta (bensì è troncata) ma in più presenta una parte cava, come un foro. Quando questo colpo impatta il bersaglio, la pressione attraverso il cavo provoca lo schiacciamento e aumento di diametro della parte in piombo. Ne consegue che la ferita è più estesa e il proiettile si ferma rilasciando tutta la sua energia. Qualcuno può dire: allora a che serve la camiciatura in questo caso? Innanzitutto sostiene il piombo e costituisce il "tappo" posteriore che schiaccia il piombo da dietro e gli consente di allargarsi. Poi impedisce che la palla rilasci residui di piombo durante l'attraversamento della canna (chi spara sa quant'è odiosa un canna sporca di piombo...)
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Il Ka-50 (come il MI-28) è un progetto nato come controparte dell'Apache, per cui è corretto paragonarlo all'elicottero americano. A dire il vero, il KA-50/KA-52 si può paragonare, per certi versi, anche al RAH-66 Comanche (programma oggi defunto). Comunque, siccome hai scritto "tornando al KA-50", non vorrei che si facesse confusione: il Kasatka è un elicottero del tutto diverso dal KA-50.
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Scusa, ma lo dice lo stesso sito da dove hai preso la foto! E' il progetto Sonic Cruiser della Boeing, uno dei tanti progetti, naufragati, per un aereo civile supersonico che raccogliesse l'eredità del Concorde. Questo è (era) il sito ufficiale: http://www.boeing.com/news/feature/concept/
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F-117 Nighthawk e F-111 Aardvark
Gianni065 ha risposto a Berkut nella discussione Bombardieri & Attacco al suolo
L'F-117 è solitamente armato solo con una coppia di bombe Paveway a guida laser. Per l'F-111, visto cha ha una capacità massima teorica di ben 13.600 kg di carico bellico (!) ci vorrebbero dieci pagine per descrivere tutte le combinazioni di armamento. Nella pratica, però, trasportava (l'aereo resta in servizio solo con l'Australia) generalmente un paio di bombe Paveway a guida laser oppure una dozzina di bombe stupide da 227 kg. Il peso risparmiato andava tutto a beneficio dell'autonomia e delle prestazioni. Trovi tutto qui: http://en.wikipedia.org/wiki/General_Dynamics_F-111 http://en.wikipedia.org/wiki/F-117_Nighthawk Non mi stancherò mai di ripetere di controllare spesso Wikipedia, versione inglese. C'è praticamente tutto, perchè il sito si avvale della collaborazione di grandi appassionati ed esperti. La versione inglese è poi "controllata", al contrario di quelle italiane e di altre lingue, dove chiunque può scrivervi tutte le baggianate di questo mondo. -
In questo sito c'è una rassegna completa di tutti i velivoli da combattimento dal 1930 ai giorni nostri. I dati sono stringati, ma c'è sempre una foto, ed è un punto di partenza per ulteriori ricerche. Per la gioia di qualcuno c'è anche la scheda dell'Aurora... ma questa è di fantasia... http://home.iae.nl/users/wbergmns/
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In questo bellissimo sito c'è tutta la storia della Dassault e dei suoi programmi. Ovviamente nulla che assomigli a un F-16 ... http://www.dassault-aviation.com/passion/g.../index.cfm?ta=2
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Non sono regolamentari... in via del tutto teorica possono essere motivo di sanzione disciplinare. Ma vengono solitamente tollerate.
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Le Falkland sono territorio inglese (come la Martinica per la Francia). La popolazione (1800 anime) è TUTTA inglese. Gli argentini rivendicavano il possesso "storico" di quelle isole (che loro chiamano Malvinas) ma nessuno immaginava che si sarebbe arrivati a uno scontro. Anche per distogliere la popolazione dalla crisi economica del paese, il Governo Argentino invase le isole e le occupò, sicuro che la Gran Bretagna non si sarebbe scomodata più di tanto per un paio di pezzi di scoglio dall'altro capo del mondo (le isole distano solo 350 miglia dall'Argentina e ben 8000 miglia dall'Inghilterra). Gli 80 royal marines che presidiavano le isole furono sbaragliati in poche ore dopo una strenua ma inutile resistenza. L'Inghilterra la pensava diversamente (e gli argentini sbagliarono i tempi: se avessero aspettato un solo anno, visti i piani di ridimensionamento della Royal Navy, avrebbero avuto gioco facile: tanto per dirne una la Royal Navy aveva deciso di radiare due delle sue tre portaerei e di rinunciare a quasi tutta la componente anfibia...) e diede un ultimatum agli argentini, che non se ne curarono. Subito dopo gli inglesi imposero un blocco navale usando sottomarini d'attacco nucleari e questo costrinse la marina argentina a restarsene rintanata nei porti; infatti il 3 maggio un SSN inglese affondò l'incrociatore argentino Belgrano con l'uccisione di 368 marinai. Fu allora che gli argentini (ed il mondo) capirono che gli inglesi facevano sul serio, e per ritorsione il giorno dopo gli argentini attaccarono e affondarono lo Sheffield. La battaglia era iniziata davvero, e si sarebbe conclusa (contro ogni previsione) con la vittoria inglese, sia pure a caro prezzo. Gli argentini persero per varie ragioni: 1) Sbagliarono i tempi. Ancora pochi mesi e avrebbero potuto disporre di tutti i Super Etendard e gli Exocet ordinati, mentre la Royal Navy sarebbe stata ridotta a mezza forza; 2) Non adattarono subito l'aeroporto delle Falkland per ospitare aerei da combattimento come i Mirage e gli A-4, per cui i piloti argentini combattevano ai limiti della loro autonomia e non potevano usare nemmeno il postbruciatore nei dogfight; 3) Non fecero mai un unico grosso attacco di saturazione contro le due portaerei inglesi con tutte le forze aeree disponibili, che non erano poche, continuando ad effettuare una serie quotidiana di raid con piccole formazioni, che cadevano vittima dei Sea Harrier e dell'antiaerea; 4) Sottovalutarono le intenzioni inglesi; 5) Non rifornirono adeguatamente le truppe dislocate alle Falkland, e si fecero sorprendere dal blocco navale inglese senza aver trasferito uomini, mezzi ed equipaggiamenti sufficienti a resistere.
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Gli F-15 sono sottoposti al programma MSIP che è un programma di aggiornamento che non ha mai fine (si chiama infatti Multi Stage) per cui gli esemplari in servizio con l'USA vengono equipaggiati sempre con l'avionica e le soluzioni più avanzate man mano che si rendono disponibili. Nell'ambito di tale programma, tutti gli F-15C/D/E sono oggi dotati di terminali e canali di data link JTIDS che mettono in rete i velivoli non solo tra loro, ma con tutti gli altri velivoli e mezzi militari che dispongono dello stesso sistema: aerei AWACS, unità navali, mezzi corazzati, centri di comando ecc... Grazie a questo sistema è possibile che il comandante di un mezzo da ricognizione Bradley possa fornire direttamente sullo schermo di un F-15E l'immagine dell'obiettivo da colpire, o che un F-15 veda esattamente quello che vede un altro F-15, o un F-16 dotato dello stesso sistema, o un AWACS, o un F-22, ecc... e viceversa. Il programma JTIDS collega un po' tutti i mezzi operativi delle forze armate americane e si avvale dello standard di collegamento chiamato Link.16. Tenete conto che la copertura del sistema è ormai completa per tutti gli F-15, tutti i velivoli "speciali" (come AWACS e simili), tutte le unità navali e sottomarini americani, e si sta estendendo anche agli altri aerei da combattimento, sia dell'aviazione che imbarcati, nonchè agli elicotteri da combattimento e ai mezzi terrestri. E' previsto che anche la singola squadra di fanteria (e un domani non troppo lontano persino il singolo fante) abbia un terminale JTIDS incorporato nella radio in dotazione. Il sistema JTIDS è poi "aperto" anche ai paesi NATO (e infatti viene integrato in unità navali e aeree) e ad altri paesi di particolare "vicinanza" (ad esempio l'Australia).